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venerdì 23 aprile 2021

Arsenal, la protesta dei tifosi contro la Superlega prima della gara con l'Everton.



Anche l'Arsenal, come tutti gli altri club inglesi, ha inizialmente aderito al progetto della Superlega, per poi fare un passo indietro e rinunciarvi dopo le tantissime polemiche. E i tifosi della squadra londinese, che già avevano protestato sui social nei giorni scorsi, si sono fatti sentire anche al di fuori dell'Emirates Stadium, nelle ore precedenti alla sfida di campionato contro l'Everton. “Kroenke out” il messaggio presente su striscioni e cartelloni esposti, in segno di protesta contro il proprietario del club. Tanti i tifosi presenti all'esterno dell'impianto, tutti con un unico obiettivo: mostrare la propria contrarietà al progetto della Superlega e all'iniziale idea della proprietà di aderirvi insieme ad altri undici club europei. La società londinese, dopo aver comunicato la propria rinuncia al progetto della Superlega, ha scritto una lettera indirizzata ai tifosi con delle scuse: "Abbiamo fatto uno sbaglio e chiediamo scusa per questo. Gli ultimi giorni hanno mostrato una volta di più il profondo sentimento che i nostri tifosi provano per questo grande club e per il gioco che amiamo. Non dobbiamo ricordarlo, ma le reazioni dei nostri tifosi ci hanno dato tempo per ulteriori e profonde riflessioni. Non è mai stata nostra intenzione creare sentimenti di angoscia, ma quando è arrivato l'invito per la Superlega non volevamo essere lasciati indietro per assicurarci di proteggere l'Arsenal ed il suo futuro. Come risultato dell'ascolto di voi tifosi e dell'intera comunità calcistica, ci ritiriamo dalla proposta della Superlega. Abbiamo fatto uno sbaglio e ci scusiamo per questo". da https://sport.sky.it

domenica 4 marzo 2018

PL BRIGHTON-ARSENAL= 2-1


L'Arsenal perde la quarta partite nelle ultime cinque sprofondando in casa del piccolo Brighton & Hove Albion. Sotto di due gol (Dunk e il solito Murray), i Gunners riescono solo a dimezzare lo svantaggio con la zampata di Aubameyang. Non il modo migliore per preparare la sfida di Europa League con il Milan: Wenger sempre più sotto accusa, il suo Arsenal non dà segni di vita.
"Il talento da solo non basta", dice il monumento del calcio inglese Rio Ferdinand commentando la sconfitta dell'Arsenal, l'ottava nel 2018, stavolta contro il Brighton & Hove Albion. E come dargli torto: gli uomini di Wenger incappano nella quarta sconfitta nelle ultime cinque partite sprofondando a -13 dal Tottenham quarto della classe. Non basta il talento, soprattutto se non c'è traccia di consistenza difensiva: vedasi l'uscita a farfalle di Petr Cech in occasione del tap-in a porta vuota di Dunk oppure lo stacco in totale solitaria di bomber Murray per il 2-0 del Brighton, decima forza di Premier dopo aver raccolto il prestigioso scalpo e ormai virtualmente salvo. Non basta la zampata da opportunista del neo acquisto Pierre Emerick Aubameyang (la seconda in maglia Gunners) su innesco di Ozil, l'Arsenal non ha la forza e la fame per agguantare il pari al The Amex, a tutto vantaggio dei Seagulls di mister Chris Hugthon. Il Milan affronterà dunque un Arsenal ai minimi storici (con un Wenger sempre più contestato), ma dovrà stare attento ai trappoloni: già, perchè in ogni caso la qualità non fa difetto a questo gruppo e si sa mai che i Gunners asciughino le polveri al momento opportuno. da https://it.eurosport.com
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Goals. 7'Dunk, 26'Murray, 43'Aubemayang,
Brighton: Ryan 7, Schelotto 6 (Bruno 69, 6), Duffy 7, Dunk 7, Bong 6; Knockaert 7 (March 77), Stephens 7, Propper 6, Izquierdo 6, Gross 7 (Kayal 86), Murray 7.
Subs not used: Ulloa, Goldson, Locadia, Krul. Manager: Chris Hughton 7 
Arsenal: Cech 5, Chambers 5 (Bellerin 83) Koscielny 4, Mustafi 5, Kolasinac 4, Wilshere 6, Xhaka 5, Mkhitaryan 5 (Nketiah 83), Ozil 4, Iwobi 5 (Welbeck 74, 5); Aubameyang 5. Subs not used: Ospina, Holding, Maitland-Niles, Elneny. Manager: Arsene Wenger 5 
Booked: Kolasinac, Wilshere, Xhaka, Stephens, Schelotto, Murray
Referee: Stuart Atwell
Attendance: 30,620
Table. 78.Manchester City, 60.Liverpool, 59.Manchester United, 58.Tottenham, 53.Chelsea, 45.Arsenal, 40.Burnley, 37.Leicester...

mercoledì 6 dicembre 2017

#WENGEROUT: come una protesta è diventato un fenomeno di costume


Era nato come civile, ma ferma, forma di protesta da parte dei tifosi dell’Arsenal, stanchi di stagioni anonime e convinti che l’allontanamento del proprio allenatore avrebbe fatto il bene dei Gunners. E infatti l’hashtag #WengerOut si è pian piano diffuso tra i supporter della squadra londinese e, ciclicamente, viene riproposto ogni qual volta Sanchez e compagni perdono una partita. Anzi, diciamo che succede spesso anche se l’Arsenal raccoglie i tre punti. Si è dunque creato un movimento di opinione che chiede le dimissioni o l’esonero di Arsene Wenger. Che è il tecnico più vincente della storia dei Gunners, ma che sulla panchina dell’Emirates pare davvero aver fatto il suo tempo. Ma, come succede spesso in questo pazzo mondo del calcio, ormai legato a doppio filo ai social network e a ogni forma di comunicazione, la cosa è sfuggita un po’ di mano. Al punto che i cartelli con su scritto #WengerOut si sono moltiplicati a vista d’occhio. E non solo durante le partite dell’Arsenal o comunque nelle immediate vicinanze dell’Emirates. L’hashtag si è trasformato in un meme. In un fenomeno culturale, ammesso che possa passare come tale. E quindi ci sono improbabili richieste di allontanamento di Arsene durante partite di altre squadre, raduni politici e addirittura durante le manifestazioni durante il recente colpo di stato in Zimbabwe. Gli unici a supportare il tecnico dell’Arsenal, oltre a qualche tifoso dei Gunners che non si rassegna alla fine dell’era Wenger, sono chiaramente i cugini del Tottenham, che da quando è nata la protesta hanno puntualmente risposto con il loro #WengerIn sia a White Hart Lane che in trasferta. Ma per il resto, #WengerOut si è diffuso come un virus. È apparso un cartello a febbraio durante le proteste per la visita di Trump a Londra, ce n’era uno in bella evidenza durante Wrestlemania 33 e, probabilmente l’apparizione più strana, viene inquadrato uno striscione con l’hashtag durante lo spot di una nota bevanda. Ma sono solo alcuni degli esempi. Volendo ci sarebbe il campionato finlandese di hockey, un corteo studentesco a Belgrado o un concerto dei Coldplay a Singapore. E Arsene, come la vive? Continua il suo lavoro, conscio della difficoltà di gestire una squadra ed una tifoseria ormai giunte ad un punto di non ritorno. Il manager dell’Arsenal sta tentando di trattenere Sanchez e Ozil a Londra, ma entrambi hanno il contratto in scadenza a giugno 2018 e non sono intenzionati a rimanere all’Emirates. Nonostante ciò, grazie a Wenger, i Gunners hanno comunque una buona base, che gli permetterebbe di sopperire, seppur con difficoltà agli addii delle due stelle conclamate. Del resto rimarrebbero calciatori del calibro di Lacazette, Bellerin, Mustafi e Xhaka. In teoria, ci sarebbe tutta la possibilità per far ripartire un ciclo e ben poco da cambiare. Forse, solo l’allenatore… da http://ilposticipo.it

martedì 29 agosto 2017

Arsenal, caos nello spogliatoio: i giocatori urlano contro Wenger

Prima erano solo i tifosi a spingere per l’addio, ma adesso ci si mettono anche i calciatori. La stagione è appena iniziata e, nonostante il successo nel Community Shield contro il Chelsea campione d’Inghilterra, Arsène Wenger è nuovamente al centro della critica. Dopo tre giornate l’Arsenal è già a -6 dalla capolista Manchester United e questo perché sono arrivate due sconfitte consecutive in trasferta contro Stoke City prima e Liverpool. In particolar modo il k.o. che pesa di più è soprattutto quello arrivato sul terreno di gioco dei Reds, visto il 4-0 finale. Una brutta figura che non è andata giù agli stessi giocatori dei Gunners che, come riporta il Daily Mail, nello spogliatoio di Anfield Road hanno urlato contro il proprio allenatore, reo di non cambiare mai la formazione, nemmeno nei momenti di difficoltà. Il manager francese, secondo il quotidiano inglese, avrebbe incassato in silenzio lo sfogo della sua squadra. Adesso la sosta per le Nazionali prima del rientro in campo contro il Bournemouth ancora a secco di punti in Premier League: obbligatoria la vittoria tra le mura amiche dell’Emirates Stadium, anche se ormai è rottura nell’ambiente londinese. da http://www.itasportpress.it

sabato 29 aprile 2017

Arsenal, prosegue la protesta dei tifosi: Londra colorata con "#Wengerout"

Continua la battaglia interna tra i tifosi dell'Arsenal pro e contro il rinnovo del contratto al francese Arsene Wenger. E mentre l'interessato evita accuratamente di parlare dell’argomento, i suoi detrattori alzano il tiro delle proteste, anche con iniziative spettacolari come quella messa in scena venerdì sera.
#wengerout. Questo l'hashtag utilizzato dalla frangia ostile allo storico manager dei Gunners per fidelizzare i tifosi contrari ad un prolungamento del suo contratto. L'attuale sesto posto in classifica e la bruciante eliminazione dalla Champions League agli ottavi di finale con la doppia sconfitta per 5-1 subìta dal Bayern Monaco di Carlo Ancelotti, infatti, stanno minando forse irrimediabilmente un rapporto già in crisi da diverse stagioni. L'ultima azione attuata per scoraggiare il manager francese a restare alla guida dell'Arsenal e per dare un segnale forte alla dirigenza dello scontento che ormai pervade la maggior parte dei supporter, è stata davvero sorprendente. Grazie all'ausilio di uno speciale macchinario, infatti, alcuni tifosi hanno proiettato prima sull’esterno del vecchio stadio Highbury e poi su quello dell’Emirates Stadium un fascio di luce che ha rilasciato la scritta "#Wenger out". Il messaggio è stato poi riportato anche sul famoso Marble Arch, l'arco di marmo situato nei pressi di Hyde Park. Prima di quest'ultimo atto, il gruppo anti-Wenger si era messo in mostra lo scorso 18 marzo facendo volare un piccolo aereo sopra lo stadio del West Bromwich Albion (match terminato 3-1 per i padroni di casa) con uno striscione legato alla coda che riportava la scritta: "No new contract #Wenger Out". Il contratto del francese scadrà al termine di questa stagione e forse, dopo ventuno anni, sarà addio. da http://www.gazzetta.it/

martedì 4 aprile 2017

Arsenal, tifosi in rivolta: "Wenger out!". Ma lui non molla

Quattro contestatori al centro tecnico di Conley con gli striscioni che invocano la fine dell’era-Wenger, l’allenatore francese che in conferenza stampa parla del quarto posto come se equivalesse a un trofeo: la strana mattina dell’Arsenal, big del calcio inglese da tempo nella bufera, tra risultati mediocri, un popolo in subbuglio e i progetti del futuro ancora vaghi. I Gunners sono sesti in Premier, a sette punti dal quarto posto occupato dal Manchester City, ma con una partita in meno rispetto alla banda di Guardiola. Vista con gli occhi italiani, la protesta di quattro tifosi all’esterno del centro tecnico è una cosa quasi normale, ma quassù è un evento inedito: è la prima volta in assoluto nell’era-Wenger.
Tutto ruota attorno ad un nome: Arsene Wenger. Il francese ha segnato l’epopea dell’Arsenal: 21 anni di panchina di fila, quasi un quarto di secolo. Il primo decennio è stato travolgente, il secondo è stato deludente, ma il bilancio complessivo è di altissimo livello: 3 Premier (1997-98, 2001-2002, 2003-2004), 6 Coppe d’Inghilterra (1997-98, 2001-2002, 2002-2003, 2004-2005, 2013-2014, 2014-2015), 6 Community Shield (1998, 1999, 2002, 2004, 2014, 2015). Quindici trofei e una sconfitta atroce: la finale di Champions League persa nel 2006 con il Barcellona. Wenger ha ribaltato la storia, facendo dell’Arsenal noioso e difensivista una delle squadre più spettacolari del mondo, ma l’onda lunga della sua rivoluzione è ormai cessata e il popolo dei Gunners invoca il cambiamento. Domenica c’è stata l’ennesima marcia di protesta all’esterno dell’Emirates, mentre all’interno dello stadio sono persino volati i pugni tra i pro e i contro Wenger. Questa mattina una nuova puntata: gli striscioni Wenger out esposti all’entrata del centro tecnico, per mostrarli ai media, presenti di buon ora per la conferenza stampa della vigilia del derby con il West Ham. I manifestanti hanno indossato le maschere di Alexis Sanchez e dello stesso Wenger.
In sala stampa, l’allenatore francese non ha però fatto retromarcia: è sempre convinto di essere l’uomo giusto per i Gunners: "Arrivare tra le prime quattro a fine stagione è una grande sfida, ma è ancora possibile. Ho centrato questo traguardo per vent’anni e sembrava una cosa da niente. Improvvisamente è diventato importante e io sono quasi contento che la gente cominci a rendersi conto che non è un risultato facile. Se avete ascoltato bene le parole di Guardiola, ricordatevi che ha detto che in Inghilterra classificarsi tra le prime quattro equivale a conquistare un trofeo. Il mio futuro? Presto saprete tutto".
I piani dell’Arsenal sembrano orientati verso la conferma di Wenger fino al 2019. La novità è che il club vorrebbe avviare il nuovo ciclo con un nuovo direttore tecnico e rivoluzionando lo staff dell’allenatore francese, con un assistente di alto profilo in grado tra due stagioni di subentrare al vecchio Arsenio. I nomi sono per ora top secret, come da tradizione nella riservatezza dei Gunners. Solo una cosa è di dominio pubblico: l’insofferenza della maggior parte dei tifosi nei confronti del manager. Wenger out è ormai più di uno slogan. da http://www.gazzetta.it/

lunedì 3 aprile 2017

Arsenal, "Wenger In" o "Wenger Out"? Rissa tra tifosi all'Emirates

Sul campo l'ennesimo passo falso, sugli spalti un nuovo episodio di cui non andare fieri. I tifosi dell'Arsenal stanno vivendo uno dei periodi più difficili della loro storia recente, ormai è l'esasperazione il sentimento predominante. Si è visto chiaramente durante il secondo tempo del match contro il Manchester City terminato 2-2.
Delusi e frustrati dai risultati altalenanti della loro squadra, ma soprattutto dalla questione del possibile rinnovo di Arsene Wenger, alcuni tifosi dell'Arsenal sono addirittura arrivati a litigare tra loro, mettendosi le mani addosso. In un video, diventato in poche ore virale sul web, si vedono un paio di tifosi azzuffarsi prima di essere divisi a forza dai presenti. Una scena che fa capire perfettamente quale sia il livello di tensione che si è creato all'interno dell'ambiente.
Wenger: "Presto saprete tutto"
Lo aveva già detto dopo il match contro il West Bromwich Albion, ma lo ha ripetuto a gran voce anche ieri dopo il pareggio maturato contro il City di Guardiola. Non preoccupatevi, tra non molto tempo conoscerete la decisione che ho preso sul mio futuro. Parole queste che non sembrano aver accontentato i tifosi dell'Arsenal, anche ieri protagonisti di proteste all'esterno e dentro l'Emirates Stadium. Wenger al momento non si sbilancia, ma il sorriso che accompagna le sue conferenze stampa secondo alcuni è la chiara dimostrazione che l'accordo con la società sia ormai solo una formalità. Sebbene il francese voglia probabilmente aspettare ancora un po' di tempo prima di dare la tanto attesa notizia, i tifosi si preparano a una nuova settimana ricca di appuntamenti: mercoledì la sfida contro il West Ham tra le mura amiche, poi la trasferta di sabato a Selhurst Park contro il Crystal Palace. Wenger o non Wenger, l'Arsenal è obbligato a ritrovare la vittoria se non vuole perdere il treno per la Champions League. da http://www.foxsports.it

giovedì 30 marzo 2017

Arsenal, Sex Pistols contro Wenger: "Meglio retrocedere"

Il coro degli anti-Wenger si arricchisce di una nuova voce. E non è una voce qualsiasi, bensì quella "dura e storicamente arrabbiata" della leggenda punk Johnny Rotten, al secolo John Lydon, frontman dei Sex Pistols e, soprattutto, tifoso da sempre dell'Arsenal, che, in un'intervista al Breakfast Show su TalkSport, anticipata dal Mirror, ha invocato l'anarchia all'Emirates per costringere il tecnico ad andarsene, perché colpevole di aver trasformato i Gunners "in un impero di folle mediocrità". "Wenger è la sola persona nel mondo del calcio che non è in grado di riconoscere i propri errori - ha detto infatti il cantante - e li ripete anno dopo anno. Non ha mai messo ordine alla difesa, il centrocampo è un disastro e tutto quel muoversi avanti e indietro senza senso implica che nessuno avrà mai la possibilità di fare gol. Quando Wenger è arrivato all'Arsenal, avevamo la miglior difesa del mondo, come ha potuto smantellarla in questo modo? Ha distrutto tutto. Come ha potuto non rimpiazzare Tony Adams, uno dei migliori capitani al mondo, o Patrick Vieira?".
Ma a questo punto della storia, per Lydon resta solo una cosa da fare per riuscire a salvare il salvabile: "I veri tifosi dell'Arsenal devono disertare lo stadio, perché non si può andare avanti così. Tutti i sabati a Los Angeles mi sveglio alle quattro del mattino per vedere la partita, sapendo bene però che un'ora e mezza più tardi sarò deluso. D'accordo, è un gioco, ma di tanto in tanto sarebbe anche bello vincere". Ecco perché la sola ipotesi che Wenger possa finire col rinnovare il contratto (secondo lo Star il tecnico annuncerà la sua decisione dopo la sfida di domenica contro il Manchester City) lo atterrisce al punto da fargli ammettere che preferirebbe vedere l'Arsenal retrocedere piuttosto che ritrovarsi il francese in panchina per altri due anni. "Wenger sta cercando di salvarsi la pelle - ha concluso l'idolo dei Sex Pistols - ma alla fine l'uragano lo spazzerà via dall'albero a cui è aggrappato. Fosse per me, e tutti i miei amici sono d'accordo, preferirei veder retrocedere l'Arsenal e poi lentamente risalire, piuttosto che arrivare quarti, quarti, quarti. 'Finire nelle top-4 è il primo trofeo' (frase storica di Wenger del febbraio 2012, ndr): da quel giorno ho perso qualunque rispetto per lui". da http://www.gazzetta.it

sabato 18 marzo 2017

Arsenal, futuro Wenger: 'battaglia' di striscioni aerei tra i tifosi!


Wenger sì, Wenger no. I tifosi si dividono per quanto riguarda il futuro del tecnic transalpino. A giugno il suo contratto con l'Arsenal scadrà e, dopo oltre un ventennio, c'è chi pensa sia ormai giunto il momento di cambiare. Molti sostenitori dei 'Gunners', infatti, hanno esposto striscioni favorevoli all'addio di Wenger nel corso dell'odierna sfida contro il WBA. Uno di loro, però, è voluto andare oltre facendo volare sopra il terreno del 'Hawthorns' un aereo con in coda il seguente messaggio:"No contract! #WengerOut". Un'idea che non sembra essere stata esclusiva vista che poco dopo l'impianto è stato sorvolato da un altro aereo, stavolta però lo striscione era a favore del manager transalpino: "In Arsene we trust". Una 'battaglia' che entro qualche mese conoscerà il vincitore. da http://www.calciomercato.it/

mercoledì 8 marzo 2017

Arsenal ancora travolto, scoppia la contestazione dei tifosi contro Wenger


Il vaso è colmo. La bruciante sconfitta subita contro il Liverpool, con tanto di esclusione dall'undici titolare dell'idolo Sanchez, aveva fatto andare su tutte le furie i tifosi dell'Arsenal. La seconda cinquina incassata dal Bayern Monaco nella serata di Champions League ha fatto definitivamente scoppiare la contestazione del popolo Gunners contro Arsene Wenger, che ora rischia la panchina. Prima del ritorno di Champions League contro il Bayern Monaco, i fans dei Gunners avevano deciso di far sentire la propria voce chiedendo espressamente l'allontanamento del tecnico Wenger.

"No nuovo contratto", "Wenger fuori", "E' ora di cambiare": recitavano alcuni degli striscioni esposti dai tifosi dell'Arsenal sugli spalti e fuori dall'Emirates Stadium.
L'altra pesante sconfitta maturata nella serata europea ha gettato benzina sul fuoco: sugli spalti dello stadio è scoppiata una feroce contestazione con cori contro il tecnico francese, che ora rischia seriamente l'esonero. Arsene Wenger siede sulla panchina dell'Arsenal dal 1996 ma in questi ventuno anni ha vinto solo 3 Premier League, 6 Coppe d'Inghilterra e altrettanti Community Shield. Decisamente troppo poco, almeno secondo i tifosi dei Gunners. da http://www.goal.com

martedì 28 febbraio 2017

Arsenal, la rabbia dei tifosi. Tutti in marcia contro Wenger

Ad aprile dell'anno scorso la protesta organizzata in occasione della sfida casalinga contro Norwich non andò come sperato per il timore di un'eventuale reazione da parte dei tifosi fedeli ad Arsene Wenger, che infatti invocarono il nome del tecnico per tutta la partita. "Quella fu la prima e unica volta in tutta la stagione che la folla ha incitato Wenger, anche se poi quegli stessi tifosi lo hanno insultato alla prima sconfitta stagionale contro il Liverpool", ha spiegato al Sun Mark King che, in qualità di abbonato furioso dell'Arsenal, ha organizzato una marcia di protesta prima della sfida di ritorno di Champions League contro il Bayern Monaco di martedì prossimo per chiedere la testa di Wenger. "Arsene è stato un fantastico allenatore e sarà sempre una leggenda Gunners - ha ammesso il tifoso - ma è arrivato il momento che se ne vada e che lo faccia a testa alta, prima che le cose peggiorino ulteriormente". Emblematica la scelta del percorso: da Highbury all'Emirates, ovvero dalle glorie del passato alle delusioni del presente. "Quando il club ha deciso di spostarsi da Highbury all'Emirates ci venne detto che questo ci avrebbe permesso di competere allo stesso livello col Bayern Monaco - ha detto ancora King - ma così non è stato e la marcia da Marble Halls all'Emirates Armoury simboleggia proprio il fallimento del club nel raggiungere questo obiettivo. Quando siamo stati fatti nuovamente a pezzi a Monaco, tanti tifosi hanno rimesso in vendita i biglietti per la gara di ritorno, perché non è giustificabile pagare 128 sterline per assistere ad un inutile tentativo di recuperare una sconfitta per 5 a 1". E ad aumentare la rabbia del popolo Gunners ci pensano anche i successi degli avversari. "Il Manchester United ha appena vinto il primo titolo stagionale col nuovo tecnico e il Chelsea sarà campione della Premier League proprio perché ha cambiato allenatore - ha concluso il fautore della protesta - ma Wenger non può andare avanti per sempre. Da quando ha firmato l'ultimo contratto nel 2014 il club non ha fatto alcun progresso, quindi con la nostra azione vogliamo sollecitare la proprietà a ritirare l'offerta di rinnovo che ha già messo sul tavolo". da http://www.gazzetta.it

domenica 1 maggio 2016

Tifosi contro Wenger..

Sul campo è arrivata almeno la vittoria. Sudata, non ampiamente meritata, ma perlomeno è arrivata. 3 punti fondamentali che portano l’Arsenal momentaneamente al terzo posto e lo qualificano di diritto alla Champions League della prossima stagione.
Sugli spalti però il malumore è rimasto. Ieri moltissimi tifosi presenti all’Emirates hanno intonato cori ed esposto striscioni di protesta contro Arsene Wenger, considerato uno dei principali artefici dei non successi dei Gunners. 12 anni dall’ultimo titolo di Premier League, nonostante ogni anno arrivino ottimi giocatori e grossi investimenti vengano elargiti per migliorare le strutture e lo staff.
 Dopo tanta attesa, anche i tifosi han detto basta. “TIME FOR CHANGE”, questo quanto reclamano i tifosi. Della serie “Grazie per quello che hai fatto Arsene, ma è ora di cambiare”. Le ragioni della protesta sono quindi molteplici e dopo l’ennesima stagione fallimentare (negli ultimi 11 anni l’Arsenal ha conquistato soltanto 2 FA Cup e 2 Community Shields), i supporters sempre fedeli dei Gunners hanno raggiunto il limite di sopportazione.
In settimana, il tecnico francese aveva addirittura accusato i tifosi affermando che: Il clima spesso ostile dell’Emirates in questa stagione ci è costato il titolo.
Parole che hanno risuonato come una sfida tra i vari gruppi di tifosi. Dapprima la poca affluenza allo stadio, poi l’inizio, per ora abbastanza silenzioso, di una protesta che potrebbe protrarsi a lungo. Servono risultati e vittorie.da http://www.footballpints.com/

sabato 30 aprile 2016

PL ARSENAL-NORWICH= 1-0




Con ogni probabilità l’Arsenal giocherà in Champions League anche nella prossima stagione, ma non tutti nel nord di Londra paiono essere contenti. Nonostante per il 18esimo anno consecutivo Wenger porterà i Gunners nella massima competizione per club al mondo, una discreta parte di pubblico storce la bocca. Il perché è presto detto e nella gara col Norwich la fotografia perfetta di che cos’è l’Arsenal di Wenger; e in dove è mancato quest’anno. I Gunners infatti, nonostante l’impressionante differenza qualitativa ritradotta poi nel solito termine del possesso palla, anche oggi faticano più del dovuto per portare via i 3 punti. Due tiri nello specchio della porta in tutta la gara sono infatti pochini per una squadra che produce così tanto gioco; e mentre il Noriwch alla fine si è comunque dovuto arrendere al colpo di Welbeck, tornano alla memoria partite beffa – Crystal Palace di un paio di settimane fa giusto per citarne una – dove alla fine questa strategia dell’estetica non ha pagato. Quel che per l’Arsenal contava oggi però, vista ormai l’impossibilità di recriminare sul latte versato, era prendersi tutta la posta e assicurarsi di partire alla pari nel probabile spareggio della penultima contro il Manchester City per capire chi delle due dovrà passare dai preliminari. E allora, da questo punto di vista, missione compiuta.
Che il pomeriggio dell’Arsenal non sia uno dei migliori, almeno in avvio, lo si intuisce quasi subito. Accolto nella surreale atmosfera di metà stadio che ne chiede le dimissioni e l’altra metà che lo sostiene a gran voce, Wenger non fa nulla di particolare per ingraziarsi il temerario secondo gruppo. Il suo Arsenal infatti è l’ennesima fotocopia sbiadita di una trama vista e rivista: infinito possesso palla, zero – e dico zero sul serio – tiri nello specchio della porta. E così, al termine dei primi 45 minuti, nonostante il solo 30% di possesso, a guardare bene chi meriterebbe di più ci sono i Canaries di Alex Neil. Per ben 2 volte infatti – entrambe con Redmond – il Norwich obbliga infatti Cech alla parata non scontata, andando a riposo con un punticino che paradossalmente sta così quasi stretto.
Trama che non cambia di una virgola nella ripresa; e per attendere il primo tiro in porta dei Gunners bisogna aspettare praticamente un’ora di gioco. Per fortuna di Wenger, però, quello del neo entrato Welbeck, è subito quello buono: sponda di testa di Giroud, pallone calciato con violenza dall’inglesa all’angolo dove Ruddy non può arrivare. Finisce lì. Finisce lì perché il Nowrich non ha le qualità offensive per proporre un assalto degno di nota e perché l’Arsenal, escluso un contropiede concluso centralmente da Sanchez, non tira più in porta. Uno a zero Arsenal. La Champions è praticamente cosa fatta, mentre il Norwich, penultimo avrà bisogno di un’impresa per salvarsi. Alla prossima infatti arriva il Manchester United…  da https://it.sports.yahoo.com
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Arsenal: Cech; Bellerin, Mertesacker (Gabriel 51), Koscielny, Monreal, Elneny, Ramsey, Iwobi (Welbeck 56), Sanchez (Coquelin 83), Ozil, Giroud
Subs not used: Wilshere, Ospina, Walcott, Cazorla
Norwich: Ruddy; Pinto, Martin (c), Bassong (Jarvis 87), Olsson; Redmond, Howson, O'Neil, Brady (Naismith 78); Hoolahan (Mbokani 68); Jerome 
Subs not used: Whittaker,Rudd, Dorrans, Mulumbu
Goal: Welbeck 59 
Attendence:Table. 76. Leicester, 69. Tottenham, 67. Arsenal 64. Manchester City, 59. Manchester United, West Ham, 55. Liverpool..

mercoledì 27 aprile 2016

I tifosi dell'Arsenal annunciano la maxi-protesta contro la società

L’Emirates Stadium si prepara a quella che in Inghilterra già definiscono come “la più grande protesta di sempre” in casa Arsenal. 
Tre dei maggiori gruppi organizzati dei Gunners hanno lanciato la campagna “Time for Change”: Black Scarf Movement e Red Action sono i promotori di un’iniziativa supportata anche dall’Arsenal Supporters’ Trust. 
In occasione dell’impegno casalingo contro il Norwich (sabato 30 aprile, ore 18.30 italiane), i tifosi mostreranno dei cartoncini con scritto “Time for Change - Arsenal is stale, fresh approach needed”.
Dal momento che “stale” in italiano suona come “stantio, raffermo, trito e ritrito”, si comprende immediatamente come l'intenzione dei supporter londinesi sia quella di reclamare a gran voce “un nuovo approccio”. Bersagli della speciale panolada sono ovviamente Arsene Wenger e la dirigenza, con l’azionista di maggioranza Stan Kroenke in primis. Per conoscere le motivazioni della protesta, basta leggere il comunicato del Black Scarf Movement:
La stagione attuale è stata una delle più deludenti per i sostenitori dell’Arsenal e si sta spegnendo in maniera tristemente zoppicante. Negli ultimi anni un numero sempre maggiore di tifosi si è stufato della gestione del club.
La decisione della tifoseria organizzata arriva dopo lo scialbo 0-0 in casa del Sunderland, con i Gunners ora quarti (64 punti come il Manchester City, ma con una peggiore differenza reti), fuori dalla lotta per il titolo e insidiati dal Manchester United per un piazzamento in Champions League.
Le ragioni della protesta comunque non sono legate solamente agli ultimi risultati, ma sono radicate nel tempo. 
A cominciare dall’atteggiamento imputato alla proprietà:
Kroenke ha dimostrato di pensare esclusivamente al lato economico, come quando ha dichiarato che non gli interessa se l’Arsenal lotti per i trofei.
La dirigenza viene inoltre accusata di non “possedere esperienza calcistica” e di essere interessata solamente a un Arsenal che “produca profitti”, invece di renderlo competitivo per lottare con i maggiori club europei. Il dito viene puntato, come detto, anche contro Wenger:
È un manager che sembra aver già vissuto i suoi tempi migliori, incapace di adattarsi a un gioco moderno e colpevole di trascinare la squadra verso il basso attraverso la mancanza di acquisti e prestazioni misere e prevedibili.
Insomma, ai piani alti dell’Arsenal non si salva proprio nessuno. Per rendere plateale la protesta, i tifosi invitano a stampare i cartoncini (utilizzando il fac-simile disponibile sui siti dei relativi gruppi) e sollevarli precisamente al 12°, al 78° minuto e infine al termine del match contro il Norwich. Durante la partita non mancherà però il tifo per i giocatori, come specificato dalla nota del Red Action:
Incoraggiamo alla più intensa protesta vocale al termine dell’incontro, in modo che non ci sia il minimo condizionamento per la squadra. Per questo durante i 90 minuti daremo ai giocatori in campo il nostro massimo supporto.
da http://www.foxsports.it/

martedì 8 marzo 2016

FAC HULL-ARSENAL= 0-4

Torna a sorridere l'Arsenal che travolge con un netto 4-0 l'Hull City nel replay del quinto turno di Fa Cup. Dopo lo 0-0 maturato all'Emirates, i Gunners regolano al KC Stadium la squadra che milita in Championship grazie alle doppiette firmate da Giroud e da Walcott. Domenica i ragazzi allenati da Wenger torneranno di nuovo in campo per i quarti di finale della prestigiosa competizione nel match casalingo contro il Watford.
Wenger deve fare i conti con le numerose assenze e schiera il suo Arsenal con Walcott, Iwobi e Campbell alle spalle di Giroud. L'Hull City risponde con Powell dietro a Diomande. Al minuto 30 grande parata di Ospina sul tiro di Meyler deviato da un difensore. L'Arsenal si salva e al 41' passa in vantaggio: errore clamoroso dello stesso Meyler che, nel tentativo di retropassaggio, serve Giroud solo davanti a Jakupovic. Per lil francese è un gioco da ragazzi infilare la sfera sotto le gambe del portiere avversario. Al 44' i Gunners vanno ad un passo dal raddoppio con una sinistro dalla distanza di Gibbs che colpisce l'incrocio dei pali.
A inizio ripresa è ancora l'Arsenal a rendersi pericoloso con un tiro al volo di Elneny, messo sopra la traversa da Jakupovic. Al 66' Hull vicino al pari con un colpo di testa di Diomande che, deviato, sfila di un soffio a lato del secondo palo. Cinque minuti più tardi Giroud sigla la sua doppietta personale mettendo dentro il cross basso di Walcott. A calare il tris ci pensa lo stesso Walcott che al 77' infila Jakupovic con un piattone sul secondo palo sul perfetto servizio di Campbell. Il poker è servito all'88' ancora con Walcott che conclude in rete sul primo palo. L'Arsenal vince così 4-0 ma Wenger deve far fronte a nuovi infortuni come quello di Mertesacker (out nel primo tempo per un taglio alla testa) e quello di Ramsey, entrato nella ripresa ed uscito dopo pochi minuti per un problema muscolare. da http://www.ilsole24ore.com/
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Hull City: Jakupovic 6; Bruce 6.5, Davies 6, Maguire 6; Elmohamady 6, Diame 7, Huddlestone 6.5, Meyler 5 (Aluko 58mins, 6), Odubajo 6.5 (Robertson 81); Powell 6, Diomande 6 (Tymon 88).
Subs not used: Kuciak, Taylor, Hernandez, Livermore.
Manager: Steve Bruce 7 .
Arsenal: Ospina 7; Chambers 6, Mertesacker 6 (Monreal 33, 6), Gabriel 6 (Ramsey 57, 6, Reine-Adelaide 73, 6), Gibbs 7; Flamini 6.5, Elneny 7; Campbell 6.5, Iwobi 6, Walcott 6.5; Giroud 7
Subs not used: Macey, Ozil, Sanchez, Willock.
Manager: Arsene Wenger 7.
Goals: Giroud 41, 71, Walcott 77, 89.
Referee: Mike Jones 6.
Attendance: 20,993.

mercoledì 2 marzo 2016

PL ARSENAL-SWANSEA= 1-2




Un punto in tre nel giro di 24 ore, in quattro contando anche il Manchester City: chi la vince questa pazza, pazza Premier League? Il Leicester pareggia, il Tottenham perde il derby contro il West Ham e l'Arsenal... beh, l'Arsenal si divora l'occasione più favorevole possibile per accorciare dalle prime due: per la terza volta nei suoi 5 campionati di Premier League lo Swansea (privo di Francesco Guidolin, in ospedale per un'infezione toracica: si riprenderà presto) espugna l'Emirates Stadium, vincendo 2-1 in rimonta e costringendo i Gunners a ingoiare il secondo ko di fila dopo quello di Manchester. C'è anche tanta sfortuna, per Wenger e i suoi: per tre volte (due Sanchez, una Giroud) tremano i legni della porta di Fabianski. Però è un dato di fatto che, al momento del dunque, ancora una volta i londinesi si perdono in un bicchier d'acqua. E ora, col primo posto del Leicester allontanatosi a 6 punti, all'orizzonte c'è il tremendo North London Derby in programma sabato contro il Tottenham. Come dire che un'altra sconfitta, stavolta contro una concorrente diretta, sarebbe letale per ogni ambizione di titolo.
Per un quarto d'ora buono, in campo c'è solo l'Arsenal: Giroud e Ramsey trovano gli stinchi di un avversario, Sanchez addirittura il palo a negare un vantaggio sacrosanto. Alla fine, l'1-0 arriva al 15': splendido lancio del cileno per l'inserimento di Joel Campbell, che in spaccata anticipa l'uscita dell'ex Fabianski portando avanti i Gunners. Bellerin fa quasi far brutta figura al portiere avversario con un insidioso tiro da fuori, poi lo Swansea inizia a reagire: il destro di poco alto di Fer è il segnale che la musica sta per cambiare. E difatti, al minuto 32 ecco il pareggio ospite: gran palla di Cork per Routledge, che trova inopinatamente spazio tra i due centrali di casa e fredda Cech senza possibilità di replica. Nel finale di tempo, l'Arsenal schiuma rabbia e si riversa in avanti colpendo il suo secondo legno: sponda di Mertesacker per Giroud, che col piede meno buono fa tremare la traversa.
Ripresa a una porta: Sanchez manca per due volte il nuovo vantaggio, prima calciando di un nulla a lato sugli sviluppi di un corner e poi non riuscendo a deviare, da due passi, la perfetta punizione di Özil. Ma al 20' anche Sigurdsson, entrato nell'intervallo per Ki, ha la sua bella occasione: salta Cech, si allarga un po' troppo e non riesce a centrare la porta sguarnita. Pochi minuti dopo, ecco il terzo palo dell'Arsenal: è una traversa di Sanchez direttamente da punizione. Una maledizione. Che diventa completa al 29': piazzato di Sigurdsson che sbuca nell'area piccola, Cech non è perfetto e Williams, quasi involontariamente, lo punisce portando avanti lo Swansea. Emirates zittito e Arsenal che non ne ha più. Il finale è di voglia pura più che di organizzazione, ma né Monreal, né Walcott, né tantomeno il talismano Welbeck riescono a piazzare la zampata vincente. È 2-1 Swansea, che si allontana in maniera insperata dalla zona retrocessione: dal suo letto d'ospedale esulta pure Guidolin. da https://it.sports.yahoo.com
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Arsenal: Cech 5; Bellerin 6, Mertesacker 5, Gabriel 6, Monreal 6; Ramsey 5, Coquelin 5; Campbell 7 (Welbeck 64, 6), Ozil 4, Sanchez 5 (Walcott 75); Giroud 5. 
Subs not used: Ospina, Chambers, Gibbs, Elneny, Flamini
Manager: Arsene Wenger 6.
Swansea: Fabianski 6; Naughton 6.5, Amat 6, Williams 7, Kingsley 7; Fer 6 (Fulton 70, 6), Cork 8, Ki 6 (Sigurdsson HT, 6.5); Routledge 7, Ayew 6 (Rangel 89); Gomis 6.
Subs not used: Nordfeldt, Rangel, Fernandez, Barrow, Paloschi
Manager: Alan Curtis 7.
Booked: Ayew, Routledge
Goals: Campbell 15, Routledge 32, Williams 73
MOM: Jack Cork
Referee: Bobby Madley 6
Attendace: 59,905
Table. 57. Leicester, 54. Tottenham, 51. Arsenal, 47. Manchester City, Manchester United, 46. West Ham, 42 Stoke..

sabato 13 febbraio 2016

Arsenal-Leicester, si inizia nel deserto: protesta delle due tifoserie per il cambio d’orario del match

In campo spettacolo assicurato, sugli spalti…tifo ritardato di cinque minuti, per protesta contro il cambio di orario. Senza dubbio particolare, lo scenario che Arsenal e Leicester ritroveranno di fronte all'Emirates nel big match di domenica: i supporters ospiti, infatti, hanno annunciato che si presenteranno sugli spalti in ritardo volontario per manifestare il loro dissenso contro il cambio di data della gara, spostata dalle 16 di sabato alle 13 di domenica. E i tifosi dell'Arsenal, in segno di solidarietà, faranno altrettanto, con la partita che rischia di cominciare così in uno stadio sostanzialmente deserto. Arsène Wenger ha commentato così la scelta di entrambe le tifoserie: “Per me il calcio è gioia e tutti dovrebbero esserne parte. Si può protestare prima o dopo ma durante la partita sarebbe bello che ci fossero tutti”. Il pubblico, insomma, continua a fare sentire la propria voce: la scorsa settimana i tifosi del Liverpool hanno lasciato Anfield al 77’ della gara col Sunderland per protestare contro l’aumento dei biglietti. “Fortunatamente questo per noi non è un grosso problema - commenta a riguardo Wenger - I nostri prezzi più bassi sono i più bassi di tutte le squadre di Londra mentre i biglietti più costosi lo sono di poco se paragonati a quelli delle altre squadre e in media il prezzo dei nostri biglietti è inferiore rispetto ad altri club inglesi”. Niente paragoni con l'estero però “perché il Bayern Monaco, per esempio, paga un euro per il suo campo, a noi costa invece 128 milioni di sterline. In Francia, addirittura, non pagano nulla né per lo stadio né per la manutenzione. Qui dobbiamo pagarci tutto da noi per cui abbiamo bisogno di incassi maggiori”. da http://gianlucadimarzio.com/

venerdì 12 febbraio 2016

Rincaro biglietti, Wenger dice la sua: "non voglio che i tifosi protestino durante la partita, che lo facciano prima o dopo"

Dopo una settimana di veleni, contrasti e proteste per il caro biglietto, sarà un altro week-end carico di tensione sui campi di Premier, con tante tifoserie pronte a mostrare il proprio disappunto per la scelta delle società di aumentare i prezzi di abbonamenti e biglietti.
Arsenal-Leicester non sarà soltanto la gara che potrebbe decidere la corsa al titolo, sarà sopratutto un pomeriggio in cui tifosi dei Gunners e delle Foxes, per una volta, saranno "gemellate" nella protesta. A far saltare i nervi dei tifosi ospiti che domenica viaggeranno verso l'Emirates c'è stata la scelta della FA di posticipare la gara di 24 ore, creando un danno economico e organizzativo al solo scopo di permettere la copertura televisiva alla partita. Per questo motivo i tifosi del Leicester hanno deciso di fare il loro ingresso nel settore soltanto cinque minuti dopo il kick-off. I tifosi dei Gooners hanno dato la propria solidarietà ai colleghi, che con tutta probabilità verranno accolti al loro ingresso con un applauso.
Su quello che potrebbe accadere domenica, a dire la sua ha pensato Arsene Wenger, che nella tradizionale conferenza stampa del pre-partita si è espresso sulla protesta. "Se i tifosi vogliono protestare che lo facciano prima o dopo la partita, ma non durante. Voglio che dopo il fischio d'inizio siano tutti presenti a dare il proprio appoggio".
Una settimana fa, interpellato sulla protesta dei tifosi per il rincaro biglietti, il manager francese si era espresso dicendosi contrario alla rivolta dei supporters dei Reds, sottolineando come i club abbiano sempre più bisogno di denaro per pagare i giocatori. "Il calcio è un momento di felicità per tutti. Nella vita ci sono giorni belli e giorni brutti, ma una partita di calcio è un momento di felicità. Per questo motivo non bisogna rinunciarci".
"E' vero che i club guadagneranno di più grazie a nuove entrate dai diritti tv, ma c'è anche da dire che il mercato richiede più denaro per comprare i migliori giocatori". Poi "spezza una lancia" in favore della propria società": " se volessimo confrontare i prezzi dei biglietti, quelli dell'Arsenal sono tra i più economici di Londra. Il nostro biglietto più caro risulta essere il più economico in altri stadi inglesi, quindi non c'è bisogno di protestare per niente". da http://www.ukpremier.it/

giovedì 3 settembre 2015

Arsenal, tifosi infuriati alla chiusura del calciomercato: Wenger sotto accusa

Strani forte i tifosi dell'Arsenal: al suono della campanella di fine calciomercato estivo (ore 6 pm di ieri) a centinaia hanno cinguettato la loro rabbia nei confronti della mancata campagna acquisti (alla fine è arrivato solo Petr Cech), con il superfan Piers Morgan a guidare la rivolta contro Arsene Wenger a colpi di hashtag #WengerOut e altri a chiamare a raccolta il popolo Gunners fuori dall'Emirates Stadium per chiedere la cacciata dell'alsaziano. Quando però c'è stato davvero da scendere in piazza per urlare tutto il proprio malcontento contro il club e la sua politica al risparmio, alla fine non si è presentato nessuno, scatenando le inevitabili ironie dei tifosi delle altre squadre (ma anche della stampa, con “Metro” a rassicurare sul fatto“che c'è sempre il mercato di gennaio”).Chissà se avrà invece miglior fortuna l'appello-cinguettio lanciato dall'Arsenal Supporters' Trust al board del club “affinché conduca un'immediata inchiesta sulle modalità di scouting e di acquisto dei giocatori” . Manco a dirlo, sotto accusa c'è sempre Wenger, a cui viene contestata sia la convinzione che non ci fosse un attaccante sul mercato realmente in grado di aggiungere qualcosa in più al quartetto Giroud-Welbeck-Walcott e Sanchez (a dispetto dei vari Benzema, Cavani e Ibrahimovic che si dice sarebbero stati sondati) sia la decisione di non prendere alcun centrocampista che potesse dare man forte a Coquelin e Arteta, a maggior ragione dopo il recente infortunio alla caviglia di Wilshere. E a bruciare più di tutti è stato il passaggio di Morgan Schneiderlin al Manchester United, visto che Wenger aveva provato inutilmente per mesi a convincere il Southampton a lasciar partire il Nazionale francese, salvo poi vederselo soffiare sotto il naso da Van Gaal. “L'Arsenal è in una posizione finanziaria molto solida e ovviamente è assai deludente che abbia preso il solo Cech – si legge in una serie di successivi tweet - perché sarebbero bastati giusto un paio di acquisti per rafforzare le possibilità di vincere il primo titolo in 11 anni. Nessuno di noi vuole che il club compri giocatori per il solo gusto di farlo, chiediamo però che i soldi vengano investiti per rendere la squadra più forte, per questo invitiamo il Consiglio ad aprire un'inchiesta sulle modalità di reclutamento e acquisto dei calciatori”. Peccato però che il tentativo di spargere un minimo di ottimismo social (“Adesso che il mercato è chiuso, la squadra è questa e invitiamo i tifosi ad appoggiarla fino alla fine della stagione”) venga cassato dagli stessi follower del gruppo, convinti più che mai che sia tempo di entrare in azione “per far sentire al club quanto potere abbiamo collettivamente”, scrive uno di loro. Visto però com'è andata la non-marcia di ieri sera, meglio che scelgano un'altra forma di protesta.
da http://www.gazzetta.it/