martedì 30 giugno 2020

Matchday Programme: Arsenal-Norwich City

Eccolo, il programme della partita Arsenal-Norwich (1 july 2020), con il ricordo in copertina dei tifosi dell'Arsenal morti per Covid-19.

domenica 28 giugno 2020

FAC SHEFFIELD UNITED-ARSENAL= 1-2



Goals. 23'Pepe(p), 87'McGoldrick, 92'Ceballos,
Sheffield United. Henderson, Basham (Sharp 75), Egan, Robinson; Baldock (K Freeman 62), Lundstram (Berge 34), Norwood, Fleck , Stevens; McGoldrick, McBurnie.
Subs. Freeman L, Jagielka, Mousset, Osborn, Moore, Zivkovic.
Manager. Chris Wilder
Arsenal. Martinez, Mustafi, Luiz (Holding 53) Kolasinac; Maitland-Niles, Willock (Nketiah 66), Xhaka, Tierney; Pepe (Sokratis 92), Lacazette (Ceballos 66), Saka.
Subs. Bellerin, Aubameyang, Nelson, Macey, Smith.
Manager. Mikael Arteta

Booked. Fleck, Robinson
Referee. Paul Tierney

Attendance. --
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Arsenal in semifinale. I Gunners vincono 2-1 nel vuoto Bramall Lane, casa dello Sheffield United, e raggiungono il Manchester United in semifinale di Coppa d'Inghilterra. Finale complicato per la squadra di Arteta, passata in vantaggio al 25' su rigore di Pepe. All'87' lo Sheffield United preme costantemente e trova il pareggio con McGoldrick, ma la rete è fantozziana con Kolasinac che disimpegna sparando contro il compagno di squadra Holding, la palla rimbalza sui piedi del giocatore dello Sheffield che insacca a porta vuota. Ma in pieno recupero ci pensa Ceballos a riportare l'Arsenal in vantaggio e a regalare ai Gunners la trentesima semifinale della sua storia (è la squadra che ne ha disputate di più con il Manchester United). da https://www.gazzetta.it

venerdì 26 giugno 2020

Arsenal, Guendounzi lasciato fuori da Arteta per motivi disciplinari

Matteo Guendounzi è stato escluso da Mikel Arteta per la sfida di questa sera contro il Southampton. Questo a seguito dei fatti avvenuti sabato nel corso della partita contro il Brighton. Il giocatore è reo di aver preso per il collo l'avversario Neal Maupay, autore del gol decisivo per i seagulls. Non contento, sempre nel corso della partita, Guendounzi avrebbe provocato gli avversari per la differenza fra il suo stipendio e quello dei giocatori del Brighton, riporta Sportsmail. Un atteggiamento per nulla gradito da Arteta il quale già in passato aveva ripreso il giocatore per il suo comportamento poco professionale. Il francese, appena due partite da titolare da quando il nuovo tecnico siede in panchina, appare sempre più lontano dall'Arsenal. da https://www.tuttomercatoweb.com/

giovedì 25 giugno 2020

PL SOUTHAMPTON-ARSENAL= 0-2

Goals. 20'Nketiah, 87'Willock,
Southampton. McCarthy, Valery (Walker-Peters 45), Stephens, Bednarek, Bertrand, Redmond, Ward-Prowse, Hojbjerg, Armstrong, Ings, Obafemi (Long 45).
Subs: Gunn, Vestergaard, Adams, Romeu, Smallbone, Vokins, Tella
Manager. Ralph Hasenhuttl
Arsenal. Martinez, Bellerin, Holding, Mustafi, Tierney (Kolasinac 70), Ceballos (Maitland-Niles 79), Xhaka, Pepe (Willock 63), Saka, Aubameyang, Nketiah (Lacazette 79).
Subs: Macey, Sokratis, Ozil, Nelson, Smith
Manager. Mikael Arteta
Booked: Mustafi, Saka
Sent off: Stephens
Referee. Graham Scott
Attendance. --
Table. 86.Liverpool, 63.Manchester City, 55.Leicester, 51.Chelsea, 49.Manchester United, Wolverhampton, 45.Tottenham, 44.Sheffiled United, 43.Arsenal..
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L'Arsenal aveva ricominciato il proprio cammino in Premier League nel peggiore dei modi, con due sconfitte consecutive che ne avevano complicato non poco le ambizioni europee. Ecco perché per gli uomini di Arteta era fondamentale sciogliere l'incantesimo, cosa che avviene al St. Mary's Stadium di Southampton. Non senza però qualche grattacapo di troppo. I Gunners devono fare i conti con numerose assenze (da Leno a Torreira, da David Luiz a Martinelli), ma in campo non si vede. Anche perché sin dai primi minuti sembra ispiratissimo Aubameyang, che al 7' costringe alla parata McCarthy e tre minuti dopo centra una clamorosa traversa. Al 20' quindi è il Southampton ad andare in confusione, regalando il gol agli ospiti: Bednarek mette in difficoltà McCarthy con un alleggerimento rivedibile, il portiere completa la frittata servendo la palla a Nketiah che lo trafigge. Dopo aver subito il gol, però, i Saints si scuotono e mettono in difficoltà gli avversari: Ings e Bertrand costruiscono una buona azione che Armstrong non riesce a finalizzare, poi è Bellerin a mettere una pezza su un tentativo dello stesso Bertrand.
A inizio ripresa è quindi Ward-Prowse a spaventare l'Arsenal, con una botta che però supera di poco la traversa. Serve Aubameyang per rivedere in attacco i londinesi: su una sua sortita per poco non arriva l'autogol di Bednarek. Il Southampton ci crede e Hojbjerg, Armstrong e Redmond ci provano non trovando però lo specchio della porta. Quando ci riesce Long, poi, è Martinez a dirgli di no. Sembra una sinfonia dei padroni di casa, ma l'espulsione di Stephens all'85' rovina tutto. E così all'87' arriva il raddoppio: Lacazette tira una punizione, McCarthy ci arriva e respinge anche il secondo tentativo, ma a questo punto nulla può sul tap-in di Willock. E l'Arsenal riprende la sua corsa. 
da https://www.sportmediaset.mediaset.it/

lunedì 22 giugno 2020

Arsenal, giocatore positivo: isolato e in quarantena insieme ad altri due compagni

Sono al momento tre i giocatori dell'Arsenal che non sono stati in grado di allenarsi perché isolati secondo protocollo medico sanitario in vigore. Dopo la sconfitta della scorsa settimana contro il Manchester City sono arrivati anche gli esiti dei controlli e test, e uno di loro ha restituito un test Covid-19 positivo. Ma anche per gli altri due giocatori è scattata la quarantena di 14 giorni dopo che si è attestato che il positivo ha avuto contatti diretti con gli altri due compagni di squadra. Secondo i protocolli della Premier League, tutti e tre dovranno essere isolati e rimanere da soli fino a nuovi tamponi e alla negatività. I tre giocatori stanno bene, ha fatto sapere l'Arsenal che però non ha diramato i nomi dei calciatori coinvolti, risultano asintomatici, si sa solo che tutti e tre i calciatori oggi in isolamento, erano presenti alla partita giocata contro il City all'Ethiad Stadium.
Un contrattempo che però non frena né la Premier League né i Gunners grazie ai protocolli varati prima della ripresa del campionato che prevedono le mini-quarantene che coinvolgono solo i diretti interessati. Così per mister Arteta – che aveva contratto il coronavirus a marzo – è possibile preparare la prossima sfida in cui l'Arsenal dovrà far dimenticare in fretta il 3-0 subito contro il Manchester City di Guardiola. Una partita negativa sotto tutti i punti di vista con i londinesi in balìa dell'avversario. da https://www.fanpage.it/

sabato 20 giugno 2020

PL BRIGHTON-ARSENAL= 2-1



Goals. 68'Pepe, 75'Dunk, 95'Maupay,
Brighton. Ryan; Schelotto (Montoya 71'), Webster, Dunk, Burn; Propper, Bissouma; Mooy (March 45'), Gross (Connolly 71'), Trossard; Maupay.
Subs not used: Lamptey, Duffy, Stephens, Mac Allister, Murray, Button
Manager. Graham Potter
Arsenal. Leno (Martinez 40); Bellerin, Mustafi, Holding, Kolasinac; Guendouzi, Saka (Tierney 87'), Ceballos (Willock 88'); Pepe (Nelson 87'), Lacazette (Nketiah 78'), Aubameyang.
Subs not used: Ozil, Maitland-Niles, Martinelli, Medley
Manager. Mikael Arteta
Booked: Lacazette, 
Burn, Mooy
Referee: Martin Atkinson

Attendance. --
Table. 82.Liverpool, 60.Manchester City, 54.Leicester, 48.Chelsea, 46.Manchester United, 44.Sheffield United, 43.Wolverhampton, 42.Tottenham, 40.Arsenal..
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Rimonta da tre punti per il Brighton di Graham Potter che è riuscito a rovesciare in maniera completa l'esito del match giocato contro l'Arsenal. Per la squadra capitanata da Aubameyang il match ha vissuto momenti molto differenti dal punto di vista emozionale. Si è partiti dalla gioia per una possibile vittoria, alla tristezza causata da una sicura sconfitta. Tutto il contrario di quello che hanno provato in casa Brighton. Potter decide di schierare la sua squadra con un 4231; Arsenal che risponde con un 442 e come detto sono proprio gli uomini di Arteta a passare per primi al 68° minuto di gioco. La fase di gestione gara non è stata di certo però una passeggiata. Il Brighton infatti alza il baricentro, guadagna campo e inizia a creare pericoli alla difesa avversaria anche se ogni tanto offre il fianco al contropiede. La costante spinta offensiva porta al ribaltamento del punteggio. E' Maupay a firmare la rete del definitvo sorpasso. Il finale premia il Brighton che si impone per 2-1
Dopo un primo tempo senza reti, l'Arsenal è riuscita a portarsi in vantaggio con Nicolas Pépé al 68°, il Brighton ha risposto al 75° minuto con Lewis Dunk. Prima della rete finale che ha chiuso la partita nei minuti di recupero.
Fondamentale nella vittoria del Brighton il contributo di Mat Ryan, impegnato in diverse occasioni, e capace di essere decisivo con almeno 5 parate.
E' stata una partita combattuta, caratterizzata da un sostanziale equilibrio anche nelle statistiche. Il Brighton ha battuto più calci d'angolo (10-8). L'Arsenal, invece, ha avuto un maggior possesso palla (59%) e ha effettuato più tiri totali (13-9).
Gli ospiti hanno completato con successo più passaggi dell'avversario (421-256): si sono distinti Rob Holding (81), Mustafi (67) e Sead Kolasinac (54). Per i padroni di casa, Bissouma è stato il giocatore più preciso con 39 passaggi riusciti.
Neal Maupay è stato il giocatore che ha tirato di più per il Brighton: 4 volte di cui 2 nello specchio della porta. Per l'Arsenal è stato Pierre-Emerick Aubameyang a provarci con maggiore insistenza concludendo 7 volte, di cui 3 nello specchio della porta.
Nel Brighton, il centrocampista Yves Bissouma pur senza brillare è stato il migliore dei suoi per contrasti vinti (8 ma si contano anche 12 duelli persi). Per la stessa statistica, nelle fila dell'Arsenal, si è distinto il difensore Shkodran Mustafi con 8 contrasti vinti. da https://sport.sky.it/

mercoledì 17 giugno 2020

PL MANCHESTER CITY-ARSENAL= 3-0



Goals. 45+2'Sterling, 49'De Bruyne(p), 92'Foden,
Manchester City. Ederson, Kyle Walker, Eric Garcia, Aymeric Laporte (Fernandinho 70), Benjamin Mendy, Kevin De Bruyne (Rodri 70), Ilkay Gundogan, David Silva (Foden 65), Riyad Mahrez (B Silva 65), Gabriel Jesus, Raheem Sterling.
Subs not used: Carson, Aguero, Zinchenko, Sane, Otamendi.
Manager. Pep Guardiola
Arsenal. Bernd Leno, Hector Bellerin, Shkodran Mustafi, Pablo Mari (Luiz 24), Kieran Tierney, Matteo Guendouzi (Maitland-Niles 67), Granit Xhaka (Ceballos 8), Joe Willock (Nelson 67), Bakayo Saka, Eddie Nketiah (Lacazette 67), Pierre-Emerick Aubameyang.

Subs not used: Martinez, Kolasinac, Pepe, Martinelli
Manager. Mikel Arteta
Booked. Rodri, Tierney,

Red Card. Luiz,
Referee: Anthony Taylor
Attendance. ---
Table. 82.Liverpool, 60.Manchester City, 53.Leicester, 48.Chelsea, 45. Manchester United, 44. Sheffield United, 43.Wolverhampton, 41.Tottenham, 40.Arsenal..
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C’era grande attesa per City-Arsenal, big match alla ripresa della Premier League. Il maestro Guardiola, contro l’allievo Arteta. Obiettivi completamente diversi ma motivazioni comunque a mille. Per il City la necessità di blindare il secondo posto in classifica e prepararsi al meglio per quello che è diventato l’obiettivo primario della stagione, ovvero la Champions League. Per i Gunners una rincorsa a un posto in Europa che potrebbe, però, anche passare dall’FA Cup. Troppo divario, tuttavia, tra le due formazioni. L’esperto City (senza Aguero) contro il giovanissimo Arsenal di Nketiah, Willock e Saka ci ha messo un po’ prima di carburare e prendersi campo e match. Merito di Leno se i Gunners hanno chiuso il primo tempo con lo svantaggio di una sola rete. L’espulsione di David Luiz e il rigore segnato da De Bruyne hanno di fatto chiuso il match, prima della rete finale di Foden arrivata nel lunghissimo recupero (11 minuti) per via dell'infortunio a Eric Garcia.

Come detto, nel primo tempo, nella prima parte, i ritmi sono stati blandi, le due squadre si sono studiate e le occasioni sono mancate. La gara si è accesa dal 30’ in poi. C’è da dire che Arteta ha dovuto rinunciare troppo presto sia a Xhaka che a Mari, usciti entrambi per infortunio. E’ stato Sterling a dare imprevedibilità e velocità al gioco del City, Leno ha fatto gli straordinari proprio sull’esterno dei Citizens e su Gabriel Jesus ma nulla ha potuto al 2’ di recupero quando di nuovo Sterling si è presentato a tu per tu (dopo un clamoroso errore di David Luiz) e ha scagliato un tiro potentissimo che ha portato in vantaggio la squadra di Guardiola.
La ripresa si è aperta con lo stesso tema della fine del primo tempo. City in totale controllo del match. David Luiz ha sottolineato la sua disastrosa partita andando a stendere Mahrez lanciato a rete in area di rigore: rosso e penalty che De Bruyne ha sapientemente trasformato per il 2-0 che ha tolto ogni velleità di rimonta ai Gunners. La gara è dunque proseguita con l’obiettivo, da parte del City, di congelare il gioco e risparmiare energie preziose in vista degli impegni ravvicinati delle prossime settimane, per l’Arsenal l’obiettivo è stato quello di limitare i danni con l’inferiorità numerica. La girandola di sostituzioni ha dato respiro a qualche giocatore evidentemente un po’ affaticato. Un brutto scontro tra Ederson e Garcia ha generato ansia nel finale di gara. Il centrale del City è stato trasportato via in barella dopo diversi minuti. Nell’ampissimo recupero (11 minuti) c’è stata gloria anche per il giovane Foden che ha corretto in rete un pallone recapitatogli dal palo dopo una conclusione di Aguero. Il 3-0 ha definitivamente chiuso il match. Con questo successo, il City non consente al Liverpool di festeggiare la conquista della Premier in caso di vittoria contro l’Everton. Per l’Arsenal, l’operazione rimonta dovrà partire dalla prossima giornata.
da https://sport.sky.it/

ARTICOLO. Premier League, tutto pronto per la ripartenza: Liverpool a un passo dal titolo

Anche la Premier League è pronta al ritorno dopo il break forzato a causa della pandemia di coronavirus. Si comincia domani, 17 giugno, con due recuperi: Aston Villa-Sheffield Utd e, a seguire, l'atteso big match tra Manchester City e Arsenal. La conclusione è programmata per il 26 luglio mentre l'ultimo atto della stagione sarà la finale di FA Cup l'1 agosto. Gli ultimi nove turni assegneranno il titolo, i posti in Champions League, quelli in Europa League e le tre retrocessioni. Al Liverpool bastano altri 6 punti per tornare dopo 30 anni campione. Una ripresa che, ovviamente, avverrà seguendo rigide misure di sicurezza, con cinque sostituzioni permesse, stadi a porte chiuse, e tutte le gare verranno trasmesse in tv, alcune di esse anche in chiaro. Intanto ha dato esito negativo il secondo test a cui si è sottoposto il giocatore del Norwich risultato positivo al coronavirus la scorsa settimana. Il calciatore, ancora sconosciuto, aveva giocato in amichevole contro il Tottenham e ora sta osservando un isolamento di 7 giorni che gli farà saltare il ritorno in campionato della sua squadra impegnata venerdì in Premier League contro il Southampton.

La Premier è ferma alla 29esima giornata con il Liverpool vicinissimo a vincere quel titolo che, nonostante i grandi successi internazionali, in casa manca da 30 anni. La squadra di Klopp guida la classifica con 82 punti totali, con ben 25 lunghezze di vantaggio sul Manchester City di Guardiola secondo; quindi al Liverpool mancano 6 punti per la matematica conquista del titolo di campione d'Inghilterra. Al terzo posto c'è il Leicester con 53 punti, Chelsea quarto a quota 48 a chiudere per il momento la zona Champions. Segue il Manchester United a 45 punti, quindi Wolverhampton e Sheffield United appaiate a 43 in zona Europa League e a ruota il Tottenham (41) e l'Arsenal (40), inseguite dalla coppia Burnley e Crystal Palace (39 punti). Troviamo poi l'Everton di Ancelotti a 37, il Newcastle a 35 e il Southampton 34 prima della zona retrocessione che vede invischiate Brighton a 29, West Ham, Watford e Bournemouth a 27, Aston Villa a 25 e il Norwich con 21 punti.

Per le prime 12 partite di Premier, i giocatori non avranno i loro nomi sulla maglia, ma la scritta "Black Lives Matter". Lo slogan della protesta scatenata negli Stati Uniti dall'omicidio di George Floyd, sarà quindi sulla schiena dei calciatori del campionato inglese. Un badge "Black Lives Matter" apparirà inoltre su tutte le magliette da gioco per il resto della stagione, insieme al ringraziamento al personale sanitario per il lavoro svolto durante l'epidemia di Covid-19. A proposito di virus, da elogiare l'iniziativa del Manchester City di Guardiola con i giocatori che indosseranno una maglietta speciale con la dicitura "Cityzens Giving For Recovery" invece dei loro soliti sponsor. La scritta di riferisce a un gruppo che raccoglie fondi in questo periodo di emergenza per aiutare le comunità a rialzarsi dopo la pandemia.

Anche la Premier dovrà rispettare un rigido protocollo anti Covid. Al momento dell'ingresso in campo, se lo stadio è dotato di un solo tunnel, i giocatori ospiti precederanno quelli locali; i giocatori non dovranno allinearsi durante l'inno della Premier; non sono consentite le strette di mano; le panchine saranno ampliate per favorire il distanziamento sociale, attraverso sedili posizionati accanto ad esse e una nuova disposizione degli stessi; anche coloro che presidiano l'area tecnica devono mantenere le distanze sociali, rimanendo all'interno delle zone contrassegnate; non saranno presenti i raccattapalle; se un pallone dovesse andare in tribuna, l'arbitro deciderà se recuperarlo o meno, senza perdere troppo tempo; l'arbitro può consentire anche di usare palloni posizionati ai bordi del terreno di gioco; se giocatore ha bisogno di assistenza medica in campo, il personale medico del club deve indossare i dispositivi adeguati e appropriati; il direttore di gara garantirà due pause per il ristoro, a metà dei due tempi, che non devono durare oltre un minuto; ogni giocatore dovrà bere dalla propria bottiglia; gli allenatori possono impiegare cinque sostituzioni (per un massimo di tre interruzioni per squadra) e le squadre possono avere nove panchinari; il riscaldamento sarà permesso al massimo a tre panchinari per squadra; gli arbitri saranno controllati come i giocatori e seguiranno gli stessi protocolli; infine, il VAR sarà operativo e nella stanza VAR si rispetterà il distanziamento.
da https://www.repubblica.it/

giovedì 4 giugno 2020

Arsenal, Ozil fatto fuori dall'Adidas: è considerato in declino e scomodo (anche per il legame con Erdogan)

Il colosso tedesco ha deciso di non rinnovare l'accordo di sponsorizzazione con il centrocampista, che in sette anni gli ha fruttato quasi 20 milioni di euro, per le perplessità riguardanti la sua immagine pubblica e l'amicizia con il presidente turco
Dopo essere rimasto a piedi con la Mercedes, che nel 2018 ha chiuso il rapporto di sponsorizzazione, Mesut Ozil è rimasto pure a piedi nudi: l’Adidas ha infatti deciso di non rinnovargli il contratto come sponsor tecnico che scade in estate e che negli ultimi sette anni (lo aveva firmato nel 2013, quando giocava nel Real Madrid) gli ha fruttato 17,5 milioni di sterline (quasi 20 milioni di euro).
Secondo quanto riporta la Bild, la decisione del colosso sportivo tedesco, che è anche sponsor tecnico della Germania, sarebbe stata motivata dalle perplessità riguardanti l’immagine pubblica del centrocampista dell’Arsenal, fortemente intaccata anche a causa del suo rapporto con il controverso presidente turco Erdogan. Dopo essere stato immortalato al suo fianco prima del Mondiale 2018, Ozil aveva infatti ricevuto critiche a non finire da parte di molte associazioni per i diritti umani, cosa che non l’aveva però fermato dallo scegliere proprio il suo amico Erdogan come testimone di nozze lo scorso giugno, in occasione del matrimonio con Amine Gulse.
Non bastasse, a dicembre del 2019 la stella dei Gunners era stata coinvolta anche in una pesante polemica con la Cina per via del trattamento riservato ai musulmani uiguri, che aveva portato alla cancellazione della partita Arsenal-Manchester City, che doveva essere trasmessa in diretta nel paese asiatico e alla rimozione di Ozil dalla versione cinese di Pro Evolution Soccer 2020.
In realtà, almeno a leggere il Daily Mail, non sarebbero state queste controversie a sfondo politico la vera ragione alla base della decisione dell’Adidas di non estendere il contratto con Ozil: a pesare sul mancato rinnovo sarebbero infatti stati il suo ridotto appeal a livello internazionale (complice il ritiro dalla Nazionale tedesca nel 2018) e l’incertezza sul suo futuro all’Arsenal (ha il contratto in scadenza la prossima estate), uniti alla scelta dell’azienda di abbigliamento e articoli sportivi di legare il proprio nome a star emergenti (e dal passato meno ingombrante) come Callum Hudson-Odoi del Chelsea. da https://www.corriere.it/