sabato 28 ottobre 2017

PL ARSENAL-SWANSEA= 2-1



Una rimonta e un regalo a Wenger. Lo Swansea City mette i brividi all'Emirates con il gol di Clucas al primo affondo e al primo tiro al 22', ma viene rimontato nel secondo tempo: Kolasinac e Ramsey, tra il 51' e il 57', fanno felice il tecnico francese che fa cifra tonda e mette nel mirino Sir Alex Ferguson come manager con più gare in Premier League. I Gunners sono al quarto posto in solitaria, in attesa della risposta del Chelsea. da http://it.eurosport.com

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Goals.22'Clucas(S), 51'Kolasinac, 58'Ramsey,
Arsenal: Cech 6, Koscielny 5, Mertesacker 5, Monreal 6; Bellerin 6, Ramsey 7, Xhaka 7, Kolasinac 8 (Holding 78); Ozil 7, Sanchez 6.5; Lacazette 6 (Giroud 81 6). Subs not used: Wilshere, Walcott, Iwobi, Coquelin, Macey. Manager Arsene Wenger
Swansea: Fabianski 6, Van der Hoorn 6 (Dyer 82), Fernandez 7, Mawson 7; Naughton 5, Ki 6, Fer 5, Carroll 6 (McBurnie 84), Clucas 7; Ayew 6 (Narsingh 81), Abraham 6.  Subs not used: Nordfeldt, Routledge, Roque, Rodon. Manager Paul Clement 6
Referee: Lee Mason 6.5
Att: 59,493
Table. 28.Manchester City, 23.Manchester United, 20.Tottenham, 19.Arsenal, 17.Chelsea, 16.Liverpool, 15.Watford, 14.Newcastle, 13.Burnley...

venerdì 27 ottobre 2017

Caos Arsenal, i tifosi sono stufi: “Vai via sanguisuga!”. Il patron replica: “Non venderò mai”

Da anni ormai i tifosi dei Gunners vivono una situazione di stallo, causata dai risultati poco soddisfacenti ottenuti dallo storico tecnico del club inglese, Arsene Wenger. Nelle ultime stagioni l’allenatore francese non è mai riuscito ad andare oltre la qualificazione in Champions League, collezionando qualche Coppa Nazionale, di tanto in tanto, nel corso della sua lunga permanenza a Londra. Addirittura lo scorso anno, il solito pass di ogni stagione per accedere alla massima competizione europea non è stato nemmeno staccato dalla compagine inglese, che in questa stagione, infatti, sta disputando la fase a gironi di Europa League. Per quanto riguarda la Premier League, l’Arsenal al momento si piazza al quinto posto in classifica e i tifosi sono decisamente stanchi di questa condizione, considerato che nonostante tutto, il tecnico francese viene ogni anno riconfermato dalla proprietà russo-statunitense, rappresentata dal maggior azionista Stan Kroenke e da Alisher Usmanov, entrati (il primo soprattutto) nell’occhio del ciclone. I supporters dei Gunners, durante le ultime gare giocate dalla propria squadra, hanno esposto spesso sugli spalti striscioni di protesta contro la gestione societaria, e l’ultimo in ordine tempo è anche quello più emblematico e dal significato molto chiaro: “Stan (Kroenke ndr) ti vogliamo fuori dal nostro club, sanguisuga!. 
La risposta del proprietario del club londinese non è tardata ad arrivare. Stan Kroenke ha infatti dichiarato a una testata inglese, secondo quanto riportato dal TheSun, che non avrebbe nessuna intenzione di cedere la maggioranza delle quote societarie e che, oltretutto, confermerà ancora una volta il tecnico francese Arsene Wenger. Di seguito alcune delle sue forti dichiarazioni (assieme al club director Josh) che fungono da replica vera e propria ai tifosi dei Gunners. 
“Non è vero che sono nel mondo del calcio solo per i soldi. Possibilità di vendere il club? Nessuna, non è il nostro modo di fare. I tifosi sono fantastici perché sono passionali. Questa è la buona notizia, sono grintosi. Ma c’è una cattiva notizia, hanno sempre delle opinioni. L’unica cosa che mi preoccupa è come questo possa influenzare giocatori, tecnico e staff: è l’ultima cosa che voglio. A una percentuale di tifosinon piaccio? Lo so, ma io amo l’Arsenal e amo essere coinvolto nelle vicende che riguardano questa squadra“. da http://www.mediagol.it

martedì 24 ottobre 2017

LC ARSENAL-NORWICH CITY= 2-1 et



Dalla porta secondaria, ma anche l'Arsenal riesce a superare i propri problemi - rappresentati al meglio da un nobile Norwich City - e ad approdare ai quarti dell'EFL Cup. I Gunners hanno oggi dovuto soffrire parecchio per portare a casa un match che, fino all'85esimo, vedeva le Canaries meritatamente in vantaggio: ad un certo punto, poi, la mossa di Wenger. L'ingresso in campo del giovane Edward Nketiah ha cambiato il volto della gara: due palloni in area, due gol per il 18enne inglese, un giocatore da seguire per il futuro che ha prima guidato i suoi ai supplementari e poi ha risolto il tutto. Follie da calcio inglese: di seguito, la cronaca del match. Arsène Wenger opta per un 3-4-2-1 all'inizio del match. Il portiere è il giovane Macey, con Debuchy, Elneny ed Holding davanti a lui. Nelson e Maitland-Niles, altri due ragazzini, occupano le corsie, mentre in mediana Coquelin fa coppia con Wilshere. In attacco, Walcott e Iwobi si muovono alle spalle di Giroud. La risposta di Daniel Farke è schierata con un 4-2-3-1. Fra i pali c'è Gunn, i terzini sono Pinto ed Husband mentre Zimmermann e Klose si muovono da centrali. Trybull fa coppia con Reed a centrocampo, in attacco alle spalle della punta Oliveira ci sono Vrancic, Maddison e Murphy.
L'avvio vede fin da subito i londinesi far valere i propri principi di gioco superiori, abbinati ovviamente ad una qualità tecnica buona nonostante il turnover. Il primo squillo del confronto lo sigla Iwobi, che con una sua conclusione dal limite a giro spedisce la sfera non di molto alta; la prima vera chance è però quella che capita sulla testa di Holding sugli sviluppi di un corner: l'inglese, da due passi, trova uno strepitoso intervento di Gunn a dirgli di no. Al 25esimo è significativo il dato del possesso palla, che vede i Gunners in vantaggio per 65-35 in percentuale. Tuttavia, il passare dei minuti vede un miglioramento della prestazione delle Canaries, che iniziano anche loro a fare la propria partita quando, è meglio ricordarlo, il parziale è ancora di 0-0.
Segue dunque un ultimo quarto d'ora di grande equilibrio prima del duplice fischio. All'inizio di questa fase arriva il clamoroso vantaggio ospite: grande verticalizzazione di Maddison che innesca la corsa di Josh Murphy il quale rimane freddo davanti al portiere avversario, scavalcandolo con un pallonetto per lo 0-1 al 34esimo. Addirittura Oliveira, poco dopo, sfiorerà il raddoppio, trovando Macey sulla strada della sua conclusione potentissima col destro: è il segnale di una forte confusione in uscita di palla degli ospitanti, che si sporgono in attacco nuovamente prima dell'intervallo ma sono parecchio inconcludenti. Al termine del primo tempo, il risultato è dunque di 0-1.
L'inerzia non cambia nemmeno nell'immediato avvio della ripresa, che vede ancora i gialloverdi meglio messi in campo e in generale più "connessi" rispetto al match. Addirittura, per questione di centimetri, non arriva quasi lo 0-2, di nuovo: colpo di testa ancora di Murphy e soltanto un grande intervento, ancora, di Macey gli nega la soddisfazione personale poco prima del 60esimo. E' uno dei momenti di maggiore difficoltà per i londinesi, che concedono un'altra occasione anche a Vrancic al 75esimo, con il tiro sull'esterno destro della rete. A questo punto, la gara svolta a 5' dal termine, quando sembrava avviarsi verso una clamorosa vittoria degli ospiti: cross da corner prolungato da Coquelin ed Edward Nketiah, classe 1999 entrato da pochissimi secondi, è al posto giusto al momento giusto per un facile tap-in che vale un preziosissimo pareggio e prolunga la partita fino ai tempi supplementari. E' chiaro che l'inerzia psicologica, dopo l'1-1 nel finale, è tutta in favore della squadra di casa che, spinta anche dal pubblico, inizia a far diventare abissale la differenza tecnica già presente ma che per lunghi tratti non si era vista più di tanto. Walcott, subito, costringe Gunn ad una grande parata alla propria sinistra. E' solo questione di tempo, però, perchè i Gunners trovino il gol del vantaggio: la firma è ancora di Eddie Nketiah su cross diretto da calcio d'angolo di Elneny questa volta, con un perfetto colpo di testa sotto l'incrocio a 5-6 metri di distanza dal bersaglio. La situazione diventa critica per le Canaries, che rischiano di subire anche il tris con le occasioni per Giroud ed ancora per Nketiah nei minuti successivi; i gialloverdi però non riescono più a risalire il campo e perdono, così, per 2-1. da https://italia.vavel.com
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Goals. 34'Murphy(N), 85'Nketieh, 96'Nketiek,

Arsenal: Macey 6, Debuchy 6, Elneny 5, Holding 6; Nelson 6 (Nketiah 85, 9), Coquelin 6, Iwobi 6 (Dasilva 105, 5), Maitland-Niles 5 (Akpom 70, 6); Walcott 6, Wilshere 6 (Willock 113); Giroud 5. Subs not used: Iliev, Nketiah, Osei-Tutu, Sheaf. Manager: Wenger
Norwich: Gunn 7; Pinto 6, Klose 6, Zimmerman 6, Husband 6; Reed 7 (Jerome 101, 5), Trybull 7; Vrancic 6 (Wildschut 90, 6), Maddison 7 (Hoolahan 90, 6), Murphy 7 (Stiepermann 73); Oliveira 6. Subs not used: McGovern, Martin, Jerome, Franke. Manager: Farke
Booked: Husband, Trybull, Elneny, Coquelin, Wilshere, Akpom
Referee: Andy Madley
Attendance: 58,444

domenica 22 ottobre 2017

Wenger: ''Il ritiro mi spaventa, dopo c'è l'ignoto''

Di smettere oggi non vuole ancora saperne ma sa che quel giorno non è poi così lontano e il solo pensiero gli fa già paura. Arsene Wenger, 68 anni, ha rinnovato con l'Arsenal fino al 2019 prolungando così un'avventura iniziata 21 stagioni fa, e si prepara a tagliare il traguardo delle 400 panchine in Premier League. "Ho iniziato questo lavoro a 33 anni, per cui sono 35 anni che non mi fermo, nessuna pausa, 35 anni di completa concentrazione e impegno nel calcio - racconta agli inglesi di Sky Sports - Perché continuo? Perché amo farlo, perché è un lavoro dove penso si possa avere un'influenza positiva, sulle vite delle persone, sui risultati, sulla dimensione di un club, sui valori, perché un club è prima di tutto una questione di valori, cosa che oggi tendiamo spesso a dimenticare. E' come se fosse una missione la mia, portare avanti questi valori per questo club perché penso che l'Arsenal sia rispettato in tutto il mondo per i valori che porta avanti generazione dopo generazione".
Wenger allontana lo spettro della pensione ma ammette che "il ritiro mi spaventa perché davanti a ogni fine c'è l'ignoto e l'ignoto può un tantino fare paura. Ma non sono troppo spaventato, voglio solo fare quello che faccio finché penso di poterlo fare bene e ho la motivazione per farlo. Su questo nessun dubbio. Detto questo, quel giorno arriverà, magari presto, magari no, ma ad oggi resto completamente concentrato e dedito al mio lavoro".
Wenger si descrive come un tipo cocciuto ma senza vederlo come un difetto, anzi. "C'è una sottile linea di confine fra l'essere testardo e l'essere stupido ma se molli troppo presto non farai niente nella vita. La persistenza è una qualità sottovalutata: se andiamo a vedere le persone di successo, la maggior parte di loro ha una determinazione costante nel fare quello che vuole ed è pronta a impegnarsi in modo assoluto".
Nonostante la lunga esperienza, a 68 anni Wenger soffre per le sconfitte come quando era più giovane. "E' un incubo quello che succede al cuore e alla testa di un allenatore dopo una sconfitta, è orribile e non va meglio con l'età". E sul fatto che l'Arsenal rischi un'altra stagione deludente, il tecnico francese resta ottimista. "Il calcio è questione di momenti. Quello che sembra inarrestabile a ottobre, magari non lo è a dicembre. Ma questo può succedere solo se le altre squadre continuano a credere nelle proprie qualità".
da http://www.repubblica.it

PL EVERTON-ARSENAL= 2-5


Ritmi subito altissimi. L'Arsenal parte forte: al 3' filtrante di Özil e diagonale di Ramsey, deviato da un ottimo Pickford in uscita. I Gunners continuano a crederci e accumulano occasioni su occasioni: all'8' Lacazette ci prova, di mancino, da un angolo impossibile trovando l'opposizione del solito Pickford, che si ripete 2' dopo sulla conclusione di puro istinto del franco-guadalupense in area piccola. Così, come un fulmine a ciel sereno, arriva il gol dell'Everton: Gueye è bravo, in tackle, a togliere palla a Xhaka e a servire Rooney il quale, dai venti metri, toglie con un autentico bolide le ragnatele sotto l'incrocio dei pali, realizzando il suo quindicesimo gol in carriera contro l'Arsenal. Nonostante l'episodio, i Gunners continuano a condurre il match e a sfiorare il gol in numerose circostanze sino a trovarlo al 40': rasoiata (deviata) di Xhaka respinta dal portiere e conclusione vincente del ben appostato Monreal. Nella ripresa la qualità dell'Arsenal emerge e prevale inesorabilmente: al 53' arriva il raddoppio di Özil, di testa sul cross dalla sinistra del solito Sánchez. Poi, Gueye pensa bene di farsi espellere: doppio giallo, per lui, dopo un intervento disastroso su Xhaka. E la luce, per i Toffees, si spegne definitivamente: Lacazette trova il tris al 74' dopo una conclusione facile facile su bella palla dalla destra di Mesut Özil mentre il poker, su filtrante di Wilsher e precedente lancio di Coquelin, altro subentrato. E' il gol dell'1-4, risultato che viene ulteriormente rimpinguato, in pieno recupero, dagli acuti di Niasse (dopo un pasticcio difensivo orchestrato da Monreal e Čech) e di Sánchez, che trova il primo gol stagionale in Premier, con una girata prepotente nel cuore dell'area dei Toffees: 2-5. da http://it.eurosport.com
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Goals. 12'Rooney, 40'Monreal, 53'Ozil, 74'Lacazette, 89'Ramsey, 90'Niasse, 94'Sanchez,
Everton: Pickford 6 Keane 5, Williams 5 (Davies 45mins 5), Jagielka 5; Kenny 6, Gueye 4, Vlasic 7, Baines 5; Sigurdsson 5, Rooney 6 (Lookman 74mins 6); Calvert-Lewin 6 (Niasse 74mins 6). Sub: Robles, Mirallas, Martina, Klaassen. Manager: Ronald Koeman 5
Arsenal: Cech 6, Koscielny 6, Mertesacker 6, Monreal 7; Bellerin 7, Ramsey 7, Xhaka 7, Kolasinac 7, Ozil 7 (Coquelin 82mins 6), Sanchez 7, Lacazette 7 (Wilshere 76mins 6). Sub: Macey, Giroud, Walcott, Holding, Iwobi. Manager: Arsene Wenger 7

Booked: Williams, Gueye
Sent off: Gueye
Referee: Craig Pawson
Attendance: 39.189
Table. 25.Manchester City, 20.Manchester United, Tottenham, 16.Chelsea, Arsenal, 15.Waford, 14.Newcastle, 13.Burnley, Liverpool...

sabato 21 ottobre 2017

Özil lascia l'Arsenal per lo United: "Pronto a firmare con il Manchester"

Özil lascia l'Arsenal, dice addio a Londra ma non all'Inghilterra: il tedesco si prepara al trasferimento poco più a nord, a Manchester. Sponda United, si intende, dove ad accoglierlo c'è Mourinho, felice di riaverlo alle sue dipendenze dopo l'esperienza comune al Real Madrid. Quindi niente Italia per il trequartista tedesco che, in scadenza di contratto a giugno, secondo il Mirror avrebbe appunto confidato ai compagni di essere pronto "a firmare con il Manchester". Detto questo, dunque, niente Serie A. Sulle sue tracce, in particolare, l'Inter anche se ultimamente l'interesse dei nerazzurri era tornato a focalizzarsi più che altro su Vidal (o in un'operazione a costi più ridotti su Ramires). Decisiva la presenza sulla panchina dello United di Josè Mourinho, suo tecnico al Real Madrid, allenatore che il tedesco nella sua autobiografia ha definito importante se non fondamentale nella sua crescita professionale e umana. Un rapporto, quello con lo Special One, che si cementò attraverso momenti di scontro e tensione, come raccontato dallo stesso Özil: “Sei un bambino, vai a farti la doccia, non abbiamo bisogno di uno così" ha scritto tedesco ricordando un momento chiave della sua esperienza al Real con Mourinho. "Veramente credi che bastino due passaggi fatti bene, veramente credi di essere così bravo e che basti dare il 50%? Gioca bene, affronta i contrasti da uomo”. Il fantasista tedesco allora passò la sua maglia a Mourinho e gli chiese di giocare al posto suo, la risposta del tecnico portoghese non fu tenera: “Vuoi andare a farti la doccia e la barba? Vuoi restare solo o vuoi andare là fuori a dimostrare a me e ai compagni cosa sa fare?”. Ozil ha svelato che quella lite gli fu d’aiuto: “Ringraziai Mourinho perchè mi aveva aperto gli occhi, mi aveva fatto capire quali fossero le mie debolezze”. Ora i due sono pronti a riabbracciarsi. da http://www.sportmediaset.mediaset.it

giovedì 19 ottobre 2017

EL CRVENA ZVEZDA-ARSENAL= 0-1



Ci vuole un altro grande gol di Olivier Giroud per permettere all'Arsenal di continuare la sua striscia vincente in Europa. Al Marakana di Belgrado Wenger fa tanti cambi, i Gunners fanno tanto possesso palla ma a lungo è la Stella Rossa a essere più pericolosa: Richmond Boakye, un lungo passato in Italia, nonostante sia solo del 1993, centra la traversa alla mezz'ora. Nella ripresa l'Arsenal cresce, all'80' i serbi restano in 10 per l'espulsione di Rodic, poi il francese inventa il gol da tre punti su assist di Walcott. Nell'altra gara il Colonia infila la decima sconfitta stagionale (sono ultimi in Bundesliga): vince il Bate Borisov, decide Rios al 55'. da Gazzetta.it
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Goals. 85'Giroud,
Red Star Belgrade: Borjan 7; Stojkovic 6, Le Tallec 6.5, Savic 6 (Babic 66, 6), Rodic 6; Kriszicic 6.5, Donald 6.5; Srnic 6 (Gobeljic 83), Kanga 6, Radonjic 7; Boakye 6.5 (Pesic 80). Subs not used: Adzic, Milijas, Racic, Supic. Manager: Vladan Milojevic

Arsenal: Cech 7; Debuchy 6, Elneny 6.5, Holding 6.5; Nelson 7, Coquelin 5 (Sheaf 90), Willock 6.5 (McGuane 89), Maitland-Niles 5.5; Walcott 5, Wilshere 7.5; Giroud 6.5. Subs not used: Akpom, Dasilva, Macey, Nketiah, Osei-Tutu. Manager: Arsene Wenger 
Yellow cards: Coquelin 65, Nelson 90, 
Boakye 60, Le Tallec 63, Borjan 86, Babic 90
Red Card: Radic 80,
Referee: Benoit Bastien (France) 7

Attendance: 52.000
Table. 9.Arsenal, 4.Bate Borisov, Crvena Zvezda, 0.FC Koln,

mercoledì 18 ottobre 2017

Overmars smentisce: “Io all’Arsenal? Nessun contatto. Sto bene all’Ajax”

Nei giorni scorsi la stampa inglese aveva indicato Marc Overmars come futuro dirigente dell’Arsenal al fianco di Arsene Wenger. Ma l’attuale responsabile dell’area tecnica dell’Ajax ha smentito categoricamente questa pista, intervenendo così ai microfoni di NOS: “Io all’Arsenal? No, sto molto bene qui e non ho avuto nessun contatto o trattativa con altri club”. Ricordiamo che il contratto di Overmars con i Lancieri scade a giugno 2020. da http://www.alfredopedulla.com

sabato 14 ottobre 2017

PL WATFORD-ARSENAL= 2-1


Avvio veemente del Watford che spinge in avanti e va vicino al vantaggio con Pereyra che al 19' non riesce a convertire in rete il buon lavoro di Doucouré. Al 24' altro cross dalla destra messo da Femenía sul quale non riesce ad arrivare Richarlison. Hornets che in fase di non possesso si trasformano in un 5-4-1 per serrare i ranghi. Al 29' risponde l'Arsenal con una conclusione dalla distanza di Elneny che finisce non molto alta sulla traversa di Gomes. Gunners che manovrano per aprire la scatola del Watford ma gli uomini di Silva riescono a chiudere tutti gli spazi di manovra. Al 34' grande intervento di Holebas a chiudere in piena area su Welbeck innescato da un tocco sotto di Lacazette. Arsenal che sta iniziando ad aumentare i giri del motore e dei movimenti per poter aprire spazi per i propri attaccanti. Al 39' i Gunners riescono a sbloccare con Mertesacker che, su azione d'angolo, infila di testa la porta di Gomes. 
Watford che deve reagire allo svantaggio. Al 43', però, l'Arsenal va vicino al raddoppio con un'azione che prima vede il tiro di Wilshere ribattuto da Gomes e poi Xhaka sbagliare di sinistro la mira all'altezza del dischetto. Gunners che continuano a produrre gioco per mettere la gara al sicuro. Il Watford non riesce a costruire azioni che possano portare i propri attaccanti ad essere pericolosi. Proprio nell'ultimo dei tre minuti di recupero l'Arsenal ha una buona punizione quasi dal limite dell'area giallonera per fallo su Lacazette. Batte Xhaka mettendo palla al centro ma Richarlison allontana. Sul ribaltamento di fronte proprio il brasiliano mette al centro ma Cech para con sicurezza. Squadre al riposo con gli ospiti avanti meritatamente. Prima azione pericolosa della ripresa al 52' con Richarlison che cerca il tiro a giro non andando troppo lontano dal palo di Cech. Hornets che cercano di fare più gioco in avanti e Arsenal che riparte sempre con pericolosità. La manovra dei gialloneri cerca di trovare Richarlison che sembra oggi il più ispirato degli attaccanti scelti da Silva. Al 62' Silva manda in campo Deeney e Carrillo per Gray e Mariappa. Watford che si ridisegna in un 4-2-3-1. Al 63' palla da Ozil per Iwobi che prova il diagonale trovando la deviazione di Gomes. Watford che ricomincia ad attaccare cercando di mettere palla nell'area avversaria dove adesso c'è la fisicità di Deeney. Al 70' clamorosa palla gol per l'Arsenal con Ozil liberato davanti a Gomes da un filtrante di Iwobi ma il tedesco si fa parare la conclusione dall'estremo difensore del Watford. Dall'altro lato del campo Richarlison viene messo giù in area da Bellerin e l'arbitro decreta il rigore. Batte Deeney e gli Hornets pareggiano.
Al 75' Richarlison fa ancora paura ai Gunners con un'altra iniziativa personale che si conclude con un tiro sul fondo. Capoue entra per Pereyra al 80'. Al 83' Watford vicinissimo al vantaggio con una conclusione di Capoue che sbatte sul palo a Cech battuto. Hornets che spingono. Arsenal inesistente in attacco. Monreal al 89' tenta una conclusione dalla distanza che si spegne alta sopra la traversa. Gunners che spazzano via ogni pallone messo in area dal Watford che meriterebbe il gol della vittoria per la rezione avuta in questa ripresa. Proprio al 92' gli Hornets trovano la rete con Cleverley che insacca dal limite dell'area piccola. da http://www.udineseblog.it
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Goals. 39'Mertesacker, 72'Deeney(W), 92'Cleverley(W),
Watford: Gomes; Kabasele, Mariappa(62': Carrillo), Britos; Femenía, Doucouré, Cleverley, Holebas; Pereyra(80': Capoue), Gray(62': Deeney), Richarlison. A disp.: Karnezis, Wagué, Janmaat, Watson, Capoue, Carrillo, Deeney. All. Silva
Arsenal: Cech; Koscielny(85': Holding), Mertesacker, Monreal; Elneny, Xhaka, Bellerin, Kolasinac; Iwobi, Welbeck(60': Ozil); Lacazette(68': Giroud). A disp.: Ospina, Holding, Coquelin, Wilshere, Ozil, Walcott, Giroud. All. Wenger
Ammoniti: 65' Kabasele(W);
Arbitro:Neil Swarbrick
Stadio: Vicarage Road (Londra)
Spettatori: 20.384
Table. 22.Manchester City, 20.Manchester United, 17.Tottenham, 15.Watford, 13.Chelsea, Arsenal, Burnley, Liverpool, 10.Newcastle..

giovedì 12 ottobre 2017

Wenger: "Ozil e Sanchez potrebbero lasciare l'Arsenal già a gennaio"

Un mercato di gennaio molto caldo. Questo quando possono lasciare intendere le parole di Arsene Wenger circa il futuro di Alexis Sanchez e Mesut Ozil. Per il manager dell'Arsenal, i due - a scadenza di contratto a giugno 2018 - potrebbero infatti lasciare Londra già nella prossima finestra di trasferimenti: “Nella nostra situazione - ha dichiarato il tecnico dei Gunners - abbiamo pensato a tutte le soluzioni. È dunque anche possibile che partano nel mese di gennaio”.  E a differenza di quanto dichiarato dal manager di Ozil riguardo al suo assistito, Wenger ha aggiunto che tanto per il tedesco quanto per il cileno non ci sono partitcolari novità in merito a loro rinnovo: "Spero che la situazione possa essere cambiata, al momento non siamo vicini ad annunciare nulla".
Su Ozil, vale la pena ricordarlo, c'è da tempo l'Inter (ma i nerazzurri per questioni di Fair Play dovrebbero prima vendere un giocatore di peso) mentre per Sanchez va registrato il forte interesse del Psg. Non più tardi di ieri, Dani Alves ha espressamente detto che "Alexis potrebbe arrivre a Parigi". Più di un indizio, insomma. da http://www.sportmediaset.mediaset.it

giovedì 5 ottobre 2017

Arsenal, Kroenke punta al controllo totale: sul piatto 525 milioni per salire al 97%

L’azionista di maggioranza dell’Arsenal, Stan Kroenke, ha offerto quasi 525 milioni di sterline per comprare le quote Alisher Usmanov, il secondo azionista che a sua volta aveva provato diverse volte a “conquistare” il controllo del club.
L’ultimo tentativo era arrivato lo scorso maggio, quando Usmanov aveva puntato al pieno controllo del club: ora la situazione si è capovolta, con l’imprenditore americano che ha offerto 28mila sterline per azione al magnate russo. Kroenke possiede il 67% di Arsenal, mentre Usmanov ha una quota del 30,4%, con il resto in mano a piccoli azionisti. Un dualismo che non ha aiutato nella gestione del club, nonostante la situazione sia stata tale negli ultimi 10 anni. Tuttavia, la possibilità che Kroenke salga al 97% ha preoccupato e non poco i tifosi dell’Arsenal, che vedono all’orizzonte la possibilità di affari in stile Manchester United-Glazer. Per questo negli ultimi mesi un consorzio di tifosi-imprenditori Gunners, che hanno anche provato ad entrare nella società per tre volte, proponendosi anche di acquisire il 30% in mano a Usmanov in cambio di un posto nel board per confrontarsi con Kroenke per migliorare la società: tutte le proposte, però, sono state rifiutate.
“Siamo di proprietà del 97% da due persone molto ricche – le parole di un portavoce del consorzio, intervistato dal Guardian -, ma è una delusione che non siano mai riusciti a riunirsi e guardarsi negli occhi per migliorare il club. L’Arsenal non ha avuto alcun beneficio dalla loro ricchezza ed esperienza”.Arsene Wenger, allenatore dell’Arsenal.
“Se Kroenke dovesse arrivare al 97%, potrebbe costringere l’Arsenal a diventare una società completamente privata – ha proseguito il portavoce -. Questa sarebbe una grande preoccupazione per tutti coloro che sono coinvolti nell’Arsenal. A quel punto la trasparenza sarebbe davvero al minimo”. da http://www.calcioefinanza.it

martedì 3 ottobre 2017

Ozil non rinnova con l'Arsenal.

E' arrivata la definitiva rottura tra l'Arsenal e Mesut Özil, stando a quanto riporta il Daily Mirror. Dal momento che il contratto del trequartista tedesco scade a giugno 2018 e che il giocatore ha già dimostrato di voler abbandonare il club, per evitare di perderlo a parametro zero i dirigenti dei Gunners hanno deciso di aprire alla sua cessione nella sessione di mercato di gennaio. La posizione di Özil è già chiara da tempo: l'Arsenal ha già incassato i no al rinnovo da lui e dal suo manager. In otto giornate cinque presenze e ancora nessun gol quest'anno in Premier League per Özil, che il 15 ottobre festeggerà 29 anni. da https://sport.sky.it

domenica 1 ottobre 2017

PL ARSENAL-BRIGHTON= 2-0



Ottima prestazione dell’Arsenal davanti ai quasi 60.000 dell’Emirates Stadium per la settima giornata di Premier League: un gioco spumeggiante e le reti di Monreal ed Iwobi permettono ai Gunners di superare un Brighton buono dal punto di vista del gioco ma ancora una volta a secco di punti. Andiamo a rivivere insieme il match.
Pronti, via, boom: Lacazette scatena il destro dai venti metri e colpisce in pieno il palo alla sinistra di Ryan. Dopo il primo brivido il Brighton accentua l’atteggiamento difensivo: linee vicine e contropiede veloce. L’Arsenal sfrutta il possesso ad alta qualità, rapido e in spazi stretti, per provare ad aprire la cassaforte organizzata da Hughton, arrivando anche al tiro con Iwobi dalla sinistra. Ryan blocca il rasoterra, ma nel primo quarto d’ora sembra esserci solo una squadra in campo, ed ecco che arriva il vantaggio. Una punizione che è praticamente un corner corto genera una serie infinita di conclusioni e ribattute: primaLacazette di testa, poi Mustafi con Duffy a salvare sulla linea, ancora dopo Bellerìn da fuori area, ma il tocco decisivo, a porta oramai libera, è il destro di Nacho Monreal, che passa tra le gambe di due avversari e fa 1-0.
Appena dopo il ventesimo, però, il Brighton batte un colpo: lo schema su punizione libera Solly March che va al mancino dalla lunga distanza: botta terrificante che si infrange anch’essa sul palo, con Izquierdo poi a sbagliare il tap-in, in acrobazia, a porta vuota. Gli ospiti sono però falvanizzari ed attaccano con continuità, costringendo Cechad un paio di uscite coraggiose per liberare l’area. L’Arsenal riprende ben presto in mano il pallino del gioco, ma non arrivano ulteriori occasioni fin dopo la mezz’ora: Lacazette trova tanto spazio sulla trequarti ed arriva a calciare col mancino, ma non riesce a dare forza ed angolo al tiro. Nel finale di primo tempo i ritmi si abbassano leggermente, ma l’Arsenal va vicinissimo al raddoppio con un contropiede rapidissimo: Bellerìn allarga su Xhaka che mette dentro per Ramsey, ma il piede destro di Ryan strozza in gola l’urlo di gioia al gallese. Finisce così, di misura, il primo tempo.
Il Brighton inizia con solidità la seconda frazione ed impensierisce anche Cech, con Dunk che anticipa Lacazette, fa trenta metri palla al piede e prova il gol della domenica. L’ex-Chelsea blocca e fa ripartire l’azione che diventa decisiva: dialogo nello stretto, spettacolare, tra Sanchez, Lacazette, Ramsey ed ancora il cileno, che con tre uomini intorno si inventa un assist stellare, di tacco, per liberare Iwobi. Destro forte e preciso che gonfia la rete alle spalle di Ryan, è 2-0. Da questo momento, l’Arsenal sale in carrozza ed addormenta la partita con il possesso palla: ancora Iwobi e Sanchez provano il tris, ma entrambe le conclusioni terminano lontane dalla porta avversaria. Il ritmo si abbassa, l’attenzione cala ma il Brighton, nonostante gli ingressi diMurray e Knockaert, non riesce a rendersi pericoloso per un’eventuale rimonta fino a sette dal termine: proprio il bomber della stagione passata svetta, in anticipo, su Mustafi e Monreal e per pochissimo non trafigge Cech sul primo palo. Dopo questa occasione arriva però abbastanza poco alla porta dei padroni di casa: la vittoria non è mai in discussione ed i Gunners possono festeggiare, oltre al terzo clean sheet consecutivo in campionato, l’aggancio al Chelsea in classifica. da https://italia.vavel.com
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Goals. 16'Monreal, 56'Iwobi,
Arsenal: Cech 6; Holding 6, Mustafi 7, Monreal 6.5, Bellerin 6.5, Xhaka 6 (Elneny 83), Ramsey 6, Kolasinac 6; Iwobi 7.5 (Walcott 71, 5), Sanchez 6.5; Lacazette 6.5 (Giroud 71, 5)
Subs not used: Ospina, Maitland-Niles, Mertesacker, Elneny, Wilshere
Manager: Arsene Wenger 6.5
Brighton: Ryan 7; Bruno 6, Duffy 6, Dunk 6.5, Bong 5; March 6.5 (Schelotto 72, 5), Propper 5, Stephens 5, Gross 5.5, Izquierdo 5 (Knockaert 76, 5); Brown 5 (Murray 76, 5)
Subs not used: Krul, Molumby, Suttner, Goldson
Booked: Gross, Duffy 
Manager: Chris Hughton 6
Referee: Kevin Friend 6
Attendance: 59.378
Table. 19.Manchester City, Manchester United, 14. Tottenham, 13. Chelsea, Arsenal, 12. Burnley, Watford, 11. Liverpool....