martedì 31 dicembre 2019

Aubameyang stanco dell'Arsenal, ha chiesto la cessione

Scossone all'Arsenal, che si prepara a perdere Aubameyang a fine stagione: il gabonese vuole giocare in Champions e lottare per vincere dei trofei.
Ancora una sconfitta, ancora una delusione. L'ennesima di una stagione nata male e proseguita peggio. L'Arsenal non decolla, perde pure il derby contro il Chelsea e ora rischia seriamente di perdere Pierre-Emerick Aubameyang al termine della stagione.
Secondo il 'Times', l'attaccante gabonese ha infatti chiesto la cessione alla dirigenza dell'Arsenal. Non già a gennaio ma, appunto, la prossima estate. Il suo obiettivo è chiaro: andare in un club che disputi la Champions League e che, soprattutto, lotti ogni stagione per portare a casa dei trofei. Due condizioni che non combaciano con l'annus horribilis dell'Arsenal, la cui unica nota positiva è la finale di Europa League raggiunta - e persa - a maggio. Per il resto, i Gunners hanno vissuto solo delusioni. E l'attuale dodicesimo posto in Premier League lo conferma. Fino al termine del campionato, come riporta il 'Mirror', Aubameyang ha comunque fatto una promessa a Mikel Arteta, da poco nominato manager dell'Arsenal al posto di Unai Emery: darà il 100% alla causa biancorossa, per provare a rialzare le sorti del club in Premier League e coltivare il sogno Europa League.
Tra qualche mese, come detto, Aubameyang appare fermo nel proprio proposito: quello di cambiare squadra dopo due anni dal suo arrivo dal Borussia Dortmund, datato gennaio 2018. Volente o nolente, l'Arsenal si prepara a perdere uno dei propri punti di riferimento offensivi. da https://www.fotmob.com/

domenica 29 dicembre 2019

PL ARSENAL-CHELSEA= 1-2



Goals. 13'Aubameyang, 83'Jorginho, 87'Abraham,
Arsenal. Leno, Maitland-Niles, Chambers (Mustafi 23), Luiz, Saka, Torreira, Guendouzi, Nelson (Pepe 86), Ozil (Willock 76), Aubameyang, Lacazette.
Subs. Martinez, Mavropanos, Smith-Rowe, John-Jules.
Manager. Mikel Arteta
Chelsea. Kepa, Rudiger, Zouma, Tomori (Lamptey 59); Azpilicueta, Kante, Kovacic (Hudson-Odoi 70), Emerson (Jorginho 34); Willian, Abraham, Mount.

Subs. Caballero, Christensen, Barkley, Hudson-Odoi, Batshuayi.
Manager. Frank Lampard
Bookings. Mount, Kante, Rudiger, Jorginho, 
Guendouzi, Luiz, Torreira, Lacazette, Maitland-Niles.
Referee Craig Pawson
Attendance. 60.309
Table. 55.Liverpool, 42.Leicester, 41.Manchester City, 35.Chelsea, 31. Manchester United,  30.Tottenham, Wolverhampton, 29.Sheffield United, 27.Crystal Palace, 25.Everton, Newcastle, 24.Arsenal...
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Il gesto di Mikel Arteta che si porta le mani in faccia dopo il secondo gol incassato dall’Arsenal nel derby con il Chelsea è l’immagine del momento dei Gunners, battuti in rimonta dai Blues all’Emirates e ora dodicesimi in classifica. Come era prevedibile, l’avvento dell’ex assistente di Guardiola al Manchester City non ha cambiato per ora la situazione: un punto in due gare, ma sarebbe stato assurdo pretendere miracoli. L’immagine del Chelsea è invece quella di Jorginho, protagonista in lungo e largo del match. Ammonito al 55’ per un fallo su Lacazette, il centrocampista italiano di origine brasiliana viene graziato venti minuti dopo per un altro contrasto irregolare su Torreira: Pawson nega il secondo cartellino giallo, tra le proteste dei giocatori dei Gunners. All’82’ Jorginho conquista una punizione, travolto a sua volta da Lacazette. Sulla battuta di Mount, Leno esce a vuoto, Jorginho si libera in modo rude e infila il pallone a porta vuota.
Gli altri due gol sono firmati dai centravanti. Aubameyang porta avanti i Gunners al 13’ con un colpo di testa. È un’illusione, perché l’Arsenal produrrà poco dopo il vantaggio. Il 2-1 di Abraham arriva all’87’, su azione avviata dallo stesso centravanti, che chiama al triangolo Willian: controllo e girata in area dell’attaccante dei Blues, 2-1. Al fischio finale, festa collettiva del Chelsea sotto il settore occupato dai tremila tifosi. L’Arsenal è in crisi profonda: non vince in campionato dal 6 ottobre e si ritrova solo a + 6 dalla terzultima. da https://www.gazzetta.it

giovedì 26 dicembre 2019

PL BOURNEMOUNTH-ARSENAL= 1-1



Goals. 35'Gosling, 64'Aubameyang,
Bournemouth. Ramsdale; Simpson, Mepham, Cook; Fraser, Gosling (Billing 71), Lerma, Cook, Stacey; King (H Wilson 67), C Wilson.
Subs not used: Boruc, Kilkenny, Solanke, Stanislas, Surman
Manager. Eddie Howe
Arsenal. Leno; Maitland-Niles, Sokratis (Mustafi 77), Luiz, Saka; Xhaka, Torreira; Nelson, Ozil (Willock 75), Aubameyang; Lacazette.
Subs not used: Guendouzi, Martinez, Mavropanos, Pepe, Smith Row

Manager. Mikel Arteta
Booked: Torreira, Maitland-Niles, Aubameyang, 
Lerma
Referee: Stuart Attwell
Attendance. 10.234

Table. 52.Liverpool, 39.Leicester, 38.Manchester City, 32.Chelsea, 29.Sheffield United, Tottenham, 28.Manchester United 27.Wolverhampton, 26.Crystal Palace..
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sabato 21 dicembre 2019

PL EVERTON-ARSENAL= 0-0


Everton. Pickford, Sidibe, Holgate, Mina, Digne, Sigurdsson, Davies, Delph (Keane 72), Iwobi 6 (Tosun 12, Kean 80), Richarlison, Calvert-Lewin.
Subs not used: Stekelenburg (Gk), Baines, Coleman, Bernard.
Caretaker Manager. Duncan Ferguson
Arsenal. Leno, Maitland-Niles, Chambers, Luiz, Saka, Torreira, Xhaka, Nelson, Smith Rowe (Willock 66), Martinelli, Aubameyang (Lacazette 78).
Subs not used: Martinez (Gk), Mavropanos, Mustafi, Guendouzi, Pepe
Caretaker Manager. Freddie Ljungberg
Booked: Saka, Chambers, Willock, 
Davies, Sigurdsson
Referee: Kevin Friend
Attendance: 39,336

Table. 49.Liverpool, 39.Leicester, 35.Manchester City, 29.Chelsea, 28.Sheffield United, 26.Tottenham, 25 Manchester United....
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Sotto gli occhi di Carlo Ancelotti, l'Everton pareggia 0-0 con l'Arsenal a Goodison Park nell'anticipo del 18° turno di Premier League. Il tecnico italiano, fresco di ufficialità, è in tribuna, curiosamente insieme all'allenatore appena assunto dall'Arsenal, Mikel Arteta. In panchina per questa giornata vanno ancora Duncan Ferguson e Freddie Ljungberg, che conquistano un punto poco utile a entrambe le squadre: i Gunners restano a metà classifica, i Toffees non si allontanano in modo deciso dalla zona retrocessione.
Primo tempo davvero opaco, pressoché privo di tiri pericolosi, a parte un sinistro di Martinelli fuori bersaglio appena prima dell'intervallo. Qualcosina di più nella ripresa, con Richarlison e Aubameyang vicini a trovare il vantaggio da una parte e dall'altra. Su un altro tentativo del gabonese, poi, ci vuole la prontezza di Pickford per mantenere il pari. Solo un fuoco di paglia, però: la gara corre via verso lo 0-0 finale senza altre emozioni. da https://www.gazzetta.it

Arsenal, le verità di Emery: "Perdevamo, ma tutti pensavano al mio inglese"

“La barriera linguistica diventa più grande agli occhi delle persone, a causa dei risultati. Penso che se i risultati fossero stati positivi, le cose sarebbero andate come nella stagione precedente: le persone mi avrebbero permesso di sbagliare e avrebbero trovato il mio inglese più accettabile anziché soffermarsi sui miei errori quando parlavo”. Unai Emery torna a parlare dopo l’esonero dalla panchina dell’Arsenal e lo fa in un’intervista concessa alla BBC Sport proprio nelle ore successive all’annuncio di Arteta come nuovo allenatore dei Gunners. L’allenatore spagnolo racconta gli ultimi mesi difficili vissuti alla guida dell’Arsenal: “Chi mi sta vicino mi vedeva e mi diceva che si notava che stavo soffrendo. Era vero, ma era una cosa normale. Quando una squadra non vince, l’allenatore soffre. E quando si perdono diverse partite di fila, soffre ancora di più. Ho parlato con i giocatori cercando di trovare soluzioni, ma i risultati non sono arrivati ugualmente. In situazioni del genere è l’allenatore quello che corre più rischi”.

"Pensare che si parlava di rinnovo…"
E infatti, l’esonero è puntualmente arrivato nelle scorse settimane: “Quando il direttore sportivo Sanllehi mi ha comunicato l’esonero, era triste anche lui. Ma la situazione mia all’Arsenal era diventata insostenibile anche per la contestazione di una parte della tifoseria. Penso che con un po’ più di pazienza avremmo potuto cambiare le cose, però capisco chi deve prendere le decisioni”, ha proseguito Emery. Che racconta le diverse fasi della sua avventura sul club inglese: “La nostra prima stagione non è stata male, avrei voluto vincere l’Europa League, ma siamo stati in corsa per la Champions fino all’ultima giornata. Era la mia prima stagione in Inghilterra, ho iniziato bene e si parlava di rinnovo. Ero contento”. L’ex allenatore dei Gunners prosegue: “Quest’anno ci siamo rinforzati, a un certo punto eravamo terzi. Ma all’improvviso abbiamo cominciato a ottenere brutti risultati a perdere stabilità e fiducia. All’improvviso si era rotto tutto, non eravamo più capaci di vincere una partita. È stato un periodo terribile”, ha concluso Emery.

venerdì 20 dicembre 2019

Arsenal, Arteta è il nuovo allenatore: è ufficiale.

L’Arsenal ha un nuovo allenatore ed è Mikel Arteta. Confermata dunque la notizia degli ultimi giorni per cui i Gunners si sarebbero affidati al vice di Pep Guardiola al Manchester City per il dopo Emery. L’ex giocatore di Everton e Arsenal, infatti, ha avuto il benestare dei Citizens per accordarsi con un’altra società e i londinesi hanno potuto ufficializzare il suo arrivo. "Siamo lieti di annunciare che Mikel Arteta è il nostro nuovo allenatore a partire da domenica. Mikel, ex capitano delal squadra, ha giocato in questo club per cinque stagioni, dal 2011 al 2016 e ha firmato un contratto di tre anni e mezzo. Il suo staff sarà annunciato il prima possibile" si legge sul sito ufficiale del club.

Attraverso la nota con cui è stato comunicato il suo insediamento, Mikel Arteta ha voluto rilasciare le sue prime dichiarazioni come nuovo allenatore dell’Arsenal: "Questo è un onore enorme. L'Arsenal è uno dei più grandi club al mondo. Abbiamo bisogno di essere competitivi per i trofei migliori e questo mi è stato reso subito chiaro nelle discussioni avute con Stan e Josh Kroenke, e con le persone di maggior rilevanza. Tutti sappiamo che c'è molto lavoro da fare per raggiungere questi obiettivi, ma sono fiducioso che ce la faremo. Sono abbastanza realistico da sapere che non succederà già domani ma la squadra attuale ha molto talento e c'è un grande flusso di giovani calciatori che arrivano dal vivaio".

Tanta la soddisfazione della proprietà del club: ad esprimerla è Josh Kroenke, che ha parlato del conto del direttivo dell’Arsenal e dei proprietari, la Kroenke Sports & Entertainment: "Siamo molto lieti di aver riportato Mikel all’Arsenal. Ormai conosce le nostre aspettative e quelle dei tifosi di tutto il mondo, sono alte, e siamo fiduciosi che potrà giocare un ruolo fondamentale nel riportare il club ai livelli che tutti noi desideriamo. Voglio anche ringraziare Freddie Ljungberg per averci guidato capacemente in queste ultime tre settimane. Si è fatto trovare subito pronto nonostante il poco preavviso e ci ha aiutato in questo momento complesso con grande professionalità". Linea ribadita anche dal capo delle operazioni sportive, Raul Sanllehi: "Abbiamo incontrato diversi candidati di altissimo livello e Mikel si è imposto ad ognuno di noi come persona perfetta per questo ruolo. Lui capisce cos’è l’Arsenal e cosa significhi per i nostri tifosi sparsi per il mondo. Attendiamo con ansia che si metta a lavoro traendo tutto il meglio dalla nostra squadra così da lavorare per rimettere la stagione sui binari giusti. Devo anche rendere omaggio a Freddie Ljungberg per il suo duro lavoro e la leadership dimostrata. Insieme a Per Mertesacker hanno svolto un compito vitale per noi in circostanze difficili. Loro due sono parti importanti della famiglia Arsenal e hanno profondamente a cuore le sorti del club". da https://sport.sky.it/

lunedì 16 dicembre 2019

Caso Uiguri - Il casino tra Arsenal, Özil e Cina, insomma

Non è stato un bel fine settimana per Mesut Özil: nel weekend vero e proprio è stato negativamente protagonista della sconfitta, nettissima, dell'Arsenal contro il Manchester City (3-0 per i Citizens), venendo sostituito prima della fine della partita e reagendo con un gesto un po' brusco al richiamo in panchina, ma soprattutto, nella giornata di venerdì, è stato protagonista di uno scontro piuttosto frontale con uno dei più sgradevoli avversari con cui può capitare di scontrarsi: la Cina. Il centrocampista tedesco ha infatti postato un messaggio sul suo profilo Instagram scrivendo: «[In Cina] i Corani vengono bruciati, le moschee chiuse, le scuole islamiche bandite, vengono uccisi religiosi, e nonostante tutto questo, i musulmani stanno in silenzio».
Si è poi riferito agli Uiguri, l'etnia turcofona di religione musulmana a cui si riferiva, «guerrieri che resistono alla persecuzione». Recentemente il New York Times ha pubblicato il contenuto di un report di 400 pagine da cui emerge «un piano di detenzione di massa da parte del governo cinese della minoranza uigura e più in generale nei confronti della popolazione musulmana dello Zinjiang e non solo», scrive Simone Pieranni sul Manifesto.
Un canale televisivo di proprietà dello stato, in risposta alle dichiarazioni di Özil, ha cancellato la programmazione della partita dei Gunners contro il City. Sul social network cinese Weibo in migliaia di utenti hanno accusato il centrocampista tedesco di origine turca di aver creduto a “fake news” costruite per danneggiare il governo di Xi Jinping, l'hanno attaccato e hanno mostrato magliette dell'Arsenal fatte a pezzi o bruciate.
L'Arsenal, da parte sua, evidentemente deciso di limitare i danni economici di un eventuale prolungato boicottaggio cinese: ha pubblicato un comunicato proprio su Weibo in cui sottolinea la sua distanza da qualsiasi linea politica, dichiarando di non condividere la linea del suo giocatore, e relegando il commento di Özil come “personale”. «Come squadra di calcio, l'Arsenal ha sempre seguito il principio di non legarsi a nessuna linea politica», si legge. Pochi giorni fa, tuttavia, l'Arsenal non ha commentato il tweet del difensore Héctor Bellerin, che invitava a votare alle elezioni generali britanniche e includeva l'hashtag #FuckBoris, riferito al candidato conservatore pro-Brexit Johnson. Una fonta ha dichiarato che il tweet di Bellerin non è stato condannato in quanto aveva raggiunto una audience limitata, eppure, a prescindere dalle opinioni su Johnson, il doppio standard dei Gunners dimostra ancora una volta la debolezza di un management che si specchia perfettamente con quello che accade in campo e in panchina. da https://www.rivistaundici.com/

domenica 15 dicembre 2019

PL ARSENAL-MANCHESTER CITY= 0-3



Goals: 2'De Bruyne, 15'Sterling, 40'De Bruyne,
Arsenal. Leno, Maitland-Niles, Chambers, Sokratis, Kolasinac (Saka 40); Guendouzi, Torreira (Willock 81); Pepe, Ozil (Smith Rowe 56), Martinelli, Aubameyang.
Subs not used: Lacazette, Luiz, Nelson, Martinez.
Manager: Freddie Ljungberg
Manchester City. Ederson, Walker, Otamendi, Fernandinho, Mendy (Zinchenko 85); Rodri, Gundogan (Mahrez 71); Sterling, De Bruyne, Foden (Bernardo 56); Jesus.
Subs not used: Bravo, Angelino, Joao Cancelo, Garcia.
Manager: Pep Guardiola
Booked: Fernandinho, Rodri, Gundogan, Mendy, 
Sokratis,
Referee: Paul Tierney (Lancashire)
Attendance. 60.031

Table. 49.Liverpool, 39.Leicester, 35.Manchester City, 29.Chelsea, 26.Tottenham, 25 Manchester United, Sheffield United, 24.Wolverhampton....
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L'Arsenal non riesce a riprendersi dalla crisi, mentre il Manchester City sfrutta il passo falso del Leicester per rosicchiare due punti in classifica. Decisivo Kevin De Bruyne, con una doppietta ed un assist per Sterling. Spaesata e poco convinta la squadra di casa.
La ripresa, se possibile, vede l'Arsenal ancora più in difficoltà. Fredrik Ljungberg prova a mischiare le carte in tavola con l'ingresso in campo di Saka, Smith-Rowe e Joe Willock. I giovani talenti dell'Arsenal vengono applauditi dall'Emirates ma non riescono ad incidere sulla partita, con una corazzata, come quella del Manchester City, in pieno controllo della partita. Nemmeno negli ultimissimi minuti la squadra di casa riesce ad attuare un forcing offensivo per creare pericoli dalle parti di Ederson. La vittoria della formazione di Pep Guardiola non è mai stata in discussione.Continua il pessimo momento dell'Arsenal e lo si capisce fin dalle prime battute di gioco. Passano soltanto due minuti dal fischio d'inizio dell'arbitro e Kevin De Bruyne fa capire di essere in una giornata di grazia, segnando il goal del vantaggio. L'Arsenal prova a palleggiare ma il Manchester City ogni volta che arriva in area di rigore punisce i Gunners: dopo un quarto d'ora il punteggio parla già di uno 0-2 con la firma del solito Sterling, servito guarda caso da De Bruyne. Per concludere in bellezza il primo tempo, il centrocampista belga poi segna il terzo goal con un mancino al bacio da fuori area e sfiora anche il poker con un tiro potente e preciso che si stampa sul palo dopo la deviazione di Leno. da https://www.goal.com

sabato 14 dicembre 2019

Arsenal, il ricordo di Lehmann: "Invincibili, ma litigavamo ogni giorno"

Jens Lehmann tra i pali, protetto da una linea difensiva formata da Lauren, Kolo Touré, Sol Campbell e Ashley Cole. Patrick Vieira e Gilberto Silva in mediana, all'ala Freddie Ljungberg a destra e Robert Pires a sinistra. In attacco Dennis Bergkamp e Thierry Henry, in panchina Arsene Wenger e talenti come Parlour, Edu, Wiltord e Reyes. Era questa la formazione dell'Arsenal degli "Invincibili", la squadra capace di scrivere la storia dominando l'edizione 2003/2004 della Premier League senza perdere una sola gara.

Un'impresa riuscita in precedenza soltanto al Preston North End, che però la realizzò nella prima edizione del campionato inglese datata 1888/1889, un torneo durato appena 4 mesi per un totale di 22 giornate. Con tutto il rispetto possibile, assolutamente un altro calcio rispetto a quello giocato nella patria del football all'inizio del XXI secolo. L'Arsenal degli Invincibili fu un piccolo grande capolavoro, una squadra sulla carta forte ma non imbattibile che riuscì a volare sulla concorrenza grazie al perfetto incastro dei numerosi componenti tecnici, atletici e umani presenti. Chi ha sempre pensato che uno dei segreti di quella squadra meravigliosa fosse uno spogliatoio unito, però, dovrà ricredersi dopo le confessioni di Jens Lehmann, portiere tedesco che proprio nell'estate precedente a quell'indimenticabile campionato arrivò dal Borussia Dortmund per sostituire l'iconico David Seaman. Punto fermo di quella squadra, l'estremo difensore - transitato in precedenza anche dal Milan - ha raccontato in un'intervista a The Athletic che in realtà l'aria che si respirava all'interno del gruppo fosse spesso incandescente. In una carriera durata più di vent'anni, Jens Lehmann ha collezionato oltre 800 presenze tra club e Nazionale. All'attivo anche due gol, realizzati ai tempi dello Schalke, uno su calcio di rigore e uno con un'incursione su corner ai danni del Borussia Dortmund, sua futura squadra. Per ben 10 stagioni pilastro dello Schalke 04, club in cui si è affermato e con cui ha vinto la Coppa UEFA 1996/1997 ai danni dell'Inter guidata da Roy Hodgson, Lehmann decide di mettersi alla prova oltre confine alla soglia dei trent'anni, nel 1998, anno in cui si trasferisce al Milan. Quella della Serie A è però un'esperienza disastrosa, che dura lo spazio di appena 6 mesi e di un pugno di partite, sufficienti però a sancire il suo ritorno in Germania al Borussia Dortmund. Frettolosamente bollato come "bidone", sarà capace di rifarsi prima al Borussia Dortmund e poi all'Arsenal, club con cui riesce finalmente a conquistare un posto da titolare fisso in Nazionale dopo essere vissuto a lungo all'ombra di Oliver Kahn. C'è lui tra i pali della Germania nei Mondiali casalinghi del 2006, c'è sempre lui a difendere la porta dell'Arsenal per 4 stagioni, prima di essere scavalcato dallo spagnolo Almunia. Chiude la carriera nello Stoccarda, anche se l'ultima gara la giocherà con l'Arsenal il 13 marzo 2011, a 42 anni, portiere d'emergenza per i Gunners che hanno perso per infortunio Fabianski e Szczesny nella vittoria per 3-1 sul campo del Blackpool. 200 presenze con il club londinese, Lehmann ha ricordi particolarmente piacevoli del suo periodo in Premier e non solo racconta di come nello spogliatoio non tutti andassero d'amore e d'accordo, ma lascia intendere che forse anche questo sia stato alla base del successo degli "Invincibili": da https://www.foxsports.it

giovedì 12 dicembre 2019

EL STANDARD LIEGE-ARSENAL= 2-2



Goals: 47'Bastien(S), 69'Amallah(S), 78'Lacazette, 81'Saka,
Standard Liege. Bodart, Fai, Vanheusden, Laifis, Gavory, Mehdi Carcela-Gonzalez, Bastien, M'Poku, Cimirot, Amallah (Lestienne 85), Emond (Avenatti 46)
Subs. Gillet, Lavalee, Cop, Boljevic, Vojvoda
Manager. Michel Preud'homme
Arsenal. Martinez, Mavropanos, Luiz, Papastathopoulos (Martinelli 69), Maitland-Niles (Chambers 78), Guendouzi, Willock, Saka, Smith-Rowe (Aubameyang 85), Lacazette, Nelson.
Subs. Leno, John-Jules, Medley, Olayinka
Manager. Freddie Ljungberg
Booked. -
Referee: Andreas Ekberg (Sweden)

Attendance. 27.797
Table. 11.Arsenal, 9.Eintracht Frankfurt, 8.Standard Liege, 5.Vitoria Guimaraes
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lunedì 9 dicembre 2019

PL WEST HAM-ARSENAL= 1-3



Goals. 38'Ogbonna(W), 60'Martinelli, 66'Pepe, 69'Aubameyang,
West Ham. Martin, Fredericks, Balbuena, Ogbonna, Cresswell (Masuaku 51), Snodgrass (Holland 78), Noble, Rice, Fornals, Felipe Anderson (Haller 70), Antonio.
Subs. Zabaleta, Jiménez, Sánchez, Diop
Manager. Manuel Pellegrini
Arsenal. Leno, Maitland-Niles, Chambers, Sokratis, Tierney (Kolasinac 29), Xhaka (Guendouzi 86), Torreira, Pépé (Nelson 88), Özil, Martinelli, Aubameyang.
Subs. Lacazette, David Luiz,, Martínez, Saka
Manager. Freddie Ljungberg, 

Booked: Snodgrass, Cresswell
Referee: Mike Dean

Attendance. 59.936
Table. 46.Liverpool, 38.Leicester, 32.Manchester City, 29.Chelsea, 24.Wolverhampton, Manchester United, 23. Tottenham, 22.Crystal Palace, Arsenal, Sheffield United, Newcastle...
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È un successo importante, quello dell'Arsenal sul West Ham nel Monday Night del 16° turno di Premier League. Serve ai Gunners per non perdere contatto dalle squadre che lottano per l'accesso alle coppe europee (-7 dal Chelsea, che occupa il quarto posto che vale il pass Champions). E serve a Freddy Ljungberg per ottenere la prima vittoria da quando ha sostituito Unai Emery alla guida della squadra. Il 3-1 del London Stadium è pesante, invece, per il West Ham, che ora ha soltanto un punto di margine sulla zona retrocessione. La posizione di Manuel Pellegrini è sempre più traballante.
Eppure sono gli Hammers a passare in vantaggio, con un gol italiano: al 38', Ogbonna sceglie il tempo giusto per proiettarsi in area di rigore e di testa trova la deviazione di Maitland-Niles che beffa Leno. Nella ripresa è un altro Arsenal. E tra il 60' e il 69' si concretizza una rimonta impetuosa. Prima è Martinelli a pareggiare, raccogliendo un cross basso di Kolasinac dalla sinistra. Per il 18enne brasiliano è il terzo debutto con gol da quando veste la maglia dell'Arsenal: dopo Europa League e Carabao Cup, il colpo gli riesce anche in Premier League, dove diventa il giocatore più giovane ad aver fatto centro coi Gunners nella gara d'esordio. Il sorpasso lo firma Pepé al 66', con un fantastico sinistro in diagonale, poi Aubameyang al 69' chiude il tris con una volée in solitudine che non dà scampo a Martin. da https://www.gazzetta.it

sabato 7 dicembre 2019

Arsenal-Allegri, i motivi di un no: il caos societario e… una delusione che arriva da lontano

L’Arsenal continua nel suo periodo nero e batte, seppure abbastanza controvoglia, un record storico. Era dal 1977 che i Gunners non infilavano nove partite consecutive senza vincere e la squadra di Ljungberg è molto più vicina alla zona retrocessione (cinque punti dall’Everton terzultimo) che a quella Champions (11 lunghezze dal Chelsea quarto). Ce n’è abbastanza per fare la rivoluzione, ma i tempi sono incerti. Se non altro perchè uno dei candidati principali alla panchina, Max Allegri, ha spiegato senza mezzi termini che non prenderà una squadra in corsa. Se l’Arsenal vuole l’ex tecnico della Juventus, dovrà aspettare fino a giugno. E soprattutto, dovrà fargli cambiare idea.
Già, perchè non c’è solo la voglia di prendersi un periodo sabbatico a tenere lontano Allegri dall’Emirates. “Acciughina” sta prendendo lezioni d’inglese e la Premier sembra la sua destinazione più probabile, ma l’Arsenal deve superare un paio di scogli importanti se vuole portarlo sulla sua panchina e superare la concorrenza dello United, dove l’idea di fargli sostituire Solskjaer non è mai del tutto tramontata. L’Evening Standard riporta infatti che ci sono altri due motivi ben precisi per cui Allegri ha rinunciato a sostituire Emery quando allo spagnolo è stato dato il benservito. Il primo riguarda il progetto del club. Al momento, l’Arsenal dà l’impressione di una società in un momento di confusione totale, sia in campo che fuori. Il che non rende certo la panchina dei Gunners troppo attraente.
E poi bisogna far dimenticare ad Allegri di essere stato…snobbato nell’estate 2018, quando Wenger ha lasciato il club. Il nome del tecnico italiano sembrava quello favorito per la sostituzione dell’eterno Arsene, ma alla fine non se ne è fatto nulla e al suo posto è stato scelto Emery. E il toscano è stato…costretto a rimanere alla Juventus, per l’ennesima stagione vincente, che però si è conclusa con un divorzio che era già nell’aria. Lasciando nei confronti del club londinese, spiega l’Evening Standard, un po’ di delusione. Un briciolo di convinzione e di sincero interesse dell’Arsenal una stagione e mezza fa forse avrebbero raccontato un’altra storia, sia per i bianconeri che per gli inglesi. Dunque, se i Gunners vogliono Allegri, devono sicuramente aspettare. E convincerlo che stavolta lo vogliono davvero… da https://www.ilposticipo.it

venerdì 6 dicembre 2019

Arsenal in crisi: Ozil si infuria, Aubameyang scappa in bagno!

Decimo posto in campionato e una distanza dalla vetta della classifica di ben 24 punti dopo le prime 15 giornate. L'Arsenal sta vivendo un momento di profonda crisi e neanche l'essersi affidato temporaneamente a uno dei protagonisti degli 'Invincibles', Fredrik Ljungberg, è bastato finora per cambiar marcia rispetto ai risultati ottenuti dall'esonerato Unai Emery. Contro il Brighton, nel turno infrasettimanale, è arrivata la quarta sconfitta stagionale in Premier e allungato a 9 la striscia di partite senza vittorie per i Gunners in tutte le competizioni. Per trovare un Arsenal così in difficoltà bisogna tornare indietro nel tempo a 42 anni fa: nel 1977, infatti, il club londinese fallì per 10 gare consecutive l'appuntamento con i tre punti. Chiuse quel campionato all'ottavo posto, fuori da un possibile piazzamento europeo, e anche quest'anno la strada sembra tracciata verso quella direzione. I risultati negativi contribuiscono ad alimentare il nervosismo tra i giocatori, sensazione che si è avvertita anche giovedì all'Emirates, al termine dell'incontro. Le telecamere hanno ripreso, infatti, Ozil discutere animatamente e lamentarsi con il connazionale Mertesacker, suo vecchio compagno di squadra e oggi allenatore in seconda dei Gunners. Nessun litigio - come testimoniato dalla stretta di mano tra i due -, ma una situazione che sta evidentemente esacerbando gli animi nello spogliatoio e non solo.
Questo delicato momento inasprisce anche i malumori dei tifosi che, nella sfida ai Seagulls, se la sono un po' presi con Aubameyang. L'attaccante gabonese, capocannoniere della scorsa Premier insieme al duo del Liverpool (Salah e Mané) e uno dei candidati al Pallone d'oro africano, non era in serata e ha mancato un paio di opportunità non difficili per andare in gol. L'appuntamento principale, però, lo ha mancato quando è scomparso dal campo per un paio di minuti circa. Dov'era finito? Probabilmente in bagno, come accennato anche dal suo allenatore: "Non lo so con certezza, ma può essere - ha detto Ljungberg -. Purtroppo se ti scappa non c'è niente che puoi fare". Un dettaglio che, in altri momenti, sarebbe magari sfuggito ai presenti. da https://sport.sky.it/

giovedì 5 dicembre 2019

PL ARSENAL-BRIGHTON= 1-2



Goals. 36'Webster, 50'Lacazette, 80'Maupay,
Arsenal. Leno, Bellerin, Sokratis, Luiz, Kolasinac (Tierney 72); Xhaka, Torreira, Willock (Pepe 46); Ozil, Aubameyang, Lacazette (Martinelli 77).
Subs- Chambers, Nelson, Martinez, Guendouzi,
Manager. Freddie Ljungberg
Brighton. Ryan, Alzate (Duffy 88), Webster, Dunk, Burn, Propper, Stephens, Mooy, Gross (Trossard 80); Connolly (Montoya 76), Maupay.
Subs.: Bissouma, Murray, Button, Bernardo Goals: Webster 36, Maupay 80
Manager. Graham Potter
Booked. Gross, Bellerin, Luiz, Sokratis
Referee. Graham Scott

Attendance. 60.164
Table. 43.Liverpool, 35.Leicester, 35.Manchester City, 29.Chelsea, 23.Wolverhampton,  21.Manchester United, Crystal Palace, 20.Tottenham, 19.Arsenal, Sheffield United, Newcastle...
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I Gunners continuano a non vincere. Anzi, proseguono nella collezione di figuracce. I tre punti non arrivano dal 3-2 al Vitoria Guimaraes in Europa League: ma oltre ai risultati, manca anche il gioco. E Fredrik Ljungberg può farci veramente poco: eppure, le punte dei Gunners sembrano cercare di più il fraseggio offensivo, senza riuscirci particolarmente. Segno che manca anche la tranquillità. Il Brighton fa il colpaccio passando al 37' con un'azione “sporca”, quella che nasce da calcio d'angolo e porta Webster a calciare in rete. Leno, già bravo in occasioni precedenti, soprattutto su un sinistro di Maupay, non può farci nulla. Poca intensità tra i Gunners, che escono tra i fischi dell'Emirates soprattutto all'intervallo. Ljungberg, all'esordio casalingo, inserisce Pepé nella ripresa e dopo cinque minuti un colpo di testa fortunoso di Lacazette regala l'1-1 ai padroni di casa: Ryan smanaccia male, la palla termina sul palo e poi in porta. I Gunners si vedono annullare un gol irregolare di David Luiz, il pubblico rumoreggia ma sarebbe stato un vantaggio immeritato. Il Brighton ha un'identità addirittura più marcata rispetto all'Arsenal e la fa valere buttando via il pallone pochissime volte. I Seagulls vengono premiati a dieci minuti dal termine segnando con un colpo di testa di Maupay il gol del 2-1. Ljungberg mastica amaro, consapevole che avrà tanto lavoro da fare: i Gunners sono a 19 punti, un solo in più del Brighton, e la zona retrocessione dista solo cinque lunghezze. da https://www.sportmediaset.mediaset.it

domenica 1 dicembre 2019

PL NORWICH CITY-ARSENAL= 2-2



Goals. 21'Pukki, 29'Aubameyang(p), 47'Cantwell, 57'Aubameyang,
Norwich City. Krul, Aarons, Zimmermann, Godfrey, Byram, Amadou, Trybull, Cantwell (Buendia 82), McLean, Hernandez, Pukki.
Subs. Fahrmann, Roberts, Vrancic, Lewis, Stiepermann, Srbeny
Manager: Daniel Farke
Arsenal. Leno, Chambers, Mustafi, Luiz, Kolasinac, Willock (Torreira 71), Xhaka, Guendouzi (Saka 78); Ozil (Martinelli 89); Lacazette, Aubameyang.
Subs. Martinez, Tierney, Sokratis, Pepe
Interim Manager: Frieddie Ljungberg
Booked. Krul, Chambers, McLean,
Referee: P. Tierney

Attendance. 27.067
Table. 40.Liverpool, 29.Leicester, Manchester City, 26. Chelsea, 20.Tottenham, Wolverhampton, 19. Arsenal, Sheffield United, 18. Burnley e Crystal Palace..
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venerdì 29 novembre 2019

Arsenal, esonerato Emery: panchina ad interim a Ljungberg

In Premier League salta un'altra panchina. Dopo quella del Tottenham, cambio anche per l'Arsenal. Unai Emery non è più l'allenatore dei Gunners, decisivo il mese senza vittorie. La decisione è arrivata dopo la sconfitta in Europa League contro l'Eintracht Francoforte. Emery era arrivato sulla panchina degli inglesi nella stagione 2018-2019, Dopo l’esperienza con il Psg. Con i Gunners ha raggiunto la finale di Europa League lo scorso anno, trofeo da lui vinto per tre volte con il Siviglia, perdendo però contro il Chelsea. Lo scorso anno aveva chiuso la Premier League al quinto posto, ad un solo punto dal Tottenham qualificato in Champions. 
L'Arsenal non esonerava un allenatore a stagione in corso dal 21 febbraio 1995, l'ultimo fu George Graham, cacciato per aver intascato tangenti dagli acquisti di John Jensen e Pal Lydersen.
In questa stagione invece solo quattro vittorie nelle prime 13 partite per Emery e un ottavo posto in classifica che ha convinto la dirigenza a esonerare l'allenatore. Questo il comunicato dell'Arsenal: "Annunciamo oggi che è stata presa la decisione di esonerare il nostro allenatore Unai Emery e il suo team di allenatori. Parlando a nome del consiglio di amministrazione dell'Arsenal e dei nostri proprietari Kroenke Sports & Entertainment, Josh Kroenke ha dichiarato: 'I nostri più sinceri ringraziamenti vanno a Unai e ai suoi colleghi che sono stati implacabili nei loro sforzi per riportare il club a competere al livello che tutti ci aspettiamo. Auguriamo a Unai e al suo team altri successi futuro'. La decisione è stata presa a causa dei risultati e delle prestazioni non al livello richiesto. Abbiamo chiesto a Freddie Ljungberg di assumersi la responsabilità della prima squadra come capo allenatore ad interim. Abbiamo piena fiducia in Freddie per portarci avanti. La ricerca di un nuovo capo allenatore è in corso e faremo un ulteriore annuncio al termine di tale processo".
Tra i possibili sostituti c'è Nuno Espirito Santo, ora allenatore del Wolverhampton. Ci sono stati contatti tra le parti, anche per via del grande rapporto tra Jorge Mendes e Raul Sanllehi, direttore sportivo dei Gunners. Dall'Inghilterra invece altro nome accostato alla panchina dell'Arsenal è quello di Arteta, che ora fa parte dello staff di Guardiola e che i Gunners aveva anche contattato prima dell'arrivo di Emery lo scorso anno. Non arrivano invece conferme sulla pista Allegri, visto che l’ex allenatore della Juventus sembra orientato a rimanere fermo fino a giugno per poi valutare con calma le possibilità che si presenteranno in vista della prossima stagione. da https://sport.sky.it

giovedì 28 novembre 2019

EL ARSENAL-EINTRACHT FRANKFURT= 1-2




Goals. 46'Aubameyang, 55'Kamada(F), 64'Kamada,
Arsenal. Martínez, Chambers, Mustafi (Torreira 76), Sokratis, Tierney, David Luiz (Guendouzi 31), Xhaka, Martinelli (Ozil 60), Willock, Saka, Aubameyang
Subs not used: Leno, Lacazette, Pépé, Nelson
Manager. Unai Emery
Frankfurt. Rönnow, Abraham, Hasebe, Hinteregger, da Costa, Sow, Fernandes (Kohr 45), Kostic, Kamada, André Silva (Gacinovic 45), Mendes Paciência

Subs not used: Ndicka, Joveljic, Touré, Chandler, Zimmermann
Manager. Adolf Hutter
Booked: Kostic, Abraham, Paciencia, 
Martinelli, Mustafi, Xhaka, Guendouzi
Referee: Ruddy Buquet
Attendance. 49.419
Table. 10.Arsenal, 9.Frankfurt, 8.Standard Liege, 2.Vitoria Guimaraes.
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sabato 23 novembre 2019

PL ARSENAL-SOUTHAMPTON= 2-2



Goals. 8'Ings, 18'Lacazette, 71'Ward-Prowse(p), 96'Lacazette,
Arsenal. Leno, Chambers (Pepe 46), Sokratis, Luiz, Bellerin (Martinelli 84) Guendouzi, Torreira (Willock 84), Tierney, Ozil, Lacazette, Aubameyang.
Subs. Martinez, Maitland-Niles, Mustafi, Nelson.
Manager: Unai Emery
Southampton. McCarthy, Soares, Stephens, Bednarek, Bertrand, Ward-Prowse, Hojbjerg, Redmond, Armstrong (Boufal 86), Ings (Long 73), Obafemi (Djenepo 76).
Subs. Gunn, Valery, Yoshida, Romeu.
Manager. Ralph Hasenhuttl
Booked: Ings, Bertrand, 
Torreira, Sokratis, Lacazette, Pepe, Tierney, Guendouzi
Referee: Stuart Attwell

Attendance. 60.295
Table. 37.Liverpool, 29.Leicester, Chelsea, 25.Manchester City, 19.Wolverhampton, 18. Arsenal, Burnley, 17.Sheffield United, Tottenham, 16.Bournemounth, 15.Crystal Palace, Brighton, Newcastle...
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sabato 9 novembre 2019

PL LEICESTER-ARSENAL= 2-0


Goals, 68'Vardy, 75'Maddison,
Leicester. Schmeichel, Pereira, Evans, Soyuncu, Chilwell, Ndidi, Perez (Gray 59), Tielemans, Maddison, Barnes, Vardy.
Subs. Justin, Morgan, Albrighton, Ward, Choudhury, Praet.
Manager. Brendan Rodgers
Arsenal. Leno, Chambers, Luiz, Holding (Pepe 77), Bellerin, Torreira (Willock 80), Guendouzi, Kolasinac, Ozil, Lacazette, Aubameyang.
Subs. Tierney, Sokratis, Martinez, Martinelli, Saka.
Manager. Unai Emery
Booked: Bellerin, Evans,

Referee. Chris Kanavagh
Attendance. 32.209
Table. 31.Liverpool, 26. Leicester, Chelsea, 25. Manchester City, 17.Arsenal,Sheffield United, 16.Bournemounth, 15.Crystal Palace, Brighton, Burnley, Newcastle...
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Vardy e Maddison stendono i Gunners. Continua a volare il Leicester che grazie al 2-0 all’Arsenal conquista momentaneamente il secondo posto nella Premier League. Quarto successo di fila per le Foxes che al King Power Stadium battono l’Arsenal grazie a due reti nella seconda frazione. È il solito Vardy a sbloccare l’incontro con la rete dell’1-0 firmata al 68′, trattasi del nono gol in nove partite di Premier con l’Arsenal. Poi al 75′ Maddison chiude l’incontro siglando il 2-0 su assist dello stesso Vardy. Continua la crisi nera per l’Arsenal che rimedia la seconda sconfitta nelle ultime quattro gare e l’ultimo successo risale al 6 ottobre (1-0 vs Bournemouth). da https://www.sportface.it/

venerdì 8 novembre 2019

Emery: "Non so se Xhaka giocherà ancora con l'Arsenal"

Quella contro il Crystal Palace potrebbe essere stata l'ultima partita di Granit Xhaka con la maglia dell'Arsenal. Sostituito, il centrocampista svizzero ha insultato i tifosi che lo fischiavano, ha perso la fascia di capitano e da allora non è più sceso in campo, chiedendo anche di non essere convocato per la gara di oggi col Leicester. E il suo rientro è tutt'altro che certo, come ammette Unai Emery. "Non so, potrebbe giocare in futuro o potrebbe non giocare", le parole del tecnico spagnolo, che ha già parlato con la società della possibile cessione del giocatore a gennaio e dell'eventuale sostituto. "Ma non voglio pensarci troppo per adesso, ci aspettano tante partite nei prossimi due mesi - aggiunge - Abbiamo bisogno di un giocatore come Xhaka ma non so se giocherà di nuovo con noi. Se pensa di poterci dare ancora una mano e di continuare a difendere questa maglia, penso che col tempo troveremo una soluzione". da https://www.tuttosport.com/

mercoledì 6 novembre 2019

EL VITORIA GUIMARAES-ARSENAL= 1-1



Goals. 80'Mustafi, 91'Duarte(V),
Vitoria SC. Douglas Jesus, Garcia, Frederico Venancio, Tapsoba, Rafa Soares, Pepe (Poha 61), Agu, Evangelista (Bonatini 82), Edwards, Duarte, Davidson (Rochinha 68)
Subs. Al Musrati, Andre Pereira, Hanin, Miguel Silva
Manager. Ivo Vieira
Arsenal. Martinez, Mustafi, Papastathopoulos, Holding, Maitland-Niles, Willock, (Torreira 78) Ceballos (Guendouzi 54), Tierney, Pepe, Martinelli, Saka (Lacazette 65)
Subs. Leno, Bellerin, Nelson, Kolasinac
Manager. Unai Emery
Bookings: Mustafi, Holding, 
Rafa Soares,
Referee: Halis Ozkahya (Turkey)

Attendance. 17.822
Table. 10.Arsenal, 6.Eintracht Frankfurt, 3.Standard Liege, 1.Vitoria
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Non ammazza il girone come avrebbe dovuto, imbottito di riserve e lento. Anzi non solo rischia, ma non riesce a gestire nemmeno una situazione di vantaggio facilissima. Il momentaccio dell’Arsenal riflesso benissimo in questo anticipo di Europa League: la squadra di Emery delude, annoia, a 10’ dalla fine trova un vantaggio che non merita e riesce persino a sprecarlo e a farsi rimontare.

Senza Xhaka, rimasto a casa dopo le polemiche dei giorni scorsi, e con la fascia da capitano affidata al centrale Holding, i Gunners appaiono fin da subito caricati a salve: lenti, prevedibili nel fraseggio, troppo legati in attacco alle iniziative individuali dei vari Pepe, Saka o Martinelli, finiscono per annegare nelle linee strette dei portoghesi. Che sono tecnicamente modesti ma ben messi in campo, e quando possono spezzano l’azione e ripartono veloci. Non a caso le migliori occasioni le hanno loro con il centravanti brasiliano Davidson, ma si esalta in porta per l’Arsenal Emiliano Martinez. Nella ripresa l’acquazzone che investe Guimaraes rende ancora più sonnacchiosa la gara, Emery la ravviva leggermente inserendo Guendouzi che fa girare palla meglio di Ceballos e visto che con il gioco proprio non crea l’Arsenal il gol se lo trova coi muscoli: a 10’ dalla fine punizione dalla sinistra di Pepe, dormita della difesa del Guimaraes e stacco imperioso di Mustafi.
Tutto finito? Macché. Ai padroni di casa basta alzare un po’ i toni per far spaventare i blasonatissimi avversari. In 10 minuti prima Bonatini sfiora il gol, poi lo trova ed è anche bello (fuga a destra di Edwards, cross, ponte di Rochinha e rovesciata di Duarte) e ancora con Bonatini rischia persino il 2-1 con l’Arsenal completamente in bambola. da https://www.gazzetta.it/

domenica 3 novembre 2019

Mourinho sorprende tutti: incontro con l'Arsenal

L'Arsenal continua con la sua altalena di risultati e il pareggio con rimonta subita nella partita casalinga contro il Wolverhampton di ieri è solo l'ennesimo passo falso della squadra allenata da Emery, attualmente al quinto posto nel campionato di Premier League con il Leicester davanti di 3 punti. La pazienza della dirigenza dei Gunners nei confronti dell'ex allenatore del Paris Saint-Germain però sembra ormai agli sgoccioli e in casa della società londinese si sta già pensando a un eventuale sostituto per la panchina. Il nome a sorpresa di queste ora è quello di José Mourinho, senza panchina dopo l'addio al Manchester United di circa un anno fa. E la novità sarebbe che lo Special One avrebbe già incontrato i vertici dell'Arsenal per trovare un accordo.
Lo svela il Times che ha pizzicato Mourinho a Londra mentre era a cena con Raul Sanllehi, il direttore sportivo dei Gunners. Il tecnico portoghese quindi balza in testa all'elenco dei possibili sostituti di Emery già a stagione in corso. I 14 punti di distacco dalla testa della classifica a inizio novembre non sono andati giù alla dirigenza dell'Arsenal che ora sogna il ritorno a Londra di Mou dopo i tempi al Chelsea. da https://www.foxsports.it/

sabato 2 novembre 2019

PL ARSENAL-WOLVERHAMPTON= 1-1



Goals. 21'Aubameyang, 76'Jimenez(W),
Arsenal. Leno. Chambers, Sokratis, Luiz, Tierney (Kolasonac 87); Guendouzi, Torreira (Saka 73), Ozil, Ceballos, Lacazette (Martinelli 60), Aubameyang.
Subs. Martinez, Bellerin, Willock, Pepe
Manager: Unai Emery
Wolverhampton. Patricio, Dendoncker, Coady, Saiss, Doherty (Vinagre 71), Neves, Moutinho, Jonny, Traore, Jimenez, Jota (Neto 90).
Subs. Ruddy, Cutrone, Gibbs-White, Perry, Kilman
Manager: Nuno Espírito Santo
Booked. Saiss, Jota,
Referee: Michael Oliver

Attendance. 60.383
Table. 31.Liverpool, 25.Manchester City, 23.Chelsea, 20.Leicester, 17.Arsenal, 16.Sheffield United, Bournemounth, 15.Crystal Palace, Brighton, 13.Manchester United, Wolverhamtpton....
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venerdì 1 novembre 2019

Le folli storie di Lord Bendtner: “All’Arsenal mi sono nascosto nel bagno delle donne per saltare una lezione. E ho detto ad Henry di stare zitto…”

Nicklas Bendtner, per tutti “Lord Bendtner”, non è esattamente il prototipo del calciatore ideale, almeno per chi deve gestirlo. Genio e sregolatezza si fondono alla perfezione in un attaccante capace di segnare caterve di gol, ma anche di farsi arrestare per aver malmenato un tassista o farsi multare per aver mostrato delle mutande sponsorizzate dopo una rete all’Europeo. Non stupisce dunque che la sua autobiografia, intitolata “Both sides” sia proprio un elogio di questa doppia natura. E che contenga storie perlomeno particolari, come quella in cui l’ex juventino ha fatto impazzire una leggenda dei Gunners (ma anche della Signora) durante una giornata…di lezione.

Come riporta il Sun, in un estratto del volume Bendtner racconta che quando è arrivato all’Arsenal ad appena sedici anni, oltre agli allenamenti si è dovuto sedere sui banchi e imparare parecchie cose. Ma non è certo stato un ottimo alunno. “Il martedì e il giovedì avevamo lezione, era come essere di nuovo a scuola. C’erano diverse materie, come la gestione della stampa e management finanziario. Ma io pensavo di aver finito di studiare e odiavo farlo, ancora più di quando ero in Danimarca. Un giorno salto la lezione nascondendomi nel bagno delle donne e sento che tutti urlando come pazzi perchè non mi trovano”. Ma qualcuno, finita la lezione, va a cercarlo: Liam Brady, responsabile del settore giovanile.
“Più tardi arriva Liam Brady in sala mensa, mi prende e mi dice: ‘Cosa ti passa per la testa, ragazzo? Dov’eri?’. Aveva sentito qualcuno che diceva che mi fossi nascosto sotto un tavolo”. Il che, tecnicamente, non era vero. E quindi Bendtner può serenamente smentire quella leggenda metropolitana. “Gli ho risposto con la coscienza a posto: ‘Davvero, signor Brady, non ero nascosto sotto un tavolo. Questa è solo una grande incomprensione'”. E se prendere in giro una leggenda dell’Arsenal non basta, Bendtner racconta di aver anche avuto un faccia a faccia pesante anche con Henry. “Facevamo un allenamento a due tocchi, Henry ne fa tre e io urlo ‘sono tre’! Lui mi fa cenno di stare zitto. Io faccio la stessa cosa e mi fischiano punizione, quindi mi lamento. Lui mi prende a parolacce e mi urla di stare zitto ma io rispondo che zitto ci deve stare lui. Corre verso di me e cominciamo a litigare poi arrivano Campbell e Ashley Cole e mi calmo. Ma sono cose che succedono quando uno dei migliori attaccanti del mondo ti urla in faccia…”. Insomma, il solito Bendtner…
da https://www.ilposticipo.it

mercoledì 30 ottobre 2019

LC LIVERPOOL-ARSENAL= 5-5 pen. 5-4


Goals:6'Mustafi OG, 19'Torreira, 26'Martinelli, 36'Martinelli, 43'Milner(p), 54'Maitland-Niles, 58'Oxlade-Chamberlain, 62'Origi, 70'Willock, 94'Origi,
Liverpool. Kelleher, Williams, Gomez, Van den Berg, Milner, Lallana, Oxlade-Chamberlain (Chirivella 81), Keita (Jones 55), Elliott, Origi, Brewster
Subs. Adrian, Kane, Larouci, Clarkson, Koumetio
Manager. Jurgen Klopp
Arsenal.Martinez, Bellerin, Holding, Mustafi, Kolasinac (Tierney 83), Torreira (Ceballos 72), Willock, Maitland-Niles, Ozil (Guendouzi 65), Saka, Martinelli
Subs. Sokratis, Lacazette, Pepe, Macey,
Manager Unai Emery
Bookings: Willock, Kolasinac,
Lallana, Brewster
Referee. Andre Marriner

Attendance. 52.694
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Il Liverpool accede ai quarti di finale di League Cup nella maniera più impensata: 5-5 nei primi 90' con sforbiciata finale di Origi al 94'. Ai calci di rigore, il giovane Kelleher para la conclusione di Ceballos e Jones realizza il penalty decisivo. Il totale? 10-9 per i ragazzi di Klopp...   "Solo ad Anfield!". Una frase più volte pronunciata dopo la straordinaria rimonta sul Barcellona nella passata edizione di Champions League e che torna di attualità questa sera. Il Liverpool, infatti, accede ai quarti di finale di League Cup nella maniera più impensata: 5-5 contro l'Arsenal nei primi 90' con sforbiciata finale di Origi al 94'. Ai calci di rigore il giovane Kelleher para la conclusione di Ceballos e Jones realizza il penalty decisivo. Il totale? 10-9 per i ragazzi di Klopp. E dire che i penalty sono stati battuti, come prevede il regolamento della Carabao Cup, senza la disputa dei tempi supplementari (per favorire un risparmio energetico): chissà, viene da pensare, come sarebbe proseguita la partita che, in pratica, ha visto un gol ad ogni tiro in porta... da https://it.eurosport.com

lunedì 28 ottobre 2019

Booo dei tifosi dell'Arsenal, Xhaka li sfida: mano all'orecchio e "fuck off"

Sostituito e contestato durante Arsenal-Crystal Palace, Granit Xhaka ha perso la testa all'uscita dal campo. Emery: "Ha sbagliato".
All'improvviso, lo strappo diventa totale. Granit Xhaka contro i tifosi dell'Arsenal: uno scontro che, questa sera, è esploso in tutto il proprio fragore. E che, dopo quanto accaduto all'Emirates Stadium durante il match di Premier League pareggiato per 2-2 contro il Crystal Palace, rischia di avere strascichi particolarmente pesanti. Il fattaccio è accaduto al quarto d'ora della ripresa, pochi minuti dopo che il Palace aveva completato la rimonta dallo 0-2 al 2-2. Unai Emery ha deciso di togliere dal campo Xhaka per rimpiazzarlo con il quasi omonimo - almeno dal punto di vista sonoro - Saka. E il pubblico dell'Emirates ne ha approfittato per contestare e sommergere di boooo il centrocampista svizzero. Il quale non l'ha presa bene. Affatto.
Xhaka si è infatti portato una mano all'orecchio sinistro, sfidando i sostenitori dell'Arsenal. E nel frattempo, mentre i boooo salivano d'intensità, si è lasciato andare a una serie di "fuck off" che non necessitano di una traduzione. Dopo essere uscito dal campo, poi, Xhaka non si è nemmeno fermato a sedersi in panchina assieme alle altre riserve dell'Arsenal: si è tolto la maglia in fretta e furia e, visibilmente imbufalito, ha preso direttamente la strada degli spogliatoi senza nemmeno salutare Emery.
Lo stesso manager spagnolo, al termine del match contro il Crystal Palace, ha parlato dell'episodio davanti alle telecamere della BBC:
"Ha sbagliato. Parleremo con lui di questa situazione. Sentirò cosa avrà da dirmi, ma ha sbagliato".
Un episodio che non fa che peggiorare la situazione di un Arsenal che, per l'ennesima stagione, pare aver mollato qualsiasi possibilità di lottare per il titolo già in autunno. I Gunners sono ora quinti, a 4 punti dal quarto posto del Chelsea e addirittura a 12 dal Liverpool capolista. da https://www.goal.com

domenica 27 ottobre 2019

PL ARSENAL-CRYSTAL PALACE= 2-2



Goals. 7'Sokratis, 9'Luiz, 32'Milivojevic(p), 53'Ajew,
Arsenal. Leno, Chambers, Sokratis, Luiz, Tierney (Kolasinac 75), Guendouzi, Xhaka (Saka 61), Pépé, Ceballos, Aubameyang, Lacazette
Subs. Bellerín, Torreira, Holding, Martínez, Martinelli
Manager. Unai Emery
Crystal Palace. Hennessey, Ward, Tomkins, Cahill, van Aanholt, Townsend, Kouyaté (McCarthy 94), Milivojevic, McArthur, Zaha, J Ayew (Benteke 81)
Subs. Dan, Meyer, Schlupp, Henderson, Kelly

Manager. Roy Hogdson
Booked: Chambers, Guendouzi
Referee: Martin Atkinson
Attendance. 60.345
Table. 28.Liverpool, 22.Manchester City, 20.Leicester, Chelsea, 16.Arsenal, 15.Crystal Palace, 13.Manchester United, West Ham, Sheffield United, Bournemounth...
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Dopo la caduta lunedì sera con lo Sheffield United, l’Arsenal continua a farsi del male da solo. Contro il Crystal Palace la squadra di Emery vola sul doppio vantaggio dopo soli 9 minuti grazie alle reti di Papastathopoulose e David Luiz. Poi però i Gunners si addormentano e il Crystal Palace rientra. Un rigore di Milivojevic nel primo tempo e Ayew nella ripresa regalano a Hodgson un prezioso 2-2. Il Palace continua così a volare altissimo con un sesto posto a 15 punti che tiene le Eagles proprio a -1 dall’Arsenal, al momento 5° e fuori dalla zona Champions. da https://it.eurosport.com

sabato 26 ottobre 2019

Arsenal, caso Ozil. Emery annuncia: “Presa decisione.

Dall’inizio della stagione è diventato un vero e proprio caso: Mezut Ozil si allontana giorno dopo giorno dall’Arsenal. Il tedesco è stato protagonista solo di due spezzoni di partita da quando è iniziata la niova annata con la società che pare abbia deciso di fare a meno di lui.

A conferma, in qualche modo, questo, è stato il tecnico Unai Emery che, come riporta il Telegraph ha spiegato: “Abbiamo una strategia concordata con la società riguardo a Ozil. Perché qui si tratta di mettere prima di tutto la squadra e la società. Non un singolo”. E ancora: “I tifosi lo vorrebbero veder giocare? So che i fan chiedono spiegazioni, ma non è il momento di dire altro. In precedenza abbiamo parlato tra tutti gli interessati e abbiamo preso una decisione”.
Messaggio chiaro, nonostante non venga esplicitato: Ozil non rientra più nei piani dell’Arsenal e la società sta provando a convincerlo a cambiare aria. Sul tedesco anche Inter e Milan. da https://www.itasportpress.it/

giovedì 24 ottobre 2019

EL ARSENAL-VITORIA GUIMARAES= 3-2



Goals. 8'Edwards(G), 32'Martinelli, 36'Duarte(G), 80'Pepè, 92'Pepè,
Arsenal. Martinez, Bellerin, Mustafi, Holding, Tierney, Torreira, Willock (45' Ceballos), Maitland-Niles (45' Guendouzi), Smith-Rowe, Martinelli, Lacazette (75' Pepè).
Subs: Leno, Chambers, Kolasinac, Saka.
Manager. Unai Emery
Guimaraes. Miguel Silva, Garcia, Frederico Venancio, Tapsoba, Hanin, Almeida (64' Rodriques), Agu, Poha, Edwards (71' Pereira), Duarte (87' Rochinha), Davidson.
Subs: Douglas Jesus, Pedro Henrique, Leo Bonatini, Al Musrati, Pepe.
Manager. Ivo Vieira

Booked. Mustafi, Lacazette, Garzia, Tapsoba, Poha,
Referee: Serdar Gozubuyuk (Netherlands)
Attendance. 60.195
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mercoledì 23 ottobre 2019

Arsenal, tensione tra Ozil ed Emery in allenamento. Il tweet del tedesco: "Mi fai ridere"

Solo due presenze in stagione, una settantina di minuti disputati in Premier League e in Coppa di Lega. Non è sicuramente la fiducia che si aspettava Mesut Özil, trequartista dell’Arsenal ai margini del gruppo per Unai Emery. "Deve continuare a lavorare, penso che altri giocatori meritino più spazio di lui", spiegava l’allenatore dei Gunners ad inizio ottobre dopo l’esclusione del tedesco nel match vinto contro lo Standard Liegi in Europa League. Se dall’Inghilterra giurano che il numero 10 biancorosso sarà ceduto a gennaio, l’ultima tappa di un rapporto complicato è andata in scena alla vigilia della sfida nel gruppo F contro il Vitoria Guimares: un episodio immortalato dalle telecamere e commentato dal Sun. Durante l’allenamento di mercoledì, infatti, Özil ed Emery discutono in privato senza lasciare spazio ad espressioni distese. C’è la stretta di mano tra i due, saluto piuttosto gelido e seguito dal commento sui social dello stesso giocatore.
In forza all’Arsenal dal 2013, quando venne acquistato dal Real Madrid per 47 milioni di euro, l’ex nazionale tedesco ha accumulato 233 partite con 43 gol e 74 assist che hanno propiziato 6 titoli in bacheca per i Gunners. Ciò nonostante, dopo una prima buona stagione agli ordini di Emery, il suo utilizzo in squadra si è drasticamente ridotto. E il suo post criptico su Twitter lascia pochi dubbi secondo il Sun: "Mi fai ridere", parole accompagnate dal suo viso divertito. Secondo la stampa britannica il destinatario sarebbe proprio l’allenatore spagnolo dopo lo scambio di vedute in allenamento, stoccata che pochi giorni prima aveva piuttosto visto Özil felicitarsi sui social con Wenger per la sua storia all’Arsenal. Insomma, pare davvero che il rapporto tra Mesut ed Emery sia davvero ai ferri corti.
da https://sport.sky.it

martedì 22 ottobre 2019

Granit Xhaka attacca Evra: “Arsenal squadra di bambini? Cazzate, certe persone parlano troppo…”

L’Arsenal cade per la seconda volta in nove giornate e perde il quarto posto in classifica dove adesso ci sono Leicester e Chelsea entrambe a quota 17 punti con 2 lunghezze di vantaggio proprio sui Gunners. La sconfitta arrivata sul campo del neopromosso Sheffield United è dura da digerire per la squadra di Unai Emery: il gol di Lys Mousset al 30′ è bastato ai padroni di casa per conquistare un successo storico. Nel post-partita Patrice Evra ha criticato duramente i Gunners per la sconfitta, ma la replica al vetriolo del capitano Granit Xhaka non si è fatta attendere.
“SONO DEI BAMBINI” – Nelle ultime 17 trasferte l’Arsenal ha vinto solo in 4 occasioni: un rendimento davvero deludente che lo scorso anno è costato il quarto posto e la qualificazione alla Champions League. Dopo l’1-0 subito contro lo Sheffield United, l’opinionista Evra è stato molto duro ai microfoni di Sky Sports: “Li chiamavo i miei bambini dieci anni fa e lo sono ancora. Questa è la verità e non sono irrispettoso quando lo dico. È la sensazione che provo quando guardo i Gunners in campo. Hanno un bell’aspetto, ma non sembrano una squadra vincente. L’Arsenal ama solo giocare a calcio”. Il francese è stato schietto come sempre e le sue parole sono arrivate dritte dritte alle orecchie del capitano Granit Xhaka, che nel post-partita ha replicato con altrettanta durezza e fermezza.
“TUTTE C*****E” – Lo svizzero ha replicato ad Evra che lo ha accusato di essere il capitano di una squadra fatta di bambini dopo la sconfitta arrivata al Bramall Lane: “Rispetto Patrice perché è stato un grande giocatore, ma deve stare attento a quello che dice. Conosce queste situazioni… Non è l’unico a dire queste c*****e. Dobbiamo smettere di parlare di aspetto mentale e di s*******e simili. Per me non c’è differenza tra giocare in casa o in trasferta”. Xhaka ha spiegato che Evra rischia di perdere la sua credibilità: “È strano sentirgli dire queste cose perché si è ritrovato in situazioni simili. Se dici c*****e ogni fine settimana nessuno ti porterà più rispetto”. Evra avvisato mezzo salvato?
da https://www.ilposticipo.it 

lunedì 21 ottobre 2019

PL SHEFFIELD UNITED-ARSENAL= 1-0


Goal. 30'Mousset,
Sheffield United. Henderson, Basham, Egan, O'Connell, Baldock, Lundstram, Norwood (McBurnie 85), Fleck, Stevens, McGoldrick (Freeman 78), Mousset (Sharp 56)
Subs. Robinson, Jagielka, Moore, Besic
Manager. Chris Wilder
Arsenal. Leno, Chambers, Sokratis, Luiz, Kolasinac, Guendouzi, Xhaka (Lacazette 69), Pepe (Martinelli 78), Willock (Ceballos 45), Saka, Aubameyang
Subs. Martinez, Tierney, Torreira, Holding
Manager. Unai Emery
Booked: Saka, Kolasinac, 
O'Connell, Fleck, McGoldrick, Henderson
Referee: Mike Dean

Attendance. 30.775
Table. 25.Liverpool, 19.Manchester City, 17.Leicester, Chelsea, 15.Arsenal, 14.Crystal Palace, 12.West Ham, Burnley, Tottenham, Sheffield United, Bournemounth...
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Cade l'Arsenal e lo fa in modo rumoroso. Dopo un periodo piuttosto positivo, infatti, i Gunners escono sconfitti dal campo dello Sheffield United. A Bramall Lane finisce 1-0 per i padroni di casa grazie alla rete decisiva segnata da Mousset, bravo alla mezz'ora a battere Leno su assist di O'Connell. Un occasione sprecata per la squadra di Emery, dal momento che con una vittoria avrebbe potuto consolidare il terzo posto in solitaria alle spalle di Liverpool e Manchester City. Invece, dopo aver raccolto sette punti nelle ultime tre giornate, ecco il ko. Oltre al danno, anche la beffa: già, perché Mousset, attaccante francese classe 1996, era alla sua prima partita da titolare in Premier con la maglia dello Sheffield. Grazie a lui le Blades salgono al nono posto a quota 12 in classifica assieme a Tottenham, Burnley, Bournemouth e West Ham. L'Arsenal resta fermo al quinto posto, con 15 punti, dietro anche al Chelsea e al Leicester. In un Monday Night che non si vedeva dal 2006 l'Arsenal cerca di tornare alla vittoria esterna che manca da quella di Newcastle. Ci prova con qualità e palleggio, che contrastano con la prova tutta grinta dei padroni di casa. Pepè sfiora il vantaggio mancando la porta da due passi su assist di Kolasinac, mentre lo Sheffield non perdona al 30’: angolo lungo su cui O’Connell ci mette la testa e fa da sponda per Mousset che alla prima da titolare si regala una notte bellissima. Xhaka prova a reagire con una conclusione dalla lunga distanza che impegna Henderson. Nella ripresa l'Arsenal fatica a trovare spazi per fare male e anzi deve fare i conti con un paio di tentativi da fuori di Fleck. Entra anche Lacazette ma il copione non cambia. Serata storica a Bramall Lane. da https://sport.sky.it