domenica 28 dicembre 2008

PL ARSENAL-PORTSMOUTH= 1-0

Goal. 81'Gallas,
Arsenal: Almunia, Sagna, Gallas, Silvestre, Clichy, Eboue (Vela, 66 ) , Denilson, Diaby (Ramsey, 75 ) , Nasri, Adebayor, Bendtner. Subs: Fabianski,Toure,van Persie,Wilshere,Gibbs,
Manager Arsene Wenger
Portsmouth: James, Wilson, Campbell, Distin, Belhadj, Nugent ( Defoe, 88 ) , Diop, Davis, Hughes ( Mvuemba, 50 ) , Kranjcar, Crouch. Subs: Ashdown, Hreidarsson, Little, Kanu, Bookings: Hughes (Portsmouth)
Attendance: 60092
Referee: A G Wiley (Staffordshire)

venerdì 26 dicembre 2008

PL ASTON VILLA-ARSENAL= 2-2

Gol. Denilson 40 Diaby 49 Barry 65 (p)Knight 90
Aston Villa: Friedel, Reo-Coker, Davies, Knight, Young, Milner, Sidwell, Petrov, Barry, Young, Agbonlahor Subs not used: Guzan,Harewood,Delfouneso,Salifou,Shorey,Gardner,Osbourne, Arsenal: Almunia, Sagna, Eboue, Toure, Silvestre, Song ( Ramsey, 43 ) , Denilson, Nasri ( Clichy, 82 ) , Diaby, Gallas, van Persie Subs not used: Fabianski, Vela, Wilshere, Bendtner,
Bookings: Agbonlahor , Barry , Petrov , Reo-Coker (Aston Villa) Diaby , Song , Toure , van Persie (Arsenal)
Attendance: 42585
Referee: Lee Mason (Lancashire)

domenica 21 dicembre 2008

PL ARSENAL-LIVERPOOL= 1-1

Gol. van Persie 24 Keane 42
Arsenal: Almunia, Sagna, Djourou, Gallas, Clichy, Denilson, Fabregas (Diaby, 46 ) , Song, Nasri, Adebayor (sent off 62), van Persie Subs not used: Fabianski,Vela,Ramsey,Silvestre,Wilshere,
Liverpool: Reina, Arbeloa, Carragher, Agger, Insua, Kuyt, Lucas ( Ngog, 88 ) , Alonso, Riera ( Babel, 71 ) , Gerrard, Keane ( El Zhar, 81 ) Subs not used: Cavalieri, Hyypia, Benayoun, Plessis,
Bookings: Adebayor , Sagna , van Persie (Arsenal) Carragher , Keane , Lucas (Liverpool) Attendance: 60094
Referee: H Webb (S. Yorkshire)

giovedì 18 dicembre 2008

Arsenal, terremoto in società.. Ma c'è chi sorride: Eduardo

LONDRA (Gb), E’ plumbeo il cielo sopra all’Emirates Stadium. E non già perché a Londra capita spesso che sia così, quanto, piuttosto, per le voci di un possibile takeover che hanno cominciato a circolare subito dopo la conferma dell’addio di due membri del consiglio di amministrazione dell’Arsenal. STRESS E FRATTURA - A fare le valigie, con oltre il 20% delle azioni, sono stati Lady Nina Bracewell-Smith (che detiene il 15,9% del pacchetto societario) e Richard Carr (che ha una quota del 4,4%), come dire un pezzo importante di storia Gunners, visto che la famiglia della prima è stata legata al club londinese per più di 50 anni e che il secondo ne era direttore da ben 27. Stando al Daily Telegraph, l’uscita di scena di Carr sarebbe stata assolutamente amichevole e imputabile solo allo stress. Non a caso, il dirigente resterà in consiglio. Diverso, invece, il caso della Bracewell-Smith: per lei si parla di una frattura insanabile con gli altri membri e il suo allontanamento avrà effetto immediato. "Lady Nina non è più una rappresentante del club – ha spiegato il presidente dell’Arsenal, Peter Hill – e non so cosa farà ora con le sue azioni. La famiglia Bracewell-Smith è stata coinvolta per molti anni nella vita dei Gunners e Lady Nina è sempre stata una sostenitrice delle nostre strategie societarie volte ad auto-sostenere il club e a renderlo libero da iniezioni esterne di denaro. Per questo motivo, speriamo che lei resti un’azionista, ma è comunque libera di fare quello che vuole". USMANOV IN AGGUATO - Come ricorda anche il Sun, il magnate uzbeko Alisher Usmanov detiene già oltre il 24% delle azioni dell’Arsenal e, nel caso in cui dovesse raggiungere la soglia del 30% (mediante acquisizione delle quote della Bracewell-Smith), potrebbe lanciare una richiesta di "takeover" in piena regola. "Stiamo monitorando la situazione con grande interesse", ha ammesso un portavoce della "Red and White Holdings" di Usmanov. Lo scorso ottobre Lady Nina aveva smentito di voler vendere, ma i recenti battibecchi in consiglio di amministrazione, culminati con il suo allontanamento, potrebbero averle fatto cambiare idea e ora il rischio che l’Arsenal possa completamente finire in mano straniera appare quanto mai concreto. EDUARDO TORNA - Fortunatamente per i tifosi Gunners, però, le buone notizie arrivano dalla squadra e hanno il nome di Eduardo, tornato lunedì scorso a vedere un campo di calcio (seppur fra le riserve dell’Arsenal nella sfida contro Portsmouth) a dieci mesi dal terribile scontro con Martin Taylor del Birmingham che gli spezzò una gamba. Pur avendo giocato solo 45' ed essere uscito per un leggero fastidio al tendine del ginocchio, il brasiliano si è detto sicuro di poter rientrare in prima squadra già per la gara di FA Cup del prossimo 3 gennaio e di poter fare anche meglio di quanto già faceva prima dell’infortunio. Ma Arsene Wenger non sembra altrettanto convinto e ottimista. "Fisicamente, non credo avrà problemi a tornare a giocare – si legge sul Daily Telegraph - mentre credo che Eduardo dovrà superare un grosso ostacolo a livello psicologico. Per un attaccante il contrasto con il difensore è inevitabile e ogni tentennamento rischia di compromettere il gol: questo è il punto interrogativo per quanto lo riguarda. E’ vero, lui è un ragazzo molto coraggioso, ma spesso non è possibile controllare certe reazioni. In allenamento, tutti sono molto attenti, perché nessuno vuole assumersi la responsabilità di un tackle sbagliato che possa causargli un nuovo infortunio. Ecco perché sarebbe meglio per lui giocare con gente che non ha questo tipo di preoccupazione nei suoi confronti, così da capire se è forte abbastanza da convivere con questo pensiero". da http://www.gazzetta.it/

sabato 13 dicembre 2008

PL MIDDLESBROUGH-ARSENAL= 1-1

Gol. Adebayor 17 Aliadiere 29
 Middlesbro: Turnbull, McMahon, Riggott, Huth, Pogatetz, Johnson (Emnes, 89 ) , Digard (Shawky, 89 ) , Arca, Downing, Tuncay, Aliadiere Subs not used: Jones,Alves,Bates,Hines,Grounds,
Arsenal: Almunia, Sagna, Gallas, Djourou, Clichy, Denilson, Fabregas, Song, Diaby ( Bendtner, 82 ) , van Persie, Adebayor Subs not used: Fabianski, Vela, Ramsey, Silvestre, Wilshere, Eboue,
Bookings: Diaby (Arsenal)
Attendance: 27320
Referee: P Walton (Northamptonshire)

mercoledì 10 dicembre 2008

CL PORTO-ARSENAL= 2-0

Va addirittura stretto il punteggio finale agli uomini di Ferreira, autori di una prestigiosa prestazione davanti al proprio pubblico. Il 2-0 con cui il Porto chiude il match e'' frutto dei gol di Bruno Alves e Lisandro Lopez. La squadra di Wenger, che ha scelto per questo match di schierare una stragrande maggioranza di giovani della Primavera, molti dei quali al debutto assoluto, non ha fatto molto per cercare il pari: i lusitani, alla fine, meritano assolutamente il sorpasso in classifica e la prestigiosa vittoria. Da segnalare la prestazione munifica di Lucho, un autentico talento, piu'' volte pericoloso. I guantoni di Almunia, alla fine, risulteranno surriscaldati per i tanti interventi. Da segnalare che il Porto non e'' stato mai battuto in casa da una squadra inglese. da http://it.eurosport.yahoo.com
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Goals: Bruno Alves 39, Lopez 54.
Porto: Helton, Fucile, Rolando, Bruno Alves, Pedro Emanuel, Lucho Gonzalez (Costa 77), Fernando, Raul Meireles, Lopez, Hulk (Guarin 88), Rodriguez (Mariano Gonzalez 78).Subs Not Used: Nuno, Stepanov, Lino, Sektioui. Booked: Lucho Gonzalez.
Arsenal: Almunia, Eboue, Gallas, Silvestre, Djourou, Ramsey (Wilshere 59), Diaby (Gibbs 59), Song Billong (Randall 78), Denilson, Vela, Bendtner.Subs Not Used: Fabianski, Hoyte, Merida, Simpson.
Booked: Eboue.
Att: 37,602.
Ref: Kyros Vassaras (Greece)

sabato 6 dicembre 2008

PL ARSENAL-WIGAN= 1-0

Gol. Adebayor 16
Arsenal: Almunia, Sagna, Toure, Djourou, Clichy, Denilson, Fabregas, Song, Nasri (Eboue, 32 (Silvestre, 89 )) , van Persie, Adebayor Subs not used: Fabianski,Vela,Ramsey,Wilshere,Bendtner,
Wigan: Kirkland, Taylor, Boyce ( Kilbane, 63 ) , Bramble, Figueroa, Valencia, Palacios, Cattermole ( Koumas, 77 ) , Melchiot, Heskey, Camara ( Zaki, 66 ) Subs not used: Kingson, Brown, De Ridder, Kapo,
Bookings: van Persie (Arsenal) Figueroa , Palacios (Wigan)
Attendance: 59317
Referee: S Bennett (Kent)

martedì 2 dicembre 2008

LC BURNLEY-ARSENAL= 2-0

English League Cup Quarterfinal - KO 19:45
Gol. McDonald 6 McDonald 57
Burnley: Jensen, Duff, Carlisle, Caldwell, Jordan, Alexander, Blake (Elliott, 77 ) , McDonald (Gudjonsson, 61 ) , McCann, Eagles, Paterson (Akinbiyi, 74 ) Subs not used: Penny,Mahon,Rodriguez,MacDonald,
Arsenal: Fabianski, Hoyte, Silvestre, Ramsey, Gibbs, Rodgers ( Lansbury, 46 ) , Randall ( Bischoff, 72 ) , Merida, Wilshere ( Simpson, 63 ) , Bendtner, Vela Subs not used: Mannone, Coquelin, Steer, Frimpong,
Bookings: Merida , Randall (Arsenal)
Attendance: 19045
Referee: A Marriner (W. Midlands)

domenica 30 novembre 2008

PL CHELSEA-ARSENAL= 1-2

Gol. Djourou 31 (og) van Persie 59 van Persie 62
Chelsea: Cech, Bosingwa, Ivanovic, Terry, Cole, Mikel (Malouda, 69 ) , Deco (Stoch, 81 ) , Ballack, Lampard, Kalou, Anelka Subs not used: Hilario,Bridge,Ferreira,Mineiro,Alex, Arsenal: Almunia, Sagna, Gallas, Djourou, Clichy, Denilson, Fabregas, Song, Nasri, Adebayor ( Bendtner, 83 ) , van Persie Subs not used: Fabianski, Vela, Ramsey, Silvestre, Wilshere, Gibbs,
Bookings: Ivanovic , Terry (Chelsea)
Attendance: 41760
Referee: M L Dean (Wirral)

mercoledì 26 novembre 2008

CL ARSENAL-DINAMO KIEV= 1-0

(AGM-DS) L’Arsenal batte 1-0 la Dynamo Kiev e va agli ottavi. Primo tempo dominato dai londinesi almeno per quanto riguarda il possesso palla e la mole di gioco prodotta ma in realta` i Gunners non riescono quasi mai a rendersi pericolosi. Una buona Dynamo tiene bene il campo non concedendo nulla in difesa non volendo essere l’agnello sacrificale della serata. I londinesi partono molto bene manovrando a centrocampo con scioltezza ed arrivando presto in zona gol con Ramsey che nel giro di due minuti (7’ e 8’) ha due ghiotte occasioni. L’Arsenal preme e con Van Persie al 18’ arriva a calciare in porta su punizione ma Bogush non ha problemi. Al 35’ Van persie ha la piu` netta delle occasioni ma il suo tiro a botta sicura viene respinta con una mano dal portiere ucraino. Al 38’ l’occasione piu` clamorosa del primo tempo capita sui piedi della Dynamo con Bagoura che prende il tempo a Gallas e tira senza guardare, il suo tiro s’infrange contro il palo. L’Arsenal reagisce prendendo possesso del campo ma non riuscendo a produrre nulla di pericoloso se non sulla punizione di Van Persie al 40’ dove Silvestre che s’inserisce all’ultimo devia di ginocchio alto sulla traversa. Il primo tempo si conclude con i Gunners in avanti e il gol giustamente annullato a Gallas per fuorigioco.Nella ripresa la Dynamo esce dagli spogliatoi piu` mobile anche se e` l’Arsenal con Van Persie al 49’ a vedersi ribattere due volte la conclusione da buona posizione ad andare vicina al gol. La reazione della Dynamo arriva con Bagoura al 54’, il suo diagonale insidioso e` fuori di poco e al 56’ con Aliyev ma Almunia neutralizza. La partita sembra prendere la via del pari, anche perche` la Dynamo molto arcigna in difesa crea una diga insormontabile e i londinesi non trovano quasi mai sbocchi. Al 77’ Milevsky ha l’occasione della partita ma Almunia si supera parando da distanza ravvicinata la sua botta violenta. Cosi` quando si ha la sensazione che il pari che aleggia nell’aria si stia per materializzare, all’ 86’ la rete della svolta. Lancio illuminate di Fabregas che per Bendtner che controlla e di sinistro trafigge nell’angolo Bogush. L’Arsenal cosi` si qualifica con un turno d’anticipo.
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Arsenal: Almunia, Djourou, Gallas, Silvestre, Clichy, Denilson, Fabregas, Song Billong, Ramsey (Bendtner 68), Vela (Wilshere 77), Van Persie. Subs Not Used: Fabianski, Gibbs, Hoyte, Merida, Simpson. Booked: Van Persie, Bendtner.
Goals: Bendtner 87.
Dynamo Kiev: Bogush, Betao, Diakhate, Asatiani, El Kaddouri, Eremenko, Vukojevic, Ghioane, Aliev, Milevskiy, Bangoura. Subs Not Used: Shovkovskiy, Dopilka, Sablic, Correa, Shatskikh, Cernat, Yarmolenko.
Sent Off: Aliev (89).
Booked: Milevskiy, Asatiani, Aliev.
Att: 59,374
Ref: Alain Hamer (Luxembourg).

martedì 25 novembre 2008

Pre-match: Dinamo Kiev

(AGM-DS) L’Arsenal vuole centrare la qualificazione agli ottavi con uan giornata d’anticipo. Gli inglesi, che guidano la classifica del girone G, con una vittoria si aggiudicherebbero il passaggio del turno. Piu` complicato invece il discorso per quanto riguarda la Dinamo Kiev che sarebbe eliminata in caso non dovesse vincere a Londra, e il Porto dovesse superare il Fenerbahce. I precedenti in Inghilterra sono tutti in favore degli uomini di Wenger che hanno battuto per 1-0 la Dinamo Kiev nella fase a gironi della Champions 2003-04, mentre nella stagione 1998-99 la gara si era chiusa sull’1-1. Questo e` l’unico risultato positivo della ottenuto dalla Dinamo Kiev in 7 match giocati in Inghilterra. Se guardiamo invece il computo totale delle sfide tra l’Arsenal e formazioni ucraine il bilancio e` meno favorevole per i londinesi che in 7 gare hanno ottenuto 2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte.

sabato 22 novembre 2008

PL MANCHESTER CITY-ARSENAL= 3-0

Gol. Ireland 45 Robinho 56 Sturridge 90 (p)
Man City: Hart, Zabaleta, Richards, Dunne, Garrido, Wright-Phillips, Ireland, Kompany, Vassell (Elano, 73 ) , Robinho (Hamann, 82 ) , Benjani (Sturridge, 88 ) Subs not used: Schmeichel,Onuoha,Evans,Ben-Haim,
Arsenal: Almunia, Hoyte ( Ramsey, 60 ) , Djourou, Silvestre, Clichy, Nasri, Denilson, Song, Diaby ( Vela, 69 ) , van Persie, Bendtner Subs not used: Fabianski, Wilshere, Gibbs, Lansbury, Simpson,
Bookings: Song (Arsenal)
Attendance: 44878
Referee: A G Wiley (Staffordshire)

venerdì 21 novembre 2008

Gallas contro i compagni, striglia i giovani.

Vive un momento delicatissimo l'Arsenal, dopo la sconfitta casalinga contro l'Aston Villa nell'ultimo turno di campionato staccato di 9 punti dalla coppia di testa Chelsea e Liverpool. Alla vigilia del match sul campo del Manchester City, in quello che è già un incontro chiave per il proseguo della stagione, è molto duro lo sfogo del capitano William Gallas. "Non siamo abbastanza coraggiosi in partita, credo che dovremmo essere come i soldati - le parole del difensore francese dei Gunners -. Essere campioni significa lottare ogni settimana, non arrenderci mai".Gallas in particolare punta il dito contro alcuni compagni, più giovani d'età, che in campo non rispettano gli altri componenti della squadra. "Non è possibile insultare un compagno durante la partita. Voglio difendermi senza però fare nomi perché ho 31 anni - conclude il capitano dell'Arsenal, che non vince un trofeo dal 2005 quando conquistò la Coppa d'Inghilterra - e non è accettabile che ragazzi più giovani si permettano determinati commenti".

sabato 15 novembre 2008

PL ARSENAL-ASTON VILLA= 0-2

Gol. Clichy 70 (og), Agbonlahor 80
Arsenal: Almunia, Sagna (Toure, 71 ) , Gallas, Silvestre, Clichy, Walcott, Fabregas, Denilson, Nasri, Diaby (Adebayor, 61 ) , Bendtner (Vela, 68 ) Subs not used: Fabianski,Ramsey,Song,Djourou,
Aston Villa: Friedel, Cuellar, Laursen, Davies, Young, Young, Sidwell, Petrov, Barry, Milner, Agbonlahor Subs not used: Guzan, Harewood, Carew, Knight, Salifou, Reo-Coker, Gardner, Bookings: Denilson , Fabregas (Arsenal) Agbonlahor , Barry , Friedel , Sidwell (Aston Villa) Attendance: 60047
Referee: M A Riley (W. Yorkshire)

martedì 11 novembre 2008

LC ARSENAL-WIGAN= 3-0

English League Cup - Round 4 - KO 19:45
Gol. Simpson 42 Simpson 66 Vela 70
Arsenal: Fabianski, Hoyte, Song, Djourou, Gibbs, Wilshere (Bischoff, 76 ) , Randall, Ramsey, Merida, Simpson (Lansbury, 76 ) , Vela (Rui Fonte, 84 ) Subs not used: Mannone,Coquelin,,Frimpong,
 Wigan: Kirkland, Cattermole ( Brown, 67 ) , Boyce, Bramble, Melchiot, Valencia, Koumas ( Camara, 58 ) , Palacios, De Ridder, Figueroa, Zaki Subs not used: Kingson, Taylor, Scharner, Kilbane, Cywka,
Bookings: Ramsey (Arsenal)
Attendance: 59665
Referee: Steve Tanner (Somerset)

My Tour: 2008 Arsenal-Manchester United



Partenza venerdi 7 di mattina, presto come al solito.. in modo che alle 8.30am eravamo già a Stansted Airport dove mi sono incontrato con l'amico Luca di Pisa, alle 9.30am già eravamo a Finsbury Park, prima tappa in un Arsenal Shop.. di seguito l'Emirates (ah scusate il "Grove") scendiamo alla fermata di Holloway Road, volevo vedere questa parte di zona che costeggia lo stadio e che fino a tre anni fà era preclusa e sconosciuta a quasi tutti noi.. visto che un ponte (anzi due) non esistevano e per arrivarci era più complicato e poi perche' mai saremmo dovuto andare fin laggiù?Solita visita intorno ad Highbury oramai sempre piu' "Stadium Square" ma con piacere notiamo che rimaranno sempre ben visibili ed indelebili alcune caratteristiche e stemmi dell'Arsenal. vabbe' meglio andare..Pomeriggio in centro anche perche' i negozi per qualche acquisto sono lì..Serata spettacolare, un nostro amico inglese Mick dopo averci rimpizzato abbondantemente di birra ci porta a casa dell'amico Keith (N°1 Gooner fan), un vero esaltato e "pazzo" dei nostri da sempre, la sua casa le foto lo testimonieranno è un secondo museo dell'Arsenal, 10 giorni prima c'era stato anche Adebayor, rimanendo anche lui affascinato.. un grande (Keith naturalmente)! La serata finisce.. indovinate? al pub!Sabato mattina sveglia presto e dopo un'abbondante colazione ci dirigiamo verso lo stadio, purtroppo il match inizierà alle 12.45am inglesi (troppo presto!) e questo non ci permetterà di avere un pre-match come speravamo.. Incontriamo altri quattro amici del Italian Gooners il nostro club, tra cui c'è il mitico Elio e l'altro mitico.. Teo, peccato che il tempo a disposizione per scambiare due chiacchere e condividere più pinte è poco e subito dopo dobbiamo dividerci perche' abbiamo i posti lontano.. La partita.. sapete com'è andata a finire e sono l'ultima persona che possa ralazionarvela (neanche mi piace farlo), ma posso dire che è stato tutto emozionante ed in un certo senso inaspettato, non credevo possibile la vittoria invece.. i nostri giovani leoni mi hanno stupito, emozionato.. hanno vinto! Vittoria che meritava un bel festeggiamento al pub, dove dietro al bancone faceva bellavista la nostra sciarpa "Italian Gooners", fino alle 2 di mattina.. finche' sfiniti un taxi ci riportava a Stansted a prendere i primi aerei in partenza per Roma e Pisa la domenica mattina..

sabato 8 novembre 2008

PL ARSENAL-MANCHESTER UNITED= 2-1


(AGM-DS) - L’Arsenal torna al successo imponendosi per 2-1 all`Emirates Stadium sul Manchester United nel big-match del 12° turno. A decidere un confronto dai buoni contenuti tecnici e agonistici e` Samir Nasri. Il nazionale francese, dopo un avvio di gara favorevole agli ospiti (ghiotta occasione sprecata da Rooney), sblocca, complice una deviazione di Gary Neville, il risultato al 22’ e concede il bis in apertura di ripresa a conclusione di un’elaborata manovra dei Gunners rifinita ottimamente da Fabregas. Il Manchester United si spinge con decisione in avanti ma la pressione consente ai Red Devils (scavalcati ora in classifica al terzo posto proprio dagli storici rivali) di ridurre solamente le distanze al 90’ con Da Silva.
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Arsenal: Almunia (Fabianski 78), Sagna, Gallas, Silvestre, Clichy, Walcott (Song Billong 77), Fabregas, Denilson, Nasri, Diaby (Toure 86), Bendtner.Subs Not Used: Vela, Ramsey, Wilshere, Djourou. Booked: Gallas, Sagna, Clichy.
Goals: Nasri 22, 48.
Man Utd: Van der Sar, Neville (Rafael Da Silva 63), Ferdinand, Vidic, Evra, Ronaldo, Anderson (Giggs 72), Carrick, Park, Rooney (Tevez 77), Berbatov.Subs Not Used: Kuszczak, Nani, O'Shea, Evans. Booked: Evra, Carrick.
Goals: Rafael Da Silva 90.
Att: 60.106
Referee: Howard Webb (S Yorkshire).

giovedì 6 novembre 2008

Arsenal, un modello in crisi?

Ci sono dei sintomi che fanno pensare che anche sostenitori appassionati e fedeli come quelli dell’Arsenal stiano attraversando un momento di freddezza nei confronti della squadra del cuore. Lo stesso Arsène Wenger ha lamentato che certe volte l’Emirates sembra una biblioteca, da quanto è tranquillo . Le cause di questo “raffreddamento” sono molteplici.1. Aragoste allo stadioIn primo luogo, molti tifosi non hanno ancora digerito il passaggio da uno stadio tradizionale ad uno ipermoderno. Per carità, ad essere onesti l’Emirates è un capolavoro di architettura moderna, ha il pregio di essere rimasto nel quartiere di Islington, dove dal 1913 batte il cuore dell’Arsenal (che in precedenza era localizzato a Sud del Tamigi, in zona Woolwich) e di avere rivitalizzato con strutture avveniristiche un insediamento ferroviario abbandonato.Forse però i veri Gooners, quelli che erano abituati a cantare in piedi sulle terraces di Highbury, meglio se sotto la pioggia, non apprezzano troppo uno stadio con una tale quantità di negozi, bar, ristoranti, ed altre di quelle comodità che al Nord, per schernire, chiamano “southern softies”, cioè più o meno sciccherie per fricchettoni del Sud. Sicuramente molti degli attuali tifosi non sono gli stessi che frequentavano Highbury. Inoltre, non si capisce a chi siano stati destinati i 20.000 posti in più che l’Emirates presenta rispetto al vecchio Highbury, visto che continua ad essere difficilissimo trovare un biglietto per la partita (anche se le presenze stanno diminunendo); probabilmente i biglietti in più vengono forniti a una clientela (uso il termine non a caso) superselezionata di bancari della City, invitati da qualche sponsor, che passano il tempo a gustare sandwich all’aragosta commentando l’andamento della Borsa e probabilmente si domandano perchè in campo c’è un uomo vestito di nero con una bandierina in mano. Insomma la fan-base sta in parte cambiando, ma non è da questi spettatori in giacca e cravatta che può venire un caldo sostegno alla squadra.2. Niente Arsenal, siamo inglesiUn altro motivo per cui è difficile ritrovare l’antico entusiasmo per questo Arsenal è che la squadra non ha una spina dorsale di giocatori inglesi (o comunque britannici), che giochino col cuore e siano attaccati alla maglia. I francesi e gli africani, quando sono bravi (come perlopiù quelli dell’Arsenal sono), vanno benissimo, ma i successi (anche delle squadre di Wenger) venivano garantiti da gente come Tony Adams, Ray Parlour, David Seaman, Ian Wright, gente che nei momenti di difficoltà sapeva buttare il cuore oltre l’ostacolo, mentre molti giocatori di adesso (lodevoli eccezioni Clichy e Sagna, due leoni) giocano solo per sè e se la squadra affonda in un campo minore preferiscono tentare il colpo di tacco piuttosto che il tackle (ogni riferimento a Van Persie è puramente voluto). Avere un pout pourri di lingue, culture, e nazionalità è molto bello e molto romantico, ma a volte basterebbe solo che qualcuno urlasse, possibilmente in inglese, chi deve marcare chi sui calci d’angolo. Basterebbero tre o quattro giocatori simbolo per dare consistenza ad una squadra talentuosa ma molle come il pongo. Chelsea, Liverpool e Manchester United, quando sono in difficoltà non si affidano nè a Cristiano Ronaldo nè a Torres, ma alla sostanza e alla grinta di gente come Fat Frankie Lampard, John Terry, Gerrard, Rooney, Neville, Giggs, etc.3. Un colpo al cuore: la scomparsa dei simboliMolti tifosi poi non si riconoscono nè in una maglia senza le tradizionali white sleeves, nè in un banale “badge” commerciale che nulla ha a che spartire con l’old beautiful cannon crest degli anni’60 e 70, due esempi di come i simboli della good old tradition vengano poco a poco accantonati per lasciare spazio ad iniziative commerciali non molto limpide (ok, del tutto incomprensibili).4. Le incomprensibili scelte di WengerInfine, un’altra ragione del progressivo disamoramento di una parte della fanbase è costituita dall’incapacità di comprendere le ultime scelte di Wenger. Intendiamoci, chi scrive è un grande fan di Wenger. Credo che il professore di Strasburgo abbia dato un contributo eccezionale alla Premier, non solo per aver imposto il gioco manovrato ad una squadra che era abituata a giocare con i lanci lunghi, ma anche per avere modificato le abitudini alimentari dei giocatori e modernizzato i sistemi di allenamento che prima di lui erano più o meno gli stessi di quelli degli anni’50. In effetti, quando qualche anno fa l’Arsenal uscì dalla Champions League per mano di un modestissimo PSV Eindhoven, Arsene Wenger fece un appello e disse: “abbiate fiducia”. Chi scrive ebbe fiducia e come lui molti altri, a giudicare dai numerosi cartelli “In Arsène We Trust”.Ora però questa fiducia sta venendo meno. L’anno scorso inizialmente il credito sembrò ben riposto fino ad un certo punto della stagione, diciamo fino a marzo, quando i giovani Gunners entusiasmavano sui campi d’Inghilterra e d’Europa. Poi macroscopici errori tattici (in primis, lo spostamento di Tourè sulla fascia in luogo dell’infortunato Sagna, con inserimento di Senderos al centro della difesa e conseguente modifica in peggio di due postazioni difensive anzichè di una sola) e uno spaventoso crollo psico-fisico condannarono i Gunners ad una serie di sconfitte su tutti i fronti. Quest’anno si pensava che sarebbe stato fatto tesoro degli errori commessi, si pensava che questa sarebbe stata una grande stagione, invece è ancora peggio dell’anno scorso, e si può dire che con lo Stoke sia stato toccato il fondo.Mai visto l’Arsenal giocare così male. Due a zero a Stoke (!) con due gol identici presi sulla lunga rimessa laterale di Delap, un colpo efficace ma prevedibile, contro cui non è stata adottata alcuna contromisura, e una squadra che è crollata fisicamente e moralmente (vedi punto 2). Negli ultimi tempi, tattica e strategia del nostro manager lasciano a desiderare.Wenger non è mai stato un grande tattico a confronto di Mourinho, Ferguson e Benitez, ma quella di relegare in panchina due giocatori creativi come Walcott e Nasri, gli unici in grado di giocare sulla fascia e creare la superiorità numerica, per un centrocampo con Fabregas più tre (dicasi tre) mediani (Diaby, Denilson, Song), quando è chiaro come il sole che ne bastava uno (Diaby) è stata una mossa davvero incomprensibile, che mi fa pensare che Arsène abbia perso lucidità. Si vede una squadra allo sfascio, dove nessuno sa chi deve fare cosa. Spiace dirlo, ma se non si vuole foderarsi gli occhi di prosciutto bisogna riconoscere che proprio Wenger è il principale responsabile perchè, sebbene abbia grandi capacità di insegnamento e grande cultura sportiva, ha perso il polso di una squadra che, parafrasando una vecchia battuta sul governo italiano, sembra un autobus lanciato in discesa con uno dei fratelli Marx alla guida.Ormai, piuttosto che ammettere di avere sbagliato, preferisce sbagliare altre cento volte.Sembra quel personaggio di Woody Allen, Needleman*, che una sera, sporgendosi dal palco della Scala, cadde nel buco dell'orchestra. Troppo orgoglioso per ammettere che era stata una disgrazia, ogni sera per un mese replicò la caduta. Gli venne una leggera commozione cerebrale. Il problema è che Wenger è un mito intoccabile, quelli che cominciano a criticarlo con seri argomenti vengono fucilati sulla pubblica piazza come traditori, come se non parlassero per amore dell’Arsenal. La maggior parte dei tifosi continua così ad avere fiducia nonostante la squadra non vinca da quattro anni (non considero molto la FA Cup del 2005) pur avendo (principalmente per merito di Wenger, questo va detto) un organico all’altezza delle migliori.Anche chi ha ancora fiducia, però, ha anche timore che ancora per un pò dovrà assistere ad un film già visto, ad una squadra che fa girare bene la palla, soddisfa il palato degli esteti, ma crolla poi nel finale, perchè Almunia prende un gol da pollo, Van Persie viene espulso per un calcetto isterico ad un avversario, Gallas va in attacco in cerca di gloria personale lasciando scoperta la sua posizione, Song fa finta di non sentire Tourè che lo chiama indietro, etc. Insomma, si sa che si dovrà fare i conti con quell’anarchia che ormai, come il bel gioco, è diventata il marchio di fabbrica del professore di Strasburgo, sempre molto severo con gli avversari (disse che Taylor, autore del fallo criminale su Eduardo, avrebbe dovuto smettere di giocare) e troppo tenero con i suoi pupilli straviziati (ha considerato troppo “harsh” la sacrosanta espulsione di Van Persie per un intervento gratuito sul portiere contro lo Stoke: ma così l’olandese, iperprotetto, non imparerà mai a comportarsi e finirà per disperdere il suo talento, davvero mostruoso). Credo che si debba prendere atto che il nostro pur amato professore di Strasburgo sta invecchiando o comunque non ha più stimoli, e che c’è bisogno di un pò di fresh air per rivitalizzare l’ambiente e cominciare (si spera) un nuovo ciclo.Un pò come ha fatto il Barcellona, che ha cacciato le starlets viziate, si è affidata ai giovani (molti dei quali canterani), ad un allenatore anche lui giovane, innovativo e “comprometido” con il club come Pep Guardiola, e in pochi mesi ha costruito una squadra che sta stupendo il mondo, un nuovo Dream Team. Lo stesso può fare l’Arsenal apportando solo qualche ritocco ad una rosa già eccellente ed in grado di vincere, o comunque di giocarsela alla pari, anche in Europa.

mercoledì 5 novembre 2008

CL ARSENAL-FENERBAHCE= 0-0

(AGM-DS) - Brutto pareggio a reti bianche per l’Arsenal che all’Emirates Stadium si fa bloccare sullo 0-0 dal Fenerbahçe di Aragones. I londinesi primi nel girone sarebbero qualificati agli ottavi in caso di conquista dei tre punti insieme ad una vittoria della Dinamo Kyev contro il Porto. Dopo la sconfitta per 2-1 rimediata sabato in Premier League sul campo del neopromosso Stoke City, Wenger vuole dimostrare che la sua squadra e` viva, pur senza pedine fondamentali come Adebayor e Walcott che si aggiungono alla lunga lista degli infortunati, che comprendeva anche capitan Gallas ed Eboue`. All’andata in Turchia gli inglesi si sono imposti con un sonante 5-2. Luis Aragones non puo` contare sul capitano Alex, bloccato da uno stiramento alla coscia, mentre recupera Deivid. Primo tempo dominato dai Gunners che pero` faticano a trovare i varchi giusti: tre occasioni nitide. Al 15’ Fabregas tocca per Van Persie che schiaccia troppo la sfera mandando fuori da ottima posizione. L`olandese si ripete al 29’ seminando il panico in area avversaria ma il suo tiro centra in pieno la traversa. Solo a tratti la squadra turca si affaccia in avanti e al 35’ il giovane Nasri in contropiede prova la sorpresa dal limite dell’area ma e` eccezionale la parata di Volkan. Ripresa molto piu` blanda che si pare con un fallaccio di Diego Lugano, ammonito per un’entrata ai danni di Bendtner. Al 50’ colpo di testa vincente di Van Persie, ma l’olandese prima di staccare commette fallo appoggiandosi sull’avversario. I turchi si affidano alle punizioni da distanza siderale di Roberto Carlos, ma Fabianski non corre mai rischi. Affonda i colpi la squadra di Wenger, ma la corazzata di Aragones continua a resistere agli assalti. Neanche i quattro minuti di recupero concessi da Rosetti, autore di una direzione di gara impeccabile, bastano ai Gunners per trovare una rete che tutto sommato meriterebbero. Qualificazione agli ottavi rimandata.
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Arsenal: Fabianski, Toure, Djourou, Silvestre (Song Billong 83), Clichy, Ramsey (Diaby 59), Fabregas, Denilson, Nasri, Bendtner (Vela 59), Van Persie. Subs Not Used: Mannone, Sagna, Wilshere, Gibbs. Booked: Djourou, Van Persie.
Fenerbahce: Demirel, Gonul, Edu Dracena, Lugano, Roberto Carlos (Wederson 68), Maldonado (Josico 68), Sahin, Boral, Kazim-Richards (Bilgin 59), Senturk, Guiza. Subs Not Used: Babacan, Yilmaz, Cakmak, Deivid.
Booked: Sahin, Lugano, Wederson.
Att: 60,003
Ref: Roberto Rosetti (Italy).

sabato 1 novembre 2008

PL STOKE CITY-ARSENAL= 2-1

Gol. Fuller 11, Olofinjana 73, Clichy 90
At Britannia Stadium on 01-11-2008
Stoke: Sorensen, Griffin, Faye, Shawcross, Higginbotham, Faye, Olofinjana, Diao (Whelan, 78 ) , Delap, Fuller (Cresswell, 86 ) , Sidibe (Kitson, 89 ) Subs not used: Simonsen,Soares,Wilkinson,Sonko,
Arsenal: Almunia, Sagna ( Walcott, 57 ) , Toure, Silvestre, Clichy, Denilson ( van Persie, 65(sent off 76) ) , Fabregas, Song, Diaby, Adebayor ( Vela, 72 ) , Bendtner Subs not used: Fabianski, Nasri, Ramsey, Djourou,
Bookings: Cresswell , Delap , Higginbotham , Sidibe (Stoke) Adebayor , Fabregas (Arsenal) Attendance: 26704
Referee: R Styles (Hampshire)

mercoledì 29 ottobre 2008

PL ARSENAL-TOTTENHAM= 4-4


Gol. Bentley 13, Silvestre 37, Gallas 46, Adebayor 64, Bent 67, van Persie 68, Jenas 89, Lennon 90,
At Emirates stadium on 29-10-2008
Arsenal: Almunia, Sagna, Silvestre, Gallas, Clichy, Walcott (Eboue, 75 ) , Fabregas, Denilson, Nasri (Song, 88 ) , van Persie (Diaby, 81 ) , Adebayor Subs not used: Fabianski,Toure,Vela,Bendtner,
Tottenham: Gomes, Hutton ( Gunter, 79 ) , Corluka, Woodgate, Assou-Ekotto, Bentley, Modric, Jenas, Huddlestone, Bale ( Lennon, 55 ) , Pavlyuchenko ( Bent, 65 ) Subs not used: Sanchez, Zokora, Campbell, O'Hara,
Bookings: Diaby (Arsenal) Assou-Ekotto , Bentley , Huddlestone , Jenas (Tottenham) Attendance: 60043
Referee: M Atkinson (W. Yorkshire)

domenica 26 ottobre 2008

PL WEST HAM-ARSENAL= 0-2

Gol.Faubert 75 (og) Adebayor 90
At Boleyn Ground on 26-10-2008
West Ham: Green, Faubert, Collins, Upson, Ilunga, Mullins, Parker (Boa Morte, 77 ) , Bowyer (Sears, 89 ) , Di Michele (Etherington, 78 ) , Bellamy, Cole (sent off 90) Subs not used: Lastuvka,Lopez,Davenport,Collison,
Arsenal: Almunia, Eboue, Gallas, Silvestre, Clichy, Walcott ( Adebayor, 67 ) , Fabregas, Song, Nasri ( Diaby, 68 ) , Bendtner, van Persie Subs not used: Fabianski, Toure, Ramsey, Djourou, Bookings: Faubert , Parker (West Ham) Clichy , Fabregas , Song (Arsenal)
Attendance: 34802
Referee: P Dowd (Staffordshire)

mercoledì 22 ottobre 2008

CL FENERBAHCE-ARSENAL= 2-5


Arsenal sempre piu'' al comando del gruppo G. Un''altra vittoria per la squadra di Wenger: dopo il poker calato al Porto, i Gunners ne rifilano cinque al Fenerbahce. Con 7 punti gli inglesi guidano il loro gruppo, seguiti dalla Dinamo Kiev, corsara a Oporto, che va a 5. Il Porto e'' fermo a 3, il Fenerbahce non si schioda dall''ultimo posto con un solo punto.
Cinque reti ad Istanbul per gli uomini di Wenger. Dopo lo show offerto con il Porto, l''Arsenal in trasferta in Turchia fa fuori anche il Fenerbahce, sempre piu'' fanalino di coda del gruppo G. Bella partita quella andata in scena al Sukru Saracoglu: in 11 minuti i Gunners si portano in vantaggio di due reti. Apre le marcature il solito Adebayor, seguito poi da Walcott. Il Fenerbahce, pero'', non si arrende all''evidente superiorita'' tecnica degli inglesi e attacca ripetutamente la porta di Almunia fino a trovare, seppur fortunosamente, la rete che accorcia le distanze: punizione di Guiza e deviazione di Silvestre nella propria porta. Il nazionale spagnolo e i suoi compagni, pero'', non hanno il tempo di festeggiare che vengono puniti di nuovo dall''Arsenal: tocca a Diaby mettere a segno la rete del 3-1. Nella ripresa arriva il quarto gol ad opera di Song. Il Fenerbahce nonostante la partita sia praticamente finita non molla: Guiza con un bel pallonetto scavalca Almunia. Ma i giochi ormai sono fatti e i Gunners dilagano nel finale mandando in rete anche il 17enne Ramsey, ultimo prodotto del sempre prolifico vivaio inglese. da http://it.eurosport.yahoo.com
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Arsenal: Almunia, Eboue, Song, Silvestre, Clichy, Walcott (Djourou 84), Fabregas, Diaby (Ramsey 73), Denilson, Nasri, Adebayor (Vela 86).Subs Not Used: Fabianski, Van Persie, Bendtner, Gibbs. Booked: Song Billong, Diaby.
Goals: Adebayor 10, Walcott 11, Diaby 21, Song 49, Ramsey 90.
Att: 49,521
Ref: Peter Frojdfeldt (Sweden).
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http://groups.msn.com/EuroArsenal/200809.msnw
Arsène Wenger esprime la sua soddisfazione per il successo del giovane Arsenal FC, che compie un passo importante verso la qualificazione agli ottavi di UEFA Champions League con un 5-2 sul campo del Fenerbahçe. Mentre i Gunners sono in testa al Gruppo G con sette punti, la formazione turca è ancora a quota uno. Il tecnico Luis Aragonés rimprovera l'eccessiva enfasi in attacco che ha permesso all'Arsenal di approfittare dei varchi in difesa, ma ritiene che la sua squadra abbia ancora possibilità di qualificarsi, se non altro per la Coppa UEFA. È stata una partita molto aperta. Il Fenerbahçe è una squadra pericolosa e offensiva, ma la nostra esperienza e la tecnica hanno fatto la differenza. Sono molto contento dei cinque gol. Abbiamo giocato benissimo, costringendo il Fenerbahçe ad esporsi. L'età media dei miei ragazzi è 22 anni e sono molto orgoglioso di loro. L'atmosfera allo stadio era calda, ma hanno fatto del loro meglio per non risentirne. Abbiamo iniziato con determinazione, rimanendo concentrati per tutta la gara. Ora abbiamo bisogno di un'altra vittoria per avere la sicurezza di passare il turno. Anche il Manchester United ha vinto e sono sicuro che, ancora una volta, le squadre inglesi andranno molto lontano in UEFA Champions League. Luis Aragonés, tecnico del Fenerbahçe L'Arsenal ci ha messo sotto pressione e nei primi 11 minuti si è subito portato sul 2-0. Poi abbiamo segnato noi, ma non è stato abbastanza. Ci siamo sbilanciati troppo, mancando di concentrazione in difesa. Dal punto di vista offensivo siamo stati bravi, ma non possiamo dire la stessa cosa nel reparto arretrato. I ragazzi hanno sbagliato molto, ma abbiamo ancora qualche partita davanti e c'è sempre una possibilità, se non in Champions almeno in Coppa UEFA. In ogni caso, dobbiamo imparare dei nostri errori ed evitare di ripeterli il 5 novembre a Londra. da Uefa.com

lunedì 20 ottobre 2008

Pre-Fenerbahce

(AGM-DS) - In Turchia va in scena il confronto tra la prima e l’ultima squadra del Gruppo G. Le due squadre si ritrovano una contro l’altra a 29 anni di distanza dal doppio confronto del 1979, quando a Londra vinsero gli inglesi per 2-0 mentre il ritorno in Turchia termino` con un pari a reti inviolate. Il Fenerbahce, ancora alla ricerca della prima vittoria in questa Champions League, avra` sicuramente vita dura contro i Gunners, ma i turchi tenteranno di far valere la loro pericolosita` tra le mura amiche, dove nessuna contendente europea riesce a fare risultato pieno da ben 15 partite. Comunque andra` a finire, si tratta di una sfida tra due formazioni azzoppate dagli infortuni. Wenger si vede costretto a ridisegnare l’intero pacchetto arretrato a causa delle assenze concomitanti di Gallas, Sagna e Toure` (che ha accusato problemi alla spalla nel match di sabato contro l’Everton) ma potra` contare sull’esperienza di Silvestre, uno che la Champions l’ha gia` vinta con il Manchester United. Non va certo meglio ad Aragones, che dal canto suo fara` la formazione dovendo contare sulle defezioni di Emre, Deivid, Vederson e Gockhan Gonul. Vincendo i Gunners potrebbero fare un netto passo avanti verso la qualificazione agli ottavi, specie se la Dinamo Kiev riuscira` a strappare almeno un pareggio sul campo del Porto.

sabato 18 ottobre 2008

PL ARSENAL-EVERTON= 3-1

Gol. Osman 9 Nasri 48van Persie 70Walcott 90
Arsenal: Almunia, Song, Toure (Walcott, 46 ) , Silvestre, Clichy, Eboue, Fabregas, Denilson, Nasri (Diaby, 83 ) , van Persie, Adebayor Subs not used: Fabianski,Vela,Ramsey,Gibbs,Hoyte,
Everton: Howard, Hibbert ( Vaughan, 80 ) , Jagielka, Lescott, Baines, Arteta, Osman, Rodwell, Fellaini ( Saha, 74 ) , Pienaar, Yakubu ( Neville, 80 ) Subs not used: Nash, Nuno Valente, Gosling, Wallace,
Bookings: Adebayor , Clichy (Arsenal) Hibbert , Lescott , Osman , Pienaar (Everton) Attendance: 60064
Referee: P Walton (Northamptonshire)

martedì 14 ottobre 2008

Nel 1998 Alex Manninger fu il protagonista di un’incredibile storia.

Siamo nella stagione 1997-1998, Manninger è solamente un 20enne ed è il secondo portiere dell’Arsenal dietro al mito David Seaman. L’austriaco, arrivato dallo sconosciuto Grazer, non mette piede in campo fino a gennaio, quando gli si presenta una clamorosa occasione: l’infortunio al portierone inglese. Il debutto nella massima serie arriva il 31 gennaio 1998, alla 24esima giornata di campionato con l’Arsenal che rifila un sonoro 3-0 al Southampton. La partita successiva è il superderby contro il Chelsea ed anche in questo caso arriva la vittoria. I Gunners superano per 2 reti a 0 i cugini londinesi e Manninger mantiene ancora inviolata la porta. Ma il portiere austriaco non finisce di stupire e riesce a rimanere imbattuto per altre 3 gare, collezionando così 5 match senza mai subire una rete. Il record del club è incredibilmente a portata di mano ed è imbattuto dal 1902, quando James Ashcroft mantenne la porta inviolata per ben sei partite di fila.Superarlo sembra però una missione impossibile, infatti il prossimo ostacolo è il Manchester United all’Old Trafford. Ancora una volta però, Manninger si supera e mantiene la propria porta intatta contribuendo quindi alla vittoria per uno a zero dei suoi. Successo che permetterà poi a fine stagione di vincere il titolo inglese. Per lui è record ma è anche il momento di svestire i guantoni e ritornare a sedersi nella fredda panchina inglese. Seaman è infatti guarito e per l’austriaco arriva la magra consolazione di venire eletto giocatore del mese.
estrapolato da Goal.com

sabato 4 ottobre 2008

PL SUNDERLAND-ARSENAL= 1-1

Gol. Leadbitter 86 Fabregas 90
Sunderland: Gordon, Chimbonda, Ferdinand, Collins, McCartney, Malbranque (Chopra, 87 ) , Whitehead, Yorke (Leadbitter, 84 ) , Reid, Richardson, Cisse (Murphy, 88 ) Subs not used: Fulop,Bardsley,Diouf,Healy,
Arsenal: Almunia, Sagna, Toure, Gallas, Clichy, Walcott ( Bendtner, 66 ) , Denilson ( Nasri, 73 ) , Fabregas, Song ( Vela, 87 ) , van Persie, Adebayor Subs not used: Fabianski, Silvestre, Djourou, Eboue,
Bookings: Richardson , Whitehead , Yorke (Sunderland) Adebayor , Bendtner , Clichy , Toure (Arsenal)
Attendance: 40199
Referee: Lee Mason (Lancashire)

martedì 30 settembre 2008

CL ARSENAL-PORTO= 4-0

(AGM-DS) - L’Arsenal serve il poker al Porto grazie alle doppiette di Adebayor e Van Persie. Il primo tempo si caratterizza per la grande pressione degli inglesi con gli ospiti costretti in difesa e limitati al gioco di rimessa. In particolare uno scatenato Walcott mette in grossa difficolta` la retroguardia portoghese con le sue brusche accelerazioni. Al 12’ Van Persie ci prova dal limite ma il suo sinistro indirizzato all`angolino e` deviato in corner. Passano tre minuti e Walcott prova il tiro da fuori, ma il suo diagonale di destro e` sfiorato in corner da Helton. Al 31’ il risultato si sblocca: sponda in area di Adebayor che trova Van Persie in anticipo su Rolando e pronto a battere Helton di destro. Gli ospiti tentano una sterile reazione al 37’ con Costa, ma il suo diagonale destro da fuori e` deviato ancora in corner da Almunia. Al 41’ Adebayor stacca imperioso di testa su cross dalla destra e fulmina Helton per il raddoppio dei Gunners.Nella ripresa la musica non cambia ed e` subito l’Arsenal a dettare i tempi ed imporre il proprio gioco. Al 49’ e` Van Persie a penetrare in area e concludere di esterno sinistro fulminando Helton e realizzando la sua personale doppietta. Gli inglesi nonostante il 3-0 non accennano a calare il ritmo e creano una serie impressionante di occasioni da gol. Al 70’ Guarin, in area, commette un fallo ingenuo su Bendtner e l`arbitro fischia il penalty: dal dischetto Adebayor realizza il 4-0 finale.
Arsenal: Almunia, Sagna, Toure, Gallas, Clichy, Walcott (Vela 71), Fabregas, Denilson, Nasri (Eboue 64), Van Persie (Bendtner 64), Adebayor.Subs Not Used: Fabianski, Ramsey, Silvestre, Djourou.
Booked: Clichy.
Goals: Van Persie 31, Adebayor 40, Van Persie 48, Adebayor 71 pen.
Att: 59,623
Ref: Herbert Fandel (Germany).

sabato 27 settembre 2008

PL ARSENAL-HULL= 1-2

Gol. McShane 51 (og) Geovanni 62 Cousin 66
Arsenal: Almunia, Sagna, Toure, Gallas, Clichy, Eboue (Bendtner, 69 ) , Fabregas, Denilson, Walcott (Vela, 77 ) , Adebayor, van Persie Subs not used: Fabianski,Ramsey,Song,Silvestre,Djourou,
Hull: Myhill, McShane, Zayatte, Turner, Dawson, Marney, Boateng ( Garcia, 76 ) , Geovanni ( Hughes, 72 ) , Ashbee, Cousin ( Mendy, 80 ) , King Subs not used: Duke, Halmosi, Ricketts,
Bookings: Gallas , Sagna (Arsenal) Ashbee (Hull)
Attendance: 60037
Referee: A G Wiley (Staffordshire)

venerdì 26 settembre 2008

Gli italiani che tifano Arsenal.

Gli italiani che tifano Arsenal (di Giovanni Tarantino)
«Mica ti posso portare a vedere l'Arsenal tutte le volte che vengo a Londra ,speravo l'avessimo superata questa fase…La risposta: «Noi non supereremo mai questa fase».Questo botta e risposta tra un padre e un figlio appassionatissimo di calcio e tifoso dell’Arsenal, una delle principali squadre di Londra, è un celebre passaggio del libro di Nick Hornby Febbre a 90 (pubblicato per la prima volta in Italia nel 1997 dalle edizioni Guanda) nonché della trasposizione cinematografica del libro realizzata da David Evans.A giudizio di molti quella frase incarna pienamente lo spirito del tifoso ossessionato, di chi segue ad ogni costo la propria squadra, soffre e gioisce a seconda delle circostanze e dei risultati ma è comunque sempre presente e dà alla squadra di calcio per cui fa il tifo –o meglio dire a cui “appartiene”- un’importanza assolutamente prioritaria rispetto a tutte le altre cose della vita. E’ proprio il caso di Paul, protagonista di Febbre a 90, che se da bambino aveva risposto al padre Noi «non supereremo mai questa fase», da trentacinquenne professore di Lettere in una scuola manterrà quella sua promessa vivendo in maniera burrascosa la sua storia d’amore con Sarah, proprio a causa dell’Arsenal, che viene prima di tutto e che è la cosa più importante.Un modo di intendere il tifo assolutamente in stile inglese, ma che non lascia indifferenti i tifosi italiani, molti dei quali garantiscono di dare il possibile per la squadra che seguono ovunque e comunque. Non a caso il libro di Hornby ha avuto un grandissimo successo proprio in Italia dove quest’anno il libro è andato in ristampa ancora per i tipi di Guanda.Un numero sempre maggiore di lettori si riconoscono nelle vicende descritte da Hornby che raccontano, da diverse latitudini, la “febbre” per il calcio.Molto probabilmente, tra i lettori di Hornby, ci saranno anche quel manipolo di fans dell’Arsenal, tutti italianissimi, che dal 2000 hanno dato vita all’Arsenal Italy Supporters Club. Nati “tra la via Emilia e Highbury” per volontà di Stefano Maini, attuale presidente del club, gli Italian Gooners (Gunners è il soprannome dei tifosi dell’Arsenal il cui emblema è, appunto, il cannone) sono soliti andare al seguito della loro squadra del cuore in giro per il mondo, una squadra che dista 3000 km da casa. Provengono da diverse parti d’Italia, da Foggia a Udine, passando per Roma, Pisa fino a Padova, portano il tricolore all’Highbury, lo stadio dell’Arsenal, ma se ne infischiano di tifare per le squadre italiane se queste incontrano il loro amato Arsenal. Internet ha potenziato le comunicazioni e creato un ponte autentico per le conoscenze e recentemente gli Italian Gooners si sono incontrati a Mirandola, in provincia di Modena: le foto e i resoconti sono visionabili sul sito arsenalitaly.wordpress.com . Se li conoscesse Nick Hornby certamente dedicherebbe qualche riga a questi italiani matti per l’Arsenal.Ma non è tutto. L’Italia è un vero e proprio centro di appassionati di squadre straniere: è anche il caso dei tifosi del West Ham, altra squadra di Londra, e che sempre grazie al web, si ritrovano sul blog westhamitalianfans.blogspot.com . Sempre nel 2000 invece è nato il club italiano di tifosi dell’Athletic Bilbao, squadra basca dalle maglie biancorosse che come poche incarna lo spirito di un calcio d’altri tempi: nessuno straniero in campo ma solo figli dell’ Euskal Herria, nessun presidente-dittatore, nessuna ossessione televisivo-affaristica, totale fedeltà a una maglia tuttora non macchiata da alcun logo pubblicitario e che tuttavia non è mai retrocessa dalla serie A spagnola, al pari di multinazionali come Barcellona e Real Madrid. Frutto della passione per i baschi è anche il libro che il fondatore del club, Simone Bertelegni, ispanista e giornalista free lance, ha dedicato all’Athletic, dal titolo L'ultimo baluardo (Limina, pagine 264, € 13.50).La “febbre per il calcio”, appare ovvio, travalica ogni confine e non deve sorprendere che non siano solo le squadre maggiori ad essere seguite. Può capitare, a volte, di appassionarsi, inspiegabilmente agli occhi dei più, a realtà secondarie come nel caso di quei tifosi interisti, milanesi e frequentatori abituali di curva, che hanno dato vita ad un club di tifosi dello Stoke City , squadra di Stoke-on-Trent, cittadina del nord-ovest inglese, “scoperta” da Alessandro Polenghi, uno dei componenti di una community di interisti sul web, www.interistiorg.org, famosa per commenti esilaranti sul mondo del calcio, nonché proprietario di un pub a Milano, dal nome british, Four four Two, frequentatissimo da turisti inglesi assolutamente incuriositi e stupiti mentre immortalano con foto-ricordo il pub dei “tifosi italiani dello Stoke”.La ragione di tutte “queste pazze fedi”, come recitava il titolo di un libro di Tim Parks (a proposito, un inglese che tifa per l’Hellas Verona) è semplice: il calcio è uno sport e uno spettacolo che non hanno confini territoriali. L’identificazione del tifoso è con la squadra prima ancora che con le città: ci si innamora pertanto delle maglie, dei colori, di alcuni giocatori e di straordinari gesti atletici, ci si affeziona a delle storie che poi diventano leggende e che adesso, grazie anche al supporto offerto da internet, si diffondono in maniera molto più veloce che in precedenza. La passione alimenta il tifo e questo avviene ad ogni latitudine del mondo e verso qualunque squadra.Lo dimostra, tra gli altri, anche l’ottimo saggio dello storico contemporaneista inglese che si cela dietro lo pseudonimo di John Foot, Calcio. 1898-2007, Storia dello sport che ha fatto l’Italia (Rizzoli, pagine 623, € 23): una monumentale opera sul calcio nostrano, nonché un’autentica enciclopedia realizzata proprio da un inglese, caso di passione extra-territoriale inversa rispetto ai casi citati in precedenza, attento studioso della storia del calcio italiano, ai suoi cambiamenti e all’influenza che questi hanno avuto sulla vita degli italiani.“La mia patria è dove si combatte per le mie idee” diceva qualcuno che intendeva anteporre i valori e le idee alle appartenenze territoriali e campanilistiche.Ben detto per il nostro discorso sul calcio: non sorprenda quindi se quella frase sarà l’emblema delle “legioni straniere” di tifosi.
di Giovanni Tarantino da www.actionnow-playoldstyle.com

martedì 23 settembre 2008

LC ARSENAL-SHEFFIELD UNITED= 6-0

Gol. Bendtner 31, Bendtner 42, Vela 44, Vela 50, Wilshere 57, Vela 87
Arsenal: Fabianski, Hoyte, Djourou, Song (Lansbury, 70 ) , Gibbs, Randall, Ramsey, Merida (Coquelin, 71 ) , Wilshere, Bendtner (Simpson, 71 ) , Vela Subs not used: Mannone,Emmanuel-Thomas,,Frimpong,
Sheff Utd: Kenny, Halford, Morgan, Kilgallon, Naysmith, Cotterill ( Naughton, 46 ) , Speed ( Hendrie, 73 ) , Quinn, Montgomery, Beattie ( Robertson, 76 ) , Webber Subs not used: Bennett, Sharp, Geary, Ehiogu,
Bookings: Halford (Sheff Utd)
Attendance: 56632
Referee: P Dowd (Staffordshire)

sabato 20 settembre 2008

PL BOLTON-ARSENAL= 1-3

Gol. Davies 14 Eboue 26 Bendtner 27 Denilson 87
Bolton: Jaaskelainen, Steinsson, Shittu, Andy O'Brien (McCann, 61 ) , Samuel, Joey O'Brien, Smolarek (Riga, 56 ) , Muamba (Vaz Te, 81 ) , Nolan, Gardner, Davies Subs not used: Al Habsi,Hunt,Helguson,Cohen,
Arsenal: Almunia, Sagna, Toure, Gallas, Clichy ( Djourou, 46 ) , Eboue ( Ramsey, 85 ) , Fabregas, Song, Denilson, Adebayor, Bendtner ( Walcott, 73 ) Subs not used: Fabianski, van Persie, Vela, Gibbs,
Bookings: Davies , Muamba (Bolton) Fabregas , Song (Arsenal)
Attendance: 22694
Referee: S Bennett (Kent)

venerdì 19 settembre 2008

Arsenal: Magnate Stetunitense Kroenke nel CDA.

Il magnate statunitense Stan Kroenke è entrato a far parte del Consiglio d'amministrazione dell'Arsenal. Kroenke, che possiede il 12,4% delle azioni del club londinese, non avrà un ruolo esecutivo nella struttura della società. Il proprietario della Kroenke Sports Enterprises si è impegnato a non portare la sua quota oltre il 29,9% nel prossimo anno. da Repubblica.it

mercoledì 17 settembre 2008

CL DINAMO KIEV-ARSENAL= 1-1

(AGM-DS) - In Ucraina contro la Dinamo i Gunners strappano solo nel finale il pareggio per 1-1. Allo Stadion NSK Olimpiyskyi per la prima giornata del girone G di Champions League si affrontano Dinamo Kiev ed Arsenal. Il primo tempo si caratterizza per il grande equilibrio tra le due squadre che si contendono il possesso palla a meta` campo ed i continui capovolgimenti di fronte. Al 14’ Bangoura ci prova di destro dalla tre quarti ma il suo tiro e` bloccato a terra da Almunia.Al 16’ la difesa ucraina copre bene sull`occasione di Adebayor. Ancora l’attaccante dei Gunners ci prova da buona posizione di destro ma la palla si spegne a lato della porta ucraina. Risponde la Dinamo al 21’ con Bangoura che ci prova di sinistro ma il suo tiro rasoterra da fuori area e` troppo angolato e termina fuori. Di nuovo gli inglesi in avanti al 22’ con Van Persie che dalla sinistra crossa in area ma Bogush non si fa sorprendere e interrompe l`azione. La Dinamo regge l’urto dei britannici ed il tifo si infiamma sugli spalti. La gara procede maschia senza grandi occasioni da gol da ambo le parti, ma anche senza conoscere un attimo di pausa, con la lotta che si stabilizza prevalentemente a centrocampo fino al duplice fischio dell’arbitro che al 45’ manda le due contendenti negli spogliatoi sul parziale di 0-0.Il ritmo di gioco nella ripresa appare subito altissimo e la prima occasione e` della motivatissima Dinamo: al 49’ Almunia si salva sulla grande giocata di Eremenko, il suo destro da breve distanza e` fermato alla meglio dal portiere inglese. Reagisce pero` la formazione inglese al 51’ con Sagna che arriva al cross ma Adebayor e` anticipato in extremis da Diakhate. Al 52’ ci prova anche Van Persie che scarica un violento diagonale destro ma la palla termina alta. Protagonista Bogush al 54’ che spazza di pugno sul cross dalla sinistra di Fabregas anticipando ancora Adebayor. Ora soffre la Dinamo pressata in maniera costante dai Gunners. Di nuovo Fabregas al 58’ batte di destro dalla distanza ma Bogush non si fa sorprendere e blocca. Reazione della Dinamo al 59’ con Bangoura che viene fermato da Toure in tackle al limite dell`area.Al 62’ l’arbitro assegna un calcio di rigore decisamente dubbio alla Dinamo Kiev per il contatto tra Sagna e Vukojevic: dal dischetto Bangoura trasforma di destro spiazzando Almunia. Dopo il gol gli inglesi sembrano inizialmente smarriti ma poco dopo ritrovano il coraggio e riprendono ad attaccare con maggior incisivita` fino a prendere completamente d’assedio la porta deigli ucraini che si difendono con grande caparbieta`. Gli sforzi dei Gunners sono premiati proprio nel finale quando all’88’ Gallas in area, dopo un batti e ribatti, ci mette la punta del piede destro e realizza la rete che chiude la gara sul definitivo risultato di 1-1.
Arsenal: Almunia, Sagna (Eboue 78), Toure, Gallas, Clichy, Walcott, Fabregas, Song Billong (Bendtner 70), Denilson, Van Persie (Vela 83), Adebayor.Subs Not Used: Fabianski, Ramsey, Wilshere, Djourou.
Booked: Sagna.
Goals: Gallas 88.
Att: 20,000
Ref: Luis Medina Cantalejo (Spain).

Aspettando Dinamo Kiev-Arsenal.

Mercoledi` sera Dinamo Kiev e Arsenal si affrontano nel match d`esordio del Gruppo G della Champions League. Ucraini e inglesi si trovano di fronte, in Europa, per la quinta volta e i padroni di casa, negli scontri diretti, conducono per due successi ad uno, oltre ad un pareggio per 1-1 nel 1998-1999. Prima del pareggio ad Highbury, la Dinamo Kiev si era imposta per 3-1 in casa con le reti di Serhiy Rebrov, Olexandr Golovko e Andriy Shevchenko. La formazione ucraina ha incontrato 14 volte le formazioni inglesi con un bilancio di 3 successi, 3 pareggi e 8 sconfitte; 6 le partite che hanno visto l`Arsenal opposto a squadre ucraine con 2 successi, un pareggio, 3 sconfitte. Nell`ultima edizione della Champions League, la Dinamo Kiev e` stata la peggior squadra della fase a gironi, chiudendo senza totalizzare un punto e con una differenza reti di -15. L`undici allenato da Yuri Semin, spera quest`anno di partire al meglio contro l`Arsenal, che a sua volta ha perso tre incontri su tre in Ucraina (due proprio con la Dinamo, il terzo con lo Shakhtar Donetsk). da http://it.eurosport.yahoo.com

sabato 13 settembre 2008

PL BLACKBURN ROVERS-ARSENAL= 0-4

Goals. Van Persie 8 Adebayor 45 Adebayor 81 (p) Adebayor 90
Blackburn: Robinson, Simpson (Derbyshire, 73 ) , Samba, Nelsen, Warnock, Emerton, Reid, Andrews, Pedersen (Treacy, 69 ) , Roberts (McCarthy, 69 ) , Santa Cruz 
Subs not used: Tugay,Brown,Mokoena,Villanueva,
Arsenal: Almunia, Sagna, Toure, Gallas, Clichy, Eboue ( Ramsey, 82 ) , Fabregas, Denilson, Walcott ( Song, 64 ) , Adebayor, van Persie ( Wilshere, 84 ) 
Subs not used: Fabianski, Djourou, Bendtner, Gibbs,
Bookings: Warnock (Blackburn) Denilson (Arsenal)
Attendance: 23041
Referee: M L Dean (Wirral)

giovedì 11 settembre 2008

Inghilterra, è Walcott-Mania.

Dopo il netto successo dell'Inghilterra sulla Croazia, la stampa locale elogia Capello e i suoi. Toni trionfanti per la nuova stella Theo Walcott, autore di una tripletta
"Favolosa, sensazionale, assolutamente brillante": nella notte di Zagabria, che sancisce la nascita di una nuova stella, Theo Walcott, l'Inghilterra vendica l'eliminazione dagli Europei umiliando la Croazia e Fabio Capello torna ad essere "Il vincente". Proprio quando il tecnico di Pieris cominciava a ricevere le prime critiche, quattro giorni dopo l'incerta vittoria su Andorra, la nazionale dei Tre Leoni sfodera una prestazione da antologia, travolgendo la squadra di Slaven Bilic, che l'aveva battuta due volte sulla strada di Euro 2008. Eroe del "Maksimir Stadium" il diciannovenne Theo Walcott, a sorpresa in campo per David Beckham, e autore di tre reti. "La tripletta di Walcott ispira l'Inghilterra alla gloria", titola il Guardian che sottolinea i meriti tattici del Ct: "Capello magistrale nell'arte di schierare l'Inghilterra libera". Il successo inglese è ancora più importante se si considera che la Croazia non aveva mai perso nei suoi 35 precedenti incontri casalinghi. "Walcott regala all'Inghilterra una nuova speranza", l'apertura del Times, che paragona la vittoria di Zagabria a quella del 2001, epoca Sven Goran Eriksson, nelle qualificazioni mondiali in Germania. "La fine del mondo non è ancora vicina, ma c'é stato un grande "big bang" mercoledì sera, a Zagabria il suono del calcio inglese è esploso in fragorosa vita", scrive il quotidiano britannico, che celebra il "trionfo dei giocatori ma anche di mister Capello", grazie alle sue scelte ineccepibili. Anche il Daily Telegraph "La tripletta di Walcott accende una nuova vita per l'Inghilterra" indugia con i riferimenti all'esperimento di Ginevra: "La collisione con le particelle inglesi al Maksimir Stadium ha prodotto la scomparsa di quelle croate. Scintille in cielo, ma é stata la Croazia a bruciare". Walcott è il 12° nazionale a firmare una tripletta in una gara ufficiale dell'Inghilterra. Un impresa destinata agli annali per il Telegraph: "L'era di David Beckham è finita, quella di Walcott appena cominciata". "E' semplicemente magico, Fabio: Theo Walcott tira fuori un coniglio dal cilindro dell'Inghilterra", titola il Daily Mail. "Non c'é più nessun buco nero che attende Fabio Capello. Nessuna sensazione che l'aura trionfale che accompagna il tecnico sia svanita. Al contrario da ieri sera c'é la sensazione che l'Inghilterra è uscita da un'epoca buia. La FA ha trovato in Capello qualcuno capace di guidare la nazionale fuori dalle oscurità verso il Sudafrica". Trionfalistico il tabloid Sun: "Siamo sulla via della Wald Cup" (gioco di parole tra World Cup, coppa del mondo, e il nome dell'eroe della serata). "Noi siamo Fab", continua il tabloid. "Quattro gol fragorosi, è l'inizio di una nuova era", scrive il tabloid inglese che aggiunge: "Diciamolo ad alta voce, diciamolo con orgoglio: l'Inghilterra è tornata". Altrettanto celebrativo il Mirror: "Favolosa, sensazionale, assolutamente brillante: la notte che definisce il regno di Fabio Capello e il lancio di Walcott nel mondo del calcio". da http://it.eurosport.yahoo.com/

sabato 30 agosto 2008

PL ARSENAL-NEWCASTLE= 3-0

Gol. van Persie 18 (p)van Persie 41Denilson 59 At Emirates stadium on 30-08-2008
Arsenal: Almunia, Sagna, Toure, Gallas, Clichy, Eboue (Walcott, 72 ) , Fabregas, Denilson (Song, 69 ) , Nasri, Adebayor, van Persie (Vela, 63 ) Subs not used: Fabianski,Ramsey,Djourou,Bendtner,
Newcastle: Given, Coloccini, Enrique ( Bassong, 44 ) , Steven Taylor, Gutierrez ( Barton, 89 ) , Guthrie, Butt, Beye ( Edgar, 89 ) , N'Zogbia, Owen, Ameobi Subs not used: Harper, Tozer, Donaldson, Ranger,
Bookings: Fabregas (Arsenal) Coloccini , Given (Newcastle)
Attendance: 60067
Referee: R Styles (Hampshire)

mercoledì 27 agosto 2008

CL ARSENAL-TWENTE= 4-0


Arsenal: Almunia, Sagna, Gallas, Djourou, Clichy, Walcott, Fabregas (Song Billong 68), Denilson, Nasri (Eboue 46), Van Persie (Adebayor 65), Bendtner.Subs Not Used: Fabianski, Toure, Vela, Ramsey.
Booked: Clichy.
Goals: Nasri 27, Gallas 52, Walcott 66, Bendtner 89.
Att: 59,583
Ref: Terje Hauge (Norway).

sabato 23 agosto 2008

PL FULHAM-ARSENAL= 1-0

Goal. 21'Hangeland,
Fulham: Schwarzer, Paintsil, Hughes, Hangeland, Kallio (Baird, 74 ) , Davies, Bullard, Murphy (Teymourian, 81 ) , Gera, Zamora, Seol (Dempsey, 77 ) Subs not used: Stockdale,Nevland,Stoor,Milsom,
Arsenal: Almunia, Sagna, Toure ( Song, 77 ) , Gallas, Clichy, Walcott ( Bendtner, 65 ) , Eboue, Denilson, Nasri, Adebayor, van Persie Subs not used: Fabianski, Ramsey, Wilshere, Djourou, Gibbs,
Bookings: Murphy (Fulham)
Attendance: 25.276
Referee: M Atkinson (W. Yorkshire)

mercoledì 20 agosto 2008

E' Ufficiale: Mikael Silvestre all'Arsenal!

Inaspettato fino a questa mattina e subito stasera la presentazione ufficiale eccolo Silvestre con la sua nuova maglia.

mercoledì 13 agosto 2008

CL TWENTE-ARSENAL= 0-2

Il goal di Gallas, il primo della stagione!

Arsenal: Almunia, Sagna, Djourou, Gallas, Clichy, Eboue, Ramsey, Denilson, Walcott (Randall 84), Adebayor, Van Persie (Bendtner 88).Subs Not Used: Fabianski, Vela, Wilshere, Hoyte, Gibbs.
Booked: Denilson, Van Persie.
Goals: Gallas 63, Adebayor 82.
Att: 20,000.
Ref: Alberto Undiano Mallenco (Spain).

domenica 10 agosto 2008

Arsenal in & out 2008/09

Ins:
Aaron Ramsey (Cardiff, £5m), Samir Nasri (Marseille, undisclosed), Amaury Bischoff (Werder Bremen, undisclosed).
Outs:
Gilberto Silva (Panathinaikos, £1m), Alexander Hleb (Barcelona, £11.8m), Jens Lehmann (Stuttgart, free), Mathieu Flamini (AC Milan, free), Kerrea Gilbert (Leicester, loan).
Eccomi di ritorno dalle vacanze, appena in tempo per l'inizio della nuova stagione, nel frattempo l'Arsenal ha giocato molte amichevoli.. che hanno solo valore per il nostro tecnico.. adesso si fa sul serio..

venerdì 11 luglio 2008

E' ufficiale, Nasri all'Arsenal!

(ANSA) - Samir Nasri vestira' i colori dell'Arsenal nella prossima stagione. Il fantasista francese lascia l'Olympique Marsiglia. Il giocatore, 21 anni, ha raggiunto un accordo di lungo termine, secondo quanto riporta il sito del club inglese. Si unira' ai suoi nuovi compagni il 21 luglio, alla ripresa degli allenamenti nel ritiro precampionato in Austria. A Euro 2008 ha collezionato due presenze, portando a 12 quelle con la Francia. E' considerato da molti l'erede di Zidane.

martedì 8 luglio 2008

La rabbia di Arsene.

di Luca Manes da http://ukfooty.blogspot.com/
È una sorta di nemesi, quella che sta colpendo il “povero” allenatore dell’Arsenal Arsene Wenger. Alcuni importanti campioni stranieri dell’Arsenal, in forte debito con l’alsaziano per la loro crescita professionale, hanno abbandonato o stanno per abbandonare i Gunners. Via Flamini e con le valige pronte, destinazione Barcellona, Adebayor e Hleb. E Wenger se la prende, dà voce a tutta la sua frustrazione sull’attuale sistema trasferimenti, che rende i calciatori dei veri e propri mercenari, e ammette che fin quando il suo club non sarà rientrato delle ingenti spese sostenute per costruire l’Emirates Stadium quella di cedere qualche pezzo forte ogni estate sarà più di un’eventualità. Forse puntare solo e sempre su calciatori stranieri, per cui è indifferente calcare i campi della Liga piuttosto che della Premier, si sta ritorcendo contro l’allenatore francese? Si potrebbe obiettare che un inglese come Ashley Cole, prodotto del settore giovanile dell’Arsenal, si è forse rivelato il più mercenario di tutti, a causa del suo controverso passaggio al Chelsea. Però rimango l’idea che costruire un team su giocatori autoctoni possa in parte prevenire – o almeno limitare – grandi esodi. Per capirci, uno come Tony Adams una mossa alla Flamini non l’avrebbe mai fatta. O no?

lunedì 7 luglio 2008

Brisbane Road & Ashburton Grove.

Avevo programmato da qualche mese la mia prima visita ad Ashburton Grove con l'amico Matteo per la partita del 12 novembre 2006 contro il Liverpool e, vista la concomitanza con il primo turno proper di FA Cup, speravo in un turno casalingo di una squadra londinese in uno di quegli stadi che non avevo ancora visitato. La fortuna ha voluto che il Leyton Orient fosse sorteggiato in casa contro il Notts County e allora sabato 11 novembre eccomi a Brisbane Road, o Matchroom Stadium com'è stato chiamato da qualche anno dopo l'avvento del presidente Barry Hearn e le relative ristrutturazioni apportate. Matteo ha seguito invece il Wealdstone in trasferta a Bath, vicino a Bristol, contro il Bath City FC. Sono arrivato alla stazione di Leyton sulla Central Line circa 2 ore prima della partita. Il quartiere mi ha ricordato molto quello di West Ham, d'altronde sono abbastanza vicini, e sono passato anche dalla stazione di Stratford che nel 2012 sarà molto più movimentata immagino... Intorno allo stadio poca, pochissima gente: ho ritirato il mio biglietto precedentemente prenotato via internet, ho fatto un giro ai 2(!) club shops, uno nuovo nella tribuna ovest e l'altro nella storica East Stand, ho scattato qualche foto intorno allo stadio e circa tre quarti d'ora prima sono entrato nella West Stand. Ho scelto questa tribuna solamente per avere una visuale migliore della East Stand, unica trbuna rimasta intatta e che trasuda vero football. Unica nota stonata dell'impianto di Brisbane Road il cantiere nella north end: l'anno prossimo dovrebbero partire i lavori per la costruzione della end simile a quella costruita nel lato sud. La partita dal punto di vista tecnico non è certamente stata delle migliori ma l'agonismo, la "cattiveria" sportiva in certi interventi e i continui capovolgimenti di fronte, soprattutto nel primo tempo grazie anche all'arbitraggio (tre fischi nella prima mezzora!), hanno reso la partita veramente divertente e piacevole. L'atmosfera era abbastanza tranquilla e lo dimostra anche il non certo elevatissimo numero di spettatori presenti, 3011 di cui circa 200/250 arrivati da Nottingham. La domenica invece sono arrivato ad Ashburton Grove (nella foto) con largo anticipo sperando che il nuovo museo fosse aperto ma non lo era, ho scoperto solo dopo che avrebbe aperto più tardi ma ormai non c'era più tempo per una visita approfondita, sarà per la prossima volta. Prima di tutto sono andato a fare un tour attorno ad Highbury e non ero il solo a rendere omaggio alla The Home of Football. Prima con Matteo e poi con un amico inglese ho scattato innumerovoli foto per rendermi conto una volta tornato a casa che purtroppo quello che ho visto con i miei occhi era vero: la Clock End completamente rasa al suolo, la North Bank scoperchiata e senza un pezzo dell'Upper Tier mentre la West Stand e la East Stand ancora in piedi (e fortunatamente lo rimarranno per sempre) ma senza seggiolini e in uno stato deprimente. Uno dei miei amici inglesi appena giunti davanti alla East Stand si è lasciato andare ad un solo commento: "it's horrible". Vabbeh. Una volta finito il saluto ad Highbury e rispettato i miei soliti appuntamenti con spacciatori di progs ecc. sono andato al nuovo stadio. Visto da fuori è molto imponente e anche dentro non è affatto male: l'atmosfera in termini di acustica, favorita sicuramente dalla partita di cartello, era migliore di quella che si viveva ad Highbury ed è anche molto più comodo e c'è molto più spazio tra i seggiolini. Io ero nell'upper tier sopra i tifosi del Liverpool e devo dire che secondo me dalle prime file del lower tier non penso si veda benissimo, non che ad Highbury si vedesse bene ma almeno ti sembrava di essere in campo, qui invece si è decisamente più distanti. Questo forse è uno dei pochi lati negativi del nuovo stadio e, pur rimanendo convinto che nessun nuovo impianto potrà mai sostituire Highbury, devo ammettere che mi ha fatto una buona impressione. Ovvio che ci vorrà del tempo per sentirsi a casa, ma le premesse non sono cattive. La prestazione dell'Arsenal non è stata delle migliori ma comunque sono arrivati i 3 punti e un 3-0 al Liverpool è sempre un risultato importante. Curioso che gli uomini di Benitez siano tornati in campo 20 minuti dopo il fischio finale per una seduta defaticante... uno dei pochissimi tifosi rimasti si è lanciato in un paio di cori solitari: "3-0 to the Arsenal" e "Who are you?". Dopo la partita, essendo uscito praticamente per ultimo, non ho potuto verificare con mano i problemi che molti tifosi dell'Arsenal hanno sollevato per quanto riguarda le code alle stazioni di Arsenal e Finsbury Park, sicuramente è una questione su cui l'Arsenal dovrà lavorare perchè 60.000 persone (60110 per l'esattezza contro il Liverpool) non sono 38000 e soprattutto per evitare che parecchi tifosi debbano uscire alcuni minuti prima della fine della partita per evitare le code nel ritorno a casa.
di Roberto Puzzi da UK Football, please n° 21

venerdì 4 luglio 2008

Eroe per una notte.

Un giorno, in futuro, ognuno di noi sara’ famoso per almeno 5 minuti. Andy Warhol
Mi chiamo Paul, Paul Vaessen. Sono nato a Gillingham nel 1961 in una famiglia proletaria, dove mio padre Leon gioco’ a calcio, sia per il Millwall che per il Gillingham. Dopo che ci siamo trasferiti a Londra , anch’io ho coronato il mio sogno di entrare a far parte di una squadra professionistica , e nel 1977 sono stato acquisito dall’Arsenal. Ho debuttato nelle fila dei gunners il 27 settembre 1978, era un match di coppa UEFA, una notturna contro la Lokomotive Lipsia, compagine non male ai tempi. Il debutto in Prima Divisione(se non sbaglio ora la chiamate Premier League o Premiership) e’ avvenuto solo sul finire di quella stagione, il 14 maggio 1979 per la precisione , in un derby contro il Chelsea.Proprio nell’estate del 1979 firmai il mio primo contratto da professionista.Ora ero diventato veramente un calciatore dell’Arsenal! Nella stagione 1978/79 segnai 5 gol collezionando 13 presenze ma ,cio’ che mi ha reso famoso nella storia dei gunners, e’ avvenuto in una tiepida serata italiana. Era il 23 Aprile 1980 e allo Stadio Comunale di Torino, il mio Arsenal si giocava l’accesso alla finale di Coppa delle Coppe contro la Juventus. All’andata ad Highbury, pur pressando gli italiani per quasi tutta la partita, eravamo usciti dal campo con un poco rassicurante 1 a 1 .Io non ero sceso in campo neanche per un minuto e la stessa sorte, almeno inizialmente, mi tocco’ anche a Torino. La partita fu’ molto combattuta anche al ritorno ma il risultato non si sbloccava e noi cominciavamo ad innervosirci. Che sfiga, avremmo perso la possibilita’ di disputare la finale solo per la regola dei gol segnati in trasferta! Al 75° minuto pero’, il nostro coach Don Howe, mi disse di prepararmi velocemente perche’ sarei entrato molto presto.Cosi’ fu e nel successivo quarto d’ora successe cio’ che mi avrebbe cambiato la vita, o almeno era quello che credevo all’epoca. Giusto il tempo di posizionarmi in campo, dare un occhio ai ragazzi e dalla fascia arriva un cross di Graham Rix. Io guardo il tiro partire e mi dico:”Dai Paul , buttala dentro”.Non era certo la mia specialita’ il colpo di testa , ma al 77° minuto di “quella “ semifinale di coppa, colpisco la palla come non avrei piu’ fatto e la spedisco alle spalle del grande Dino Zoff.1 a 0 per noi e palla al centro! Di quel momento in cui la palla e’ in rete ricordo soprattutto il silenzio dello stadio, i cori degli italiani che si interruppero e lo spicchio di curva biancorossa che impazzi’ di gioia. Eravamo in finale e a Bruxelles l’Arsenal l’avevo portato proprio io.Piu’ tardi venni a sapere che quella era la prima volta che la Juventus era stata sconfitta fra le proprie mura da una squadra inglese.E il tabellino sul giornale era li’ che parlava chiaro:”Gol decisivo di Paul Vaessen”! Non importa che poi quella finale la perdemmo malamente ai rigori con il Valencia, anche perche’ io assistetti ai 120 minuti piu’ rigori dalla panchina. Ora questa storia mi piacerebbe finirla qui, ma da quel momento inizio’ il declino della mia breve carriera e , conseguentemente, della mia vita. Nel 1982 mi infortunai seriamente ad un ginocchio durante un derby con il Tottenham, cosi’ che saltai interamente tutta la stagione 1982-83 e l’estate seguente, quando avevo appena 21 anni, fui costretto al ritiro dall’attivita agonistica.In tutto avevo segnato 9 gol in 39 partite con i Gunners. L’Arsenal non fece molto per aiutarmi, ma d’altre parte non saprei neanche dire cosa avrebbero potuto fare.In fondo avevo 21 anni e ancora tutta una vita davanti.Provai a fare il postino ma in quel periodo incontrai anche cio’ che mi avrebbe affossato definitivamente,la droga. Penso che vada benissimo fare lavori come il postino, l’idraulico o l’operaio quando da giovane inizi a farlo, ma vi assicuro che non e’ facile quando hai fatto il calciatore nell’adolescenza ed ora , quando imbuchi le lettere , le persone del quartiere si danno di gomito e sussurrano”ma si e’ proprio lui, e’ quello che ha giocato nell’Arsenal…guarda come si e’ ridotto”. Cosi’, essendo ormai diventato, un consumatore di droga, dovevo fare anche piccoli furti per assicurarmi la dose quotidiana, visto che con il lavoro non guadagnavo abbastanza( il vizietto mi costava circa 125£ al giorno). Cio’ mi porto’ a conoscere anche il carcere per ben sei volte. Mi lascio’ anche mia moglie e si porto’ via con se’ mio figlio Jamie.Stavo veramente toccando il fondo, avevo bisogno di uno scossone, dovevo reagire. Nel maggio 1993, dopo aver preso coscienza definitivamente di essere un tossicodipendente, mi feci ricoverare per due mesi in una clinica a Bexleyheath. Uscito da li’ mi trasferii ad Andover, dove conobbi’ Sally Tinkler.Anche lei aveva gia’ una figlia, la piccola Abigail di due anni. Vivemmo li’ per un anno prima di trasferirci a Farnborough per stare piu’ vicini alla sua famiglia. Stavo riscoprendo la felicita’ e con Sally avemmo anche un figlio tutto nostro, Jack. Fu in quel periodo, a meta’ degli anni 90’, che scoprii Dio e cercai di ricollocarmi nel mondo del lavoro, seguendo un corso per fisioterapisti sportivi. I terribili dolori al ginocchio e i fantasmi del passato pero’, mi fecero tornare alla droga con conseguente deterioramente dei rapporti con Sally. Cosi’ feci di tutto per rovinarmi la vita un’altra volta .Lasciai Sally e i bambini e mi trasferii a Bristol da mio fratello. Proprio li’ un fredda mattina di agosto nel 2001, il mio amico Jason Murphy mi trovo’ senza vita nel bagno che condividevo con mio fratello.Era l’8 di agosto. Il coroner nei giorni successivi dira’ che si e’ trattato du una morte dovuta ad overdose di eroina. Era l’8 di agosto, avevo appena quarant,’anni. Ora spero solo che , i tanti ragazzi che gremiscono il nuovo stadio costruito ad Ashburton Grove, e che si vantano dei successi ottenuti dalla loro squadra, si ricordino che un viaggio a Bruxelles ai loro padri e amici piu’ grandi , e’ stato offerto tanti anni fa da un ragazzo come loro, con uno strano cognome olandese, un certo Paul, Paul Vaessen.
di Luca Ferrato, da UK Football, please

mercoledì 2 aprile 2008

2016/17

Manager. Arsene Wenger

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Premier League: 5° place
FA Cup: Winners vs Chelsea
League Cup: 5th round
Champions League: Round of 16

martedì 1 aprile 2008

2015/16

Manager. Arsene Wenger

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Premier League: 2° place
FA Cup: 5th round
League Cup: 4th round
Community Shield: Winners vs Chelsea
Champions League: Round of 16

lunedì 31 marzo 2008

2014/15

Manager. Arsene Wenger


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Premier League: 3° place
FA Cup: Winners vs Aston Villa
League Cup: 3th round
Community Shield: Winners vs Manchester City
Champions League: Round of 16

domenica 30 marzo 2008

2013/14

Manager. Arsene Wenger

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Premier League: 4° place
FA Cup: Winners vs Hull City
League Cup: 4th round
Champions League: Round of 16

sabato 29 marzo 2008

2012/13

Manager. Arsene Wenger

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Premier League: 4° place
FA Cup: Quarted final
League Cup: 5th round
Champions League: Round of 16

venerdì 28 marzo 2008

2011/12

Manager. Arsene Wenger

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Premier League: 3° place
FA Cup: 5th round
League Cup: 5th round
Champions League: Round of 16

giovedì 27 marzo 2008

2010/11

Manager. Arsene Wenger

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Premier League: 4° round
FA Cup: Quarted final
League Cup: Final vs Birmingham City
Champions League: Round of 16

mercoledì 26 marzo 2008

2009/10

Manager. Arsene Wenger

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Premier League: 3° place
FA Cup: 4th round
League Cup: 5th round
Champions League: Quarted final