sabato 30 aprile 2016

PL ARSENAL-NORWICH= 1-0




Con ogni probabilità l’Arsenal giocherà in Champions League anche nella prossima stagione, ma non tutti nel nord di Londra paiono essere contenti. Nonostante per il 18esimo anno consecutivo Wenger porterà i Gunners nella massima competizione per club al mondo, una discreta parte di pubblico storce la bocca. Il perché è presto detto e nella gara col Norwich la fotografia perfetta di che cos’è l’Arsenal di Wenger; e in dove è mancato quest’anno. I Gunners infatti, nonostante l’impressionante differenza qualitativa ritradotta poi nel solito termine del possesso palla, anche oggi faticano più del dovuto per portare via i 3 punti. Due tiri nello specchio della porta in tutta la gara sono infatti pochini per una squadra che produce così tanto gioco; e mentre il Noriwch alla fine si è comunque dovuto arrendere al colpo di Welbeck, tornano alla memoria partite beffa – Crystal Palace di un paio di settimane fa giusto per citarne una – dove alla fine questa strategia dell’estetica non ha pagato. Quel che per l’Arsenal contava oggi però, vista ormai l’impossibilità di recriminare sul latte versato, era prendersi tutta la posta e assicurarsi di partire alla pari nel probabile spareggio della penultima contro il Manchester City per capire chi delle due dovrà passare dai preliminari. E allora, da questo punto di vista, missione compiuta.
Che il pomeriggio dell’Arsenal non sia uno dei migliori, almeno in avvio, lo si intuisce quasi subito. Accolto nella surreale atmosfera di metà stadio che ne chiede le dimissioni e l’altra metà che lo sostiene a gran voce, Wenger non fa nulla di particolare per ingraziarsi il temerario secondo gruppo. Il suo Arsenal infatti è l’ennesima fotocopia sbiadita di una trama vista e rivista: infinito possesso palla, zero – e dico zero sul serio – tiri nello specchio della porta. E così, al termine dei primi 45 minuti, nonostante il solo 30% di possesso, a guardare bene chi meriterebbe di più ci sono i Canaries di Alex Neil. Per ben 2 volte infatti – entrambe con Redmond – il Norwich obbliga infatti Cech alla parata non scontata, andando a riposo con un punticino che paradossalmente sta così quasi stretto.
Trama che non cambia di una virgola nella ripresa; e per attendere il primo tiro in porta dei Gunners bisogna aspettare praticamente un’ora di gioco. Per fortuna di Wenger, però, quello del neo entrato Welbeck, è subito quello buono: sponda di testa di Giroud, pallone calciato con violenza dall’inglesa all’angolo dove Ruddy non può arrivare. Finisce lì. Finisce lì perché il Nowrich non ha le qualità offensive per proporre un assalto degno di nota e perché l’Arsenal, escluso un contropiede concluso centralmente da Sanchez, non tira più in porta. Uno a zero Arsenal. La Champions è praticamente cosa fatta, mentre il Norwich, penultimo avrà bisogno di un’impresa per salvarsi. Alla prossima infatti arriva il Manchester United…  da https://it.sports.yahoo.com
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Arsenal: Cech; Bellerin, Mertesacker (Gabriel 51), Koscielny, Monreal, Elneny, Ramsey, Iwobi (Welbeck 56), Sanchez (Coquelin 83), Ozil, Giroud
Subs not used: Wilshere, Ospina, Walcott, Cazorla
Norwich: Ruddy; Pinto, Martin (c), Bassong (Jarvis 87), Olsson; Redmond, Howson, O'Neil, Brady (Naismith 78); Hoolahan (Mbokani 68); Jerome 
Subs not used: Whittaker,Rudd, Dorrans, Mulumbu
Goal: Welbeck 59 
Attendence:Table. 76. Leicester, 69. Tottenham, 67. Arsenal 64. Manchester City, 59. Manchester United, West Ham, 55. Liverpool..

venerdì 29 aprile 2016

Wenger: "Abbiamo perso il titolo in casa, c'è un clima difficile"

Mentre il Leicester è sempre più vicino a centrare la clamorosa vittoria in Premier League, in casa Arsenal continua la protesta dei tifosi, che a gran voce chiede di chiudere l'Era dello storico manager Arsene Wenger, indicato come il principale colpevole dell'ennesima stagione chiusa senza titolo. Il tecnico francese, però, non ci sta ed in conferenza stampa spiega: "Abbiamo perso il campionato in casa contro le squadre di bassa classifica. Ma a volte abbiamo giocato in un clima davvero difficile. Dobbiamo capire che lontano da qui siamo primi in classifica. Parlate del Liverpool e dell'atmosfera di 'Anfield'. Ecco, quello è un bell'esempio da seguire. Possiamo capire la frustrazione dei tifosi, ma il miglior modo per aiutare la squadra è sostenerla. Non dovrebbero mettere in discussione i giocatori, perché sono persone eccezionali. Siamo delusi, ma dobbiamo combattere". 
da http://www.calciomercato.it/

mercoledì 27 aprile 2016

I tifosi dell'Arsenal annunciano la maxi-protesta contro la società

L’Emirates Stadium si prepara a quella che in Inghilterra già definiscono come “la più grande protesta di sempre” in casa Arsenal. 
Tre dei maggiori gruppi organizzati dei Gunners hanno lanciato la campagna “Time for Change”: Black Scarf Movement e Red Action sono i promotori di un’iniziativa supportata anche dall’Arsenal Supporters’ Trust. 
In occasione dell’impegno casalingo contro il Norwich (sabato 30 aprile, ore 18.30 italiane), i tifosi mostreranno dei cartoncini con scritto “Time for Change - Arsenal is stale, fresh approach needed”.
Dal momento che “stale” in italiano suona come “stantio, raffermo, trito e ritrito”, si comprende immediatamente come l'intenzione dei supporter londinesi sia quella di reclamare a gran voce “un nuovo approccio”. Bersagli della speciale panolada sono ovviamente Arsene Wenger e la dirigenza, con l’azionista di maggioranza Stan Kroenke in primis. Per conoscere le motivazioni della protesta, basta leggere il comunicato del Black Scarf Movement:
La stagione attuale è stata una delle più deludenti per i sostenitori dell’Arsenal e si sta spegnendo in maniera tristemente zoppicante. Negli ultimi anni un numero sempre maggiore di tifosi si è stufato della gestione del club.
La decisione della tifoseria organizzata arriva dopo lo scialbo 0-0 in casa del Sunderland, con i Gunners ora quarti (64 punti come il Manchester City, ma con una peggiore differenza reti), fuori dalla lotta per il titolo e insidiati dal Manchester United per un piazzamento in Champions League.
Le ragioni della protesta comunque non sono legate solamente agli ultimi risultati, ma sono radicate nel tempo. 
A cominciare dall’atteggiamento imputato alla proprietà:
Kroenke ha dimostrato di pensare esclusivamente al lato economico, come quando ha dichiarato che non gli interessa se l’Arsenal lotti per i trofei.
La dirigenza viene inoltre accusata di non “possedere esperienza calcistica” e di essere interessata solamente a un Arsenal che “produca profitti”, invece di renderlo competitivo per lottare con i maggiori club europei. Il dito viene puntato, come detto, anche contro Wenger:
È un manager che sembra aver già vissuto i suoi tempi migliori, incapace di adattarsi a un gioco moderno e colpevole di trascinare la squadra verso il basso attraverso la mancanza di acquisti e prestazioni misere e prevedibili.
Insomma, ai piani alti dell’Arsenal non si salva proprio nessuno. Per rendere plateale la protesta, i tifosi invitano a stampare i cartoncini (utilizzando il fac-simile disponibile sui siti dei relativi gruppi) e sollevarli precisamente al 12°, al 78° minuto e infine al termine del match contro il Norwich. Durante la partita non mancherà però il tifo per i giocatori, come specificato dalla nota del Red Action:
Incoraggiamo alla più intensa protesta vocale al termine dell’incontro, in modo che non ci sia il minimo condizionamento per la squadra. Per questo durante i 90 minuti daremo ai giocatori in campo il nostro massimo supporto.
da http://www.foxsports.it/

domenica 24 aprile 2016

PL SUNDERLAND-ARSENAL= 0-0


Sunderland e Arsenal impattano 0-0 e si regalano un punto che serve poco a entrambe. Black Cats “derubati” di un rigore nel primo tempo, sfiorano il gol in più occasioni nella ripresa mentre i Gunners, nel secondo, non vanno mai vicino al gol se non con un destro rasoterra di Sanchez. Il punto non consente all'Arsenal di tornare al terzo posto – ora condiviso con il Manchester City ma che sarebbe davanti per una miglior differenza reti – e porta il Sunderland al quartultimo insieme al Norwich, con il vantaggio in questo caso degli scontri diretti. Ma la lotta, per la Champions e la salvezza, è ancora lunga. Ci si diverte sin da subito. Entrambe vogliono vincere, l'una per tornare al 3° posto, l'altra per avvicinarsi alla salvezza. Giroud ha nei Black Cats l'avversario preferito (5 reti in 7 incontri), ma il francese non segna dal 17 gennaio e non sembra oggi particolarmente ispirato; dall'altra invece Khazri mette paura a Cech con le sue incursioni, sfruttando le ripartenze del Sunderland, chiuso bene e pronto al contropiede. Il primo pericolo è per l'Arsenal, con la punizione di van Aanholt che scheggia il palo alla sinistra di Cech. La risposta arriva, sempre su calcio piazzato, al 35' con Mannone che deve superarsi per togliere dall'angolo basso il pallone calciato da Sanchez. Botta e risposta continuo nel finale di tempo: al 37' lo Stadium of Light insorge per un rigore (netto) non concesso ai propri ragazzi con Mertesacker che tocca chiaramente di mano su conclusione di Defoe e l'arbitro Dean che lascia correre. Il Sunderland prende coraggio ma è l'Arsenal a fare la partita: al 43' situazione simile a quella accaduta in precedenza in area avversaria con Yedlin che tocca nettamente col braccio su tiro di Iwobi, ma anche in questo caso il fischietto inglese fa proseguire. 0-0 dopo i primi 45'. Il Sunderland capisce che c'è margine per fare risultato e spinto dal pubblico amico ci prova. Al 50' Defoe spara un gran destro sul quale Cech deve superarsi e un minuto dopo Khazri impegna nuovamente il portiere con un destro rasoterra. Arsenal in sofferenza, i Black Cats fanno la partita e ci credono. Ozil crea ma i suoi non concretizzano anzi si incartano su sé stessi concedendo campo all'entusiasmo strabordante dei padroni di casa. Khazri inventa, Defoe ci prova con un pallonetto mancino ma va sul fondo, Kone solo in area non approfitta della libertà concessagli; il Sunderland è più vivo che mai e crede nel colpaccio ma i continui errori spesso rischiano di essere pagati a caro prezzo. L'Arsenal però, nonostante gli ingressi di Welbeck e Walcott diano un po' di vivacità in più all'attacco, resta a secco e il match termina 0-0. Un punto che serve poco a entrambe, l'una che resta al terzo posto a pari col Manchester City e l'altra che aggancia il Norwich al quartultimo. da https://it.sports.yahoo.com
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Sunderland: Mannone 7; Yedlin 7, Kone 6.5, Kaboul 6, Van Aanholt 6.5; Kirchhoff 6.5 (Larsson 77, 6); Borini 5.5 (Watmore 74, 6), M’Vila 5.5, Cattermole 6, Khazri 6.5; Defoe 6
Subs: Pickford, Jones, Rodwell, N’Doye, O’Shea 
Bookings: Borini, Khazri
Manager: Sam Allardyce 6
Arsenal: Cech 7; Bellerin 6, Mertesacker 6, Koscielny 6, Monreal 6; Ramsey 5, Elneny 6; Sanchez 6.5, Ozil 6 (Wilshere 84, 6) Iwobi 6 (Walcott 71, 6); Giroud 5 (Welbeck 71, 6)
Subs: Osipna, Gabriel, Campbell, Coquelin.
Bookings: Ramsey, Bellerin, Elneny, Koscielny
Manager: Arsene Wenger 5
Att: 45, 420
Ref: Mike Dean
Table. 73. Leicester, 68. Tottenham, 64. Arsenal, Manchester City, 59. Manchester United, 56. West Ham, 55. Liverpool..

sabato 23 aprile 2016

Wenger chiede l'aiuto dei tifosi: "Siano orgogliosi di noi"

Tira una brutta aria all’Emirates, i tifosi dell'Arsenal hanno esaurito la pazienza: lo dimostrano i posti vuoti allo stadio nella sfida con il West Bromwich (2-0). È comprensibile che il bicchiere possa sembrare mezzo vuoto, la squadra è stata eliminata in Champions League e la qualificazione alla prossima edizione è ancora da conquistare.
Wenger non è contento dell’atmosfera che si respira tra le mura amiche - descritta dal manager come la peggiore degli ultimi 20 anni - e in un’intervista esclusiva a Sky Sports, dichiara: I nostri tifosi dovrebbero essere contenti, non stiamo lottando per la salvezza. Vogliamo il loro supporto, farebbero bene a essere orgogliosi del club.
Del momento non semplice dell’Arsenal ha parlato anche il grande ex, Thierry Henry, nel corso della trasmissione 'Sky Sports Now': Nessuno è contento di finire il campionato tra le prime quattro, Wenger, giocatori e tifosi avrebbero voluto vincere il titolo. Ma partecipare alla Champions League è vitale per l’Arsenal e per costruire una squadra per la prossima stagione.
Rinforzare il reparto offensivo, il consiglio di Henry per la prossima stagione. Che avrebbe individuato in Aubameyang il profilo adatto: Sarebbe una soluzione, ma bisogna capire prima chi resterà. Il problema è che City, Chelsea, Liverpool e United faranno un grande mercato. La società in passato ha dichiarato di non aver bisogno di grandi cambiamenti. Anche con Sanchez e Ozil in piena forma, servirebbe comunque un grande attaccante, come Aguero o Suarez. Sarà un'estate molto intensa per Wenger...
da http://www.foxsports.it/

giovedì 21 aprile 2016

PL ARSENAL-WEST BROMWICH= 2-0



Il livello di rischio di questa partita, per l’Arsenal, era da spia rossa. Lottare per un’intera stagione per un obiettivo su cui si era partiti da favoriti e ritrovarsi nel giro di 4 giorni a doversi guardare addirittura alle spalle, poteva essere un fattore molto, ma molto pericoloso. Gli uomini di Wenger però trovano la scossa giusta, almeno dal punto di vista del punteggio, grazie al solito Alexis Sanchez. E’ il cileno a portare i gol che finalmente legittimano quell’inutile dato rappresentato dal possesso palla. E così, questa volta, al 70% complessivo di partita passata con il pallone tra i piedi corrispondono anche 2 reti che garantiscono ai Gunners il controsorpasso sul City al 3° posto e danno un po’ più di tranquillità per il rush finale. Occhio però: lo United, 5° e a -4 punti, ma anche il Liverpool – che in questo finale di stagione sembra essere tra le più in forma – obbligheranno l’Arsenal a mantenere alto il livello d’allerta. Anche perché alla penultima i Gunners andranno proprio all’Etihad per sfidare il City. E se quelle dietro avranno l’accortezza di continuare a mantenere pressione, potremmo vivere un’ultima giornata di Premier League davvero epica.
Un gol subito per evitare pericoli e poi gestirla, magari facendone un altro prima della fine del tempo. Doveva essere questa la ricetta per liberarsi del sempre tignoso WBA di Pulis e il piatto, questa volta, è riuscito alla perfezione. Merito di un sontuoso Alexis Sanchez, capace con la sua splendida giocata dopo solo 5 minuti di controllare spalle alla porta, liberarsi, e calciare dal limite all’angolino basso. Una rete che mette in discesa i piani di un Arsenal che questa volta – a differenza di domenica col Palace – ha anche l’accortezza di mettersi al sicuro. Dopo il colpo di testa di McAuley che termina sulla traversa e fa tremare Cech, i Gunners capiscono infatti che serve il 2-0 per mettersi sul serio al sicuro. E a risolvere i problemi, tanto per cambiare, ancora Sanchez: punizione dal limite sul palo del portiere e Foster battuto.
Il primo tempo concluso così sul 2-0 permette all’Arsenal un secondo tempo da accademia, da allenamento agonistico. Non succede praticamente nulla se non un giro palla infinito, sei cambi, e un diagonale interessante di Campbell nel finale. L’avessero capito anche domenica col Palace, forse avremmo avuto una terza incomoda nel finale tra Leicester e Tottenham.

Risultato storico quello di stasera per i Gunners perché rappresenta la vittoria numero 500 in Premier League. Un traguardo raggiunto fin qui solo dal Manchester United (che comanda a quota 584).
da http://it.eurosport.com/
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Arsenal: Cech 6, Bellerin 7, Mertesacker 6, Koscielny 6.5, Monreal 6.5; Elneny 6, Ramsey 7; Sanchez 7,5 (Walcott, 86), Ozil 7 (Campbell, 86), Iwobi 7 (Coquelin, 82); Giroud 5.
Subs not used: Gabriel, Ospina, Chambers, Welbeck
Manager: Arsene Wenger - 7
West Brom: Foster 5; Dawson 5, McAuley 6, Evans 6, Chester 5 (Olsson 46, 6); Fletcher 6.5, Sandro 5 (Rondon 46, 6), Yacob 5.5; Sessegnon 6.5, McClean 6.5 (Gardner 64, 6); Berahino 6 
Subs not used: Anichebe, Myhill, McManaman, Leko. 
Booked: McAuley
Manager: Tony Pulis - 5.5
Scorer: Sanchez, 6, 38 
Referee: Jon Moss 
Attendance: 59,568 
Table. 73. Leicester, 68. Tottenham, 63. Arsenal, 61. Manchester City, 59. Manchester United, 56. West Ham, 54. Liverpool..

martedì 19 aprile 2016

Emirates e Arsenal: la sponsorizzazione sportiva come strategia di marketing

La sponsorship fra Emirates, la compagnia aerea di Dubai e l’Arsenal, la squadra di calcio londinese è il contratto di sponsorizzazione sportiva più grande che sia mai stata siglato in tutta la storia del calcio inglese. Gli Emirates sono il Brand più conosciuto fra gli appassionati di Calcio.
Un solido legame con gli appassionati, il consolidamento del rapporto negli anni, la condivisione di passioni, hanno fatto sì che lasponsorizzazione sportiva si dimostrasse il mezzo vincentedella loro strategia di marketing.
La sponsorship Emirates-Arsenal Football Club inizia nell’ottobre 2004 quando Emirates firma con la società londinese un contratto di sponsorship per un valore di 100 milioni di sterline. L’accordo prevede la sponsorizzazione del nuovo stadio della squadra londinese per i prossimi 15 anni. L’impianto sportivo, del valore di 357 milioni di sterline e con capacità di 60.000 posti viene chiamato Emirates Stadium. Nel 2006 Emirates diventa per otto anni main sponsor del Club e il logo “Fly Emirates” compare sulle magliette della squadra. Nel dicembre 2012 Emiratesrinnova con l’Arsenal un nuovo accordo di sponsorizzazione del valore di 185 milioni di euro, fino al termine della stagione 2018/19 per un totale di 150 milioni di sterline. Una storia di sports sponsorship sensazionale e ricca di successi.
L’Arsenal è tre volte vinciore della Premier League e sempre in gara per la UEFA Champions League. Il club londinese conta su un seguito estremamente significativo in tutto il mondo che consente a Emirates di raggiungere un pubblico internazionale attraverso la sponsorizzazione. Secondo alcuni sondaggi, l’eccezionale base globale di tifosi dell’Arsenal conta 27 milioni di persone: Emirates si presenta sullo scenario internazionale in partnership con una squadra leader.
“Continuiamo a vedere il valore strategico delle nostre sponsorizzazioni nel mondo dello sport”, ha spiegato ai media lo sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, presidente e amministratore delegato di Emirates, “e la nostra sponsorizzazione con l’Arsenal non è diversa. Il club è stato un importante fattore di crescita dell’attività aziendale negli ultimi dieci anni. Questa collaborazione conferma la perfetta combinazione di due marchi veramente globali”. da http://rtrsports.com/

lunedì 18 aprile 2016

Wenger: "Sono deluso. Ora testa alla prossima gara"

E' mancato il contro sorpasso dell'Arsenal ai danni del City ed il tecnico dei Gunners Arsene Wenger analizza il pareggio ottenuto contro il Crystal Palace: "Sono deluso. Hanno giocato profondo e ci hanno presi in contropiede. È frustrante. Solitamente creiamo un elevato numero di possibilità, ma oggi non abbiamo creato abbastanza. Siamo mancati di chiarezza. Abbiamo bisogno di riparare il danno mentale e concentrarci sulla prossima partita. Non sogniamo e mettiamo a fuoco. Siamo una squadra che si diverte a prendere l'iniziativa e il gioco agli avversari. Dovremmo segnare più reti". 
da http://www.tuttomercatoweb.com/

domenica 17 aprile 2016

PL ARSENAL-CRYSTAL PALACE= 1-1

Se veniste da Marte, o semplicemente non aveste mai visto una partita dell’Arsenal in stagione, prenderei questa per farvi la fotografia dell’annata. Facciamo il quadro della situazione. Ore 16:30: Leicester City-West Ham 2-2. Ore 17:00: Arsenal-Crystal Palece; Eagles che nelle ultime 16 di Premier League – significa che stiamo tornando al 26 dicembre scorso… – ne hanno vinta una, pareggiate 6 e perse 9. Ore 19:00: Arsenal 1, Crystal Palace 1. Fine dei giochi. Nell’anno che per assenza di tutte le altre poteva e doveva essere quello dei Gunners, la squadra di Arsene Wenger è ancora una volta riuscita a suicidarsi vittima delle proprie pochezze. La prima e principale, evidente più di qualsiasi aspetto tecnico o valutazione di un errato mercato – o sarebbe meglio dire ‘mancato’ – è quella di un undici senza testa e senza attributi. Ecco perché il match di oggi con il Palace è la più evidente dimostrazione; una partita dominata dal punto di vista del possesso e della creazione del gioco, ma mai chiusa per assenza di killer instinct e incapacità gestionale. In una parola? Mentalità. E così, nonostante gli imbarazzanti dati statistici, l’Arsenal riesce a prendere il gol sull’unico tiro in porta – a 8 dalla fine – della squadra di Pardew. La Premier League se ne va definitivamente: a -13 dal Leicester di Ranieri e con 5 partite da giocare, Foxes e Tottenham dovrebbero entrambe suicidarsi proprio in stile Arsenal. E purtroppo per Wenger, imputato principe di questo ennesimo fallimento, non lo faranno. Poco da raccontare, davvero, dal punto di vista della pura cronaca. Il Crystal Palace si presenta all’Emirates per tenere lo 0-0 e per tutta la partita gioca con 10 uomini nella propria metà campo e dietro la linea del pallone. Una filosofia a cui l’Arsenal contrappone l’infinito e orizzontale possesso palla alla ricerca del consueto ultimo passaggio di Ozil – o chi per lui – che risolva le cose. Che l’idea non paghi più di tanto è già evidente nel primo tempo, ma quando Welbeck proprio allo scadere imbocca Sanchez, il cileno pare risolvere tutti i problemi con un tocco di testa che anticipa l’uscita di Hennessey. Uno a zero e muro che cade 30 secondi prima dell’intervallo. Più botta psicologica di così…Anche perché la ripresa non cambia di una virgola e come anticipato il Crystal Palace, fedele alla linea, continua a difendere a oltranza anche la sconfitta. L’idea è evidente: restare lì per poi cercare, eventualmente, qualcosa nel finale. Il problema è che nel frattempo l’Arsenal continua a dominare senza però arrivare a quel secondo gol che farebbe saltare i piani di Pardew. E così, quando Adebayor – fischiatissimo – parte nel contropiede quasi solitario, la beffa si fa reale: in aiuto arriva Bolasie, palla al limite, tiro verso il primo palo, gol dell’1-1. Il minuto? L’ottantaduesimo. L’Arsenal non reagirà più. E degli ultimi, residui, piani di rimonta – vista anche la partita in più da recuperare – solo carta straccia da destinare al cestino. da https://it.sports.yahoo.com
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ArsenalCech 5; Bellerin 6, Koscielny 6, Gabriel 5, Monreal 5; Elneny 6 (Walcott 84), Coquelin 5; Sanchez 7, Ozil 6, Iwobi 5 (Ramsey 76min, 5); Welbeck 5 (Giroud 76, 5) 
Subs not used: Mertesacker, Ospina, Chambers, Campbell
Manager: Arsene Wenger 6
Crystal Palace: Hennessey 6; Ward 6, Dann 7, Delaney 6, Souare 5; Puncheon 5 (Zaha), Cabaye 5, Jedinak 5 (Sako HT, 6), Ledley 5.5; Bolasie 6, Wickham 5 (Adebayor 64, 6) 
Subs not used: Speroni, Mariappa, Kelly, Lee
Booked: Ledley, Dann 
Goals: Sanchez 45, Bolasie 81 
Manager: Alan Pardew 6
Referee: Roger East 6
Attendance: 59,961 
Table. 73. Leicester, 65. Tottenham, 60. Arsenal, Manchester City, 56. Manchester United, 53. West Ham, 51. Southampton e Liverpool..

giovedì 14 aprile 2016

Gibbs vuole rimanere all'Emirates

Quindici presenze in Premier League finora, con una media di 25 minuti giocati a partita: Kieran Gibbs non è un elemento fondamentale dell'Arsenal e viene indicato come un partente quasi certo a fine stagione. Una situazione comprensibilmente non gradita al laterale inglese, che secondo la stampa britannica, forte anche dei due anni residui di contratto, vorrebbe a tutti i costi rimanere all'Emirates. da https://www.tuttomercatoweb.com

sabato 9 aprile 2016

PL WEST HAM-ARSENAL= 3-3


Gran rimonta per la squadra di Bilic, che si conferma temibile contro i top team. L'Arsenal parte fortissimo e, dopo una rete ingiustamente annullata a Lanzini per un fuorigioco che non c'è, sblocca il risultato al 18' con Özil. Quando Sanchez, al 35', raddoppia di destro, sembra fatta per gli uomini di Wenger, invece il West Ham raddrizza la situazione addirittura prima dell'intervallo. Merito di Carroll, che prima di testa e poi con un'acrobazia porta la situazione sul 2-2. Gli Hammers continuano a spingere nella ripresa e, dopo un altro gol non convalidato di Payet (fallo di Carroll), trovano il 3-2 con la tripletta dello stesso Carroll, sempre di testa. L'Arsenal, però, ha l'orgoglio per riportarsi a galla e acciuffa il 3-3 con Koscielny in proiezione offensiva. I Gunners ora dovranno pensare più che altro a difendere il posto in Champions: City e United, potenzialmente, potrebbero riportarsi rispettivamente a -2 e -3.  da Gazzetta.it
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West Ham (3-4-2-1): Adrian 5; Tomkins 5.5 (Emenike HT, 6), Reid 7, Ogbonna 6.5; Antonio 6, Kouyate 6.5, Noble 7.5, Cresswell 7; Payet 6.5, Lanzini 6.5; Carroll 8.
Subs not used: Randolph, Oxford, Hendrie, Obiang, Moses, Valencia.
Booked: Carroll, Antonio
Manager: Slaven Bilic 6.5
Arsenal (4-2-3-1): Ospina 5; Bellerin 6, Gabriel 5, Koscielny 6, Monreal 5; Elneny 6 (Giroud 68, 5), Coquelin 5 (Ramsey 61, 6); Sanchez 5, Ozil 5, Iwobi 6,5; Welbeck 5 (Walcott 85).
Subs not used: Cech, Gibbs, Mertesacker, Chambers.
Goals: Ozil 18, Sanchez 35, Carroll 44, Carroll 45, Carroll 52, Koscielny 70 
Manager: Arsene Wenger 6
Referee: Craig Pawson 5
Attendance: 34,977
Table. 69. Leicester, 62. Tottenham, 59. Arsenal, 54. Manchester City, 53. Manchester United, 52. West Ham, 47. Stoke e Southampton...

mercoledì 6 aprile 2016

Arsenal, c'è il rinnovo per Iwobi: guadagnerà 38mila euro a settimana

Alex Iwobi ha trovato l'accordo con l'Arsenal per il rinnovo di contratto per altri 5 anni che lo porterà a guadagnare quasi 38mila euro a settimana. Lo riporta il Daily Mirror, secondo cui il giocatore - che ha firmato fino al 2019 soltanto lo scorso ottobre - è stato premiato ulteriormente dal club per le recenti prestazioni. Il 19enne, prodotto delle giovanili, è partito titolare in 4 delle ultime 5 partite di Premier segnando contro Everton e Watford. da https://www.tuttomercatoweb.com

sabato 2 aprile 2016

PL ARSENAL-WATFORD= 4-0


Non servono che 4 minuti all'Arsenal per trovare il vantaggio: Sanchez inzucca una prima volta, trova la miracolosa respinta di Gomes, va col tap in e stavolta per il portiere brasiliano non c'è nulla da fare. Il vantaggio apre una sorta di autostrada ai Gunners, che nella prima mezz'ora la percorrono senza freni: a turno Welbeck, Iwobi e lo stesso cileno sfiorano il raddoppio, che in un primo momento non arriva o per un pizzico di sfortuna nelle conclusioni o per la bravura di Gomes. Arriva, invece, in quello che sembra essere il miglior momento del Watford, comunque incapace di rendersi pericoloso nell'area di Ospina: è il 38' quando Sanchez trova una prateria sulla destra e centra per l'accorrente Iwobi, che di prima lascia il suo secondo timbro consecutivo in Premier.  Sanchez Florez prova a scuotere i suoi con un paio di cambi a cavallo dell'intervallo, ma non serve a nulla. Anzi, al rientro dagli spogliatoi l'Arsenal dilaga: Bellerin col sinistro, Prödl devia ingannando Gomes e siamo 3-0. Il Watford non gioca più, i Gunners si divertono arrivando quasi a sfottere gli avversari e l'ex portiere del Tottenham deve mettere una pezza su Özil e su Sanchez, evitando l'immediato 4-0. In una gara che da tempo non ha più ragion d'essere, gli unici lampi degli Hornets arrivano al 56' e al 70': Monreal salva sulla linea su Prödl, Ospina nega l'1-3 a Deeney. Ma è solo un'illusione, perché nel finale i padroni di casa vanno ancora a segno grazie a due dei neo entrati: Campbell crossa dal fondo per Walcott, che da due passi non ha difficoltà nel completare la goleada da http://it.eurosport.com/
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Arsenal: Ospina 7, Bellerin 7, Gabriel 6, Koscielny 6, Monreal 7, Coquelin 7, Elneny 7, Iwobi 7 (Walcott 73, 6), Ozil 7, Alexis 7 (Campbell 78, 6), Welbeck 7 (Giroud 68, 6).
Subs not used: Gibbs, Mertesacker, Chambers, Cech.
Booked: Elneny
Watford: Gomes 7; Nyom 6, Prodl 5, Cathcart 6, Ake 6; Capoue 5 (Anya 40, 6), Watson 6, Suarez 7; Abdi 5 (Guedioura 68, 5), Deeney 7; Ighalo 4 (Amrabat 46, 5).
Subs not used: Britos, Jurado, Pantilimon, Berghuis
Booked: Nyom
Goal: Sanchez 4, Iwobi 38, Bellerin 48, Walcott 89
Referee: Anthony Taylor 7
Attendance: 59.981

Table. 66. Leicester, 61. Tottenham, 58. Arsenal, 54. Manchester City, 51. West Ham, 50. Manchester United, 47. Stoke e Southampton...
 Sanchez Florez prova a scuotere i suoi con un paio di cambi a cavallo dell'intervallo, ma non serve a nulla. Anzi, al rientro dagli spogliatoi l'Arsenal dilaga: Bellerin col sinistro, Prödl devia ingannando Gomes e siamo 3-0. Il Watford non gioca più, i Gunners si divertono arrivando quasi a sfottere gli avversari e l'ex portiere del Tottenham deve mettere una pezza su Özil e su Sanchez, evitando l'immediato 4-0. In una gara che da tempo non ha più ragion d'essere, gli unici lampi degli Hornets arrivano al 56' e al 70': Monrealsalva sulla linea su Prödl, Ospina nega l'1-3 a Deeney. Ma è solo un'illusione, perché nel finale i padroni di casa vanno ancora a segno grazie a due dei neo entrati: Campbell crossa dal fondo per Walcott, che da due passi non ha difficoltà nel completare la goleada.