sabato 31 dicembre 2011

PL ARSENAL-QUEEEN PARK RANGERS= 1-0



Per una volta l’Arsenal oltre che bello risulta anche vincente. Dopo l’iniziale spavento corso per via del destro di Wright-Phillips da posizione defilata, i Gunners cominciano a macinare gioco e a rendersi pericolosi in più di un’occasione. Soprattutto con Van Persie, che nel primo tempo va vicino al gol due volte, ma anche con Arteta e Ramsey. a ripresa si apre con Walcott che si mangia un gol incredibile a tu per tu con Cerny, poi è Robin Van Persie a realizzare la rete che regalerà di fatto i tre punti a Wenger con un bel sinistro sul primo palo su invito di Arshavin. Per il capitano dei Gunners, al 35esimo gol in Premier League da gennaio a oggi (sfiorato il record di Shearer che ne aveva fatti 36), si tratta della rete numero 48 - in 57 partite - di questo straordinario 2011. l finale servirà solo per osservare Gervinho sbagliare due occasioni clamorose da pochi passi e per gustarsi la mimica (divertita) di Thierry Henry in tribuna: dalla prossima gara in campo ci sarà anche lui. Con la maglia numero 12. Con questi tre punti l’Arsenal sale a quota 36 ed è quarto in classifica: scavalcati in un colpo solo Liverpool e Chelsea. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol: Robin VanPersie (60)
Arsenal W Szczesny, T Vermaelen (F Coquelin, 54), P Mertesacker, J Djourou , L Koscielny, A Arshavin (T Rosicky, 68), T Walcott (Gervinho, 75), A Song, A Ramsey, M Arteta, R van Persie Qpr Cerny, D Gabbidon, L Young , A Traore (B Orr, 78), M Connolly, S Wright-Phillips, J Barton , J Mackie (T Smith, 74), A Taarabt, A Faurlin, J Bothroyd (D Campbell, 64)
Referee: Atkinson
Attendance:60067
Stadium:Emirates stadium
Table: 45 Man Utd e Man City, 39 Tottenham, 36 Arsenal, 34 Chelsea e Liverpool, 30 Newcastle...

Thierry Henry!


Sarà solo per due mesi, ma saranno certamente intensi nel rivedere Titì Henry con la maglia dei Gunners, 226 gol un record che presto sarà migliorato.

venerdì 30 dicembre 2011

Arsenal, quasi fatta per prestito Henry

(Adnkronos) - Thierry Henry si appresta a firmare un contratto di 2 mesi con l'Arsenal. Il 34enne attaccante francese, che ha indossato la maglia dei gunners dal 1999 al 2007, giochera' in Inghilterra in attesa di cominciare la preparazione con i New York Red Bulls, il club statunitense proprietario del suo cartellino. L'Arsenal non puo' ancora annunciare l'ingaggio del transalpino prima di aver sistemato con i Red Bulls le pratiche relative all'assicurazione. ''Non possiamo comunicare nulla perche' la documentazione non e' completa'', dice Arsene Wenger, manager dell'Arsenal, dal sito ufficiale del club. Il tecnico alsaziano, pero', gia' e' pronto a riabbracciare il suo pupillo. ''Il suo impiego per 2 mesi e' la soluzione ideale: ha esperienza e qualita', conosce il club e puo' aiutare i compagni in campo e fuori'', spiega Wenger. ''Non dobbiamo pero' mettergli troppa pressione -aggiunge-: ha 34 anni e ha bisogno di lavorare un paio di settimane. E' qui per dare una mano ma non per diventare subito il giocatore principale''. Il contributo di Henry sara' utilissimo per una squadra che, a gennaio, nel reparto offensivo perdera' Gervinho e Marouane Chamakh. Le due punte, infatti, saranno impegnate in Coppa d'Africa.
Che dire, all'idea di vedere Thierry Henry di nuovo con la maglia dell'Arsenal mi rallegro come un bimbo..

mercoledì 28 dicembre 2011

da Il Secolo d'Italia (London Calling)

il 27 dicembre 2011, il Secolo d'italia ha recensito il libro con il testo di Giovanni Tarantino nelle pagine dedicate allo sport.

martedì 27 dicembre 2011

PL ARSENAL-WOLVERHAMPTON= 1-1

Aveva ragione Arsene Wenger a temere il Wolverhampton. “Sono una buona squadra – spiegava il manager francese dei Gunners alla vigilia della sfida dell’Emirates Stadium – hanno una difesa attenta e sono abituati a ‘combattere’ su tutti i palloni, partita dopo partita”. Contro i Wolves l’Arsenal domina in lungo e in largo, va anche in vantaggio ma non riesce ad amministrare, subisce il pareggio e cerca nuovamente il gol del 2-1 senza fortuna. Finisce 1-1, con tante recriminazioni e tante colpe: perchè non vincere una partita che si comanda dall’inizio alla fine è il motivo per cui l’Arsenal, che vive una stagione di alti e bassi continui, dista dalla vetta della classifica occupata dalle due squadre di Manchester la bellezza di 12 punti. Passano appena otto minuti e l’Arsenal è già in vantaggio. Il merito è di Gervinho, che sfrutta la bella palla in profondità di Benayoun, mette a sedere Hennessey e deposita in rete il pallone del provvisorio 1-0 in favore dei Gunners. Van Persie, che ha una gran voglia di superare il record di gol “annuali” di Alan Shearer (34 contro 36, ma il 2011 non è ancora finito), ci prova in tutti i modi, ma l’attaccante olandese non è fortunato e – dal 31esimo del primo tempo – trova sulla sua strada un Hennessey in giornata di grazia. Poco prima che le squadre vadano a riposo, i Wolves pareggiano grazie al settimo gol stagionale di Fletcher. L’attaccante degli ospiti è bravo a mettere dentro di testa sugli sviluppi di una conclusione dalla distanza di Hunt sporcata da Mertesacker: per l’Arsenal è tutto da rifare...
Il portiere dei Wolves, 150 presenze con il Wolverhampton proprio all’Emirates, vive una giornata da super-eroe contro Van Persie & Co: Hennessey, strepitoso già nel primo tempo proprio su Van Persie, si ripete più volte nella ripresa ancora sul capitano dell’Arsenal e a più riprese anche su Gervinho, Rosicky e Arshavin, nel frattempo entrato al posto di Benayoun. Al 75esimo gli ospiti restano in dieci per via dell’espulsione di Milijas, che entra duro ai danni di Arteta e si guadagna così la doccia anticipata. L’Arsenal prosegue nel suo forcing, ma Hennessey è insuperabile, e Van Persie – l’uomo più pericoloso della banda di Wenger nel finale – meno ispirato del solito. Finisce 1-1, con l’Arsenal che si conferma quinta forza della Premier League e che sale a quota 33 punti. Il Chelsea, quarto, dista una sola lunghezza, ma la vetta della classifica è lontana addirittura 12 punti. Irraggiungibile. da http://it.eurosport.yahoo.com/, foto AP/photo
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Gol: Gervinho (8), Steven Fletcher (38)
Arsenal W Szczesny, T Vermaelen , P Mertesacker, J Djourou (M Chamakh, 85), L Koscielny, Y Benayoun (A Arshavin, 63), A Song (A Ramsey, 71), T Rosicky, M Arteta, R van Persie, Gervinho W Wolverhampton Hennessey , C Berra, R Zubar (R Stearman, 50), R Johnson , A Forde (A Guedioura , 72), K Henry, M Jarvis, S Ward, N Milijas (s/o 75), S Hunt (K Doyle, 86), S Fletcher
Referee: S Attwell
Attendance:
Stadium: Emirates stadium
Table: 45 Man City & Man Utd, 35 Tottenham, 34 Chelsea, 33 Arsenal, 31 Liverpool, 30 Newcastle..

venerdì 23 dicembre 2011

da "Il Manifesto" (London Calling)

«London Calling», la storia dell'Arsenal tra Joe Strummer, la regina e Wenger 

giovedì 22 dicembre 2011

Premier: sciopero metro, Arsenal rinvia partita

La metropolitana di Londra si ferma e l'Arsenal rinvia la partita di campionato con il Wolverhampton. I Gunners hanno dovuto spostare al 27 dicembre la sfida inizialmente programmata per il 26. La squadra di Wenger dovrà rinunciare alla partita del 'boxing day', tradizionale appuntamento con la Premier League nel giorno di Santo Stefano, a causa dello sciopero annunciato dagli operatori della metropolitana di Londra.
Lo stop non è ancora certo, perché il sindaco Boris Johnson ha impugnato la decisione della sigla sindacale Aslef, che conta oltre 2mila membri, davanti all'Alta Corte. L'Arsenal però ha dovuto anticipare i tempi dell'annuncio per gli aspetti organizzativi legati alla sicurezza.

mercoledì 21 dicembre 2011

PL ASTON VILLA-ARSENAL= 1-2



Dopo solo sei minuti che era entrato in campo al posto di Ramsey, Benayoum realizza la rete che porta l'Arsenal sul 2-1, andati in vantaggio su calcio di rigore realizzato dal solito VanPersie, i Villans riequilibravano il match al 54' con un bel gol di Albrighton, ma i cambi di Wenger si sono rivelati giusti e l'Arsenal porta a casa i 3 punti. (photo AP Photo/Alastair Grant)
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Gol: Robin VanPersie (pen 17), Marc Albrighton (54), Yossi Benayoun (87)
Aston Villa B Guzan, S Warnock, A Hutton (s/o 90), C Cuellar, R Dunne, C Clark , C N'Zogbia, S Ireland (B Bannan, 45), S Petrov, M Albrighton (N Delfouneso, 88), G Agbonlahor
Arsenal W Szczesny, T Vermaelen, P Mertesacker , L Koscielny, T Walcott, A Ramsey (Y Benayoun, 81), E Frimpong (T Rosicky, 66), F Coquelin , M Arteta, R van Persie , Gervinho (A Arshavin, 81)
Referee: Jonathan Moss
Attendance: 35818
Stadium: Villa Park
Table: 44 Man City, 42 Man Utd, 34 Tottenham, 32 Chelsea, 32 Arsenal, 30 Liverpool..

da "In the box" (London Calling)

Il Blog sul calcio britannico della Gazzetta dello Sport "In the Box" curato da Paolo Avanti, Stefano Cantalupi e Pier Luigi Giganti ha pubblicato la seguente recensione. http://inthebox.gazzetta.it/2011/12/20/london-calling-tutto-sullarsenal/

Henry, il francese potrebbe tornare ai gunners

Potrebbe verificarsi un clamoroso e inaspettato ritorno all’Arsenal. L’indiscrezione data dal “Times” sta elettrizzando i tifosi dei gunners. Thierry Henry potrebbe tornare a giocare all’Arsenal. L’attaccante francese arrivato a Londra a inizio dicembre per presenziare all’inaugurazione della statua, che il club londinese gli ha dedicato, è rimasto dalle parti dell’Emirates Stadium per allenarsi durante la pausa della Major League Soccer.
Il campionato di calcio statunitense riprenderà a Marzo. Henry, che milita nei New York Red Bulls, potrebbe sfruttare questo lasso di tempo per tornare a giocare nella squadra con la quale è diventato una leggenda. La soluzione pare molto gradita a Arsene Wenger, che tra gennaio e febbraio si ritroverà con un reparto offensivo ridotto ai minimi termini, date le partenze per la Coppa d’Africa di Gervinho e Chamakh. Il tecnico transalpino ritiene che Henry sia pronto per giocare in Premier. “Titì sta bene fisicamente, ma per ora si sta solo allenando con noi – ha dichiarato il tecnico transalpino nel dopopartita con il Manchester City-. Valuteremo cosa fare, abbiamo bisogno di rinforzi in attacco”. All’Arsenal sotto la guida di Arsene Wenger Henry ha giocato dal 1999 al 2007, vincendo due volte la Premier e conquistando due Coppe d’Inghilterra. E’ il primo marcatore della storia dell’Arsenal con 226 reti. L’alternativa a Henry si chiama Suarez, non Luis quello del Liverpool, ma Matias Suarez, 23enne attaccante argentino, che sta facendo molto bene in Belgio con la maglia dell’Anderlecht.
La notizia oramai è su tutti i siti, non credo che alla fine la cosa vada in porto ma che bello sarebbe rivedere giocare Thierry Henry con la maglia dell'Arsenal.. anche solo per 13/14 partite.

lunedì 19 dicembre 2011

Wenger: “Impossibile lottare per il titolo”

Arsene Wenger fa praticamente una dichiarazione di resa, dopo la sconfitta patita in casa del Manchester City. Il manager dell’Arsenal fa capire che difficilmente i suoi lotteranno per vincere il campionato: “Non meritiamo questa sconfitta, abbiamo spinto tanto per riuscire ad equilibrare il punteggio ma non ci siamo riusciti. Se avessimo vinto, saremmo andati a sei punti di distacco dalla vetta, e con i movimenti di mercato che ci avrebbero reso più forti dopo gennaio, probabilmente avremmo lottato per le primissime posizioni. Avremmo bisogno di fare tanti punti, invece torniamo a casa solo con i complimenti. I tanti infortuni? Putroppo non abbiamo a disposizione 17 terzini: ne abbiamo solo quattro e sono tutti fuori per infortunio.”

da Gazzetta.it (London Calling)

Il sito della Gazzetta dello Sport, venerdi 16 dicembre 2011 ha recensito insieme ad altri libri anche il nostro, nella pagina dedicata ai libri.
http://www.gazzetta.it/Libri/

domenica 18 dicembre 2011

PL MANCHESTER CITY-ARSENAL= 1-0

Un gol di Silva al 53' regala i tre punti al City nel big match del 16esimo turno contro l'Arsenal. L'1-0 inflitto ai Gunners vale il primato in solitaria per gli uomini di Mancini. Partita ricca di occasioni da gol da ambo le parti. Hart nega più volte il gol ai londinesi. Strepitose le parate sul colpo di testa a botta sicura di Van Persie e su un tiro da fuori area di Vermaelen a tempo quasi scaduto. Anche il Manchester crea diverse palle gol con un ispirato Balotelli, autore nel primo tempo di una grande giocata: stop e tiro al volo, che impegna il portiere in una difficile parata. Nulla può invece Szczesny sul tiro di Zabaleta, ma il potente tiro da fuori area del terzino si stampa sul palo.
Vince anche l'altra squadra di Manchester. Lo United si impone 2-0 in trasferta contro il Queens Park Rangers: apre le marcature Rooney e chiude i conti Carrick. Grazie a questo successo gli uomini di Ferguson restano al secondo posto in classifica, staccati di soli due punti dai cugini del City. Sale al terzo posto il Tottenham: l'1-0 inflitto al Sunderland porta la firma di Pavlyuchenko.
da http://www.ilsole24ore.com/, Ap photo
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Gol: David Silva (53)
Man City J Hart, K Toure, V Kompany, M Richards, P Zabaleta, Y Toure (N de Jong, 86), G Barry , D Silva, S Nasri (E Dzeko, 86), S Aguero , M Balotelli (J Milner, 72)
Arsenal W Szczesny, T Vermaelen, P Mertesacker (M Chamakh, 82), J Djourou (I Miquel, 47), L Koscielny , T Walcott (A Arshavin, 69), A Song , A Ramsey, M Arteta , R van Persie, Gervinho
Referee: P Dowd
Attendance:
Stadium: City of Manchester Stadium
Table: 41 Man City, 39 Man Utd, 34 Tottenham, 32 Chelsea, 29 Arsenal & Liverpool, 27 Newcastle..

giovedì 15 dicembre 2011

Wenger: “Vieira e Henry ceduti per denaro”

Arsene Wenger ha voluto spiegare ai tifosi le cessioni, avvenute in passato, di Patrick Vieira e Thierry Henry. Il manager dell’Arsenal ha fatto capire che le esigente del club ha avuto la meglio sul cuore: “Nel calcio è importante far prevalere le necessità di un club rispetto al cuore – ha dichiarato Wenger – . Quando abbiamo ceduto Patrick e Thierry, la società aveva bisogno di soldi. Ho applicato in questi anni una strategia, secondo la quale è meglio cedere un giocatore un anno prima del previsto piuttosto che un anno dopo. Henry e Vieira ci hanno dato tanto per nove anni, i migliori anni della loro carriera. Ricordo che quando feci comprare Vieira alla dirigenza dell’Arsenal, c’erano alcuni dubbi finchè non è stato visto sul campo. Quando il tuo primo acquisto risulta essere molto buono, chi ti sta intorno inizia a stimarti. Patrick univa le doti tecniche del centrocampista moderno con le caratteristiche del calcio inglese.”
da http://www.calcionews24.com/

da Fever Pitch (London Calling)


Anche la fanzine Fever Pitch nel nuovo numero di dicembre 2011, ha presentato cosi il libro, un grazie a Giacomo Mallano ed a tutti i suoi collaboratori che si adoperano affinchè questa preziosa rivistà continui ad uscire, sostenetela..

martedì 13 dicembre 2011

dal Guerin Sportivo (gennaio 2012 - London Calling)

E' uscito il 10 dicembre, il numero di gennaio 2012 del "mensile" Guerin Sportivo con la recensione di London Callling, curata da Christian Giordano.
http://blog.guerinsportivo.it/

lunedì 12 dicembre 2011

Una giornata speciale..

quella di sabato, prima della partita contro l'Everton, l'Arsenal ha festeggiato i 125 anni di vita con l'inaugurazione di tre statue, quella di Thierry Henry che vediamo commosso mentre parla ai tifosi, guardato a vista da Wenger.
la seconda statua (non per ordine d'importanza) è di Tony Adams
la terza, è del Manager Herbert Chapman (1925-1394)
 per l'occasione l'Arsenal ha giocato con questa maglia..
a festeggiare i Gunners anche vecchie glorie.. vediamo Lehmann, Lauren, Dixon e Parlour.. neanche tanto vecchie..

domenica 11 dicembre 2011

Eretta statua di Thierry Henry davanti all'Emirates Stadium

Per il 125esimo anniversario dell'Arsenal è stata eretta una statua raffigurante Thierry Henry (226 gol con i Gunners dal 1999 al 2007) a Londra nei pressi dell'Emirates Stadium. "Non l'avrei immaginato nemmeno nei sogni più folli" ha commentato l'attaccante francese. Oltre ad Henry sono state erette le statue di altri due "bandiere" dell'Arsenal, Tony Adams e Herbert Chapman.
Se non fossero bastati 226 reti segnate in 8 anni, Thierry Henry ora può dirsi ufficialmente nella storia dell'Arsenal. E' stata infatti inaugurata ieri una statua raffigurante l'attaccante francese a Londra nei pressi dell'Emirates Stadium, impianto dei "Gunners". In questo weekend l'Arsenal festeggia infatti il 125esimo anniversario, e per l'occasione sono state erette altre due statue di altrettanti "simboli" del club inglese. La scultura raffigurante Henry nella sua esultanza più tipica (scivolata sulle ginocchia) sarà accompagnata da quelle di Tony Adams, ex capitano e difensore dei Gunners, e di Herbert Chapman, ex allenatore dei biancorossi con i quali vinse i campionati 1930-'31 e 1932-'33. "Nemmeno nei miei sogni più folli - ha commentato Henry - avrei immaginato che un giorno avrebbero eretto una mia statua davanti allo stadio della squadra per cui ho giocato e che amo e sostengo". Henry ha vestito la maglia dell'Arsenal dal 1999 al 2007 vincendo per due volte la Premier League e altrettante Coppe d'Inghilterra. Nel 2006 ha avuto la possibilità di guidare i Gunners alla vittoria della Champions League, ma nella finale di Parigi perse contro il Barcellona di Ronaldinho. da http://www.mainfatti.it/ 

sabato 10 dicembre 2011

PL ARSENAL-EVERTON= 1-0

L'Arsenal compie 125 anni!
 
Il 114 gol di Robin VanPersie con la maglia dei Gunners in un giorno speciale.. (foto AP & Getty Images)
Sugli spalti sono presenti tanti campioni del passato per celebrare i centoventicinque anni di storia dei Gunners, tra tutti spicca sicuramente la presenza di Thierry Henry, forse il più grande giocatore della storia del club. L’Arsenal non vuole fare brutta figura in una giornata così speciale e prende subito il controllo della partita. Al quindicesimo Gervinho si divora un gol fatto calciando male un assist servitogli da Walcott. Alla mezz’ora è Ramsey a sfiorare il vantaggio, il Gallese, servito splendidamente da Song, prova con il sinistro a piazzare la palla sotto l’incrocio ma è sfortunato, il pallone esce di pochissimo. Passa nemmeno un minuto e ancora un‘ccasione capita a Gervinho, l’ Ivoriano solo davanti al portiere, non riesce ad angolare abbastanza e colpisce in pieno Howard. L’Everton si limita a curare la fase difensiva sperando magari in un’invenzione della coppia Saha- Cahill per rovinare la festa ai Gunners. L’Arsenal gestisce il gioco anche nel secondo tempo ma trova con più fatica occasioni da gol. Al cinquantasettesimo bella azione personale di Walcott che trova però un Howard attento che mette in angolo. Al settantesimo minuto si sblocca la partita, preciso lancio di Song per il solito Robin Van Persie che con un meraviglioso sinistro al volo deposita in rete e fa uno a zero. Quindicesimo gol in quindici partite quest’anno per lui. Anche Thierry Henry e Ian Wright in tribuna si alzano in piedi per applaudire la magia dell’olandese. Dopo il vantaggio dei Gunners la partita si spegne, la squadra di Wenger si limita al possesso palla mentre l’Everton resta comunque tutto indietro a difendere sperando in qualche errore avversario. Vittoria meritata per l’Arsenal che può così festeggiare nel migliore dei modi i suoi centoventicinque anni di storia.
da http://teladoiolamerica.net/
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Gol: Robin VanPersie (70)
Arsenal W Szczesny, T Vermaelen (I Miquel, 82), P Mertesacker, J Djourou, L Koscielny, T Walcott (E Frimpong, 89), A Song, A Ramsey , M Arteta , R VanPersie, Gervinho (T Rosicky, 83)
Everton T Howard, J Heitinga, L Baines, P Jagielka, T Hibbert, D Bilyaletdinov (M Gueye, 77), P Neville (C McAleny, 76), T Cahill, M Fellaini, S Coleman , L Saha (S Distin , 64)
Referee: Howard Webb
Attendance: 60.062
Stadium: Emirates stadium
Table: 38 Man City, 36 Man Utd, 31 Tottenham, 29 Arsenal, 28 Chelsea, 26 Liverpool & Newcastle..

venerdì 9 dicembre 2011

dal blog, "Quando gli scarpini erano neri" (London Calling)

il blog dell'amico Stefano Faccendini, http://quandogliscarpinieranoneri.wordpress.com/

Henry, Adams e Chapman diventano statue

Grandi celebrazioni per i Gunners, che ricordano i loro idoli nell'ambito del 125esimo anniversario del club: il francese sarà una delle stelle con questo riconoscimento insieme a Tony Adams ed Herbert Chapman
La sua maglietta numero 14 con la scritta “Legend” sarà anche stata staccata dal muro del negozio ufficiale. Ma il ricordo di Thierry Henry è ancora ben presente nella mente dei tifosi dell’Arsenal che del francese si sono innamorati subito e che all’ex juventino sono ancora legatissimi. Anche per questo, l’attaccante è stato omaggiato in grande stile.
L’Arsenal, nell’ambito delle celebrazioni per il 125esimo anniversario, ha svelato tre statue che omaggiano i pilastri della storia dei Gunners. Henry non poteva mancare, schierato insieme a due eroi come lo storico capitano Tony Adams e il manager Herbert Chapman.
Henry è arrivato a Londra nell’estate del 1999, scaricato come un “pacco” dalla Juventus, che in sei mesi di gestione Ancelotti lo aveva schierato soprattutto come ala sinistra. Con Arsene Wenger, però, è stata tutta un’altra storia. Intorno a lui il manager ha costruito la squadra degli “invincibili”, facendo di Henry una macchina da gol capace di divenire il miglior bomber di sempre dell’Arsenal con 226 reti in 337 match, sino alla separazione nell’estate del 2007. Meglio anche del suo primo compagno di reparto Ian Wright (185 reti).
Non poteva mancare l’omaggio al “capitano” per antonomasia, il roccioso Tony Adams. Cresciuto nel vivaio del club situato nel Nord di Londra, entrato in prima squadra nel 1984 e capace di vivere tutto il “rinascimento” dei Gunners, da George Graham a Wenger. Partendo dal mitico campionato vinto nel 1989 (il primo dal 1971, quello che ispirerà “Febbre a 90”) e arrivando sino al “double” del 2002. Un totale di 674 partite e 49 gol in maglia Arsenal, tra mille alti e bassi personali come l’alcolismo dal quale si è liberato soltanto a fine carriera
La terza statua è invece tutta per Herbert Chapman, l’uomo che guidò i Gunners ai primi due titoli della loro storia, rispettivamente nel 1931 e nel 1933. Ma soprattutto il primo allenatore a sfruttare il cambiamento della regola del fuorigioco inventando il rivoluzionario “sistema”. Il pilastro vero e proprio dell’Arsenal, che morì nel 1934 a soli 55 anni per una polmonite presa mentre seguiva una partita della squadra riserve, dopo 403 panchine e 201 vittorie con i Gunners.

mercoledì 7 dicembre 2011

dal sito Magic Football (London Calling)

Il sito gestito da Francesco Vitale, ha recensito il nostro libro
http://www.magicfootball.eu/

Wenger: “André Santos fuori diverso tempo”

Intervenuto a fine gara dopo il ko contro l’Olympiakos, Arsène Wenger, allenatore dell’Arsenal, ha parlato così: “Abbiamo avuto le occasioni migliori ad inizio gara, ma loro sono stati più concreti. Credo che loro abbiano meritato la vittoria, ma non riusciranno comunque a passare il girone. Il Marsiglia ha fatto una super partita. Gli infortuni? Fabianski ha sentito un taglio profondo al ginocchio, mentre André Santos ha rimediato un brutto colpo ala caviglia e potrebbe stare fuori diverso tempo. Gibbs tornerà tra 2-3 settimane. Speriamo Santos non stia fuori troppo, ma per sabato, contro l’Everton, pare fuori, ed al suo posto giocherà Vermaelen. Mi dispiace aver perso, ma siamo entrati in campo meno motivati dell’Olympiakos. Chi incontrare negli ottavi? Le squadre che volevo evitare sono prime nei loro gironi. Vedremo al sorteggio”.

martedì 6 dicembre 2011

CL OLYMPIAKOS PIREO-ARSENAL= 3-1



Un immagine quella di Getty Images, che si commenta da sola, Vito Mannone che.. neanche lui sa cosa voleva fare, ed è 2-0!
L’Olympiacos FC supera meritatamente 3-1 l'Arsenal FC, vincitore del Gruppo F, ma non raggiunge gli ottavi di UEFA Champions League a causa del risultato di Dormtund. Avanti di due gol alla fine del primo tempo grazie a Rafik Djebbour e David Fuster, i padroni di casa subiscono il 2-1 con uno splendido tiro al volo di Yossi Benayoun, ma chiudono poi i conti al 90’ con François Modesto. Un’esultanza per la vittoria tuttavia destinata a spegnersi alle notizie provenienti dalla Germania: due reti dell’Olympique de Marseille nel finale permettono alla squadra francese di vincere 3-2 in casa del Borussia Dortmund, conquistare il secondo posto e “retrocedere” la squadra allenata da Ernesto Valverde ai 16esimi di finale di UEFA Europa League. Prima della partita, Arsène Wenger riceve dal presidente dell’Olympiacos una targa per le 200 panchine nella massima competizione continentale. Anche i suoi giocatori sembrano volergli fare subito un regalo: all'8', il rasoterra di Andrey Arshavin su cross di Marouane Chamakh viene parato da Balázs Megyeri. Dopo altre buone occasioni per Chamakh e Emmanuel Frimpong, è Djebbour a sbloccare il risultato al 16'. Il nazionale algerino è lesto a raccogliere una palla appena toccata da Sébastien Squillaci su passaggio di Fuster, aggirare il portiere dell’Arsenal Łukasz Fabiański e insaccare di sinistro da posizione angolata. Sospinto dal tifo di casa, l’Olympiacos ci prova con Kevin Mirallas che tira di poco a lato dopo una respinta non impeccabile di Fabiański. A seguito di uno scontro con Djebbour, il portiere è poi costretto a lasciare il campo, sostituito da Vito Mannone. Al primo intervento, Mannone subisce il 2-0. La sua respinta di testa trova Fuster pronto a disegnare una precisa parabola che si insacca nonostante il tentativo di recupero dell’estremo difensore. I padroni di casa partono bene anche nella ripresa: colpo di testa a lato di Olof Mellberg e esterno della rete colpito da Mirallas.Al primo rovesciamento di fronte, gli ospiti dimezzano le distanze. Miquel, subentrato all’infortunato André Santos, opera un cross su cui Chamakh funge da sponda per Benayoun, che lascia partire un tiro difficile quanto imprendibile: l’ultima sua rete in UEFA Champions League risaliva a quasi due anni fa quando militava nel Liverpool FC. L’Olympiacos era stato eliminato dai Gunners nella stagione 2004/05, ma stavolta i padroni di casa chiudono i conti con Modesto lesto a ribadire in rete un colpo di testa di Mellberg infrantosi sul palo. Ma il Marsiglia, sotto 2-1 in quel momento, ribalta in pochi minuti la situazione a suo favore, condannando la squadra greca al terzo posto del girone. da http://it.uefa.com/
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Gol: Rafik Djebbour (16), David Fuster (36), Yossi Benayoun (57), Francois Modesto (89)
Olympiakos B Megyeri, F Modesto, V Torosidis, O Mellberg, J Holebas (P Orbaiz, 37), I Marcano, G Maniatis, A Papadopoulos , D Fuster (D Abdoun, 64), R Djebbour (A Papazoglou, 89), K Mirallas
Arsenal L Fabianski (V Mannone, 25), S Squillaci, T Vermaelen, J Djourou, A Santos (I Miquel, 51), A Arshavin, Y Benayoun, E Frimpong , F Coquelin (T Rosicky, 67), A Oxlade-Chamberlain , M Chamakh
Referee: Alberto Undiano Mallenco
Attendance:
Table: 11 Arsenal, 10 Mairselle, 9 olympiakos, 4 Borussia Dortmund,

da Sport Story (London Calling)

“London Calling” e Max Troiani risponde

La Fondazione Gabriele Sandri continua nel suo percorso alla scoperta della letteratura calcistica con un occhio attento alla memoria storica di questo splendido mondo. Con questi presupposti l’incontro sfera di sabato 3 dicembre è stato dedicato alla presentazione del libro “London Calling” di Max Troiani e Luca Manes con la prefazione di Massimo Marianella, edito da Bradipo Libri. Il testo ripercorre la storia dell’Arsenal e di un secolo e mezzo di football all’ombra del Big Ben, tra derby, partite, vittorie e sconfitte. Uno degli autori, Max Troiani, spiega come è nata l’idea di affrontare questo argomento: “In Italia non c’era un libro che raccontasse la storia dei Gunners e qui si ripercorrono molti episodi, aneddoti e situazioni che si collegano anche con le altre squadre di Londra, che sono tantissime circa 9 solo nelle quattro divisioni”. In realtà, però, lo scrittore non è un semplice osservatore, ma un vero tifoso dei rossibianchi e questo colpo di fulmine ha origini lontane nel tempo: “Mi sono appassionato al calcio inglese dal 1980 leggendo riviste sportive come “Calcio Mondo”. In quell’anno, la Juventus venne sorteggiata con l’Arsenal, era la semifinale di Coppa delle Coppe e una di queste riviste aveva fatto un servizio favoloso con tutti i giocatori a colori, da lì mi sono innamorato. Mi piaceva vedere oltre come giocavano, palla avanti senza troppe tattiche, anche le tribune degli stadi dove c’erano movimenti che attraevano. Rimasi incantato a guardare quelle immagini, avevo 11 anni, oggi con internet ne siamo pieni. Negli anni ’80 dovevo aspettare il mercoledì per sapere i risultati del sabato. Era un’altra epoca e questa passione mi ha accompagnato per l’adolescenza e oltre. L’Arsenal, però mi ha lasciato qualcosa dentro che ho voluto raccontare”. La macchina del tempo, dal passato al futuro, è stata rappresentata dalla costruzione del nuovo stadio, un momento che i tifosi hanno vissuto come un passaggio obbligato per crescere: “All’inizio è stato un bel colpo, perché chi conosce il calcio conosce Highbury, rispecchiava l’Arsenal. Solo chi c’è stato, però sa che si vedeva la partita benissimo, ma si stava scomodi e quando si spende 50-60 sterline a partita è una cosa importante. Quindi hanno costruito l’Emirates Stadium, a 500 metri dal vecchio, con i soldi della cessione per la costruzione dei residence ad Highbury. La fermata metro è rimasta la stessa Arsenal, credo sia stato fatto proprio il massimo, ma io faccio sempre un pellegrinaggio davanti al vecchio stadio”. Una breve annotazione anche sul modo in cui il calcio inglese ha risposto al problema della violenza e sul marketing della società dalla membership per premiare la fedeltà dei tifosi alla solidarietà: “I costi si sono alzati e questo ha impedito alla working class di accedere agli impianti, ma gli stadi sono sempre pieni e a ragion veduta è stata una scelta premiante. Non è una bella cosa, perché si è persa la parte genuina. Con card si possono acquistare i biglietti e spesso a fine hanno i tifosi sono consigliati a donare una somma per fare beneficienza”. Il titolo non è un richiamo ad una canzone, ma una semplice sensazione dell’autore: “Ho scelto questo titolo per dare uno spaccato più personale, rispetto al libro e farlo capire ai lettori, perché io sento il richiamo della città di Londra ed è quello che sento ogni volta”. L’Arsenal vanta in Italia un numero importante di fan club e di appassionati del calcio inglese. Quello che emerge è che nel nostro Paese c’è ancora molto da fare per arrivare ai livelli di tolleranza, di valori morali  e calcistici che caratterizzano il football e in una sede come quella della Fondazione Sandri si sente ancora più forte il ritardo con cui il nostro mondo del pallone si propone.
di Fabiola Rieti, da http://sportstory.it/

lunedì 5 dicembre 2011

Mostra "Made in England" a Roma (London Calling)

Sabato 3 dicembre 2011 alla Fondazione Gabriele Sandri, si è tenuta una mostra sul calcio inglese, "Made in England" a cura di Riccardo Morgigno e Francesco Del Vecchio, dove è stato presentato anche il libro London Calling, con l'intervento di Maurizio Martucci.
Un momento della presentazione
La Fondazione Sandri, si trova in Piazza della Libertà a Roma
Un grazie speciale alla Fondazione Gabriele Sandri. http://www.fondazionegabrielesandri.it/

Un sabato romano all’insegna del calcio Made in England. Il 4 dicembre, presso la Biblioteca dello Sport in piazza della libertà, continua il percorso di “Sfera” per avvicinarsi al prossimo Festival nazionale della cultura del calcio che la Fondazione Gabriele Sandrista organizzando per il prossimo anno, oltre al primo premio di letteratura calcistica intitolato a Gabriele Sandri. L’appuntamento ha visto protagonista il calcio d’Oltremanica con l’esposizione di una ricca collezione di maglie della nazionale e dei club inglesi, riviste e libri sul football britannico, il magazine “Fever Pitch” e gli oggetti più vari, come vecchi biglietti dello stadio, sciarpe e riproduzioni in miniatura dei calciatori. La giornata si è conclusa con la presentazione del libro “London Calling” da parte di uno degli autori, Max Troiani. Il co-autore, assente all’evento, è Luca Manes. Gli organizzatori della mostra, Riccardo Morgigno, ideatore del programma tv “Come una seconda pelle” e conduttore radiofonico su Teleradiostereo e Francesco Del Vecchio, responsabile del sito “passionemaglie.it”, hanno spiegato la particolarità del calcio in Inghilterra: “Uno degli aspetti emblematici del calcio inglese sono le maglie e le loro storie. Affondano le radici nella seconda metà del XIX secolo ed è viva più che mai la loro memoria grazie ai tanti appassionati che per ogni squadra hanno ricostruito l’evoluzione delle divise, creando un patrimonio straordinario per tutto il movimento calcistico d’Oltremanica. In questo filone si inserisce il libro ‘True Colors’ di John Devlin, che in particolare si sofferma sull’evoluzione dei football kits dal 1980 ad oggi”. Le maglie esposte sono tante e riempiono tutto lo spazio della biblioteca, dal Liverpool al Chelsea, dal Birmingham al Charlton, passando per Aston Villa, Arsenal, Newcastle, Hull City, Leeds, Nottingham Forest e due angoli dedicati a West Ham e Manchester United. Oltre ad un’ampia selezione di maglie home ed away della nazionale inglese degli ultimi 20 anni. Riccardo Morgigno, collezionista ed esperto di maglie ha una grande passione per il football anglosassone: “Dietro ognuna di queste maglie ci sono tanti ricordi. Alcune sono state acquistate, altre sono dei regali, poi ci sono oggettini vecchi di 20 anni. La maglia è la squadra. I colori rappresentano la sua identità, l’espressione di una comunità che si crea. Soprattutto nel calcio inglese la maglia e i colori distinguono la cultura del made in England, formano una memoria storica che nel nostro calcio non c’è”.
di Sara Sbaffi, da http://sportstory.it/2011/12/made-in-england/

sabato 3 dicembre 2011

PL WIGAN-ARSENAL= 0-4

L'Arsenal durante il minuto di silenzio in memoria di Gary Speed
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Gol: Mikel Arteta (28), Thomas Vermaelen (29), Gervinho (61), Robin van Persie (78)
Wigan A Al Habsi, G Caldwell , S Gohouri , R Stam, M Figueroa, D Jones, M Diame (J McArthur, 89), V Moses, J Gomez (A Crusat, 60), J McCarthy, C Sammon (F Di Santo, 59)
Arsenal W Szczesny, T Vermaelen, P Mertesacker, L Koscielny, A Santos, T Walcott (A Arshavin, 80), A Song (F Coquelin , 80), A Ramsey, M Arteta, R van Persie, Gervinho (Y Benayoun, 80)
Referee: M Clattenburg
Attendance: 19280
Stadium: DW Stadium
Table: 38. Man City, 33. Man Utd, 31 Tottenham, 28 Chelsea, 26 Arsenal & Newcastle, 23 Liverpool...