martedì 30 maggio 2017

Arsenal, accordo per Wenger: resterà per altri due anni

Arsene Wenger proseguirà la sua avventura come manager dell'Arsenal. Secondo la BBC, l'allenatore francese avrebbe raggiunto un accordo verbale con il proprietario Stan Kroenke al termine dell'incontro avuto nella serata di ieri. Dunque, la vittoria in FA Cup deve aver convinto i dirigenti dei Gunners a voler proseguire con lui. La stagione dell'Arsenal, infatti, è stata salvata solo dal successo nella Coppa d'Inghilterra dopo che in campionato i Gunners erano giunti 18 punti dietro il Chelsea campione, al quinto posto, per la prima volta fuori dalla top four dal 1996. Il contratto di Wenger sarebbe scaduto al termine di questa stagione dopo 21 anni trascorsi alla guida del club del nord di Londra. da http://sport.sky.it

domenica 28 maggio 2017

Wenger rimanda sul suo futuro: "Si deciderà la prossima settimana"

L'Arsenal si aggiudica la FA Cup battendo in finale il Chelsea per 2-1. Successo arrivato grazie al goal nel finale di Ramsey, che ha ristabilito subito le distanze dopo il provvisorio pareggio di Diego Costa. In conferenza stampa Arsene Wenger celebra il successo: "Sono molto orgoglioso per il modo in cui abbiamo vinto. Abbiamo battuto il Manchester City in semifinale ed il Chelsea in finale, non poteva essere più dura. Siamo stati bravi ma, soprattutto, una squadra". L'allenatore non riesce a digerire il mancato successo in Premier League:"Abbiamo vinto 7 delle ultime 8 partite e fino a dicembre eravamo imbattuti da 20 gare. Peccato per il black-out fatale di marzo". Infine Wenger si sofferma sulla sua situazione: "E' ridicolo pensare che dopo 20 anni il mio futuro all'Arsenal possa dipendere da una partita. La prossima settimana ne sapremo di più. L'importante è il bene del club, per questo bisognerà vedere se sono ancora l'uomo giusto". da http://www.goal.com/

sabato 27 maggio 2017

FAC CHELSEA-ARSENAL= 1-2





Il fascino della FA Cup, il trofeo più antico della storia del calcio, è qualcosa che difficilmente si riesce a spiegare a parole. Anche quest'anno, la finale tra Arsenal e Chelsea, è stata pura magia. Perché i Gunners battono i Blues per 2-1 in un'incredibile finale (dopo il gol di Sanchez in avvio di gara, il pareggio a 13' dal termine di Diego Costa e il gol partita di Ramsey subito dopo) e vincono così la tredicesima FA Cupdella loro storia, diventando il club con il maggior numero di vittorie davanti ai rivali del Manchester United, fermi a quota 12. Ma è anche la rivincita di Wenger, tanto contestato dai suoi tifosi ma arrivato alla settima vittoria in questo splendido torneo: superato George Ramsay, l'allenatore che ne aveva vinte di più. Per quanto riguarda l'altra faccia della medaglia, sfuma uno storico double per Antonio Conte dopo il campionato vinto da rookie, ma la stagione dell'ex ct rimane fantastica. I ritmi di gioco sono subito altissimi, alla prima occasione del match c'è subito un gol: dopo una bella trama dell'Arsenal, Alexis Sanchez vince un rimpallo e si ritrova in area di rigore, riuscendo a battere Courtois con l'esterno del destro. Il gol, causa posizione irregolare di Ramsey giudicata poi passiva dal direttore di gara, viene convalidato soltanto dopo qualche secondo causa il chiarimento tra arbitro e guardalinee. La sostanza però non cambia e i Gunners sono avanti 1-0. Chelsea che si trova in grande difficoltà dopo lo svantaggio subito, mancando soprattutto in intensità. Al quarto d'ora è ancora la squadra di Wenger a sfiorare il gol ccon Ozil, che su ottima intuizione di Sanchez scavalca Courtois con uno scavetto prima di trovare il salvataggio provvidenziale di Cahill sulla linea. Qualche minuto dopo Arsenal pericolosissimo su azione di corner: Welbeck stacca più in alto di tutti trovando il palo e su ribattuta anche Ramsey colpisce lo stesso legno. Gli uomini di Conte si fanno vedere pericolosamente per la prima volta al 28', quando su lancio lunghissio di Pedro, Diego Costa sorprende Holding trovando però l'ottima uscita di Ospina. Dall'altra parte è ancora Welbeck ad andare a pochi centimetri dal gol venendo fermato dall'uscita di Courtois e dal successivo salvataggio sulla linea del solito Cahill ad anticipare Alexis Sanchez. Approccia decisamente meglio rispetto al primo tempo, il Chelsea di Antonio Conte. La spinta offensiva dei Blues è infatti costante e costringe l'Arsenal a chiudersi nella propria metà campo. La prima chance per i campioni d'Inghilterra capita sui piedi Moses, servito benissimo in area da Diego Costa e fermato solamente da un ottimo intervento di Ospina. Al 65' ha una buona chance Bellerin in contropiede, ma il suo tiro viene parato bene da Courtois. Brutto colpo per il Chelsea qualche minuto dopo, Victor Moses simula nettamente in area di rigore facendosi ammonire per la seconda volta: Blues in 10 negli ultimi 20 minuti. Sottovalutare il cuore della squadra in maglia blu, però, è un errore madornale. Soprattutto se in area di rigore si aggira un certo Diego Costa, meraviglioso nel battere in girata Ospina e a far esplodere i suoi tifosi. La partita è a dir poco incredibile e subito dopo l'Arsenal torna avanti con un colpo di testa vincente di Aaron Ramsey. I minuti passano, la gara non è per nulla decisa. Diego Costa si divora una grande palla gol a 4' dal termine chiamando al grande intervento Ospina. Si va dall'altra parte ed è Ozil a sbagliare un gol facile facile graziando Courtois da due metri colpendo in pieno il palo. Il forcing finale però non produce nulla, l'Arsenal vince un'altra FA Cup, piange il Chelsea di Conte. da http://www.foxsports.it/

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Goals. 4'Sanchez, 76'Costa, 79'Ramsey,
Arsenal: Ospina, Holding, Mertesacker, Monreal, Bellerin, Ramsey, Xhaka, Oxlade-Chamberlain (Coquelin 82), Sanchez (Elneny 90+3), Ozil, Welbeck (Giroud 78). Subs not used: Cech, Iwobi, Perez, Walcott. Manager Arsene Wenger
Booked: Holding, Ramsey, Xhaka, Coquelin.
Chelsea: Courtois, Azpilicueta, Luiz, Cahill, Moses, Kante, Matic (Fabregas 61), Alonso, Pedro (Willian 72), Costa (Batshuayi 88), Hazard. Subs not used: Begovic, Zouma, Ake, Terry. Manager Antonio Conte
Booked: Kante, Moses, Holding, Ramsey, Xhaka, Coquelin.
Sent off: Moses. 
Referee: Anthony Taylor (Cheshire)
Attendance: 89.472

lunedì 22 maggio 2017

Kroenke ferma tutti: “L’Arsenal non è in vendita, tengo tutte le mie quote”

Nessun ribaltone societario, la maggioranza dell’Arsenal non è in vendita e l’imprenditore statunitense Stan Kroenkevuole mantenere tutte le sue quote dei Gunners. A smentire le indiscrezioni del Financial Times circolate nei giorni scorsi su un possibile cambio al vertice è stata KSE, la holding nelle mani di Kroenke che detiene il 67% dell’Arsenal: “Kse è un investitore di lungo periodo nell’Arsenal e resterà” alla guida del club, si legge in una nota.
Piccolo passo indietro. Venerdì il più importante quotidiano finanziario al mondo, FT, ha scritto che il socio di minoranza dei Gunners, Alisher Usmanov, sarebbe stato pronto a rilevare il 60% delle quote del club. Il russo attivo nell’acciaio, secondo quanto ha raccontato FT, avrebbe messo sul piatto un’offerta da 1,3 miliardi di dollari, valutando complessivamente il club più di 2 miliardi. A passare all’incasso, ovviamente, sarebbe stato Kroenke che però, a quanto pare, non ha proprio nessuna voglia di passare la mano: Kse, ha detto oggi, è un investitore di lungo periodo e tanti saluti; con la holding che continuerà ad avere i Gunners oltre ai Denver Nuggets di basket e ai Los Angeles Rams di Football americano.
Tattica? Possibile, fatto sta che adesso l’Arsenal ha nel mirino l’ultimo match della stagione, la finale di FA Cup contro il Chelsea, e poi potrà andare in vacanza. Ma pochi sorrisi quest’anno: ieri per la prima volta un ventennio il club ha fallito la qualificazione in Champions League e dall’anno prossimo dovrà fare i conti con qualche revenue in meno proprio per colpa della mancata partecipazione al torneo per club più importante al mondo. Chi sederà in panchina? C’è chi giura Arsene Wenger, ancora una volta, ma occhio perché a Londra il tempo cambia in fretta e pure le idee. da http://www.calcioefinanza.it/

Clamoroso, Wenger resta all’Arsenal

Incredibile ma vero. Wenger, salvo imprevisti, continuerà la sua avventura sulla panchina dell'Arsenal. Secondo Sunday Times, dopo la finale di FA Cup (contro il Chelsea), verrà annunciato il prolungamento dell'accordo con il tecnico francese per altri due anni. Niente PSG quindi per Wenger che, nonostante le tante difficoltà avute quest'anno (e i fischi di diversi fan nei suoi confronti), resterà al suo posto. Si parla di una vera e propria rivoluzione a livello di giocatori. In pochi verranno confermati. da http://www.sportal.it/

Paradosso Arsenal, niente Champions ma crisi societaria prima che tecnica

Dopo 18 partecipazioni consecutive alla Champions League l’Arsenal quest’anno non è riuscita a centrare l’obiettivo. Nella prossima stagione la squadra – che nel week end gioca la finale di FA Cup contro il Chelsea potendo vincere la terza coppa nazionale in 4 anni – giocherà l’Europa League venendo declassata.

CF – calcioefinanza.it aveva ampiamente analizzato i conti del club nei mesi scorsi sostenendo come di fatto il club gestito da Stan Kroenke in qualità di azionista di maggioranza si sia in questi anni distinto per aver soprattutto messo davanti alle priorità la stabilità economica più dei risultati ovvero delle vittorie e dei trofei fini a se stessi. Nel frattempo ha costruito e ripagato uno stadio nuovo che gli garantisce di essere la prima società europea nella classifica parziale dei ricavi da stadio. Ma il flop, se così lo vogliamo chiamare, pur con tutti i distinguo del caso, di quest’anno – come già riportato nelle scorse settimane – potrebbe non essere solo sportivo. L’Arsenal rischia ora anche il primo rosso dal 2002 ad oggi. E il paradosso arriva proprio qui. Via l’allenatore? Tutt’altro. Wenger sembra solido al suo posto, soprattutto perchè – a prescindere da quel che accadrà tra una settimana o poco più a proposito della sua posizione – quel che è certo è che il suo eventuale addio sarà consensuale con il club. Nessun licenziamento, quindi. Ad essersi scatenato, piuttosto, è un conflitto interno che riguarda i principali azionisti.Come già riportato nei giorni scorsi il miliardario russo Alisher Usmanov avrebbe recentemente fatto un’offerta da 1,8 miliardi di euro per rilevare tutta la quota di Kroenke nel club. Ma come noto l’americano ha sempre detto di non volersi disimpegnare ed anzi, di voler mantenere il pacchetto di maggioranza, indicando così indirettamente il figlio Josh, già coinvolto nelle questioni del club, come futuro plenipotenziario. Ma da Usmanov (patrimonio stimato in 11,2 miliardi di dollari) che al momento detiene il 30% delle quote contro il 67% degli americani, è arrivata una critica su tutta la linea, con l’intento di rivedere radicalmente le politiche di investimento del club. In particolare sono i tifosi i destinatari dei messaggi del russo, che parla apertamente di necessità di lottare apertamente per il titolo. Negli ultimi anni, del resto, Usmanov ha continuato a crescere, ed ora è pronto a sferrare l’attacco decisivo.
Arrivato nel 2007 con il 14,6% a fronte di un investimento da 87 milioni di euro, è recentemente arrivato al 30% rilevando la quota di Farhad Moshiri, imprenditore anglo iraniano che nel frattempo si è concentrato sull’Everton di cui detiene ora il 49,9% con la sua Blue Heaven Holdings Limited. Una battaglia intestina che – dopo l’uscita allo scoperto di Usmanov – rischia di segnare l’immediato futuro dell’Arsanel, società che invece avrebbe bisogno oggi come non mai di una guida sicura, augurandosi per i gunners che i Kroenke, decidendo di rimanere, possano garantire al club una svolta immediata e convincente a partire dal prossimo mercato. da http://www.calcioefinanza.it/

domenica 21 maggio 2017

Wenger: Per amore dell'Arsenal ho detto no a tutti i club del mondo

La delusione per la mancata qualificazione per la prossima Champions League, dopo 19 anni di presenze ininterrotte, è ancora forte ma Arsene Wenger non si arrende. Il tecnico dell'Arsenal, contestatissimo durante tuta la dura stagione dei Gunners, dovrebbe rimanere ancora al suo posto anche se il suo futuro resta in bilico visto che l'accordo ancora non c'è ma una cosa la chiarisce: “Non è il momento di parlare del mio futuro ma non si può mettere in dubbio il mio amore per questo club, per il quale ho detto di no a tutti i club del mondo per continuare con questo progetto. Ho mostrato fedeltà assoluta. Purtroppo da gennaio abbiamo giocato in un ambiente difficile per tante ragioni. C'è stata un'atmosfera orrenda ed è stata dura. Sicuramente le voci su di me possono avere influito ma nessuno potrà mai mettere in dubbio la mia professionalità”. da http://www.sportevai.it/

PL ARSENAL-EVERTON= 3-1




L’Arsenal parte fortissimo nel primo tempo e, complice una disattenzione difensiva dell’Everton, all’8° minuto passa in vantaggio con Bellerin, che deve soltanto spingere in rete il passaggio di Welbeck. Al 14° arriva però l’episodio che potrebbe cambiare la partita: Valencia se ne va con un gran dribbling su Monreal, poi salta anche Koscielny, ma quest’ultimo con un’entrataccia lo stende e viene espulso. L’Everton prova a riprendere coraggio ed attacca creando anche qualche occasione, ma lasciando campo libero alle ripartenze dei Gunners. E proprio in una di queste ripartenze, al 27° Sanchez, sfruttando anche un’indecisione di Robles, deposita in rete il 2-0. L’attacco dell’Everton, nonostante le numerose occasioni, non riesce a trovare la via della rete per la poca freddezza nella fase di conclusione dell’azione così il primo tempo termina con il risultato sul 2-0. l’Arsenal è più arrendevole e sembra pensars più a non prendere gol che a farli, ma l’Everton attacca a pieno organico e più volte Cech è costretto ad intervenire per evitare la rete. Al 58° anche il portiere ceco deve arrendersi: cross di Baines e mani di Monreal, sul dischetto si presenta Lukaku che piazza la palla all’angolino realizzando il 2-1. I Gunners sembrano non essere rientrati in campo e la stanchezza per aver giocato dal 14° con 10 uomini si fa sentire, così i Toffees provano ad approfittarne, ma un po’ per sfortuna, un po’ per mancanza di lucidità, che a fine anno con obiettivi in cassaforte ci può stare, non riesce a segnare il gol che varrebbe il pareggio. Nei minuti finali i padroni di casa si rifanno sotto sfruttando i grandi spazi lasciati ed al 91° trovano il 3-1 definitivo con un bel tiro a giro di Ramsey dal limite dell’area. Si conclude così una stagione a dir poco intensa in cui si sono alternate per l’Everton partite belle ed emozionanti a partite brutte e noiose, ma il risultato finale, la qualificazione in Europa League, è la prova della bontà del lavoro che Koeman e tutta la società stanno facendo per riportare i Toffees in alto nel calcio inglese.

Dall’altra parte l’Arsenal piange lacrime amare per non aver raggiunto la Champions League, nonostante la vittoria, a causa delle vittorie di Manchester City e Liverpool, che hanno rovinato i piani di Sanchez e compagni. da http://magazinepragma.com/
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Goals. 8'Bellerin, 29'Sanchez, 58'Lukaku(p), 91'Ramsey,
Arsenal: Cech 7; Gabriel 6.5 (Mertesacker 53, 6), Koscielny 3, Holding 6; Bellerin 8, Ramsey 7, Xhaka 6.5 (Coquelin 62, 6), Monreal 6.5; Ozil 6.5, Welbeck 6, Sanchez 7.5 (Iwobi 67, 6).
Subs: Ospina, Elneny, Walcott, Giroud. Manager Arsene Wenger 6.5.
Everton: Robles 6; Holgate 6, Jagielka 5.5, Williams 6, Baines 6.5; Gueye 6.5 (Barry 46, 5), Schneiderlin 6, Davies 6 (Barkley 21, 5); Valencia 6 (Kone 83), Lukaku 6, Mirallas 6. Subs. Hewelt, Williams, Pennington, Besic, Kone. Manager Ronald Koeman 6.
Booking. Gabriel, Holding. Williams, Jagielka, Schneiderlin.
Sent off.  Koscielny (14 min)
Referee Michael Oliver
Attendence. 59.976
Table. 93.Chelsea (Champions), 86.Tottenham, 78.Manchester City, 76. Liverpool, 75. Arsenal, 69. Manchester United, 61. Everton, 46. Southampton e Bournemounth....

sabato 20 maggio 2017

Alisher Usmanov vuole la maggioranza dell’Arsenal, pronta l’offerta per il club

Le mani dell’acciaio russo sull’Arsenal: il miliardario Alisher Usmanov, già azionista di minoranza del club, ha depositato un’offerta di 1,3 miliardi di dollari per acquistare i due terzi del capitale della società appartenenti aStan Kroenke. Lo scrive il Financial Times. Usmanov, secondo azionista del club inglese con il 30% dello share, ha fatto la proposta al socio statunitense – che detiene il 67% – il mese scorso, riporta il quotidiano citando tre fonti vicine al dossier. Kroenke da parte sua non ha ancora risposto formalmente ma secondo FT non sarebbe intenzionato a vendere. Almeno subito, perché l’offerta di Usmanov è davvero interessante: dalla Russia il club viene valorizzato circa 2 miliardi di dollari (1,8 miliardi di euro). Il magnate dell’acciaio aveva già tentato in passato di comprare la squadra londinese e non ha risparmiato critiche al socio per la sua gestione considerata prudente. Se dal punto di vista societario potrebbero arrivare dunque cambiamenti, per quanto riguarda la panchina le cose potrebbero restare tali e quali a ora almeno per un po’. Secondo il “The Telegraph”, infatti, il club londinese pronto a rinnovare per altri due anni il contratto di Arsene Wenger, alla guida dei gunners da oltre 20 anni. Nonostante gran parte della tifoseria chieda da tempo un cambiamento, la società è pronta a confermarlo, ma a certe condizioni come quella dell’affiancamento di un direttore sportivo che si occupi del mercato.
Il futuro della panchina dei gunners sarà definito dopo la finale di FA Cup che si giocherà il 27 maggio tra Arsenal e Chelsea di Antonio Conte. Un derby di Londra, ma che inevitabilmente interesserà anche Mosca. da http://www.calcioefinanza.it/

venerdì 19 maggio 2017

L'ex difensore dell'Arsenal, Tony Adams, spiega: "Wenger non potrebbe allenare fuori da un sacchetto di carta, non è un tecnico".

Quella che si avvia alla conclusione è stata, per Arsene Wenger, una delle stagioni più complicate in assoluto da quando siede sulla panchina dell’Arsenal. Approdato nel club dei Gunners nel lontano 1996, per la prima vera volta in più di 20 anni, il tecnico transalpino è parso a tratti ad un passo dal non concludere la stagione. L’ex capitano e bandiera dell’Arsenal, Tony Adams, nel suo nuovo libro, ha spiegato: “Arsene essenzialmente non è un allenatore. La parte tecnica non è il suo forte. Nella bozza originale del mio libro avevo detto che lui non sarebbe stato capace di allenare al di fuori di un sacchetto di carta”. Nonostante le critiche, Adams ha vinto molto con l’Arsenal guidato all’epoca daWenger: “Quando è arrivato era assolutamente l’uomo migliore per l’Arsenal. La squadra aveva una difesa inglese e talenti esotici in avanti. Dopo le partenze di Ashley Cole e Campbell però, tanto è andato perso per strada. Sono arrivati difensori semplicemente non all’altezza e a loro non è stato insegnato l’arte del difendere correttamente. Ho visto arrivare ragazzi che non sono migliorati ed altri che sono stati lasciati esposti agli attacchi perché non c’era protezione”. Wenger, dal canto suo, ha preferito non commentare le parole dell’ex difensore: “Non dò molta importanza a quello che dice Adams onestamente”. da http://www.goal.com/

martedì 16 maggio 2017

PL ARSENAL-SUNDERLAND= 2-0



Una fatica incredibile, un assedio durato 72 minuti di fronte ad un Sunderland combattivo e coriaceo: alla fine è Alexis Sanchez a regalare ossigeno e speranze ai Gunners, che con questo successo si portano a meno uno dal Liverpool con un solo turno da giocare e possono ancora sperare nella qualificazione alla Champions League. Contro il Sunderland già retrocesso, l'Arsenal impiega 72 minuti nel recupero della 34esima giornata per trovare il gol che spiana la strada verso il successo. Al Sunderland non basta un Jordan Pickford in formato deluxe a fermare l'Arsenal, nonostante uno scenario desolante con l'Emirates Stadium pressochè vuoto. Domenica alle 16 i Gunnersa dovranno sperare in un passo falso del Liverpool contro il già retrocesso Middlesbrough e contemporaneamente vincere contro l'Everton in casa: la missione è molto complessa ma un filo di speranza c'è ancora. L’Arsenal è obbligato a vincere e per forza di cose parte forte: al minuto otto Girodu devia con il gomito un destro da fuori di Sanchez, segnando, ma il gol viene giustamente annullato. Tre minuti dopo è ancora Giroud ad annusare il profumo del gol, ma davanti a Pickford si emoziona e gli calcia addosso. Un minuto più tardi ci prova Bellerin, ma il suo sinistro a giro termina alto sulla traversa. Dopo la mezz’ora si affaccia in avanti anche il Sunderland: al 34’ e al 37’ Peter Cech è decisivo nel dire di no prima a Ndong e poi a Defoe. Sul finire del primo tempo, tornano a premere i Gunners: al 44’ Bellerin viene imbeccato da Ozil ma, a tu per tu con Pickford, calcia sull’esterno della rete anziché servire Sanchez, liberissimo in mezzo. In apertura di ripresa, Monreal e Cech rischiano di commettere l’ingenuità della settimana: retropassaggio folle dello spagnolo per Cech, che era fuori dai pali e in recupero la tocca con la mano: punizione a due in area per il Sunderland, che non viene sfruttata da Larsson. Al 54’ è ancora il Sunderland a mettere i brividi all’Emirates: Jones si accartoccia in area per colpire di testa un pallone che potrebbe tranquillamente colpire di piede, e spreca un’occasione clamorosa a due passi da Cech. Al 59’ Cattermole salva sulla linea un tentativo di Mustafi, al 67’ Giroud si avvita su un cross di Gibbs ma il suo tentativo lambisce il palo lontano. Wenger è poi obbligato a scoprirsi, inserisce Welbeck ed Iwobi e al 72’ l’Arsenal sblocca il match: lancio di Xhaka, sponda in mezzo di Ozil per Sanchez che a porta sguarnita deve solo appoggiarla. Dieci minuti dopo, all’81’, è di nuovo Alexis Sanchez ad andare in gol: Pickford dice di no a Giroud ma deve arrendersi sul tap-in del cileno, che chiude la partita. da http://it.eurosport.com
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Goals: 72'Sanchez, 81'Sanchez,
Arsenal: Cech 6.5; Holding 6.5, Mustafi 6.5, Monreal 6; Bellerin 7, Xhaka 7, Ramsey 6.5 (Welbeck 67mins 6.5), Gibbs 6 (Iwobi 67mins 6); Ozil 6.5, Sanchez 7.5; Giroud 6.5 (Walcott 84mins 6). Subs not used: Gabriel, Ospina, Coquelin, Elneny
Manager: Arsene Wenger 7
Sunderland: Pickford 8.5; Jones 6.5, O'Shea 6.5, Kone 6.5; Manquillo 6 (Januzaj 82mins 6), Cattermole 6 (Gooch 76mins 6), Larsson 6, Oviedo 6; N'Dong 6.5 (Gibson 87mins 6), Borini 6.5; Defoe 6. Subs not used: Mannone, Rodwell, Lescott, Love
Booked: O'Shea, Cattermole, Bellerin, Monreal, Ozil
Manager: David Moyes 6.5
Referee: Roger East 7
Attendance: 59.510
Table. 90.Chelsea (Champions), 80.Tottenham, 75.Manchester City, 73. Liverpool, 72. Arsenal, 65. Manchester United, 61. Everton, 45.West Bromwich... 

lunedì 15 maggio 2017

In Inghilterra sicuri: Arsenal, è fatta per Kolasinac

Direttamente dall’Inghilterra arrivano importanti novità sul futuro di Sead Kolasinac. Secondo quanto riferisce Sky Sports UK, infatti, il laterale bosniaco – in scadenza di contratto con lo Schalke 04 – in queste ore avrebbe raggiunto un accordo con l’Arsenal. Il classe 1993, accostato di recente all‘Everton e seguito con attenzione da Juve e Milan nella scorsa sessione invernale, si trasferirà ai Gunners a partire dal prossimo 1° luglio. Confermate le indiscrezioni inglesi di un mese fa, l’Arsenal piazza il colpo Kolasinac a parametro zero. da http://www.alfredopedulla.com/

sabato 13 maggio 2017

PL STOKE CITY-ARSENAL= 1-4

Adesso sì l'Arsenal è tornato in piena corsa per il quarto posto, che significa preliminari di Champions League. La classifica non mente: sono solo 3 ora i punti di distacco dal Manchester City, ulteriormente avvicinato grazie a un successo tanto sofferto quanto fondamentale in casa del Southampton. Il recupero del 26° turno (rinviato a febbraio per via del concomitante impegno dei Saints nella finale di League Cup) termina 2-0 per gli uomini di Wenger, ma dopo un primo tempo così così serve una ripresa di alto livello per avere la meglio su un avversario indomito, nonostante la classifica tranquilla. Protagonista Alexis Sanchez, che con una magia delle sue apre le marcature ed è poi protagonista anche nell'azione del raddoppio firmato Giroud. “Wenger out” rimane di moda, per carità, ma intanto l'Arsenal è sempre lì, a giocarsi l'approdo nell'Europa più nobile per l'ennesima stagione. Il City quarto è a +3, il Liverpool terzo a +4 ma con una partita in più. Stai a vedere che il vecchio Arsenio riesce a farcela anche stavolta. Buon avvio del Southampton, maggiormente propositivo: i tentativi da fuori di Davis e Redmond non trovano però i pali di Cech. Quando risponde, l'Arsenal sa rendersi particolarmente insidioso: Ramsey ha una chiara occasione al quarto d'ora, ben servito in area da Chamberlain, ma nemmeno lui è preciso col destro. In generale, meglio comunque gli uomini di Puel. Che al 31' hanno l'opportunità migliore del primo tempo: Tadic controlla di petto ma perde tempo davanti a Cech, che poi è bravissimo a uscire a valanga sui piedi di Gabbiadini salvando l'Arsenal dallo svantaggio. Dopo l'uscita per infortunio di Chamberlain (dentro Bellerin), chiude Redmond: altro tentativo da lontano e stavolta Cech deve alzare in angolo.  Al rientro dagli spogliatoi, finalmente, l'Arsenal punta la sveglia. Ramsey ha un altro regalo in area ma non lo scarta, e così è un'invenzione di Alexis Sanchez a stappare il match al 60': tocco di Özil per il cileno, che con una finta fa fuori entrambi i centrali prima di battere Forster col sinistro. È una rete che regala maggiori sicurezze ai londinesi, vicini al raddoppio con un bolide di Xhaka respinto dal portiere di casa. A 10 minuti alla fine Wenger toglie Welbeck e inserisce Giroud, che 3 giri di lancette più tardi lo ripaga: Sanchez scodella per Ramsey, torre per l'ex Montpellier e incornata facile facile da due passi. Gioco, partita, incontro. L'Arsenal può ancora sognare. da http://it.eurosport.com/
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Goals. 42'Giroud, 55'Ozil. 67'Crouch, 76'Sanchez, 80'Giroud,
Stoke: Butland 6; Johnson 4.5, Shawcross 5, Martins Indi 5, Pieters 5; Whelan 4, Cameron 4, Allen 6 (Crouch 60, 7); Arnautovic 6 (Ramadan 81), Diouf 5 (Berahino 61, 5), Shaqiri 5. Subs not used: Grant; Muniesa, Adam, Walters
Manager: Mark Hughes
Arsenal: Cech 6; Koscielny 6, Mustafi 7, Holding 7; Bellerin 7, Coquelin 7, Xhaka 6, Monreal 7; Sanchez 7.5 (Ramsey 77, 6), Ozil 7 (Welbeck 83); Giroud 7,5 (Walcott 84) Subs not used: Ospina; Gabriel, Ramsey, Walcott, Iwobi, Welbeck, Elneny
Manager: Arsene Wenger
Booked: Mustafi, Holding, Crouch,
Referee: Mike Dean 6
Attendance: 27,535
Table. 87.Chelsea (Champions), 77.Tottenham, 72.Manchester City, 70. Liverpool, 69. Arsenal, 65. Manchester United, 61. Everton, 45.West Bromwich... 

venerdì 12 maggio 2017

Wenger: "Non mi serve un ds, decido io il meglio per i Gunners"

L'allenatore dell'Arsenal Arsene Wenger, intervistato dal London Evening Standard, ha parlato così della possibilità di lavorare al fianco di un direttore sportivo: "Non so cosa significhi questa parola. Non l'ho mai capito. Sono io il manager dell'Arsenal e finché lo sarò mi assumerò il ruolo di prendere tutte le decisioni tecniche, puntando sempre al meglio per la mia squadra". da https://www.tuttomercatoweb.com

Özil: “Critiche? Me ne frego, so il fatto mio”

Mesut Özil, stella dell’Arsenal, ai microfoni di Sky Sports ha risposto alle critiche rivoltegli negli ultimi mesi. “Le aspettative sono sempre altissime, ma so cosa posso dare. Le critiche? Me ne infischio, ho giocato per il Real Madrid e per la Nazionale tedesca. C’è sempre spazio sia per gli elogi che per le critiche, tutte le voci contro di me servono solo a rendermi più forte. Futuro? Come ho già detto ampiamente, al momento penso solo all’Arsenal. L’obbiettivo è finire tra le prime quattro, per il momento penso a questo. In estate ci sarà spazio per tutto il resto“. da http://www.itasportpress.it/

mercoledì 10 maggio 2017

PL SOUTHAMPTON-ARSENAL= 0-2



Adesso sì l'Arsenal è tornato in piena corsa per il quarto posto, che significa preliminari di Champions League. La classifica non mente: sono solo 3 ora i punti di distacco dal Manchester City, ulteriormente avvicinato grazie a un successo tanto sofferto quanto fondamentale in casa del Southampton. Il recupero del 26° turno (rinviato a febbraio per via del concomitante impegno dei Saints nella finale di League Cup) termina 2-0 per gli uomini di Wenger, ma dopo un primo tempo così così serve una ripresa di alto livello per avere la meglio su un avversario indomito, nonostante la classifica tranquilla. Protagonista Alexis Sanchez, che con una magia delle sue apre le marcature ed è poi protagonista anche nell'azione del raddoppio firmato Giroud. “Wenger out” rimane di moda, per carità, ma intanto l'Arsenal è sempre lì, a giocarsi l'approdo nell'Europa più nobile per l'ennesima stagione. Il City quarto è a +3, il Liverpool terzo a +4 ma con una partita in più. Stai a vedere che il vecchio Arsenio riesce a farcela anche stavolta. Buon avvio del Southampton, maggiormente propositivo: i tentativi da fuori di Davis e Redmond non trovano però i pali di Cech. Quando risponde, l'Arsenal sa rendersi particolarmente insidioso: Ramsey ha una chiara occasione al quarto d'ora, ben servito in area da Chamberlain, ma nemmeno lui è preciso col destro. In generale, meglio comunque gli uomini di Puel. Che al 31' hanno l'opportunità migliore del primo tempo: Tadic controlla di petto ma perde tempo davanti a Cech, che poi è bravissimo a uscire a valanga sui piedi di Gabbiadini salvando l'Arsenal dallo svantaggio. Dopo l'uscita per infortunio di Chamberlain (dentro Bellerin), chiude Redmond: altro tentativo da lontano e stavolta Cech deve alzare in angolo. Al rientro dagli spogliatoi, finalmente, l'Arsenal punta la sveglia. Ramsey ha un altro regalo in area ma non lo scarta, e così è un'invenzione di Alexis Sanchez a stappare il match al 60': tocco di Özil per il cileno, che con una finta fa fuori entrambi i centrali prima di battere Forster col sinistro. È una rete che regala maggiori sicurezze ai londinesi, vicini al raddoppio con un bolide di Xhaka respinto dal portiere di casa. A 10 minuti alla fine Wenger toglie Welbeck e inserisce Giroud, che 3 giri di lancette più tardi lo ripaga: Sanchez scodella per Ramsey, torre per l'ex Montpellier e incornata facile facile da due passi. Gioco, partita, incontro. L'Arsenal può ancora sognare. da http://it.eurosport.com
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Goals: 60'Sanchez, 83'Giroud,
Southampton:  Forster 6; Soares 6, Stephens 6.5, Yoshida 6, Bertrand 6.5; Romeu 6.5, Davis 6.5; Ward-Prowse 6 (Boufal 70 min, 5), Tadic 5 (Rodriguez 80), Redmond 5.5 (Long 70, 5); Gabbiadini 6.5. Subs not used: Hassen, Pied, Caceres, Hojbjerg.
Manager: Claude Puel 6.
Arsenal: Cech 6.5; Holding 6, Mustafi 6.5, Monreal 6; Oxlade-Chamberlain 6.5 (Bellerin 36, 6.5), Ramsey 6.5, Xhaka 6, Gibbs 6; Sanchez 7, Ozil 6 (Coquelin 89); Welbeck 5 (Giroud 80). Subs not used: Ospina, Gabriel, Walcott, Iwobi.
Manager: Arsene Wenger 6.5.
Booked: Ozil, Ward-Prowse, Bellerin,
Referee: Jon Moss 6.
Attendance: 31.474. 
Table. 84.Chelsea, 77.Tottenham, 70.Liverpool, 69.Manchester City, 66. Arsenal, 65. Manchester United, 58. Everton, 45.West Bromwich... 

Wenger: "La mancanza della Champions non sarebbe grave per noi"

Nonostante la deludente classifica e il serio rischio di non qualificarsi alla prossima Champions League, il tecnico dell'Arsenal Arsene Wenger non si dimostra comunque preoccupato: "Non sarebbe grave perché la nostra situazione economica è buona. Non qualificarsi alla Champions non è più pesante come qualche anno fa, non ci sarebbe alcuna ripercussione sui nostri acquisti estivi". da https://www.tuttomercatoweb.com

lunedì 8 maggio 2017

Arsenal, riscatto Wenger: Mourinho battuto dopo quasi 13 anni di sfide

Grido di gioia per Arsene Wenger, che battendo 2-0 all'Emirates questo pomeriggio il Manchester United ha ottenuto il suo riscatto personale contro il rivale José Mourinho e rialimentato le ambizioni dei Gunners in Premier League. Dopo quasi 13 anni di sfide alla guida dell' Arsenal , al 13° tentativo, il tecnico francese è riuscito ad avere la meglio in una partita di campionato sul collega portoghese. Nelle precedenti 12 gare lo Special One era sempre riuscito ad uscirne indenne, riportando 7 successi e 5 pareggi contro l'allenatore dell'Arsenal. In un'altra occasione Wenger era andato vicino a spezzare il sortilegio: nel dicembre 2006 infatti i Gunners conducevano 1-0, quando all'84' Essien riuscì a segnare e fissò il punteggio sull'1-1. Prima di essere nominato manager dei Red Devils, Mourinho inflisse anche un umiliante 6-0 all'Arsenal di Wenger nel marzo 2014. Ora finalmente le reti di Xhaka e Welbeck permettono a Wenger di prendersi la sua rivincita e di riaccendere una fiammella di speranza per la Champions, visto che i londinesi, a - 2 in classifica dallo United, devono recuperare una partita. Non solo: la vittoria dell'Arsenal all'Emirates spezza anche la serie positiva dei Red Devils, che durava da 25 gare. Senza dubbio una bella risposta ai tifosi che chiedevano alla proprietà del club londinese di dargli il benservito. da http://www.goal.com

domenica 7 maggio 2017

PL ARSENAL-MANCHESTER UNITED= 2-0



Tre minuti terribili, duecento secondi di massimo sforzo dell'Arsenal e massima pena del Manchester United. Il big match della 36esima giornata di Premier League riapre i giochi Champions, con i Gunners di Wenger ancora in corsa per la qualificazione più importante. I londinesi si portano a -7 dal Liverpool terzo e a -6 dal Manchester City: l'Arsenal dovrà però recuperare una gara rispetto ai Citizens e ben due rispetto alla squadra di Klopp. Tutto ancora in gioco dunque, con il Manchester United che ha perso una grossa occasione per mettere fuori dai giochi la squadra di Wenger. Wenger che per la prima volta in carriera batte Mourinho in Premier League: una giornata storica per il tecnico francese, nell'infinito duello con il collega lusitano. La sfida dell'Emirates è stata equilibrata per tutto l'arco dei novanta minuti, escludendo quei tre che hanno portato all'Arsenal la vittoria e rinnovata speranza Champions League. Al 54' il vantaggio dei Gunners con il costoso colpo del calciomercato estivo 2016, Xhaka, dunque il raddoppio di Welbeck al 57'. Xhaka, servito da Oxlade-Chamberlain, ha trovato un gran goal dai trenta metri, aiutato però dalla sfortunata deviazione di schiena da parte di Herrera: Arsenal avanti, travolto dall'entusiasmo dell'Emirates. Al minuto 57 è ancora una volta Oxlade-Chamberlain a risutlare decisivo, stavolta con un perfetto cross dalla destra per il potente colpo di testa di Welbecksotto porta: 2-0 e Manchester United al tappeto. Manchester United sconfitto dopo tempo immemore, considerato che l'ultimo ko in Premier League risaliva a fine ottobre, contro il Chelsea capolista: ottava sconfitta per i Red Devils durante questa stagione, quattro delle quali arrivate in campionato. La vittoria dell'Europa League potrebbe portare il Manchester United in Champions League, una via percorribile anche dal campionato, ma in maniera più complicata, considerando la grande bagarre dal Liverpool in giù: Reds, Red Devils, Manchester City e Arsenal per soli due posti. L'Arsenal non ha rubato nulla, riuscendo a sfruttare i pochi minuti di blackout da parte del Manchester United, comunque anche sfortunato nel primo goal segnato dalla squadra di casa. I Gunners rinascono, il team Mourinho senza Ibrahimovic gioca meglio, ma non riesce a far sue le gare in maniera decisa. Ibra è pur sempre Ibra. da http://www.goal.com/
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Goals: 54'Xhaka, 57'Welbeck,
Arsenal: Cech 7, Holding 6, Koscielny 5, Monreal 6.5; Oxlade-Chamberlain 7 (Bellerin 84), Ramsey 7, Xhaka 7 (Coquelin 76), Gibbs 6; Ozil 5, Welbeck 7 (Giroud 84), Sanchez 5. Substitutes not used: Ospina (GK); Gabriel, Walcott, Iwobi
Manager: Arsene Wenger 7 
Manchester United: De Gea 6; Tuanzebe 6.5, Jones 6, Smalling 6, Darmian 6.5; Herrera 6.5 (Rashford 63, 6), Carrick 6; Mkhitaryan 5 (Lingard 60, 5), Mata 6 (McTominay 85), Rooney 5.5;Martial 5. Substitutes not used: Romero (GK); Bailly, Pogba, Blind
Manager: Jose Mourinho 6 
Booked: Koscielny 
Referee: Andre Marriner (West Midlands) 
Attendance: 60.055
Table. 81.Chelsea, 77.Tottenham, 70.Liverpool, 69.Manchester City, 65. Manchester United, 63.Arsenal, 58. Everton, 45.West Bromwich... 

lunedì 1 maggio 2017

Wenger: “Bravo, Tottenham. Ci hai superato dopo 20 anni”

Arséne Wenger, tecnico dell’Arsenal, ha commentato l’amara sconfitta di ieri contro il Tottenham per 2-0. Queste le sue parole a Sky Sports: “Hanno meritato la vittoria, dopo il rigore sono diventati molto più pericolosi, potevamo ridurre il passivo, le occasioni ci sono state, ma loro sono stati perfetti, solo la voglia non è bastata. Faccio i complimenti agli avversari, quest’anno finiranno la stagione in una posizione più alta rispetto a noi, ma il nostro obbiettivo stagionale non è finire avanti il Tottenham, bensì vincere il campionato. Sono riusciti a superarci dopo 20 anni. Non siamo soddisfatti, certo, ma non pensiamo di fare dei paragoni tra noi e loro“. da http://www.itasportpress.it/