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sabato 14 agosto 2021

Arsenal ko, il presidente del Ruanda va su tutte le furie: “Basta mediocrità”

La sconfitta dell’Arsenal con il neopromosso Brentford - tornato nella massima serie dopo 74 anni - nella partita che ha inaugurato la Premier 2021-22, ha mandato su tutte le furie anche un tifoso eccellente dei Gunners, il presidente del Ruanda Paul Kagame.In una serie di tweet, il fondatore del partito Fronte Patriottico Ruandese, l’uomo che grazie al suo intervento militare mise fine al genocidio dei Tutsi del 1994 da parte degli Hutu, ha espresso tutto il suo disappunto per quella che ormai sta diventando una situazione endemica dalle parti dell’Emirates. Era già successo in passato che Kagame sfogasse sui social la sua rabbia contro l’Arsenal.
“Cosa?? E’ il calcio, una sconfitta dell’Arsenal col Brentford. Il Brentford meritava di vincere e lo ha fatto... Partita a parte, i tifosi dell’Arsenal non meritano di doversi abituare a queste cose. NO!!! Lo dico come uno dei più grandi tifosi dell’Arsenal, da troppo tempo il cambiamento non arriva! - ha scritto Kagame - Sono decenni che questo andamento altalenante si trascina. Non possiamo avere un progetto che funzioni?? Una cosa da fare sarebbe guardare a come ci muoviamo sul mercato, i giocatori che compriamo per portare a compimento il progetto. Questa mentalità non porta a veri cambiamenti”.
“Non dobbiamo scusare o accettare la mediocrità - ha proseguito il presidente ruandese, che su Twitter ha 2,4 milioni di follower - Una squadra deve essere costruita con l’obiettivo di vincere, vincere, vincere. E quindi quando perde, non deve essere qualcosa di prevedibile. Sono sicuro che tutti sanno bene dove cade la responsabilità maggiore. Spero che pure loro lo sappiano o che almeno la accettino. Fine”. Vero anche che i Gunners sono scesi in campo in versione giovane, priva dei veterani Aubameyang e Lacazette e senza il perno di centrocampo Thomas Partey. Ma il passo falso è di quelli che fanno subito scattare il campanello d’allarme. E imbufalire un capo di Stato. Il cui ufficio del turismo, oltretutto, sponsorizza la squadra londinese. Non senza polemiche, visto che Kagame, da qualche detrattore, è considerato un dittatore. da https://www.gazzetta.it

giovedì 30 marzo 2017

Arsenal, Sex Pistols contro Wenger: "Meglio retrocedere"

Il coro degli anti-Wenger si arricchisce di una nuova voce. E non è una voce qualsiasi, bensì quella "dura e storicamente arrabbiata" della leggenda punk Johnny Rotten, al secolo John Lydon, frontman dei Sex Pistols e, soprattutto, tifoso da sempre dell'Arsenal, che, in un'intervista al Breakfast Show su TalkSport, anticipata dal Mirror, ha invocato l'anarchia all'Emirates per costringere il tecnico ad andarsene, perché colpevole di aver trasformato i Gunners "in un impero di folle mediocrità". "Wenger è la sola persona nel mondo del calcio che non è in grado di riconoscere i propri errori - ha detto infatti il cantante - e li ripete anno dopo anno. Non ha mai messo ordine alla difesa, il centrocampo è un disastro e tutto quel muoversi avanti e indietro senza senso implica che nessuno avrà mai la possibilità di fare gol. Quando Wenger è arrivato all'Arsenal, avevamo la miglior difesa del mondo, come ha potuto smantellarla in questo modo? Ha distrutto tutto. Come ha potuto non rimpiazzare Tony Adams, uno dei migliori capitani al mondo, o Patrick Vieira?".
Ma a questo punto della storia, per Lydon resta solo una cosa da fare per riuscire a salvare il salvabile: "I veri tifosi dell'Arsenal devono disertare lo stadio, perché non si può andare avanti così. Tutti i sabati a Los Angeles mi sveglio alle quattro del mattino per vedere la partita, sapendo bene però che un'ora e mezza più tardi sarò deluso. D'accordo, è un gioco, ma di tanto in tanto sarebbe anche bello vincere". Ecco perché la sola ipotesi che Wenger possa finire col rinnovare il contratto (secondo lo Star il tecnico annuncerà la sua decisione dopo la sfida di domenica contro il Manchester City) lo atterrisce al punto da fargli ammettere che preferirebbe vedere l'Arsenal retrocedere piuttosto che ritrovarsi il francese in panchina per altri due anni. "Wenger sta cercando di salvarsi la pelle - ha concluso l'idolo dei Sex Pistols - ma alla fine l'uragano lo spazzerà via dall'albero a cui è aggrappato. Fosse per me, e tutti i miei amici sono d'accordo, preferirei veder retrocedere l'Arsenal e poi lentamente risalire, piuttosto che arrivare quarti, quarti, quarti. 'Finire nelle top-4 è il primo trofeo' (frase storica di Wenger del febbraio 2012, ndr): da quel giorno ho perso qualunque rispetto per lui". da http://www.gazzetta.it

mercoledì 23 novembre 2016

Nascosti nel bagno per Manchester United-Arsenal

La passione di certi tifosi di calcio non conosce limiti o confini e spesso sfocia in situazioni divertenti: come quella in cui due fan del Manchester Unitedsono arrivati a nascondersi in un bagno dell'Old Trafford, durante una visita nello stadio, per rimanerci fino al giorno dopo, quando era in programma il big-match di Premier League fra i loro beniamini e l'Arsenal. Venerdì scorso, in uno dei tour regolarmente organizzati all'interno dell'impianto, i due erano riusciti a staccarsi dal gruppo senza dare nell'occhio e si erano rifugiati in una toilette, dove hanno poi trascorso la notte. Ma il piano è fallito all'indomani, quando li hanno scoperti gli uomini della sicurezza, che compivano i normali controlli pre-evento. La polizia ha poi "graziato" i due, non procedendo all'arresto.
Il Manchester, da parte sua, dopo averli bonariamente redarguiti, si è affrettato a precisare che non era stato corso nessun rischio per la sicurezza poiché, al momento dell'ingresso nello stadio, tutti i partecipanti al tour erano stati controllati; omettendo di dire, però, che qualcuno evidentemente non aveva provveduto a contarli. E anche per questo il club ha fatto sapere che cercherà di chiarire come l'episodio possa essere accaduto. Sempre a proposito di ritrovamenti nelle toilette dell'Old Trafford, l'ultima partita dello United dello scorso campionato fu rinviata (con tanto di pubblico evacuato dagli spalti) dopo il ritrovamento di quel che sembrava in tutto e per tutto un ordigno esplosivo: emerse poi che era finto e che era stato dimenticato durante un'esercitazione antiterrorismo. da www.corrieredellosport.i

mercoledì 17 febbraio 2016

Arsenal, titoso esagitato: lo ricoverano per un’ernia

A volte le vittorie possono costare davvero molto care: ne sa qualcosa Scott Stephen Woods, tifoso dell'Arsenal, finito addirittura all'ospedale. Domenica scorsa i Gunners hanno battuto in un match al cardiopalma il Leicester capolista, portandosi così a -3 dalla vetta: una vittoria in rimonta e particolarmente sofferta, arrivata solo dopo il 95′ grazie ad una rete di Welbeck, e che ha scatenato come di consueto il tifo biancorosso all'Emirates Stadium di Londra. Ma i tifosi, si sa, certe vittorie le festeggiano davvero in maniera "scomposta": e così è stato per il povero Woods, il quale è finito addirittura all'ospedale all'indomani dell'epica vittoria sul Leicester. L'esatta dinamica non è stata resa nota, ma la sua foto in ospedale e la didascalia sono abbastanza eloquenti. "Grazie a Danny Welbeck ed all'Arsenal. Ho celebrato troppo selvaggiamente dopo la sua rete da farmi venire un'ernia ed ho avuto bisogno di un operazione", si legge sulla pagina Facebook di Woods.

Nulla di grave, dunque, ma sicuramente un episodio molto "curioso": l'Arsenal adesso dovrà "fare a meno" di questo esuberante tifoso per un po'. Per il giovane Woods, dunque, i prossimi impegni contro Hull City (FA Cup, quinto turno), Barcellona (Champions League, ottavi) e Manchester United (Premier League) potranno essere visti soltanto dalla televisione, in attesa di riprendersi dall'operazione e poter magari tornare all'Emirates di persona. Per l'Arsenal, saranno tutte partite chiave per poter dare una scossa alla stagione e magari centrare il fatidico "sorpasso" in vetta alla classifica, provando magari anche a buttare fuori i blaugrana dalla Champions League, ormai da anni il loro "giardino di casa". Imprese difficili, ma non del tutto impossibili. Leicester e Barcellona permettendo. da http://calcio.fanpage.it

mercoledì 20 gennaio 2016

Arsenal, tifoso si sposa con la divisa dei Gunners

Come dicono, si può cambiare tutto nella vita. Tranne la squadra del cuore. E Barry Jenkins - altrimenti noto come Bizzo Musicman - ha deciso di seguire il consiglio fino in fondo. O meglio, fino alla navata della chiesa, che il giorno del suo matrimonio ha percorso tacchettando sugli scarpini da calcio e vestito con la divisa del suo adorato Arsenal, parastinchi e polsini compresi. Ad attenderlo per lo scambio dei gagliardetti (pardon, anelli) la futura moglie Fran (anche lei in rosso, così almeno non stonavano nelle foto), che aveva capito fin dalla prima uscita con quel pazzo di Bizzo che se voleva che fra loro funzionasse doveva rassegnarsi a fare da terzo incomodo della storia. "Mia moglie è di Woking ed è fantastica - ha ammesso il fedelissimo Gunners al "Sun" - perchè ha permesso che mi sposassi con la divisa dell'Arsenal. Per me è stato come vincere la FA Cup e aver trovato al tempo stesso la donna migliore al mondo, sono stato davvero fortunato". Neanche Nick Hornby, innamorato pazzo dell'Arsenal al punto da farsi venire la Febbre a 90, avrebbe osato tanto. Ma quest'anno il bianco e il rosso vanno davvero che è una meraviglia ai matrimoni, come conferma la recente storia di quel novello sposo che, al momento del brindisi al ricevimento di nozze, ha ringraziato "la persona che mi ha reso l'uomo più felice del pianeta". Solo che non era la neo mogliettina, bensì il centrocampista dell'Arsenal, Mesut Ozil, celebrato al pari del successo dei Gunners sul Sunderland in FA Cup. Incredibile ma vero, la coppia non è ancora scoppiata e, una volta rientrata dalla luna di miele, andrà pure all'Emirates a vedere una partita, su invito dello stesso Ozil. E' proprio vero che al cuore non si comanda. Men che meno a quello calcistico. da http://www.gazzetta.it/

martedì 5 gennaio 2016

Chiama la figlia Lanesra, Arsenal al contrario.

Lanesra è un nome originale e carino per una bambina, non vi pare? Beh, non ditelo a Clare Smith di Blacktown, Nuovo Galles del Sud, Australia, che dopo due anni ha scoperto che la sua piccolina si chiama come una squadra di calcio scritta al contrario: Arsenal. Ideaccia dell'anonimo marito, tifoso sfegatato dei Gunners in stile Paul Ashworth, protagonista del famoso romanzo di Nick Hornby "Febbre a 90°", a conferma che a volte la realtà supera la fantasia. È la stessa donna a rivelarlo in una lettera a una nota rivista popolare australiana: "Abbiamo chiamato nostra figlia Lanesra perché era un nome unico e romantico. Finché dopo due anni mio marito mi ha detto che in realtà era la sua squadra di calcio scritta al contrario". La rivelazione arriva un mese dopo quella di un illustre tifoso dei Gunners, il mezzofondista britannico di origine somala Mo Farah, campione olimpico dei cinque e diecimila metri, che alla nascita del quarto figlio in un'intervista al magazine Hello! ha confessato di aver voluto usare Arsenal come secondo nome di Hussein, "ma Tania (la moglie, ndr) non ha voluto". Beh, poco importa, tanto anche senza il sostegno di mogli, mamme e fidanzate l'Arsenal di Wenger vola solitario in Premier. Volete scommettere che se tornerà a vincere il titolo dopo dieci anni ci saranno altre Lanesra col fiocco rosa? I bookmakers stanno già studiando la quota. da http://www.gazzetta.it/

lunedì 7 dicembre 2015

Addio a Ernie, seguiva l’Arsenal dal 1934

Ha visto giocare lo squadrone allenato da Herbert Chapman e quello del double del 1971, il “boring team” di George Graham e gli Invincibili di Arsene Wenger: Ernie Crouch, 90 anni, eroe dell’Emirates, ha visto l’Arsenal giocare, in casa e fuori, dal 1934. Ernie ci ha lasciati ieri: mentre si recava all’Emirates per la sfida con l’Arsenal e’ stato spinto da una folata di vento contro la fiancata di un autobus in movimento. Incredibili e toccanti i messaggi di affetto di tutto il mondo dei Gunners: dalla stessa società, che ha espresso il suo cordoglio attraverso un tweet, a ex giocatori e tifosi, alcuni dei quali chiedono che l’Arsenal indossi la fascia nera in segno di lutto nei confronti del suo più grande tifoso. da http://inthebox.gazzetta.it/

giovedì 17 settembre 2015

La passione per l'Arsenal e Wenger, il mantra di Jeremy Corbyn

"In Arsène we trust", "Di Arsène ci fidiamo". E' lo striscione che alcuni tifosi dell'Arsenal esibiscono ormai da alcuni anni per testimoniare la loro fedeltà al manager - il francese Arsène Wenger - di una delle più gloriose squadre di calcio inglesi. Ma è anche uno dei mantra di Jeremy Corbyn. Sì, perchè il nuovo leader del Partito laburista britannico è uno sfegatato tifoso dei Gunners, dei quali va orgoglioso tanto quanto le sue idee di sinistra. Anzi, il parlamentare della circoscrizione di Islington - il quartiere del Nord di Londra dove gioca e con cui si identifica l'Arsenal - ha addirittura chiesto pubblicamente che la sua squadra del cuore sia riconosciuta come la migliore al mondo.
Commentatori e media britannici non hanno mancato di mettere in risalto le similitudini tra Wenger, dal settembre 1996 al timone dei Gunners, e Corbyn. Uomini dai fieri principi, cattivi incassatori (bad losers, per usare l'espressione inglese), sono entrambi diventati un'istituzione nel Nord di Londra con il trascorrere degli anni. Come parlamentare del Labour, Corbyn ha ottenuto un plebiscito a Islington; Wenger, da parte sua, ha uno dei "lavori" più sicuri nel mondo del calcio, visto che siede sulla panchina dell'Arsenal da diciannove anni e negli ultimi undici - come non manca di sottolineare il suo detrattore José Mourinho, manager portoghese del Chelsea - ha vinto la miseria di due Coppe d'Inghilterra.
Entrambi sono seguiti con passione da schiere di appassionati che li reputano dei 'Messia' nei rispettivi settori, ma anche insultati da tanti denigratori che li considerano 'dinosauri anacronistici' non in grado di restare al passo con i tempi dell'era moderna. Tutti e due, ovviamente, condividono un amore profondo per i colori dell'Arsenal.
Accalorato tifoso dei biancorossi, il leader del Labour non ha mai esitato, inoltre, a rendere pubbliche sui social network le sue opinioni sul club. Anche da neofita dei social media, Corbyn non nascondeva di essere impaziente che arrivasse sabato per vedere dal vivo la sua squadra giocare. A volte le prestazioni dei Gunners lo lasciavano perplesso, altre lo esaltavano: i normali alti e bassi di una formazione che negli ultimi periodi ha faticato ad affermarsi, sia in patria sia nelle coppe europee.
Uomo del popolo, Corbyn ha sempre saputo le priorità della sua circoscrizione. Su Twitter, il 14 aprile 2010, scriveva: "A night off the canvassing for Arsenal v Spurs, let's face it, door knocking during local football derby will only lose votes!" (Una notte senza porta a porta per Arsenal-Tottenham, ammettiamolo: fare propaganda durante il derby farà soltanto perdere voti!). Purtroppo per lui e i tifosi dei Gunners, la squadra di Wenger perse 2-1 quel derby del Nord di Londra, sconfitta che di fatto affossò le speranze di vincere la Premier League.
A testimonianza della sua ammirazione per Wenger, Corbyn si rifiutò di criticare il manager alsaziano anche quando l'Arsenal fu travolto 8-2 dal Manchester United quattro anni fa. Sempre su Twitter, dopo quel disastroso ko, scrisse: "We praised Wenger when we won. Support him as we rebuild. In Arsene(al) we trust" (Abbiamo elogiato Wenger quando ha vinto. Sosteniamolo mentre stiamo ricostruendo. Di Arsène ci fidiamo). Pazienza ricompensata nel maggio 2014, quando la squadra è tornata vincere la FA Cup bissando quel successo anche un anno dopo.
Corbyn, però, non ha sposato la causa dell'Arsenal solo su Twitter. Nel 2004, quando i Gunners vinsero la Premier League senza perdere neanche una partita (la squadra ribattezzata degli 'Invincibili'), non esitò infatti a firmare una petizione che chiedeva di riconoscere l'Arsenal come la squadra più forte del mondo. Altri tempi...ma non ditelo al leader del Labour! da http://www.askanews.it/

venerdì 22 maggio 2015

FA CUP, chiede i biglietti per la Finale alla Regina, che gli risponde

Cosa non si fa per un biglietto. Il prossimo 30 maggio, a Wembley, si gioca la finale di FA Cup tra l’Arsenal di Wenger e l’Aston VillaCharlie Pearce, tifosissimo dei Gunners, probabilmente avrà cercato in tutti i modi di accaparrarsi due biglietti per la finale: amici, amici di amici, lontane conoscenze. Ma niente.
Così l’idea geniale: scrivo direttamente alla Regina. Fin qui, solo il gesto disperato di un tifoso. A fare notizia però, è che Charlie Pearce ha ricevuto unarisposta ufficiale da Buckingham Palace, per mano dell’Ufficio di Sua Maestà.
“Caro Charlie,la Regina mi ha incaricato di ringraziarti per la tua lettera del 5 maggio scorso, Sua Maestà è felice che la tua squadra, l’Arsenal, giochi la finale di FA Cup il prossimo 30 maggio a Wembley. La richiesta di aiuto che hai fatto alla Regina, un biglietto per la partita per te e il tuo amico Leo, è stata valutata attentamente ma, purtroppo, ho paura che Sua Maestà non può esserti d’aiuto. Mi dispiace darti una risposta negativa. Ciò nonostante, la Regina spera che potrai goderti comunque la partita e mi unisco ai Suoi auguri sinceri per te e il tuo amico Leo.”
E ora, quale sarà la prossima mossa di Charlie?

lunedì 17 febbraio 2014

Problemi per l’Arsenal, tesoretto non speso e tifosi infuriati

Nonostante il momentaneo secondo posto in classifica, i tifosi dell’Arsenal non sono soddisfatti della società. Il club continua ad avere un grosso tesoretto da parte e il solo acquisto di Kim Kallstrom nella sessione del calciomercato di gennaio ha sorpreso un po’ tutti. Tra l’altro il calciatore svedese è infortunato e non potrà dare il suo contributo alla squadra. Proprio al termine della sessione estiva la dirigenza aveva dichiarato, dopo l’acquisto di Ozil, di avere almeno altri 140 milioni da spendere e che sarebbero rimasti come tesoretto per migliorare la rosa a gennaio. La possibilità per i Gunners di lottare per il titolo è evidente ma il mancato utilizzo di questo tesoretto ha acceso gli animi dei tifosi, in particolare Tim Payton dell’Arsenal Supporters Trust che al “The Mirror” ha esposto tutto il suo rammarico considerando anche l’aumento del prezzo dei biglietti: ”E’ frustrante. Ci sono soldi in banca che non sono stati spesi per i giocatori, eppure i prezzi dei biglietti si alzeranno la prossima stagione e stanno chiedendo più soldi ai tifosi per i biglietti della gara contro il Bayern Monaco” da http://www.maidirecalcio.com/

giovedì 25 aprile 2013

L'Arsenal FC lancia il settore ''Young Guns''

Piccola conquista per i tifosi dell' Arsenal, il club dei Gunners avvierà dalla prossima stagione il settore ''Young Guns'' mettendo a disposizione circa 1000 biglietti, per ognuna delle gare interne del club, all'Emirates Stadium, a 10 sterline per i giovani tifosi dai 12 ai 16 anni.
Il progetto è stato elaborato con la collaborazione del Board dell'Arsenal FC e i due gruppi di supporters del team, l' Arsenal Supporters Trust ( AST )e l' Arsenal Independent Supporters' Association (AISA), per i giovani tifosi che fanno parte dei 30.000 ragazzi iscritti alla Junior Gunner Membership, una delle forme di adesione alle attività, iniziative e benefit extra-campo che il club di Londra mette a disposizione dei suoi supporters. La pianificazione è partita nel gennaio 2013 anche a seguito delle proteste per i costi dei biglietti manifestate nel corso della stagione sia dagli stessi tifosi dei Gunners sia dalle tifoserie ospiti, furono emblematici e suscitarono scalpore i 900 biglietti (a 62 sterline l'uno) rimandati indietro dai tifosi del Manchester City in occasione del match in trasferta all' Emirates. Nella nota con cui il club ha presentato i prezzi del nuovo settore si stima che incideranno per circa 400.000 sterline in meno di incassi ma l' amministratore delegato Ivan Gazidis ha sottolineato l'importanza di avere i giovani allo stadio poiché rappresentano il futuro dell' Arsenal FC. L' iniziativa riguarda le gare classificate di fascia B e C, il club assegna, a seconda dell' avversario, una fascia di prezzo diversa, le categorie con prezzi discendenti dalla A a partire da 62 sterline, B a 35,50 e  C a 25,50 per biglietto. Oltre al nuovo prezzo tutti i membri della Juniors Gunners Membership avranno i prezzi dei biglietti della fascia B bloccati al prezzo minimo della fascia C per tutta la prossima stagione.
Importante per il club è stata la collaborazione nella pianificazione della nuova proposta delle due associazioni di tifosi che da tempo sollevano la problematica, sebbene questo rimanga un piccolo passo, i supporters dei Gunners infatti attendono ulteriori riduzioni visto che l' Arsenal FC è la società che pratica i prezzi più alti sia per gli abbonamenti sia per i biglietti singoli di tutta la Premier League. da http://www.sodaliziolazio.com

lunedì 28 gennaio 2013

Scontro tra tifosi dell'Arsenal a Brighton

Sabato durante la partita di FA Cup a Brighton, circa all'80 minuto sul risultato di 2-2 un gruppo di tifosi ha esposto lo striscione che si vede nella foto, dove si ringrazia Wenger per gli anni passati ma gli si chiede d'andarsene. Altri tifosi dell'Arsenal non concordi con quel messaggio hanno cercato di strapparlo con la forza.. e ne è venuta fuori una rissa.. sedata dagli stewarts che hanno provveduto anche ad espellere il tifoso che ha tirato fuori lo striscione. Poco dopo ci sarebbe stato il gol vittoria di Walcott, che abbia riportato la ragione.. 
http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-2269223/Arsenal-fans-fight-banner-calling-Arsene-Wenger-quit.html

giovedì 15 novembre 2012

Un signore con 90 anni di Arsenal.

Non c’è bisogno di essere amanti della storia, di provare di fronte a racconti del passato quella sensazione di smarrimento, di vaghezza, di misticismo concreto che prende i veri appassionati, per apprezzare la vita sportiva di Norman Duncan, tifoso dell’Arsenal che ha visto la partita di sabato (27 ottobre 2012) contro il QPR dal directors box, quella che noi definiremmo tribuna d’onore, ospite speciale del club. Duncan è nato l’11 ottobre del 1912, ed ha dunque compiuto i 100 anni poche settimane fa. Suo padre, scozzese trapiantato a Londra e residente a Bermondsey, a sud del Tamigi, era un tifoso del Woolwich Arsenal, ovvero il club nella sua versione iniziale, anch’essa a sud del fiume, e nel 1919, spostatosi a New Southgate cioé molto più a nord, poté riprendere a seguire le partite dei Gunners, che nel frattempo si erano trasferiti ad Highbury. Morto il padre, nel 1925 (!), Norman per un certo periodo non poté andare allo stadio perché era troppo piccolo, ma riprese nel 1928, a 16 anni, senza perdersi una partita casalinga fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Lì, arruolato negli ausiliari addetti alla gestione dei palloni da sbarramento (quelli che dovevano prevenire attacchi aerei a bassa quota), si offrì volontario per il deposito di… Highbury: distrutta una precedente base appena dietro lo stadio, Duncan e i suoi commilitoni furono ospitati negli spogliatoi degli ospiti, e si trovarono pure a sfidare a cricket i giocatori dell’Arsenal. Trasferitosi a Colchester, cioé verso est, nel 1960, il signor Norman ha perso pochissime partite casalinghe fino al 2000, quando a 88 anni ha dovuto rallentare, per ovvi motivi di vecchiaia, limitandosi a seguire da casa. Nel 2006 però Duncan fu invitato a dare un contributo filmato per “Arsenal: The Highbury Years”, programma televisivo ideato per celebrare l’addio allo storico stadio e il trasferimento all’Emirates Stadium, nel quale venne intervistato a casa e lungo il tragitto verso lo stadio, nel quale, ospite del club, assistette al 7-0 contro il Middlesbrough. Tornò, sempre ospite, nel 2011, per una gara contro il Birmingham City, ed era lì anche ieri, ancora lucido a giudicare dalle sue reazioni quando è stato inquadrato dalle telecamere di Match of the Day (in una occasione pareva assopito, ma come vediamo nella foto, presa dal web, non è così). Fa impressione pensare ai ricordi che può avere, e ai cambiamenti a cui ha assistito: non ha mai visto i Gunners nella loro sede di Woolwich, ma con loro ha attraversato gli anni Venti, l’arrivo di Herbert Chapman, la guerra, la finale di FA Cup del 1950, i modesti anni Sessanta, il double del 1971, il semi-declino dopo la FA Cup del 1979, la trasferta di Anfield del 1989, l’era Wenger. Un libro di storia vivente. Brividi.
di Roberto Gotta, da http://blog.guerinsportivo.it

mercoledì 5 settembre 2012

Mo Farah si propone come preparatore atletico

Mo Farah, campione olimpico nei recenti giochi olimpici di Londra nei 5 mila e nei 10 mila metri, si è proposto per assumere il ruolo di preparatore atletico dell'Arsenal una volta che avrà concluso la propria carriera sulle piste d'atletica: "Non sono mai stato bravo a calcio, ma mi piacerebbe aiutare l'Arsenal mettendo a disposizione dei Gunners le mie capacità. Mia moglie crede che sarei all'altezza di un compito simile. Posso dare il mio aiuto quando un giocatore si fa male e non passa momenti felici", le parole riportate da Metro.
da http://www.calcionews24.com

venerdì 22 giugno 2012

Gordon Ramsay, artista dei fornelli pensando all'Arsenal

Geniale, affabulatore, malato di calcio: "Tifo Arsenal da quando ho levato il ciuccio". Gordon Ramsay non si nasconde. Con le sue dodici stelle Michelin, decine di ristoranti super lusso sparsi per il mondo, serie tv e libri che fatturano più di una multinazionale ("Pago di tasse sessanta milioni di sterline l'anno" dice lo chef britannico), il re dei fornelli si racconta con ironia. Da quando, a 23 anni, allievo a Parigi con Robuchon, usava le code e le teste dei pesci per fare i brodetti: "Una delizia. E dire che in tanti le buttano!". Fino all'ultima puntata di Masterchef girata dalla tv cinese: "Oltre 700 milioni di telespettatori! I mercati orientali saranno una sorpresa per tutti". Business a più zeri. Ma anche solidarietà: mister Ramsay ha tenuto un corso di formazione in alta cucina per i detenuti inglesi: "Se coi miei risotti ne salvo almeno uno, sono felice". Sorride. Poi, una smorfia: "Ho preso una botta giocando a calcio a Londra per beneficienza, c'erano anche Gattuso e Seedorf. Ma qui devo citare un sardo straordinario con cui ho giocato a Wembley: Gianfranco Zola. Mangia poco, ma nella vita e col pallone è un dio".

mercoledì 15 febbraio 2012

Tensione fra tifosi del Milan e dell'Arsenal, la polizia carica gli ultras inglesi

Ore turbolente quelle prima di Milan-Arsenal per gli ultras delle due tifoserie. Un incontro ravvicinato fra i supporters di opposta fede calcistica ha infatti portato a un fitto lancio di oggetti in piazza Duomo a Milano, e all’intervento della polizia per placare gli animi surriscaldati. Tutto ha avuto inizio con un contatto fra un piccolo gruppo di quattro ultras rossoneri e uno più consistente di ultras dei Gunners. Dopo uno scambio di insulti e gestacci, i tifosi inglesi, circa 200, hanno dapprima provato a inseguire quelli del Milan, poi, vedendo che si rifugiavano presso l’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele, hanno dato vita a un fitto lancio di lattine e bottiglie di birra, intonando dei cori.La polizia, in assetto antisommossa, ha deciso così di intervenire e di caricare gli ultras dei Gunners, che sono allora indietreggiati per evitare i colpi, radunandosi nel centro della piazza. Le forze dell’ordine continuano a monitorare la situazione. Intanto sul selciato della piazza sono rimaste le centinaia di lattine e bottiglie lanciate dai tifosi inglesi.

martedì 8 novembre 2011

MEMORABILIA. 1984 un piccolo gooner italiano.. Massimo Marianella.

Era il 1984, ed in un programme match dell'Arsenal scriveva un giovanissimo Massimo Marianella.. da sempre appassionato di calcio inglese e tifoso dell'Arsenal.

lunedì 16 maggio 2011

La marcia.. su l'Emirates

Alcune fasi della "marcia"
Ieri prima della partita contro l'Aston Villa, un gruppo di tifosi aveva deciso di manifestare un dissenso che in alcuni punti mi sento di condividere. Il gruppo ha sfilato senza nessun problema nei dintorni dello stadio, ed è arrivato davanti l'Emirates ... circa 500 i presenti (video). La marcia può essere più o meno condivisa, ma finchè le proteste si manifestano in questi termini, senza nessun segno di violenza, ben vengano.