sabato 28 settembre 2013

PL SWANSEA-ARSENAL= 1-2

Non basteranno sei giornate di Premier League per capire cosa vorrà fare l'Arsenal da grande, ma intanto i Gunners salgono in testa alla classifica del campionato d'Oltremanica giovando del pari fra dirimpettai, Tottenham e Chelsea, a White Heart Lane e godendosi i suoi gioielli a segno, dal classe 1995 francese Serge Gnabry al sempre più leader Aaron Ramsey, aspettando la prima rete di Mesut Özil. E per ora non c'è fretta perché l'Arsenal di Arsene Wenger fin qui è un coro senza stecche. Al Liberty Stadium contro gli Swans di Michael Laudrup non poteva esser semplice e non lo è stato, con Nathan Dyer e l'interessantissimo Ben Davies, esterno gallese classe 1993, a tergiversare sulle fasce per le strette di Gibbs e Sagna, e il solito Perez Michu catalizzatore offensivo a lavorare decine di cross. Un equilibrio in moto perpetuo di oltre un'ora di gioco e in proiezione d'attacco ma a portieri quasi disimpegnati perché Vorm trema solo nel recupero del primo tempo, quando una grande azione di Gnabry nello stretto smarca Giroud per il diagonale rasoterra sprecato sul fondo, mentre Szczesny salirà sarà decisivo soltanto dopo le reti.
Al 58' Serge Gnabry, un anno dopo il suo debutto nell'Arsenal (il 26 settembre 2012) contro il Coventry in Football League, completa un'azione meravigliosa e tutta di prima deiGunners con tacco di Giroud, assist di Ramsey e francese a chiamare Vorm all'uscita per il vincente rasoterra. E sconfessato il clean sheet il match s'infiamma: Arsenal subito vicino al raddoppio con Özil che che prova a battere Vorm sul primo palo ma l'uno degli Swans ha il riflesso per chiudere, poi Flamini e Cañas vengono "naturalmente" ammoniti e al 62' Ramsey segna proprio in Galles il suo ottavo gol stagionale (quarto in Premier) con Wilshere e Giroud in concorso di merito prima del dribbling a rientrare su Tiendalli e il destro sotto la traversa. Non è finita: Szczesny dice no due volte, prima in tuffo e poi a chiudere il primo palo, a Nathan Dyer prima di arrendersi a Ben Davies che all'81' tocca per ultimo sulla disperata (e scomposta)copertura di Mertesacker. Manca a questo punto un quarto d'ora di apnea prima del triplice fischio che al Liberty regala il primato ai Gunners cinque anni dopo l'ultima volta e a dieci dall'ultimo titolo: Arsenal Renaissance. da http://it.eurosport.yahoo.com
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Swansea (4-2-3-1): Vorm 6; Tiendalli 6, Flores 6, Amat 5, Davies 6; Canas 7, De Guzman 6; Dyer 5, Shelvey 7 (Bony 60, 6), Routledge 5 (Pozuelo 64, 6); Michu 7.
Subs not used: Taylor, Britton, Tremmel, Vazquez, Alfei. 
Booked: De Guzman.
Goal: Davies 82.
Arsenal (4-2-3-1): Szczesny 6; Sagna 6, Mertesacker 6, Koscielny 6, Gibbs 6; Flamini 6, Ramsey 7; Gnabry 7 (Arteta 77), Ozil 5 (Monreal 88), Wilshere 7 (Jenkinson 90); Giroud 6.
Subs not used: Vermaelen, Fabianski, Bendtner, Miyaichi.
Booked: Flamini, Arteta. 
Goals: Gnabry 58, Ramsey 62.
Man of the match: Aaron Ramsey.
Ref: Mark Clattenburg.
Att: 20,712.
Table. 15 Arsenal, 13 Tottenham, 11 Chelsea e Southampton, 10 Manchester City, Liverpool e Hull, 9 Everton e Aston Villa..

venerdì 27 settembre 2013

Wenger esce allo scoperto

Arsene Wenger è pronto a restare all'Arsenal anche nella prossima stagione. Come scrive oggi il 'Daily Mail', il proprietario Stan Kroenke vuole rinnovare il contratto del manager francese, in scadenza a giugno, e lo stesso Wenger è ben felice di restare a Londra. "Sono onorato del supporto di Stan Kroenke, è qualcosa di molto importante per me. - le parole di Wenger in conferenza stampa - Vorrei restare qui per sempre, perchè questo mi renderebbe immortale!".

mercoledì 25 settembre 2013

LC WEST BROMWICH-ARSENAL= 1-1 d.c.r. 3-4

Dopo che i tempi regolamentari tra Arsenal e West Bromwich Albion si erano chiusi sul punteggio di 1-1 (al gol di Eisfield aveva risposto Berahinho), i gunners si aggiudicano la lotteria dei penalties (decisivo l’errore di Amalfitano) e guadagnano l’accesso al quarto turno della League Cup. da http://it.eurosport.yahoo.com
WEST BROM: Daniels 6, Reid 7, Popov 6, Lugano 6, Dawson 7, Sinclair 6, Dorrans 5, Mulumbu 8 (Morrison 91), Berahino 6 (Amalfitano 101), Long 5 (Rosenberg 91), Sessegnon 6
Subs not used: Camp, Olsson, McAuley, Jones
GoalBerahino 71
Booked: Popov, Lugano, Reid 
ARSENAL: Fabianski 7, Mertesacker 6, Vermaelen 6, Monreal 6, Jenkinson 6, Arteta 7 (Bellerin 95), Miyaichi 5, Gnabry 7, Hayden 6 (Kris Olsson 84), Bendtner 6, Eisfeld 6 (Akpom 82)
Subs not used: Viviano, Flamini, Alex Iwobi, Park Chu-Young
Goal: Eisfeld 61
Booked: Monreal, Hayden, Vermaelen, Arteta  
Referee: Robert Madley
Attendance: 18,649

lunedì 23 settembre 2013

Wenger sull'infortunio a Walcott: ''Nessuno mi dice di cosa si tratta''

La vittoria per 3-1 riportata ieri dall'Arsenal contro loStoke City potrebbe avere un retrogusto amaro. Dopo gli infortuni capitati a Santi Cazorla ed Olivier Giroud (quello del francese è ben più grave), sui Gunners potrebbe essere caduta un'altra brutta tegola. Infatti, la punta Theo Walcott non è sceso in campo contro lo Stoke per un misterioso infortunio agli addominali, di cui lo stesso manager dei londinesi,Arsene Wenger non conosce l'entità: ''Il problema di Walcott è agli addominali, ma non so per quanto ne avrà. Nessuno è riuscito a dirmi con certezza se la cosa potrà risolversi in poco tempo''.

domenica 22 settembre 2013

PL ARSENAL-STOKE CITY= 3-1

Una domenica perfetta. Settima vittoria consecutiva tra campionato e coppe, il sesto gol del sempre più strepitoso Aaron Ramsey ad aprire le marcature, due assist (e mezzo) di un Ozil che sembra giocare nei Gunners da una vita, e la festa del centenario dell’Arsenal come squadra del nord di Londra (si trasferì ad Highbury esattamente 100 anni fa) è completata dal primato in classifica. Insomma, i tempi duri dei Gunners e la clamorosa – e brutta – sconfitta nella prima di campionato sono già un lontano ricordo. L’Arsenal infatti, dal 3-1 subito in casa contro l’Aston Villa, non si è più fermato e con 4 vittorie consecutive in Premier vola in testa alla classifica. Il merito, tanto per cambiare, passa dai piedi di due giocatori che stanno incredibilmente incidendo in questo inizio di stagione: Aaron Ramsey e Mesut Ozil. Da una parte il gallese, ancora oggi, ha confermato quanto il coro “He scores when he wants” sia clamorosamente di moda, siglando dopo 4 minuti il gol che ha aperto le marcature. Dall’altro, invece, l’acquisto che i tifosi dei Gunners avevano atteso per tutta l’estate: il giocatore di qualità. Non sarà infatti il bomber che tutti attendevano nel nord di Londra, ma l’Arsenal sembra già essere la creatura di Mesut Ozil. Il tedesco ex Real Madrid dà l’impressione di essere parte del meccanismo dei Gunners di Wenger dalla notte dei tempi, e non è un caso che tutte e tre le reti di oggi passino proprio dai suoi piedi. Se quella che apre il vantaggio è una punizione insidiosa non trattenuta da Begovic dopo solo 4 minuti – bravo Ramsey ad avventarsi sulla palla vagante -, le reti di testa di Mertesacker e Sagna nascono ancora da due calci da fermo del tedesco. Insomma, al di là di questo l’Arsenal gioca una buona partita ma soprattutto dà l’impressione di poter controllare bene lo Stoke. Già, ci sono anche i Potters in campo. Il radicale cambio di filosofia tra il gioco di Tony Pulis e quello di Mark Hughes propone uno Stoke decisamente più disposto a tenere il pallone nei piedi… ma allo stesso tempo ne sottolinea la sterilità in zona d’attacco. Il gol del momentaneo pareggio di Cameron al 26’ del primo tempo arrivato dopo un palo clamoroso colpito da Arnautovic, è in realtà tutto sommato un fulmine a ciel sereno nel pomeriggio dell’Arsenal. I Gunners avevano infatti controllato in precedenza e, nonostante qualche immediato scricchiolio post pareggio, l’hanno fatto anche per tutta la ripresa, portando via 3 punti strameritati e una vittoria – la settima consecutiva tra campionato e coppe – che conferma il momento di forma degli uomini di Wenger. E in una Premier che in questo primo mese è ancora alla caccia di un battistrada che possa imporre l’andatura, questo Arsenal prova a candidarsi come tale. da http://it.eurosport.yahoo.com
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Arsenal (4-3-2-1): Begovic 5; Cameron 6, Shawcross 6, Huth 6, Pieters  5 (Palacios 67); Wilson 6, N'Zonzi 6, Adam 6 (Ireland 59, 5); Walters 5, Arnautovic 6; Jones 6 (Pennant 75). 
Subs not used: Whelan, Crouch, Etherington, Crouch, Sorensen 
Stoke (4-3-2-1): Szczesny 6; Sagna7, Mertesacker 7, Koscielny 7, Gibbs 7; Flamini 8, Wilshere 6 (Monreal 73), Ramsey 7; Gnabry 5 (Ryo 73), Ozil 8 (Arteta 81); Giroud 6.
Subs not used: Vermaelen, Viviano, Bendtner, Jenkinson
Referee: Mike Dean
Man of the match: Ozil
Table. 12 Arsenal Tottenham, 10 Manchester City, Liverpool e Chelsea, 9 Everton, 8 Southampton,.

100 anni ad Islington!

Ecco la maglia con la quale giocherà oggi contro lo Stoke, celebrativa dei cento anni dell'Arsenal ad Islington!

mercoledì 18 settembre 2013

CL MAIRSELLE-ARSENAL= 1-2

Tra due squadre simili per stile di gioco e disposizione in campo, generalmente, lo spettacolo non è garantito. E il primo tempo del Velodrome, in effetti, non è indimenticabile, anche se gli uomini di Baup si fanno preferire. Valbuena è sempre velocissimo nello svariare su tutto il fronte d'attacco, Payet e André Ayew (sua la migliore occasione fino all'intervallo, un colpo di testa che sfiora il palo) supportano costantemente la punta centrale Gignac. L'Arsenal, in 45 minuti, offre solo un diagonale di Walcott facile per Mandanda.
Più ritmo e più emozioni nella ripresa, da una parte e dall'altra: i terzini Fanni e Gibbs mancano di un soffio una chance per parte, poi arrivano due lisci consecutivi, i cui differenti esiti cambiano il match. Il primo è di Mertesacker, con Gibbs che rimedia sulla linea. Il secondo, al minuto 65, vede protagonista Morel: Gibbs si segnala ancora positivamente per il cross, Walcott è al posto giusto per mettere dentro l'1-0 con un gran destro al volo. E così, anche se Ozil non è scintillante come all'esordio a Sunderland, Wenger può godersi il colpo esterno, sigillato da un Ramsey in stato di grazia. La percussione centrale del gallese, che dà il 2-0 agli inglesi, chiude i giochi, perché il rigore dell'1-2 di Jordan Ayew arriva solo un attimo prima del fischio finale. L'Olympique ha già mezzo piede fuori dalla Champions dopo la prima giornata: in un girone come questo c'è davvero poco spazio per rimediare alle sconfitte casalinghe. da http://www.gazzetta.it/

Marseille: Mandanda, Fanni, N'Koulou, Mendes, Morel, Romao, Imbula (Thauvin 79),  Payet (J.Ayew 72), Valbuena (Khalifa 89), A.Ayew, Gignac
Subs not used: Samba, Mendy, Cheyrou, Lemina,
Goal: J.Ayew (90 PEN)
Arsenal: Szczesny, Gibbs, Koscienly, Mertesacker, Sagna, Flamini (Myaichi 90), Wilshere, Ramsey, Ozil, Walcott (Monreal 77), Giroud
Subs not used: Fabianski, Vermaelen, Jenkinson, Hayden, Akpom
Goals: Walcott (65), Ramsey (83)

sabato 14 settembre 2013

PL SUNDERLAND-ARSENAL= 1-3

Allo Stadium of Light l’Arsenal si presenta con il neo-acquisto Mesut Özil subito titolare: il nazionale tedesco ex Real Madrid CF serve dopo undici minuti a Olivier Giroud l’assist per il gol del vantaggio, con l’attaccante francese al quarto centro nelle prime quattro giornate di Premier League. Modibo Diakité, ex S.S. Lazio, colpisce una traversa, mentre Theo Walcott sciupa un incredibile numero di palle gol. Nella ripresa però il match cambia volto e il Sunderland pareggia con Craig Gardner su rigore, concesso per fallo di Laurent Koscielny. Ai Black Cats di Paolo Di Canio sono annullati due gol, è così è la splendida doppietta di Aaron Ramsey – centrocampista gallese in forma straordinaria – a togliere le castagne dal fuoco alla squadra di Arsène Wenger, che vince 3-1 e si porta al comando, condannando il Sunderland alla terza sconfitta in quattro gare. da http://it.uefa.com/

Sunderland (4-2-4): Westwood 7; Celustka 6, Diakite 5, Roberge 6, Colback 6; Vaughan 5 (Gardner 46, 8) Ki 6; Johnson 7, Fletcher 6 (Wickham 77), Altidore 6, Mavrias 5 (Borini 72, 6). 
Subs not used: Brown, Larsson, Cuellar, Mannone.
Goal: Gardner 48 (pen)
Booked: Gardner.
Arsenal (4-2-3-1): Szczesny 6; Jenkinson 7, Sagna 6, Koscielny 7, Gibbs 7; Flamini 7, Wilshere 7; Ozil 9 (Vermaelen 80), Ramsey 8, Walcott 6 (Monreal 88); Giroud 7 (Akpon 90+3).
Subs not used: Frimpong, Miyaichi, Akpon, Gnabry, Fabianski. Booked: Flamini, Sagna.
Goals: Giroud 11, Ramsey 67, 76.
Referee: Martin Atkinson 5
Att: 39.055

venerdì 13 settembre 2013

Wenger: 'Nessuna fretta per il rinnovo'

Il contratto di Arsene Wenger scade a fine stagione. Il tecnico francese dell'Arsenal ha dichiarato: "Non c'è alcuna fretta, siamo solo a settembre e il mio contratto scade a giugno, quindi c'è ancora tanto tempo. Non c'è bisogno di programmare alcun incontro, ho detto tante volte che voglio fare bene con questa squadra e alla fine mi chiederò quanto bene avrò fatto rispetto agli uomini che avevo a disposizione. La risposta sarà sufficiente per decidere se andare avanti oppure no, infatti uno dei principali criteri di giudizio per un allenatore è quanto bene fa con la squadra che ha". 

mercoledì 11 settembre 2013

Flamini: "Il Milan mi aveva offerto un biennale, all'Arsenal grazie a Wenger"

Attraverso una intervista concessa aFrance FootballMathieu Flamini (29) è tornato sull'addio al Milan per vestire nuovamente la maglia dell'Arsenal: "Il club di via Turati mi ha chiesto di rinnovare il contratto per due anni - ha spiegato l'ex rossonero, come riporta Milannews.it -. Tuttavia, a 29 anni, non ho voglia di firmare per meno di tre stagioni. Ho avuto altre opportunità in Italia, dove alcuni club mi hanno contattato, così come da diverse società in Germania e in Inghilterra". L'ex rossonero ha raccontato poi chi lo ha convinto a firmare nuovamente per l'Arsenal: "'In questa fase della mia carriera, era una scelta importante e così ho preso il tempo di pensare. Per mantenere la mia forma fisica, ho deciso di allenarsi con l'Arsenal e in questo periodo abbiamo raggiunto un accordo. Il fatto che Arsene Wenger sia ancora l'allenatore dei gunners è stato determinante nella mia decisione. Lui mi conosce molto bene e ha giocato un ruolo importante nella mia carriera: mi ha introdotto nel miglior campionato, la Premier League, e mi ha insegnato tanto a livelli tattico, tecnico e mentale". da http://www.tuttomercatoweb.com

lunedì 9 settembre 2013

Gunners da titolo?

“In Arsene we trust” è la scritta che campeggia sugli spalti dell’Emirates da qualche anno a questa parte. È la frase che i tifosi dell’Arsenal ripetono ogni giorno più del Pater nosterquasi per autoconvincersi: questo è lo strano legame che lega il tecnico alsaziano alla sua tifoseria, in alcuni momenti amato come Ferguson all’Old Trafford, in altri odiato come Benitez a Stamford Bridge.
Fatto sta che è da ormai 19 anni che il francese siede su quella panchina, quasi un ventennio di successi, certo, ma è impossibile dimenticarsi che è da otto anni che l’Arsenal non vince un trofeo: tanto, troppo tempo. Eppure Arsene continua nella sua politica: «Noi creiamo talenti, non li compriamo per fior di milioni, è questo il bello del calcio». Ai tifosi però non importa molto di essere “il bello del calcio” se poi subiscono umiliazioni eclatanti come l’8-2 all’Old Trafford, il 3-0 interno nel derby contro il Chelsea di Ancelotti e il 4-0 a San Siro contro il Milan: va bene la politica dei giovani, va bene la politica del Fair Play Finanziario, va bene qualificarsi ogni anno in Champions League ma in molti all’Emirates sembrano essersi scocciati.
Questa sessione estiva di calciomercato è passata nel solito modo (se non addirittura peggio) fino quasi al “dong” finale: unici colpi il giovane Yaya Sanogo e il ritorno di Mathieu Flamini (tra l’altro entrambi a parametro zero), con la particolarità però di non aver ceduto nessuna bandiera (forse perché effettivamente a parte Wilshere di veri e propri uomini simbolo alla Fabregas e alla Van Persie in quel della parte biancorossa del nord di Londra non ce ne sono più).
All’ultimo giorno di mercato però il manager alsaziano decide di rompere gli indugi e di ingaggiare il portiere italiano ex Fiorentina e Palermo (tra le altre) Emiliano Viviano, “un secondo portiere decente, finalmente” avranno pensato i supporter deiGunners, che ancora la notte sognano le papere di Almunia sudando freddo, ma non certamente abbastanza per competere per la Premier. Perché se è vero che l’Arsenal ha letteralmente schiantato il Fenerbahçe nei preliminari di Champions (un complessivo 5-0) e ha battuto per 1-0 giocando nettamente meglio il Tottenham nel North London derby (rete del solito Giroud), non bisogna dimenticare che la prima versione stagionale del team di Wenger ha perso per 1-3 in casa contro un Aston Villa che l’anno scorso sarebbe dovuto retrocedere.
Nel pomeriggio di lunedì, però, inizia a rimbalzare sui vari tabloid britannici la notizia di un Mesut Özilintento a sostenere le visite mediche per l’Arsenal a Monaco di Baviera: la stampa insiste, i tifosi sono quasi increduli, l’Arsenal, il tirchio Arsenal, la squadra che “non spreca soldi per giocatori affermati” sembra abbia superato niente di meno che il Psg in un’asta milionaria per il talento tedesco. A poche ore dalla chiusura del mercato arriva l’ufficialità:“Mesut Özil is a new Arsenal’s player” e non finisce qui. Arsene ha sborsato ai Galacticos ben 47 milioni di sterline. In poche parole: il secondo acquisto più costoso della storia del calcio inglese, dopo il trasferimento di Fernando Torres dal Liverpool al Chelsea.
L’eccitazione e lo stupore ora la fanno da padrone nella parte biancorossa del ord di Londra dove i tifosi sono finalmente fiduciosi in una grande stagione. Certo la rosa dell’Arsenal non si è completata con questo colpo: rimangono i problemi legati all’ingaggio di un terzino sinistro e di un centrale di difesa di livello, oltre a un bomber di razza (Giroud è in grandissima forma ma con un Suarez i Cannonieridiventerebbero letali). Ora però anche i tifosi che più hanno contestato dirigenza e manager sono stanchi di criticare, ora vogliono solo sognare, sognare in grande, in fondo oggi festeggiano il centenario dell’insediamento nel loro storico “nido” nel nord di Londra ma, soprattutto, loro in Arsene ci hanno sempre creduto.
di Mattia Bonasia, da http://www.echeion.it

giovedì 5 settembre 2013

Mourinho: “Con Ozil Arsenal da titolo”

Ozil forse non era il giocatore che davvero serviva all’Arsenal, ma è sicuramente un grande acquisto che può far solo bene ai Gunners e alla Premier League. Wenger avrebbe dovuto rinforzare sicuramente la difesa e probabilmente non limitarsi a un solo acquisto, per quanto di valore, visto il gruzzoletto di cui disponeva. Però il tedesco è un giocatore fortissimo che può fare davvero la differenza. E la sua cessione, probabilmente motivata dall’arrivo di Isco e Bale, ha attirato sul Real Madrid le critiche di mezzo mondo. Loew l’ha considerata “incomprensibile”, Fabregas si è detto “sorpreso”, ma soprattutto è Mourinho che ha sottolineato l’insensatezza della scelta, criticando quindi il suo successore sulla panchina del Real, Carlo Ancelotti. “Ozil è unico, non c’è un altro giocatore come lui, è il miglior numero 10 al mondo. Con la sua visione di gioco e la sua personalità ha reso le cose più facili a me e ai suoi compagni. Nelle sue qualità rivedo sia Figo sia Zidane. Con l’ingaggio di Ozil anche l’Arsenal potrà lottare per la vittoria della Premier”. Tipiche esagerazioni del portoghese o davvero l’Arsenal con Ozil è da titolo? 

mercoledì 4 settembre 2013

Ozil non placa l'ira dei tifosi dell'Arsenal verso la società: "Basta è ora di.."

L'associazione di tifosi dell'Arsenal AST (Arsenal Supporters' Trust) ha manifestato tutto il suo disappunto verso la società per la conduzione del mercato estivo, nonostante il botto Özil, chiuso quasi alla sirena della finestra del calciomercato. Dopo un'estate in cui sembrava che i Gunners dovessero prendere Gonzalo Higuain, Luis Suarez, Wayne Rooney e Luis Gustavo, l'AST ha rilevato che la strategia attuale orchestrata da Arsene Wenger, il dirigente Ivan Gazidis e il repsonsabile del mercato Dick Law abbia bisogno di una revisione. «Abbiamo accolto con piacere la firma di Özil, giocatore di classe mondiale, tuttavia siamo frustrati dal fatto che il mercato si sia chiuso con oltre 60 milioni di euro non spesi. La società necessita di una revisione a livello dirigenziale per aggiornarsi con i tempi attuali del mercato, per massimizzare le operazioni» si legge in un comunicato apparso sul London Evening Standard.
da London Evening Standard

Tottenham, cessione di Bale ritardata per bloccare... l'Arsenal

Il Daily Mirror in edicola quest'oggi parla di un curioso retroscena legato al passaggio di Mesut Ozil all'Arsenal. Secondo il tabloid il presidente del Tottenham Daniel Levy ha tirato per le lunghe la trattativa per Bale al Real Madrid in modo da lasciare bloccato il mercato in uscita delle merengues. In sostanza il numero uno degli Spurs ha ritardato il più possibile l'operazione per evitare che l'Arsenal facesse spesa al Santiago Bernabeu, da cui potevano arrivare Di Maria e Benzema oltre a Ozil. da http://www.tuttomercatoweb.com

martedì 3 settembre 2013

In's & Out's 2013/14

In's
Yaya Sanogo (Auxerre - Arsenal) Free
Mathieu Flamini (Milan - Arsenal) Free
Emiliano Viviano (Palermo - Arsenal) Loan
Mesut Ozil (Real Madrid - Arsenal) £42.4m
Out's

Jordan Wynter (Arsenal - Bristol City) Free
Andrey Arshavin (Arsenal - Zenit St Petersburg) Free
Johan Djourou (Arsenal - Hamburg) Loan
Vito Mannone (Arsenal - Sunderland) Undisclosed
Francis Coquelin (Arsenal - Freiburg) Loan
Reice Charles-Cook (Arsenal - Bury) Free
Andre Santos (Arsenal - Flamengo) Undisclosed
Gervinho (Arsenal-AS Roma), 8 milion pounds
Ignasi Miguel (Arsenal-Leicester) Loan
Chuks Aneke (Arsenal-Crewe Alexandra) Loan
Marouane Chamakh (Arsenal - Crystal Palace) Undisclosed
Released:
Andrey Arshavin, Samir Bihmoutine, Reice Charles-Cook, Denilson, Craig Eastmond, Sead Hajrovic, Conor Henderson, Jernade Meade, Nigel Oldfield Spence-Neita, Joshua Rees, Philip Roberts, James Shea, Sebastien Squillaci, Sanchez Watt

Mesut Ozil all’Arsenal


Mesut Özil all’Arsenal è il colpo di calciomercato che Arsene Wenger aveva in canna per irrobustire i ‘Gunners’. L’acquisto più costoso nella storia della società londinese. Dopo aver preso Viviano dal Palermo – accantonando Julio Cesar, operazione troppo costosa -, il manager francese dei londinesi ha messo sul piatto del Real Madrid un’offerta pesante che ha indirizzato la trattativa verso un esito positivo: circa 50 milioni di euro per convincere i ‘blancos’ a cedere il centrocampista che, con l’arrivo di Gareth Bale, ha visto di colpo restringere gli spazi. Situazione insostenibile per il 24enne tedesco, soprattutto nella anno che conduce al Mondiale del 2014 in Brasile. Pochi giorni fa, Özil ha dichiarato di non voler lasciare la Spagna ma i 7 milioni di euro per 5 anni offerti dagli inglesi (con possibilità d’incrementare l’ingaggio a partire dal secondo anno di permanenza nel club) e le scelte di Ancelotti (contro l’Atletico Bilbao lo ha lasciato in panchina per tutta la gara) sono motivo sufficiente per cambiare aria.
da http://calcio.fanpage.it

lunedì 2 settembre 2013

Arsenal, ecco Viviano

Attraverso il proprio sito ufficiale, il Palermo ha comunicato che il portiere Emiliano Viviano è stato ceduto all'Arsenal in prestito con diritto di riscatto.Eccolo nella prima foto con la muova maglia.

Ozil rifiuta l'Arsenal

L'ultimo giorno di mercato è caldo in casa Real Madrid e dopo l'arrivo di Bale e l'addio di Kakà, il focus è su Mesut Oezil. Il trequartista tedesco, per il quale si era parlato anche di un possibile scambio con El Shaarawy del Milan, sembra non rientrare nei piani di Carlo Ancelotti che sta puntando su Modric e Isco e che dovrà anche inserire il gallese appena arrivato dal Tottenham. Il Real infatti lo ha di fatto ceduto avendo trovato l'accordo con l'Arsenal per cederlo alla cifra di 45 milioni di euro. Secondo quanto riporta Marca il giocatore è deciso a restare a Madrid e non ha la minima intenzione di lasciare la Spagna: il Real spera che possa cambiare idea entro la fine del mercato anche perché con quella cifra, più le cessioni di Higuain, Callejon e Albiol al Napoli, rientrerebbe dell'importante esborso per Bale. Intanto è spuntato anche il Manchester United che ha incontrato i rappresentati del giocatore e potrebbe pareggiare l'offerta dei Gunners. Per certo c'è che il Real lo vuole cedere. da http://www.sportmediaset.mediaset.it

domenica 1 settembre 2013

PL ARSENAL-TOTTENHAM= 1-0

Pronti via, ecco il North London derby e meglio non poteva andare per l'Arsenal, Wenger mette in campo una formazione tutto cuore e polmoni che ha subito fatto valere in campo una certa superiorità tattica, il gol di Giroud suggella un azione meravigliosa. Poi come detto la squadra ha fatto muro e ripartenze velocissime, si è visto Flamini tornare all'Emirates dopo 5 anni e ringhiare sulle caviglie dei spurs più di prima.. Un applauso oltre a tutta la squadra va a Wenger che dopo un paio di settimane di critiche per un mercato latitante in entrata ha suggellato in maniera fantastica la preparazione di questo match!



ARSENAL: Szczesny, Jenkinson, Koscielny, Mertesacker, Gibbs, Ramsey, Wilshere (Flamini 43), Rosicky (Monreal 78), Walcott (Sagna 90), Cazorla, Giroud. Subs not used: Fabianski, Zelalem, Gnabry, Sanogo
Booked: Rosicky, Flamini
Scorer: Giroud
TOTTENHAM: Lloris, Walker, Dawson, Verthongen, Rose, Capoue (Sandro 74), Paulinho, Dembele (Defoe 68), Townsend (Lamela 74), Chadli, Soldado
Subs not used: Friedel, Naughton, Holtby, Sigurdsson
Booked: Defoe
Attendance: 60,073
Referee: Michael Oliver

Wenger respinge le critiche

L'Arsenal non è riuscito a centrare molti dei suoi obiettivi di mercato, e Oltremanica fioccano le critiche. Il manager dei 'Gunners' Arsene Wenger ha detto la sua attraverso alcune dichiarazioni riportate da 'tribalfootball.com': "E' stato fatto un lavaggio del cervello alla gente. Non ci si chiede se chi arriverebbe sarebbe meglio di chi già c'è. Per esempio Ramsey ha 22 anni e Wilshere 21: ciò significa che possono solo migliorare. Si vogliono giocatori e giocatori: è consumismo a tutti costi".

North London derby

Domenica di derby, in Inghilterra. Quello del Lancashire tra Liverpool e Manchester United, spesso gara decisiva per le sorti del campionato inglese, e quello del Nord di Londra, tra due squadre che arrivano all'appuntamento dopo un'estate a dir poco turbolenta. L'Arsenal è reduce da una facile qualificazione in Champions League, ma anche da una campagna acquisti fallimentare – tutti gli obiettivi di mercato sono saltati uno dopo l'altro – e un esordio in Premier fatto di luci e ombre. Il Tottenham è ancora alle prese con il tormentone Bale, ma nel frattempo ha messo in piedi una campagna acquisti stellare. A White Hart Lane sono arrivati Paulinho, Eric Lamela, Vlad Chiriches, Roberto Soldado, Etienne Capoue, Nacer Chadli e non è da escludere che in extremis si materializzi anche il gioiellino dell'Ajax Christian Eriksen. È scontato che se incassi un centinaio di milioni di euro per un singolo giocatore – il succitato prodigio gallese – ti puoi permettere di spendere e spandere. Ma anche se ti qualifichi ogni anno per la massima competizione europea, come nel caso dei Gunners, in teoria potresti apportare innesti di rilievo alla tua rosa. E invece Arsene Wenger è riuscito a mettere sotto contratto solo il “figliol prodigo” Matthieu Flamini, facendosi sfuggire almeno una mezza dozzina di giocatori, soprattutto attaccanti (Gonzalo Higuain e Luis Suarez in primis). I tifosi hanno più volte incalzato l'alsaziano, chiedendogli di spendere i quattrini a disposizione, ma per il momento a fronte di una litania infinita di voci di mercato all'orizzonte non si scorgono affari concreti.
Per cancellare almeno momentaneamente l'amaro in bocca ai supporter biancorossi servirebbe eccome l'ennesima bella vittoria in un derby con il Tottenham all'Emirates. Le ultime due sfide in casa dell'Arsenal si sono concluse con un roboante 5-2. Ricordi che bruciano sulla pelle dei fan degli Spurs, il cui astio per i cugini ha radici lontane e che vanno oltre la semplice rivalità cittadina.
In realtà 

il primo incontro tra le due squadre non fu esattamente un North-London derby, dal momento che l’Arsenal non aveva nessun legame con la parte settentrionale della metropoli inglese. Anzi, per dirla tutta, aveva la sua base operativa a sud del Tamigi, nei pressi dell’arsenale reale di Woolwich (tanto che tra il 1891 e il 1914 la denominazione ufficiale fu appunto Woolwich Arsenal). La sfida fu sospesa per scarsa visibilità con gli Spurs in vantaggio, ma visto il carattere amichevole dell’incontro e la fase embrionale che viveva il football – stiamo parlando di un episodio accaduto in piena età vittoriana, nel 1887 – le cronache dell’epoca non segnalano polemiche degne di nota, ma solo tanto fair play. I rapporti tra i due club, però, sarebbero cambiati radicalmente nell’arco di pochi decenni.

L’uomo della svolta rispondeva al nome di Henry Norris. Politico di rango, imprenditore immobiliare senza scrupoli e massone convinto, il nostro nel 1910 rilevò un club agonizzante, anche a causa dell’infelice posizionamento geografico – in quegli anni ci voleva tanto per raggiungere lo stadio dei Gunners. Dopo un tentativo, fallito, di fondere Arsenal e Fulham – team di Second Division sempre di proprietà di Norris – il presidentissimo pescò il jolly: un sito perfetto per la costruzione del nuovo stradio, in una zona popolosa e ben collegata da metropolitana e autobus. Il trasloco a Highbury, a due passi dalla fermata della Piccadilly Line di Gillespie Road – poi ribattezzata Arsenal per volere del grande allenatore Herbert Chapman – avvenne con la squadra male in arnese e precipitata con ignominia in Second Division. Il Tottenham si ritrovava un club professionistico a poche miglia dalla sua sede, e non a caso si oppose in tutti i modi al trasferimento. 
Tra mille difficoltà dovute allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, la stagione 1914-15 si chiuse con dei pessimi risultati per entrambe le compagini del Nord di Londra: Spurs ultimi in First Division, Arsenal solo quinti in Second Division. Alla cessazione delle ostilità, però, arrivò la notizia dell’ampliamento della massima divisione da 20 a 22 squadre. Al White Hart Lane stapparono lo champagne, pensando così di rimanere nell’elite del calcio inglese, visto che per precedenti “allargamenti” si erano sempre abbonate le retrocessioni.
Non avevano fatto i conti con Norris. Quando, nel marzo 1919, si tenne la riunione per rimodellare la First Division, il presidente della Lega John McKenna perorò la causa dell’Arsenal, sottolineando come avesse una maggiore “anzianità di servizio” nel calcio professionistico rispetto al Tottenham. Peccato che, scorrendo la classifica della Second Division di quattro anni prima, sopra ai Gunners ci fosse il Wolverhampton, membro fondatore della Lega. Una scusa bella e buona, quella addotta da McKenna? Pare proprio di sì, anche perché ormai è risaputo della sua intima amicizia con Norris e della loro comune appartenenza alla principale loggia massonica britannica, mentre non si è mai fatta completamente chiarezza su un possibile caso di una partita addomesticata tra Manchester United e Liverpool sempre nella fatidica stagione 1914-15 e di come lo stesso Norris abbia approfittato dell’episodio per il suo tornaconto personale. Fatto sta che l’espediente funzionò e la maggioranza dei presidenti della First Division votò per l’Arsenal e contro il Tottenham. Gli Spurs ci misero poco a risollevarsi, ma quella mossa machiavellica del deus ex machina dei Gunners è ancora motivi di immenso rancore per i tifosi bianco blu, specialmente in un Paese dove la storia e la tradizione di un club calcistico sono questioni tenute nella massima considerazione.