sabato 29 ottobre 2011

PL CHELSEA-ARSENAL= 3-5

È un Robin Van Persie in formato extra lusso a trascinare l’Arsenal nella rotonda vittoria esterna (5-3) contro il Chelsea nel big match della 10ª giornata di Premier League. Grazie a una tripletta dell’olandese, l’Arsenal espugna Stamford Bridge, a distanza di quasi tre anni; e chiude nel peggiore dei modi la settimana nervosa del Chelsea, già segnata in negativo dalla sconfitta nell’altra stracittadina contro il QPR, da tre cartellini rossi, e da 45.000 sterline di multa comminate dalla FA inglese. Villas Boas relega in panchina David Luiz, rispolverando Ivanovic come roccia difensiva, e preferisce la copertura di Mikel e il dinamismo di Ramires alla qualità della coppia Meireles-Malouda. Sull’altra sponda, Vermaelen passa da un problema al tallone a un fastidio al polpaccio, e Wenger preferisce non rischiarlo.L’inizio sembra una sfida a chi sbaglia di più. Torres si addormenta sul più bello facendosi anticipare da Koscielny, Gervinho cicca l’impossibile vanificando l’assist col goniometro di Walcott, ma al 14’ il Chelsea non fallisce. Mata se ne va sulla destra, Andrè Santos lo guarda invece di contrastarlo, e Lampard s’inserisce con tempismo, tra l’imbambolata difesa dei Gunners, incornando alle spalle di Szczesny l’1-0 pro Blues. I padroni di casa spingono, ma si fanno sorprendere, al 36’, dal solito impareggiabile Van Persie. Ramsey è l’ideatore, Gervinho il complice e RVP, all’ottavo colpo in stagione in Premier, il killer. Il Chelsea non ci sta e, allo scadere del primo tempo, mentre la retroguardia dell’Arsenal già pregusta il classico tè caldo, John Terry converte il corner di Lampard e cancella, almeno per un giorno, le accuse di insulti razzisti che avevano turbato il suo post QPR.
Wenger si scatena negli spogliatoi, caricando i suoi, e gli uomini del Nord di Londra ripartono come se avessero l’argento vivo addosso. Van Persie e Ramsey ci vanno vicino, ma sono un’incursione mancina di Andrè Santos, e una percussione irresistibile di Walcott a rovesciare il derby, tra il 49’ e il 55’, e a far ammutolire Stamford Bridge. I Blues s’illudono di aver raggiunto l’Arsenal quando, all’81’, Mata calcia una bomba a girare che supera Szczesny da trenta metri. Ma gli uomini di Villas Boas non hanno fatto i conti con uno straripante Van Persie. L’olandese si porta infatti a casa il pallone del match, infilando altri due gol, all’85’ dopo un retro-passaggio suicida di Malouda e una scivolata di Terry; e al 92’ scaricando in rete un eccellente servizio di Arteta. I Gunners sono ora a -3 dai Blues, che scivolano a -9 dalla vetta. da http://www.gazzetta.it/
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Gol: Lampard (14), VanPersie (36), Terry (45), Andrè Santos (49), Juan Mata (80), VanPersie (85), VanPersie (90),
Chelsea: P Cech, J Bosingwa, J Terry, A Cole, B Ivanovic , F Lampard, J Mikel (Raul Meireles , 76), Ramires (R Lukaku, 72), F Torres, D Sturridge (F Malouda, 62), J Mata
Arsenal: W Szczesny , P Mertesacker, J Djourou (C Jenkinson, 76), L Koscielny, A Santos, T Walcott (T Rosicky, 79), A Song , A Ramsey, M Arteta, R van Persie , Gervinho (T Vermaelen, 88)
Referee: A Marriner
Attendance: 41.801
Stadium: Stamford Bridge
Table: 5. Liverpool 18pts, 6. Tottenham & Arsenal 16pts, 7. Norwich 13pts, 8. Aston Villa 12 pts...

venerdì 28 ottobre 2011

Wenger: “Il Chelsea sarà la prova della verità”

Domani pomeriggio andrà in scena a Londra il big match di Premier League tra l’Arsenal ed il Chelsea. A proposito dell’importanza della partita, il sito ufficiale dei “Gunners” riporta le parole del tecnico Arsene Wenger:” Nell’ultimo mese siamo molto cresciuti come gruppo. Ora finalmente abbiamo l’opportunità di dimostrare i progressi fatti. Un risultato positivo dimostrerebbe che siamo nuovamente pronti a lottare per la vetta”.
Quella di domani sarà veramente la partita della verità, sono un poco più ottimista di qualche giorno fa riguardo il possibile risutlato finale.. ma questo dipende anche dalle assenze del Chelsea.. che dalla nostra "forza", lo ammetto

mercoledì 26 ottobre 2011

"Wenger, un futuro incerto" di L.Manes

“In Arsene We Trust”, recita uno striscione che fa bella mostra di sé nella nuova North Bank a ogni partita casalinga dell’Arsenal. Ma davvero ci si può ancora fidare del Professor Wenger? Vale la pena sposare in toto il suo innovativo, spettacolare ma non sempre vincente concetto di calcio? Dopo le delusioni del recente passato e il mediocre inizio di stagione – che ha avuto il suo nadir nell’umiliazione dell’8-2 dell’Old Trafford – non sono pochi gli addetti ai lavori e i tifosi che si chiedono se abbia ancora senso la permanenza del francese sulla panchina dell’Arsenal. Un regno, quello di Wenger, che dura da tanto tempo, addirittura dalla stagione 1996-97. Il primo manager straniero della storia dei Gunners fu caldamente raccomandato – ironia della sorte – da un ex stella degli eterni rivali del Tottenham, Glenn Hoddle, rimasto molto colpito dalla maestria tattica del francese ai tempi della comune militanza nel Monaco. L’Arsenal veniva dai disastrosi 14 mesi di gestione di Bruce Rioch e pur di mettere sotto contratto Wenger decise di aspettare fino al gennaio 1997, accontentandosi si un allenatore ad interim per l’inizio di quella stagione. Il buon Arsene, infatti, era finito a lavorare in Giappone, al Nagoya Grampus Eight, che fortunatamente in un secondo momento si decise a farlo partire prima della scadenza pattuita. La squadra continuava ad andare male e il manager a tempo Stewart Houston aveva già rassegnato il suo mandato. All’arrivo di Wenger dalle parti di Avenell Road non ci furono certo manifestazioni di giubilo collettive, per l’arrivo del francese. In pochi lo conoscevano, sebbene girasse voce che fosse molto preparato. A Londra lo soprannominarono ben presto il professore perché una delle prime foto rimbalzate sulla carta stampata lo ritraeva accanto a una libreria. Peccato che sugli scaffali non ci fossero le opere immortali di Charles Dickens o William Shakespeare, ma vecchi programmi dell'Arsenal. I nuovi schemi imperniati su un calcio offensivo, fatto di possesso palla, sovrapposizioni e tagli continui, erano una evidente rottura con il passato fatto di football cinico e concreto, addirittura un catenacciaro, all’ennesima potenza. Il boring (noiso) Arsenal di George Graham, foriero però di tanti successi a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Un po’ come fu rivoluzionario il mitico Herbert Chapman nel periodo prima della Seconda Guerra Mondiale, Wenger non si limitò alla tattica, ma impose forti cambiamenti un po’ ovunque. Convinse il board a investire una decina di milioni di sterline per un nuovo centro allenamenti all’avanguardia, mutò le abitudini alimentari della squadra (niente più cucina inglese ma tanta verdura, riso e pasta) al punto che adesso c’è un dietista che stila un piano personalizzato per ogni giocatore, non mise un veto esplicito sull’alcool, ma fece di tutto per “scoraggiare” il suo consumo, infine istituì un approfondito studio delle statistiche relative a ogni gara disputata. A fine carriera Dennis Bergkamp veniva sostituito sempre al settantesimo perché Wenger sapeva, dati alla mano, che negli ultimi venti minuti di match rendeva pochissimo. Potendo contare su una grande difesa, plasmata soprattutto da Graham, Wenger inserì pedine fondamentali come un giovane e ancora quasi sconosciuto Patrick Vieira, la promessa Nicolas Anelka e poi via via campioni già affermati come Marc Overmars, Thierry Henry (“scippato” alla Juventus) e Robert Pires. I suoi primi dieci anni di regno hanno prodotto tre vittorie in Premier (quella del 2003-04 senza perdere nemmeno una partita), quattro FA Cup e altrettante Community Shields, facendo di lui il manager più vincente della storia del club del nord di Londra. Nel 2006 ha sfiorato una Champions League, persa sul filo di lana contro il Barcellona di Ronaldinho. Il problema è che adesso i ricordi di quei successi si stanno sbiadendo, a fronte di troppe annate (ormai sei) senza alzare nemmeno un trofeo. Le ultime quattro stagioni sono coincise con la fiera delle illusioni: inizi folgoranti e finali col fiato corto, cortissimo. I massicci investimenti economici per la realizzazione del nuovo stadio ad Ashburton Grove hanno “obbligato” Wenger ad affidarsi ancor di più ai giovani, che però evidentemente arrivano anche loro nei mesi decisivi troppo spompati fisicamente e di testa per reggere l'urto di match fondamentali per l'esito della Premier o della Champions League. Il digiuno di affermazioni nei principali tornei domestici o internazionali in occasioni come la finale di Coppa di Lega del 2007 può essere in parte imputato a una sorta di “integralismo” del tecnico francese. Siccome in Carling Cup venivano schierate sempre le seconde linee per fare esperienza, era giusto che scendessero in campo anche nell'atto conclusivo che si erano guadagnate. Pazienza se poi quella partita fu vinta dal Chelsea, che poteva contare sull'undici titolare. Per la verità nel 2011 ha cambiato un po' questo atteggiamento, visto che contro il Birmingham sempre in Coppa di Lega, di riserve ce n'erano pochine. Ma il risultato non è cambiato, con i Gunners che hanno buttato alle ortiche la vittoria sul più bello.In Inghilterra ormai il dibattito è aperto e quanto mai stimolante, visto che, comunque la si veda, parliamo pur sempre di uno dei migliori allenatori degli ultimi 20 anni a livello internazionale.  Gli estimatori di Wenger, quelli del partito “Arsene knows best”, continuano a esaltare il gioco sublime che spesso offre la squadra e l’ineguagliabile capacità del tecnico francese di tramutare promesse di belle speranze in calciatori di ottimo livello. “Non eri un giocatore di classe mondiale quando sei arrivato a Highbury”, la celebre ed esemplificativa risposta del francese a Patrick Vieira, il quale nel 2004 si era lamentato perché la squadra non era stata rafforzata con quelli che di questi tempi chiameremmo top player. I fan dell’alsaziano, inoltre, ci tengono a ribadire che lo strapotere economico di squadre come Chelsea e Manchester City – che negli ultimi tempi hanno “depredato” i Gunners, soffiandogli giocatori del calibro di Ashley Cole, Emmanuel Adebayor, Kolo Touré, Gael Clichy e Samir Nasri – è difficile da contrastare. I detrattori, il cui numero è in crescita, non fosse altro perché chi paga tanto prima o poi si vuole pure togliere la soddisfazione di festeggiare qualche trionfo, rinfacciano al manager una mancanza di flessibilità tattica che porta l’Arsenal a commettere troppe volte gli stessi errori (incapacità di chiudere le partite, frequenti distrazioni sui calci piazzati e gioco offensivo troppo monocorde). Negli ultimi quattro anni ci si è messo pure il calo a inizio marzo a peggiorare le cose. I Gunners iniziavano la stagione facendo fuoco e fiamme, spegnendosi poi miseramente quando arrivavano le partite decisive. La doppia sfida di semifinale contro il Manchester United in Champions League nel 2008-09 è un esempio calzante, mentre in campionato il crollo più clamoroso è senza dubbio quello del 2010-11, quando si è passati dalla lotta per il titolo a uno striminzito quarto posto. Mettiamola così, Wenger è sì un grande conoscitore di calcio, ma sfuggendo sempre l’ammissione dei propri errori non riesce certo a risolvere i problemi del team. Troppo spesso si è riparato dietro la foglia di fico dei torti arbitrali o del trattamento violento che i suoi ragazzi subiscono dagli avversari. L’errore del giudice di gara ci può stare, ma se a Barcellona (Champions League 2010-11) si va con il proposito di “fare il proprio gioco” e poi si viene dominati in lungo e in largo, qualche mea culpa va fatto. Un’altra colpa che gli addebita la fazione degli scettici è la cattiva gestione dei movimenti di mercato. Non era meglio vendere Fabregas già nel 2010? Perché per tanti anni nell’Arsenal hanno giocato portieri e difensori di scarsa qualità? Per una volta non era meglio investire una ventina di milioni di sterline su un campione già formato e non un giovane con scarsissima esperienza come Alex Oxlade-Chamberlain? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che rimbalzano sui tanti forum di tifosi dell’Arsenal proliferati negli ultimi tempi su internet.  Estremi difensori del calibro di Jens Lehmann, Manuel Almunia e Lukasz Fabianski – quest’ultimo definito una volta dallo stesso Wenger “portiere di caratura mondiale” – sono forse le prove viventi più palesi della cocciutaggine del tecnico alsaziano. Trovarne di migliori, anche senza spendere una fortuna, non era proprio impossibile. Quello del budget di mercato rimane un altro mistero per molti affezionati biancorossi. Troppe volte il manager dell’Arsenal ha dichiarato di aver a disposizione qualche decina di milioni di sterline per rinforzare la squadra, altrettanto di frequente si sono fatte campagne acquisti di basso profilo, perché Wenger ha preferito non aprire i cordoni della borsa.
di Luca Manes (http://ukfooty.blogspot.com), pubblicato sul numero di Calcio 2000 di ottobre

martedì 25 ottobre 2011

LC ARSENAL-BOLTON= 2-1

L’arsenal ha avuto la meglio sul Bolton in Carling Cup, ed i “Gunners” hanno ritrovato Thomas Vermaelen, al ritorno dal suo infortunio. Il difensore, colonna portante della retroguarda londinese, ha commentato cosi` la vittoria tramite il proprio profilo di “Twitter”: “E` stato bellissimo poter ritornare di nuovo in campo. Una grande vittoria! Grazie per tutto il sostegno. I tifosi oggi sono stati meravigliosi!!”. Notizia importante, anche senza aver avuto la possibilità di vedere la partita ma solamente gli highlights il valore del Coreano sembra veramente molto buono..
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Gol: 47 Muamba, 53 Arshavin, 56 Park Chu,
Arsenal L Fabianski, S Squillaci , T Vermaelen (D Boateng, 84), I Miquel, A Arshavin, Y Benayoun, E Frimpong (O Ozyakup, 76), F Coquelin, A Oxlade-Chamberlain (R Miyaichi, 73), N Yennaris, Park Chu-Young
Bolton A Bogdan, Z Knight, G Cahill, G Steinsson, R Gardner, D Pratley (D Ngog, 61), M Davies, F Muamba, T Tuncay (R Blake, 85), G Kakuta (C Eagles, 71), I Klasnic
Referee: A Taylor
Attendance: 56.628

lunedì 24 ottobre 2011

Wenger: "Van Persie come Henry"

La vittoria dell'Arsenal non può che portare la firma di Robin Van Persie, ma Arsene Wenger respinge le critiche: "Non siamo solo Van Persie, ha dichiarato nel post partita. Parlando con Talksport, il manager francese ha però confessato che con l'olandese il livello della squadra si alza vertiginosamente: "Non dipendiamo dal nostro capitano, anche perchè non può fare tutto. Ad esempio, non sa difendere di testa su calcio d'angolo. Siamo una ottima squadra con alcune qualità eccezionali, come quelle di Robin. Prima avevamo Thierry Henry, adesso abbiamo Van Persie: senza un fuoriclasse non siamo una grande squadra".

domenica 23 ottobre 2011

PL ARSENAL-STOKE CITY= 3-1

Gol: Gervinho (27), Peter Crouch (34),  Robin Van Persie (73), Robin Van Persie (82),
Arsenal W Szczesny, P Mertesacker, J Djourou, L Koscielny, A Santos, T Walcott (A Arshavin, 71), A Song, A Ramsey, M Arteta, M Chamakh (R van Persie, 67), Gervinho (E Frimpong, 89)
Stoke City A Begovic, M Upson, A Wilkinson , M Wilson, R Shawcross, G Whelan, R Delap (S Diao, 60), M Etherington (C Jerome, 74), D Whitehead , J Walters, P Crouch (K Jones, 74)
Referee: Lee Mason
Attendance: 59.671
Table: 5. Tottenham 16pts, 6. Liverpool 15pts, 7 Arsenal 13pts, 8. Norwich & Stoke 12pts..

mercoledì 19 ottobre 2011

CL MARSEILLE-ARSENAL= 0-1



Il gol nei secondi finali di Aaron Ramsey (foto Getty Images)
I Gunners all'ultimo respiro. Al secondo di tre minuti di recupero un gol del giovane Ramsey regala una pesantissima vittoria alla squadra di Wenger che scavalca il Marsiglia in testa al gruppo F. Atroce beffa per la squadra di Deschamps, che paga pero' un atteggiamento troppo rinunciatario. L'Arsenal, con questa vittoria, vede spalancarsi le porte della qualificazione agli ottavi di finale. Per l'Olympique una battuta d'arresto inattesa, che non pregiudica comunque le chance di qualificazione.
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Gol: Ramsey (92),
Marseille S Mandanda, S Diawara , J Morel, C Azpilicueta, N N'koulou, L Gonzalez (M Amalfitano, 73), M Valbuena, B Cheyrou (C Kabore, 87), A Diarra, L Remy (A-P Gignac , 69), A Ayew
Arsenal W Szczesny, P Mertesacker, L Koscielny, A Santos , C Jenkinson (J Djourou , 62), A Arshavin (A Ramsey, 78), T Walcott (Gervinho, 67), A Song , T Rosicky, M Arteta, R van Persie
Referee: Damir Skomina
Attendance: 24.534
Table: 7 Arsenal, 6 Marseille, 3 Olympiakos, 1 Borussia Dortmund

Wenger "Potrei anche lasciare"

Consapevole del pessimo avvio di stagione dell'Arsenal, il manager francese non si sente più intoccabile e a poco sono valse le parole dell'azionista di maggioranza Kroenke, che gli ha garantito il massimo appoggio. "Sono una bella dimostrazione di fiducia ma sono anche realista - commenta il manager dei Gunners -. Quando perdi 8-2 contro il Manchester United non puoi dire di essere il migliore al mondo. Non che mi senta in pericolo ma vorrei che la gente che ama questo club sia felice".
Del resto la situazione non è facile dopo le partenze di Fabregas e Nasri. "Se vediamo cosa ha vinto l'Arsenal e cosa ha vinto il Manchester City, non vai al City per vincere, ma solo perché ti pagano meglio", accusa Wenger, che rivela: "la scorsa è stata l'estate più movimentata che abbia mai vissuto. Metà dei giocatori voleva andare via. Penso che ci siamo salvati solo perché siamo un club estremamente solido e unito, altri al posto nostro sarebbero esplosi".
Ma il tecnico dell'Arsenal non nasconde una certa stanchezza. "Quando arriverò alle porte del Paradiso, Dio mi chiedera': 'Cosa hai fatto nella tua vita?'. E io risponderò: 'ho provato a vincere delle partite di calcio'. E lui: 'Sei sicuro sia tutto?'. Ma è questa la storia della mia vita".

Da segnalare che Thomas Vermaelen ha rinnovato il contratto che lo lega con l'Arsenal. Il difensore belga, arrivato nel 2009, ha firmato un nuovo contratto "a lungo termine", fanno sapere i Gunners senza specificarne la durata, come è solito la società non dichiara mai la durata dei contratti.

domenica 16 ottobre 2011

PL ARSENAL-SUNDERLAND= 2-1

L’Arsenal si riscatta dalla sconfitta patita nel derby londinese contro il Tottenham battendo all'Emirates Stadium il Sunderland, col suo capitano e campione Robin Van Persie che mette a segno la rete più veloce degli ultimi quattro anni di campionato inglese, grazie a un tiro radente di destro su assist di Gervinho dopo appena 29 secondi di gioco. Sempre Van Persie colpisce clamorosamente il palo dopo uno splendido pallonetto. I 'Gunners' dominano la gara, ma vengono comunque raggiunti sull'1-1 da una punizione da 25 metri messa a segno dall'ex Sebastian Larsson al trentunesimo minuto. L’Arsenal perde per qualche minuto il controllo della partita e rischia di subire un altro gol dal Sunderland, che si rende pericoloso con un colpo di testa sotto misura di Colback, respinto alla grande dal baby-fenomeno Szczesny. da http://www.paid2write.org/
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Gol: Robin VanPersie (1), Sebastian Larsson (31), Robin VanPersie (82)
Arsenal  W Szczesny, P Mertesacker, K Gibbs (A Santos, 51), L Koscielny , C Jenkinson, T Walcott, A Song , T Rosicky (Y Benayoun, 77), M Arteta, R van Persie , Gervinho (A Arshavin, 68)
Sunderland S Mignolet, M Turner, W Brown , J O'Shea, K Richardson, S Larsson (J Dong-Won, 67), L Cattermole (C Gardner, 87), S Sessegnon (C Wickham, 79), A Elmohamady, J Colback, D Vaughan
Referee: Howard Webb
Attendance: 60.078
Table. 8. Aston Villa e Norwich 11pts, 10 Arsenal 10pts, 11 Qpr 9pts, 12 West Bromwich 8pts..

martedì 11 ottobre 2011

Intanto qualcuno si prepara alla protesta di domenica..

Domenica è prevista una manifestazione di protesta contro la politica societaria, ed anche contro Arsene Wenger..

Van Persie seguito da mezza Europa

Dopo le parole dell’attaccante olandese è scattata l’asta, dove sono coinvolte le più importanti squadre di europa. Van Persie qualche giorno fa disse:” Non posso dire cosa succederà; non leggo il futuro ma ognuno scrive la propria storia. Cosa farò ancora non lo so. Quando arrivai all’Arsenal battemmo subito il City ma in questi anni sono accadute molte cose in Inghilterra”.
Il Milan una delle prime squadre a cogliere la palla al balzo. La club italiano ha cominciato a tastare il terreno per proporre un’eventuale offerta. In testa troviamo sempre il Manchester City che potrebbe offrire a Wenger ben 25 milioni per l’attaccante. Si parla anche di Chelsea, Inter e Juventus ma le voci ancora non vengono del tutto confermate. Sicuramente se il giocatore decidesse di non abbandonare l’Arsenal a gennaio il prezzo del cartellino potrebbe lievitare. Ultime squadre ad entrate nel giro per l’acquisto del cartellino sono: i russi dell’Anzhi e l Bayern di Monaco. I primi vorrebbero per creare una squadra all’altezza anche delle coppe europee insieme ad altri 4 top player. I secondi per sostituire un fragilissimo Robben che trascorre più tempo in infermeria che in campo. Non c’è comunque da escludere un derby tra le squadre di Manchester.

martedì 4 ottobre 2011

Una partita da evitare


di Massimo Usai, http://massimousai.blog.espresso.repubblica.it/arsenal/
So bene che molti di voi vorrebbero parlare di Arsene Wenger fuori, di comprare questo o quell'altro, ma io sono duro e poi penso che tanto fino a Gennaio non si compra nessuno e che se tutto va bene, non ci sono solo più' infortuni e poi tornano anche coloro che sono infortunati al momento. Alcuni nomi? Eccoli... Thomas Vermaelem (difensore centrale), Johan Djourou (difensore centrale), Sebastian Squillaci (difensore centrale), Laurent Koscielny (difensore centrale), Bacary Sagna (terzino destro), Jack Wilshere (centrocampista centrale) e Abou Diaby (centrocampista centrale). Sette giocatori, tutti sulla fascia difensivista, anche se giocano (due ) a centrocampo. Ok, ora qualcuno mi dirà' che bisognava comprare anche altri rincalzi, e se leggo questa cosa salto tutto il resto dell'intervento, perche' pensare di avere 12 difensori centrali, non viene in mente manco a Mancini, il che dice tutto..:)
Le cose non stanno andando bene anche perché' ci sono molti infortuni, tanti, troppi, ma non accusate il centro medico, nel 90% dei casi sono scontri pesanti di gioco.
Io lo dico sempre che c'entra la sfortuna (o la fortuna...se non accadono), ma sono realista nel sapere che questa motivazione non aiuta a sfogare frustrazioni, ed ecco perché' viene spesso ignorata e si vuole invece sempre trovare un colpevole o una soluzione.
Ma rassegnatevi, alle volte non serve fare mille letture, la sfiga colpisce bene e bisogna solo essere bravi a capire che di questa si tratta e non di tante altre congiunture complicate.
Ma non voglio andare troppo in profondità' sulle questioni della squadra, abbiamo ancora 15 giorni di tempo per scannarci in questo, volevo oggi tornare indietro di 24 ore e riparlare di questa sfida a White Hart Lane, della sua importanza e della sua rilevanza. Dei suoi pericoli e di tutto il resto... Come alcuni mi dicevano domenica allo stadio durante l'intervallo, questa partita sta diventando l'evento dell'anno da evitare. Da qualche anno (grazie ai media che come sempre esasperano gli animi e considerano importanti cose che invece non sono...), questa partita e' diventata la meno divertente, la meno interessante e una di quelle da perdere assolutamente. Molti tifosi dell'Arsenal, che si fanno migliaia di chilometri all'anno in tutto il Paese e in tutta Europa, da alcuni anni cedono volentieri questo biglietto a chi, invece, considera questa l'unica partita importante dell'anno. Vengono allo stadio per cercare la rissa, lo scontro verbale offensivo, razzista, violento e si divertono se scoppia una rissa da qualche parte di White Hart Lane, come se dovessero rivendicare chissà' cosa o cercare di far valere chissà' quale motivazione. E' uno scontro tra menti malate, allo stadio non si sentono i soliti cori divertenti ed ironici, ma invece si cercano parole offensive che fanno vomitare a solo pronunciarle. Sapevo non essere divertente questa trasferta e il fatto che e' l'unica trasferta che devo fare senza nessun segno di riconoscimento della squadra a cui tifo, che devo fuggire di nascosto abbassando lo sguardo, facendo finta di essere li per caso, stare attento quando esci dal cancello ospiti se qualcuno ti sta guardano e poi che t'insegue per riempirti di botte, mi pare un elemento sufficiente per dire che questa e' diventata la partita più' stupida del campionato. Ieri, come in molti hanno testimoniato, tre ragazzini, di cui una bambina, sotto i 12 anni, sono stati violentemente insultati e oggetto di lancio d'oggetti, alla stazione dei treni in prossimità' dello stadio. La loro colpa era avere la maglietta dei Gunners, convinti che il fatto di essere bambini gli escludesse dalla vergognosa reazione degli energumeni.
Stessa cosa e' capitata lo scorso anno, quando due ragazze sui 16-18 anni, uscirono dal settore ospiti insieme a me, e una decina di uomini tutti tatuaggi “british”, con bulldog e croci “made in england”, insultarono nel modo più' villano e rozzo queste due ragazze, fino al punto che una delle due entro' in chiaro panico e pianto, e la polizia dovette intervenire pesantemente. Che dire , poi, dello spiegamento di forza di ieri... una cosa che in 12 anni a Londra non avevo mai visto..migliaia di poliziotti che scortavano tutti fino alla stazione della metropolitana, con gente che appena mostrava un segno di nervosismo eccessivo, veniva presa di peso e portata sui camioncini della polizia che camminavano con il nostro passo in numero apparentemente eccessivo, ma che si rivelava in serata invece insufficiente.
La partita e' talmente tesa che a White Hart Lane non c'e' birra, ed anche questo e' un fatto unico nei campi inglesi. Insomma, veramente tutto eccessivo ed esaltato da media esalatati e da tifosi che tali non sono, ma solo frustrati che pensano sul serio a una rivalità' che da sportiva e' diventata animalesca. Nessuno cantava allo stadio le belle canzoni ironiche verso gli spurs che spesso si sentono dal nostro settore, quelle ironiche sui 50 anni senza titoli, sul “giovedì' sera su Canale 5”, no, nulla di tutto questo... anche il tifo nostro faceva schifo, era arrogante, violento e fatto in pochi, perché' in tanti si rifiutavano di tanto schifo. Sia chiaro, vedere Sagna a terra, con la gamba rotta, e vedere alcuni tifosi degli Spurs sputare su di lui, non aiuta, cosi come sentire le loro solite canzoncine offensive e razziste verso Wenger in questo francese, ma io comunque non giustifico il nostro stesso livello.
Probabilmente il nostro tifo d'ieri era solo una piccola rappresentanza di quello che era presente all'Old Trafford a fine Agosto, questo presente a White Hart Lane, era il popolo del Sun , di Sky Sport o di informazione simile, gente che sfoga i propri veleni su forum per settimane e mesi, gente che dalla vita non ha molto da chiedere se non una bella rissa.
Proprio questo pomeriggio e' uscito questo communicato comune da parte di Arsenal e Tottenham e spero che facciano sul serio e seriamente, quello che i tabloid vorrebbero non fosse fatto, cioe' rimettere ordine al fatto che e' solo una partita di calcio e non una guerra per chissa' quale supremazia.
Tottenham and Arsenal issue a joint statement following the abusive chanting from both sets of supporters in the north London derby at White Hart Lane. "Both clubs were extremely disappointed to hear the chants from supporters at yesterday's game. Neither club tolerates foul language, racist chanting, homophobic chanting or any anti-social behaviour from its supporters. We shall be working closely with each other to identify the individuals involved."
Domenica molti mi dicevano che tanti veri tifosi dei Gunners rinunciano a questa partita da anni, io ci avevo fatto un pensiero alcune settimane fa ed in parte già' lo scorso anno... penso che probabilmente il prossimo anno il mio biglietto sarà' in vendita, sempreche' non veda sul serio un intervento risolutorio da parte dei due clubs e che i cretini da ambo le parti vengano allontanati per sempre dai campi di calcio. tanto non servono ne per vincere ne per perdere un match, ma solo per infastidire le persone serie che vanno a vedere calcio.

lunedì 3 ottobre 2011

Wenger: "Irrealistico pensare di vincere la Premier"

E' un Arsene Wenger deluso, quello apparso in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Tottenham, nel derby della zona nord di Londra. "In questo momento pensare di vincere il campionato, è irrealistico. La realtà è che siamo a 12 punti dalla vetta della classifica," ha dichiarato amareggiato il tecnico francese, che poi ha protestato per la rete dell'1 a 0 di Van der Vaart: "Il gol del vantaggo era chiaramente un fallo di mano. Mi chiedo cosa facciano i guardalinee in queste occasioni. Per Rafa sarebbe stato il secondo giallo". Wenger poi incolpa la difesa per i due gol subiti: "Abbiamo preso gol, quando avevamo in mano il pallino del gioco, e abbiamo concesso due reti evitabili. Dopo il 2 a 1, abbiamo difeso male e abbiamo commesso altri errori gravi. Riguarderò la partita, e in settimana lavoreremo di conseguenza".
da http://www.tuttopremier.it/
Ma secondo voi in tutte queste dichiarazioni c'è qualcosa di controverso?
Arsenal, Wenger: “La Champion’s League è già il nostro obiettivo”
Arsenal, aumento d’ingaggio offerto ad Arshavin
Arsenal, Wenger: “City su van Persie? Loro non comprano, noi non vendiamo”
Arsenal, Wenger: “Voglio costruire la miglior squadra del mondo”
Arsenal, Wenger: “Avvio di stagione segnato dal doppio impegno”
Arsenal, Wenger: “Non siamo preoccupati per i rinnovi”
Arsenal, Wenger: “Mertesacker diventa sempre più forte”
Rennes, l’Arsenal continua a seguire M’Vila

domenica 2 ottobre 2011

PL TOTTENHAM-ARSENAL= 2-1



 Ramsey festeggiato dai compagni dopo il pareggio. Sotto Adebayor..  (foto reuters)
Da quell’ottobre 2008, quando Harry Redknapp prese il timone del Tottenham, la storia dei derby del Nord di Londra è cambiata. E lo si era capito subito, fin da quell’incredibile 4-4 che tutti i tifosi della capitale inglese non possono dimenticare, a prescindere dai colori della fede. Il lento declino dell’Arsenal, la crescita progressiva degli Spurs, e ora ci troviamo in una situazione quasi surreale pensando ai numeri del passato: il Tottenham è 6° in classifica con una partita in meno, l’Arsenal addirittura 15° con soli 7 punti in altrettante giornate. Il derby di White Hart Lane ha fotografato questa situazione, anche se i Gunners se la sono giocata fin che hanno potuto con il cuore, calando solo nel finale quando le energie di fatto si erano ridotte al lumicino. Redknapp in avvio sceglie un 4-4-2 offensivo, con Van Der Vaart e Bale sugli esterni e Defoe con il grande ex Emmanuel Adebayor in attacco. Wenger risponde con l’inserimento del giovane Coquelin sulla linea mediana, mentre Gervinho e Walcott agiscono ai lati di Robin van Persie. L’avvio di gara è equilibrato: la circolazione di palla dell’Arsenal è buona, ma gli Spurs pungono di più e Szczesny è fantastico in due occasioni nell’arco della prima mezz’ora, sui tentativi sotto misura di Parker e Van Der Vaart. Gervinho risponde sparando a lato da ottima posizione, ma al 40’ il Tottenham passa: azione in velocità con Adebayor liberato a destra per il cross; Rafael Van Der Vaart controlla di petto (o braccio? Difficile dirlo…) e insacca con il mancino in diagonale.
L’Arsenal rientra in campo nella ripresa con l’intenzione di prendere subito in mano la partita, e ci riesce, anche perché gli Spurs non riescono più a contenere sulla fascia destra, dove Van Der Vaart non copre abbastanza davanti a Walker. Proprio da quel lato arriva l’inserimento di Song che al 51’ mette dentro un cross teso che Aaron Ramsey deve solo spingere in rete per l’1-1 che rimette il match sul filo dell’equilibrio. Il Tottenham prova a rispondere subito con Adebayor, ma Szczesny è nuovamente splendido sul destro botta sicura del togolese. Il portiere polacco dell’Arsenal, però, ha la responsabilità della rete decisiva subita al 72’, quando il giovane terzino destro Kyle Walker raccoglie un pallone ai 30 metri scagliandolo verso la porta di potenza e cogliendo impreparato l’estremo difensore avversario. È il colpo del ko per l’Arsenal, che nel finale non ha le energie necessarie per rigettarsi in avanti e rischia invece il tracollo sulle iniziative di Bale e Defoe. Il North London derby termina quindi con il trionfo del Tottenham, che infila il quarto successo consecutivo in campionato e punta con decisione alle zone alte della classifica. Per l’Arsenal invece tanta rabbia e tanta delusione, di fronte a una situazione che non sembra vera: per la prima volta nei 15 anni di regno di Wenger i Gunners sono costretti ad accettare la superiorità degli acerrimi rivali cittadini. E questo fa ancor più male della posizione in classifica. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol: Van der Vaart (40), Ramsey (51), Walker (73)
Tottenham:  B Friedel, L King, B Assou-Ekotto, Y Kaboul, K Walker, S Parker (V Corluka, 89), G Bale, L Modric, R van der Vaart (Sandro, 64), M Adebayor (J Livermore, 85), J Defoe
Arsenal: W Szczesny, P Mertesacker , B Sagna (C Jenkinson, 68), K Gibbs, T Walcott (Y Benayoun, 72), A Song, A Ramsey, F Coquelin, M Arteta, R van Persie, Gervinho (A Arshavin, 77)
Referee: M L Dean
Attendance: 36.274
Stadium: White Hart Lane
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Non ci sono parole per descrivere la delusione dei tifosi dell'Arsenal dopo la quarta sconfitta su sette partite (quindi non descrivero il mio stato d'animo in questo momento), e perdere il derby contro il Tottenham fa certamente male.. non come contro il Manchester United dopo l'8 a 2 di un mese fa, ma certamente riporterà con i piedi per terra tutti quei tifosi che dopo le tre vittorie consecutive tra Premier e Champions League della scorsa settimana avevano cominciato a sognare vittorie di coppe e campionati.. Questa squadra come ripeto spesso ai miei amici, se arriverà 4° in campionato avrà fatto grandi cose.. se ci sarà da soffrire ok, (noi saremo la al suo fianco come sempre a sostenerla), no problem! ripeterà qualsiasi tifoso che si rispetti.. L'importante è non sentire proclami di "superiorità" (o scuse surreali) da parte del nostro manager.. allora in quel caso uno potrebbe anche cominciare ad incazzarsi..