giovedì 31 agosto 2017

Alexis Sanchez al Manchester City, è fatta: all'Arsenal 60 milioni di sterline

Ecco il botto finale. Inseguito, cercato, voluto fino all'ultimo. Alexis Sanchez si appresta a diventare un nuovo giocatore del Manchester City, ennesima figurina di lusso nella collezione di campioni a disposizione di Pep Guardiola. Come rivela il 'Mirror', a un anno dalla scadenza naturale del contratto, il campione cileno sta per lasciare l'Arsenal in cambio di una cifra colossale: 60 milioni di sterline, al cambio attuale quasi 65 milioni di euro. Da far impallidire il trasferimento al Monaco di Keita.
Wenger ha provato fino all'ultimo, almeno a parole, a trattenere Sanchez a Londra. Meglio perderlo a parametro zero tra 12 mesi, il sunto delle sue continue dichiarazioni. Ma la volontà dell'ex attaccante di Udinese e Barcellona, che più volte nelle scorse settimane ha dichiarato di voler giocare la Champions League, ha fatto la differenza. Così come ha fatto la differenza l'insistenza del Manchester City, ultima grande in corsa dopo l'abbandono di Bayern Monaco e PSG: qualche giorno fa i Citizens si erano visti respingere dall'Arsenal un'offerta di 50 milioni di sterline (circa 54 milioni di euro), ma oggi hanno fatto centro, trovando l'assenso dell'Arsenal per 55 milioni di sterline più 5 di bonus. Totale: 60 milioni potenziali. Un affare, per un giocatore altrimenti libero tra un anno. Dopo aver sonnecchiato per tutta la sessione estiva di mercato, acquisto di Lacazette a parte, l'Arsenal diventa dunque una delle grandi protagoniste del deadline day. Oggi i Gunners hanno perfezionato la cessione al Liverpool di Alex Oxlade-Chamberlain in cambio di 35 milioni di sterline e ora vogliono concedersi il lusso di spenderne addirittura 90 (sì, 90) per Thomas Lemar, 21enne gioiello del Monaco, uno dei protagonisti della scorsa stagione dei monegaschi. Proprio Lemar, al momento, blocca la partenza di Sanchez verso il City: due affari paralleli destinati prima o poi, e comunque entro poche ore, a incrociarsi. da http://it.eurosport.com/

mercoledì 30 agosto 2017

Liverpool, visite mediche per Oxlade-Chamberlain

Confermate le indiscrezioni inglesi che vi avevamo riportato in questi ultimi 4 giorni: non ci sarà il Chelsea bensì il Liverpool nel futuro di Alex Oxlade-Chamberlain. Secondo il Liverpool Echo, infatti, l’esterno classe 1993 ha sostenuto e superato le visite mediche per conto dei Reds, annuncio previsto per la giornata di domani. Operazione da 40 milioni di sterline, Klopp abbraccia Oxlade-Chamberlain… da http://www.alfredopedulla.com

martedì 29 agosto 2017

Calciomercato, Sanchez al Manchester City e Sterling all'Arsenal?

Il calciomercato è agli sgoccioli, ma l'inizio del campionato può fungere da catalizzatore per le ultime trattative tra i top club. A tener banco in Premier League c'è il contatto tra Manchester City e Arsenal. All'Etihad potrebbe arrivare Alexis Sanchez, mentre l'Emirates potrebbe avere in RaheemSterling il volto nuovo per la stagione appena cominciata.
Guardiola vuole sfruttare il malumore del cileno, manifestato a margine del pesante 4-0 incassato dai Gunners a Liverpool. El Niño Maravilla ha rifiutato di prolungare il suo contratto, esternando automaticamente la sua volontà di lasciare la squadra. Per dire addio a Londra e inserire Manchester in cima alle sue destinazioni, però, la dirigenza ha fissato la base economica per una trattativa ad oltre 70 milioni di sterline. 
Nonostante l'ampia disponibilità finanziaria dei Citizens, la strategia per arrivare a Sanchez include una pedina di scambio in grado di ammortizzare l'investimento. Sterling è il nome più indicato, nonostante le quotazioni in rialzo dopo il gol a tempo scaduto contro il Bournemouth. Inserire una contropartita tecnica, stando ai media inglesi, sarebbe il modo più rapido per convincere l'Arsenal a lasciar partire il suo numero 7.
Wenger deve fare i conti con la fuga dall'Arsenal. Oxlade-Chamberlain ha appena trovato l'accordo con il Chelsea, mentre Lucas Pérez, Gibbs e Mustafi attendono di conoscere il proprio futuro. Nel caso in cui il City dovesse aumentare la pressione su Sanchez, l'idea di poterlo rimpiazzare con una pedina in arrivo da Manchester potrebbe spingere il manager francese a considerare seriamente l'idea di chiudere la trattativa.
Se i Gunners devono quantificare precisamente il valore di Sanchez, lo stesso dovranno fare i Citizens con Sterling, in modo da aggiungere il conguaglio economico per arrivare al cileno. Nel 2015, al suo passaggio in Sky Blue, è costato 49 milioni di sterline: l'Arsenal accetterà la valutazione del Manchester City? La volontà dei giocatori, in questo caso, potrebbe fare la differenza nella riuscita dell'operazione. da https://www.foxsports.it

Arsenal, caos nello spogliatoio: i giocatori urlano contro Wenger

Prima erano solo i tifosi a spingere per l’addio, ma adesso ci si mettono anche i calciatori. La stagione è appena iniziata e, nonostante il successo nel Community Shield contro il Chelsea campione d’Inghilterra, Arsène Wenger è nuovamente al centro della critica. Dopo tre giornate l’Arsenal è già a -6 dalla capolista Manchester United e questo perché sono arrivate due sconfitte consecutive in trasferta contro Stoke City prima e Liverpool. In particolar modo il k.o. che pesa di più è soprattutto quello arrivato sul terreno di gioco dei Reds, visto il 4-0 finale. Una brutta figura che non è andata giù agli stessi giocatori dei Gunners che, come riporta il Daily Mail, nello spogliatoio di Anfield Road hanno urlato contro il proprio allenatore, reo di non cambiare mai la formazione, nemmeno nei momenti di difficoltà. Il manager francese, secondo il quotidiano inglese, avrebbe incassato in silenzio lo sfogo della sua squadra. Adesso la sosta per le Nazionali prima del rientro in campo contro il Bournemouth ancora a secco di punti in Premier League: obbligatoria la vittoria tra le mura amiche dell’Emirates Stadium, anche se ormai è rottura nell’ambiente londinese. da http://www.itasportpress.it

lunedì 28 agosto 2017

Arsenal, Wenger umiliato dal Liverpool: si torna a parlare di esonero

Eppure la stagione era iniziata come meglio non poteva: vittoria ai rigori nel Community Shield contro il Chelsea e poi il successo 4-3 in rimonta contro il Leicester City nella prima giornata di Premier League. Il rinnovo di contratto arrivato in estate sembrava aver dato nuova linfa ad Arsene Wenger, che si preparava a una nuova stagione da protagonista. 
Ma la storia è andata diversamente. L'Arsenal, infatti, dopo i tre punti nel primo turno di Premier, ha totalizzato due sconfitte esterne senza segnare neanche un gol. Prima l'1-0 sul campo dello Stoke City, successivamentela batosta rimediata ad Anfield contro un Liverpool in stato di grazia. Addio bel gioco, addio concentrazione, addio buoni propositi: i Gunners sono di nuovo al punto di partenza. 
Il primo imputato, come di consueto ormai, è Wenger, reo secondo molti tifosi di aver perso qualsiasi tipo di connessione con la spogliatoio e di conseguenza incapace di trasmettere alla squadra le proprie idee di gioco. Al di là del risultato, la partita contro i Reds ha evidenziato i reali problemi di una squadra come l'Arsenal: nessuna identità di gioco, calciatori svogliati, quasi rassegnati. 
La situazione però non sembra preoccupare più di tanto Wenger, che nel post partita di Anfield ha commentato in maniera schietta il momento del suo Arsenal. I cori dei tifosi e gli striscioni comparsi nel settore ospiti nel corso dei 90 minuti, li ha fatti passare per episodi marginali, che fanno parte di vicende come quella che sta travolgendo l'ambiente del club londinese. 
Siamo stati un avversario troppo facile per il Liverpool. Non c'è stato nulla che sia andato bene: fisicamente, tatticamente, tecnicamente e mentalmente. Non ci sono scuse ma neanche saprei dire il perché di questa disfatta. Le proteste dei tifosi fanno parte del calcio e di questo contesto in generale. Se sono io il problema, allora sono io il problema. Semplice.
Henry: "Volevo lasciare lo stadio"
Nel post partita, a condannare l'operato del manager francese, ci ha pensato anche Thierry Henry, che nel corso di uno dei suoi interventi televisivi ha ammesso: 
Volevo lasciare lo stadio. Ho dovuto dare le spalle al campo. Puoi perdere, ma non così. Non hanno dimostrato interesse, voglia e passione per la maglia. È brutto per i tifosi vedere questo, dai giocatori ci si aspetta tutt'altro tipo di prestazione. Penso tutto ciò sia vergognoso per un club e una squadra come l'Arsenal.  Un'altra stoccata a un allenatore che sembra non avere il controllo della situazione. Ora le voci di un possibile esonero tornano a farsi insistenti, ma anche lo scorso anno, nonostante si fosse toccato il fondo, alla fine Wenger era rimasto. Riuscirà anche stavolta a scamparla? da https://www.foxsports.it

domenica 27 agosto 2017

PL LIVERPOOL-ARSENAL= 4-0


Da una parte una squadra che si legittima – sempre senza Coutinho – al termine di una settimana di gloria (con il ritorno ufficiale in Champions League), dall’altra la crisi di un Arsenal che dopo 3 giornate dice già addio ai sogni di gloria della stagione. Il Liverpool di Klopp umilia i Gunners di Wenger con un poker di imbarazzante fattura. E non tanto per il numero dei gol subiti, quanto piuttosto per la messa in luce di limiti tattico-motivazionali inaccettabili per una squadra del blasone dell’Arsenal. Ad Anfield infatti i Gunners non ci capiscono veramente nulla, presi dentro in una difesa a tre senza senso e umiliati dal punto di vista dell’intensità e dello spirito. Insomma, l’Arsenal è quint’ultimo dopo 3 giornate e i punti fatti arrivano grazie al rocambolesco finale della prima giornata col Leicester. Il Liverpool di Klopp per ora invece conferma di fatto quanto già visto l’anno scorso: grande con le grandi, soprattutto quando l’intensità è quella vista oggi. Riuscirà ad esserlo anche con le piccole? Da questa risposta la chiave per capire se davvero potranno ambire al titolo.

Fin da subito si capisce come la difesa a 3 dell’Arsenal non possa andar lontano: il Liverpool infatti entra da ogni parte di campo, mentre i Gunners non riescono a muoversi difensivamente di squadra e non escono mai palla al piede sugli esterni, che con uno schieramento del genere in teoria dovrebbero portare i vantaggi. E così alla festa dei Reds partecipano tutti. Apre Firmino con un inserimento centrale di testa su cross di Gomez, raddoppia Mane con un contropiede da manuale in 4 tocchi. Poi servono un paio di parate di Cech e un paio di errori sotto porta del solito poco freddo Salah per non aggravare il bilancio dei Gunners già nel primo tempo.
Sanchez, messo in campo per la prima volta in stagione – e in Inghilterra si mormora anche l’ultima – non ne vede una, così come Ozil e la mediana, che in uscita è sempre presa dentro dal pressing degli uomini di Klopp. Il capolavoro però lo fa Bellerin, che al 57’ non controlla un pallone da ultimo uomo su corner a favore, dando il via al contropiede di Salah per il 3-0. Il sigillo finale, nel dominio totale del secondo tempo, è di Sturridge che 4 minuti dopo il suo ingresso in campo timbra di testa – su assist di Salah – il poker finale. da http://it.eurosport.com
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Goals. 17'Firmino, 40'Mane, 57'Salah, 78'Sturridge,
Liverpool: Karius 6: Gomez 8.5, Matip 7, Lovren 6.5, Moreno 7: Wijnaldum 7.5, Henderson 7, Can 8 (Grujic 83): Mane 8 (Sturridge 74), Firmino 8 (Milner 80), Salah 8. Unused subs: Ward, Alexander-Arnold, Klavan, Solanke. Manager: Jurgen Klopp 8 
ArsenalCech 5,Holding 5, Koscielny 5, Monreal 4: Oxlade-Chamberlain 4 (Lacazette 62, 4), Xhaka 4, Ramsey 5 (Coquelin 46, 5), Bellerin 4: Sanchez 4 (Giroud 62, 5), Welbeck 6, Ozil 3. Unused subs: Ospina, Mustafi, Kolasinac, Walcott. Manager: Arsene Wenger 3
Booked: Lovren 20, Gomez 23, Welbeck 22, Xhaka 40, Ozil 49, Holding 72
Referee: Craig Pawson 7
Attendance: 53,206
Table. 9. Manchester United, 7. Liverpool, Huddersfield, Manchester City, West Bromwich, 6. Chelsea, 5. Watford, Southampton...

sabato 19 agosto 2017

PL STOKE CITY-ARSENAL= 1-0


Il rocambolesco e pirotecnico successo all’esordio sul Leicester City – 4-3 in rimonta all’ultimo minuto – aveva spazzato la polvere sotto il tappeto. Ma è bastata la prima trasferta stagionale, all’Arsenal, per ritrovarsi immediatamente di fronte alla realtà dei fatti: questa squadra, difficilmente, potrà lottare per il titolo. La sentenza, già alla seconda giornata, la regala lo Stoke City, che riesce laddove il Leicester aveva ingenuamente fallito e con una partita di grande ordine e discreto cinismo beffa i Gunners 1-0. Arsenal contraddistinto da un infinito e sterile possesso – as usual – ma anche dall’assenza di un piano b. E così, lo Stoke, con un bel contropiede, punisce la squadra di Wenger rimettendola immediatamente di fronte ai proprio limiti. Sarà una lunga stagione. Vedremo se in qualche modo, l’alsaziano, troverà il modo di stimolare i suoi… così come la sua fantasia. Un primo tempo equilibrato e contraddistinto fin da subito da due tendenze: il possesso palla dell’Arsenal; la capacità di ripartire velocemente dello Stoke. Una trama che non porta a grandissimi situazioni da rete, anche se a farsi vedere è Butland con un paio di parate su Welbeck di tutto rispetto. Dal punto di vista arbitrale proteste per un tocco di mano di Pieters in area dopo una sponda aerea di Lacazette: il braccio è effettivamente largo, ma non sarà l’unico episodio sfavorevole ai Gunners.

A riposo si va però sullo 0-0 ma è nel giro di 2 minuti dopo la ripresa che la partita cambia. Jesè lancia un contropiede, Berahino – entrato nel primo tempo al posto dell’infortunato Shaqiri – ridà allo spagnolo il pallone coi tempi giusti e il diagonale dell’ex PSG è perfetto. Da quel momento lo Stoke si disinteressa di giocare e pensa solo a chiudere tutti gli spazi, che l’Arsenal – con troppa insistenza – cerca solo di perforare palla a terra. Il varo buono arriva a 20 dalla fine quando Giroud trova un tocco geniale che Lacazette scaraventa in porta, ma il guardalinee alza la bandierina per un fuorigioco inesistente. E’ la prima – e unica – vera palla gol dei Gunners. Una beffa che si prolungherà fino al 95’, quando dall’assedio finale non arriverà nulla di più che un colpo di testa pericoloso del solito Giroud. da http://it.eurosport.com
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Goal: Jese 47 
Stoke: Butland 9; Zouma 7.5, Shawcross 6.5, Cameron 6.5; Diouf 5.5, Allen 6.5, Fletcher 7.5, Pieters 6 (Martins Indi 89); Shaqiri 5 (Berahino 25), Jese 8.5 (Ramadan 71); Choupo-Moting 6 Subs not used: Grant; Johnson, Crouch, Bojan
Arsenal: Cech 6.5; Mustafi 6, Monreal 5, Kolasinac 6 (Giroud 66); Bellerin 6.5, Ramsey 6.5, Xhaka 5.5 (Iwobi 78), Oxlade-Chamberlain 8; Ozil 5.5, Welbeck 5.5; Lacazette 5.5 (Walcott 78)
Subs not used: Ospina, Mertesacker, Coquelin, Elneny
Booked:-
Attendance: 29.459

giovedì 17 agosto 2017

Arsenal, Dangote tratta l'acquisto del club e annuncia "Caccerei subito Wenger"

La stagione dell'Arsenal si è aperta in maniera positiva con la conquista della Community Shield ai danni del Chelsea e con la rocambolesca vittoria alla prima giornata di campionato contro il Leicester: eppure c'è chi resta convinto dell'idea che Arsene Wenger debba farsi da parte dopo 21 anni alla guida dei 'Gunners'.
Il tecnico francese è il più longevo d'Europa ma molti tifosi londinesi hanno chiesto la sua testa in virtù delle ultime deludenti stagioni, tra cui soprattutto l'ultima che si è conclusa con il mancato accesso al playoff di Champions League.
Ad essere fermamente convinto di ciò è anche Aliko Dangote, miliardario nigeriano considerato l'uomo più ricco d'Africa: a breve dovrebbe presentare la sua offerta per l'acquisto dell'Arsenal, così come anche diversi altri uomini d'affari interessati a rilevare la maggioranza del club. Lo stesso Dangote ha spiegato a 'Bloomberg' i propri piani futuri in caso di successo dell'operazione, facendo intendere il suo scarso feeling con Wenger:"La prima cosa che farei è quella di cacciarlo subito. Ha fatto cose molto buone ma è arrivato il momento che anche qualcun altro possa avere la sua fortuna".
Per l'offerta bisognerà però aspettare la costruzione di una raffineria a Lagos:"Sono sicuro che in caso di buoni argomenti l'acquisto del club sarà più che possibile. Parliamo di una grande società che però potrebbe essere gestita ancora meglio, in ogni caso ci proverò". da http://www.goal.com/

Wenger si rassegna e perde Sanchez, ma la prossima stagione

Quello di Alexis Sanchez è stato uno dei nomi più caldi in assoluto nel corso di questa sessione di calciomercato. L’attaccante cileno infatti, complice anche un contratto che scadrà nel 2018, è stato accostato ad alcuni tra i più grandi club europei, tra i quali il Manchester City ed il PSGEl Niño Maravilla non ha mai nascosto la sua volontà di lasciare l’Arsenal, a quanto pare però, dovrà attendere ancora qualche mese prima di poter salutare definitivamente Londra. Arsene Wenger infatti, parlando della situazione legata a Sanchez, ha svelato: “Il suo rinnovo? Al momento non siamo riusciti a fare progressi su questo fronte. Adesso è semplicemente un giocatore all’ultimo anno di contratto che sta preparando la nuova stagione”.
L’Arsenal è quindi pronto a perdere il giocatore a parametro zero: “Questa sarà purtroppo la conseguenza di quanto sta accadendo, io però devo fare dei discorsi legati all’aspetto finanziario ed altri legati al campo. Di solito è meglio trovare un compromesso ma in questo caso non è possibile. Darò priorità all’aspetto sportivo”. da http://www.goal.com/

martedì 15 agosto 2017

Arsenal-Chelsea, vicino l'ok per Chamberlain: 39 milioni di euro per Wenger

Il Chelsea è pronto a mettere a disposizione di Antonio Conte un nuovo esterno offensivo, con un giocatore in particolare ormai a un passo. Trattasi di Alex Oxlade-Chamberlain, classe '93 dell'Arsenal per il quale iBlues dovrebbero mettere sul tavolo circa 39 milioni di euro per strappare ilsì dei Gunners. Questo quanto presentato da The Sun, che specifica che l'affare è da considerare in via di definizione. da https://www.tuttomercatoweb.com

venerdì 11 agosto 2017

PL ARSENAL-LEICESTER CITY= 4-3




È finalmente tempo di Premier. La stagione si annuncia come una delle più equilibrate degli ultimi anni, sull’asse Londra (Chelsea e Tottenham) - Manchester (City e United). L’Arsenal e il Liverpool appaiono appena un gradino più in basso, ma i Gunners inaugurano l’edizione 2017-18 con un’emozionante vittoria in rimonta (4-3) nell’anticipo sul Leicester City.
Privi della propria difesa titolare e con Sanchez che fluttua tra un mal di stomaco e un mal di pancia, i biancorossi della capitale partono come meglio non potrebbero e al 2’ l’incornata del debuttante Lacazette sul centro di Elneny non dà scampo a Schmeichel. Le Volpi rispondono in un battibaleno: passano sessanta secondi e l’obiettivo della Roma Mahrez mette di poco a lato; al 5’ però Cech, dopo una sua uscita fuori tempo, deve raccogliere il pallone in fondo al sacco a seguito di una sponda di Maguire e della deviazione vincente sempre di testa di Okazaki. Gli uomini di Wenger controllano la partita, potrebbero passare due volte con Welbeck e poi con Kolasinac, ma al primo errore sono puniti. Xhaka regala palla a centrocampo e sull’asse Albrighton-Vardy arriva il tocco vincente dell’attaccante degli ospiti al 29’. L’Arsenal barcolla e Okazaki per poco non li punisce di nuovo. Dopo un mani di Ndidi non sanzionato in area, i Gunners hanno un guizzo allo scadere della prima frazione di gioco: la conclusione di Lacazette è ribattuta, la palla schizza tra Kolasinac e Welbeck e il numero 23 dei padroni di casa buca Schmeichel.
A inizio ripresa i londinesi si fanno sorprendere dai gemelli del gol con la maglia del Leicester. Mahrez costringe Cech in angolo e al 56’ sull’assist dalla bandierina del franco-algerino Vardy, lasciato libero dai padroni di casa, devia di testa in rete. L’Arsenal fatica, s’ingarbuglia, l’Emirates mormora. Wenger cambia tutto: modulo, passando alla difesa a quattro con un poker di giocatori offensivi, e interpreti inserendo Ramsey e Giroud. E sono proprio il gallese (83’) e il francese (85’) a regalare ai Gunners i tre punti. In entrambi i casi l’uomo dell’ultimo passaggio è Xhaka. L’inizio di contestazione è messo da parte, le grida “Wenger out” sono rimpiazzate dalla note di un festoso “Hey Jude”: per la seconda volta in otto anni l’Arsenal inizia la Premier con il piede giusto. da http://www.gazzetta.it/
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Goals: 2'Lacazette, 5'Okazaki, 29'Vardy, 45'Welbeck, 56'Vardy, 83'Ramsey, 85'Giroud,
Arsenal: Cech 5, Holding 5 (Giroud 67, 7), Monreal 6, Kolasinac 7; Bellerin 6, Xhaka 6, Elneny 6 (Ramsey 67, 7), Oxlade-Chamberlain 7; Ozil 5, Welbeck 7 (Walcott 75, 6); Lacazette 8. Subs: Ospina, Iwobi, Mustafi, Coquelin. Manager Wenger: 8
Leicester City: Schmeichel 7, Simpson 6, Morgan 6, Maguire 7, Fuchs 6, Ndidi 7, James 7 (Iheanacho 82, 6); Mahrez 7, Okazaki 7 (Amartey 70, 6), Albrighton 7; Vardy 8
Subs: Chilwell, Gray, Iheanacho, King, Hamer, Slimani Manager: Shakespeare: 7
Booked: Morgan 
Referee: Mike Dean 7
Attendance: 59,387

martedì 8 agosto 2017

L’Arsenal pensa ad un cambio di maglia: addio Puma, Adidas in pole

L’Arsenal pensa ad un cambio di maglia. O meglio, di sponsor: troppi pochi i ricavi che incassa da Puma rispetto alle avversarie in Premier League.
L’accordo con Puma, firmato nel 2014 con scadenza fissata nel 2019 dopo oltre 20 anni di partnership con Nike, porta nelle casse dei Gunners circa 30 milioni di sterline, il puù alto contratto di sponsorizzazione firmato da Puma nel calcio. Non abbastanza, pensano dalle parti dell’Emirates Stadium, se si considera quanti ricevono le altre big della Premier: il Chelsea, dal nuovo contratto con Nike, riceve circa 60 milioni di sterline l’anno, mentre lo United da Adidas ne incassa 75 a stagione. E il Tottenham, che ha appena iniziato la sua partnership con Nike (che produce le divise anche del Manchester City), ne incassa 30, esattamente quanto l’Arsenal. Una cifra, così, ritenuta troppo bassa. Secondo quanto riporta il Mirror, quindi, in casa Gunners l’idea sarebbe di ripetere quanto fatto dal Chelsea: ovverosia terminare in anticipo il contratto per firmare uno più vantaggioso con un’altra azienda di abbigliamento sportivo.
Se addio a Puma sarà, in pole per sostituirla ci sarebbe Adidas: tuttavia, Puma mantiene sempre il diritto per rinegoziare l’affare, se l’Arsenal preferirà non andare a rottura anticipata e terminare l’accordo con Puma fino al 30 giugno 2019. L’obiettivo dell’Arsenal è quello di raddoppiare gli attuali incassi, considerando appunto che l’attuale contratto viene ritenuto ben al di sotto del valore di mercato per un club come quello di Arsene Wenger. Un accordo che potrebbe anche essere favorito dalla presenza di alcune campioni legati ad Adidas già in squadra, come Mesut Ozil, Danny Welbeck e Theo Walcott, mentre un uomo Nike come Alexis Sanchez pare sempre più vicino a lasciare Londra (ma forse non la Premier League). da http://www.calcioefinanza.it/

domenica 6 agosto 2017

CS ARSENAL-CHELSEA= 1-1 a.p. 4-1



L'Arsenal conquista il Community Shield al termine di una partita combattutissima e sempre sul filo dell'equilibrio. Fatale per i ragazzi di Antonio Conte la lotteria dei rigori, con due errori di fila dal dischetto che segnano il destino dei Blues. L'allenatore italiano recrimina però soprattutto per aver incassato la rete del pareggio a dieci minuti dal termine, dopo aver conquistato il vantaggio a inizio ripresa e aver controllato senza particolari affanni l'offensiva dei Gunners per tutto il secondo tempo. La squadra di Wenger si è fatta maggiormente apprezzare nella prima parte di gara, ma la sorte ha voluto che la rete di Kolasinac, arrivato in estate a parametro zero dallo Schalke 04, arrivasse nel momento di maggiore sfiducia. Per il francese è il 17° trofeo vinto in carriera alla guida dell'Arsenal. L’Arsenal parte subito fortissimo e nei primi dieci minuti va per tre volte vicina alla rete. A creare il panico nella difesa dei Blues è Iwobi che effettua due pericolose percussioni in area: nella prima arriva fino in fondo e crossa in mezzo dove Kantè, con un involontario tocco di braccio, evita che la sfera finisca preda di Lacazette. Dopo invece fa tutto da solo e serve un’uscita bassa di Courtois per mantenere il punteggio sullo 0-0. Nel mezzo ghiotta opportunità anche per Welbeck che di testa non riesce ad angolare la conclusione. La pressione dei ragazzi di Wenger torna a farsi sentire a metà primo tempo ed è qui che arriva l’occasione più importante dei primi 45 minuti. Lacazette, l’uomo più atteso in casaGunners, raccoglie palla dal limite dell’area e la piazza a giro sul secondo palo, trovando un clamoroso palo. Nella seconda parte della prima frazione di gioco il Chelsea prende le misure agli avversari, cresce d’intensità e va a sua volta vicina al vantaggio con Pedro che scarica un violento sinistro su cui Cech è costretto a volare e respingere in angolo. La ripresa propone un copione opposto: è il Chelsea a partire arrembante, tant’è che dopo due minuti trova la rete del vantaggio grazie a Moses che sbuca in mezzo alla difesa e in anticipo batte Cech. Neanche il tempo di festeggiare che Batshuayi va vicino al raddoppio ma il suo tiro è debole. L’Arsenal accusa il colpo e, nonostante la buona volontà, non riesce a rendersi pericoloso dalle parti di Courtois. Il portiere vive sogni tranquilli anche grazie all’ottima copertura del terzetto di difesa che non lascia passare nulla. Serve un’invenzione di Xhaka per smuovere la situazione. Lo svizzero mira l’angolo da oltre 30 metri ma trova uno straordinario Courtois a dirgli di no. Il forcing dei Gunners aumenta e a 10 minuti dalla fine arriva la svolta della partita. Pedro interviene in ritardo su Elneny e l’arbitro lo espelle. Sulla punizione poi nasce il pari dell’Arsenal: cross sul secondo palo con Kolasinac che svetta più in alto di tutti trovando il gol al debutto e regalando l’1-1 alla squadra di Wenger. Nel finale di gara il Chelsea, nonostante l’inferiorità numerica, manca per questione di centimetri il gol vittoria con il colpo di testa di Morata, entrato da pochi minuti al posto di Batshauyi. Si va così ai calci di rigore ed è proprio lo stesso centravanti ex Juve e Real, insieme al portiere Courtois, a fallire dal dischetto consegnando il trofeo nelle mani dell’Arsenal, al 15° successo nella competizione. da https://sport.sky.it/
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Goals. 46'Moses, 83'Kolasinac
Arsenal: Cech; Holding, Mertesacker (Kolasinac 33), Monreal; Bellerin, Elneny, Xhaka, Oxlade-Chamberlain; Welbeck (Nelson 88), Lacazette (Giroud 66), Iwobi (Walcott 66). Unused subs: Ospina, Maitland-Niles, Willock. Manager: Arsene Wenger 
Chelsea: Courtois; Azpilicueta, David Luiz, Cahill; Moses, Fabregas, Kante, Alonso (Rudiger 79); Willian (Musonda 82), Batshuayi (Morata 74), Pedro. Unused subs: Caballero, Christensen, Scott, Boga. Manager: Antonio Conte 
Bookings: Azpilicueta 13, Alonso 35, Willian 36, Bellerin 16 
Red Card: Moses 82 
Penalty: Cahill (goal), Walcott (goal), Monreal (goal), Cortois (missed), Morata (missed), Chamberlain (goal), Giroud (goal),
Referee: Bobby Madley
Attendence: 83.325

venerdì 4 agosto 2017

Arsenal, pronta una nuova offerta per Lemar

L'Arsenal torna alla carica per Thomas Lemar. L'esterno francese è un obiettivo di mercato di Gunners da diverso tempo, ma il Monaco fa muro e ha già rifiutato due offerte da 30 e 40 milioni di sterline. Wenger non molla ed è pronto ad effettuare una nuova proposta da 50 milioni di sterline. da https://www.tuttomercatoweb.com