domenica 30 novembre 2008

PL CHELSEA-ARSENAL= 1-2

Gol. Djourou 31 (og) van Persie 59 van Persie 62
Chelsea: Cech, Bosingwa, Ivanovic, Terry, Cole, Mikel (Malouda, 69 ) , Deco (Stoch, 81 ) , Ballack, Lampard, Kalou, Anelka Subs not used: Hilario,Bridge,Ferreira,Mineiro,Alex, Arsenal: Almunia, Sagna, Gallas, Djourou, Clichy, Denilson, Fabregas, Song, Nasri, Adebayor ( Bendtner, 83 ) , van Persie Subs not used: Fabianski, Vela, Ramsey, Silvestre, Wilshere, Gibbs,
Bookings: Ivanovic , Terry (Chelsea)
Attendance: 41760
Referee: M L Dean (Wirral)

mercoledì 26 novembre 2008

CL ARSENAL-DINAMO KIEV= 1-0

(AGM-DS) L’Arsenal batte 1-0 la Dynamo Kiev e va agli ottavi. Primo tempo dominato dai londinesi almeno per quanto riguarda il possesso palla e la mole di gioco prodotta ma in realta` i Gunners non riescono quasi mai a rendersi pericolosi. Una buona Dynamo tiene bene il campo non concedendo nulla in difesa non volendo essere l’agnello sacrificale della serata. I londinesi partono molto bene manovrando a centrocampo con scioltezza ed arrivando presto in zona gol con Ramsey che nel giro di due minuti (7’ e 8’) ha due ghiotte occasioni. L’Arsenal preme e con Van Persie al 18’ arriva a calciare in porta su punizione ma Bogush non ha problemi. Al 35’ Van persie ha la piu` netta delle occasioni ma il suo tiro a botta sicura viene respinta con una mano dal portiere ucraino. Al 38’ l’occasione piu` clamorosa del primo tempo capita sui piedi della Dynamo con Bagoura che prende il tempo a Gallas e tira senza guardare, il suo tiro s’infrange contro il palo. L’Arsenal reagisce prendendo possesso del campo ma non riuscendo a produrre nulla di pericoloso se non sulla punizione di Van Persie al 40’ dove Silvestre che s’inserisce all’ultimo devia di ginocchio alto sulla traversa. Il primo tempo si conclude con i Gunners in avanti e il gol giustamente annullato a Gallas per fuorigioco.Nella ripresa la Dynamo esce dagli spogliatoi piu` mobile anche se e` l’Arsenal con Van Persie al 49’ a vedersi ribattere due volte la conclusione da buona posizione ad andare vicina al gol. La reazione della Dynamo arriva con Bagoura al 54’, il suo diagonale insidioso e` fuori di poco e al 56’ con Aliyev ma Almunia neutralizza. La partita sembra prendere la via del pari, anche perche` la Dynamo molto arcigna in difesa crea una diga insormontabile e i londinesi non trovano quasi mai sbocchi. Al 77’ Milevsky ha l’occasione della partita ma Almunia si supera parando da distanza ravvicinata la sua botta violenta. Cosi` quando si ha la sensazione che il pari che aleggia nell’aria si stia per materializzare, all’ 86’ la rete della svolta. Lancio illuminate di Fabregas che per Bendtner che controlla e di sinistro trafigge nell’angolo Bogush. L’Arsenal cosi` si qualifica con un turno d’anticipo.
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Arsenal: Almunia, Djourou, Gallas, Silvestre, Clichy, Denilson, Fabregas, Song Billong, Ramsey (Bendtner 68), Vela (Wilshere 77), Van Persie. Subs Not Used: Fabianski, Gibbs, Hoyte, Merida, Simpson. Booked: Van Persie, Bendtner.
Goals: Bendtner 87.
Dynamo Kiev: Bogush, Betao, Diakhate, Asatiani, El Kaddouri, Eremenko, Vukojevic, Ghioane, Aliev, Milevskiy, Bangoura. Subs Not Used: Shovkovskiy, Dopilka, Sablic, Correa, Shatskikh, Cernat, Yarmolenko.
Sent Off: Aliev (89).
Booked: Milevskiy, Asatiani, Aliev.
Att: 59,374
Ref: Alain Hamer (Luxembourg).

martedì 25 novembre 2008

Pre-match: Dinamo Kiev

(AGM-DS) L’Arsenal vuole centrare la qualificazione agli ottavi con uan giornata d’anticipo. Gli inglesi, che guidano la classifica del girone G, con una vittoria si aggiudicherebbero il passaggio del turno. Piu` complicato invece il discorso per quanto riguarda la Dinamo Kiev che sarebbe eliminata in caso non dovesse vincere a Londra, e il Porto dovesse superare il Fenerbahce. I precedenti in Inghilterra sono tutti in favore degli uomini di Wenger che hanno battuto per 1-0 la Dinamo Kiev nella fase a gironi della Champions 2003-04, mentre nella stagione 1998-99 la gara si era chiusa sull’1-1. Questo e` l’unico risultato positivo della ottenuto dalla Dinamo Kiev in 7 match giocati in Inghilterra. Se guardiamo invece il computo totale delle sfide tra l’Arsenal e formazioni ucraine il bilancio e` meno favorevole per i londinesi che in 7 gare hanno ottenuto 2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte.

sabato 22 novembre 2008

PL MANCHESTER CITY-ARSENAL= 3-0

Gol. Ireland 45 Robinho 56 Sturridge 90 (p)
Man City: Hart, Zabaleta, Richards, Dunne, Garrido, Wright-Phillips, Ireland, Kompany, Vassell (Elano, 73 ) , Robinho (Hamann, 82 ) , Benjani (Sturridge, 88 ) Subs not used: Schmeichel,Onuoha,Evans,Ben-Haim,
Arsenal: Almunia, Hoyte ( Ramsey, 60 ) , Djourou, Silvestre, Clichy, Nasri, Denilson, Song, Diaby ( Vela, 69 ) , van Persie, Bendtner Subs not used: Fabianski, Wilshere, Gibbs, Lansbury, Simpson,
Bookings: Song (Arsenal)
Attendance: 44878
Referee: A G Wiley (Staffordshire)

venerdì 21 novembre 2008

Gallas contro i compagni, striglia i giovani.

Vive un momento delicatissimo l'Arsenal, dopo la sconfitta casalinga contro l'Aston Villa nell'ultimo turno di campionato staccato di 9 punti dalla coppia di testa Chelsea e Liverpool. Alla vigilia del match sul campo del Manchester City, in quello che è già un incontro chiave per il proseguo della stagione, è molto duro lo sfogo del capitano William Gallas. "Non siamo abbastanza coraggiosi in partita, credo che dovremmo essere come i soldati - le parole del difensore francese dei Gunners -. Essere campioni significa lottare ogni settimana, non arrenderci mai".Gallas in particolare punta il dito contro alcuni compagni, più giovani d'età, che in campo non rispettano gli altri componenti della squadra. "Non è possibile insultare un compagno durante la partita. Voglio difendermi senza però fare nomi perché ho 31 anni - conclude il capitano dell'Arsenal, che non vince un trofeo dal 2005 quando conquistò la Coppa d'Inghilterra - e non è accettabile che ragazzi più giovani si permettano determinati commenti".

sabato 15 novembre 2008

PL ARSENAL-ASTON VILLA= 0-2

Gol. Clichy 70 (og), Agbonlahor 80
Arsenal: Almunia, Sagna (Toure, 71 ) , Gallas, Silvestre, Clichy, Walcott, Fabregas, Denilson, Nasri, Diaby (Adebayor, 61 ) , Bendtner (Vela, 68 ) Subs not used: Fabianski,Ramsey,Song,Djourou,
Aston Villa: Friedel, Cuellar, Laursen, Davies, Young, Young, Sidwell, Petrov, Barry, Milner, Agbonlahor Subs not used: Guzan, Harewood, Carew, Knight, Salifou, Reo-Coker, Gardner, Bookings: Denilson , Fabregas (Arsenal) Agbonlahor , Barry , Friedel , Sidwell (Aston Villa) Attendance: 60047
Referee: M A Riley (W. Yorkshire)

martedì 11 novembre 2008

LC ARSENAL-WIGAN= 3-0

English League Cup - Round 4 - KO 19:45
Gol. Simpson 42 Simpson 66 Vela 70
Arsenal: Fabianski, Hoyte, Song, Djourou, Gibbs, Wilshere (Bischoff, 76 ) , Randall, Ramsey, Merida, Simpson (Lansbury, 76 ) , Vela (Rui Fonte, 84 ) Subs not used: Mannone,Coquelin,,Frimpong,
 Wigan: Kirkland, Cattermole ( Brown, 67 ) , Boyce, Bramble, Melchiot, Valencia, Koumas ( Camara, 58 ) , Palacios, De Ridder, Figueroa, Zaki Subs not used: Kingson, Taylor, Scharner, Kilbane, Cywka,
Bookings: Ramsey (Arsenal)
Attendance: 59665
Referee: Steve Tanner (Somerset)

My Tour: 2008 Arsenal-Manchester United



Partenza venerdi 7 di mattina, presto come al solito.. in modo che alle 8.30am eravamo già a Stansted Airport dove mi sono incontrato con l'amico Luca di Pisa, alle 9.30am già eravamo a Finsbury Park, prima tappa in un Arsenal Shop.. di seguito l'Emirates (ah scusate il "Grove") scendiamo alla fermata di Holloway Road, volevo vedere questa parte di zona che costeggia lo stadio e che fino a tre anni fà era preclusa e sconosciuta a quasi tutti noi.. visto che un ponte (anzi due) non esistevano e per arrivarci era più complicato e poi perche' mai saremmo dovuto andare fin laggiù?Solita visita intorno ad Highbury oramai sempre piu' "Stadium Square" ma con piacere notiamo che rimaranno sempre ben visibili ed indelebili alcune caratteristiche e stemmi dell'Arsenal. vabbe' meglio andare..Pomeriggio in centro anche perche' i negozi per qualche acquisto sono lì..Serata spettacolare, un nostro amico inglese Mick dopo averci rimpizzato abbondantemente di birra ci porta a casa dell'amico Keith (N°1 Gooner fan), un vero esaltato e "pazzo" dei nostri da sempre, la sua casa le foto lo testimonieranno è un secondo museo dell'Arsenal, 10 giorni prima c'era stato anche Adebayor, rimanendo anche lui affascinato.. un grande (Keith naturalmente)! La serata finisce.. indovinate? al pub!Sabato mattina sveglia presto e dopo un'abbondante colazione ci dirigiamo verso lo stadio, purtroppo il match inizierà alle 12.45am inglesi (troppo presto!) e questo non ci permetterà di avere un pre-match come speravamo.. Incontriamo altri quattro amici del Italian Gooners il nostro club, tra cui c'è il mitico Elio e l'altro mitico.. Teo, peccato che il tempo a disposizione per scambiare due chiacchere e condividere più pinte è poco e subito dopo dobbiamo dividerci perche' abbiamo i posti lontano.. La partita.. sapete com'è andata a finire e sono l'ultima persona che possa ralazionarvela (neanche mi piace farlo), ma posso dire che è stato tutto emozionante ed in un certo senso inaspettato, non credevo possibile la vittoria invece.. i nostri giovani leoni mi hanno stupito, emozionato.. hanno vinto! Vittoria che meritava un bel festeggiamento al pub, dove dietro al bancone faceva bellavista la nostra sciarpa "Italian Gooners", fino alle 2 di mattina.. finche' sfiniti un taxi ci riportava a Stansted a prendere i primi aerei in partenza per Roma e Pisa la domenica mattina..

sabato 8 novembre 2008

PL ARSENAL-MANCHESTER UNITED= 2-1


(AGM-DS) - L’Arsenal torna al successo imponendosi per 2-1 all`Emirates Stadium sul Manchester United nel big-match del 12° turno. A decidere un confronto dai buoni contenuti tecnici e agonistici e` Samir Nasri. Il nazionale francese, dopo un avvio di gara favorevole agli ospiti (ghiotta occasione sprecata da Rooney), sblocca, complice una deviazione di Gary Neville, il risultato al 22’ e concede il bis in apertura di ripresa a conclusione di un’elaborata manovra dei Gunners rifinita ottimamente da Fabregas. Il Manchester United si spinge con decisione in avanti ma la pressione consente ai Red Devils (scavalcati ora in classifica al terzo posto proprio dagli storici rivali) di ridurre solamente le distanze al 90’ con Da Silva.
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Arsenal: Almunia (Fabianski 78), Sagna, Gallas, Silvestre, Clichy, Walcott (Song Billong 77), Fabregas, Denilson, Nasri, Diaby (Toure 86), Bendtner.Subs Not Used: Vela, Ramsey, Wilshere, Djourou. Booked: Gallas, Sagna, Clichy.
Goals: Nasri 22, 48.
Man Utd: Van der Sar, Neville (Rafael Da Silva 63), Ferdinand, Vidic, Evra, Ronaldo, Anderson (Giggs 72), Carrick, Park, Rooney (Tevez 77), Berbatov.Subs Not Used: Kuszczak, Nani, O'Shea, Evans. Booked: Evra, Carrick.
Goals: Rafael Da Silva 90.
Att: 60.106
Referee: Howard Webb (S Yorkshire).

giovedì 6 novembre 2008

Arsenal, un modello in crisi?

Ci sono dei sintomi che fanno pensare che anche sostenitori appassionati e fedeli come quelli dell’Arsenal stiano attraversando un momento di freddezza nei confronti della squadra del cuore. Lo stesso Arsène Wenger ha lamentato che certe volte l’Emirates sembra una biblioteca, da quanto è tranquillo . Le cause di questo “raffreddamento” sono molteplici.1. Aragoste allo stadioIn primo luogo, molti tifosi non hanno ancora digerito il passaggio da uno stadio tradizionale ad uno ipermoderno. Per carità, ad essere onesti l’Emirates è un capolavoro di architettura moderna, ha il pregio di essere rimasto nel quartiere di Islington, dove dal 1913 batte il cuore dell’Arsenal (che in precedenza era localizzato a Sud del Tamigi, in zona Woolwich) e di avere rivitalizzato con strutture avveniristiche un insediamento ferroviario abbandonato.Forse però i veri Gooners, quelli che erano abituati a cantare in piedi sulle terraces di Highbury, meglio se sotto la pioggia, non apprezzano troppo uno stadio con una tale quantità di negozi, bar, ristoranti, ed altre di quelle comodità che al Nord, per schernire, chiamano “southern softies”, cioè più o meno sciccherie per fricchettoni del Sud. Sicuramente molti degli attuali tifosi non sono gli stessi che frequentavano Highbury. Inoltre, non si capisce a chi siano stati destinati i 20.000 posti in più che l’Emirates presenta rispetto al vecchio Highbury, visto che continua ad essere difficilissimo trovare un biglietto per la partita (anche se le presenze stanno diminunendo); probabilmente i biglietti in più vengono forniti a una clientela (uso il termine non a caso) superselezionata di bancari della City, invitati da qualche sponsor, che passano il tempo a gustare sandwich all’aragosta commentando l’andamento della Borsa e probabilmente si domandano perchè in campo c’è un uomo vestito di nero con una bandierina in mano. Insomma la fan-base sta in parte cambiando, ma non è da questi spettatori in giacca e cravatta che può venire un caldo sostegno alla squadra.2. Niente Arsenal, siamo inglesiUn altro motivo per cui è difficile ritrovare l’antico entusiasmo per questo Arsenal è che la squadra non ha una spina dorsale di giocatori inglesi (o comunque britannici), che giochino col cuore e siano attaccati alla maglia. I francesi e gli africani, quando sono bravi (come perlopiù quelli dell’Arsenal sono), vanno benissimo, ma i successi (anche delle squadre di Wenger) venivano garantiti da gente come Tony Adams, Ray Parlour, David Seaman, Ian Wright, gente che nei momenti di difficoltà sapeva buttare il cuore oltre l’ostacolo, mentre molti giocatori di adesso (lodevoli eccezioni Clichy e Sagna, due leoni) giocano solo per sè e se la squadra affonda in un campo minore preferiscono tentare il colpo di tacco piuttosto che il tackle (ogni riferimento a Van Persie è puramente voluto). Avere un pout pourri di lingue, culture, e nazionalità è molto bello e molto romantico, ma a volte basterebbe solo che qualcuno urlasse, possibilmente in inglese, chi deve marcare chi sui calci d’angolo. Basterebbero tre o quattro giocatori simbolo per dare consistenza ad una squadra talentuosa ma molle come il pongo. Chelsea, Liverpool e Manchester United, quando sono in difficoltà non si affidano nè a Cristiano Ronaldo nè a Torres, ma alla sostanza e alla grinta di gente come Fat Frankie Lampard, John Terry, Gerrard, Rooney, Neville, Giggs, etc.3. Un colpo al cuore: la scomparsa dei simboliMolti tifosi poi non si riconoscono nè in una maglia senza le tradizionali white sleeves, nè in un banale “badge” commerciale che nulla ha a che spartire con l’old beautiful cannon crest degli anni’60 e 70, due esempi di come i simboli della good old tradition vengano poco a poco accantonati per lasciare spazio ad iniziative commerciali non molto limpide (ok, del tutto incomprensibili).4. Le incomprensibili scelte di WengerInfine, un’altra ragione del progressivo disamoramento di una parte della fanbase è costituita dall’incapacità di comprendere le ultime scelte di Wenger. Intendiamoci, chi scrive è un grande fan di Wenger. Credo che il professore di Strasburgo abbia dato un contributo eccezionale alla Premier, non solo per aver imposto il gioco manovrato ad una squadra che era abituata a giocare con i lanci lunghi, ma anche per avere modificato le abitudini alimentari dei giocatori e modernizzato i sistemi di allenamento che prima di lui erano più o meno gli stessi di quelli degli anni’50. In effetti, quando qualche anno fa l’Arsenal uscì dalla Champions League per mano di un modestissimo PSV Eindhoven, Arsene Wenger fece un appello e disse: “abbiate fiducia”. Chi scrive ebbe fiducia e come lui molti altri, a giudicare dai numerosi cartelli “In Arsène We Trust”.Ora però questa fiducia sta venendo meno. L’anno scorso inizialmente il credito sembrò ben riposto fino ad un certo punto della stagione, diciamo fino a marzo, quando i giovani Gunners entusiasmavano sui campi d’Inghilterra e d’Europa. Poi macroscopici errori tattici (in primis, lo spostamento di Tourè sulla fascia in luogo dell’infortunato Sagna, con inserimento di Senderos al centro della difesa e conseguente modifica in peggio di due postazioni difensive anzichè di una sola) e uno spaventoso crollo psico-fisico condannarono i Gunners ad una serie di sconfitte su tutti i fronti. Quest’anno si pensava che sarebbe stato fatto tesoro degli errori commessi, si pensava che questa sarebbe stata una grande stagione, invece è ancora peggio dell’anno scorso, e si può dire che con lo Stoke sia stato toccato il fondo.Mai visto l’Arsenal giocare così male. Due a zero a Stoke (!) con due gol identici presi sulla lunga rimessa laterale di Delap, un colpo efficace ma prevedibile, contro cui non è stata adottata alcuna contromisura, e una squadra che è crollata fisicamente e moralmente (vedi punto 2). Negli ultimi tempi, tattica e strategia del nostro manager lasciano a desiderare.Wenger non è mai stato un grande tattico a confronto di Mourinho, Ferguson e Benitez, ma quella di relegare in panchina due giocatori creativi come Walcott e Nasri, gli unici in grado di giocare sulla fascia e creare la superiorità numerica, per un centrocampo con Fabregas più tre (dicasi tre) mediani (Diaby, Denilson, Song), quando è chiaro come il sole che ne bastava uno (Diaby) è stata una mossa davvero incomprensibile, che mi fa pensare che Arsène abbia perso lucidità. Si vede una squadra allo sfascio, dove nessuno sa chi deve fare cosa. Spiace dirlo, ma se non si vuole foderarsi gli occhi di prosciutto bisogna riconoscere che proprio Wenger è il principale responsabile perchè, sebbene abbia grandi capacità di insegnamento e grande cultura sportiva, ha perso il polso di una squadra che, parafrasando una vecchia battuta sul governo italiano, sembra un autobus lanciato in discesa con uno dei fratelli Marx alla guida.Ormai, piuttosto che ammettere di avere sbagliato, preferisce sbagliare altre cento volte.Sembra quel personaggio di Woody Allen, Needleman*, che una sera, sporgendosi dal palco della Scala, cadde nel buco dell'orchestra. Troppo orgoglioso per ammettere che era stata una disgrazia, ogni sera per un mese replicò la caduta. Gli venne una leggera commozione cerebrale. Il problema è che Wenger è un mito intoccabile, quelli che cominciano a criticarlo con seri argomenti vengono fucilati sulla pubblica piazza come traditori, come se non parlassero per amore dell’Arsenal. La maggior parte dei tifosi continua così ad avere fiducia nonostante la squadra non vinca da quattro anni (non considero molto la FA Cup del 2005) pur avendo (principalmente per merito di Wenger, questo va detto) un organico all’altezza delle migliori.Anche chi ha ancora fiducia, però, ha anche timore che ancora per un pò dovrà assistere ad un film già visto, ad una squadra che fa girare bene la palla, soddisfa il palato degli esteti, ma crolla poi nel finale, perchè Almunia prende un gol da pollo, Van Persie viene espulso per un calcetto isterico ad un avversario, Gallas va in attacco in cerca di gloria personale lasciando scoperta la sua posizione, Song fa finta di non sentire Tourè che lo chiama indietro, etc. Insomma, si sa che si dovrà fare i conti con quell’anarchia che ormai, come il bel gioco, è diventata il marchio di fabbrica del professore di Strasburgo, sempre molto severo con gli avversari (disse che Taylor, autore del fallo criminale su Eduardo, avrebbe dovuto smettere di giocare) e troppo tenero con i suoi pupilli straviziati (ha considerato troppo “harsh” la sacrosanta espulsione di Van Persie per un intervento gratuito sul portiere contro lo Stoke: ma così l’olandese, iperprotetto, non imparerà mai a comportarsi e finirà per disperdere il suo talento, davvero mostruoso). Credo che si debba prendere atto che il nostro pur amato professore di Strasburgo sta invecchiando o comunque non ha più stimoli, e che c’è bisogno di un pò di fresh air per rivitalizzare l’ambiente e cominciare (si spera) un nuovo ciclo.Un pò come ha fatto il Barcellona, che ha cacciato le starlets viziate, si è affidata ai giovani (molti dei quali canterani), ad un allenatore anche lui giovane, innovativo e “comprometido” con il club come Pep Guardiola, e in pochi mesi ha costruito una squadra che sta stupendo il mondo, un nuovo Dream Team. Lo stesso può fare l’Arsenal apportando solo qualche ritocco ad una rosa già eccellente ed in grado di vincere, o comunque di giocarsela alla pari, anche in Europa.

mercoledì 5 novembre 2008

CL ARSENAL-FENERBAHCE= 0-0

(AGM-DS) - Brutto pareggio a reti bianche per l’Arsenal che all’Emirates Stadium si fa bloccare sullo 0-0 dal Fenerbahçe di Aragones. I londinesi primi nel girone sarebbero qualificati agli ottavi in caso di conquista dei tre punti insieme ad una vittoria della Dinamo Kyev contro il Porto. Dopo la sconfitta per 2-1 rimediata sabato in Premier League sul campo del neopromosso Stoke City, Wenger vuole dimostrare che la sua squadra e` viva, pur senza pedine fondamentali come Adebayor e Walcott che si aggiungono alla lunga lista degli infortunati, che comprendeva anche capitan Gallas ed Eboue`. All’andata in Turchia gli inglesi si sono imposti con un sonante 5-2. Luis Aragones non puo` contare sul capitano Alex, bloccato da uno stiramento alla coscia, mentre recupera Deivid. Primo tempo dominato dai Gunners che pero` faticano a trovare i varchi giusti: tre occasioni nitide. Al 15’ Fabregas tocca per Van Persie che schiaccia troppo la sfera mandando fuori da ottima posizione. L`olandese si ripete al 29’ seminando il panico in area avversaria ma il suo tiro centra in pieno la traversa. Solo a tratti la squadra turca si affaccia in avanti e al 35’ il giovane Nasri in contropiede prova la sorpresa dal limite dell’area ma e` eccezionale la parata di Volkan. Ripresa molto piu` blanda che si pare con un fallaccio di Diego Lugano, ammonito per un’entrata ai danni di Bendtner. Al 50’ colpo di testa vincente di Van Persie, ma l’olandese prima di staccare commette fallo appoggiandosi sull’avversario. I turchi si affidano alle punizioni da distanza siderale di Roberto Carlos, ma Fabianski non corre mai rischi. Affonda i colpi la squadra di Wenger, ma la corazzata di Aragones continua a resistere agli assalti. Neanche i quattro minuti di recupero concessi da Rosetti, autore di una direzione di gara impeccabile, bastano ai Gunners per trovare una rete che tutto sommato meriterebbero. Qualificazione agli ottavi rimandata.
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Arsenal: Fabianski, Toure, Djourou, Silvestre (Song Billong 83), Clichy, Ramsey (Diaby 59), Fabregas, Denilson, Nasri, Bendtner (Vela 59), Van Persie. Subs Not Used: Mannone, Sagna, Wilshere, Gibbs. Booked: Djourou, Van Persie.
Fenerbahce: Demirel, Gonul, Edu Dracena, Lugano, Roberto Carlos (Wederson 68), Maldonado (Josico 68), Sahin, Boral, Kazim-Richards (Bilgin 59), Senturk, Guiza. Subs Not Used: Babacan, Yilmaz, Cakmak, Deivid.
Booked: Sahin, Lugano, Wederson.
Att: 60,003
Ref: Roberto Rosetti (Italy).

sabato 1 novembre 2008

PL STOKE CITY-ARSENAL= 2-1

Gol. Fuller 11, Olofinjana 73, Clichy 90
At Britannia Stadium on 01-11-2008
Stoke: Sorensen, Griffin, Faye, Shawcross, Higginbotham, Faye, Olofinjana, Diao (Whelan, 78 ) , Delap, Fuller (Cresswell, 86 ) , Sidibe (Kitson, 89 ) Subs not used: Simonsen,Soares,Wilkinson,Sonko,
Arsenal: Almunia, Sagna ( Walcott, 57 ) , Toure, Silvestre, Clichy, Denilson ( van Persie, 65(sent off 76) ) , Fabregas, Song, Diaby, Adebayor ( Vela, 72 ) , Bendtner Subs not used: Fabianski, Nasri, Ramsey, Djourou,
Bookings: Cresswell , Delap , Higginbotham , Sidibe (Stoke) Adebayor , Fabregas (Arsenal) Attendance: 26704
Referee: R Styles (Hampshire)