domenica 26 febbraio 2012

PL ARSENAL-TOTTENHAM= 5-2

Van Persie ha appena segnato il pareggio 2-2, una rimonta che rimmarrà per sempre impressa nei nostri cuori, vincere il North London derby in questa maniera è fantastico!
Al 51' Rosicky segna il 3-2, è il gol della larga vittoria contro gli spurs, meravigliosa ed inaspettata considerando anche che i gunners perdevano 0-2 ed io oramai non ci credevo più.. (foto Getty Images)
Non è un campanello d'allarme per il Milan, per carità. Ma di certo è la prova che l'Arsenal, quando alza i toni, può anche sprigionare dosi incontenibili di talento. Il responso del North London derby di Premier League è questo. I Gunners vincono la più incredibile delle partite per 5-2, rimontando uno svantaggio di due gol incassati nella prima mezz'ora. E lo fanno riscattando un avvio di partita che definire pessimo sarebbe riduttivo, schiacciando gli Spurs e mettendo in mostra un talento offensivo da urlo. Quello che serviva per accorciare di tre punti proprio sul terzo posto difeso dai rivali londinesi e tenere il passo del Chelsea restando al quarto posto in classifica. Arsene Wenger lascia fuori Oxlade-Chamberlain ma resta fedele al 4-2-3-1 con la novità di Benayoun inserito sulla trequarti insieme a Walcott e Rosicky. In difesa, invece, Vermaelen resta al centro per rimpiazzare l'infortunato Mertesacker con Gibbs terzino sinistro. Ramsey, invece, getta la spugna nella rifinitura. Harry Redknapp tiene in panchina van der Vaart e Lennon, confermando un 4-4-2 che vede Saha e Adebayor in prima linea e Kranjcar ala destra. In difesa, invece, King e Kaboul costituiscono la coppia centrale. All'Emirates Stadium la partita inizia a mille e il Tottenham passa subito in vantaggio con la prima occasione. Adebayor smista bene un pallone in ripartenza (11esimo assist stagionale), la difesa dell'Arsenal si spacca in due e Saha insacca con l'aiuto di una deviazione di Vermaelen (4'). I Gunners non reagiscono se non con un paio di conclusioni inventate dal nulla da van Persie e un colpo di testa di Rosicky sugli sviluppi di un corner (gran parata di Friedel al 22'). E, così, al 34' arriva il raddoppio degli Spurs, che vanno via in ripartenza con Bale e trovano un rigore più che dubbio (il gallese si lascia cadere sull'uscita di Szczesny). Dal dischetto va l'ex Adebayor, che insacca alla perfezione divenendo il miglior marcatore di sempre nella storia del North London derby (nove reti, otto con la maglia dei Gunners). Tutto finito? Neanche per scherzo. Perché nel giro di tre minuti arriva la rimonta, iniziata da un palo clamoroso di van Persie e finita da un tiro a giro fantastico dello stesso olandese (43'). In mezzo, poi, il colpo di testa di Sagna, che al 41' da il via al recupero con un colpo di testa indisturbato dal cuore dell'area. Si va all'intervallo sul 2-2, con una partita decollata alla grande nel finale.Redknapp corre ai ripari e opera un doppio cambio subito dopo l'intervallo: escono Kranjcar e Saha, entrano Sandro e van der Vaart. Però il Tottenham non ricomincia a giocare e, anzi, fa ancora peggio di prima. Al 47' Friedel salva la porta con un miracolo su Benayoun, ma quattro minuti dopo arriva il sorpasso con Rosicky che tocca sotto di gran classe dopo un contropiede da lui stesso avviato e rifinito da Sagna. Tra 65' e 68', poi, arrivano i due schiaffi di Walcott, che prima insacca il 4-2 con uno splendido pallonetto e alla fine chiude con un diagonale al bacio sfruttando l'ennesimo passaggio a vuoto della difesa degli Spurs. Il miracolo è compiuto, il resto del tempo è utile solo per assistere al secondo giallo racimolato da Parker a due minuti dallo scadere. L'Arsenal vince 5-2 in rimonta e fa suo il North London derby numero 150. Forse non basterà per chiudere la stagione davanti al Tottenham. Ma, di certo, servirà non poco per mettere la parola fine ai sogni di titolo degli Spurs. Con questo ko, infatti, i punti di distanza dal Manchester City primo sono addirittura dieci. da http://it.eurosport.yahoo.com
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Gol: Louis Saha (4), Emmanuel Adebayor (pen 34), Bacary Sagna (40), Robin van Persie (43),Tomas Rosicky (51), Theo Walcott (65, 68),
Arsenal W Szczesny, T Vermaelen, B Sagna, K Gibbs (C Jenkinson, 75), L Koscielny , Y Benayoun (Gervinho, 88), T Walcott (A Oxlade-Chamberlain, 82), A Song, T Rosicky, M Arteta , R van Persie
Tottenham B Friedel, L King (M Dawson, 82), B Assou-Ekotto, Y Kaboul, K Walker, S Parker (s/o 87), N Kranjcar (R van der Vaart, 45), G Bale, L Modric , M Adebayor, L Saha (Sandro , 45)
Referee: M L Dean
Attendance: 60106
Stadium: Emirates stadium
Table: 63 Man City, 61 Man Utd, 53 Tottenham, 46 Arsenal & Chelsea, 43 Newcastle, 39 Liverpool..

sabato 25 febbraio 2012

Arshavin allo Zenit San Pietroburgo

Andrei Arshavin passa in prestito allo Zenit San Pietroburgo. Il giocatore russo dell’Arsenal ha accettato la proposta della squadra di Spalletti al contrario di Milos Krasic che invece aveva rifiutato e per questo rimarrà alla Juventus. Alla fine, l’unico colpo del mercato invernale russo lo mette a segno lo Zenit. La squadra di Luciano Spalletti si è aggiudicata in prestito l’attaccante dell’Arsenal Andrei Arshavin. In sostanza, un ritorno alle origini per il talentuoso 30enne dei Gunners che a San Pietroburgo ha speso tutta la sua carriera prima di approdare in Premier League nel 2009 per circa 13 milioni di euro. In questa stagione però non ha mai trovato lo stato di forma ottimale e le sue prestazioni sono state deludenti.
da http://it.eurosport.yahoo.com/
A fine febbraio Wenger ha deciso che non ci sono più margini di ripresa almeno a Londra da parte di Arshavin e decide (tardivamente) di mandarlo in prestito allo Zenit, squadra da dove proveniva. Con l'Arsenal da gennaio 2009 ad oggi il russo ha giocato 133 partite segnando 30 gol. Troppo tempo da parte del manager per capire che difficilmente con l'Arsenal si sarebbe ripreso, e alla fine chi ci rimette? i gunners si ritroveranno a giocare senza Arshavin e senza rinforzarsi adeguatamente a gennaio per il prosequio della stagione, grazie ancora alla inaudita prosopopea di Wenger.

giovedì 23 febbraio 2012

Wenger accusa, noi troppo criticati

(ANSA) Rischia di chiudere la stagione senza trofei, (io direi che l'ha già conclusa.. senza un trofeo) come d'altronde capita con immancabile puntualita' dal 2005, ma Arsene Wenger invita i critici ad analizzare con maggiore obiettivita' l'annata dell'Arsenal. Dopo aver compromesso il passaggio ai quarti in Champions League con l'umiliazione di San Siro, ed essere stati estromessi dalle due coppe nazionali, ai gunners non resta che il quarto posto in campionato per dare un senso alla stagione. Che Wenger insiste nel giudicare ''non fallimentare''.
''Dipende sempre dal punto di partenza dell'analisi - le parole di Wenger -. In questo momento sono costretto a subire lezioni da gente che non ha allenato un solo giorno in vita. Continuiamo ad essere criticati ma penso che sia un po' ingiusto ed eccessivo. Da 15 anni l'Arsenal e' tra i quattro migliori club d'Inghilterra, un risultato che da' la misura della nostra costanza di rendimento. Non stiamo attraversando un buon momento ma non possiamo scordarci tutto quello di buono che abbiamo fatto fin qui''.

lunedì 20 febbraio 2012

Wenger: “Critiche eccessive ed ingenerose”

Arsene Wenger ha parlato ai microfoni dei media per rispondere alle ondate di critiche arrivate in questi giorni dopo le sconfitte in Champions League ed FA Cup, rispettivamente contro Milan e Sunderland. L’Arsenal adesso vede compromessa la possibilità di passare ai quarti della massima competizione europea, mentre nel trofeo nazionale inglese l’eliminazione è arrivata sabato allo Stadium of Light. Queste però le parole di Wenger, il quale ritiene le critiche nei confronti di lui e della sua squadra eccessive: “Non so se siamo in crisi, dipende dalla definizione che diamo a questa parola. Al momento mi stanno dando lezioni molte persone che non hanno mai allenato un club in vita loro e non hanno esperienza alcuna in campo internazionale. Ogni volta che perdiamo dicono che siamo in crisi. Il nostro compito è vincere e giocare bene. Le critiche sono utili se costruttive, al momento le vedo un po’ penalizzanti verso la squadra. Da 15 anni giochiamo ai massimi livelli, finendo regolarmente nelle prime quattro del campionato. Questo dimostra una certa continuità. In Inghilterra le competizioni sono tutte molto difficili, non voglio parlarne in maniera approfondita del fatto che non alziamo un trofeo da anni. Ne possiamo parlare per ore. Ora mettiamoci alle spalle questi risultati e guardiamo alla prossima partita per vincerla. Abbiamo vinto la nostra ultima gara fuori casa in Premier League, dunque puntiamo ora a vincere la prossima in casa”. “Dobbiamo accettare le critiche che arriveranno e restare uniti. L’unica nostra risposta deve essere tramite il lavoro e dobbiamo lottare per la prossima partita. È molto difficile per noi dire ora cosa faremo da qui a fine stagione, pensiamo a terminare del campionato e contiamo ancora in una piccola speranza in Champions League. Penso comunque che la prestazione sia stata di squadra ed abbiamo dato tutto ciò che era rimasto nelle nostre gambe in termini di energie. Abbiamo avuto tre gare fuori casa in una settimana, è stato anche un calendario difficile. Ritengo che siamo stati anche un pochino sfortunati, per me era un rigore al cento per cento quello non concesso dal Sig. Webb ed il loro primo tiro in porta è stato un gol”.
da http://www.calcionews24.com/

domenica 19 febbraio 2012

Arsenal, sette anni senza trofei e un cuscino da 57 milioni di sterline

La Premier League é fuori portata già da qualche anno: con il duo di Manchester a contendersi il campionato e il Tottenham appena dietro, per l'Arsenal è già dura la lotta con Chelsea, Liverpool e Newcastle per il quarto posto. Fuori dalla Carling Cup e (quasi, con uno 0-4 da ribaltare) dalla Champions League, ieri per i Gunners è arrivata anche l'eliminazione dalla FA Cup per mano del Sunderland. Ciò significa, statistiche alla mano, che gli uomini di Arsène Wenger non portano a casa un trofeo da ben sette anni: l'ultima aggiunta in bacheca fu (si noti il passato remoto) proprio una FA Cup nel 2005. Quello che crea perplessità fra tifosi e ex-giocatori, però, oltre al digiuno da successi, è il fatto che l'Arsenal è seduto su un cuscino imbottito con 57 milioni di sterline, come sottolinea il Daily Mirror nell'edizione odierna: quelle ricavate dalle cessioni di Cesc Fabregas (£35m, Barcellona) e Samir Nasri (£22m, Manchester City). Gli acquisti di Arteta, Mertesacker, Oxlade-Chamberlain e Andre Santos sono stati portati a termine con fondi messi precedentemente a disposizione di Wenger. Ai 57 milioni (ribadiamo, di sterline, quindi oltre 68 milioni di euro) potrebbero addirittura aggiungersi i 15 che il PSG verserebbe per assicurarsi Alex Song, anche se il camerunense ha ancora tre anni di contratto e Wenger vorrebbe trattenerlo.

sabato 18 febbraio 2012

FAC SUNDERLAND-ARSENAL= 2-0

Era o non era la partita della stagione dopo la sconfitta di S.Siro?! perchè lasciare in panchina Sczcserny e Rosicky.. l'Arsenal non ha retto il pressing del Sunderland che già il sabato prima erano rimasti scottati da una rimonta nel finale di partita. In campo allo Stadium of Light i Gunners non si sono visti.. o almeno è mancata proprio nella fase propositiva del gioco, oramai sembra che i giocatori abbiano buttato la spugna, non rimane che conquistare il quarto posto e se siamo ancora in corsa non è per merito nostro ma per demerito del Chelsea di Villa Boas.. Una cosa è certa, Champions League o meno.. la prossima stagione spero non ci sia Wenger e spero che anche lui si sia reso conto che rischierebbe solo di rovinare il più bel capitolo di una grande storia.
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Gol: Kieran Richardson (40), Alex Oxlade-Chamberlain (og 78)
Sunderland S Mignolet, K Richardson, M Turner, P Bardsley, J O'Shea, S Larsson , L Cattermole , C Gardner , S Sessegnon (F Campbell, 88), J Colback, J McClean
Arsenal L Fabianski, T Vermaelen , J Djourou , B Sagna , A Song, A Ramsey (T Walcott, 53), F Coquelin (S Squillaci, 10 (T Rosicky, 53)), A Oxlade-Chamberlain, M Arteta, R van Persie, Gervinho
Referee: Howard Webb
Attendance: 26042
Stadium: Stadium of Light

venerdì 17 febbraio 2012

I tabloid britannici contro l'Arsenal: «Umiliati» dal Milan

Londra - «HuMILiated». «Umiliazione» è il termine più ricorrente sui tabloid inglesi per descrivere la serata di Champions League e la terribile sconfitta dell'Arsenal, uscito con le ossa rotte da San Siro e dal confronto con il Milan. La stampa britannica si è scatenata contro i londinesi, ormai cacciati dall'Europa dopo il pesantissimo 4-0 a firma di Boateng, Robinho e Ibrahimovic. «Demoliti! Wenger piange», scrive il Daily Mail, che riporta alcune dichiarazioni del manager francese: «Prestazione scioccante e risultato scioccante, abbiamo meritato questa punizione». «Massacro a Milano», recita il Mirror, definendo «disastrosa» la prova dei gunners. Il gioco di parole «huMILiated» appare sul Sun e sul Times, che spiegano come l'Arsenal sia stato surclassato su ogni piano dai solisti rossoneri. «Il sogno di Wenger ridotto in brandelli», rincara la dose l'Independent, il quale sottolinea la pessima annata dei londinesi: «Wenger ha già vissuto momenti imbarazzanti in questa stagione, ad esempio gli 8 gol concessi all'Old Trafford al Manchester United. Ma l'essere stati annichiliti in questo modo a San Siro sarà un episodio centrale nel racconto dell'anno di dolore dell'Arsenal. Se vincere la Champions sembrava un obiettivo distante ad inizio settimana, ora le possibilità appaiono ridicole».

mercoledì 15 febbraio 2012

CL MILAN-ARSENAL= 4-0

 il titolo del Sun dice tutto...
Non aveva mai battuto una big quest'anno il Milan in Italia né tanto meno in Champions. Finalmente i tifosi e tutti i detrattori saranno soddisfatti perché i rossoneri annientano l'Arsenal a San Siro facendo esaltare di nuovo il suo pubblico e lanciando un messaggio importante a tutti i suoi avversari in campionato (dove con lo 0-0 dellla Juve a Parma, il Diavolo resta ancora davanti a tutti) e in Europa. Perfetta per applicazione e anche per concretezza la gara della squadra di Allegri che non fa ragionare un Arsenal, decisamente in giornata no, e con i gol di Boateng, del redivivo Robinho (autore di una doppietta) e di Ibrahimovic, a segno su rigore, regala al Diavolo un successo che ipoteca il passaggio del turno ai quarti di finale. Se in casa rossonera tutto funziona a meraviglia, nell'Arsenal c'è da salvare ben poco. Lenti, incapaci di mettere in difficoltà la retroguardia rossonera ed ingenui in difesa.: la squadra di Wenger ha palesato la mancanza di esperienza a livello internazionale e si è sciolta come neve al sole.
Come previsto nel Milan rientra Boateng che gioca da trequartista alle spalle del tandem formato da Ibrahimovic e Robinho (che Allegri ha preferito al posto dI El Shaarawy). Al centro della difesa accanto a Thiago Silva c'è Mexes mentre a sinistra in difesa Antonini vince il ballottaggio con l'ex leccese Mesbah. A centrocampo con gli inamovibili Nocerino e Van Bommel gioca Seedorf e non Emanuelson che si accomoda in panchina. Wenger invece sorprende tutti lasciando il giovane Oxlade-Chamberlain in panchina e preferendo corprirsi con Arteta a centrocampo al fianco di Song e Rosicky a sinistro nel tridente con Ramsey e Walcott alle spalle di Van Persie. In difesa la novità è il rientro dal primo minuto Gibbs. La partita del Milan sembra subito nascere sotto la cattiva stella. Pronti via e Clarence Seedorf, capitano per l’occasione, perde subito l’olandese che aveva provatola prima conclusione dopo due giri di lancette. Allegri è così costretto subito a cambiare inserendo Emanuelson al posto del numero 10 rossonero. Nonostante questa uscita pesante il Milan continua a fare la sua partita pressando molto l’Arsenal che mantiene il controllo del possesso ma fatica a pungere la retroguardia rossonera. La partita sembra equilibrata ma al 15’ ci pensa Boateng, uno dei più attesi, a incendiarla: lanciato da Nocerino, il ghanese stoppa di petto e al volo da posizione quasi impossibile lascia partire un destro che bacia la traversa e s’insacca alle spalle di un incredulo Szcezsny. San Siro al gol di Prince viene giù e la squadra si scrolla di dosso la tensione e continua a pressare energicamente l’Arsenal e ad affondare in contropiede. L’Arsenal è in grande confusione e dà l’impressione di poter sbandare ad ogni sortita offensiva del Diavolo. Al 20’ Nocerino con un destro dal limite va vicinissimo al 2-0 mentre al 37’ i rossoneri piazzano il 2-0: Ibrahimovic in sospetto fuorigioco riceve palla sulla sinistra si fa tutta la fascia, entra in area e dal fondo pennella un cross forte e teso per Robinho che di testa senza nemmeno saltare deposita la palla sul secondo palo facendo tornare al gol il brasiliano, finito nel mirino nelle ultime settimane. Il gol del 2-0 affonda le resistenze dei Gunners che giocano sul velluto e chiudono il primo tempo tra gli applausi scroscianti del suo esaltato pubblico. Nella ripresa Wenger per aumentare la pericolosità di un Arsenal incapace di creare grattacapo alla difesa rossonera nei primi 45’, inserisce Titì Henry (alla sua ultima recita in maglia Gunners). Il cambio però non rianima la formazione londinese che pronti via dopo 180” subisce subito il gol del 3-0 da Robinho che, assistito ancora una volta da Ibra, da fuori area lascia partire un rasoterra sul primo palo che non lascia scampo a Szcezsny. Mancano più di 40 minuti ma al Meazza sembra già finita la partita. Il Milan gestisce con grande facilità le sortite offensive dell’Arsenal che crea due sole reali palle gol con Van Persie (65’ ed 85’), in entrambi i casi però Abbiati è strepitoso a deviare il sinistro al volo dell’olandese e poi a coprire il primo palo sul colpo di testa del bomber dei Gunners. Scampato il pericolo del subire il gol in casa, il Milan chiude i conti della qualificazione al 78’ con Ibrahimovic che si guadagna un rigore (fallo di Djorou sullo svedese in area) che trasforma con un sassata rasoterra alla sinistra di Szcezsny. E’ l’apoteosi di una serata da urlo che lancia un messaggio: il Milan, capace di vincere e convincere nelle gare importanti, è tornato. Un bel segnale per il nostro calcio e forse una minaccia per le big del calcio europeo che forse, per la Champions, hanno trovato una rivale in più.
da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol: Kevin Boateng (15), Robinho (38, 49), Zlatan Ibrahimovic (pen 79)
Milan C Abbiati, L Antonini , I Abate, T Silva, P Mexes , K Boateng (M Ambrosini , 70), A Nocerino, C Seedorf (U Emanuelson, 12), M van Bommel, Robinho (A Pato, 84), Z Ibrahimovic
Arsenal W Szczesny, T Vermaelen, B Sagna, K Gibbs (A Oxlade-Chamberlain, 66), L Koscielny (J Djourou , 44), T Walcott (T Henry, 45), A Song , A Ramsey, T Rosicky, M Arteta, R van Persie
Referee: Viktor Kassai
Attendance:
Stadium: San Siro

Arsene Wenger ha criticato duramente la prova dei suoi calciatori dopo il 4-0 rifilato ai ‘Gunners’ dal Milan negli ottavi di finale di Champions League. Il tecnico francese ha parlato ai microfoni di “SkySports” a fine partita: “È difficile accettare e commentare una prestazione come quella offerta questa sera. La sconfitte a volte arriva anche quando giochi bene, ma penso che questa sera abbiamo combinato davvero poco. Siamo stati colpiti sempre nella stessa maniera ed abbiamo letto le azioni in modo pessimo, senza mai rispondere ai loro attacchi. Abbiamo perso ogni contrasto. È stata una grossa sconfitta per noi, non siamo mai stati in partita. È per noi uno shock. Statisticamente è un passivo troppo ambio da rimontare, ci proveremo, ma abbiamo poche speranze rimaste per il ritorno. Il risultato è veramente impietoso, hanno un vantaggio enorme, anche se ce la metteremo certamente tutta. Certamente non possiamo fare peggio di questa sera. Koscielny? Ha un problema al ginocchio. Abbiamo perso già Mertesacker, stasera abbiamo perso Koscielny, sono molto preoccupato”.

da Il Trentino (London Calling)

Il 13 febbraio 2012 sul Trentino è uscita questa recensione a firma di Carlo Martinelli.

Tensione fra tifosi del Milan e dell'Arsenal, la polizia carica gli ultras inglesi

Ore turbolente quelle prima di Milan-Arsenal per gli ultras delle due tifoserie. Un incontro ravvicinato fra i supporters di opposta fede calcistica ha infatti portato a un fitto lancio di oggetti in piazza Duomo a Milano, e all’intervento della polizia per placare gli animi surriscaldati. Tutto ha avuto inizio con un contatto fra un piccolo gruppo di quattro ultras rossoneri e uno più consistente di ultras dei Gunners. Dopo uno scambio di insulti e gestacci, i tifosi inglesi, circa 200, hanno dapprima provato a inseguire quelli del Milan, poi, vedendo che si rifugiavano presso l’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele, hanno dato vita a un fitto lancio di lattine e bottiglie di birra, intonando dei cori.La polizia, in assetto antisommossa, ha deciso così di intervenire e di caricare gli ultras dei Gunners, che sono allora indietreggiati per evitare i colpi, radunandosi nel centro della piazza. Le forze dell’ordine continuano a monitorare la situazione. Intanto sul selciato della piazza sono rimaste le centinaia di lattine e bottiglie lanciate dai tifosi inglesi.

Wenger: "Milan forte ma temo più San Siro"

Sa un po' di scusa, di chi 'mette le mani avanti'. Alla vigilia dell'andata degli ottavi di Champions contro i rossoneri a San Siro, Arsene Wenger assicura che l'Arsenal non muterà il suo stile di gioco anche se resta l'incognita delle condizioni del terreno di gioco. "Domani cercheremo di fare la nostra partita - le parole del manager francese - il Milan è forte, ma la cosa che mi preoccupa di più è il campo di San Siro".  Quella di domani sarà anche la sfida tra due grandi attaccanti, Zlatan Ibrahimovic da un lato e Robin Van Persie dall'altro. "Van Persie è in grande forma ma Ibra è un grande giocatore perchè fa gol e anche tanti assist, e poi ha una forma fisica incredibile - sottolinea - Se guardiamo al suo curriculum, a cosa ha vinto, ha una personalità fondata su una grande fiducia nei propri mezzi ed è una grande qualità a questi livelli. Prima che andasse all'Ajax è stato da noi, eravamo interessati, e la carriera che ha fatto dimostra che avevamo visto bene". Ma domani a San Siro potrebbe ritagliarsi un ruolo da protagonista un altro grande attaccante, Thierry Henry, alla sua ultima presenza con i Gunners prima di ripartire per gli Stati Uniti. "Potevamo tenerlo altre due settimane, ma ci voleva l'assenso dei Red Bull e del giocatore - confessa Wenger - Lui è il capitano della squadra americana e tra poco inizia il campionato e la società vuole che sia in campo". Per quanto riguarda la formazione, "Mertesacker sarà sostituito da Djourou, per il resto non ho ancora deciso - aggiunge - Wilshere? Gli esami medici sono positivi, la speranza è che possa giocare qualche partita già in questa stagione".

lunedì 13 febbraio 2012

da Sportweek (London Calling)

da Sportweek il settimanale della Gazzetta dello Sport, sabato 11 febbraio 2012 a firma di Giovanni Cortinovis

Henry vuole chiudere in grande

Gli infortuni, un momento così così a livello fisico e l'Arsenal sarebbero già tre pensieri non da poco per il Milan e Massimiliano Allegri. Ma mercoledì a San Siro rischia di essercene uno in più, un fattore non da poco. Trattasi di Thierry Henry, leggenda autentica dei Gunners che scenderà a San Siro appositamente per chiudere degnamente la breve parentesi del ritorno al club che più di tutti ha amato. Da giovedì mattina non sarà più un giocatore dell'Arsenal e farà ritorno negli Stati Uniti dove lo attendono a braccia aperte i New York Red Bulls. Ma mercoledì sera sarà ancora un "gooner" a tutti gli effetti. E, allora, ci sarà da stare attenti.
Sabato ha impresso il suo marchio all'addio in Premier League. Come? Segnando al 90' il gol decisivo nella rimonta a Sunderland, sua rete numero 229 con la maglia dell'Arsenal. Mercoledì sera contro il Milan partirà dalla panchina, ma qualche minuto gli verrà riservato. E, così, l'obiettivo diventa quello di ripetersi. "Sabato sono rimasto a festeggiare con i tifosi - ha dichiarato Henry - perché sapevo che sarebbe stata la mia ultima partita in Inghilterra e volevo ringraziare tutti. Mi sono sentito come un ragazzino che segna la sua prima rete per la squadra che ama. Tra me e l'Arsenal c'è un legame speciale". Difficile dargli torto. La domanda è spontanea, perché una storia d'amore come questa non può finire in modo qualsiasi. "Non ho pensato a come dirò addio - ammette il francese -. Io voglio soltanto aiutare l'Arsenal a vincere la partita. Ho una sfida in più a disposizione e il Milan è sempre il Milan. Non è mai facile imporsi in trasferte del genere. Non so se tornerò per una terza volta, certo è che quando si presenta l'Arsenal è difficile dire no. Quello che è certo è che dopo questa partita me ne andrò e che quando mi guarderò alle spalle mi sembrerà tutto quasi surreale".  Un grande come lui non poteva che chiudere su un sipario di questo livello. A dire il vero, il "tenore" dell'Arsenal ha giocato poche volte a San Siro per essere un fuoriclasse. Soltanto tre sono i precedenti che lo legano a questo stadio. La prima volta dell'8 aprile 1997, quando nella semifinale d'andata Coppa Uefa contro l'Inter fu sconfitto con il Monaco per 3-1. L'ultima è invece uno 0-0 tra Italia e Francia dell'8 settembre 2007 (qualificazioni Europei), mentre in mezzo sta una delle notti più indimenticabili di tutta la sua carriera: Inter-Arsenal 1-5 (25 novembre 2003, fase a gironi di Champions League). Quella volta, i Gunners si vendicarono del 3-0 subito ad Highbury e travolsero i nerazzurri allenati da Alberto Zaccheroni con gol di Ljungberg, Edu, Pires e, ovviamente, una doppietta di Henry. Sono passati nove anni, ma la stoffa è rimasta la stessa. Milan, qui c'è da stare attenti sul serio.
da http://it.eurosport.yahoo.com/

sabato 11 febbraio 2012

PL SUNDERLAND-ARSENAL= 1-2

È tutto vero. Henry si congeda dai tifosi del suo Arsenal con un gol al novantesimo, regalando tre punti che sembravano una chimera, dopo il vantaggio dei black Cats con McClean. L'Arsenal si rilancia in campionato, mentre il Sunderland interrompe la sua serie positiva in Premier. "Italian job", direbbero gli inglesi per descrivere il primo tempo allo Stadium of Light. Il Sunderland sfoggia un catenaccio d'altri tempi. L'Arsenal conduce i ritmi della gara, ma il suo possesso palla è sterile. Il Sunderland ha tutto il tempo di ritirarsi dietro la linea della palla nella vana attesa di trovare ripartenze letali. Gli unici spunti (potenziali) degni di nota nascono dai piedi magici di Robin Van Persie, l'unico a estraniarsi da una mediocrità tecnica dilagante. Un destro pericoloso dell'asso olandese dall'interno dell'area di rigore e un assist per Walcott (il suo tiro si perderà sul fondo) dopo uno spettacolare coast to coast. Le uniche insidie per i gunners arrivano da svarioni difensivi dei distatti Mertesacker e Koscielny. Inoperoso Szczesny. Tutto qui per l primo tempo. Lo spettacolo della Premier League è un assente ingiustificato nella prima frazione di gioco. S'intuisce facilmente il motivo per cui i black cats hanno mantenuto la porta inviolata nelle ultime quattro uscite della Premier. L'organizzazione difensiva è una prerogativa della cura O'Neill. Tutta un'altra storia nel secondo tempo. Un'autentica rivoluzione. Dopo un avvio sulla falsariga del primo tempo ci pensa Gardner a scuotere definitivamente l'incontro. Il suo duello con Szczesny ha il sapore di una sfida all'ok Corral. Doppia conclusione mancina da fuori, doppio miracolo di un immenso Szczesny. Al 70esimo il risultato si sblocca. McClean s'invola verso la porta sfruttando un errore imbarazzante di Mertesacker (infortunatosi nell'occasione) e trafigge Szczesny con un diagonale imparabile. L'Arsenal reagisce immediatamente. Ramsey (appena subentrato) s'inventa un destro chirurgico da fuori. La palla sbatte su entrambi i pali prima di insaccarsi in rete. Al 90esimo si consuma l'happy end da commedia americana. Arshavin pennella un cross delizioso per Thierry Henry. Il campione francese si esibisce in una spaccata vincente, un colpo tipico del suo repertorio. Henry corona nel migliore dei modi il suo ultimo gettone di presenze in Premier. Dopo la partita di Mercoledì a San Siro l'idolo dei tifosi dell'Arsenal tornerà infatti dai suoi New York Red Bulls. Storie incredibili. Storie che solo la Premier sa offrire. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol: McClean (70), Ramsey (75), Henry (91),
Sunderland S Mignolet, M Turner, P Bardsley, J O'Shea, K Richardson , S Larsson, C Gardner, S Sessegnon, J Colback, J McClean, F Campbell (J Dong-Won, 87)
Arsenal W Szczesny, T Vermaelen, P Mertesacker (A Ramsey, 72), B Sagna, L Koscielny, T Walcott (A Arshavin, 87), A Song, A Oxlade-Chamberlain (T Henry, 66), T Rosicky , M Arteta, R van Persie
Referee: Neil Swarbrick
Attendance: 40312
Stadium: Stadium of Light
Table: 58 Man utd, 57 Man City, 53 Tottenham, 43 Arsenal & Chelsea, 42 Newcastle, 39 Liverpool..

venerdì 10 febbraio 2012

E’ durato poco, ma è stato bellissimo… Wenger pronto a salutare nuovamente Henry: “Mi sarebbe piaciuto tenerlo un altro po’”

E' stata una splendida favola, ma come ogni storia che si rispetti, anche quella tra Thierry Henry e l'Arsenal si avvicina alla conclusione. Arrivato in prestito dai NY Red Bulls, l'attaccante francese sta per lasciare per la seconda volta i Gunners per far ritorno negli USA. A confermarlo è stato Arsene Wenger che ha svelato la data di fine prestito: il 16 febbraio. Il tecnico francese ha spiegato come stanno le cose: "Mi sarebbe piaciuto poter contare su Thierry per un altro paio di settimane ma lui è il capitano dei Red Bulls ed è giusto che faccia ritorno a New York. Sapevamo fin dall'inizio che avremmo dovuto liberalo e manterremo la nostra parola. Il derby col Tottenham? Henry non ci sarà". Il fuoriclasse francese sarà a disposizione di Wenger per due gare ancora, quelle con il Sunderland e con il Milan in Champions. In questa sua seconda mini esperienza con la maglia dei Gunners ha sin qui segnato due reti in cinque apparizioni, la prima al debutto in FA Cup col Leeds, la seconda in campionato nel 7-1 rifilato al Blackburn.

lunedì 6 febbraio 2012

Anche Londra con la neve..

Wenger: “Hazard mi piace moltissimo”

Eden Hazard, talento belga del Lille, ha fatto sapere recentemente di essere interessato ad un trasferimento in Premier League durante il mercato estivo di giugno. Il calciatore 21enne piace a tutti i grandi club inglesi, con l’Arsenal in prima fila. Arsène Wenger, ai microfoni del quotidiano belga “La Dernière Heure”, ha svelato: “Lo prenderei volentieri, mi piace molto, per molteplici ragioni. È un calciatore dotato di spiccati caratteristiche creative, si sa adattare all’avversario, ha una grande visione di gioco e sa finalizzare l’azione molto bene. Hazard ha il profilo per un top club come l’Arsenal”.

domenica 5 febbraio 2012

Henry, l’Arsenal vuol estendere il prestito

L’allenatore dell’Arsenal Arséne Wenger punta ad estendere il prestito dell’attaccante dei New York Red Bulls Thierry Henry. L’attuale accordo col team della MLS prevede il rientro di Henry a New York dopo il match del prossimo 15 febbraio in Champions League contro il Milan.Wenger ha dichiarato che i Gunners non hanno parlato ancora dell’estensione con i Red Bulls, ma la considerano possibile. ”Non ho ancora verificato. Forse al massimo potremo tenerlo altre due settimane”. Due settimane che consentirebbero al 34enne Henry di essere disponibile per l’FA Cup e per l’importantissimo scontro del 26 febbraio col Tottenham, dando così supporto in avanti all’olandese Robin van Persie, al momento capocannoniere della Premier League con 22 reti, a seguito della tripletta nel 7-1 sul Blackburn che ha visto anche un gol di Henry nel recupero. Il gol, probabilmente il suo ultimo all’Emirates, porta il record di Henry in maglia Arsenal a quota 228, anche se il suo contributo è stato ben maggiore delle due reti segnate sinora. Wenger: ”Sta dando tanto alla squadra. E’ uno positivo, tutti ascoltano i suoi consigli e lo rispettano. Per ora starà qua altre due partite. E con Sunderland e Milan saranno due signore partite“.

sabato 4 febbraio 2012

PL ARSENAL-BLACKBURN ROVERS= 7-1

Sotto una parte della storia dell'Arsenal in campo, Henry segna il 228° gol con la maglia dell'Arsenal e Robin VanPersie con il suo hattrick arriva a 123 gol, una prova superlativa quella dei Gunners contro i Rovers.
Dopo aver racimolato la miseria di 4 punti nelle prime 5 partite di Premier League del 2012, l’Arsenal di Wenger si riscatta travolgendo all’Emirates un pessimo Blackburn con un 7-1 che non ammette repliche e che riporta i Gunners a ridosso della zona Champions. I londinesi partono fortissimo, trovando il gol dopo nemmeno due minuti con Robin van Persie, che insacca da due passi sull’assist radente di Walcott. Tutto facile? Così sembra, perché l’Arsenal inizia a controllare tranquillamente il ritmo, se non che al 32’ Gamst Pedersen si inventa una gran punizione mancina dai 20 metri che beffa Szczesny e firma l’inatteso 1-1. La rete del pareggio del Blackburn, però, risveglia i Gunners, che nell’arco di 5 minuti chiudono la partita: al 38’ Van Persie fa 2-1 al termine di un’azione incredibilmente somigliante a quella del primo gol, mentre al 40’ è il giovane Oxlade-Chamberlain a far centro per la prima volta in Premier su assist dell’olandese. Il primo tempo si chiude poi con la giusta espulsione di Givet, che di fatto mette i titoli di coda al match con 45 minuti d’anticipo. In avvio di ripresa l’Arsenal allunga ulteriormente, segnando altre tre reti in un quarto d’ora: Arteta fa poker di destro su azione d’angolo (51’), Chamberlain firma la sua doppietta personale sfruttando il terzo assist di Walcott (54’) e Van Persie completa l’hat-trick con un bel destro sotto la traversa (61’). Il Blackburn quindi si arrende, Wenger fa un po’ di turnover e la partita si spegne, con il subentrato Thierry Henry che completa la festa all’ultimo minuto di recupero siglando il 7-1 con la complicità di una deviazione sfortunata di Dann e consegnando così 3 punti fondamentali ai Gunners, che provano a rilanciarsi in campionato a 10 giorni dalla prima sfida contro il Milan. Per i rossoneri tre campanellini d’allarme che rispondono ai nomi di Van Persie, Walcott e Oxlade-Chamberlain: Diavolo avvisato…
da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol: Robin VanPersie (2), Morten Gamst Pedersen (31), Robin VanPersie (38, 62), Alex Oxlade-Chamberlain (40, 54), Mikel Arteta (51), Thierry Henry (90)
Arsenal W Szczesny, T Vermaelen , P Mertesacker, L Koscielny (B Sagna, 68), T Walcott, A Song (Y Benayoun, 72), F Coquelin, A Oxlade-Chamberlain (T Henry, 68), T Rosicky, M Arteta, R VanPersie
Blackburn P Robinson, S Dann, M Olsson , G Givet (s/o 43), D Dunn (G Hanley, 45), M Pedersen, S Nzonzi , D Hoilett, R Petrovic, J Lowe (B Orr, 35), A Modeste
Referee: A Marriner
Attendance: 59643
Stadium: Emirates stadium
Table: 54 Man City & Man utd, 49 Tottenham, 42 Chelsea, 40 Arsenal, 39 Newcastle, 38 Liverpool..

mercoledì 1 febbraio 2012

PL BOLTON-ARSENAL= 0-0

I Gunners partono forte. È appena scoccato il 10' quando, nel giro di 30 secondi, il solito incontrollabile Van Persie va vicino al gol con un bel colpo di testa respinto sulla linea, e lancia Ramsey che non riesce però a trafiggere il portiere avversario. L’occasionissima ce l’ha poi Walcott, ma il nazionale inglese, lanciato da Oxlade-Chamberlain, riesce a centrare Bogdan in uscita. I Trotters non si limitano a guardare, e lo spilungone Ngog ha le sue belle chance. Se sulla prima ci arriva in qualche modo Szczesny, la seconda è sprecata dal francese, che non trova lo specchio della porta. Due legni negano la gioia del gol a RVP dopo la pausa. Al 62’, il suo tentativo di tap-in, sul pregevole cross di Sagna, s’infrange contro il montante alla sinistra di Bogdan. Ma il capolavoro l’olandese lo prova all’80’: il suo delizioso pallonetto non scende quando basta e trova solo la traversa. Entra anche Henry, ma nel finale è il Bolton ad andare più vicino al vantaggio con Mark Davies, fermato dall’uscita di Szczesny.
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Bolton A Bogdan, Z Knight, D Wheater, G Steinsson , S Ricketts, M Petrov (T Tuncay, 81), N Reo-Coker (D Pratley, 89), C Eagles, M Davies, F Muamba, D Ngog (K Davies, 75)
Arsenal W Szczesny, T Vermaelen , P Mertesacker, B Sagna, L Koscielny, T Walcott, A Song, A Ramsey (T Rosicky, 80), A Oxlade-Chamberlain (T Henry, 69), M Arteta, R van Persie
Referee: C J Foy
Attendance: 24371
Stadium:Reebok Stadium
Table: 54 Man City & Man utd, 49 Tottenham, 42 Chelsea, 39 Newcastle, 38 Liverpool, 37 Arsenal... 
Le dichiarazioni di Wenger nel dopo gara sono spiazzanti, adesso ammette che per arrivare quarti a fine stagione l'Arsenal deve giocare ogni partita come una finale (fin qui è chiaro..e matematico), "veniamo da 3 sconfitte consecutive in Premier League che avremmo potuto vincere.." avrei voluto rispondere al manager francese ..."si, ma le hai perse..", l'alsaziano è sempre intento a cercar scuse e mai a prendersi le colpe, specie quando sono cosi palesi.
Ripeto, non aver rinforzato la squadra a gennaio è un'altra sua colpa che spero a fine stagione non sia determinante.

Transfer window 2012

Nella foto Thomas Eisfeld appena arrivato ad Ashburton Grove dal Borussia Dortmund.

Ins Thierry Henry (New York Red Bulls, loan); Thomas Eisfeld (B Dortmund, £600,000).

Outs Luke Freeman (Stevenage, undisc); Vito Mannone (Hull, loan); Daniel Boateng (Swindon, loan); Gavin Hoyte (AFC Wimbledon, loan); Paulo Botelho (Levante, loan); Emmanuel Frimpong (Wolves, loan); Sanchez Watt (Crawley, loan); Wellington (Alcoyano, loan); Sead Hajrovic (Barnet, loan); Rhys Murphy (Preston, loan).