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venerdì 17 marzo 2023

Voragini nel tetto dello stadio dell’Arsenal: pioggia a catinelle sui tifosi, scatta la fuga.

Serata da dimenticare per i tifosi dell'Arsenal che non solo hanno assistito all'eliminazione della loro squadra ai calci di rigore contro lo Sporting, ma hanno anche visto Takehiro Tomiyasu uscire in stampelle dopo una decina di minuti e successivamente infortunarsi anche William Saliba, A peggiorare il quadro, ci si è messo anche il tetto dell'Emirates Stadium, che ha ceduto in più punti proprio nel corso di una pioggia scrosciante.

La partita era iniziata con una sorpresa in tribuna: nessuno si aspettava di veder spuntare tra gli spettatori Kim Kardashian. L'influencer americana è apparsa assieme al figlio Saint (uno dei quattro avuti da Kanye West), che è tifoso dei Gunners. Una presenza peraltro non solo dovuta alla passione calcistica: la partecipazione alla partita fa parte di un documentario che la più grande delle sorelle Kardashian sta girando a Londra. Immancabile è stata la testimonianza postata su Instagram, dove Kim vanta quasi 350 milioni di followers.
Un'altra sorpresa, ben peggiore, attendeva gli spettatori del match. Ad un certo punto, infatti, la pioggia ha iniziato a cadere a catinelle delle tribune, dopo che il tetto di Emirates ha cominciato clamorosamente a perdere in due punti, uno sulla linea di metà campo e l'altro dietro una porta. Autentiche secchiate d'acqua, che hanno generato un fuggi fuggi generale dei tifosi per evitare di essere inzuppati: le immagini televisive hanno mostrato vaste aree di sedili vuoti.
I video girati dagli spalti, che mostravano le voragini nel tetto dello stadio dell'Arsenal, si sono ben presto diffusi sui social ed hanno generato scandalo misto a ironia: effettivamente vedere uno degli impianti gioiello dell'invidiatissimo calcio inglese perdere come un colapasta è davvero sorprendente e ha suscitato anche qualche battuta nei confronti della proprietà americana del club. Niente peraltro al confronto dell'amara conclusione del match di ritorno degli ottavi di Europa League: l'errore dal dischetto di Gabriel Martinelli ha condannato i Gunners all'eliminazione. Adesso gli uomini di Arteta devono spingere a tutta in campionato: l'agognato titolo di Premier League si avvicina sempre di più. da https://www.fanpage.it


lunedì 23 gennaio 2023

Jeremy Deller, vincitore del Turner Prize, ha realizzato un ciclo pittorico per l’Arsenal Football Club.

L’Arsenal Emirates Stadium di Londra, conosciuto per il suo design elegante e all’avanguardia, è stato rivoluzionato dall’ultima collaborazione con l’artista vincitore del Turner Prize Jeremy Deller. Una serie di 8 opere celebra la storia dell’Arsenal con un’estetica appassionatamente retrò e una tipografia evocativa. L’ambizione dell’artista era quella di condensare 137 anni di storia dell’Arsenal in una serie di opere pittoriche che potessero rappresentarla, insistendo anche su degli aspetti mai stati sottolineati: ad esempio, l’Arsenal è conosciuto generalmente per la sua squadra maschile, mentre Deller ha inserito numerose calciatrici nelle sue opere. Allo stesso modo ha cercato di concentrarsi su una rappresentazione multietnica delle selezioni che negli anni hanno difeso i colori del club, sottolineando come quest’ultimo non abbia mai operato distinzioni razziali.

A collaborare con Deller – per tutta la durata dei lavori iniziati ad aprile 2022 – il tipografo David Rudnick e l’artista Reuben Dangoor. Le opere sono «un’interpretazione della passione dei tifosi e della conoscenza di tutto ciò che riguarda l’Arsenal», e il team creativo ha lavorato partendo da questa premessa per progettare un’immagine unificata per il club. «Mi piacerebbe pensare che questi non siano pezzi separati, ma una collaborazione tra gli artisti in cui trovare una storia coerente e una rappresentazione dei sostenitori». L’obiettivo del team era garantire che i tifosi dell’Arsenal fossero incorporati nel processo delle idee, «volevo incontrare i fan e coinvolgerli in questo», ha dichiarato Deller, durante le prime fasi di progettazione.

In tutti i lavori, appaiono variazioni di bandiere e segnaletica: Eighteen Eighty-Six riprende l’anno di fondazione del club in un carattere retrò e Come To See The Arsenal vede una tipografia audace, ispirata ai caratteri dell’ex casa del club a Highbury. L’edificio ora classificato di grado II è raffigurato altrove da Dangoor in due tonalità, con Remember Who You Are, che immagina l’edificio art déco pieno di giocatori di tutte le epoche e fa riferimento a momenti storici dell’Arsenal. Per Vinai Venkatesham, CEO dell’Arsenal, il progetto è «una sincera celebrazione della comunità dell’Arsenal, progettata per e dalla famiglia dell’Arsenal. Siamo partiti da una tela bianca con la speranza di catturare ed esprimere la nostra ricca storia, i nostri valori di comunità e di progresso e riflettere ciò che l’Arsenal rappresenta nel 2023 e oltre». D’altra parte Deller, residente a Islington da più di 20 anni, il quartiere dove sorge l’Emirates, ha vissuto lo stadio come un elemento costante del suo paesaggio quotidiano, ne ha interiorizzato le forme, ha pensato a lungo come imprimere il suo tocco. «L’opera è il prodotto della collaborazione e del duro lavoro di coloro che fanno parte della comunità dell’Arsenal e aggiunge un altro strato alla ricca storia di questo iconico quartiere a nord di Londra». da https://insideart.eu

venerdì 21 maggio 2021

L’Arsenal rimborsa 140 milioni di prestito allo Stato.

L’Arsenal ha rimborsato il prestito di 120 milioni di sterline (140 milioni di euro) erogato dalla Banca d’Inghilterra a seguito dell’emergenza Coronavirus. Il prestito era stato chiesto dai Gunners lo scorso anno attraverso il COVID Corporate Financing Facility (CCFF), strumento introdotto dal governo del Regno Unito.
Lo scrive The Athletic, spiegando che i Gunners hanno chiesto un prestito a una banca per rimborsare quello erogato dalla Banca d’Inghilterra. Il club londinese aveva chiesto questi soldi sapendo che avrebbe dovuto rimborsare la cifra nel mese di maggio.
La mossa è stata portata avanti pur sapendo che avrebbe potuto ostacolare il loro potere di spesa nella finestra di mercato di gennaio: c’era la consapevolezza che richiedere un prestito governativo e utilizzare il denaro per acquisire nuovi giocatori sarebbe stato inappropriato.
Dopo aver cancellato il debito, l’Arsenal è teoricamente libero di spendere come meglio crede, supponendo che i proprietari siano disposti a investire. Tuttavia, dati i problemi di cassa, è stato necessario un secondo prestito da parte di un’altra banca per estinguere quello con lo Stato.
La domanda chiave è quanto siano favorevoli i termini del nuovo accordo. L’anno scorso la Kroenke Sports & Entertainment ha aiutato il club a rifinanziare il debito per lo stadio, ma ancora una volta i termini in base ai quali è stata portata a termine l’operazione rimangono sconosciuti. da https://www.calcioefinanza.it

martedì 23 aprile 2019

Molti tifosi dell’Arsenal vogliono intitolare l’Emirates a Wenger

Un anno fa, Arséne Wenger annunciava l’addio all’Arsenal dopo 22 stagioni. L’ultima parte della sua esperienza londinese non è stata esaltante, anzi le contestazioni dei tifosi dei Gunners erano continue. Eppure, l’amore nei confronti del manager francese sembra essere immutato dalle parti dell’Emirates Stadium, anzi in rete c’è una petizione che vorrebbe intitolare l’impianto di proprietà dell’Arsenal proprio al manager francese – diventerebbe “Arséne Wenger Stadium”. In questo momento, la sottoscrizione su Change.org conta circa 5mila firme, e anche il sostegno di alcune personalità di rilievo nel mondo-Arsenal (Paul Merson e Alan Smith, che ne hanno parlato in diretta a Sky Sports). Nella petizione e nei commenti, si legge che anche solo una tribuna dell’Emirates dovrebbe essere intitolata all’allenatore che «ha rivoluzionato il calcio inglese, e ha reso l’Arsenal ancora più grande di quello che era». da http://www.rivistaundici.com

venerdì 21 settembre 2018

L’Arsenal effettuerà dei lavori di ristrutturazione all’Emirates nel 2019

L’Emirates Stadium si prepara ad essere rinnovato. Ad annunciare lavori di sistemazione dell’impianto è l’Arsenal, che ha spiegato di voler sottoporre la struttura a una riqualificazione che vedrà la creazione di un nuovo club privato per soci chiamato “The Avenell Club”. Come riporta “SportsProMedia”, il nome del club prenderà spunto dalla denominazione della celebre strada che porta al vecchio stadio di Highbury. Il nuovo club offrirà una vista panoramica del campo, oltre a una postazione in cui uno chef si metterà all’opera e un cocktail bar. I lavori sono previsti per l’estate del 2019 e, della riqualificazione, faranno parte anche i due Club Level esistenti: Champions Bar e The Highbury Suite. 
I club saranno trasformati in estate per migliorare l’esperienza di ospitalità per i fan. L’amministratore delegato Vinai Venkatesham ha dichiarato: «Siamo all’Emirates Stadium da 12 anni e di recente abbiamo percepito la volontà di un cambiamento nelle preferenze dei nostri fan per le aree premium. Questo coinvolge i sostenitori che desiderano esperienze di hospitality più aperte e informali e il progetto risponde proprio a questa domanda». L’Arsenal ha anche annunciato che la capacità dello stadio aumenterà a seguito di ulteriori interventi sui posti a sedere all’interno dei Club Level. da http://www.calcioefinanza.it

martedì 20 febbraio 2018

Arsenal-Emirates insieme fino al 2024: "Rinnovo record"

Il rapporto commerciale tra l'Arsenal e la Emirates prosegue. E prosegue sulla falsariga di una reciproca soddisfazione, tanto che il club inglese ha annunciato di aver raggiunto un accordo per il rinnovo della sponsorizzazione fino alla fine della stagione 2023/2024.
Come comunica l'Arsenal, "si tratta del contratto di sponsorizzazione più ricco mai firmato dal club". Le cifre del rinnovo quinquennale (il precedente contratto sarebbe andato a scadenza nel 2019) non sono state precisate, ma nelle casse dei Gunners dovrebbero piovere circa 40 milioni di sterline all'anno. Dunque, 200 in totale fino al 2024.
"La sponsorizzazione sulla nostra maglia - dice Ivan Gazidis, direttore esecutivo dell'Arsenal - è la più duratura della Premier League e una delle più lunghe nel mondo dello sport. Questo impegno reciproco è la testimonianza della forza e della profondità di questa relazione unica". Il rapporto tra la Emirates e l'Arsenal è iniziato nel 2004. Due anni più tardi, il nome della compagnia aerea di Dubai è comparso per la prima volta sulla maglia biancorossa, rimanendovi fino a oggi. Il contratto sarebbe come detto scaduto nell'estate del 2019, ma le due parti hanno deciso in anticipo di prolungarlo. Come noto, la sponsorizzazione non si limita unicamente alla divisa dell'Arsenal: nel 2006 il club londinese ha ceduto alla Emirates i naming rights del proprio stadio, sorto proprio in quell'anno dopo la demolizione del leggendario Highbury. da http://www.goal.com

mercoledì 20 dicembre 2017

Arsenal nei guai: l'Emirates Stadium è pieno di topi

Nell'ultimo anno l'Arsenal sta provando a risolvere il problema dei ratti nel suo stadio: "Siamo fiduciosi, la salute dei tifosi è importante". Nelle coppe non sono ancora sorti problemi, ma in campionato l'Arsenal non è certo una forza della natura. E a proposito di natura e problemi, i Gunners devono fare i conti anche con un problema non da poco relativo all'igiene dell'Emirates Stadium: lo stadio nel Nord di Londra è infatti pieno di topi. Secondo le ispezioni igieniche, infatti, sono stati trovati indizi che portano a pensare a legioni di topi in quattro diversi livelli dello stadio: una vera e propria infestazione. I funzionari hanno di fattro trovato escrementi in diversi luoghi dell'impianto, sotto le tubature, sotto e dietro i forni, nelle aree adibite al lavaggio delle pentole e sotto gli scaffali.
Un rapporto inviato alla Premier League lo scorso anno parla di mancanza di pulizia e comunicazione tra l'Arsenal e la società che gestisce lo stadio. In più c'è da considerare un fatto ancora più grave: lo stadio non è stato controllato al 100% e potrebbe presentare problemi decisamenti peggiori.
Come prima misura l'Arsenal deve, oltre all'ovvia pulizia degli escrementi dell'Emirates Stadium, fornire ai suoi dipendenti torce per controllare ogni punto, verificare nuovi movimenti da parte dei ratti e migliorare la comunicazione con la società che gestisce lo stadio. In più l'Arsenal sta cercando di adottare misure extra per controllare l'attività dei roditori e migliorare il trattamento del rodenticida autorizzato: la vicinanza alla linea ferroviaria East Coast Main Line ha probabilmente contribuito al problema per i Gunners, nel nuovo stadio dal 2006.
"La salute, la sicurezza e la sicurezza dei nostri tifosi sono sempre la nostra priorità e siamo rimasti molto delusi nell'apprendere queste carenze nell'ottobre 2016" ha evidenziato un portavoce dei Gunners.
"Dopo aver ricevuto il rapporto, abbiamo immediatamente implementato una serie di misure per affrontare il problema. Siamo fiduciosi nei passi che abbiamo compiuto nell'ultimo anno e continuiamo a lavorare con esperti esterni per garantire che stiamo portando avanti le azioni giuste". L'Arsenal non è comunque la prima squadra a dover far fronte a questo problema: chiedere al Manchester United. da http://www.goal.com

mercoledì 1 novembre 2017

L’Arsenal “ristruttura” l’Emirates Stadium: la capienza tornerà a 60.600 spettatori

L’Arsenal nei prossimi due anni ristrutturerà l’Emirates Stadium, riportando la capienza agli originali 60.600 posti disponibili.

Il prossimo maggio cominceranno infatti i lavori per aggiungere circa 780 posti al Club Level (ovverosia l’area vip) dell’impianto, che, stando al club, permetterà di riportare la capienza in linea con quanto progettato nel 2006. Un capienza che, in seguito, è stataridotta nelle ultime stagioni a causa di requisiti di sicurezza e miglioramenti delle strutture per i disabili.
La costruzione sarà completata in due fasi durante le estati del 2018 e del 2019. Accanto a questi lavori, l’Arsenal intende aggiornare e rinnovare ulteriori aree del Club Level nei prossimi due anni. Il primo aggiornamento sarà quello di Dial Square nell’estate del 2018, che vedrà l’area trasformata con il nome di Dial Square Football Club.
Il direttore commerciale di Arsenal, Vinai Venkatesham, ha dichiarato: “Lo sviluppo del Club Level è fondamentale per assicurare la migliore esperienza possibile ai tifosi per le partite, ma ci consente anche di rimanere all’avanguardia nell’ospitalità dello stadio. Mentre continuiamo ad affrontare la forte domanda di biglietti in tutti i settori dell’Emirates Stadium, questo è un investimento significativo per assicurare che il maggior numero possibile di sostenitori sia in grado di guardare le partite”. da http://www.calcioefinanza.it

mercoledì 26 ottobre 2016

L’Arsenal contro i posti vuoti allo stadio: tessera ritirata a chi non va all’Emirates

In occasione delle ultime partite disputate all’Emirates Stadium dall’Arsenal sono stati evidenti i numerosi posti vuoti in tribuna nonostante i numeri relativi alle presenze fossero positive. La formazione londinese ha così deciso di correre ai ripari con una decisione insolita ma allo stesso tempo clamorosa. Il club, secondo quanto riporta il quotidiano inglese The Telegraph starebbe infatti valutando di ritirare l’abbonamento a chi ha sottoscritto la tessera ma non si reca allo stadio. Una decisione in merito potrebbe essere già annunciata in seguito alla riunione annuale del board dell’Arsenal. A confermarlo è stato anche un portavoce dei Gunners ai microfoni del “Telegraph”:“Vedere così tanti posti vuoti in gare da tutto esaurito è molto fastidioso, soprattutto perché si sa che la domanda di biglietti è altissima. Se qualcuno sceglie di sottoscrivere l’abbonamento per andare allo stadio solo qualche volta in una stagione, dovrebbe ricevere un avvertimento. Successivamente dovrebbe perdere il diritto di prelazione per la stagione successiva. Ci guadagneremmo tutti: più gente allo stadio significa più guadagni per i ristoranti e i negozi del club presenti nell’area, ma soprattutto si creerebbe un’atmosfera migliore, di cui potrebbe avvantaggiarsi anche la squadra. Se i dirigenti sono interessati solo a fare soldi, allora non saranno preoccupati da questa situazione. Se invece si prende in considerazione quanto sia importante l’atmosfera che si respira all’Emirates Stadium e poter incoraggiare i giocatori a frequentare lo stadio, allora diventa necessario valutare una possibile soluzione”. La decisione che potrebbe essere presa dall’Arsenal non è poi così insolita nel panorama del calcio europeo. Ci sono stati infatti diversi club in Germania che hanno deciso di ritirare l’abbonamento a chi non frequenta abitualmente lo stadio. In Premier League, invece, ogni società sta valutando una soluzione personalizzata. da http://www.calcioefinanza.it/

giovedì 20 ottobre 2016

LʼArsenal passa allʼenergia rinnovabile: lʼEmirates Stadium sarà alimentato dal sole

La squadra di calcio dell'Arsenal vuole passare all'energia rinnovabile per alimentare l'Emirates Stadium e tutti i suoi uffici e impianti. La società londinese ha infatti firmato un accordo con un'azienda attiva nel settore dell'energia solare, che a breve soddisferà al 100% il fabbisogno energetico degli immobili societari. L'obiettivo è quello di ridurre i costi, le emissioni e gli sprechi.
Energia pulita anche per i tifosi - La svolta ambientalista del team inglese coinvolgerà anche i tifosi, ai quali lo sponsor Octopus Energy offre un contratto per rifornirsi in casa della stessa energia "verde" usata dalla società all'Emirates Stadium. Nel contratto sono compresi inoltre gadget ufficiali dell'Arsenal e un tour dello stadio. da http://www.tgcom24.mediaset.it/

sabato 22 febbraio 2014

Oggi s'inaugura la statua di Dennis Bergkamp



Faceva parte anche lui dell'Arsenal degli invicibili. La paura di volare non ha impedito a Dennis Bergkampdi conquistare tre volte la Premier League e quattro volte la FA Cup in undici anni con la maglia dei Gunners. Una leggenda, che l'Arsenal ha voluto onorare con una statua.La scultura, svelata da Ken Friar e che ritrae Bergkamp durante un match di campionato col Newcastle risalente al 2003, è stata collocata all'Emirates Stadium accanto ad altre statue di bandiere dell'Arsenal come Herbert Chapman, Tony Adams e Thierry Henry. 

Bergkamp, autore di 120 reti in 423 gare con l'Arsenal, si è detto onorato di questo riconoscimento: "Sono molto orgoglioso e fiero - ha detto l'ex attaccante olandese, oggi vice allenatore dell'Ajax - . Tutti sanno che io amo l'Arsenal, i tifosi, lo staff e tutti i miei compagni sono stati fantastici. Avevamo una squadra incredibile, che ha avuto tanto successo in quegli anni". "Per me l'Arsenal è come una famiglia, dove ho passato alcuni degli anni più belli ed importanti della mia vita. E' stato fantastico tornare qui - conclude Bergkamp - , rivedere tutti ed essere onorato in questo modo". da http://www.goal.com/

venerdì 22 novembre 2013

I tifosi dell'Arsenal vogliono una standing area all' Emirates Stadium

Il collettivo The Black Scarf Movement, un gruppo di tifosi dell'Arsenal F.C., ha condotto un interessante sondaggio sull' atmosfera dell' Emirates Stadium, i costi elevati degli abbonamenti e biglietti, e sull'opinione dei tifosi sull' eventuale introduzione di una standing area nel proprio stadio.

Il sondaggio, attivo per due settimane, dal 31 ottobre al 14 Novembre 2013, ha coinvolto 17.377 supportersdel club londinese a dimostrazione di quanto gli argomenti affrontati nella ricerca stiano a cuore ai supporters dei Gunners, e quanto siano fondate le impressioni, visti i risultati, non solo all' Arsenal ma in generale complessivamente nel calcio inglese, sul calo dello storico e tradizionale calore degli stadi del Regno Unito.

Le preoccupazioni sul calo dell'entusiasmo dei tifosi all' Emirates Stadium sono confermate dai risultati che evidenziano che solo il 5,9% dei partecipanti ritiene che l' atmosfera nel corso matchdays sia buona e più della metà, il 52,6% invece che sia scarsa.

What is your view on the general matchday atmosphere at Emirates Stadium, in terms of volume
and support for the team?

Good 5.9%
Average 41.5%
Poor 52.6%

I costi continuano a rappresentare un problema con il club tra i più cari della Premier League(qui dettagli)

I circa 17.000 supporters partecipanti hanno poi avuto modo di esprimersi sulla standing area, argomento sempre più al centro del dibattito dei supporters inglesi, colpiti dai risultati e dall'atmosfera degli stadi tedeschi dove le aree riservate ai posti in piedi sono ancora una realtà, e compattamente, con il 91,5%, si sono detti favorevoli.

Lo stesso allenatore dei Gunners Arsene Wenger alla domanda sulla standing area all'Emirates si è detto favorevole, 

Yes [I would be in favour], 100 per cent”.

Having seen the success of safe standing in other countries, for example Germany, clubs in the
UK are now starting to consider the introduction of this at their grounds.

Aston Villa and Celtic are just two of a growing number of clubs in the UK now looking at trialling
safe standing, with a view to introducing it full time. Other Premier League clubs such as Cardiff
City, Crystal PalaceHull City, Sunderland and Swansea City have all said they would be happy to
introduce safe standing if the demand was there from their supporters. Indeed, Arsene Wenger
gave his backing to the idea, stating “Yes [I would be in favour], 100 per cent”.

Would you like Arsenal push forward on such an initiative, starting with a trial of safe standing at
Emirates Stadium?

Yes 91.5%
No 8.5%

Si aggiungono anche i tifosi dell'Arsenal alla lunga lista dei sostenitori della reintroduzione delle standing areas negli stadi inglesi, ad avere già espresso la propria posizione favorevole in via ufficiale ci sono le società Cardiff City, Crystal Palace, Hull City, Sunderland e lo Swansea City, a Manchester il Manchester United Supporters Trust(MUST) si è addirittura proposto di finanziare un progetto di standing area all' Old Traffordper poi ottenere una quota del club(qui dettagli), sponda City invece è recente un' indiscrezione di un incontro tra il politico locale John Leech e la proprietà araba per valutarne la realizzazione nello stadio Etihad.

La campagna ''Safe Standing'', che ha analizzato molto da vicino i vantaggi degli spalti in piedi degli stadi tedeschi(qui dettagli), coordinata dalla Football Supporters' Federation(dettagli qui), network di tifosi che coordina oltre 200.000  tra supporters e associazioni del Regno Unito in attività collettive volte a migliorare il calcio inglese, continua a riscuotere grande successo...


giovedì 25 aprile 2013

L'Arsenal FC lancia il settore ''Young Guns''

Piccola conquista per i tifosi dell' Arsenal, il club dei Gunners avvierà dalla prossima stagione il settore ''Young Guns'' mettendo a disposizione circa 1000 biglietti, per ognuna delle gare interne del club, all'Emirates Stadium, a 10 sterline per i giovani tifosi dai 12 ai 16 anni.
Il progetto è stato elaborato con la collaborazione del Board dell'Arsenal FC e i due gruppi di supporters del team, l' Arsenal Supporters Trust ( AST )e l' Arsenal Independent Supporters' Association (AISA), per i giovani tifosi che fanno parte dei 30.000 ragazzi iscritti alla Junior Gunner Membership, una delle forme di adesione alle attività, iniziative e benefit extra-campo che il club di Londra mette a disposizione dei suoi supporters. La pianificazione è partita nel gennaio 2013 anche a seguito delle proteste per i costi dei biglietti manifestate nel corso della stagione sia dagli stessi tifosi dei Gunners sia dalle tifoserie ospiti, furono emblematici e suscitarono scalpore i 900 biglietti (a 62 sterline l'uno) rimandati indietro dai tifosi del Manchester City in occasione del match in trasferta all' Emirates. Nella nota con cui il club ha presentato i prezzi del nuovo settore si stima che incideranno per circa 400.000 sterline in meno di incassi ma l' amministratore delegato Ivan Gazidis ha sottolineato l'importanza di avere i giovani allo stadio poiché rappresentano il futuro dell' Arsenal FC. L' iniziativa riguarda le gare classificate di fascia B e C, il club assegna, a seconda dell' avversario, una fascia di prezzo diversa, le categorie con prezzi discendenti dalla A a partire da 62 sterline, B a 35,50 e  C a 25,50 per biglietto. Oltre al nuovo prezzo tutti i membri della Juniors Gunners Membership avranno i prezzi dei biglietti della fascia B bloccati al prezzo minimo della fascia C per tutta la prossima stagione.
Importante per il club è stata la collaborazione nella pianificazione della nuova proposta delle due associazioni di tifosi che da tempo sollevano la problematica, sebbene questo rimanga un piccolo passo, i supporters dei Gunners infatti attendono ulteriori riduzioni visto che l' Arsenal FC è la società che pratica i prezzi più alti sia per gli abbonamenti sia per i biglietti singoli di tutta la Premier League. da http://www.sodaliziolazio.com

giovedì 28 febbraio 2013

L'Arsenal insignirà Bergkamp di una statua.

Insieme a Thierry Henry, Tony Adams e l'ex allenatore Herbert Chapman, anche a Dennis Bergkamp l'Arsenal riserverà medesimo trattamento. Il club londinese, infatti, ha pronta una statua da collocare all'Emirates Stadium con raffigurato il fuoriclasse olandese. Bergkamp, che ha militato nei 'Gunners' per 11 stagioni (dal 1995 al 2006) sarà insignito di una scultura al pari degli altri tre personaggi che hanno fatto la storia della società e raffigurerà lo strepitoso aggancio effettuato durante il match di Premier col Newcastle del 2003 con cui propiziò un goal ancora oggi rimasto nella memoria di tifosi e appassionati. L'ex fantasista olandese, con l'Arsenal ha vinto tre campionati e quattro FA Cup e nei giorni scorsi era emersa la voce secondo cui il club inglese avrebbe pronto per lui un incarico in prima squadra.
da http://www.goal.com

sabato 2 febbraio 2013

Anche i tifosi del Liverpool protestano all'Emirates

Anche i tifosi del Liverpool hanno deciso di protestare contro il ‘caro biglietti’ dell’Emirates Stadium, in occasione del match di ieri mercoledì sera tra Gunners e Reds (2-2 il risultato). Le 62 sterline (72 euro e spiccioli – n.d.r.) per vedere la partita non possono certo dirsi un prezzo ‘popolare’ e le proteste seguono di una settimana quelle dei tifosi del Manchester City che avevano ‘rispedito al mittente’ un consistente stock di circa 900 biglietti riservati agli ospiti che erano andati invenduti a causa del prezzo ritenuto eccessivo. Il gruppo di tifosi che ha fatto sentire la propria voce è il ‘Spirit of Shankly’ che da settimane sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione sul caro prezzi negli stadi. Dice Jay McKenna, membro del gruppo: “Non è solo l’Arsenal, tutti i club di Premier League in generale approfittano della situazione e spremono il tifoso in trasferta, che alla fine è quello più fedele e leale perché viaggia su e giù per il paese per stare accanto alla sua squadra. E nonostante ciò, 19 volte all’anno deve pagare prezzi sempre più alti”. Poi l’attacco contro i vertici della Premier League: “Gente come Richard Scudamore (Presidente della Premier League – n.d.r.) risponderà che il prezzo è determinato dall’incrocio tra domanda e offerta e che se una persona non vuole pagare certi prezzi, ci sarà qualcun altro pronto a farlo. Ma noi pensiamo che questo non sia un ragionamento giusto”. Infine la mano tesa ai tifosi degli altri club: “Riteniamo che il prezzo massimo di un biglietto di trasferta dovrebbe essere 25 sterline (poco meno di 30 euro – n.d.r.). Attualmente i meno cari sono tra le 30 e le 40 sterline (35 – 45 euro – n.d.r.). Vogliamo sederci attorno a un tavolo con la Football Supporters’ Federation (Federazione dei Tifosi – n.d.r.) e con i vari gruppo di tifosi, come ad esempio quelli dello United. Mettendo da parte le rivalità e unendoci insieme in questa giusta battaglia potremmo far sentire la nostra voce”. Proprio mercoledì, intanto, l’Arsenal ha annunciato che non ritoccherà i prezzi per la stagione 2013-14. E’ un segnale che qualcosa forse sta cambiando ma, difficilmente i tifosi giudicheranno questo gesto sufficiente per dichiarare conclusa la loro battaglia contro il caro biglietti. da http://quellichelapremierleague.com

martedì 15 gennaio 2013

Veicolo sospetto, scatta l’allarme bomba all’Emirates Stadium

Attimi di tensione e paura all’Emirates Stadium – come riferisce il Daily Mail -, prima dell’inizio della gara tra Arsenal Manchester City di domenica. Nel corso di controlli effettuati dalla polizia lungo il perimetro dell’impianto è stato trovato un veicolo, descritto come “sospetto”, nel parcheggio della struttura. Gli agenti delle forze dell’ordine hanno isolato l’area per oltre mezz’ora, bloccando il flusso di spettatori e l’accesso alle gradinate, costringendo i calciatori di entrambe le formazioni a percorrere a piedi l’ultimo tratto che li separava dall’accesso alla pancia dello stadio. Solo dopo aver effettuato tutti i controlli di sicurezza e verificato che non ci fossero pericoli, la polizia ha dato il via libera, calando i cordoni di delimitazione della zona e consentendo il passaggio agli spettatori.
da http://calcio.fanpage.it

sabato 8 dicembre 2012

All'Emirates la partita è festa

Mentre i tifosi italiani fuggono dagli stadi, quelli inglesi e tedeschi li riempiono e si mettono in lista d'attesa per entrarci. Ma cos'avranno di così speciale le astronavi che, qui da noi, il pubblico sogna e i presidenti tentano disperatamente di studiare? Un weekend all'Emirates Stadium, la casa dell'Arsenal dal 2006, può aiutare a capire. A una condizione: vivere l'esperienza da tifoso, senza i filtri degli uffici stampa. Perdonate l'"io" ma da questo momento svesto i panni del giornalista e passo dalla parte del pubblico.
Una veduta esterna dell'Emirates Stadium.
Una veduta esterna dell'Emirates Stadium.
VIGILIA — Arrivo a Londra il giorno prima della partita di Premier con il Swansea. Il tour dell'Emirates, imponente nella sua solitudine, è d'obbligo. Per un soffio manco la visita accompagnata da una leggenda dei Gunners: sì perché una volta al giorno, all'ora di pranzo, a fare da Cicerone è un ex calciatore, da John Radford a Lee Dixon. C'è tanta gente in coda, compresi una ventina di studenti. Armato di un'audioguida, disponibile in otto lingue, inizio il percorso in piena autonomia, altra novità introdotta di recente per soddisfare chi detesta i gruppi. Dagli spogliatoi al tunnel che conduce al campo, dalle sale esclusive al museo. Il sottofondo è un mix di informazioni, aneddoti, interviste che scorrono sul palmare in dotazione. Scopro che qui dove sorge l'Emirates c'era un centro di riciclaggio che l'Arsenal ha dovuto ricostruire altrove. Tirar su questa meraviglia non è stata una barzelletta. I costi iniziali di 200 milioni di sterline sono schizzati alla fine a 390 perché non si è trattato solo di edificare il nuovo impianto da 60 mila posti ma pure di riqualificare l'intero quartiere di Islington. Solo fondi privati, con un pool di banche a condividere il rischio perché la scommessa aveva una ragion d'essere. L'Arsenal non solo sta ripagando i debiti senza rinunciare a bilanci in attivo ma ha pure sviluppato una branca immobiliare: la vendita di oltre 600 appartamenti sorti sul vecchio Highbury ha generato profitti per più di 100 milioni di sterline, e c'è ancora in ballo un progetto di edilizia popolare a Queensland Road. I ricavi da stadio sono passati da 44 a 94 milioni di sterline e il fatturato dei Gunners è il quinto più alto in Europa. Ma non ci sono solo i risultati economici. C'è una passione che si è rinnovata mischiando riti antichi e modernismo. Il giorno della partita è qualcosa di speciale. A cominciare dalle tappe d'avvicinamento al fischio d'inizio. Decido di mettermi in cammino due ore prima, in un classico sabato consacrato al calcio. Transitando dalla stazione di St Pancras, uno degli snodi della capitale inglese, non si può non notare lo zigzagare di sciarpe e cappelli dai mille colori: sono i tifosi di questa o quella squadra diretti al Loftus Road o al Craven Cottage o ancora più fuori. Ma Londra, con 10 team fra Premier e Championship, fa storia a sé. E l'invidia per questo melting pot del tifo non è solo italiana. Quando, però, sulla metro un ragazzo si toglie la felpa e resta con la maglia del Swansea, andandosi ad accomodare accanto a un visibile Gunner, l'invidia sale eccome. E cresce ancor di più fuori dalla fermata di Arsenal: bancarelle di merchandising biancorosso, rigorosamente autorizzato, altro che tarocchi. La processione verso lo stadio è ordinata e gioiosa assieme. Quel che colpisce è la normalità: la polizia c'è ma resta discreta, vengo persino inghiottito da una contestazione animata da alcune centinaia di tifosi dell'Arsenal, che ce l'hanno con le recenti politiche societarie, inclusi i prezzi troppo alti dei biglietti. Ma l'atmosfera, in generale, è quella di una festa.

Costato 390 milioni di sterline, il tempio dei Gunners ne ricava 94 all'anno. Fuori si vendono solo prodotti ufficiali
PAPÀ E FIGLIO — Tante, tantissime famiglie, tanti, tantissimi bambini. Come Gary McCarthy, che tifa Qpr ma porta all'Emirates il figlio Lewis, 12 anni, fedelissimo dei Gunners: "È bello arrivare 1-2 ore prima del match, visitare il negozio, magari pure il museo (aperto anche nel giorno della gara, ndr), mangiare un burger, seguire il riscaldamento dei giocatori. Mi sento molto sicuro a portare mio figlio allo stadio, vent'anni fa non l'avrei fatto. Rispetto ad Highbury la vista è fantastica da tutti i punti. Inoltre, con la red card, abbiamo la priorità per l'acquisto dei biglietti, con sconti per le famiglie, e possiamo partecipare agli eventi del Junior Gunners come la festa di Halloween organizzata dentro lo stadio". Il pre-partita è un piatto ricco. The Armoury, il gigantesco negozio dell'Arsenal, viene preso d'assalto: la prima maglia di gioco costa 45 sterline, un prezzo ragionevole in relazione al costo della vita, e puoi personalizzarla sul momento. Per accedere all'interno dell'impianto c'è un solo controllo, niente zone di filtraggio. Passo allo scanner il biglietto acquistato da un sito di ticketing internazionale - avevo tentato coi canali ufficiali, ma lo stadio è sempre sold out e le poche scorte sono riservate ai membri -, incasso un sorriso dallo steward e il tornello si apre. Mi trovo nel settore più popolare, con un posto dietro alla porta e il seggiolino imbottito da Vip, in mezzo ai sostenitori del Swansea che si ostinano a restare in piedi. In Inghilterra la battaglia contro la violenza è stata vinta a tal punto che la Football Supporters' Federation ha lanciato una campagna per ripristinare le "standing areas", come già avviene in Bundesliga. Prima del match c'è stato il tempo di assistere sugli schermi posizionati nel ventre dello stadio agli ultimi minuti di West Ham-Chelsea, addentando un pie e sorseggiando una birra. Blitz veloce ai bagni (ce ne sono 900), incredibilmente puliti e non maleodoranti. Comincia lo spettacolo, fa freddo ma senti il calore di un'esperienza collettiva e totalizzante. Unica.
di Marco Iaria, da http://www.gazzetta.it

martedì 26 giugno 2012

Arsenal: nuove liquidita' per i gunners

L'Arsenal si è assicurata un'altra iniezione di denaro con la vendita di un sito vicino allo stadio, l'Emirates, per la cifra di £ 26.000.000.
Il sito, a Queensland Road, è stato acquistato da Barratt and London & Quadrant. Una volta completato, con un investimento di £ 128.000.000, sarà composto da tre torri residenziali che offriranno appartamenti che vanno da monolocali ad attici. Lo sviluppo comprenderà anche due fitness suite, un giardino paesaggistico sopraelevato, locali commerciali e un caffè.
La società dell'Arsenal ha detto che la vendita, che è stata completata dal braccio di proprietà del club, Ashburton Trading Ltd, si rifletterà nei risultati finanziari 2012-13.

venerdì 9 dicembre 2011

Henry, Adams e Chapman diventano statue

Grandi celebrazioni per i Gunners, che ricordano i loro idoli nell'ambito del 125esimo anniversario del club: il francese sarà una delle stelle con questo riconoscimento insieme a Tony Adams ed Herbert Chapman
La sua maglietta numero 14 con la scritta “Legend” sarà anche stata staccata dal muro del negozio ufficiale. Ma il ricordo di Thierry Henry è ancora ben presente nella mente dei tifosi dell’Arsenal che del francese si sono innamorati subito e che all’ex juventino sono ancora legatissimi. Anche per questo, l’attaccante è stato omaggiato in grande stile.
L’Arsenal, nell’ambito delle celebrazioni per il 125esimo anniversario, ha svelato tre statue che omaggiano i pilastri della storia dei Gunners. Henry non poteva mancare, schierato insieme a due eroi come lo storico capitano Tony Adams e il manager Herbert Chapman.
Henry è arrivato a Londra nell’estate del 1999, scaricato come un “pacco” dalla Juventus, che in sei mesi di gestione Ancelotti lo aveva schierato soprattutto come ala sinistra. Con Arsene Wenger, però, è stata tutta un’altra storia. Intorno a lui il manager ha costruito la squadra degli “invincibili”, facendo di Henry una macchina da gol capace di divenire il miglior bomber di sempre dell’Arsenal con 226 reti in 337 match, sino alla separazione nell’estate del 2007. Meglio anche del suo primo compagno di reparto Ian Wright (185 reti).
Non poteva mancare l’omaggio al “capitano” per antonomasia, il roccioso Tony Adams. Cresciuto nel vivaio del club situato nel Nord di Londra, entrato in prima squadra nel 1984 e capace di vivere tutto il “rinascimento” dei Gunners, da George Graham a Wenger. Partendo dal mitico campionato vinto nel 1989 (il primo dal 1971, quello che ispirerà “Febbre a 90”) e arrivando sino al “double” del 2002. Un totale di 674 partite e 49 gol in maglia Arsenal, tra mille alti e bassi personali come l’alcolismo dal quale si è liberato soltanto a fine carriera
La terza statua è invece tutta per Herbert Chapman, l’uomo che guidò i Gunners ai primi due titoli della loro storia, rispettivamente nel 1931 e nel 1933. Ma soprattutto il primo allenatore a sfruttare il cambiamento della regola del fuorigioco inventando il rivoluzionario “sistema”. Il pilastro vero e proprio dell’Arsenal, che morì nel 1934 a soli 55 anni per una polmonite presa mentre seguiva una partita della squadra riserve, dopo 403 panchine e 201 vittorie con i Gunners.