martedì 31 gennaio 2012

Arsenal, colpo a sorpresa: arriva Thomas Eisfeld

L’Arsenal a sorpresa chiude un importante colpo di mercato utile soprattutto in chiave futura: dal Borussia Dormund, infatti, arriva la stellina Thomas Eisfeld. Il 19enne playmaker dei teutonici è davvero in gran forma come testimoniano i sei goal nelle dodici partite con l’Under 19 in questa stagione. Eisfeld non sarà un acquisto costoso per le tasche del club inglese. Il contratto del giovane tedesco, infatti, scadeva a giugno ed è molto probabile che i “Gunners” versino una piccola somma come riconoscimento al club tedesco.
da http://www.calcionews24.com/

Eisfeld è stato notato da Wenger e dai suoi collaboratori nella squadra Under 19 del Borussia Dortmund: in questa prima parte della stagione, nel campionato di categoria, ha messo insieme dodici partite e sei gol. E’ nato a Finsterwalde il 18 gennaio del 1993, è alto un metro e 77 per un peso di 70 chili. Ha cominciato la carriera nel Quitt Ankum e nell’Osnabruck, prima di legarsi al Borussia Dortmund. L’Arsenal aveva deciso in un primo momento di portarlo a Londra in estate, ma poi ha trovato un accordo con il Borussia accelerando così l’arrivo del tedesco, che ieri era già nella City per sottoporsi alle visite mediche, accompagnato dal suo procuratore Reza Fazeli. Nel 2009 il centrocampista aveva riportato una lesione al legamento crociato del ginocchio destro.  Sei gol e un assist prima di lasciare il Borussia Dortmund Under 19, allenato da Horst Steffen: ha segnato contro il Wuppertal, l’Oberhausen, il Fortuna Dusseldorf, il Duisburg, il Bochum (doppietta) e il Bayer Leverkusen. Nella stagione passata, invece, sempre con l’Under 19, ma sotto la guida di un altro tecnico, Sascha Eickel, aveva realizzato sette reti (una tripletta all’Erkenschwick). Eisfeld si era messo in evidenza anche nella squadra Under 17 diretta da Benjamin Hoffmann: tredici gare e sette gol. Reinhard Rauball, il presidente del Borussia Dortmund, che ha vinto nel 2011 il suo settimo scudetto (dopo nove anni di attesa), aveva provato a blindare Eisfeld, considerato una pedina molto interessante anche da Jurgen Klopp, il tecnico giallonero che ha appena rinnovato il contratto fino al 2016. Ma il tentativo è andato a vuoto. Eisfeld ha scelto l’Arsenal e la Premier League: accordo per cinque stagioni.
da http://www.corrieredellosport.it/

domenica 29 gennaio 2012

FAC ARSENAL-ASTON VILLA= 3-2

Il solito Arsenal, bello e incostante, strappa il pass per gli ottavi di finale di Fa Cup: i Gunners vanno sotto di due gol nella prima frazione ma poi hanno la pazienza e la forza di tornare a ruggire nel secondo tempo, regalando sette minuti di fuoco in cui chiudono la pratica Villans. La squadra di Alex McLeish è brava ad approfittare delle chance concesse dalla ballerina retroguardia londinese: al 33' l'irlandese Dunne stacca più alto di tutti per dare il vantaggio ai suoi, in chiusura di tempo, al 46', ci pensa Darren Bent, bravo a ribadire in rete la respinta di Fabianski, a rendere il lavoro più difficile ai Wenger Boys. Tra il 54' e il 61' però succede di tutto: due rigori realizzati dal solito Robin Van Persie, con in mezzo un gol super-fortunoso firmato da Walcott di spalla! Nel finale c'è spazio per la solita passerella di Henry e il rientro in campo di Sagna dopo l'infortunio, ma il risultato non cambierà più. Ora i Gunners attendono la vincitrice dello scontro tra Sunderland e Middlesbrough. (foto AFP/Gettyimages)
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Gol: Dunne 33, Bent 46, VanPersie (pen) 54, Walcott 56, VanPersie (pen) 61
Arsenal Lukasz Fabianski, Laurent Koscielny, Per Mertesacker, Thomas Vermaelen, Alexandre Song, Aaron Ramsey, Theo Walcott (Bacary Sagna, 89), Alex Oxlade-Chamberlain (Thierry Henry, 89), Francis Coquelin, Tomas Rosicky (Mikel Arteta, 72), Robin van Persie
Aston Villa Shay Given, Ciaran Clark, Carlos Cuéllar, Alan Hutton, Stephen Warnock, Richard Dunne, Stephen Ireland, Stilian Petrov (Barry Bannan, 82), Gabriel Agbonlahor (Gary Gardner, 72), Darren Bent, Robbie Keane
Referee Michael Jones
Venue Emirates Stadium
Attendance 60,019
Prossimo avversario al 5° turno di coppa sarà una tra Boro e Sunderland, a fine primo tempo non potevo credere di riuscire a passare il turno, un primo tempo scialbo ci aveva mandato sotto di due gol e fatto uscire dal campo squadra e manager sotto una bordata di fischi. Invece nella ripresa è riuscita la più classica delle rimonte, colpevole anche l'Aston Villa che troppo sicuro del risultato è calato enormemente, due rigori (di cui uno regalato) di VanPersie che arriva a 120 gol con la "gloriosa" maglia dei Gunners e gol fortunoso di Walcott.. hanno fatto si che il prossimo turno di FA Cup lo giochiamo noi...

giovedì 26 gennaio 2012

Wenger: "non mi interessano le critiche del pubblico"

(ANSA) Non era mai successo, una protesta spontanea quanto inattesa contro Arsene Wenger alla quale involontariamente si e' unito anche la stella dell'Arsenal, Robin van Persie. L'incidente e' scoppiato domenica all'Emirates stadium, quando il manager francese ha sostituito il giovane Alex Oxlade-Chamberlain, fin li' tra i migliori in campo contro il Manchester United, con Andrey Arshavin. Una sostituzione che ha scatenato gli ululati dell'Emirates stadium, e anche la reazione di dissenso di Van Persie, immortalata dalle immagini televisive. Ma nonostante le critiche anche della stampa, Wenger ha difeso la sua scelta. ''Alex era affaticato e aveva subito un pestone al polpaccio - la difesa del tecnico alsaziano -. Faccio questo mestiere da 30 anni e ho fatto piu' di 50mila sostituzioni. Non mi devo giustificare con nessuno, anzi rivendico il diritto di fare come credo sia piu' giusto per la squadra. POsso capire la frustrazione dei tifosi quando non arrivano i risultati, la gente paga il biglietto e puo' esprimere le proprie emozioni. Non sono un dittatore, ma neppure devo lasciarmi influenzare dagli umori della piazza.

In Arsene we trust

Piú volte questa scritta è comparsa sugli spalti dell’Emirates Stadium ma il credito che il tecnico francese aveva ammassato dal 1996, anno del suo arrivo nel nord di Londra, al 2004, stagione in cui i Gunners vinsero il titolo imbattuti, sembra assottigliarsi sempre di piú. Si sa, la pazienza dei tifosi, di alcuni piú che di altri, è inversamente proporzionale al numero di stagioni senza trofei. Piú queste aumentano, l’ultimo pezzo di metallo di un certo valore a finire in bacheca è stata la FA Cup nel 2005, piú la gente sugli spalti si agita. Con cadenza regolare tornano fuori i soliti argomenti: i tifosi biancorossi sono quelli che nel Regno Unito pagano i prezzi piú alti per vedere le partite della loro squadra in casa. Per questo motivo esigono, verbo non messo a caso, che il club spenda somme importanti per assicurarsi quei giocatori che invece regolarmente finiscono ad indossare maglie diverse. Non che l’Arsenal non ci provi, come la scorsa estate con Mata, ma sembra che nel momento in cui qualche nuova realtá con storia corta ma tasche molto lunghe, decida di puntare lo stesso giocatore per i Gunners non ci sia speranza. Basta a giocare al rialzo e i professionisti di questi tempi, di fronte a contratti miliardari, accettano magari di fare panchina nella piovosa Manchester, sponda celeste, piuttosto che capitanare una delle squadre piú gloriose d’Europa che gioca in una delle cittá piú affascinanti del mondo. Stessa cosa per molti ragazzi o professionisti salvati dall’oscuritá dal tecnico francese. Fatte le ossa all’Arsenal partono dopo un’annta decente denunciando una mancanza di ambizione che sono loro i primi a tradire. Wenger ha sempre mostrato, facendo seguire i fatti alle parole, di rifiutare di pagare somme principesche per giocatori discreti ma non eccezionali. Il suo scoprire talenti in ogni parte del mondo con un occhio al budget e un altro alle statistiche, gli è valsa l’eterna ammirazione anche di Billy Beane, allenatore di baseball e ormai famoso autore del libro Moneyball, da cui è stato tratto un film con Brad Pitt da poco nelle sale italiane. Ottime intenzioni, magari lo facessero tutti, e sicuramente per i padroni “dell’azienda” un comportamento da lodare ma, come il gruppo degli “indignati” dell’Emirates ama ripetere, “this is an FC not a PLC”. Quanto successo domenica scorsa dopo la sostituzione del giovane talento, pagato anche profumatamente per gli standard dell’Arsenal, Alex Oxlade Chamberlain è stato un chiaro segno del nervosismo che regna nei dintorni di Islington. Non ha aiutato che il giocatore scelto per sostituire colui che la folla aveva riconosciuto come miglior in campo fino a quel momento, fosse Andrei Arshavin, un calciatore fisicamente a Londra ma mentalmente in un altro emisfero. La cosa che fa infuriare i tifosi è che il russo neanche provi a nasconderlo. Il suo “body language” è quello di un calciatore deluso, non si sa da cosa, che preferirebbe magari farsi una passeggiata su Seven Sisters Road piuttosto che stare in campo in quel preciso momento. Persino a RVP è uscito d’istinto un “No!” appena si è accorto di quanto stava succedendo a bordo campo. Se prima era Almunia il capro espiatorio ora lui, Chamakh e quasi tutta la difesa sono saliti sul banco degli imputati e in molti sperano anche con almeno un piede su un areo con biglietto di sola andata. Il coro di “you don’t know what you’re doing” che è risonato nello stadio dopo che in pochi istanti dalla ormai famosa sostituzione il Man Utd aveva segnato il gol vittoria a tanti è sembrato esagerato. La persona a cui era diretto, il Professore, era sempre uno dei soli due allenatori a cui l’Arsenal ha dedicato un busto di bronzo. A Wenger è stato riconosciuto il merito di aver rivoluzionato, in meglio, il club così come avvenne con Herbert Chapman negli anni 30. Che poi sia lui a non voler spendere o che copra una societá ancora alle prese con il conto da pagare per il nuovo stadio sarebbe da vedere. Una cosa è certa: il francese ha controllo assoluto su qualsiasi questione inerente la prima squadra, e non solo, i suoi collaboratori non hanno voce in capitolo. Forse accentrare tutte le responsabilitá su sè stesso non è stata una mossa troppo astuta. Prima che ne paghi le conseguenze, e prima che i tifosi dei Gunners lo comincino a rimpiangere, sarebbe il caso che cercasse un aiuto.

mercoledì 25 gennaio 2012

lunedì 23 gennaio 2012

da CorrieredelloSport.it (London Calling)

sabato 21 gennaio su Corrieredellosport.it è stato recensito il libro London Calling

Wenger: “Pagato caro un errore tattico”

Arsène Wenger tira le somme dopo la sconfitta per 2-1 contro il Manchester United. L’allenatore francese dei ‘Gunners’ ha cercato di spiegare i motivi per la partita persa: “Sull’1-1 sembrava che ci fosse spazio per tornare in partita, ma abbiamo pagato una disattenzione. Non voglio pensare troppo a questo, ma un errore di questo tipo può costare caro. Posso capire la rabbia dei tifosi, soprattutto nei confronti del cambio operato con Oxlade Chamberlain, ma era stanco. Era malato questa settimana. Arshavin è comunque il capitano della nazionale russa. Bisogna essere anche razionali. Abbiamo comunque fatto un grande secondo tempo, eravamo un po’ nervosi e non abbiamo sfruttato bene le occasioni avute”.
Ecco quello che ha detto Wenger al termine della partita, continua a fare errori madornali e ieri giustamente il pubblico la sonoramente contestato durante il cambio Chamberlain/Arshavin.. (il migliore per il peggiore.. poi dice di esser razionali), anche Van Persie si è permesso di .. non approvare la decisione del manager, cosa mai avvenuta. Secondo me gli stessi giocatori dell'Arsenal non hanno più fiducia dell'Alsaziano almeno non come prima, anche il giusto cambio di Djourou con il giovane e bravo Yennaris da fare prima evidenzia ormai lo stato confusionale del tecnico.. aiutatelo! fuori controllo!

domenica 22 gennaio 2012

PL ARSENAL-MANCHESTER UNITED= 1-2

VanPersie segna il gol del momentaneo pareggio servito magnificamente da Chamberlain, dopo sostituito da Wenger che è contestato dai suoi stessi tifosi..
L'allungo del Manchester City non spaventa lo United, che nell'ultimo match della domenica di Premier League scende a Londra e sbanca l'Emirates Stadium battendo 2-1 l'Arsenal. Non è finita 8-2 come all'andata, ma di certo per i Gunners è un'altra mazzata tremenda. Con questo ko, infatti, i prossimi avversari del Milan in Champions League restano al quinto posto non recuperando sul Chelsea quarto e il Tottenham terzo. Il terzo posto, in sostanza, è distante 10 punti. I Red Devils, invece, tengono il passo degli uomini di Roberto Mancini e si mantengono a -3 dalla capolista con 51 lunghezze. Gli Spurs, che due settimane fa avevano operato l'aggancio, sono a -5. Arsene Wenger non recupera Thierry Henry che non parte nemmeno dalla panchina e così schiera titolare l'unica punta a disposizione van Persie, supportato da Rosicky, Walcott e Oxlade-Chamberlain. Sir Alex Ferguson risponde con un 4-4-2 nel quale Rooney e Welbeck partono in prima linea e il duo Valencia-Nani si muove sugli esterni di centrocampo, con Giggs e Carrick in mediana. In difesa manca come ormai da tempo la coppia Vidic-Ferdinand, rimpiazzata da Evans e Smalling, con Jones terzino destro.
Niente a che spartire con l'8-2 dell'andata. All'Emirates la partita è da subito molto tirata, ma anche molto tattica ed equilibrata. L'Arsenal ci prova con la vivacità di Chamberlain e Walcott, il Manchester United risponde con Nani e Valencia. In difficoltà, invece, gli attaccanti di entrambe le formazioni, risucchiati dalle rispettive coppie di centrali. Al 17' Ferguson è costretto a rimpiazzare Jones con Rafael, a causa di una brutta distorsione alla caviglia sinistra per il difensore inglese. I Red Devils incominciano però a crescere dal punto di vista del ritmo e concedono all'Arsenal soltanto un paio di ripartenze, la migliore delle quali al 25' quando Walcott calcia a lato un assist perfetto di Chamberlain. Con il passare dei minuti i Gunners finiscono per essere sempre più asserragliati in difesa. E, così, arrivano anche le prime occasioni importanti degli ospiti. Al 35' Szczesny è attento su un tiro improvviso di Nani, mentre nel primo minuto di recupero non può nulla su Valencia, che incorna un cross meraviglioso dalla sinistra di Giggs (altra iniziativa nata dalla parte di un impreciso Djourou). È l'1-0 che sblocca la partita e porta il match all'intervallo. La ripresa è di un altro stampo, ben più ricca di occasioni e gol. Wenger toglie subito un pessimo Djourou per mettere il giovanissimo Yennaris. L'Arsenal alza il proprio baricentro e sembra molto più in palla, ma prima van Persie (51'), poi Ramsey (55') e Rosicky (58') falliscono due clamorose occasioni da gol. Sembra una partita stregata, anche perché lo United gioca meno ma è comunque pericoloso con Welbeck (54' e 64', quando Mertesacker salva clamorosamente sulla linea). Alla fine, tanto spettacolo non può che partorire un gol, quello meraviglioso di van Persie, che al 71' si inventa un sinistro al bacio da posizione angolatissima e su imbeccata di uno straordinario Chamberlain. Il Manchester United sembra sul punto di capitolare, ma Wenger sbaglia clamorosamente la mossa e mette Arshavin proprio per Chamberlain, prendendosi anche i fischi dell'Emirates (74'). Il cambio, evidentemente, non paga. Perché Ferguson si gioca il tutto per tutto con Scholes per l'infortunato Nani e Park per Rafael, spostando Valencia nel ruolo di terzino destro. E il doppio cambio del volpone scozzese paga eccome. Valencia e Park all'81' scambiano senza che Arshavin si preoccupi di seguire l'uomo. E Welbeck ne approfitta per concretizzare il tutto con il gol del 2-1. Quello che manda i titoli di coda al match e, forse, anche alle speranze dell'Arsenal di partecipare alla prossima Champions League senza passare dai preliminari, che ora distano comunque cinque punti.
da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol: Luis Antonio Valencia (45), Robin VanPersie (71), Danny Welbeck (81)
Arsenal W Szczesny, T Vermaelen, P Mertesacker, J Djourou (N Yennaris, 45), L Koscielny , T Walcott, A Song , A Ramsey (Park Chu-Young, 84), A Oxlade-Chamberlain (A Arshavin, 74), T Rosicky , R van Persie
Man Utd A Lindegaard, P Evra , J Evans, C Smalling, P Jones (Rafael Da Silva , 17 (J-S Park, 77)), L Valencia, M Carrick, R Giggs, Nani (P Scholes, 75), W Rooney, D Welbeck
Referee: M L Dean
Attendance: 60093
Stadium: Emirates stadium
Table: 54 Man City, 51 Man utd, 46 Tottenham, 41 Chelsea, 36 Arsenal & Newcastle, 35 Liverpool..

venerdì 20 gennaio 2012

da Calcio2000 (London Calling)

Sul numero di febbraio 2012 del mensile Calcio2000, è uscita la recensione del nostro libro.
http://www.actiongroupeditore.com/rivista.asp?id=2&gruppo=action%20group

Wenger: "Arshavin resta. Voglio Henry contro lo United, lui e Scholes..."

Arsène Wenger, manager dell'Arsenal, ha discusso prima del big match contro il Manchester United: "E' una partita da vincere come tutte le altre, ma sarà importante perché tutto il mondo ci guarda. Lo United sa giocare molto bene, ma faremo del nostro meglio. Dobbiamo ragionare in ottica vittoria". Sulle situazioni dei singoli: "Vermaelen? Speriamo di avere buone sorprese, ma non è sicuro che ci sia. Arteta? E' presto, non ha possibilità. Henry? Farà un test nel pre-partita, vediamo. Wilshere? E' in recupero, mancherà qualche settimana al recupero totale. Stesso discorso per Jenkinson. André Santos? Ancora due mesi, ma procede bene il recupero". Arshavin è dato in partenza, ma Wenger non ci sta: "Non possiamo perderlo perché siamo pieni di infortuni. E' un giocatore efficiente". Chiusura su Scholes e Henry, due storie simili: "Sono due talenti eccezionali, due giocatori di classe totale che in Premier hanno lasciato il segno. Henry col Leeds subito in gol, anche Paul contro il Bolton: questi due quando hanno la palla tra i piedi cambiano le partite".

giovedì 19 gennaio 2012

Peter Hill-Wood rassicura i tifosi

Il presidente dell’Arsenal, Peter Hill-Wood, tranquillizza i tifosi almeno dal punto di vista finanziario in merito ad una possibile mancata qualificazione Champions. Gli uomini di Wenger sono, attualmente, in quinta posizione in Premier League, distaccati di 4 punti dal Chelsea con una differenza reti nettamente peggiore. “Da un punto di vista finanziario sarebbe un bel colpo non qualificarsi in Champions- afferma lo stesso presidente del club inglese- ma voglio tranquillizzare i tifosi: abbiamo pianificato tutto nel caso non riuscissimo a raggiungere la meta. Certo sarebbe un brutto colpo per il club ma non un disastro“.

da Roma3 News (London Calling)

Sul periodico dell'Università di Roma3, è uscita la recensione del libro, n°3 dicembre 2011

martedì 17 gennaio 2012

Henry si scusa con il tifoso insultato a Swansea

Thierry Henry si è scusato con il tifoso dell'Arsenal insultato al termine della partita persa domenica contro lo Swansea, reo di avere contestato la squadra per la mediocre prestazione. L'incidente è avvenuto negli attimi successivi la conclusione della gara al Liberty stadium quando i gunners si sono avvicinati al settore che ospitava i loro tifosi per ringraziarli del sostegno. Ma un supporter, probabilmente esasperato dall'ennesima sconfitta, più che applausi ha rivolto ai suoi beniamini frasi di rabbia, scatenando l'immediata reazione di Henry. Che il giorno dopo però ha voluto scusarmi. "Al termine di una partita davvero strana ero piuttosto scosso - le parole del francese -. Ma avrei dovuto comunque reagire in maniera diversa. Mi dispiace essermi lasciato andare. L'importante però è che in questo momento restiamo tutti uniti. Domenica ci attende una partita importantissima contro il Manchester United: se vinciamo la nostra stagione potrebbe girare per il meglio".

lunedì 16 gennaio 2012

Wenger: “Odio la finestra di mercato invernale”

Arsene Wenger, manager dell’Arsenal, si oppone alla finestra di mercato invernale. L’allenatore dei “Gunners” afferma che il calciomercato invernale sfavorisca i club andando a favore di tutti quei giocatori infelici che così possono sperare in un’altra sistemazione. “Io sono per la demolizione di questa finestra di calciomercato- dice l’allenatore transalpino- o il mercato si tiene aperto tutto l’anno oppure lo si chiude per un anno intero. Si diventa più nervosi in questo periodo: i giocatori pensano “se qui sto male posso andare via a gennaio”. Capite bene che la cosa sfavorisce di gran lunga i club”.
da http://www.calcionews24.com/
Non è per la sconfitta di ieri, anche se sono molto amareggiato, ma le esternazioni di mister Wenger non le capisco proprio.. sempre più assurde..

da "Il Tempo" (London Calling)

Oggi (16 gennaio 2012) è in edicola Il Tempo con la recensione del libro.

dal blog "nello scaffale" (London Calling)

il 15 gennaio Gianni Inverso curatore del blog http://nelloscaffale.blogspot.com ha recensito insieme al libro London Calling anche Celtic Forever.

domenica 15 gennaio 2012

PL SWANSEA-ARSENAL= 3-2

Nella foto Mertesacker fallisce davanti alla porta una facile occasione, anche Henry imprecherà per il gol mancato dal tedesco. (AFP PHOTO)
L’Arsenal rimedia la seconda sconfitta consecutiva in campionato e scivola sempre più lontana dalle prime quattro. Nel posticipo della ventunesima giornata, la squadra di Arsène Wenger cade 3-2 sul campo di un ottimo Swansea City AFC ed è raggiunta in classifica dal Newcastle United FC, che davanti ai suoi tifosi supera il Queens Park Rangers FC.
Al Liberty Stadium l’Arsenal passa in vantaggio dopo cinque minuti. Andrey Arshavin, schierato titolare da Wenger, verticalizza per Robin van Persie che di destro, con un ottimo movimento, non lascia scampo al connazionale olandese Michel Vorm. Per il capitano dei Gunners è il gol numero 18 in campionato. Al 16’, però, lo Swansea raggiunge il pareggio. Aaron Ramsey stende in area Nathan Dyer e l’arbitro assegna il rigore, che Scott Sinclair trasforma.
Vorm si riscatta con un’ottima parata su Van Persie, poi nella ripresa la squadra di Brendan Rodgers perfeziona la rimonta. Ramsey perde ingenuamente il pallone e Dyer capitalizza la ripartenza che ne scaturisce con un perfetto diagonale, che non dà scampo a Wojciech Szczęsny. L’Arsenal risponde al 69’. La verticalizzazione di Johan Djourou trova scoperta la difesa dei padroni di casa, Theo Walcott si presenta a tu per tu con il portiere avversario e lo supera con un morbido “cucchiaio”. Nemmeno il tempo di esultare, che i Gunners sono di nuovo sotto. Danny Graham approfitta di una disattenzione di Laurent Koscielny e Szczęsny e con un perfetto diagonale infila il 3-2. Finisce così, con l’Arsenal che resta quinto ma vede aumentare a quattro punti il suo distacco dal Chelsea FC; lo Swansea scavalca invece l'Everton FC al decimo posto. Seconda vittoria consecutiva, la terza nelle ultime quattro partite, per il Newcastle, che al Saint James’ Park ha la meglio 1-0 sul QPR, alla prima partita in campionato con Mark Hughes al posto dell’esonerato Neil Warnock. Decide la sfida un gol al 37’ dell’attaccante irlandese Leon Best, al quarto gol in campionato. Il Newcastle scavalca il Liverpool FC al sesto posto, i londinesi restano terzultimi a quota 17. da http://it.uefa.com/
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Gol: Robin VanPersie (5), Scott Sinclair (pen 16), Nathan Dyer (57), Theo Walcott (69), Danny Graham (70)
Swansea M Vorm, A Williams, A Rangel, N Taylor, S Caulker, L Britton, N Dyer (W Routledge, 82), G Agustien (G Sigurdsson, 45), J Allen, D Graham (L Lita, 89), S Sinclair
Arsenal W Szczesny, P Mertesacker (A Oxlade-Chamberlain, 77), J Djourou, L Koscielny, I Miquel, A Arshavin (T Henry, 63), Y Benayoun (T Rosicky, 63), T Walcott, A Song, A Ramsey, R van Persie
Referee: M Oliver
Attendance: 20409
Stadium:The Liberty Stadium
Table: 48 Man City & Man utd, 46 Tottenham, 40 Chelsea, 36 Arsenal & Newcastle, 35 Liverpool..

mercoledì 11 gennaio 2012

Una recensione speciale.. (London Calling)

London Calling è un’appassionante, interessante e competente narrazione della storia di un glorioso e storico Club come l’Arsenal attraverso gli eventi che hanno portato alla nascita ed al successivo sviluppo di tutto il football inglese ed in particolare londinese.
Vengono ripercorsi in modo attento e scrupoloso i 125 anni di storia di questo Club attraverso molte curiosità ed aneddoti interessanti anche per chi, come il sottoscritto, conosce già la storia dell’Arsenal, delle sue vittorie e delle sue sconfitte, dei giocatori e dei manager che hanno reso questa squadra una delle più importanti e vincenti del football inglese.
Il libro, però, non è un semplice resoconto storico dei successi dell’Arsenal o di statistiche che si possono tranquillamente trovare in altri libri o nel web, ma una appassionata descrizione di partite, giocatori, manager e di particolari ed importanti momenti storici.
Come già detto non ci si limita a parlare dell’Arsenal, ma vengono sempre fatti riferimenti a fatti storici riguardanti tutto il calcio inglese che hanno poi ovviamente influenzato anche la storia dei Gunners; molto interessante soprattutto capire come è nato tutto il movimento calcistico alla fine dell’Ottocento in Inghilterra e le persone che hanno lanciato le primissime basi e regole di quello che sarebbe poi diventato uno degli sport più amati, più belli ed appassionanti.
Viene anche ricostruita in modo competente ed attento la storia della nascita di vari Club londinesi ed in modo ancor più scrupoloso la nascita dei Gunners con una meticolosa spiegazioni delle varie evoluzioni riguardanti il nome della squadra e del trasferimento dalla zona sud a quella nord di Londra che hanno portato il Club ad essere oggi una squadra gloriosa e piena di fascino.
Sono convinto che per poter amare e tifare veramente una squadra di calcio bisogna prima conoscerne in modo dettagliato e non superficiale la storia, dalla nascita alle evoluzioni, dalle vittorie alle sconfitte, dai giocatori ai manager, e questo libro può essere certamente il mezzo migliore per farlo dato che in esso sono racchiusi tutti questi elementi, scritti, tra l’altro, in modo competente ed appassionato e, cosa da non sottovalutare, in italiano!
Nel libro sono presenti frequenti riferimenti storici riguardanti anche la situazione generale dell’Inghilterra e di Londra che ci aiutano a capire meglio come si è evoluto il calcio attraverso lo sviluppo economico del Paese, ma anche attraverso i problemi, le guerre ed i periodi di crisi. Attraverso il racconto degli eventi storici impareremo a conoscere in modo più approfondito molti personaggi importanti nella storia dell’Arsenal e del calcio inglese come manager leggendari e giocatori fantastici, ma anche partite mitiche, rivalità e curiosità che rendono il libro davvero pieno di sorprese ed interessante dalla prima fino all’ultima pagina.
Un libro destinato a piacere a tutti i tifosi dell’Arsenal, ma sicuramente anche a tutti gli appassionati ed agli amanti del football britannico, soprattutto per il fatto che l’autore, Max Troiani, è uno di noi, una persona che, come tutti i lettori, ha imparato ad amare questo fantastico calcio attraverso anni fatti di passione e di tifo che lo hanno portato a narrare una bellissima storia che alla fine parla di noi e del nostro grande amore per un football così diverso dal nostro; dietro alla stesura di questo libro ci deve essere stato anche un grande lavoro di ricerca, di studio e di lettura di tanti testi storici, un lavoro probabilmente faticoso, ma che, ne sono certo, Max ha eseguito con tanta professionalità, competenza, ma soprattutto passione. E’ proprio la passione che ci porta a fare delle cose che, senza di essa, sembrerebbero difficili e faticose, ma che invece poi diventano un divertimento piacevolissimo.
Un libro consigliatissimo a tutti gli appassionati di calcio, un libro che ogni Gooner deve conservare con cura e gelosia, un libro che, in modo semplice, ci aiuterà a conoscere meglio la nostra passione! Alla fine mi complimento con Max Troiani e Luca Manes per la splendida idea e per aver contribuito a farci fare un tuffo nel passato, un percorso lungo ed appassionante attraverso la storia del nostro amato football!!
di Sergio Tagliabue

Pires: “Sono qui solo per allenarmi”

Robert Pires respinge seccamente le voci che lo vorrebbero vicino ad un clamoroso ritorno all’Arsenal. Il centrocampista sembrava pronto a seguire le orme di Thierry Henry, ma ha fatto capire chiaramente di non essere in procinto di ri-firmare con i Gunners: “Sono qui solo per allenarmi e per mantenere il mio tono fisico, ma sono contento del fatto che i tifosi dell’Arsenal vorrebbero che io torni a giocare per la loro squadra”, questo è quanto ha scritto Pires sul proprio account su Twitter.

lunedì 9 gennaio 2012

FAC ARSENAL-LEEDS= 1-0

Entra e segna dopo 10 minuti, è lui il più grande giocatore di tutti i tempi!
Thierry Henry a fine partita si lascian andare ad una gioia irrefrenabile.. 227 gol con la maglia dell'Arsenal, il record è superato..
C'era una volta Thierry Henry... Come in una favola, il francese si mette la maglia dell'Arsenal, come una seconda pelle per lui, che ne è il miglior marcatore di tutti i tempi, e trova subito il modo di ripagare la fiducia di allenatore e tifosi. Come? Segnando il gol-partita contro il Leeds, quello che regala ai Gunners il quarto turno di Fa Cup. E per farlo a Titì bastano solo 10': entra al 68' e al 78' trova subito il gol. Uno dei suoi: riceve all'interno dell'area di rigore da Song, alza la testa e fulmina il portiere avversario sul palo lungo, con un'elegante conclusione di piatto destro. E poi si gode l'urlo dell'Emirates, che non vedeva l'ora di riabbracciare il proprio beniamino, che non vestiva la maglia dei Gunners dal 2007 ma che ha saputo subito portare a 227 il conto dei suoi gol con la maglia dell'Arsenal.
Quello che scende in campo all'Emirates, seppur in formazione rimaneggiata, è il solito Arsenal targato Wenger: la squadra gioca bene, con fraseggi corti e precisi, almeno fino all'area avversaria. Poi mancano l'ultimo passaggio e il giocatore in grado di concretizzare. Arshavin ha voglia di riabilitare una stagione finora fallimentare e ci prova testardamente, soprattutto nei primi minuti: la mira però gli fa difetto e la lucidità negli ultimi metri non è certo quella di Van Persie, assente oggi. La migliore azione del primo tempo, così, capita al Leeds: una palla che non è di nessuno al 24' finisce sui piedi dell'argentino Becchio, che però non ha la necessaria lucidità per concludere a rete decentemente. Si fa male Coquelin, Wenger non si scompone e inserisce Yennaris, mentre Henry è ancora in attesa in panchina.
Oxlade-Chamberlain è certamente il più mobile dei Gunners, ma nemmeno il suo andare su e giù sulla fascia destra produce spunti degni di nota. Al 54' il portiere ospite Lonergan diventa protagonista quando si allunga molto bene per andare a respingere a mano aperta il destro a colpo sicuro di Arteta; e un minuto dopo è il solito Arshavin a sprecare con un tiro a lato il "regalo" concesso da Vayrynen, che l'aveva lanciato verso la propria porta. Finalmente al 68' ecco il momento tanto atteso da tutto lo stadio: Thierry Henry torna ad essere un giocatore dell'Arsenal, entrando al posto del deludente Chamakh, al fianco di Walcott (che rileva Oxlade-Chamberlain). Il boato dell'Emirates riaccoglie il figliol prodigo, che alla prima occasione buona ripaga la fiducia del suo allenatore: è il 78' quando riceve da Song in posizione regolare e segna sul palo lungo, facendo esplodere la gioia dei suoi tifosi. Quasi non ci crede nemmeno lui, ma è tutto vero: corre verso i suoi tifosi e poi va ad abbracciare Wenger, uno che dimostra ancora una volta di saper leggere molto bene nel futuro. Finisce così: con l'urlo dell'Emirates che riabbraccia un campione. Che non è finito e lo ha dimostrato ampiamente. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol: Thierry Henry (78)
Arsenal W Szczesny, S Squillaci, L Koscielny, I Miquel, A Arshavin , A Song, A Ramsey, F Coquelin (N Yennaris, 33), A Oxlade-Chamberlain (T Henry, 68), M Arteta, M Chamakh (T Walcott, 68)
Leeds A Lonergan, D O'Dea , A White, T Lees, Z Thompson, M Vayrynen (M Brown, 60), D Pugh, R Nunez (M Forssell, 81), A Clayton, A Townsend , L Becchio (R McCormack, 74)
Referee: M Clattenburg
Attendance: 59.615
Stadium: Emirates stadium
Il prossimo turno di FA Cup si giocherà contro l'Aston Villa il 28 gennaio alle 15.00 all'Emirates.
Ci poteva essere migliore favola per un tifoso?.. ieri sera all'Emirates stadium si è giocata una partita che sarà ricordata per sempre ed entrerà di diritto nei libri di Storia.. dei Gunners. In panchina non voleva darlo a vedere nel primo tempo che soffriva..  ma anche noi soffrivamo per lui.. ansiosi di vederlo in campo, nel secondo tempo al 68', Wenger decide che è ora di regalarci un sogno, il ritorno della leggenda, Henry..  dieci minuti gli bastano, per suggellare il gol e far scendere l'apoteosi in tutti noi! grazie per questo ennesimo capitolo che suggella la grandezza di un uomo, un campione e dell'Arsenal.

Henry: Il giorno del ritorno

Questa sera Thierry Henry dovrebbe tornare ad indossare la maglia dell'Arsenal contro il Leeds, un appuntamento da non mancare per i gooners

venerdì 6 gennaio 2012

Henry-Arsenal “Questione di cuore”

Adesso è ufficiale. Thierry Henry torna a vestire la maglia dell'Arsenal. L'attaccante francese ha firmato un contratto di due mesi con i "gunners", eurorivali del Milan agli ottavi di Champions League. Il recordman di reti nella storia del club londinese, con 226 gol in 370 partite, arriva in prestito dai Red Bulls di New York e per Wenger sarà un rinforzo importante in un periodo, quello tra gennaio e febbraio, nel quale non ci saranno gli attaccanti Gervinho e Chamakh impegnati in Coppa d'Africa.  "Sono molto felice - ha dichiarato Wenger al sito internet del club -, sia io che Thierry abbiamo realizzato un nostro desiderio. Starà con noi a gennaio e febbraio poi tornerà negli "States". Sono certo che in questi due mesi darà una grossa mano alla squadra sia in campo che nello spogliatoio".  Henry, campione del mondo nel '98 e d'Europa nel 2000 con la nazionale francese, arrivò all'Arsenal nel '99, dopo l'esperienza negativa con la maglia della Juventus. Con i "gunners" ha vinto due Premier League e due (3) FA Cup, poi nel gennaio del 2007 il trasferimento al Barcellona dove ha vinto campionato, coppa del Re e Champions League. Quindi, nel 2010, il trasferimento ai Red Bulls di New York. Nel 2008 è stato premiato come miglior giocatore di tutti i tempi nella storia dell'Arsenal e il club, in occasione del 125° anniversario, gli ha dedicato una statua di bronzo che tutti possono ammirare all'interno (all'esterno) dell'Emirates Stadium.
"Tornare qui è qualcosa di irreale a essere onesti, ma per me l'Arsenal è una questione di cuore. Non sono qui per fare l'eroe o per dimostrare chissà cosa, sono qui per dare una mano viste le assenze di Gervinho e Chamakh. Farò tanta panchina, la squadra sta facendo bene, ma sono pronto a dare una mano”.
Henry non dimentica i tifosi dei Red Bulls. "Ho sempre detto che non avrei giocato più in Europa, ma quando c'è di mezzo l'Arsenal per me è sempre difficile dire di no. Starò qui due mesi - ha proseguito il francese -, poi tornerò a New York con l'obiettivo di vincere la Major League Soccer con i miei compagni. Spero che questi due mesi mi diano la possibilità di aiutare i "gunners" e di tornare in forma per l'inizio della MLS". Henry sarà a disposizione di Wenger per tutto il mese di gennaio e di febbraio, poi tornerà a New York dove preparerà con i Red Bulls il campionato al via il prossimo 10 marzo. Lunedì Henry potrebbe fare il suo debutto contro il Leeds nel terzo turno di FA Cup. Indosserà ancora la maglia numero 12 (14).
Indosserà ancora la maglia numero 12 ???? di Coppe d'Inghilterra ne ha vinte 3 e la sua statua a dicembre è stata piazzata fuori lo stadio... non siete obbligati a scrivere se non ne avete voglia...

lunedì 2 gennaio 2012

PL FULHAM-ARSENAL= 2-1

Il gol di Koscielny nel primo tempo sembrava portare alla vittoria l'Arsenal, ma il cuore mai domo di un Fulham pratico porta alla vittoria i cottagers.
Non si può certo parlare di un buon inizio di 2012 per l'Arsenal, che nelle ultime stagioni ci aveva abituato a ben altre prestazioni alla prima uscita di gennaio; e invece i Gunners cadono al Craven Cottage, dopo essere stati in vantaggio per gran parte della partita. Il doppio giallo a Djourou però pesa come un macigno: in dieci uomini, la squadra di Wenger si sfalda, concedendo campo e occasioni al Fulham, che è bravo anche perché ne sa approfittare. Finisce 2-1 per la squadra di Jol; all'Arsenal, che cercava i tre punti, rimane solo l'amaro in bocca. Henry non ha ancora il trasfer, dunque non ci può essere contro il Fulham: Wenger si affida al solito Van Persie, con Walcott e Gervinho a coadiuvarlo. Dall'altra parte, Jol dà fiducia a Zamora, che torna titolare, e schiera due vecchie conoscenze del nostro campionato (Senderos e Riise). Pronti, via e l'Arsenal ha subito una buona chance con Gervinho, ma l'ivoriano si conferma un "mangia-palloni" di alto livello: al 9' è ancora sul suo piede la palla del possibile 1-0, ma da due passi riesce a mettere fuori sul corner di Van Persie. Il Fulham risponde con un destro di Bobby Zamora (su cui è bravo Szczesny) e con l'incornata (alta) dello spilungone Hangeland. E' l'Arsenal a bloccare la situazione al minuti 21. Gran palla di Ramsey che serve benissimo Koscielny al centro dell'area di rigore: il francese è tutto solo e non può sbagliare di testa. E un paio di minuti dopo è Stockdale a sventare per ben due volte il possibile 2-0 dei Gunners, prima su Ramsey, poi su Song. Il Fulham prova a reagire, ma senza la necessaria convinzione e il primo tempo va in archivio sullo 0-1.Nella ripresa ci si attende una risposta da parte dei Cottagers, che ci mettono un po' ma alla fine qualche grattacapo ai Gunners lo creano: sono gli ex, Sidwell e Senderos, a mettere i brividi più interessanti alla difesa di Wenger, che barcolla ma non subisce né sul tiro da fuori del primo (61'), né sull'incornata dell'ex milanista (64'). Poi tocca allo statunitense Dempsey, ma anch'egli non è fortunato, pur avendo utilizzato la testa nella maniera più congeniale al 67'. Il Fulham insiste e al 75' va vicinissimo al pari: Wenger deve ringraziare Szczesny se il tiro a botta sicura di Ruiz non va a bersaglio. Il polacco ci mette il corpo e la palla rimbalza lontana. L'Arsenal soffre e, come non bastasse, gioca gli ultimi minuti con un uomo in meno: il secondo giallo a Djourou è sacrosanto. La superiorità numerica, evidentemente, paga: al minuto 84, ecco il pari, firmato Sidwell, che mette dentro dopo la deviazione di Senderos (sempre quei due!). Finita? Macché. Il finale regala l'emozione più grande, quella della rimonta completata: palla alta, Squillaci la devia, ma arriva Zamora che segna il 2-1 al 92'. E' finita, l'Arsenal (ridotto in 10) perde la prima partita del 2012 e lascia per strada punti preziosi. La vetta, ora, si fa più lontana.
da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol: Koscielny (21), Sidwell (85), Zamora (92),
Fulham David Stockdale, John Arne Riise, Brede Hangeland, Philippe Senderos, Stephen Kelly, Clint Dempsey, Steve Sidwell, Danny Murphy (Kerim Frei, 69), Moussa Dembélé, Bobby Zamora, Bryan Ruiz
Arsenal Wojciech Szczesny, Laurent Koscielny, Johan Djourou, Per Mertesacker, Aaron Ramsey (Sébastien Squillaci, 81), Alexandre Song, Francis Coquelin, Mikel Arteta, Theo Walcott (Tomas Rosicky, 65), Robin van Persie, Gervinho (Yossi Benayoun, 74)
Referee Lee Probert
Stadium Craven Cottage
Attendance 25.700
Table: 45 Man City & Man Utd, 39 Tottenham, 37 Chelsea, 36 Arsenal, 34 Liverpool..


Arsène Wenger, allenatore dell’Arsenal, ha commentato il 2-1 contro il Fulham che lascia con l’amaro in bocca la compagine dei ‘Gunners’. Wenger si lamenta degli episodi a sfavore ed ha parlato così in conferenza stampa nel post-gara: “Penso che fosse un rigore al cento per cento su Gervinho nel primo tempo. L’arbitro è stato protagonita in negativo della gara, abiamo giocato diverse partite ultimamente dove, con un po’ di fortuna negli episodi dalla nostra parte, non ci sarebbero stati problemi. Quando capitano occasioni del genere, speri sempre nella decisione giusta, ma non voglio parlarne più. Abbiamo avuto le occasioni per chiudere la gara e non le abbiamo sfruttate. Penso sia sfortuna per noi perdere questa gara con l’uomo in meno. Oggi c’era tantissimo in palio, dovevamo vincere a tutti i costi. Siamo colpevoli perché abbiamo concesso due gol troppo facilmente. Niente è andato per il verso giusto oggi e non possiamo cambiare le cose”.