giovedì 28 febbraio 2013

L'Arsenal insignirà Bergkamp di una statua.

Insieme a Thierry Henry, Tony Adams e l'ex allenatore Herbert Chapman, anche a Dennis Bergkamp l'Arsenal riserverà medesimo trattamento. Il club londinese, infatti, ha pronta una statua da collocare all'Emirates Stadium con raffigurato il fuoriclasse olandese. Bergkamp, che ha militato nei 'Gunners' per 11 stagioni (dal 1995 al 2006) sarà insignito di una scultura al pari degli altri tre personaggi che hanno fatto la storia della società e raffigurerà lo strepitoso aggancio effettuato durante il match di Premier col Newcastle del 2003 con cui propiziò un goal ancora oggi rimasto nella memoria di tifosi e appassionati. L'ex fantasista olandese, con l'Arsenal ha vinto tre campionati e quattro FA Cup e nei giorni scorsi era emersa la voce secondo cui il club inglese avrebbe pronto per lui un incarico in prima squadra.
da http://www.goal.com

martedì 26 febbraio 2013

L'Arsenal è ricchissimo: ha 80 milioni da spendere.

Quinto in Premier, praticamente fuori dalla Champions, l’Arsenal di Arsene Wenger si prende una bella rivincita nel conto in banca. L’ultimo bilancio registra infatti un utile di 18 milioni di euro grazie alle cessioni di Van Persie al Manchester City e di Alex Song al Barcellona. Non solo: nelle casse ci sarebbero riserve per 145 milioni di euro. Ergo: la lunga politica di risanamento dei Gunners consente di avere un tesoretto di almeno 80 milioni di euro da investire sul mercato. Il profumo dei soldi fa accostare diversi giocatori all’Arsenal: il difensore dell’Athletic Bilbao Fernando Amorebieta, 27 anni; il centrocampista dell’Eintracht Francoforte Sebastian Rode, 22; l’attaccante austriaco Andreas Wiemann, 21, che rifiutato di prolungare il contratto con l’Aston Villa; il difensore del Liverpool Martin Skrtel, 28 anni. Il mercato dell’Arsenal sarà condizionato dal risultato finale in campionato. In questo momento, i Gunners sono quinti. Domenica c’è il derby in casa del Tottenham. Il Chelsea, quarto, ha problemi interni. Conquistare la quattordicesima partecipazione consecutiva alla Champions è fondamentale per foraggiare ulteriormente le casse e l’Arsenal è abituato a piazzare lo sprint finale, ma quest’attesa condiziona indubbiamente i programmi.Qualcosa si muove anche su altri fronti. da http://www.gazzetta.it

sabato 23 febbraio 2013

PL ARSENAL-ASTON VILLA= 2-1


Muove la classifica la squadra di Arsène Wenger che in casa ritrova la vittoria dopo i k.o. sanguinosi contro Blackburn e Bayern. Il manager francese non contento della prestazione contro i tedeschi modifica interamente l’assetto della propria squadra disegnando un 4-3-2-1 con Walcott e Cazorla a supporto di Giroud. Importante ritrovare invece Monreal in difesa ad occupare la corsia di sinistra dopo il fallimento dell’esperimento Vermaelen. I gunners sembrano aver trovato la cura per guarire da ogni malanno visto che dopo soli cinque minuti Cazorla trova il gol del vantaggio, ma i Villans difendono con le unghie e con i denti e spaventano più volte la retroguardia londinese con pericolosi contropiedi fatti partire grazie alle voragini lasciate dai gunners a centrocampo. Nel secondo tempo arriva il punto del pari con Weimann, ma l’Arsenal viene comunque salvata da un prorompente Cazorla, tutto fare, che dopo aver cercato in ogni maniera di far segnare i compagni prende l’iniziativa ed infila Guzan per il 2-1 finale (11 gol in Premier League), rilanciando così l’Arsenal ad un -1 rispetto al quarto posto utile per la qualificazione alla Champions League.  Parte fortissimo l’Arsenal che si toglie da dosso l’ansia dopo i due k.o. consecutivi in casa che hanno sancito l’eliminazione dalla Fa Cup, e quasi certamente l’eliminazione dalla Champions League. Il primo tentativo è quello di Walcott che sbuca senza problemi sulla corsia di sinistra ed impegna Guzan ad un super intervento a bloccare il tentativo del nazionale inglese. Poco dopo ancora offensiva da sinistra dell’Arsenal con il pallone che viene destinato a Cazorla, primo tentativo di sinistro andato a vuoto, ribattuta con il destro e gol del vantaggio per i gunners con il pallone che finisce all’angolino più lontano senza che l’estremo difensore statunitense potesse far niente sulla conclusione dell’ex Málaga. Solo dopo aver subito il gol gli ospiti si svegliano e si cerca subito Benteke - mr. 11 gol in campionato - anche se il belga viene fermato, regolarmente secondo Atkinson, da Morneal appena entrato in area di rigore. Al 10’ arriva invece la prima conclusione a rete dell’Aston Villa con il tiro dal limite dell’area di Agbonlahor che trova però i guantoni di Szczęsny. Rispetto alla gara contro il Bayern la difesa sembra tenere abbastanza bene il pericolo n. 1 Benteke, ma il possesso dei gunners è sterile e molte volte è l’Aston Villa che si fa pericoloso con veloci contropiedi fatti partire da N’Zogbia e Delph che sfruttano appieno le voragini lasciate dai padroni di casa a centrocampo. Al 25’ è ancora Szczęsny ad essere decisivo, con il portiere polacco a salvare la propria porta dalla conclusione ravvicinata di Benteke, il pallone rimane in area ma ci pensa poi Vermaelen a spazzare ogni pericolo. Alla mezz’ora arriva finalmente la risposta dell’Arsenal con l’incursione centrale di Diaby che scarica verso Walcott, l’inglese cerca la magia con un sinistro a giro dal limite dell’area ma il classe ’89 sfiora di pochissimo la traversa della porta difesa da Guzan. Nel finale cerca di trovare il raddoppio in due occasione Giroud, ma l’ex attaccante del Montpellier non riesce ad essere incisivo in attacco. Prima il francese non arriva per poco di testa sul cross da sinistra di Cazorla, poi dopo un uno-due con Walcott cerca il pallonetto a superare Guzan che finisce però oltre il palo alla destra dell’estremo difensore ospite. La ripresa incomincia senza nessun cambio da parte di entrambi i manager ma è l’Aston Villa la prima squadra a farsi pericolosa con il colpo di testa di Clark che sfiora di qualche centimetro la traversa, dopo essere stato lasciato completamente solo dalla retroguardia londinese su azione di calcio d’angolo. Arriva però pronta la riposta dei gunners con un’occasionissima sui piedi di Giroud che manca clamorosamente la porta da breve distanza dopo un servizio più che invitante di Cazorla. Il copione della partita non cambia, i padroni di casa impegnati a mantenere il possesso di palla per costruire il gol del 2-0, lasciando troppo terreno però agli uomini di Lambert sempre pericolosi in contropiede; al 59’ infatti è Weimann dalla destra a trovare un liberissimo Agbonlahor in area di rigore ma il suo colpo di testa non trova la porta difesa da Szczęsny. Wenger cerca di cambiare le cose con l’inserimento di Ramsey al posto di Diaby, ma il problema è l’attacco con Walcott praticamente inesistente ed un Giroud volenteroso ma inefficace. La legge del calcio è abbastanza chiara, e viene confermata anche all’Emirates, inutili gli attacchi dell’Arsenal e quest’ultima viene punita dall’ennesimo contropiede degli ospiti che pareggiano i conti al 68’ quando il preciso destro di Weimann supera Szczęsny per il gol del pareggio, con l’austriaco che trova la quinta rete personale in Premier League.  Wenger fa fatica a metabolizzare il gol del pareggio e manda in campo anche Podolski, al posto di Jenkinson, per un improbabile 3-3-3-1 con il tedesco che si aggiunge a Walcott e Cazorla per fare da supporto all’unica punta Giroud. Il francese cerca l’incornata di testa ma sembra non aver fortuna quando Guzan fa un super intervento mandando in angolo. Il nuovo assetto garantisce però all’Arsenal una presenza offensiva disarmante per i Villans, ma il lavoro di Cazorla viene sprecato da Podolski che da due passi e senza portiere manca clamorosamente il controllo non riuscendo a mettere il pallone in rete. Così lo spagnolo ex Villarreal capisce che deve fare tutto da solo, e qualche secondo più tardi ci pensa lui ad appoggiare in rete dopo l’assist da sinistra di Nacho Monreal portando nuovamente in vantaggio l’Arsenal grazie al suo personale gol n. 11 in campionato. Ora i gunners devono pensare a difendere e Wenger rimette in campo un difensore, con Koscielny che prende il posto di un impalpabile Walcott, con i padroni di casa che riescono a resistere bene negli ultimi minuti le incursioni degli ospiti ritrovando così il sereno e la vittoria nonostante un gioco lontano anni luce dagli standard dell’Arsenal che conosciamo. da http://it.eurosport.yahoo.com
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Arsenal: Szczesny, Jenkinson (Podolski 76), Mertesacker, Vermaelen, Monreal, Diaby(Ramsey 60), Arteta, Cazorla, Wilshere, Walcott (Koscielny 90), Giroud. 
Booked: Diaby.
Goals: Cazorla 6, 85.
Aston Villa: Guzan, Lowton, Clark, Baker, Bennett, Delph, Westwood (El Ahmadi 72), N'Zogbia (Dawkins 82), Weimann, Benteke, Agbonlahor. Subs not used: Marshall, Holman, Sylla, Bowery, Lichaj.
Booked: Lowton, Delph.
Goals: Weimann 68.
Att: 60,079
Referee: Martin Atkinson (W Yorkshire)
Table. 68 Man United, 53 Man City, 49 Chelsea, 48 Tottenham,  47 Arsenal, 42 Everton, 40 West Bromwich, 39 Liverpool...

venerdì 22 febbraio 2013

Wenger: "Mai pensato alle dimissioni"

Tre giorni dopo la pesante sconfitta contro il Bayern Monaco, Arsene Wenger ribadisce la propria determinazione in conferenza stampa. L'allenatore dell'Arsenal ha dichiarato: "Non ho mai pensato alle dimissioni, neanche per un secondo. I risultati non influiscono sulla panchina, quanto la motivazione e il desiderio di vincere, la mentalità vincente. Ho un contratto fino a giugno 2014, tuttavia, e abbiamo solo obiettivi a breve termine, perché non ho ancora deciso cosa succederà dopo quella data".
da http://www.calciomercato.it

martedì 19 febbraio 2013

CL ARSENAL-BAYERN MONACO= 1-3


Un Wilshire sconsolato, l'inglese è stato il migliore in campo per l'Arsenal, nella foto sotto Wenger a fine partita qualche rimprovero da parte dei tifosi dell'Arsenal l'ha preso.
Vittoria per il Bayern Monaco a Londra contro l’Arsenal (1-3) e del Porto in casa con il Malaga (1-0) nei due match in programma oggi e validi per l’andata degli ottavi della Champions Lesague. Il Bayern ha messo sotto l’Arsenal nel primo tempo passando in vantaggio dopo 7’ con Kroos e raddoppiando al 21’ con Mueller.   La squadra bavarese sembrava non conoscere ostacoli al cospetto di una formazione che, invece, non riusciva a reagire. Poi, nella ripresa, un’indecisione in uscita del portiere del Bayern Neuer ha permesso a Podolski di segnare di testa rimettendo in carreggiata la formazione di Wenger. Ma i tedeschi hanno insistito nel loro forcing ed hanno ipotecato la qualificazione ai quarti di finale della competizione segnando l’1-3 al 32’ della ripresa con Mandzukic. Nel finale il Bayern ha chiuso in attacco e poteva ulteriormente arrotondare il punteggio.  da http://www.lastampa.it
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Arsenal: Szczesny, Sagna, Mertesacker, Koscielny, Vermaelen, Arteta, Wilshere, Ramsey (Rosicky 71), Cazorla, Podolski (Giroud 71), Walcott. 
Subs not used:Mannone, Diaby, Oxlade-Chamberlain, Coquelin, Jenkinson.
Goals: Podolski 55.
Booked: Sagna, Vermaelen, Arteta, Ramsey, Podolski.
Bayern Munich: Neuer, Lahm, Van Buyten, Dante, Alaba, Javi Martinez, Schweinsteiger, Muller, Kroos (Gustavo 73), Ribery (Robben 83), Mandzukic (Gomez 78)
Subs not used: Starke, Shaqiri, Rafinha, Tymoschuk.
Goals: Kroos 7, Muller 21, Mandzukic 77.
Booked: Lahm, Muller, Schweinsteiger.
Referee: Svein Oddvar Moen (Norway)
Attendance: 59,974

Wenger: "mi rimpiangerete quando non ci sarò più.."

E’ un monito ai suoi tifosi quello di Arséne Wenger, che suona quasi come una minaccia “Vi mancherò quando non sarò più l’allenatore dell’Arsenal”.  La frase è stata pronunciata durante la conferenza stampa pre-partita di Champions League, alla vigilia del delicatissimo match contro il Bayern Monaco.  Queste le parole del tecnico alsaziano, durante un secco botta e risposta con i giornalisti che in un paio di momenti ha toccato punte di tensione decisamente superiori allo standard: “Sono sicuro che mi rimpiangerete quando non ci sarò più.  Pensate a quali e quanti club avrei potuto allenare in questi anni, un giorno ve lo racconterò”.  Wenger, sotto pressione più che mai in questa stagione dopo aver abbandonato da tempo la lotta per il titolo di campione e alla luce delle recenti eliminazioni dalle coppe nazionali e contestato dai tifosi per aver lasciato andare Robin Van Persie, ha aggiunto: “Sono stato qui per 16 anni e il mio impegno è ancora oggi quello di sempre.  Faccio questo mestiere da 30 anni e se fossi un paranoico lo avreste già scoperto da tempo.  Ho lavorato per 16 anni qui in Inghilterra e penso di meritare un certo rispetto.  Potete dire certamente che non sto lavorando bene, ma manipolare la realtà delle cose è assolutamente sbagliato”.  Poi, dopo aver bacchettato la giornalista per l’inappropriata domanda sulla FA Cup (durante una conferenza stampa pre-partita di Champions League – n.d.r.), torna sulla clamorosa eliminazione per mano del Blackburn: “La gente dice che non prendo sul serio la FA Cup, ma l’ho vinta ben 4 volte.  Ditemi il nome di un altro allenatore che ci sia riuscito.  E’ una mancanza di rispetto dire che ho schierato una squadra debole, in campo c’erano 11 internazionali”.  Infine, il tecnico guarda al match contro il Bayern: “Tanti diranno che questo non è il momento migliore per vincere la competizione (la Champions League – n.d.r.) ma io penso invece che sia una fantastica opportunità perché sono certo che abbiamo una squadra davvero forte.  Quella che viene fatta da tutti è un’analisi molto superficiale.  Siamo l’unico club inglese che ha concluso una stagione imbattuto.  Siamo stati in finale di Champions League e arriviamo costantemente nei quarti di finale e in semifinale”. Le parole di Wenger sembrano però non convincere i tifosi, a secco di trofei da 8 lunghe stagioni, e pare più una difesa d’ufficio piuttosto che una reale spiegazione al perché di tanti fallimenti.  La doppia sfida contro il Bayern potrebbe essere un’occasione di riscatto per i Gunners, salvo trasformarsi in un’altra clamorosa delusione.  da http://quellichelapremierleague.com

domenica 17 febbraio 2013

Arsenal nella bufera, Moyes per la panchina

Al momento, dopo l’eliminazione dalla Coppa d’ Inghilterra, per l’Arsenal è la peggiore stagione da sedici anni e mezzo a questa parte, cioè da quando Arsene Wenger siede sulla panchina dei Gunners.
La robusta rotazione di uomini (7 cambi) in previsione dell’impegno di martedì prossimo in Champions League non ha pagato. Ora il Bayern Monaco fa ancor più paura mentre torna a bollire la rabbia ei tifosi che chiedono la testa (e le dimissioni) del tecnico alsaziano.
La sconfitta contro il Blackburn brucia particolarmente perché non solo allunga a 8 la serie di anni in cui l’Arsenal chiuderà la stagione senza una vittoria nelle coppe nazionali ma anche perché è la prima volta che i Gunners vengono elminati da una formazione di serie inferiore.
Stamattina, ritrovo per tutti i giocatori al centro tecnico di Colney, si pensa subito ai tedeschi del Bayern mentre si stanno diffondendo pesanti rumors che voglio David Moyes, attuale tecnico dell’Everton (in scadenza di contratto e che ancora non ha rinnovato il suo impegno con i Toffees) in cima alla lista dei possibili sostituti di Wenger per la prossima stagione. da http://quellichelapremierleague.com

sabato 16 febbraio 2013

FAC ARSENAL-BLACKBURN= 0-1

Stanco di veder depauperata questa squadra da una manager ed una dirigenza proposita solo ai loro interessi, oggi doveva essere la partita della stagione, altro che il match di martedi.. contro il Bayern
Basta un dato per dare la reale dimensione di quanto possa far male una sconfitta del genere ai Gunners: mai nei diciassette anni dell’era Wenger l’Arsenal era stata eliminata in Fa Cup da una squadra di categoria inferiore. Quest’oggi l’impresa è riuscita al Blackburn Rovers, squadra fino allo scorso anno in Premier League ma quest’anno militante in Championship e capace di approdare ai quarti della coppa nazionale inglese per la seconda volta dal 2007 ad oggi. É una sconfitta amara per l’Arsenal perché con ogni probabilità significa dire addio alla possibilità di tornare ad alzare un trofeo in questa stagione otto anni dopo l’ultima volta (Fa Cup 2005) alla luce del cammino senz’altro in salita che aspetta gli uomini di Wenger in Champions League. Il Blackburn espugna l’Emirates Stadium grazie alla rete del turco Kazim Richards, praticamente l’unico tiro in porta in 90′ dei Rovers che si sono chiusi a testuggine a protezione della loro porta lasciandola immacolata per la terza volta in altrettante partite di Fa Cup in questa stagione. Il predominio territoriale dell’Arsenal però è stato totalmente inefficace: troppo lenta la manovra dei Gunners, troppo fumosa sotto porta la squadra di Wenger che quest’oggi ha pagato caro quella difficoltà nel creare gioco mostrata in molte occasione in questa stagione. Anche perché il tecnico francese si è concesso un ampio turnover in vista della sfida di Champions contro il Bayern Monaco, anche se paradossalmente il Blackburn ha realizzato il gol-vittoria proprio quando erano entrati in campo i pezzi da novanta. In particolare Wenger ha lasciato inizialmente a riposo Cazorla, Ramsey, Walcott, Podolski e soprattutto Wilshere, l’unico giocatore in grado di dare brio al gioco dell’Arsenal. Rosiscky ha provato a farne le veci ma ci è riuscito solo in parte; nel primo tempo nonostante percentuali di possesso palla che sfioravano l’ottanta per cento l’Arsenal ha avuto solo due vere palle gol: al 24′ quando Kean è stato reattivissimo nell’alzare sopra la traversa il colpo di testa di Diaby su azione d’angolo, e al 43′ quando Gervinho lanciato in profondità da Rosicky ha sciaguratamente concluso a lato da posizione favorevolissima. Nella ripresa l’Arsenal ha continuato a sonnecchiare e a trotterellare a basso ritmo, una manna per il Blackburn che schierato con un ermetico 4-5-1 non lasciava passare neppure uno spillo dentro la sua area. Rosicky ha provato a suonare la sveglia al 66′ con un destro secco dal limite respinto dalla traversa; poi al 70′ ha deciso di intervenire Wenger giocandosi un clamoroso triplo cambio: fuori Rosicky, Chamberlain e Gervinho, dentro Wilshere, Cazorla e Walcott. Ma un minuto dopo il Blackburn è passato in vantaggio sfruttando il pessimo allineamento della difesa Gunner: lancio lungo dalla difesa, sponda di Pedersen che vince il duello aereo con Coquelin, conclusione al volo da dentro l’area di Olsson, respinta centrale di Szczesny e Kazim è il più lesto a ribattere a rete con una conclusione sporca ma vincente. La reazione rabbiosa dell’Arsenal si arena negli spazi intasatissimi dell’area del Blackburn: il colpo di testa centrale di Walcott e la conclusione sull’esterno di rete di Arteta a tempo scaduto non sono sufficienti a rovinare la festa della squadra di Appleton. Blackburn ai quarti e Arsenal alle prese con una stagione dal bilancio sempre più deficitario. da http://teladoiolamerica.net
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Arsenal: Szczesny, Vermaelen, Koscielny, Monreal, Diaby, Rosicky (Wilshere 70), Arteta, 
Oxlade-Chamberlain (Cazorla 70), Coquelin, Giroud, Gervinho (Walcott 70)Subs not used: Mannone, Sagna, Ramsey, Podolski Booked: Coquelin
Blackburn: Kean, Orr, Martin Olsson, Dann, G Hanley, Lowe, Pedersen, Marcus Olsson (Bentley 63), Williamson, Rhodes (Goodwillie 83), Kazim-Richards
Subs not used: Usai, Givet, Rekik, Nunes, Nuno Gomes Booked: Orr, Goodwillie
Goal: Kazim-Richards 72
Referee: Mike Dean
Attendance: 60,070

Wenger: "Possiamo vincere la Champions League!"

Forse una provocazione, forse no: fatto sta che Arsene Wenger sembra credere nelle possibilità dell'Arsenal di vincere questa Champions League, ponendo fine a un digiuno di titoli che prosegue da otto anni. L'allentore dei 'Gunners', come riferisce il 'Daily Mail', ha dichiarato: "Ci aspetta il Bayern Monaco agli ottavi di finale. Se riusciremo a eliminarlo, perché non dovremmo vincere? Di certo è un obiettivo più realistico della Premier League, dove siamo molto distanti dalla vetta".
da http://www.calciomercato.it

giovedì 14 febbraio 2013

Henry non si arrende: "Voglio tornare"

Therry Henrynon si arrende e torna a parlare di un possibile ritorno all'Arsenal. Ecco le parole del francese riportate dal 'Daily Mail': "Tutto ciò che so è che voglio tornare a giocare e vorrei farlo nell'Arsenal perchè me lo dice il mio cuore. E' la squadra per cui faccio il tifo, ho ancora un paio d'anni nelle gambe, vedremo. Ma vorrei davvero tornare all'Arsenal". da http://www.calciomercato.it

sabato 9 febbraio 2013

PL SUNDERLAND-ARSENAL= 0-1

Ci pensa lo spagnolo Santi Cazorla a trascinare i Gunners verso un'importantissima vittoria in trasferta contro il Sunderland. Londinesi in dieci uomini dal 62' per l'espulsione per doppia ammonizione di Jenkinson. Arsenal in apprensione per le condizioni di Wilshere, uscito per infortunio.
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SUNDERLAND: Mignolet, Gardner, Bramble, O'Shea, Rose (Vaughan 82), Sessegnon, Cattermole (Larsson 46), N'Diaye (Graham 68), Colback, Johnson, Fletcher. Subs Not Used: Westwood, Bardsley, Mangane, Cuellar. Booked: Cattermole, Larsson, Colback.
ARSENAL: Szczesny, Sagna, Mertesacker, Jenkinson, Monreal, Arteta, Wilshere (Diaby 50), Ramsey, Walcott (Miquel 87), Giroud, Cazorla. Subs Not Used: Mannone, Rosicky, Podolski, Oxlade-Chamberlain.
Booked: Jenkinson, Walcott.
Sent Off: Jenkinson (62).
Goals: Cazorla 35.
Attendance: 46,402
Referee: Anthony Taylor (Cheshire). 
Table. 62 Man United, 53 Man City, 49 Chelsea, 48 Tottenham,  44 Arsenal, 42 Everton, 37 Swansea,  36 Liverpool, 34 West Brom..

L'Arsenal prepara un ritorno in grande stile: pronto un incarico in prima squadra per Bergkamp

Si prospetta un celebre ritorno in casa Arsenal: i 'Gunners' hanno pronta un'offerta da sottoporre a Dennis Bergkamp riguardante un incarico in prima squadra. Il tutto, proprio mentre l'attuale direttore dell'Academy Liam Brady si prepara a rassegnare le proprie dimissioni a fine stagione. Il fuoriclasse olandese, come rivela in esclusiva 'Goal.com International', è in lizza per subentrare al 56enne che guida il vivaio dal 1996 insieme a David Court (responsabile degli under 18) e colui che gestisce gli under 21 Terry Burton. Ma l'attuale direttore del settore giovanile dell'Ajax potrebbe ambire ad un posto ancor più prestigioso. L'Arsenal e Bergkamp hanno avuto contatti informali la scorsa estate, quando Brady aveva lasciato intendere che il suo tempo al timone dell'Academy era ormai finito. E invece, adesso, appare più probabile che per l'ex fuoriclasse dei 'Gunners' si possano schiudere le porte di un ruolo in prima squadra. Bergkamp, che ha militato nel club londinese per undici stagioni (dal 1995 al 2006), nella società di Amsterdam si è pian piano guadagnato i 'galloni' di allenatore in seconda al fianco di Frank De Boer dopo essere passato per il settore giovanile dei 'lancieri'. Tra l'altro, nel 2009 l'olandese dichiarò: "Voglio lavorare e formare una squadra in Inghilterra, non come allenatore ma come un membro del personale", stessa occasione nella quale ammise che sarebbe potuto tornare all'Arsenal. da http://www.goal.com

lunedì 4 febbraio 2013

su Gooner fanzine(London Calling)

A gennaio 2013 la mitica fanzine dei tifosi dell'Arsenal, the GOONER, http://onlinegooner.com/, ha pubblicato l'intervista e la recensione del libro.

sabato 2 febbraio 2013

PL ARSENAL-STOKE= 1-0

Nella foto Nacho Monreal al suo esordio con la maglia dei Gunners, non male, buona partita senza strafare ed una vittoria.
L’Arsenal conquista il terzo risultato utile in Premier League e riduce a cinque punti il distacco dal Chelsea. All’Emirates Stadium i Gunners piegano 1-0 un tenace Stoke City, grazie a una punizione deviata dalla barriera battuta dal tedesco Lukas Podolski, inserito dieci minuti prima da Arsène Wenger al posto di Alex Oxlade-Chamberlain. da http://it.uefa.com


Arsenal: Szczesny, Sagna, Mertesacker, Koscielny, Monreal, Diaby (Cazorla 68), Arteta, Wilshere, Oxlade-Chamberlain (Podolski 8),Walcott (Ramsey 90),Giroud. 
Subs not used: Mannone, Rosicky, Andre Santos, Jenkinson.
Goals: Podolski 78.
Stoke: Begovic, Shotton, Shawcross, Huth, Wilkinson, Walters (Jerome 84), Cameron (Owen 84), Nzonzi, Whelan, Etherington, Crouch (Jones 83). 
Subs not used: Sorensen, Adam, Whitehead, Kightly.
Booked: Whelan, Wilkinson, Shawcross.
Att: 59,872.
Ref: Chris Foy.
Table. 62 Man United, 52 Man City, 46 Chelsea, 42 Tottenham,  Everton, 41 Arsenal, 35 Liverpool, 34 West Brom, Swansea..

Anche i tifosi del Liverpool protestano all'Emirates

Anche i tifosi del Liverpool hanno deciso di protestare contro il ‘caro biglietti’ dell’Emirates Stadium, in occasione del match di ieri mercoledì sera tra Gunners e Reds (2-2 il risultato). Le 62 sterline (72 euro e spiccioli – n.d.r.) per vedere la partita non possono certo dirsi un prezzo ‘popolare’ e le proteste seguono di una settimana quelle dei tifosi del Manchester City che avevano ‘rispedito al mittente’ un consistente stock di circa 900 biglietti riservati agli ospiti che erano andati invenduti a causa del prezzo ritenuto eccessivo. Il gruppo di tifosi che ha fatto sentire la propria voce è il ‘Spirit of Shankly’ che da settimane sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione sul caro prezzi negli stadi. Dice Jay McKenna, membro del gruppo: “Non è solo l’Arsenal, tutti i club di Premier League in generale approfittano della situazione e spremono il tifoso in trasferta, che alla fine è quello più fedele e leale perché viaggia su e giù per il paese per stare accanto alla sua squadra. E nonostante ciò, 19 volte all’anno deve pagare prezzi sempre più alti”. Poi l’attacco contro i vertici della Premier League: “Gente come Richard Scudamore (Presidente della Premier League – n.d.r.) risponderà che il prezzo è determinato dall’incrocio tra domanda e offerta e che se una persona non vuole pagare certi prezzi, ci sarà qualcun altro pronto a farlo. Ma noi pensiamo che questo non sia un ragionamento giusto”. Infine la mano tesa ai tifosi degli altri club: “Riteniamo che il prezzo massimo di un biglietto di trasferta dovrebbe essere 25 sterline (poco meno di 30 euro – n.d.r.). Attualmente i meno cari sono tra le 30 e le 40 sterline (35 – 45 euro – n.d.r.). Vogliamo sederci attorno a un tavolo con la Football Supporters’ Federation (Federazione dei Tifosi – n.d.r.) e con i vari gruppo di tifosi, come ad esempio quelli dello United. Mettendo da parte le rivalità e unendoci insieme in questa giusta battaglia potremmo far sentire la nostra voce”. Proprio mercoledì, intanto, l’Arsenal ha annunciato che non ritoccherà i prezzi per la stagione 2013-14. E’ un segnale che qualcosa forse sta cambiando ma, difficilmente i tifosi giudicheranno questo gesto sufficiente per dichiarare conclusa la loro battaglia contro il caro biglietti. da http://quellichelapremierleague.com

venerdì 1 febbraio 2013

Arsenal: Monreal dal Málaga


L’Arsenal FC ha ingaggiato il nazionale spagnolo Nacho Monreal dal Málaga CF. I Gunners hanno sborsato circa 10 milioni di euro per assicurarsi il 26enne difensore, che arriva in Inghilterra dopo aver collezionato 45 presenze nella Liga con il club della Rosaleda. Monreal era passato al Málaga nel giugno del 2011 dal CA Osasuna per sei milioni di euro. Nove le presenze con la nazionale spagnola da quando ha debuttato contro la Macedonia nell’agosto del 2009.  Monreal ritrova l’ex compagno di squadra Santi Cazorla ma – essendo già sceso in campo in UEFA Champions League – non potrà sfidare l’FC Bayern München negli ottavi il 19 febbraio e il 13 marzo. da http://it.uefa.com

Transfer window 2013

In's
Nacho Monreal [Malaga - Arsenal] £10m
Out's
Marouane Chamakh [Arsenal - West Ham] Loan
Johan Djourou [Arsenal - Hannover 96] Loan
Emmanuel Frimpong [Arsenal - Fulham] Loan
Chuks Aneke [Arsenal - Crewe] Loan