martedì 30 settembre 2008

CL ARSENAL-PORTO= 4-0

(AGM-DS) - L’Arsenal serve il poker al Porto grazie alle doppiette di Adebayor e Van Persie. Il primo tempo si caratterizza per la grande pressione degli inglesi con gli ospiti costretti in difesa e limitati al gioco di rimessa. In particolare uno scatenato Walcott mette in grossa difficolta` la retroguardia portoghese con le sue brusche accelerazioni. Al 12’ Van Persie ci prova dal limite ma il suo sinistro indirizzato all`angolino e` deviato in corner. Passano tre minuti e Walcott prova il tiro da fuori, ma il suo diagonale di destro e` sfiorato in corner da Helton. Al 31’ il risultato si sblocca: sponda in area di Adebayor che trova Van Persie in anticipo su Rolando e pronto a battere Helton di destro. Gli ospiti tentano una sterile reazione al 37’ con Costa, ma il suo diagonale destro da fuori e` deviato ancora in corner da Almunia. Al 41’ Adebayor stacca imperioso di testa su cross dalla destra e fulmina Helton per il raddoppio dei Gunners.Nella ripresa la musica non cambia ed e` subito l’Arsenal a dettare i tempi ed imporre il proprio gioco. Al 49’ e` Van Persie a penetrare in area e concludere di esterno sinistro fulminando Helton e realizzando la sua personale doppietta. Gli inglesi nonostante il 3-0 non accennano a calare il ritmo e creano una serie impressionante di occasioni da gol. Al 70’ Guarin, in area, commette un fallo ingenuo su Bendtner e l`arbitro fischia il penalty: dal dischetto Adebayor realizza il 4-0 finale.
Arsenal: Almunia, Sagna, Toure, Gallas, Clichy, Walcott (Vela 71), Fabregas, Denilson, Nasri (Eboue 64), Van Persie (Bendtner 64), Adebayor.Subs Not Used: Fabianski, Ramsey, Silvestre, Djourou.
Booked: Clichy.
Goals: Van Persie 31, Adebayor 40, Van Persie 48, Adebayor 71 pen.
Att: 59,623
Ref: Herbert Fandel (Germany).

sabato 27 settembre 2008

PL ARSENAL-HULL= 1-2

Gol. McShane 51 (og) Geovanni 62 Cousin 66
Arsenal: Almunia, Sagna, Toure, Gallas, Clichy, Eboue (Bendtner, 69 ) , Fabregas, Denilson, Walcott (Vela, 77 ) , Adebayor, van Persie Subs not used: Fabianski,Ramsey,Song,Silvestre,Djourou,
Hull: Myhill, McShane, Zayatte, Turner, Dawson, Marney, Boateng ( Garcia, 76 ) , Geovanni ( Hughes, 72 ) , Ashbee, Cousin ( Mendy, 80 ) , King Subs not used: Duke, Halmosi, Ricketts,
Bookings: Gallas , Sagna (Arsenal) Ashbee (Hull)
Attendance: 60037
Referee: A G Wiley (Staffordshire)

venerdì 26 settembre 2008

Gli italiani che tifano Arsenal.

Gli italiani che tifano Arsenal (di Giovanni Tarantino)
«Mica ti posso portare a vedere l'Arsenal tutte le volte che vengo a Londra ,speravo l'avessimo superata questa fase…La risposta: «Noi non supereremo mai questa fase».Questo botta e risposta tra un padre e un figlio appassionatissimo di calcio e tifoso dell’Arsenal, una delle principali squadre di Londra, è un celebre passaggio del libro di Nick Hornby Febbre a 90 (pubblicato per la prima volta in Italia nel 1997 dalle edizioni Guanda) nonché della trasposizione cinematografica del libro realizzata da David Evans.A giudizio di molti quella frase incarna pienamente lo spirito del tifoso ossessionato, di chi segue ad ogni costo la propria squadra, soffre e gioisce a seconda delle circostanze e dei risultati ma è comunque sempre presente e dà alla squadra di calcio per cui fa il tifo –o meglio dire a cui “appartiene”- un’importanza assolutamente prioritaria rispetto a tutte le altre cose della vita. E’ proprio il caso di Paul, protagonista di Febbre a 90, che se da bambino aveva risposto al padre Noi «non supereremo mai questa fase», da trentacinquenne professore di Lettere in una scuola manterrà quella sua promessa vivendo in maniera burrascosa la sua storia d’amore con Sarah, proprio a causa dell’Arsenal, che viene prima di tutto e che è la cosa più importante.Un modo di intendere il tifo assolutamente in stile inglese, ma che non lascia indifferenti i tifosi italiani, molti dei quali garantiscono di dare il possibile per la squadra che seguono ovunque e comunque. Non a caso il libro di Hornby ha avuto un grandissimo successo proprio in Italia dove quest’anno il libro è andato in ristampa ancora per i tipi di Guanda.Un numero sempre maggiore di lettori si riconoscono nelle vicende descritte da Hornby che raccontano, da diverse latitudini, la “febbre” per il calcio.Molto probabilmente, tra i lettori di Hornby, ci saranno anche quel manipolo di fans dell’Arsenal, tutti italianissimi, che dal 2000 hanno dato vita all’Arsenal Italy Supporters Club. Nati “tra la via Emilia e Highbury” per volontà di Stefano Maini, attuale presidente del club, gli Italian Gooners (Gunners è il soprannome dei tifosi dell’Arsenal il cui emblema è, appunto, il cannone) sono soliti andare al seguito della loro squadra del cuore in giro per il mondo, una squadra che dista 3000 km da casa. Provengono da diverse parti d’Italia, da Foggia a Udine, passando per Roma, Pisa fino a Padova, portano il tricolore all’Highbury, lo stadio dell’Arsenal, ma se ne infischiano di tifare per le squadre italiane se queste incontrano il loro amato Arsenal. Internet ha potenziato le comunicazioni e creato un ponte autentico per le conoscenze e recentemente gli Italian Gooners si sono incontrati a Mirandola, in provincia di Modena: le foto e i resoconti sono visionabili sul sito arsenalitaly.wordpress.com . Se li conoscesse Nick Hornby certamente dedicherebbe qualche riga a questi italiani matti per l’Arsenal.Ma non è tutto. L’Italia è un vero e proprio centro di appassionati di squadre straniere: è anche il caso dei tifosi del West Ham, altra squadra di Londra, e che sempre grazie al web, si ritrovano sul blog westhamitalianfans.blogspot.com . Sempre nel 2000 invece è nato il club italiano di tifosi dell’Athletic Bilbao, squadra basca dalle maglie biancorosse che come poche incarna lo spirito di un calcio d’altri tempi: nessuno straniero in campo ma solo figli dell’ Euskal Herria, nessun presidente-dittatore, nessuna ossessione televisivo-affaristica, totale fedeltà a una maglia tuttora non macchiata da alcun logo pubblicitario e che tuttavia non è mai retrocessa dalla serie A spagnola, al pari di multinazionali come Barcellona e Real Madrid. Frutto della passione per i baschi è anche il libro che il fondatore del club, Simone Bertelegni, ispanista e giornalista free lance, ha dedicato all’Athletic, dal titolo L'ultimo baluardo (Limina, pagine 264, € 13.50).La “febbre per il calcio”, appare ovvio, travalica ogni confine e non deve sorprendere che non siano solo le squadre maggiori ad essere seguite. Può capitare, a volte, di appassionarsi, inspiegabilmente agli occhi dei più, a realtà secondarie come nel caso di quei tifosi interisti, milanesi e frequentatori abituali di curva, che hanno dato vita ad un club di tifosi dello Stoke City , squadra di Stoke-on-Trent, cittadina del nord-ovest inglese, “scoperta” da Alessandro Polenghi, uno dei componenti di una community di interisti sul web, www.interistiorg.org, famosa per commenti esilaranti sul mondo del calcio, nonché proprietario di un pub a Milano, dal nome british, Four four Two, frequentatissimo da turisti inglesi assolutamente incuriositi e stupiti mentre immortalano con foto-ricordo il pub dei “tifosi italiani dello Stoke”.La ragione di tutte “queste pazze fedi”, come recitava il titolo di un libro di Tim Parks (a proposito, un inglese che tifa per l’Hellas Verona) è semplice: il calcio è uno sport e uno spettacolo che non hanno confini territoriali. L’identificazione del tifoso è con la squadra prima ancora che con le città: ci si innamora pertanto delle maglie, dei colori, di alcuni giocatori e di straordinari gesti atletici, ci si affeziona a delle storie che poi diventano leggende e che adesso, grazie anche al supporto offerto da internet, si diffondono in maniera molto più veloce che in precedenza. La passione alimenta il tifo e questo avviene ad ogni latitudine del mondo e verso qualunque squadra.Lo dimostra, tra gli altri, anche l’ottimo saggio dello storico contemporaneista inglese che si cela dietro lo pseudonimo di John Foot, Calcio. 1898-2007, Storia dello sport che ha fatto l’Italia (Rizzoli, pagine 623, € 23): una monumentale opera sul calcio nostrano, nonché un’autentica enciclopedia realizzata proprio da un inglese, caso di passione extra-territoriale inversa rispetto ai casi citati in precedenza, attento studioso della storia del calcio italiano, ai suoi cambiamenti e all’influenza che questi hanno avuto sulla vita degli italiani.“La mia patria è dove si combatte per le mie idee” diceva qualcuno che intendeva anteporre i valori e le idee alle appartenenze territoriali e campanilistiche.Ben detto per il nostro discorso sul calcio: non sorprenda quindi se quella frase sarà l’emblema delle “legioni straniere” di tifosi.
di Giovanni Tarantino da www.actionnow-playoldstyle.com

martedì 23 settembre 2008

LC ARSENAL-SHEFFIELD UNITED= 6-0

Gol. Bendtner 31, Bendtner 42, Vela 44, Vela 50, Wilshere 57, Vela 87
Arsenal: Fabianski, Hoyte, Djourou, Song (Lansbury, 70 ) , Gibbs, Randall, Ramsey, Merida (Coquelin, 71 ) , Wilshere, Bendtner (Simpson, 71 ) , Vela Subs not used: Mannone,Emmanuel-Thomas,,Frimpong,
Sheff Utd: Kenny, Halford, Morgan, Kilgallon, Naysmith, Cotterill ( Naughton, 46 ) , Speed ( Hendrie, 73 ) , Quinn, Montgomery, Beattie ( Robertson, 76 ) , Webber Subs not used: Bennett, Sharp, Geary, Ehiogu,
Bookings: Halford (Sheff Utd)
Attendance: 56632
Referee: P Dowd (Staffordshire)

sabato 20 settembre 2008

PL BOLTON-ARSENAL= 1-3

Gol. Davies 14 Eboue 26 Bendtner 27 Denilson 87
Bolton: Jaaskelainen, Steinsson, Shittu, Andy O'Brien (McCann, 61 ) , Samuel, Joey O'Brien, Smolarek (Riga, 56 ) , Muamba (Vaz Te, 81 ) , Nolan, Gardner, Davies Subs not used: Al Habsi,Hunt,Helguson,Cohen,
Arsenal: Almunia, Sagna, Toure, Gallas, Clichy ( Djourou, 46 ) , Eboue ( Ramsey, 85 ) , Fabregas, Song, Denilson, Adebayor, Bendtner ( Walcott, 73 ) Subs not used: Fabianski, van Persie, Vela, Gibbs,
Bookings: Davies , Muamba (Bolton) Fabregas , Song (Arsenal)
Attendance: 22694
Referee: S Bennett (Kent)

venerdì 19 settembre 2008

Arsenal: Magnate Stetunitense Kroenke nel CDA.

Il magnate statunitense Stan Kroenke è entrato a far parte del Consiglio d'amministrazione dell'Arsenal. Kroenke, che possiede il 12,4% delle azioni del club londinese, non avrà un ruolo esecutivo nella struttura della società. Il proprietario della Kroenke Sports Enterprises si è impegnato a non portare la sua quota oltre il 29,9% nel prossimo anno. da Repubblica.it

mercoledì 17 settembre 2008

CL DINAMO KIEV-ARSENAL= 1-1

(AGM-DS) - In Ucraina contro la Dinamo i Gunners strappano solo nel finale il pareggio per 1-1. Allo Stadion NSK Olimpiyskyi per la prima giornata del girone G di Champions League si affrontano Dinamo Kiev ed Arsenal. Il primo tempo si caratterizza per il grande equilibrio tra le due squadre che si contendono il possesso palla a meta` campo ed i continui capovolgimenti di fronte. Al 14’ Bangoura ci prova di destro dalla tre quarti ma il suo tiro e` bloccato a terra da Almunia.Al 16’ la difesa ucraina copre bene sull`occasione di Adebayor. Ancora l’attaccante dei Gunners ci prova da buona posizione di destro ma la palla si spegne a lato della porta ucraina. Risponde la Dinamo al 21’ con Bangoura che ci prova di sinistro ma il suo tiro rasoterra da fuori area e` troppo angolato e termina fuori. Di nuovo gli inglesi in avanti al 22’ con Van Persie che dalla sinistra crossa in area ma Bogush non si fa sorprendere e interrompe l`azione. La Dinamo regge l’urto dei britannici ed il tifo si infiamma sugli spalti. La gara procede maschia senza grandi occasioni da gol da ambo le parti, ma anche senza conoscere un attimo di pausa, con la lotta che si stabilizza prevalentemente a centrocampo fino al duplice fischio dell’arbitro che al 45’ manda le due contendenti negli spogliatoi sul parziale di 0-0.Il ritmo di gioco nella ripresa appare subito altissimo e la prima occasione e` della motivatissima Dinamo: al 49’ Almunia si salva sulla grande giocata di Eremenko, il suo destro da breve distanza e` fermato alla meglio dal portiere inglese. Reagisce pero` la formazione inglese al 51’ con Sagna che arriva al cross ma Adebayor e` anticipato in extremis da Diakhate. Al 52’ ci prova anche Van Persie che scarica un violento diagonale destro ma la palla termina alta. Protagonista Bogush al 54’ che spazza di pugno sul cross dalla sinistra di Fabregas anticipando ancora Adebayor. Ora soffre la Dinamo pressata in maniera costante dai Gunners. Di nuovo Fabregas al 58’ batte di destro dalla distanza ma Bogush non si fa sorprendere e blocca. Reazione della Dinamo al 59’ con Bangoura che viene fermato da Toure in tackle al limite dell`area.Al 62’ l’arbitro assegna un calcio di rigore decisamente dubbio alla Dinamo Kiev per il contatto tra Sagna e Vukojevic: dal dischetto Bangoura trasforma di destro spiazzando Almunia. Dopo il gol gli inglesi sembrano inizialmente smarriti ma poco dopo ritrovano il coraggio e riprendono ad attaccare con maggior incisivita` fino a prendere completamente d’assedio la porta deigli ucraini che si difendono con grande caparbieta`. Gli sforzi dei Gunners sono premiati proprio nel finale quando all’88’ Gallas in area, dopo un batti e ribatti, ci mette la punta del piede destro e realizza la rete che chiude la gara sul definitivo risultato di 1-1.
Arsenal: Almunia, Sagna (Eboue 78), Toure, Gallas, Clichy, Walcott, Fabregas, Song Billong (Bendtner 70), Denilson, Van Persie (Vela 83), Adebayor.Subs Not Used: Fabianski, Ramsey, Wilshere, Djourou.
Booked: Sagna.
Goals: Gallas 88.
Att: 20,000
Ref: Luis Medina Cantalejo (Spain).

Aspettando Dinamo Kiev-Arsenal.

Mercoledi` sera Dinamo Kiev e Arsenal si affrontano nel match d`esordio del Gruppo G della Champions League. Ucraini e inglesi si trovano di fronte, in Europa, per la quinta volta e i padroni di casa, negli scontri diretti, conducono per due successi ad uno, oltre ad un pareggio per 1-1 nel 1998-1999. Prima del pareggio ad Highbury, la Dinamo Kiev si era imposta per 3-1 in casa con le reti di Serhiy Rebrov, Olexandr Golovko e Andriy Shevchenko. La formazione ucraina ha incontrato 14 volte le formazioni inglesi con un bilancio di 3 successi, 3 pareggi e 8 sconfitte; 6 le partite che hanno visto l`Arsenal opposto a squadre ucraine con 2 successi, un pareggio, 3 sconfitte. Nell`ultima edizione della Champions League, la Dinamo Kiev e` stata la peggior squadra della fase a gironi, chiudendo senza totalizzare un punto e con una differenza reti di -15. L`undici allenato da Yuri Semin, spera quest`anno di partire al meglio contro l`Arsenal, che a sua volta ha perso tre incontri su tre in Ucraina (due proprio con la Dinamo, il terzo con lo Shakhtar Donetsk). da http://it.eurosport.yahoo.com

sabato 13 settembre 2008

PL BLACKBURN ROVERS-ARSENAL= 0-4

Goals. Van Persie 8 Adebayor 45 Adebayor 81 (p) Adebayor 90
Blackburn: Robinson, Simpson (Derbyshire, 73 ) , Samba, Nelsen, Warnock, Emerton, Reid, Andrews, Pedersen (Treacy, 69 ) , Roberts (McCarthy, 69 ) , Santa Cruz 
Subs not used: Tugay,Brown,Mokoena,Villanueva,
Arsenal: Almunia, Sagna, Toure, Gallas, Clichy, Eboue ( Ramsey, 82 ) , Fabregas, Denilson, Walcott ( Song, 64 ) , Adebayor, van Persie ( Wilshere, 84 ) 
Subs not used: Fabianski, Djourou, Bendtner, Gibbs,
Bookings: Warnock (Blackburn) Denilson (Arsenal)
Attendance: 23041
Referee: M L Dean (Wirral)

giovedì 11 settembre 2008

Inghilterra, è Walcott-Mania.

Dopo il netto successo dell'Inghilterra sulla Croazia, la stampa locale elogia Capello e i suoi. Toni trionfanti per la nuova stella Theo Walcott, autore di una tripletta
"Favolosa, sensazionale, assolutamente brillante": nella notte di Zagabria, che sancisce la nascita di una nuova stella, Theo Walcott, l'Inghilterra vendica l'eliminazione dagli Europei umiliando la Croazia e Fabio Capello torna ad essere "Il vincente". Proprio quando il tecnico di Pieris cominciava a ricevere le prime critiche, quattro giorni dopo l'incerta vittoria su Andorra, la nazionale dei Tre Leoni sfodera una prestazione da antologia, travolgendo la squadra di Slaven Bilic, che l'aveva battuta due volte sulla strada di Euro 2008. Eroe del "Maksimir Stadium" il diciannovenne Theo Walcott, a sorpresa in campo per David Beckham, e autore di tre reti. "La tripletta di Walcott ispira l'Inghilterra alla gloria", titola il Guardian che sottolinea i meriti tattici del Ct: "Capello magistrale nell'arte di schierare l'Inghilterra libera". Il successo inglese è ancora più importante se si considera che la Croazia non aveva mai perso nei suoi 35 precedenti incontri casalinghi. "Walcott regala all'Inghilterra una nuova speranza", l'apertura del Times, che paragona la vittoria di Zagabria a quella del 2001, epoca Sven Goran Eriksson, nelle qualificazioni mondiali in Germania. "La fine del mondo non è ancora vicina, ma c'é stato un grande "big bang" mercoledì sera, a Zagabria il suono del calcio inglese è esploso in fragorosa vita", scrive il quotidiano britannico, che celebra il "trionfo dei giocatori ma anche di mister Capello", grazie alle sue scelte ineccepibili. Anche il Daily Telegraph "La tripletta di Walcott accende una nuova vita per l'Inghilterra" indugia con i riferimenti all'esperimento di Ginevra: "La collisione con le particelle inglesi al Maksimir Stadium ha prodotto la scomparsa di quelle croate. Scintille in cielo, ma é stata la Croazia a bruciare". Walcott è il 12° nazionale a firmare una tripletta in una gara ufficiale dell'Inghilterra. Un impresa destinata agli annali per il Telegraph: "L'era di David Beckham è finita, quella di Walcott appena cominciata". "E' semplicemente magico, Fabio: Theo Walcott tira fuori un coniglio dal cilindro dell'Inghilterra", titola il Daily Mail. "Non c'é più nessun buco nero che attende Fabio Capello. Nessuna sensazione che l'aura trionfale che accompagna il tecnico sia svanita. Al contrario da ieri sera c'é la sensazione che l'Inghilterra è uscita da un'epoca buia. La FA ha trovato in Capello qualcuno capace di guidare la nazionale fuori dalle oscurità verso il Sudafrica". Trionfalistico il tabloid Sun: "Siamo sulla via della Wald Cup" (gioco di parole tra World Cup, coppa del mondo, e il nome dell'eroe della serata). "Noi siamo Fab", continua il tabloid. "Quattro gol fragorosi, è l'inizio di una nuova era", scrive il tabloid inglese che aggiunge: "Diciamolo ad alta voce, diciamolo con orgoglio: l'Inghilterra è tornata". Altrettanto celebrativo il Mirror: "Favolosa, sensazionale, assolutamente brillante: la notte che definisce il regno di Fabio Capello e il lancio di Walcott nel mondo del calcio". da http://it.eurosport.yahoo.com/