martedì 30 settembre 2014

Tegola Ramsey: almeno sei settimane di stop per il gallese

Ennesima tegola di natura fisica per il centrocampista dell'Arsenal Aaron Ramsey. Come riportano le ultime notizie dall'Inghilterra, infatti, gli ultimi esami hanno evidenziato un infortunio al tendine del ginocchio. Saranno almeno sei le settimane di stop per il calciatore infortunatosi durante il derby pareggiato per 1-1 contro il Tottenham. da http://www.tuttomercatoweb.com/

domenica 28 settembre 2014

ARSENAL-TOTTENHAM, il giorno dopo


Non era la partita del secolo, dell’anno e nemmeno del giorno, ma Arsenal-Tottenham, 24 ore dopo, merita un piccolo approfondimento per un motivo specifico: perché noi di Fox Sports eravamo presenti, e un piccolo reportage attraverso la visione personale di un evento merita sempre di essere fatto, magari per brevi punti riassuntivi.
ATMOSFERA - Modesta prima della partita, nelle immediate vicinanze dell’Emirates Stadium. Nel senso di scalinate di salita dalle vie circostanti, di ampio marciapiede che gira attorno allo stadio. È una conseguenza inevitabile della struttura stessa dell’impianto, che è leggermente separato dal mondo che gli sta attorno: nel tratto in cui si lasciano le strade di accesso, non vi sono, fino ai tornelli, chioschi se non quelli di vendita dei programmi della partita, per cui non si crea la possibilità di raduno progressivo di persone, se non di chi ha fissato lì un punto di ritrovo per poi però entrare immediatamente. Più animato il resto del quartiere, proprio in pub e locali appena fuori dall’ombra dello stadio, e animati pure i mezzi di trasporto, con cori spontanei, isolati, a volte di poche persone, chiaramente però elettrizzate dal pensiero dell’imminente partita. È del resto in quegli ambienti, ovvero i pub, che va cercata al giorno d’oggi una passione vocale che in altri tempi - e con altri pericoli, però - poteva allargare il suo suono a tutto il quartiere, senza una regola. All’interno dello stadio un tifo non di alto livello, se non come conseguenza di momenti importanti della partita: notevole l’immediata reazione dei tifosi Arsenal al gol del Tottenham, così come sempre affascinante “Oh When the Spurs go marching in” degli ospiti (e a questo proposito presto ci saranno novità nella programmazione di Fox Sports). Abbiamo seguito la partita dal Directors’ Box, ovvero la tribuna vip (Boris Becker, Franco Baldini, il presidente degli Spurs Daniel Levy, l’amministratore delegato dell’Arsenal Ivan Gazidis erano nelle medesime poltrone, per dire), e ci ha sorpreso il fatto che anche lì, dopo un abbondante pasto pre-partita (al quale ha presenziato, solo per salutare i presenti, anche Arséne Wenger, a meno di un’ora dal calcio d’inizio), ci fossero comunque emozioni palesi anche se non sbracate, un’atmosfera certamente pacata e rispettosa dell’ambiente (poltrone in pelle, camerieri e tutto il resto) ma non soporifera e distratta come si può pensare. Un po’ di emozione anche nel vedere Alan Sunderland, centravanti dell’Arsenal tra il 1977 e 1984: non ha sorpreso vederlo firmare maglie di cotone gialle con colletto blu, perché quella era la maglia dei Gunners il 12 maggio del 1979, in una delle finali di FA Cup più belle della storia. L’Arsenal vinceva 2-0 all’86°, ma nel giro di due minuti il Manchester United accorciò con Gordon McQueen e pareggiò con Sammy McIlroy tra scene di delirio (nelle curve i posti erano solo in piedi, e la massa umana impressionante). Si torna a centrocampo per il calcio d’inizio, Liam Brady (presente anche lui nella tribuna vip) prende palla, dribbla due uomini in velocità, di esterno sinistro appoggia sulla fascia a Graham Rix, che crossa: il portiere Gary Bailey manca l’uscita e Sunderland, in scivolata, anticipa il difensore Arthur Albiston appoggiando il 3-2 finale. Roba indimenticabile, credeteci. Nel dopopartita, poi, più delusi i tifosi Arsenal, più sollevati quelli Spurs, ma lo si poteva solo indovinare, sbirciando i comportamenti comunque vivaci nei locali della zona di Islington, una delle più movimentate di Londra, con un traffico che la sera tardi non è molto diverso da quello delle ore di punta.
PARTITA - L’avete vista in tanti, cerchiamo però di darne una lettura vista dal vivo, dunque con la possibilità di seguire con lo sguardo tutto il campo, Arsenal che ha iniziato con quello che pareva un 4-3-3 più che un 4-2-3-1, data la posizione di Jack Wilshere non solo nel ripiegamento difensivo, largo a sinistra, anche se pronto a infilarsi in mezzo con possesso di palla. Con Mesut Ozil dal medesimo lato, e Alex Oxlade-Chamberlain a destra, ai lati cioé di Danny Welbeck, molto incisivo nel primo tempo, meno nel secondo. Gli Spurs avevano un 4-2-3-1 con Etienne Capoue e Ryan Mason davanti alla difesa, Christian Eriksen a sinistra, Erik Lamela a destra e Nacer Chadli così a ridotto di Emmanuel Adebayor da far sembrare la formazione un 4-4-2, come era palesemente in fase difensiva, dato che tra i due davanti e gli otto dietro restava spesso molto - troppo - spazio. I cambi a cui è stato costretto l’Arsenal già nel primo tempo hanno modificato qualcosa, di fatto, solo nella seconda occasione, con Santi Cazorla al posto di Aaron Ramsey e un netto ritorno al 4-2-3-1: Welbeck punta centrale, Cazorla a sinistra, Ozil in mezzo, Oxlade-Chamberlain a destra. Poco è cambiato dopo il gol di Chadli, nato da una palla mal gestita da Flamini, rubata da Eriksen e rifinita da Lamela, ma al 64°, con l’ingresso di Alexis Sanchez al posto di Jack Wilshere, Cazorla si è affiancato a Flamini con il cileno sulla sinistra, a sostituirlo. Formazione rischiosa perché molto sbilanciata, con gli Spurs che avrebbero potuto pressare e ripartire, se per paradosso Chadli non si fosse trovato spesso troppo avanzato. 
Preso il gol, il Tottenham si è chiuso: dentro Nabil Bentaleb al posto di Chadli e con Capoue solo davanti alla difesa è diventato un 4-1-4-1, con da sinistra Lennon, Bentaleb, Mason e Lamela. Meno allungo, più compattezza, quelle di una squadra teoricamente inferiore, che a quel punto si accontenta del pareggio, pur nella consapevolezza (speriamo) che nel calcio chiudersi non è poi così utile, dato che bastano un errore o un rimpallo per cambiare tutto. Pensate solo al gol di Oxlade-Chamberlain: la palla gli è arrivata solo perché Welbeck l’ha mancata del tutto, un metro prima di lui.
di Redazione FOXSports, http://www.foxsports.it/

Wenger dopo il pari col Tottenham: "Sono frustrato"

Chadli porta il Tottenham in vantaggio al 56', Oxlade-Chamberlain pareggia i conti all'Emirates Stadium al 74' regalando un punto all'Arsenal. Nel post-gara Arsene Wenger ha dichiarato: "Abbiamo avuto diverse occasioni, sono frustrato che il match sia finito appena 1-1. Abbiamo lasciato due punti importanti sul nostro campo, l'Arsenal merita grande credito perché abbiamo fatto bene e abbiamo un grande potenziale da sfruttare in futuro".
da http://www.tuttomercatoweb.com/

sabato 27 settembre 2014

PL ARSENAL-TOTTENHAM= 1-1



Al fischio finale, il derby del nord di Londra, ci lascia una certezza che non riguarda nessuna delle due squadre in campo: questo sembra proprio essere il campionato di José Mourinho. Contro gli arci-rivali del Tottenham e tra le mura amiche dell’Emirates l’Arsenal era chiamato al primo vero banco di prova della stagione. Con tutte le vittorie delle big nel pomeriggio e con i continui successi del Chelsea, i Gunners non potevano permettersi altri passi falsi. Passo falso invece è stato per gli uomini di Wenger, che hanno dominato la partita come al solito dal punto di vista del possesso palla ma non hanno fatto altrettanto con l’unica statistica che conti qualcosa nel gioco del calcio: quanti palloni si sono infilati in porta. L’Arsenal si è trovato invece addirittura a dover inseguire un Tottenham sceso a sud di qualche chilometro che ben attento a difendersi e pronto a ripartire era passato avanti. Il gol di Chamberlain e l’assedio finale non hanno portato a Wenger che un misero punticino. L’unica certezza biancorossa, per ora, è che i giocatori continuano a rompersi: anche oggi fuori per guai muscolari Arteta e Ramsey. Insomma, tutto fuorché una risposta alla corazzata di Mourinho. A dominare, nel primo tempo, è per lunghi tratti la noia. La trama è la stessa di sempre: tanto possesso dell’Arsenal ma ben poche occasioni da rete. Specie se davanti non c’è una neopromossa ma un Tottenham di Pochettino ben attento a chiudere tutti gli spazi e a ripartire sfruttando la velocità di Lamela. E’ così allora che nonostante i dati sul possesso palla ad avere le occasioni migliori sono paradossalmente proprio gli Spurs: due i contropiedi in superiorità numerica non sfruttati e una clamorosa dormita del fischiatissimo Adebayor davanti a Sczcesny. Trama che non è cambiata nemmeno nella ripresa. O almeno non l’ha fatto fino al gol della scossa. Flamini perde un pallone suicida in uscita, Eriksen lo strappa consegnandolo a Lamela che a suo volta serve Chadli per il perfetto diagonale di piatto. Solo lì l’Arsenal si sveglia dando ritmo al possesso e portando aggressività. Lloris fa il fenomeno su un colpo di testa di Mertesacker ma non può nulla poco dopo sul pallone ‘ciccatp’ da Welbeck che si trasforma in finta perfetta per Chamberlain. L’uno a uno è servito così come l’inutile assalto finale. L’Arsenal si sveglia troppo tardi e il Tottenham strappa il punticino. E forse è giusto così. da https://it.eurosport.yahoo.com
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Arsenal: Szczesny, Chambers, Mertesacker, Koscielny, Gibbs, Arteta (Flamini 28), Oxlade-Chamberlain, Ramsey (Cazorla 45), Wilshere (Sanchez 63), Ozil, Welbeck.
Subs Not Used: Rosicky, Podolski, Ospina, Coquelin.
Booked: Oxlade-Chamberlain, Wilshere, Chambers.
Goals: Oxlade-Chamberlain 74.
Tottenham Hotspur: Lloris, Naughton, Kaboul, Vertonghen, Rose (Dier 83), Mason, Capoue, Lamela, Eriksen (Lennon 62), Chadli (Bentaleb 80), Adebayor.
Subs Not Used: Soldado, Vorm, Townsend, Fazio.
Booked: Lamela, Chadli, Adebayor, Lennon, Mason, Rose.
Goals: Chadli 56.
Att: 59,900
Ref: Michael Oliver (Northumberland).
Table. 16. Chelsea, 13. Southampton 11. Manchester City, 10. Aston Villa, Arsenal, Swansea, 8. Manchester United, Tottenham,  West Bromwich...

venerdì 26 settembre 2014

Wenger: "Col Tottenham derby difficile"

Parla Arsene Wenger alla vigilia del derby col Tottenham. "E' troppo presto per giudicare una squadra, siamo a inizio stagione, ma il Tottenham lotta per andare in Champions League. I derby del nord di Londra sono sempre intensi e difficili perché i giocatori che si affrontano si conoscono bene. Il nostro inizio di stagione è stato decente, ma adesso inizierà il secondo blocco di partite e vogliamo farci trovare preparati. Ozil e Welbeck? Insieme hanno giocato davvero bene, per noi è una buona soluzione".
da http://www.tuttomercatoweb.com/

martedì 23 settembre 2014

LC ARSENAL-SOUTHAMPTON= 1-2

Il terzo turno della Coppa di Lega inglese si trasforma in una ecatombe per le big impegnate. L’Arsenal di Arsene Wenger saluta subito la competizione, sconfitto 2-1 dal Southampton, che prosegue così l’ottimo avvio stagionale che, al momento, coincide anche con il secondo posto in campionato alle spalle del Chelsea e in compagnia dell’Aston Villa: i Gunners passano in vantaggio al 14’ grazie a un calcio di punizione di Alexis Sanchez ma si vedono poi rimontati da Dusan Tadic, che trasforma un penalty al 20’, e di Nathaniel Clyne, che mette in rete al 40’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. da https://it.eurosport.yahoo.com
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Arsenal: Ospina 4; Bellerin 5 (Akpom 86), Chambers 6.5, Hayden 5, Coquelin 5; Rosicky 5, Diaby 5.5 (Cazorla 67); Campbell 5.5 (Oxlade-Chamberlain 71), Wilshere 5, Podolski 4; Sanchez 6. 
Subs: Gibbs, Mertesacker, Martinez, Ajayi.
Booked: Rosicky, Wilshere 
Manager - Arsene Wenger: 5
Southampton: Forster 6; Clyne 8, Fonte 7, Gardos 7.5, Targett 7 (Bertrand 85); Wanyama 6.5, Schneiderlin 9; Mane 7.5 (Long 72), Davis 7, Tadic 7.5; Pelle 7.
Subs: Davis, Cork, Mayuka, Reed, McCarthy.
Booked: Wanyama, Pelle, Tagett, Forster
Manager - Ronaldo Koeman: 8.
Referee: Keith Stroud.

domenica 21 settembre 2014

E' un Arsenal-e di milioni

L’Arsenal chiude i conti del 2014 (al 31 maggio) con un utile ante imposte di 5,9 milioni di euro (4,7 milioni di sterline), in calo rispetto ai 8,5 milioni (6,7 milioni di sterline) del precedente esercizio. Grazie a un credito d’imposta di 3,3 milioni il profitto post pagamento delle tasse è stato di 9,2 milioni di euro (+7,3 milioni di euro nel 2013). Peraltro da aprile 2015 le aliquote dell’imposta sulle società in Gran Bretagna scenderà al 20%. Nell’anno della vittoria in Fa Cup, dunque, il fatturato del club è salito da 355 a 383,5 milioni di euro (301,9 milioni di sterline). L’incremento è dovuto soprattutto all’aumento dei diritti tv della Premier League (+40%) e delle sponsorizzazioni, in attesa che il prossimo bilancio riporti gli effetti benefici del nuovo accordo record con Puma. “Il club è in ottima forma e fuori dal campo”, ha detto l’amministratore delegato Ivan Gazidis. Sui conti del club ha pesato la campagna acquisti che ha visto l’arrivo a Londra di top player come Ozil, preso dal Real Madrid per la cirfra record di 53,3 milioni di euro, e dal conseguente aumento degli ingaggi, saliti da 196 a 211 milioni di euro e assorbono il 55% delle entrate (nel 2013 erano al 63%). AL costo della rosa si aggiungono 51 milioni di euro di ammortamenti per il costo dei cartellini.  Il fatturato operativo del settore calcio è stato pari a 379,5 milioni di euro, mentre lo sviluppo delle proprietà immobiliari legato alla vendita di immobili nella zona del vecchio Highbury vale solo 4 milioni di euro (nel 2013 quest’attività ha portato ricavi per 47,6 milioni di euro grazie anche alla cessione dell’area di Queensland Road). Dal botteghino dell’Emirates stadium e dal matchday sono arrivati introiti per 127 milioni di euro (118 nel 2013), dai diritti tv 153 milioni di euro (109 nel 2013), dall’area commerciale 75 milioni di euro e altri 23 dal settore retail e licensing in linea con il 2013, per un totale dal comparto di 98 milioni di euro. 
Arsenal.com intanto continua ad attirare tifosi di tutto il mondo attraverso i canali media digitali e sociali. www.Arsenal.com resta il primo portale per tutte le notizie Arsenal, ci sono 28 milioni di fan su Facebook, più di 4 milioni su Twitter e il canale YouTube lanciato di recente ha già 135.000 iscritti. Inoltre, l’Arsenal continua a sviluppare l’uso di Instagram, Suono Nube, Flickr e la presenza sui social media in Cina.  Il club della famiglia Usa Kroenke ha rinnovato la collaborazione con MP Silva che continuerà a distribuire “The Arsenal Media Channel” e a fare da consulente strategico del club. Nella stagione 2013/14, MP Silva ha realizato una distribuzione record del prodotto in 130 territori in cinque continenti, coprendo una portata potenziale pubblico di 392 milioni di famiglie in Europa, Asia-Pacifico, MENA, America Latina e Nord America. da http://www.itasportpress.it/

sabato 20 settembre 2014

PL ASTON VILLA-ARSENAL= 0-3

Centonovantadue secondi. Storia di attimi, di passaggi a vuoto… e l’Aston Villa sorprendente delle prime quattro giornate – due clean sheets e 10 punti, miglior partenza dal 1998 – in un attimo non c’è più. Autore del colpaccio è l’Arsenal che in poco meno di 4 minuti – dal 32’ e spicci al 36’ e qualche secondo –infila la tripletta che indirizza la gara del Villa Park e scaccia i primi fantasmi dopo il pesante ko – dal punto di vista del gioco e del risultato –subito in Champions League dal Borussia Dortmund. Gunners che salgono così a 9 punti e rosicchiano qualcosa a Chelsea o Manchester City – in teoria le dirette concorrenti al titolo -, quest’ultime impegnate una contro l’altra nel big match di domenica. Eppure il pomeriggio dei Gunners non si era aperto benissimo. Anzi, c’era stata una discreta bomba: la scelta tecnica di Sanchez out per lasciare spazio alla velocità di Oxlade-Chamberlain. Una decisione che per più di mezz’ora non aveva effettivamente portato dei gran risultati se non quelli di rendere ancora più prevedibile un Arsenal decisamente troppo orizzontale nel suo ormai fisso 4-1-4-1. Ha preso però ancor più importanza al minuto 32’ la parata fondamentale di Szczesny sul colpo di testa di Clark qualche istante prima, e alla prima reale – e veloce – verticalizzazione Ozil ha aperto le danze. Il tedesco, scappato alla spalle proprio di Clark e Senderos, è prefetto nel cogliere l’assist di Welbeck. Fuori uno. Passano un minuti e sedici secondi e i ruoli si invertono: dalla sinista Ozil mette dentro per il primo gol di Welbeck – libero sul secondo palo – in maglia Gunners. Fuori due. Altri due minuti e il tiro cross di Gibbs dalla sinistra è deviato in porta da Cissokho nel tentativo proprio di anticipare nuovamente Welbeck. Fuori tre. Partita finita. Da lì in poi è pura accademia dei Gunners che sfiorano il 4-0 sul finale di primo tempo di nuovo con Ozil e, nella ripresa, gestiscono un noioso – ma intelligente – giro palla conclusosi con l’80% di possesso nei secondi 45 minuti. Risparmiare le forze in una stagione da 50 partite è saggio, oltre che fondamentale. da https://it.eurosport.yahoo.com
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Aston Villa: Guzan 6; Hutton 6.5, Senderos 6, Clark 6, Cissokho 6; Cleverley 6.5, Sanchez 6 (Bacuna 86min), Delph 7; Weimann 6 (Grealish 46, 6), Agbonlahor 6.5, Richardson 6 (N’Zogbia 77)
Booked: Clark
Subs not used: Given, Okore, Cole, Lowton.
Manager: Paul Lambert 6
Arsenal: Szczesny 7; Chambers 6.5, Mertesacker 7, Koscielny 7, Gibbs 7; Arteta 6.5, Ramsey 7 (Wilshere 78); Oxlade-Chamberlain 7 (Rosicky 78), Ozil 8, Cazorla 7; Welbeck 7.5 (Podolski 78)
Booked: Chambers, Ramsey, Wilshere
Subs not used: Ospina, Diaby, Sanchez, Coquelin
Manager: Arsene Wenger 7.
Man of the match: Mesut Ozil. 
Referee: Mike Jones 6
Attendance: 40,013
Table. 12 Chelsea, 10 Southampton e Aston Villa, 9 Arsenal, Swansea, 7 Manchester City, Tottenham e West Ham..

venerdì 19 settembre 2014

Arsenal, possibile un ritorno sul mercato degli svincolati

Arsene Wenger non esclude un ritorno sul mercato da parte del club dopo i tanti infortuni subiti in difesa: "Dipenderà da Debuchy e Monreal e dai loro infortuni" ha detto il tecnico alsaziano in conferenza stampa al riguardo. da http://www.tuttomercatoweb.com/

giovedì 18 settembre 2014

Wenger: "Ronaldo era quasi dell'Arsenal"

Cristiano Ronaldo avrebbe potuto giocare nell'Arsenal. Lo ha rivelato Arsene Wenger in occasione di un evento promozionale."E' il più grande rimpianto della mia carriera - ha sottolineato il tecnico dei 'Gunners' -. Sono stato vicino a prenderlo, poi è andato al Manchester United. Questo fatto ancora oggi mi addolora".
Wenger ha spiegato che prima del passaggio di CR7 ai 'Red Devils', datato 2003, in più di un'occasione aveva quasi concluso l'acquisto del campione lusitano dallo Sporting Lisbona. Un altro mancato colpo di mercato che Wenger non riesce a digerire è quello di Didier Drogba. "Giocava ancora in Francia, sapevo che era forte, ma non sono riuscito a prenderlo. Poi ci ha fatto male in molte importanti partite. Se fosse stato preso dall'Arsenal non sarebbe successo". da http://www.sportal.it/

martedì 16 settembre 2014

CL BORUSSIA DORTMUND-ARSENAL= 2-0



Parte subito aggressivo il Borussia Dortmund che nei primi 10' costringe l'Arsenal nella propria metà campo, attraverso un gioco aggressivo e sviluppato sulle corsie laterali, marchio di fabbrica di Klopp. I giallo-neri prendono il controllo del match e i maggiori pericoli per la porta dei Gunners partono dalle fasce, con azioni veloci e in verticale che mandano spesso fuori giri la difesa inglese. Il primo brivido è targato Mkhitaryan, ma il suo tap-in da distanza ravvicinata trova una deviazione e si alza sopra la traversa. E' poi Aubameyang a scaldare i guantoni di Szczesny, seguito qualche minuto dopo daImmobile che trova la pronta risposta del portiere polacco dei Gunners. La squadra di Wenger soffre il ritmo imposto dai tedeschi, ma rischia di trovare il vantaggio al primo vero tiro in porta della partita dopo 40'. Welbeck viene servito da Ramsey in posizione favorevole, ma il suo tiro è troppo angolato e si spegne sul fondo. Gol sbagliato, gol subito e il Borussia legittima un primo tempo giocato meglio rispetto all'Arsenal con la prima rete in maglia giallo-nera di Ciro Immobile allo scadere. L'attaccante italiano parte da centrocampo palla al piede, entra in area, prende il tempo a Koscielny e finalizza una bella azione personale con un destro in diagonale che si deposita in rete. 1-0 Dortmund e squadre al riposo. Ci si aspetta una pronta reazione dell'Arsenal nella ripresa, ma avviene l'esatto contrario. Il Borussia Dortmund ricomincia ancora più forte rispetto al primo tempo e trova il raddoppio dopo soli 2'. Difesa deiGunners disposta male, Grosskreutz serve Aubameyang che è bravo -e anche fortunato- a saltare Szczesny e a mettere dentro a porta vuota. La squadra di Wenger è incapace di reagire e solo un super intervento del proprio portiere nega Immobile la gioia della doppietta, evitando un tris che sarebbe stato letale. Aubameyang è devastante nelle ripartenza e fa tremare la traversa dopo un coast to coastpartito dalla propria metà campo. Wenger cerca di dare la scossa ai suoi e inserisce Cazorla e Chamberlain al posto di due spenti Ramsey e Ozil, ma la retroguardia inglese è in totale balia dei micidiali contropiedi dei ragazzi di Klopp. Proprio sugli sviluppi di una ripartenza, Mkhitarian ha sul destro la palla del 3-0 al 73' per chiudere i conti, ma pecca di egoismo e spara alto anziché servire a centro area un liberissimo Immobile. La serata no dell'Arsenal è tutta racchiusa nel secondo tentativo di Welbeck, anche questo senza buon esito dopo che l'attaccante ex Manchester United si era liberato bene di Subotic con una finta di corpo. Gli ultimi 15 giri di orologio scorrono via senza regalare ulteriori sussulti, con i giallo-neri che gestiscono il doppio vantaggio senza affanni e i Gunners che alzano bandiera bianca dopo una partita sofferta dal primo all'ultimo minuto. Vince 2-0 il Borussia Dortmund che inizia in discesa il proprio cammino in Champions League. Per l'Arsenal arriva la prima delusione europea e la necessità immediata di riscattare questa sconfitta con il prossimo impegno che opporrà ai ragazzi di Wenger il Galatasaray di Prandelli. da http://www.ukpremier.it/
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BORUSSIA DORTMUND: Weidenfeller 6; Durm 7, Subotic 6.5, Sokratis 6, Schmelzer 7 (Jojic 79); Bender 7, Kehl 6.5 (Ginter 46, 6); Aubameyang 7.5, Mkhitaryan 8, Grosskreutz 7; Immobile 7.5 (Ramos 86).
Booked: Mkhitaryan.
Subs not used: Langerak, Amini, Bandowski, Kagawa.
Manager: Jurgen Klopp 7.
ARSENAL: Szczesny 6; Bellerin 5, Mertesacker 6.5, Koscielny 6, Gibbs 6; Arteta 5 (Podolski 77); Sanchez 6, Ramsey 5 (Cazorla 62, 5), Wilshere 6, Ozil 5 (Oxlade-Chamberlain 62, 5); Welbeck 5.
Subs not used: Ospina, Chambers, Rosicky, Campbell.
Booked: Wilshere.
Manager: Arsene Wenger 6.
Man of the match: Henrikh Mkhitarayan
Referee: Olegario Benquerenca (Por) 6.5
Table: 3 Dortmund, 1 Galatasaray & Anderlecht, 0 Arsenal

sabato 13 settembre 2014

PL ARSENAL-MANCHESTER CITY= 2-2


Questo è calcio, signori. Alla fine, il 2-2 tra Arsenal e Manchester City diventa quasi un dettaglio, sebbene il risultato scontenti le due squadre che perdono contatto con le prime posizioni. Ma che spettacolo: una partita tirata fino al 96’, con l’Arsenal che al 74’ grazie al 2-1 di Sanchez intravede il successo e che dopo aver incassato la rete del 2-2 di Demichelis all’83’, rischia di finire al tappeto nei sei minuti di recupero, quando un tiro di Dzeko viene respinto d’istinto da Szczesny - la ribattuta di Nasri è annullata per fuorigioco - e Koscielny sfiora l’autorete. Corsa, intensità, agonismo, tecnica: non è mancato nulla. il palo colpito dopo 11 minuti da Welbeck, all’esordio con la maglia dell’Arsenal, annuncia i fuochi d’artificio. I Gunners giocano meglio. Sono superiori soprattutto a centrocampo, dove Lampard soffre il ritmo generale e gli inserimenti di Wilshere. L’assenza di Yaya Touré è un handicap pesante. Il Manchester City ha però un fenomeno in attacco: Aguero. Da solo, fa reparto. Quando Flamini perde il pallone a centrocampo, il centravanti argentino non perdona: fuga di Navas, assist perfetto e tocco inesorabile del Kun. L’Arsenal rialza subito la testa. C’è qualche fallo di troppo. Clattenburg è tollerante, ma quando cominciano a volare i calcioni, è costretto ad ammonire: saranno sette "gialli" alla fine (Monreal, Flamini, Sanchez, Zabaleta, Lampard, Fernandinho e Aguero). Nell’intervallo, Pellegrini cambia: dentro Nasri, fuori Lampard. Nell’Arsenal, Wilshere è in grande giornata. Il centrocampista inglese trova il pareggio al 63’, con un numero di alta scuola. Si gioca coast to coast e su un tentativo maldestro di applicare il fuorigioco da parte del Manchester City, Sanchez si ritrova tra i piedi un pallone di zucchero. L’assist, di testa, è di Wilshere: il cileno, al volo, non perdona. Sanchez esulta all’italiana, levandosi la maglia: ammonito. Pellegrini inserisce Kolarov al posto di Fernandinho ed è la mossa giusta perché il serbo diventa protagonista. Dal suo piede parte il corner per la zuccata di Demichelis: 2-2 e partita più bella che mai. Due minuti prima Debuchy si era fatto male da solo ed era uscito in barella: l’infortunio alla caviglia destra sembra una cosa seria. Kolarov colpisce il palo. Il recupero è una corrida, Szczesny rischia grosso: il palo lo salva. Ma alla fine l’Arsenal tiene e il 2-2 è giusto. Voti alti per tutti, ma Wilshere, Sanchez, Kompany ed Aguero sono stati i migliori. da http://www.gazzetta.it/
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Arsenal: Szczesny 6, Debuchy 6.5 (Chambers 81), Mertesacker 6.5, Koscielny 7, Monreal 6, Flamini 6 (Arteta 95), Wilshere 8, Ramsey 6, Alexis 7, Ozil 5.5, Welbeck 6.5 (Oxlade-Chamberlain 88).
Subs: Ospina, Gibbs, Cazorla, Podolski.
Booked: Flamini, Monreal, Alexis 
Goals: Wilshere, Alexis 
Man City: Hart 6, Zabaleta 7, Kompany 7.5, Demichelis 6, Clichy 7, Fernandinho 6 (Kolarov 77), Lampard 5 (Nasri 45), Navas 6.5, Silva 6.5, Milner 6, Aguero 7 (Dzeko 67).
Subs: Caballero, Sagna, Mangala, Sinclair.
Booked: Lampard, Zabaleta, Fernandinho, Aguero 
Goals: Aguero, Demichelis 
Table: 12 Chelsea, 10 Aston Villa, 9 Swansea, 7 Southampton, Man City e Tottenham, 6 Arsenal e Liverpool..

giovedì 11 settembre 2014

Wenger carica l'Arsenal: «Vogliamo vincere»

«È un test molto importante per noi, non solo per quel che riguarda la classifica. Battere il Manchester City ci farebbe guadagnare credibilità e confidenza in noi stessi, dimostrando a tutti che siamo migliorati rispetto a una stagione fa». Arsene Wenger, intervenuto in conferenza stampa, ha fatto il punto della situazione a due giorni dalla sfida con i Citizens. «È una grande partita - ha proseguito il manager alsaziano - ed è normale che ci sia un po' di pressione. Ma la nostra forza deve essere quella di andare oltre, giocando con serenità e gioia. Solo così possiamo dimostrare le nostre qualità». Per Wenger, però, c'è un grosso enigma: ci sarà Aaron Ramsey? Il talento dei Gunners si è infortunato con il Galles e rischia di dover restare ai box. «Le prime notizie - spiega l'allenatore dei londinesi - sono abbastanza positive. Si è trattata di una forte contusione alla caviglia, oggi è la giornata decisiva per capire se sarà o meno della partita. Arteta e Gibbs sono a completa disposizione e convocati, come Ozil, che non ha giocato con la Germania per precauzione».
A guidare l'Arsenal potrebbe esserci Danny Welbeck, l'ultimo acquisto: «Sono sicuro che potrò aiutarlo a diventare un giocatore migliore. Ha grandi qualità, ma a 24 anni è ora di fare il salto definitivo. Non può più essere considerato una semplice promessa. Lui titolare? È una possibilità, ma devo ancora ragionare sulla formazione». da http://www.calcionews24.com/

lunedì 8 settembre 2014

Sanogo: "Dopo il primo gol, tutta la pressione sparirà"

Yaya Sanogo, attaccante dell'Arsenal, è stato contestato durante l'ultima gara casalinga dai propri tifosi, che sembrano aver perso la fiducia in lui: "Sono in un grande club. I tifosi sanno che ho segnato molto da giovane e per questo mi hanno messo un po' di pressione. Una volta segnato il primo gol, sono sicuro che tutto tornerà alla normalità", le sue parole a L'Equipe. da http://www.tuttomercatoweb.com/

martedì 2 settembre 2014

Colpo Welbeck all'Arsenal!

Chi lo dice che tra Manchester United e Arsenal non corra buon sangue? Danny Welbeck è in procinto i vestire la maglia dei gunners una volta ultimate le visite mediche nelle strutture sanitarie del club londinese. Persa la volata per Radamel Falcao, Arsene Wenger si tutela con la punta ormai ex United e attualmente in forza alla nazionale inglese. 
da https://it.eurosport.yahoo.com

In's & Out's 2014/15

In's

Alexis Sanchez [Barcelona - Arsenal] In the region of £35m
Mathieu Debuchy [Newcastle - Arsenal] Undisclosed
David Ospina [Nice - Arsenal] Undisclosed
Calum Chambers [Southampton - Arsenal] About £16m
Danny Welbeck [Man Utd - Arsenal] £16m
Out's
Lukasz Fabianski [Arsenal - Swansea] Free
Zak Ansah [Arsenal - Charlton] Free
Bacary Sagna [Arsenal - Manchester City] Free
Thomas Eisfeld [Arsenal - Fulham] Undisclosed
Carl Jenkinson [Arsenal - West Ham] Loan
Thomas Vermaelen [Arsenal - Barcelona] £15m
Nicklas Bendtner [Arsenal - Wolfsburg] Free
Jon Toral [Arsenal - Brentford] Loan
Ignasi Miquel [Arsenal - Norwich] Undisclosed
Ryo Miyaichi [Arsenal - FC Twente] Loan