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mercoledì 29 marzo 2023

Arsene Wenger nella Hall of fame di Premier League.

La Premier League ha annunciato di aver inserito lo scozzese Alex Ferguson e il francese Arsene Wenger nella propria Hall of Fame, primi allenatori in assoluto, per i tanti successi ottenuti rispettivamente alla guida del Manchester United e dell'Arsenal.

Sir Alex, arrivato a Manchester nella stagione 1992-1993, è rimasto 26 anni alla guida dei Red Devils, vincendo ben 13 volte il campionato, e innumerevoli altri trofei nazionali e internazionali
prima di ritirarsi 2013. "Avere un tale riconoscimento è un onore - ha commentato l'81enne -, ma non si tratta solo di me, è anche la ricompensa per il lavoro svolto dal Manchester United, il legame creato in questi anni. Sono orgoglioso per il club, per i tecnici e per i miei giocatori".

Il suo vecchio rivale Wenger arrivo a Londra nel 1996, uno dei primi tecnici stranieri a lavorare in Inghilterra e rimase all'Arsenal fino al 2018. Ora responsabile dello sviluppo della Fifa, il francese 73enne ha svecchiato il calcio inglese anche grazie a molti giocatori che ha scoperto, tra i qiali i connazionali Thierry Henry o Patrick Vieira. "Condividere tutto questo con Sir Alex è un grande onore per me - ha detto - Siamo come due pugili. Abbiamo lottato e abbiamo camminato insieme.
Alla fine c'è rispetto. Questa sarà l'occasione per incontrarsi, bere del buon vino e ricordare le nostre vecchie battaglie".

venerdì 24 febbraio 2023

Premier League, un’autorità di controllo indipendente regolerà il calcio.

Riforma storica nel calcio del Regno Unito: un’autorità di controllo indipendente regolamenterà tutto football d’oltremanica. A confermarlo è stato lo stesso primo ministro britannico Rishi Sunak che ha annunciato la pubblicazione di un White Paper: un documento cha come oggetto nuove norme per il calcio britannico sia a livello finanziario sia a livello organizzativo e strutturale. Nel 2021 erano stati gli stessi tifosi a chiedere una revisione del sistema e la creazione di un organo indipendente che ne gestisse e garantisse la regolamentazione: il governo britannico ha adesso confermato che agirà proprio sulla base di queste richieste.

In cosa consiste il nuovo White Paper del calcio inglese

Sono diversi i punti salienti che rivoluzioneranno il calcio inglese e contenuti nel documento voluto dal governo britannico. In particolare, la riforma prevede di:

Impedire ai club inglesi di partecipare a competizioni separatiste, ad esempio la Super League europea
Prevenire il ripetersi di fallimenti finanziari, come già accaduto a molti club in Inghilterra
Introdurre rigorosi controlli a livello finanziario per i proprietari e direttori dei club. Al fine di proteggere gli stessi club e i tifosi
Dare una maggiore rappresentanza dei tifosi che avranno, per esempio, il potere di impedire ai proprietari di cambiare il nome di un club, lo stemma e i colori tradizionali della squadra
Regolamentare ed equilibrare la distribuzione del denaro che circola nella piramide del calcio inglese. Nello specifico, il regolatore potrà anche intervenire e forzare un eventuale arbitrato se la Premier League, l'EFL (la English Football League, che comprende Championship, League One e League Two) e la Federcalcio non saranno in grado di raggiungere un nuovo accordo finanziario che coinvolga le serie minori

Immediate le reazioni da parte di diversi organi coinvolti dalla pubblicazione del White Paper, queste le dichiarazioni ufficiali della Premier League: "La pubblicazione di questo documento rappresenta un momento significativo per il calcio inglese. La Premier League e i suoi club ora considereranno attentamente il piano del governo affinché l'Inghilterra diventi la prima grande nazione a rendere il calcio un'industria regolamentata dal governo…Riconosciamo pienamente che il supporto appassionato di milioni di tifosi di calcio è fondamentale per la nostra competizione". Positiva la reazione anche della Football Association, che attraverso il suo amministratore delegato Mark Bullingham ha commentato: "Accogliamo con favore la pubblicazione del documento e il suo impegno per migliorare la sostenibilità finanziaria e la governance dei club professionistici". D’accordo con il White Paper anche l’EFL: "Siamo lieti dell’annuncio del governo riguardante un regolatore indipendente che propone di supervisionare la sostenibilità finanziaria del gioco. Accogliamo con favore abbia poteri mirati di ultima istanza per intervenire e facilitare un accordo se non si fosse in grado di trovare un compromesso finanziario che salvaguardi il futuro della nostra piramide a lungo termine".

Non così positive invece le reazioni degli esponenti di alcuni tra i principali club di Premier League. Tra questi il co-proprietario del West Ham, David Sullivan: "Un regolatore di calcio è una pessima idea. Il governo è pessimo nella gestione di tutto, guardate in che pasticcio si trova il Paese", ha detto. Poi aggiunge: "Paghiamo le tasse più alte di sempre per il peggior servizio del peggior governo che abbia mai visto in vita mia. Un organo indipendente avrà uno staff enorme che il calcio dovrà pagare. Sarà un totale spreco di denaro". Negativo il parere anche dell’amministratore delegato dell’Aston Villa, Christian Purslow, secondo cui l'eccessiva regolamentazione rischia di "uccidere la gallina dalle uova d’oro" che è oggi la Premier League. Il co-proprietario del Crystal Palace, Steve Parish, ha invece affermato che ci sarebbero "molti ed importanti dettagli da elaborare", rispetto a quanto proposto nel documento. da https://sport.sky.it

giovedì 9 febbraio 2023

Premier League in lotta col Manchester City: i club chiedono la retrocessione

Il caso Manchester City rischia di sconvolgere il futuro della Premier League. La società inglese è accusata di aver compiuto operazione poco chiare nel bilancio societario infrangendo centinaia di regole e i vertici del campionato si sono riuniti con i rappresentanti dei 20 club per discutere del futuro. Tra i club domina il malcontento per l'operato del Manchester City, chiaro ed evidente dopo le accuse che porteranno il City Group a difendersi con l'aiuto di Lord Pannick KC. Tra le richieste degli altri 19 club ci sono pene esemplari, tra cui la retrocessione.
Il fronte comune è "compatto come non si vedeva dai tempi della Superlega" contro il Manchester City e se le operazioni finanziare illecite dovessero essere confermate, non è detto che la richiesta come punizione si limiti a una retrocessione in Championship anziché far ripartire i Citizens dalle divisioni inferiori.
L'argomento è delicato e riguarda anche il futuro - nonché la credibilità - della Premier League. Per questo i capi del campionato nell'incontro già fissato in precedenza con i rappresentanti delle squadre hanno finito per parlare in maniera predominante del caso City. Le opinioni raccolte riguardo il Fair Play Finanziario sono state differenti - come confermato da Independent -, ma contro il modus operandi del Manchester City si è alzato un muro compatto di dissenso, con una seria preoccupazione che le regole del campionato possano essere state infrante a tal punto senza conseguenze.
Preoccupazione che verte anche sull'immagine che si ha del prodotto Premier League all'estero, ovvero di un campionato pulito, è da preservare. Gli altri 19 club si sono detti disposti a dare battaglia su ogni punto procedurale, anche se questo significasse dover attendere almeno due anni per arrivare a un dunque. Le pene previste però sarebbero pesanti ed esemplari, tra chi si sarebbe limitato a chiedere detrazione di punti e altri che punterebbero addirittura all'esclusione del Manchester City da tutti i campionati. In quest'ultimo caso, allo stato attuale delle regole, il City Group dovrebbe ripartire dalla base della piramide del calcio inglese. da https://www.sportmediaset.mediaset.it

venerdì 9 settembre 2022

Premier League, stop ufficiale in onore della Regina Elisabetta.

Il Regno Unito è in lutto per la morte della regina Elisabetta e anche il calcio si ferma. Anche se nessuna legge obbligava allo stop, la Premier League ha scelto di fermarsi annunciando attraverso una nota il rinvio della 7ª giornata di campionato.
Una decisione difficile, considerato l'ingolfamento dei calendari con i Mondiali in Qatar alle porte, ma che la Premier League ha preso "per onorare la sua straordinaria vita e il suo contributo alla nazione". Nella nota si spiega così che "in segno di rispetto, tutti i match di Premier League in programma nel weekend sarano posticipati, incluso quello del lunedì sera". Queste invece le parole di Richard Masters: "Questo - ha detto 'amministratore delegato della Premier League - è un momento tremendamente triste non solo per la nazione, ma anche per i milioni di persone in tutto il mondo che l'hanno ammirata e ci uniamo a tutti coloro che piangono la sua scomparsa". da https://www.tuttosport.com

mercoledì 17 giugno 2020

ARTICOLO. Premier League, tutto pronto per la ripartenza: Liverpool a un passo dal titolo

Anche la Premier League è pronta al ritorno dopo il break forzato a causa della pandemia di coronavirus. Si comincia domani, 17 giugno, con due recuperi: Aston Villa-Sheffield Utd e, a seguire, l'atteso big match tra Manchester City e Arsenal. La conclusione è programmata per il 26 luglio mentre l'ultimo atto della stagione sarà la finale di FA Cup l'1 agosto. Gli ultimi nove turni assegneranno il titolo, i posti in Champions League, quelli in Europa League e le tre retrocessioni. Al Liverpool bastano altri 6 punti per tornare dopo 30 anni campione. Una ripresa che, ovviamente, avverrà seguendo rigide misure di sicurezza, con cinque sostituzioni permesse, stadi a porte chiuse, e tutte le gare verranno trasmesse in tv, alcune di esse anche in chiaro. Intanto ha dato esito negativo il secondo test a cui si è sottoposto il giocatore del Norwich risultato positivo al coronavirus la scorsa settimana. Il calciatore, ancora sconosciuto, aveva giocato in amichevole contro il Tottenham e ora sta osservando un isolamento di 7 giorni che gli farà saltare il ritorno in campionato della sua squadra impegnata venerdì in Premier League contro il Southampton.

La Premier è ferma alla 29esima giornata con il Liverpool vicinissimo a vincere quel titolo che, nonostante i grandi successi internazionali, in casa manca da 30 anni. La squadra di Klopp guida la classifica con 82 punti totali, con ben 25 lunghezze di vantaggio sul Manchester City di Guardiola secondo; quindi al Liverpool mancano 6 punti per la matematica conquista del titolo di campione d'Inghilterra. Al terzo posto c'è il Leicester con 53 punti, Chelsea quarto a quota 48 a chiudere per il momento la zona Champions. Segue il Manchester United a 45 punti, quindi Wolverhampton e Sheffield United appaiate a 43 in zona Europa League e a ruota il Tottenham (41) e l'Arsenal (40), inseguite dalla coppia Burnley e Crystal Palace (39 punti). Troviamo poi l'Everton di Ancelotti a 37, il Newcastle a 35 e il Southampton 34 prima della zona retrocessione che vede invischiate Brighton a 29, West Ham, Watford e Bournemouth a 27, Aston Villa a 25 e il Norwich con 21 punti.

Per le prime 12 partite di Premier, i giocatori non avranno i loro nomi sulla maglia, ma la scritta "Black Lives Matter". Lo slogan della protesta scatenata negli Stati Uniti dall'omicidio di George Floyd, sarà quindi sulla schiena dei calciatori del campionato inglese. Un badge "Black Lives Matter" apparirà inoltre su tutte le magliette da gioco per il resto della stagione, insieme al ringraziamento al personale sanitario per il lavoro svolto durante l'epidemia di Covid-19. A proposito di virus, da elogiare l'iniziativa del Manchester City di Guardiola con i giocatori che indosseranno una maglietta speciale con la dicitura "Cityzens Giving For Recovery" invece dei loro soliti sponsor. La scritta di riferisce a un gruppo che raccoglie fondi in questo periodo di emergenza per aiutare le comunità a rialzarsi dopo la pandemia.

Anche la Premier dovrà rispettare un rigido protocollo anti Covid. Al momento dell'ingresso in campo, se lo stadio è dotato di un solo tunnel, i giocatori ospiti precederanno quelli locali; i giocatori non dovranno allinearsi durante l'inno della Premier; non sono consentite le strette di mano; le panchine saranno ampliate per favorire il distanziamento sociale, attraverso sedili posizionati accanto ad esse e una nuova disposizione degli stessi; anche coloro che presidiano l'area tecnica devono mantenere le distanze sociali, rimanendo all'interno delle zone contrassegnate; non saranno presenti i raccattapalle; se un pallone dovesse andare in tribuna, l'arbitro deciderà se recuperarlo o meno, senza perdere troppo tempo; l'arbitro può consentire anche di usare palloni posizionati ai bordi del terreno di gioco; se giocatore ha bisogno di assistenza medica in campo, il personale medico del club deve indossare i dispositivi adeguati e appropriati; il direttore di gara garantirà due pause per il ristoro, a metà dei due tempi, che non devono durare oltre un minuto; ogni giocatore dovrà bere dalla propria bottiglia; gli allenatori possono impiegare cinque sostituzioni (per un massimo di tre interruzioni per squadra) e le squadre possono avere nove panchinari; il riscaldamento sarà permesso al massimo a tre panchinari per squadra; gli arbitri saranno controllati come i giocatori e seguiranno gli stessi protocolli; infine, il VAR sarà operativo e nella stanza VAR si rispetterà il distanziamento.
da https://www.repubblica.it/

venerdì 13 marzo 2020

Coronavirus, Premier League sospesa per il Covid-19

In Inghilterra si corre ai ripari. Dopo aver riscontrato la positività al Covid-19 di Mikel Arteta, allenatore dell'Arsenal, e Callum Hudson-Odoi, giocatore del Chelsea, le massime organizzazioni calcistiche inglesi (Premier League, FA, EFL e WSL) hanno deciso di sospendere i campionati. Questo il comunicato della Premier:

"A seguito di una riunione degli azionisti di oggi, è stato deciso all'unanimità di sospendere la Premier League con l'intenzione di tornare il 4 aprile, previo parere medico. L'amministratore delegato della Premier League, Richard Masters, ha dichiarato: "Desideriamo che Mikel Arteta e Callum Hudson-Odoi, e tutti quelli contagiati dal Covid-19, si riprendano rapidamente. In questa situazione senza precedenti, stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri club, il governo, la FA e la EFL per rassicurare la salute di tutti e il benessere di giocatori, staff e tifosi".
L'obiettivo della Premier League è quello di riprogrammare le partite rinviate, comprese quelle giocate dalle squadre Primavera, per quando la sicurezza e la salute di tutti sarà garantita". da https://sport.sky.it/