sabato 30 giugno 2018

Cech: 'No al Napoli, resto all'Arsenal'

"Il Napoli era interessato a me ma il mio futuro e' all'Arsenal, non penso a cambiare club". Lo rivela il portiere ceco dei Gunners, Petr Cech, a lungo nel mirino del Napoli per la sostituzione di Pepe Reina, passato al Milan. "Ho ancora un anno di contratto con l'Arsenal, l'unica cosa a cui voglio pensare e' lottare per un posto da titolare", aggiunge il 36enne ex Chelsea, che quest'anno dovra' superare la concorrenza del colombiano David Ospina e del tedesco Bernd Leno, appena prelevato dal Bayer Leverkusen. da http://sport.repubblica.it/

mercoledì 20 giugno 2018

Emery vuole Banega per il centrocampo

Settimana calda per Marcelo Simonian. L’agente argentino è volato a Roma per chiudere il passaggio in giallorosso di Javier Pastore, dopodiché nei prossimi giorni si recherà a Londra. In agenda un appuntamento con l’Arsenal per discutere il futuro di Ever Banega, il regista argentino del Siviglia è un pallino del neo tecnico dei Gunners, Unai Emery, che lo rivorrebbe alle proprie dipendenze. Una operazione che può entrare nel vivo e decollare nei prossimi giorni… da www.gazzamercato.it

Wilshere, addio all’Arsenal.

Jack Wilshere ha annunciato che non rinnoverà il suo contratto in scadenza il 30 giugno con l’Arsenal, mettendo fine al tormentone che aveva caratterizzato le ultime settimane. Il centrocampista inglese classe 1992, con un post sul suo profilo Instagram, ha confermato le indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni, confermando che la sua volontà sarebbe stata quella di rimanere all’Emirates, ma che non è stato trovato l’accordo per proseguire con i gunners. Wilshere, che non è stato inserito dal ct dell’Inghilterra nella lista per il Mondiale, ha attirato l’interesse di alcune società italiane, fra cui Milan e Juventus, oltre al Crystal Palace, che si è fatto sotto negli ultimi giorni, e il Paris Saint-Germain. da https://www.alfredopedulla.com

martedì 19 giugno 2018

Il portiere Leno all'Arsenal dal Bayer Leverkusen.

L'Arsenal di Unai Emery si è assicurato il portiere classe 1992 del Bayer Leverkusen, Bernd Leno, per circa 20 milioni di sterline.

martedì 5 giugno 2018

Lichtsteiner all'Arsenal: è ufficiale

L'Arsenal ha annunciato l'acquisto di Stephan Lichtsteiner dalla Juventus a costo zero. Indosserà la maglia numero 12.

domenica 3 giugno 2018

I capricci di Kagame: un fiume di dollari dal Ruanda all’Arsenal

Ha senso che uno dei Paesi più poveri del mondo sponsorizzi una delle squadre di calcio più ricche del mondo? È quello che, da giorni, si chiedono in Ruanda. Il presidente Paul Kagame ha deciso di far sponsorizzare, da agosto, con il logo «Visit Rwanda», la squadra londinese dell’Arsenal: 40 milioni di dollari in tre anni, dice il Mail on Sunday (il governo ruandese non ha voluto rivelare la cifra precisa). A molti è parsa una cosa da Robin Hood all’incontrario, che toglie ai poveri per dare ai ricchi. Ha un bel dire, il governo, che l’operazione aiuterà il turismo ruandese, che di milioni di dollari ne vale già oltre 400 l’anno. Molti contestano anche che Kagame, guarda caso tifosissimo dell’Arsenal, abbia deciso senza consultare nessuno, né contemplare eventuali alternative. Del resto, a lui piace vincere facile: nominato presidente dal Parlamento nel 2000, eletto nel 2003 e 2010, è stato rieletto nell’agosto 2017 con il 98,8% dei voti (chiedere lumi a chi ha provato a scendere in campo contro di lui), non prima di aver vinto, con analoga percentuale, il referendum costituzionale che gli consentiva un terzo mandato settennale.
Pensare che, già nel 2012, sosteneva che Arsène Wenger fosse rimasto troppo a lungo sulla panchina dell’Arsenal (ha lasciato quest’anno, dopo 22 anni da mister). C’è anche chi teme che per la sponsorizzazione siano state usate donazioni straniere destinate allo sviluppo del Paese africano (la ministra britannica per l’Africa, Harriett Baldwin, interpellata da Jeune Afrique, ha però smentito). Il sito The Rwandan attacca: «L’immagine dell’Arsenal sarà ora associata con un regime assassino, mentre il governo del Ruanda dovrà affrontare un esame più scrupoloso sul proprio terribile comportamento in materia di diritti umani». Peraltro, Filip Reyntjens, docente di diritto all’Università di Anversa, segnala che qualche tifoso dell’Arsenal si è lamentato online «non per il curriculum del Ruanda in materia di democrazia e diritti umani, ma per il disegno del logo sulla manica». da https://www.corriere.i