sabato 30 novembre 2013

PL CARDIFF-ARSENAL= 0-3

Basta poco per capire l’andazzo: l’Arsenal tiene il possesso palla, il Cardiff prova ad agire di rimessa. Dopo appena 2’ Wilshere va vicino al gol con un sinistro da fuori area che coglie in pieno l’incrocio dei pali. All’11 risponde il Cardiff, con Campbell che di testa manda di poco sul fondo, ma sarà questa l’unica opportunità dei padroni di casa nella prima frazione. Il gol dell’Arsenal arriva al 29’, quando Ramsey (ex di giornata), infila di testa Marshall su cross dalla sinistra di Ozil (miglior assist-man della Premier League con 6 passaggi decisivi). 3’ più tardi Giroud, credendo di essere in fuorigioco, sciupa una buona occasione e il tempo si chiude sull’1-0. Dopo un’occasione in avvio per Giroud, che si vede respingere il tiro sulla linea da Turner, l’Arsenal rischia di prendere il gol del pareggio, non fosse per la parata di Szczesney su Campell che conserva il risultato. Bisogna aspettare l’87’ per mettere i titoli di coda al match: Flamini, appena entrato, sfrutta alla perfezione un assist di Ozil (secondo della partita, sesto del torneo; è il migliore della Premier) e segna il 2-0; nel recupero Ramsey sigla la propria doppietta personale (scusandosi con il proprio ex pubblico, che comunque lo applaude dall’inizio alla fine) chiudendo alla perfezione un contropiede condotto da Walcott. da http://it.eurosport.yahoo.com
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Cardiff: Marshall 6; Theophile 6, Caulker 6, Turner 6, Taylor 7 (Cornelius 87); Cowie 5, Medel 6, Kim 6 (Noone 76), Mutch 5, Whittingham 6; Campbell 7 (Odemwingie 64, 6). 
Subs not used: Hudson, Gunnarsson, Lewis, Bellamy.
Arsenal: Szczesny 7; Sagna 6, Mertesacker 6, Koscielny 6, Gibbs 6; Arteta 7, Wilshere 7 (Monreal 80); Ramsey 8, Ozil 7 (Walcott 90), Cazorla 5 (Flamini 77); Giroud 5. 
Subs not used: Vermaelen, Rosicky, Fabianski, Gnabry.
Gol. 29 Ramsey, 86 Flamini, 90 Ramsey,
Booked: Gibbs, Arteta, Ramsey.
Referee: Lee Mason (Lancashire) 6
MOM: Aaron Ramsey
Att: 27,948
Table. 31 Arsenal, 24 Liverpool, Chelsea e Everton 22 Man City e Southampton, 21 Man United, 20 Tottenham & Newcastle...

martedì 26 novembre 2013

CL ARSENAL- MAIRSELLE= 2-0


L’Arsenal FC resta al comando del Gruppo F grazie al 2-0 inflitto all’Olympique de Marseille. Nonostante i 12 punti conquistati, i Gunners non sono ancora matematicamente sicuri della qualificazione agli ottavi di UEFA Champions League. La partenza dell’Arsenal non può essere migliore: 1-0 dopo 29,56 secondi, il secondo gol più veloce di sempre in UEFA Champions League. Lancio di Bacary sulla destra; raccoglie Wilshere che entra in area, evita l’intervento di Lucas Mendes e lascia partire un sinistro che si infila sotto la traversa, alla destra del portiere ospite Steve Mandanda.Con la vittoria del Borussia Dortmund sull’SSC Napoli nell’altra partita del girone, ora i Gunners devono evitare una sconfitta con tre gol di scarto a Napoli l'11 dicembre per essere sicuri di qualificarsi. Intanto, questa sera, la pratica Marsiglia è stata sbrigata con un gol per tempo di Jack Wilshere. La squadra francese, fanalino di coda del gruppo, deve ancora conquistare il suo primo punto europeo stagionale. Senza più speranze di qualificazione, Elie Baup, tecnico del Marsiglia, aveva operato sei cambi rispetto alla formazione vittoriosa sull’l’AJ Ajaccio venerdì, lasciando in panchina giocatori del calibro di Mathieu Valbuena e Florian Thauvin, e dovendo fare a meno anche dell’infortunato Dimitri Payet. All’8’ l’Arsenal sfiora il raddoppio. Olivier Giroud, lancia Wilshere, il cui cross basso viene raccolto da Aaron Ramsey a pochi metri dalla porta, ma il tiro di quest’ultimo viene sventato con bravura da Mandanda. Il secondo gol sembra essere solo una questione di tempo. Al 37’ pare cosa fatta. In area, Ramsey supera Nicolas N'Koulou, il cui tentativo estremo di intervento risulta falloso. Sul dischetto si presenta Mesut Özil, ma Mandanda si allunga bene sulla destra e devia il tiro, tenendo ancora il Marsiglia in partita. L’Arsenal non cambia il copione nella ripresa. Prima Kassim Abdallah devia un bel tiro di Ramsey, poi è ancora Mandanda a metterci una pezza su Özil. Baup cerca di correre ai ripari e inserisce Valbuena e Thauvin al 57’. Al 65’ il raddoppio. Assist di Ramsey per Özil in area, il cui cross basso viene trasformato nella seconda rete personale da Wilshere. Nel finale l’Arsenal rifiata e lascia due occasioni al subentrato Thauvin per riaprire la gara, ma su entrambe è Wojciech Szczęsny a opporsi con bravura. da http://it.uefa.com
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Arsenal: Szczesny 6, Sagna 6, Monreal 6, Flamini 6, Mertesacker 7, Koscielny 6, Wilshere 9 (Walcott 75), Ramsey 7, Giroud 6, Ozil 7 (Arteta 82), Rosicky 5 (Cazorla 75)
Manager: Arsene Wenger 8
Subs not used: Vermaelen, Fabianski, Bendtner, Gnabry
Goals: Wilshere 1, 65
Man of the match: WIlshere
Marseille: Mandanda 7, Abdallah 5, Morel 5, Romao 5, N'Koulou 4, Lucas Mendes 5, J.Ayew 5 (Valbuena 57 5), Lemina 5 (Cheyrou 82), Gignac 4, Imbula 4 (Thauvin 57), Khelifa 4
Manager: Elie Baup 3
Subs not used: Samba, Diawara, Mendy, Fanni
Booked: Morel, N'Koulou, Romao
Referee: Antonio Miguel Mateu 6 (Spain)
Attendance: 58,000
Table. 12 Arsenal, 9 Borussia Dortmund e Napoli, 0 Mairselle

Bendtner ne combina un’altra delle sue: Arrestato

Una ne pensa e mille ne fa Nicklas Bendtner. L’attaccante danese di proprietà dell‘Arsenal è stato arrestato ieri per aver distrutto le porte e le finestre del condominio di lusso in cui abita. Lo sfortunato attaccante ha attirato l’attenzione dei vicini che hanno chiamato la polizia. I poliziotti lo ha arrestato anche dopo aver visto il filmato delle telecamere a circuito chiuso che lo ritraevano, intorno all’una di notte, entrare da una finestra, in precedenza distrutta, e colpire a suon di calcioni le porte della palestra del condominio. Addirittura, dalle investigazioni, è emerso che Bendtner abbia offeso in maniera abbastanza pesante tutti i condomini che gli chiedevano di smettere di fare tutto quel frastuono. Comunque sia un portavoce della polizia ha dichiarato che la punta ex Birmingham è già stata rilasciata e su di lui pende una denuncia per danni criminali. Bendtner non è nuovo ai problemi con la legge, infatti nel maggio 2009 è stato multato di 5mila sterline per eccesso di velocità. Mentre durante il suo prestito al Sunderland, nel 2012, egli è stato arrestato per guida in stato di ebrezza. da http://www.ukpremier.it/

sabato 23 novembre 2013

PL ARSENAL-SOUTHAMPTON= 2-0


La squadra di Wenger si conferma in testa alla classifica grazie alla vittoria per 2-0 sul Southampton. I Gunners dominano per ampi tratti della partita e sfruttano gli errori della retroguardia dei Saints, in particolar modo la papera di Boruc che regala a Giroud il gol dell'1-0. I Saints giocano quasi esclusivamente di rimessa ma raramente si rendono davvero pericolosi. Vttoria meritata per l'Arsenal che allunga sul Liverpool, che nel pomeriggio è stato bloccato sul 3-3 dall'Everton. La gara inizia con un dominio targato Arsenal, nei primi 10 minuti la squadra di Wenger gioca a ritmi altissimi, costringendo il Southampton nella sua metà campo. Wilshere colpisce un palo clamoroso proprio allo scoccare del decimo minuto, dopo un bellissimo pallonetto che avrebbe meritato miglior sorte. I Gunners continuano a spingere e il Southampton sembra incapace di reagire, in mezzo al campo non c'è storia e la circolazione di palla dell'Arsenal è sempre molto fluida ed incisiva. Al 17' la squadra di Wenger sfiora ancora il gol del vantaggio, Ozil mette un pallone in mezzo e Ramseyprova un meraviglioso colpo di tacco al volo che si ferma sul palo, Boruc può tirare un sospiro di sollievo. Il vantaggio, però, è dietro l'angolo e arriva puntuale al 21', quando Boruc decide di cincischiare troppo con il pallone prima di rinviare e si fa soffiare la palla da Giroud, che può depositarla facilmente in rete. Vantaggio strameritato per l'Arsenal ma errore clamoroso di Boruc, che combina una frittata che non ha scusanti. Il Southampton prova a reagire dopo la rete subita e cerca di velocizzare la propria manovra. Al 25' è Lallana a creare la prima occasione per la squadra di Pochettino con un tiro dalla distanza che Szczesny devia in calcio d'angolo. Le ripartenze dei Saints iniziano a mettere in difficoltà la retroguardia dell'Arsenal e al 38' Lambert sfiora il gol del pareggio, dopo un belissimo controllo di petto e successiva girata al volo alla quale Szczesny risponde con prontezza. Il primo tempo si conclude sull'1-0 per l'Arsenal dopo tre minuti di recupero, vantaggio meritato per i Gunners ma il Southampton è sembrato salire di tono nel finale del primo tempo. Ad inizio ripreso il Southampton parte ancora forte, creando un paio di pericoli dalla distanza. I Gunners, però, non si lasciano intimorire e iniziano di nuovo a fare gioco come nel primo tempo, aumentando la pressione sulla retroguardia dei Saints. Pochettino decide di cambiare qualcosa e inserisce Osvaldo al posto di Lallana. L'attaccante italo-argentino, però, non riesce granchè a mettersi in mostra. I reparti del Southampton sono troppo distanti fra di loro e l'attaccante fa fatica a rendersi utile. L'Arsenal continua ad insistere, al 63' è Ozil a rendersi pericoloso con una conclusione dall'interno dell'area di rigore ma Boruc blocca con sicurezza. Anche Wenger opera i primi cambi, ritorna in campo Walcott dopo diversi mesi di stop, successivamente c'è anche l'ingresso di Rosicky al posto dell'infortunato Arteta. I Saints provano a reagire con un tiro dal limite dell'area di Osvaldo ma la conclusione è troppo centrale e Szczesny blocca senza difficoltà. Rodriguez si fa vedere con un paio di incursioni delle sue ma Koscielny è provvidenziale ed in entrambi i casi sventa la minaccia.
I Gunners, dal canto loro, continuano ad attaccare e all'81' è il neo-entrato Theo Walcott a sfiorare il gol con un destro dal limite dell'area che si spegne di poco a lato. Al 85' arriva l'episodio che mette la parola fine sulla partita: Josè Fonte trattiene in area Mertesacker su situazione da calcio d'angolo, Clattenburg non ha dubbi, è calcio di rigore. Dal dischetto trasforma Olivier Giroud, che realizza la sua doppietta personale, 2-0 per l'Arsenal e partita in ghiaccio. Negli ultimi minuti non ci sono occasioni rilevanti, l'Arsenal vince 2-0 e si conferma la capolista della Premier League. Niente da fare per i Saints di Pochettino che interrompono il momento positivo. La squadra di Wenger domina la gara per ampi tratti, ancora una volta è il centrocampo il reparto chiave. Le combinazioni nello stretto tra Ozil,Wilshere,Ramsey,Arteta e Cazorla sono davvero difficili da contenere. Inoltre la presenza di un terminale offensivo come Giroud, sempre più in crescita, rende l'Arsenal una squadra davvero difficile da battere. da http://www.vavel.com
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Arsenal: Szczesny 7; Sagna 7, Koscielny 7, Mertesacker 7, Gibbs 7; Arteta 6 (Rosicky 74), Ramsey 7, Wilshere 7; Ozil 6 (Monreal 81), Cazorla 6 (Walcott 70); Giroud 8
Subs not used: Vermaelen, Fabianski, Bendtner, Gnabry.
Goals: Giroud 22, 86 (pen)
Southampton: Boruc 4; Clyne 6, Fonte 6, Hooiveld 6, Shaw 6 (Davis 46, 6); Schneiderlin 7, Wanyama 6, Lallana 6 (Osvaldo 54, 5); Rodriguez 7, Ward-Prowse 6; Lambert 6
Subs not used: Yoshida, Chambers, Gazzaniga, Reed, Gallagher
Booked: Hooiveld, Wanyama, Fonte
Referee: Mark Clattenburg - 7
Table. 28 Arsenal, 24 Liverpool, 22 Southampton, 21 Chelsea e Everton 20 Man United, Tottenham & Newcastle 19 Man City..

venerdì 22 novembre 2013

Henry si allena a Londra con i Gunners


E' considerato da molti il miglior giocatore della storia dell'Arsenal, un fenomeno capace di segnare con la maglia dei Gunners qualcosa come 228 reti vincendo per quattro volte la classifica dei cannonieri dellaPremier LeagueQuello tra Thierry Henry ed il club londinese è un rapporto che va al di là di qualunque contratto, un amore profondo così come dimostrato anche dal suo breve ritorno alla corte di Wenger nel gennaio del 2012. Ebbene chiusa la stagione americana con il suoi New York Red Bulls, il fuoriclasse francese ha deciso di tenersi in forma allenandosi proprio a Londra. Nella giornata di oggi si è allenato agli ordini di Wengerpresso il centro sportivo dell'Arsenal e a render nota la notizia è stato proprio il club londinese. Questa volta però nulla lascia pensare ad un suo ritorno in campo all'Emirates Stadium, l'Arsenal infatti ha così commentato la cosa: "Bentornato Thierry... anche se si tratta solo di una cosa temporanea". da http://www.goal.com

I tifosi dell'Arsenal vogliono una standing area all' Emirates Stadium

Il collettivo The Black Scarf Movement, un gruppo di tifosi dell'Arsenal F.C., ha condotto un interessante sondaggio sull' atmosfera dell' Emirates Stadium, i costi elevati degli abbonamenti e biglietti, e sull'opinione dei tifosi sull' eventuale introduzione di una standing area nel proprio stadio.

Il sondaggio, attivo per due settimane, dal 31 ottobre al 14 Novembre 2013, ha coinvolto 17.377 supportersdel club londinese a dimostrazione di quanto gli argomenti affrontati nella ricerca stiano a cuore ai supporters dei Gunners, e quanto siano fondate le impressioni, visti i risultati, non solo all' Arsenal ma in generale complessivamente nel calcio inglese, sul calo dello storico e tradizionale calore degli stadi del Regno Unito.

Le preoccupazioni sul calo dell'entusiasmo dei tifosi all' Emirates Stadium sono confermate dai risultati che evidenziano che solo il 5,9% dei partecipanti ritiene che l' atmosfera nel corso matchdays sia buona e più della metà, il 52,6% invece che sia scarsa.

What is your view on the general matchday atmosphere at Emirates Stadium, in terms of volume
and support for the team?

Good 5.9%
Average 41.5%
Poor 52.6%

I costi continuano a rappresentare un problema con il club tra i più cari della Premier League(qui dettagli)

I circa 17.000 supporters partecipanti hanno poi avuto modo di esprimersi sulla standing area, argomento sempre più al centro del dibattito dei supporters inglesi, colpiti dai risultati e dall'atmosfera degli stadi tedeschi dove le aree riservate ai posti in piedi sono ancora una realtà, e compattamente, con il 91,5%, si sono detti favorevoli.

Lo stesso allenatore dei Gunners Arsene Wenger alla domanda sulla standing area all'Emirates si è detto favorevole, 

Yes [I would be in favour], 100 per cent”.

Having seen the success of safe standing in other countries, for example Germany, clubs in the
UK are now starting to consider the introduction of this at their grounds.

Aston Villa and Celtic are just two of a growing number of clubs in the UK now looking at trialling
safe standing, with a view to introducing it full time. Other Premier League clubs such as Cardiff
City, Crystal PalaceHull City, Sunderland and Swansea City have all said they would be happy to
introduce safe standing if the demand was there from their supporters. Indeed, Arsene Wenger
gave his backing to the idea, stating “Yes [I would be in favour], 100 per cent”.

Would you like Arsenal push forward on such an initiative, starting with a trial of safe standing at
Emirates Stadium?

Yes 91.5%
No 8.5%

Si aggiungono anche i tifosi dell'Arsenal alla lunga lista dei sostenitori della reintroduzione delle standing areas negli stadi inglesi, ad avere già espresso la propria posizione favorevole in via ufficiale ci sono le società Cardiff City, Crystal Palace, Hull City, Sunderland e lo Swansea City, a Manchester il Manchester United Supporters Trust(MUST) si è addirittura proposto di finanziare un progetto di standing area all' Old Traffordper poi ottenere una quota del club(qui dettagli), sponda City invece è recente un' indiscrezione di un incontro tra il politico locale John Leech e la proprietà araba per valutarne la realizzazione nello stadio Etihad.

La campagna ''Safe Standing'', che ha analizzato molto da vicino i vantaggi degli spalti in piedi degli stadi tedeschi(qui dettagli), coordinata dalla Football Supporters' Federation(dettagli qui), network di tifosi che coordina oltre 200.000  tra supporters e associazioni del Regno Unito in attività collettive volte a migliorare il calcio inglese, continua a riscuotere grande successo...


lunedì 18 novembre 2013

Bendtner al veleno: “Voglio giocare in una squadra che mi garantisca trofei”

L’attaccante dei Gunners non risparmia i colpi e si confessa ad un emittente locale: “Voglio vincere“. Ho bisogno di una squadra che mi garantisca minuti e trofei” – dice il 25enne danese – “Non sopporto stare in panchina e vedere gli altri giocare”. I media insistono sulla possibilità di un suo ritorno al Copenaghen ed il giocatore replica cosi: “Ci andrò sicuramente a fine carriera, sarebbe bello ora giocare in una squadra come Barcellona o Real Madrid“. Bendtner, ufficialmente alla terza avventura nell’Arsenal, ha trovato poco spazio (solo 5 presenze complessive) non venendo mai schierato da titolare. L’interesse di Wengersul mercato alla ricerca di un’altra punta sembra la prova palese di come l’ex Juve andrà via da Londra il prima possibile. da http://www.ukpremier.it

domenica 17 novembre 2013

Caos Flamini: indossa maglia diversa

Una maglia a maniche corte fa scoppiare un caso nell'Arsenal. Protagonista della vicenda Mathieu Flamini, ex centrocampista del Milan, oggi stella dei Gunners. Secondo quanto riportato dal Daily Star,  durante l'ultima partita di Premier contro il Manchester United, il giocatore francese si è presentato in campo con una maglia a maniche corte nonostante la decisione del club inglese di scendere in campo con la divisa invernale a maniche lunghe. Oltre a disattendere un diktat societario, Flamini ha usato delle forbici per tagliuzzare la casacca, liberando le braccia. Un fai-da-te che ha contrariato lo staff di Wenger: «Non poteva semplicemente arrotolarsi le maniche?», è stata la prima reazione. da http://www.corrieredellosport.it/

Arsenal sempre più russo con i soldi del discusso oligarca Usmanov

In principio fu Roman Abramovich: il suo avvento alla presidenza del Chelsea nel 2003 segnò l’inizio di una nuova era per il calcio europeo, in cui i grandi paperoni dell’est e del mondo arabo hanno sconvolto gli equilibri, sul mercato e sul campo. Il suo esempio è stato seguito da emiri e sceicchi; e in patria da Dimitry Rybolovlev, che da due anni ha acquistato il Monaco e a suon di milioni cerca di trasformarlo in una grande squadra. Adesso un nuovo magnate dell’ex Unione Sovietica potrebbe aggiungersi all’elenco: nelle scorse settimane l’oligarca Alisher Usmanov ha aumentato la propria quota di partecipazione nella società dell’Arsenal, dove era entrato nel 2007 con il 14%, e di cui ora possiede più del 30%. La proprietà resta saldamente nelle mani di Stan Kroenke, tycoon americano che dal 2011 detiene oltre il 60% del club. Ma i movimenti degli ultimi tempi non sono passati inosservati, e potrebbero far parlare a lungo anche in futuro. Perché Usmanov non è un miliardario qualsiasi: amico di Putin, con un passato misterioso in galera e un presente luminoso al vertice di alcune principali aziende del Paese, il magnate uzbeko è oggi l’uomo più ricco della Federazione russa. Nel 2013 Forbes ha quantificato il suo patrimonio in 17,6 miliardi di dollari. I suoi affari abbracciano tutto il mondo delle telecomunicazioni: con la holding Garsdale possiede una delle reti a banda larga più estese di Russia, e potrebbe in breve tempo arrivare a monopolizzare il mercato nazionale. Usmanov, poi, conta anche televisioni, radio, giornali. E investe tanto sul web. Ma il settore dove ha costruito la sua fortuna è la metallurgia. Negli Anni Novanta – quelli della privatizzazioneselvaggia – Usmanov comprava a prezzi stracciati azioni di società in fallimento, arrivando a metter su un vero e proprio impero. E’ così che nel 2000 è diventato direttore generale di Gazprom Invest Holding, braccio finanziario del colosso petrolifero di Stato. Qui cominciano gli intrecci col calcio, visto che Gazprom è proprietaria dello Zenit San Pietroburgo. Ma anche le ombre sulla sua carriera: è proprio Gazprom Invest a cedere nel 2002 il più grande stabilimento estrattivo di Russia a Interfin, azienda a lungo diretta da Usmanov. Che però ha sempre rispedito al mittente le accuse di conflitto d’interessi. Nel 2012, poi, lo scandalo delle transazioni da parte di alcuni importanti oligarchi russi (tra cui Usmanov e Abramovich) ad una società alle Bahamas riconducibile alla moglie del vicepremier Igor Shumalov. Secondo il leader dell’opposizione russa, Alexei Navalny, la cifra versata dal magnate uzbeko sarebbe in qualche modo legata al maxi-prestito di un miliardo di dollari concessogli dalla banca di Stato Vtb nel 2009. Usmanov, del resto, ha sempre cercato di contraccambiare i favori ricevuti dal Cremlino. Come nel corso delle elezioni del 2011, ad esempio, quando non esitò a licenziare il direttore del settimanale Vlast’ (da lui controllato), reo di aver fatto pubblicare una vignetta satirica contro il presidente Putin. I due “amici” non perdono occasione di manifestarsi pubblicamente stima reciproca. E di darsi una mano, quando serve. L’irrefrenabile ascesa è riuscita anche a cancellare la sua turbolenta giovinezza. Cresciuto in ambienti vicini al Kgb, Usmanov fu arrestato nel 1980 e condannato a otto anni di prigione: a suo carico, le accuse vaghe quanto pesanti di frode, corruzione, peculato. Uscì di galera dopo sei anni, per buona condotta. Nel 2000 la Corte Suprema dell’Uzbekistan lo ha riabilitato, stabilendo che il procedimento a suo carico fu una montatura. Ma i contorni della vicenda restano nebulosi. E secondo Craig Murray, ex ambasciatore britannico a Taskhent, Usmanov deve il perdono all’intercessione del boss mafioso Gafur Rakimov, suo presunto mentore. Ma le accuse cadono nel vuoto e quegli anni passano nel dimenticatoio. Oggi Usmanov si gode i suoi 17 miliardi di euro, che gli permettono anche di dare l’assalto alla proprietà di uno dei club calcistici più importanti al mondo. Il 30% recentemente raggiunto non vale l’accesso alla stanza dei bottoni dell’Arsenal: tutte le decisioni continuerà a prenderle l’americano Kroenke. E proprio questa, probabilmente, è la principale garanzia che la battaglia per il controllo del club è appena cominciata: Usmanov non è mai stato abituato a fare da comprimario. E i Gunners – che dopo stagioni difficili sono tornati protagonisti in questo inizio di stagione – aspettano anche i suoi rubli per riconquistare la Premier League, che manca in bacheca esattamente da dieci anni. da http://www.ilfattoquotidiano.it

martedì 12 novembre 2013

Bendtner: "Contrariato da Wenger. Non pensavo mi volesse tenere"

Intervistato da Berlingske.de l'attaccante Nicklas Bendtner ha parlato della sua permanenza all'Arsenal spiegando di essere rimasto contrariato dal comportamento del manager Arsene Wenger in estate: "Non era nei miei piani restare. Ero pronto ad andarmene e c'erano già tre club che aspettavano solo il mio si. Per questo quando Wenger mi ha chiamato sono rimasto estremamente contrariati. - conclude il centravanti danese - Non credevo che volessero tenermi". 

lunedì 11 novembre 2013

Vermaelen gela le italiane: "Penso solo al bene dell'Arsenal"

Il difensore dell'Arsenal Thomas Vermaelen è tornato a parlare del proprio futuro e ha nuovamente chiuso la porta a un possibile addio al club londinese nonostante le voci di mercato che lo vogliono nel mirino di diversi club europei fra cui Inter, Napoli, Juve e Milan. "Al momento non sto pensando al mercato. È solo novembre ed è ancora presto, inoltre sono stanco di parlare della mia situazione. Leggo che vorrei andare via, ma non è questo il caso. - si legge sul London Evening Standard - Sono concentrato sull'Arsenal e cerco di dare il meglio per la squadra: sono felice che l'Arsenal sia primo in classifica e penso positivo riguardo il futuro. - conclude il difensore belga - Sono fiducioso di poter giocare ancora con questo club e ogni volta che verrò chiamato in causa darò il mio contributo".

domenica 10 novembre 2013

PL MANCHESTER UNITED-ARSENAL= 1-0


All’Old Trafford arriva in tavola la portata principale dell’undicesima giornata di Premier League. I campioni in carica del Manchester United contro la capolista Arsenal, due squadre protagoniste di una rivalità fra le più accese negli ultimi 20 anni. E’ la cinquantesima volta che Wenger affronta lo United, la prima senza Sir Alex Ferguson. Oggi il leggendario tecnico scozzese è in tribuna, ed è David Moyes a sfidare e battere il machiavellico collega francese. Finisce 1-0 per il Manchester, segna Van Persie di testa nel primo tempo. Proprio l’olandese, ex Arsenal, rovina la serie dei Gunners, che dopo aver battuto Liverpool e Borussia speravano in uno spettacolare filotto. Per Van Persie è il terzo gol all’Arsenal in altrettante partite di Premier League da quando ha lasciato Londra, la quinta rete nelle ultime cinque sfide fra le due squadre, comprese quelle giocate con la maglia bianco-rossa.
Manchester United che rispetto al pareggio di San Sebastian cambia quattro uomini, recupera Evans e rimette al centro dell’attacco l’ex Van Persie. Londinesi invece costretti a fare a meno di Mertesacker e Rosicky per un attacco influenzale, e sono loro gli unici cambi rispetto alla trionfale spedizione di Dortmund. In campo al loro posto vanno Gibbs e Flamini.
Partita sorprendentemente tattica, tanto possesso palla e pochi tentativi di accelerazione. Dopo 10 minuti primo tiro in porta del match: è Rooney ad impensierire Szczesny dalla distanza, ma il portiere polacco para a terra, ma fino al 26’ succede veramente poco. E’ proprio pochi minuti dopo la metà del primo tempo arriva il colpo del campione a sbloccare la gara. Corner per il Manchester, Van Persie salta su Ramsey einsacca di testa incrociando sul secondo palo. L’Arsenal prova la reazione, ma non arrivano occasioni degne di nota. Prima della fine del primo tempo si segnalano solo due brutti scontri in area, prima Szczesny e poi Vidic che rimangono a terra. Il portiere polacco si rialza senza problemi, il difensore serbo invece è costretto a lasciare il posto a Cleverley dopo l’intervallo.
La ripresa inizia con lo stesso spartito: intensità, ma pochi spunti tecnici. Nessuna occasione fino al 58’, quando Ozil con un tiro da fuori fra gridare al gol i tifosi dell’Arsenal, ma la palla in realtà è uscita sull’esterno della rete. Tre minuti dopo il Manchester ha la grande occasione per il raddoppio, con Rooney che mette a lato dal limite malgrado fosse libero di prendere la mira. Ma Wenger vuole vincere, e non si fa certo influenzare dal pericolo appena corso. Anzi, manda in campo Wilshere al posto di uno spento Flamini. Gli uomini di Moyes però si chiudono bene e difendono in massa il risultato, anche grazie alla voglia di Rooney ed Evans, fra i migliori in fase difensiva e in quanto ad impegno profuso. Al 73’ un altro spunto dell’Arsenal, Sagna va al cross, la palla rimbalza nell’area piccola, ma nessuno riesce a deviare il porta. Più intensità e confusione che qualità e ragionamento nelle azioni delle due squadre, che quasi mai riescono ad arrivare al tiro. Al 76’ Gibbs impegna De Gea con un rasoterra da 25 metri, innocuo.
Nell’ultimo quarto d’ora Wenger manda in campo Bendtner al posto di Cazorla, mentre Moyes si affida all’esperienza di Giggs: esce Kagawa, non in una delle sue migliori giornate. A 10 dalla fine secondo match point per i Red Devils: Van Persie crossa in area su calcio da fermo, sul secondo palo Smalling manca completamente il bersaglio. L’Arsenal ci prova ancora facendo entrare Grabry al posto di Arteta, ma negli ultimi minuti arriva solo un tiro di Giroud deviato in mischia. Il resto sono lanci nel mezzo e tentativi di farsi strada nell’area del Manchester a suon di rimpalli. Nei minuti finali c’è spazio anche per Fellaini, che subentra a Van Persie. L’ultimo brivido per Moyes arriva a due minuti dal triplice fischio, quando Sagna va ancora al cross nell’area piccola, ma Bendtner è in ritardo. Finisce così 1-0 per lo United, che accorcia in classifica sull’Arsenal capolista: orala vetta è a soli 5 punti, malgrado l’inizio di stagione difficile. I Gunner invece conservano due punti sul Liverpool e tre sulla sorpresa Southampton.
Una grande trionfo per Moyes, non solo per il risultato e per la classifica riaggiustata, ma anche per la capacità dimostrata nel fermare i campioni della mediana dei Gunners. Non c’è scusa che tenga, neanche quella dell’influenza, oggi i londinesi erano davvero in giornata no, soprattutto quegli uomini dai quali ci si sarebbe aspettati il guizzo decisivo, come Ozil e Ramsey. Degli uomini di Wenger si salva praticamente solo Sagna, che predica (o meglio, crossa) nel deserto. Non è particolarmente frizzante neanche il Manchester United, ma ai campioni in carica basta un colpo di classe di Van Persie e la grinta di Rooney, Evans e Smalling, fra i migliori della sfida dell’Old Trafford. Per i Red Devils inizia ora un altro campionato, ma tutta la Premier League è rivoluzionata.Ora in sei punti ci sono otto squadre. da http://www.vavel.com
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MAN UNITED: De Gea, Smalling, Vidic (Cleverley 45), Evans, Evra, Valencia, Jones, Carrick, Kagawa (Giggs 78), Rooney, Van Persie (Fellaini 85). Subs not used: Giggs, Lindegaard, Hernandez, Nani, Januzaj.
Booked: Jones, Rooney
Goals: Van Persie 27.
ARSENAL: Szczesny, Sagna, Koscielny, Vermaelen, Gibbs, Arteta (Gnabry 82), Flamini (Wilshere 61), Ramsey, Ozil, Cazorla (Bendtner 78), Giroud.
Subs not used: Monreal, Fabianski, Bendtner, Jenkinson, Hayden.
Booked: Sagna, Flamini, Wilshere
Ref: Michael Oliver
Att: 75,138
Man of the match: To follow

Table. 25 Arsenal, 23 Liverpool, 22 Southampton, 21 Chelsea e  20 Man United, Tottenham & Everton, 19 Man City..

Verso Manchester United – Arsenal, il punto di Max Troiani

Oggi noi di MDC abbiamo il piacere di ospitare nella nostra consueta rubrica british, l’autore del libro “London Calling”, che attraverso il glorioso Arsenal ripercorre l’ evoluzione del football nella capitale inglese.
- Max, è tempo di Manchester United vs Arsenal, una classica dell’ english football. Come stai vivendo questa vigilia?
Come tutte le vigilie delle partite contro il Manchester United, abbastanza teso, torniamo ad affrontare i Red Devils da primi in classifica in Premier League ed erano parecchi anni che non succedeva, questa è la “partita” per antonomasia per il tifoso dell’Arsenal dopo il derby con il Tottenham, per me viene anche prima del North London derby visto che non posso vivere la rivalità cittadina sul posto..
Finita la partita di mercoledì contro il Borussia Dortmund, non faccio altro che pensare che se domenica sera l’Arsenal vince all’Old Trafford saremmo seriamente candidati a vincere il campionato quest’anno e visto le polemiche d’inizio stagione..
- Per la prima volta in panchina non ci sarà Alex Ferguson. Che effetto farà non vederlo più contrapposto al rivalissimo Wenger?
Sir Ferguson mancherà a tutti gli appassionati di football, in special modo Britannico, dispiace ma prima o poi si sarebbe dovuto affrontare questo passo per il Manchester United.  David Moyes è il degno successore basta dargli quel tempo che ha avuto anche Ferguson arrivato a Manchester..
- Nel corso del tempo, oltre a goal e tanto spettacolo, questo epico confronto ha riservato anche scontri tra titani. Il più famoso quello tra due sanguigni come Patrick Vieira e Roy Keane. Da dove e quando nasce questa accesissima rivalità?
Come dimenticare gli scontri in campo tra Vieira e Keane, fantastici, per non parlare di quello nel sottopasso di Highbury nel 2005 quando la diretta in televisione inizio con un parapiglia ed i compagni dei due a dividerli. Ma un episodio è rimasto più degli altri nella mia mente ed è stato quello che ha fatto esplodere la scintilla della rivalità prima anche che le due squadre iniziassero a contendesi la Premier League.
Nel 1990 durante Manchester United-Arsenal una rissa spaventosa era scoppiata in mezzo al campo, i piu’ nervosi Winterburn, Alan Smith, Thomas per i londinesi e McClair, Pallister e Irwin per il Manchester United, la partita fu portata a termine con difficoltà da parte dell’arbitro con la vittoria per 1-0 dell’Arsenal, ma gli scontri portarono ad un seguito anche dopo il match e le due squadre furono punite con 1 punti di penalizzazione per lo United e due per i Gunners. Con tutta la penalizzazione a fine stagione riuscimmo a vincere il campionato!
- I fari saranno puntati su Robin Van Persie, il grande ex, idolo per i Red Devils ma traditore per i gooners. Credi che, visto l’attuale momento, l’ olandese abbia peccato di lungimiranza, abbandonando un Arsenal in fase evolutiva per uno United arrivato quasi alla saturazione?
Difficile dire cosa pensava Van Persie quando decise di andare via dall’Arsenal, di certo lo fece a malincuore secondo me.. visto che manager e dirigenza non gli avevano dato assicurazioni necessarie sui rinforzi per competere adeguatamente in Premier League ed in Europa, ricorderò sempre i gol di Robin e mi spiace vederlo con quella maglia..
- Con chi vedrai la partita? Qual è il ricordo più bello che ti lega a questa sfida?
Domenica a casa, dalle 16.30 colonizzerò divano e telecomando, tifare per una squadra straniera comporta chè il più delle volta la partita si guarda da solo.Il più bello sicuramente dello del 2002 ad Old Trafford con la vittoria di 1-0 con gol del francese Wiltord, vinciamo il campionato e conquistiamo il terzo double della storia dei Gunners.. quattro giorni prima avevamo vinto a Cardiff la FA Cup contro il Chelsea di Ranieri!
- Siamo giunti al termine, ti ringraziamo davvero di cuore per averci concesso quest’ intervista. Vuoi mandare un saluto ai tuoi affezionati lettori, ed in più a quelli di Mai Dire Calcio?
Un saluto a tutti e C’mon Gunners!
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Gazidis: "Abbiamo bisogno di comprare"

Nel corso di un'intervista a 'L'Equipe', l'Ad dell'Arsenal Gazidisha parlato delle strategie del club per il prossimo mercato invernale: "A gennaio vedremo dove saremo e se investire in un altro attaccanteGiroud non potrà rimanere da solo fino alla fine della stagione. Abbiamo bisogno di comprare". da http://www.calciomercato.it

venerdì 8 novembre 2013

Wenger: "Sarà strano senza Ferguson in panchina"

Vigilia di big match in Premier League: questo week end ci regala infatti la sfida fra Manchester United e Arsenal. Il tecnico dei Gunners ha parlato in conferenza stampa, soffermandosi su diversi argomenti: "Sarà strano domenica sera Sir Alex Ferguson in panchina. Al momento è troppo presto per valutare le differenze con Moyes, ma lui all'Everton ha mostrato grande competenza. La mia relazione con Sir Alex Ferguson adesso sarà un po' più pacifica e un po' più serena. Tanti impegni per Giroud? Lui ha molta potenza e un gran fisico, in lui non vedo alcun segno di fatica. La cessione di van Persie? Alla fine pesava la mia decisione, sapevo che avrei ricevuto molte critiche".

mercoledì 6 novembre 2013

CL BORUSSIA DORTMUND-ARSENAL= 0-1


L’Arsenal è la prima squadra inglese ad espugnare il fortino del Westafalen Stadion nelle principali competizioni continentali; la prima squadra vincere (e ad uscire imbattuta) a Dortmund in questa stagione. Non poteva che deciderla lui, Aaron Ramsey, il gallese che just scores when he wants, segna quando vuole, perché con il timbro del Signal Iduna Park fanno cinque in Champions come Gareth Bale, undici stagionali. Una gara dal copione pazzesco quella di Dortmund: sono i gialloneri, per lunghi tratti, a cercare con insistenza il gol ma nel momento di massima pressione (dopo aver costretto Szczesny agli straordinari sui tentativi ravvicinati di Reus e Blaszczykowski) gli uomini di Klopp vengono puniti dal colpo di testa sottomisura del gallese. Siamo al 62esimo e quello del numero sedici dell’Arsenal è il primo tiro in porta dei gunners, a fronte di undici (!) conclusioni verso la porta dei gialloneri. Il gol inglese stappa completamente la partita: Reus si divora l’occasione più solare per il pareggio sbucciando da due passi la girata, Mertesacker spaventa Weidenfeller con le sue scorribande offensive. Giallo nel finale: Mertesacker cintura con le cattive Lewandowski in area, ma per l’olandese Kuipers non ci sono gli estremi per il penalty. Arsenal in testa con il Napoli (con miglior differenza reti rispetto ai partenopei), Dortmund che scivola al terzo posto e non potrà più sbagliare: il cammino dei vice-campioni d’Europa si fa complicato. da http://it.eurosport.yahoo.com
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Borussia:  Weidenfeller 6, Grosskreutz 7, Papastathopoulos 6, Subotic 7, Schmelzer 6, Sahin 5, Bender 5 (Hofmann 75, 5), Blaszczykowski 6 (Aubameyang 74, 5), Mkhitaryan 6, Reus 6 (Schieber 86), Lewandowski 6. 
Subs not used: Langerak, Kehl, Kirch, Durm.
Booked: Lewandowski. 
Manager: Jurgen Klopp 6.
Arsenal: Szczesny 7, Sagna 6, Mertesacker 7, Koscielny 7, Gibbs 6, Ramsey, Arteta 6, Cazorla 5 (Monreal 75, 5), Ozil 6, Rosicky 6 (Vermaelen 91), Giroud 7 (Bendtner 90).
Subs not used: Fabianski, Jenkinson, Gnabry, Hayden.
Booked: Arteta
Goal: Ramsey 62.
Manager: Arsene Wenger 8.
Referee: Bjorn Kuipers (Holland)
Attendance: 65,829
Table: 9 Arsenal & Napoli, 6 Borussia Dortmund, 0 Mairselle

sabato 2 novembre 2013

PL ARSENAL-LIVERPOOL= 2-0


Arsene Wenger non scherzava in settimana, quando di fronte a qualche domanda piccante aveva minimizzato la brutta sconfitta subita dal Chelsea in coppa di Lega con un laconico: “C’è la League Cup e c’è’ la Premier League. Sono due competizioni diverse”. E due Arsenal diversi si sono visti. I Gunners schiantano infatti, nella prima sfida pesante di questa stagione 2013-14, il Liverpool secondo in classifica, allungando così a +5 il vantaggio sulla coppia formata proprio dai Reds e dal Chelsea e firmando, di fatto, la prima mini-fuga stagionale. Un Arsenal come per magia di nuovo bello, pimpante, cattivo, attento ma soprattutto vincente. I Gunners continuano infatti sia a segnare – l’hanno sempre fatto in questa stagione – che a lanciare segnali alle altre: il ritrovato Cazrola, la conferma del rendimento di Szczesny tra i pali ma, soprattutto, gongolano per l’esplosione totale, definitiva, completa del talento gallese Aaron Ramsey, in gol – e che gol! – anche oggi. Il Liverpool resta invece fermo al palo, tra le insicurezze del primo tempo, il bell’atteggiamento della ripresa e due certezze: Luis Suarez e Daniel Sturridge. Fondamentalmente vorrebbe essere la sfida tra due squadre che il pallone preferiscono averlo tra i piedi piuttosto che provare a riconquistarlo. A vincere questo "match dentro il match", nel primo tempo, è sostanzialmente la maggiore qualità tecnica della mediana dell’Arsenal, che pur privata all’ultimo di un Wilshere che finisce in tribuna per problemi alla caviglia, riesce a imporre fin da subito un ritmo incandescente alla gara. Il Liverpool però ci mette del suo. Nonostante la grande disponibilità al sacrificio del reparto avanzato – Suarez e Sturridge riescono a creare pericoli anche da soli -, Gerrard è più volte costretto a richiamare la difesa nel tentativo di salire con il baricentro e correre meno a vuoto dietro alla fitta trama di passaggi dei giocolieri londinesi. I Reds, nonostante tutto, tengono botta, ma di fronte al mismatch presente sulla destra Ozil-Sagna contro Sakho-Cissokho sono costretti a capitolare. E’ da una bella discesa di Sagna infatti che arriva il vantaggio: il cross perfetto è per l’arrivo a rimorchio di Cazorla, che è bravissimo ad anticipare prima la frustata di testa – finita sul palo – e poi a prendere la respinta del legno stesso, infilando in rete un bel diagonale destro che vale il vantaggio. Rodgers ha un grande merito nell’intervallo: capire che così, il suo Liverpool, può davvero poco. E allora con coraggio fuori Cissokho e dentro il ritrovato Coutinho. Pronti via e la mossa del nordirlandese sembra pagare, con i Reds padroni del gioco e con le verticalizzazioni del brasiliano pronte a pescare i sempre pericolosissimi tagli di Luis Suarez. Da una trama del genere nasce una grande occasione per Henderson, ma la chance non sfruttata sveglia di nuovo l’Arsenal. Prima Toure rischia la frittata con un retropassaggio sciagurato che Giroud non sfrutta per eccessiva leziosità (solo davanti a Mignolet prova il tocco sotto per i fotografi), poi, però, sale in cattedra il professor Ramsey: il gallese non ci pensa su troppo e sul pallone rimbalzante che gli si presenta davanti al 59’ lascia partire una bordata secca che fulmina Mignolet e schianta il Liverpool. Già perché pur continuando a provarci – e avendo due-tre chance interessanti – i Reds non riescono a riaprire la gara. L’Arsenal vince e trova la mini fuga. Agli altri, ora, il compito di inseguire un gruppo in formissima. da http://it.eurosport.yahoo.com
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ARSENAL: Szczesny 6; Sagna 7, Mertesacker 7, Koscielny 8, Gibbs 7 (Vermaelen 78); Ramsey 8, Arteta 8, Rosicky 7 (Monreal 72); Ozil 7, Cazorla 8; (Jenkinson 84), Giroud 6
Subs not used: Fabianski, Bendtner, Akpom, Hayden.
Yellow: Sagna, Jenkinson
Goal: Cazorla 19, Ramsey 59
LIVERPOOL: Mignolet 6; Toure 5, Skrtel 6, Sakho 6; Cissokho 4 (Coutinho 46, 7), Flanagan 6 (Moses 68); Gerrard 6, Lucas 6, Henderson 6; Sturridge 6, Suarez 7.
Subs not used: Brad Jones,
Agger, Allen, Sterling, Kelly.
Yellow: Cissokho
Att: 60,042
Ref: Martin Atkinson (W Yorkshire)

Table. 25 Arsenal, 20 Chelsea e Liverpool, 19 Southampton,  Man City e Tottenham 18 Everton, 17 Man United..

Wenger esce allo scoperto: «Anche noi lottiamo per il titolo»

L'inizio di stagione dell'Arsenal è stato scoppiettante visti i 22 punti conquistati grazie alle sette vittorie, un pareggio e una sconfitta nelle prime nove giornate di Premier League. I Gunners però, nonostante il giustificato entusiasmo e il primo posto in classifica, hanno sempre cercato di mascherare il momento magico ribadendo quello che è l'obiettivo prefissato in estate: la qualificazione in Champions League.
Ad uscire allo scoperto però è steto il tecnico Arsene Wenger che, alla vigilia del big match contro il Liverpool che potrà valere la testa della classifica, è intervenuto in conferenza stampa dichiarando: «Proprio come il Liverpool, anche noi siamo candidati alla vittoria del titolo. Secondo me ci sono 4-5 squadre che possono lottare fino alla fine, ma in questo momento della stagione la classifica conta poco».