sabato 30 aprile 2011

Wenger: “Vendere Fabregas? e perché?”

Arsène Wenger, tramite il sito web ufficiale dell’Arsenal, ha risposto ad alcune domande relative al calciomercato che intendono portare avanti i Gunners la prossima estate. Tra i dubbi più grandi c’è l’eventuale permanenza o meno di Cesc Fabregas nel club londiese. Il Barcellona resta sempre in agguato, ma occhio anche ad Inter e Real Madrid. Tuttavia, Wenger non pare intenzioato a cedere il suo leader e spiega: “Quando firmi un contratto per 4-5 anni, ti stai legando al club con cui vuoi vincere trofei. Non è che se non vinci dopo il primo anno, te ne vai. Perché dovremmo cedere Cesc? Abbiamo costruito la nostra squadra intorno a lui ed abbiamo anche Wilshere per il futuro”.Non deve passarsela molto bene in questo momento il centrocampista dell’Arsenal Cesc Fabregas, almeno stando alle parole del suo allenatore Arsene Wenger.“Cesc è sotto pressione e questo è un fardello troppo pesante per la sua età – ha detto oggi il tecnico francese al Daily Express – . Sarà perchè lui è il capitano e Robin van Persie il vice-capitano forse… Credo comunque che entrambi saranno in grado di gestire la pressione che c’è su di loro, perchè le difficoltà rafforzano, soprattutto quando hai personalità ed è questo il caso”.

venerdì 29 aprile 2011

Nozze made in UK

La parata che porta a Buckingham Palace Riusciranno Kate e William a riportare il sorriso in un Paese tormentato dalla crisi economica e da profonde divisioni sociali? Intanto la Gran Bretagna si prepara a chiudere gli occhi per sognare una favola collettiva negli street parties di domani. Almeno 500mila fans per strada o davanti al mai schermo di Hyde Park a Londra, centinaia di migliaia nelle piazze delle altre città britanniche tranne Belfast, dove ancora troppo freschi sono i segni dei conflitti settari fra repubblicani e monarchici per vivere rilassati il trionfo dei Windsor. È una Inghilterra diversa da quella di Blair e Lady D. Una Inghilterra fiaccata da una enorme crisi finanziaria, logorata dai tagli imposti dal governo conservatore ai servizi e ai posti di lavoro. Il governo Cameron aumenta il divario fra privilegiati e nati senza camicia. Un esempio su tutti: l’impennata delle tasse unversitarie. Saranno gli studenti a tirare uova marce contro la carrozza degli sposi o la security avrà ben altre preoccupazioni col terrorismo di matrice islamica? Ma famiglia reale non si turba ed è capace di sorprendere, come quando il principe Carlo finanziò i minatori in sciopero contro il governo Thatcher. E adesso la monarchia più influente nel mondo rilancia la sua immagine con una operazione che potrebbe perfino superare quella di Diana. La favola di Kate accende la speranza in un paese dove la mobiità sociale è sempre più difficile. Kate Middleton non ha sangue blu. Minatori da parte di madre, piccola borghesia da parte paterna. Ma Mr Middleton aveva grosse ambizioni sulla figlia al punto da creare un fondo di investimenti per finanziare il curriculum scolastico della piccola Kate. Lei, proiettata nei circoli dorati delle scuole giuste, incontra e fa innamorare il principe del Galles, figlio della mitica Lady D. Miss Middleton, modella e poi buyer di moda non perde d’occhio la sua vera carriera e studia da futura regina. Oggi a 29 anni sembra già gestire l’invadenza dei media con maggiore compostezza della meno matura People Princesse. William viene descritto dai compagni di scuola e dai commilitoni come un principe senza spocchia. Uno che non direbbe come Draco Malfoy in Harry Potter: “Occhio, mio padre lo verrà a sapere...” Il William iconicamente orfano di Lady D si è trasformato presto nel William party animal ma anche soldato e pilota, volontario in mille cause sociali. A Kate e William è affidato molto più che una favola a lieto fine: in gioco è il destino del marchio UK nel mondo Gianluca Zucchelli (Da L’Unita’ del 28 aprile 2011) da http://radiolondra.blog.unita.it

domenica 24 aprile 2011

PL BOLTON-ARSENAL= 2-1

Senza parole... Wenger, durante i minuti finale della partita, altra stagione negativa per l'Arsenal ed il suo manager.
Niente da fare. Anche quest’anno, tanto per cambiare, quella dell’Arsenal sarà una stagione da “zero tituli”. Il ricordo del successo in FA Cup nel 2005 è sempre più lontano e la rabbia relativa all’incredibile sconfitta nella finale di Carling Cup di quest’anno viene acuita dopo il rovescio pasquale di Bolton, un ko che esclude definitivamente i Gunners dalla lotta per la Premier League. L’Arsenal perde 2-1 e rimane fermo a -9 dal Manchester United a 4 giornate dalla fine. Una distanza incolmabile, nonostante domenica prossima sia in programma il confronto diretto con i Red Devils all’Emirates Stadium: in quell’occasione, di fatto, i Gunners avranno solamente la possibilità di fare un favore al Chelsea di Ancelotti, salito a -6 con il tris rifilato al West Ham. Al Reebok Stadium la partita è divertente e combattuta fin da subito, con l’Arsenal che cerca il successo dopo il 3-3 del derby contro il Tottenham, mentre il Bolton vuole un risultato positivi per cancellare il ricordo dell’incredibile 0-5 contro lo Stoke nella semifinale di FA Cup a Wembley. Walcott, Nasri e Fabregas non trovano il bersaglio grosso da una parte, Davies li imita dall’altra e i primi venti minuti scorrono via nella tipica intensità del calcio inglese. Nella seconda parte del primo tempo, quindi, il Bolton prende con decisione le redini dell’incontro, mettendo a nudo i limiti difensivi dei Gunners: il coreano Lee spreca solo davanti a Szczesny (25’) e pochi secondi dopo il portiere polacco deve salvare i suoi sul sinistro di Taylor. Al 38’ l’estremo difensore dell’Arsenal è ancora decisivo sullo stesso Lee, ma sul corner seguente arriva il gol dei Trotters, con il colpo di testa di Cahill che viene respinto sulla linea da Nasri, il quale però non può evitare che il tap-in dell’ottimo Daniel Sturridge termini nel sacco. L’Arsenal prova a reagire subito e colpisce un palo clamoroso con Fabregas (44’), ma è a inizio ripresa che il vento sembra cambiare… Una follia di Djourou regala un rigore a Davies, che però spara addosso a Szczesny e sul ribaltamento di fronte arriva il gol dell’1-1 firmato da Robin Van Persie che insacca con un sinistro chirurgico chiudendo il triangolo con il solito Fabregas. Sembra l’episodio decisivo per avviare la rimonta, ma non è così. Con il passare dei minuti i Gunners si sbilanciano in avanti, ma faticano a sfondare di fronte a due linee strette e aggressive. Wenger inserisce prima Chamakh e poi anche Arshavin, ma è Samir Nasri al 70’ a sprecare il match-point di destro solo davanti a Jaaskelainen, che risponde d’istinto con un prodigio. Nel finale saltano completamente gli schemi e all’89’ è il Bolton a trovare il gol della vittoria: in occasione di un angolo da destra il neoentrato Tamir Cohen stacca bene sul primo palo insaccando il 2-1 dei Trotters, autori di una stagione davvero eccezionale. Lo stesso non si può dire dell’Arsenal, ancora una volta deludente e a mani vuote. La partita del Reebok Stadium fotografa infatti un’intera stagione, quella del “voglio ma non posso”. Un’annata che potrebbe costare carissima a Wenger, che ora rischia di perdere un paio dei suoi gioielli (Fabregas su tutti) visto che ormai l’hanno capito anche i giocatori che questo Arsenal, anno dopo anno, non vincerà mai niente. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol. Daniel Sturridge (38); Robin van Persie (48); Tamir Cohen (90);

Bolton. J. Jaaskelainen, Z. Knight, G. Cahill, P. Robinson, G. Steinsson, F. Muamba (M. Davies, 72), M. Taylor , C. Chung-Yong Lee, K. Davies , D. Sturridge (T. Cohen , 85), J. Elmander (I. Klasnic, 89) Subs not used: D. Wheater, R. Moreno, M. Petrov, A. Bogdan
Arsenal. W. Szczesny, G. Clichy, J. Djourou, B. Sagna, L. Koscielny, C. Fabregas, T. Walcott (A. Arshavin, 73), A. Song (M. Chamakh , 65), S. Nasri, J. Wilshere (A. Ramsey, 84), R. van Persie Subs not used: S. Squillaci, E. Eboue, K. Gibbs, J. Lehmann
Booking: Muamba, Song. Taylor, Davis, Wilshire, Cohen, Chamakh, Referee: M J Jones Attendance: 26881 Stadium: Reebok Stadium

Table. 73 Man Utd, 67 Chelsea, 64 Arsenal, 56 Man City, 55 Tottenham..

mercoledì 20 aprile 2011

PL TOTTENHAM-ARSENAL= 3-3

Tutto finito. L'Olandese Van der Vaart calcia il rigore del 3-3, siamo al 70' mancano ancora una ventina di minuti alla fine, i gunners potrebbero farcela se solo fossero più concreti e sistemati in campo in maniera migliore, veder entrare ancora una volta Bentdner in sostituzione di Walcott e giocare sulla fascia lascia molti dubbi, questa stagione è stata buttata via alla grande..
L’Arsenal FC si fa rimontare due gol e impatta 3-3 in casa del Tottenham Hotspur FC nel derby del nord di Londra, il quinto pareggio nelle ultime sei partite di Premier League per i gunners. Un risultato che ridimensiona ulteriormente le ambizioni di titolo della squadra di Arsène Wenger, raggiunta al secondo posto dal Chelsea FC che a Stamford Bridge supera 3-1 il Birmingham City FC. Il 166esimo derby del nord di Londra non tradisce le attese: quella tra Tottenham e Arsenal è una sfida spettacolare, con tre reti nei primi dodici minuti. Theo Walcott porta in vantaggio i Gunners dopo solo cinque minuti, ma l’olandese Rafael van der Vaart infiamma White Hart Lane realizzando la rete del pareggio. Samir Nasri riporta avanti gli ospiti con un gran tiro da fuori area, poi – cinque minuti prima dell’intervallo – è Robin van Persie a firmare il 3-1. Tom Huddlestone riporta in partita gli Spurs con una bellissima conclusione dal limite, poi la formazione di Harry Redknapp completa la rimonta nella ripresa: Aaron Lennon, subentrato all’infortunato Gareth Bale, viene steso in area Wojciech Szczęsny e ancora Van der Vaart fa centro dal dischetto. Il Tottenham consolida il quinto posto, mentre l’Arsenal viene raggiunto a quota 64 punti dal Chelsea. da http://it.uefa.com
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Gol. Theo Walcott (5), Rafael van der Vaart (7), Samir Nasri (12), Robin van Persie (40), Tom Huddlestone (44), Rafael van der Vaart (70);

Tottenham. H. Gomes, M. Dawson, B. Assou-Ekotto, V. Corluka (Y. Kaboul, 45), W. Gallas, T. Huddlestone, G. Bale (A. Lennon, 45), L. Modric, R. van der Vaart, R. Pavlyuchenko (Sandro, 78), P. Crouch Subs not used: S. Bassong, J. Defoe, C. Cudicini, S. Pienaar
Arsenal. W. Szczesny, G. Clichy , J. Djourou , B. Sagna, L. Koscielny, C. Fabregas, T. Walcott (N. Bendtner, 82), A. Song , S. Nasri (A. Arshavin, 82), A. Diaby (J. Wilshere, 52), R. van Persie Subs not used: A. Ramsey, K. Gibbs, J. Lehmann, S. Squillaci Booking: Clichy, Djourou, Song, 
Referee: M Atkinson 
Attendance: 36138 
Stadium: White Hart Lane
Table. 70 Man Utd, 64 Chelsea & Arsenal, 56 Man City, 54 Tottenham...
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A prescindere dal 3-3 di stasera, si è scatenato il dibattito sui media inglesi, ma non solo, sui limiti dell'Arsenal di Wenger, ormai a secco di trionfi dal 2005. A inasprire ulteriormente il dibattito un'intervista di Fabregas a "Don Balòn" nella quale lo spagnolo è andato dritto al punto: "ci manca la mentalità vincente e la maturità giusta nei momenti chiave". Implacabile, Cesc ha anche detto: "Dobbiamo decidere se l'obiettivo è vincere qualcosa o crescere giocatori di talento". E l'affondo finale: "Se fossimo in Spagna Wenger avrebbe perso il posto". Fabregas ha poi spiegato: "Qui è differente. Il tecnico è una persona intelligente e il club tiene in considerazione altre cose: che la squadra si qualifichi sempre in Champions League, che lotti fino alla fine, che cresca giovani giocatori, la stabilità economica. Credo che per il board questo sia importante, anche se immagino che ci sarà un momento in cui si debba decidere di fare un passo avanti e vincere qualcosa". Parole sacrosante, mentre nel frattempo si parla sempre più insistentemente di fuga dei giocatori francesi, e non solo, dall'Arsenal. Vedi questo post del blog di Grandesso sul calcio francese. da http://calciofrancese.gazzetta.it/post/24463726/arsenal-frenchies-in-fuga

Fabregas: “Se cambio squadra vado all’estero”

Si fa sempre un gran parlare del futuro di Cesc Fabregas all’Arsenal ed il centrocampista spagnolo questa volta ha precisato che non esclude un’eventuale addio dall’Emirates Stadium, ma nega la possibilità di legarsi ad un altro club inglese. Parlando delle varie ipotesi, Fabregas ha lasciato intendere che il suo obiettivo è quello di iniziare a vincere trofei nonostante la giovane età, tuttavia questa ennesima stagione fallimentare dei Gunners potrebbe non essere la goccia che fa traboccare il vaso: “Se un giorno lascerò l’Arsenal, non lo farei mai per un altro club inglese – ha spiegato a Don Balon -. Nella vita bisogna avere pazienza nelle cose ed aspettare il momento giusto. Il giorno che lascio l’Arsenal lo farò con la testa, non tanto per… Poi chi è sicuro che te ne vai? Qui ho avuto grande fortuna a livello personale nonostante non abbia vinto molto. Sto facendo molto bene. Ho parlato con Puyol e mi ha detto che a 26 anni non aveva ancora vinto niente. Puyol, che nel calcio ha vinto tutto! La pazienza ed il lavoro sono le cose più importanti nella vita”. da http://www.calcionews24.com
Nella stessa intervista il Capitano se la prende con la gestione di questa squadra colpevole a suo dire non non aver investito abbastanza in questi sei anni per portare un trofeo ad Ashburton Grove.. http://www.dailymail.co.uk/sport/football/...hy-failure.html
Comunque stasera c'è il derby al White Hart Lane, il pareggio di ieri sera dello United contro il Newcastle a ridato qualche speranza a chi scrive, ma è difficile andare a vincere, molto difficile, manca qualche ora e la tensione sale..

domenica 17 aprile 2011

PL ARSENAL-LIVERPOOL= 1-1

Mischia in campo tra i giocatori di Arsenal e Liverpool, Wenger (nella foto sotto) si lamenta a fine match con l'arbitro dopo aver litigato con Dalglish, come suo solito il francese non riesce ad accettare i risultati negativi. Oh my god! Tipica espressione all''inglese per il pazzesco 1-1 fra Arsenal e Liverpool, nel posticipo della 33esima giornata. Un match durato 102 minuti (a causa del brutto infortunio occorso a Carragher) e terminato in parita'', al termine di un finale di gara vietato ai deboli di cuore. Quello fra Gunners e Reds e'' una gara piacevole, ma senza particolari sussulti per novanta minuti. Una traversa colpita dai londinesi con Koscielny, il tremendo infortunio occorso dopo un''ora di gioco a Carragher - uscito in barella e con l''ossigeno per una testata in uno scontro fortuito con Flanagan, suo compagno di squadra - una gran parata di Reina su Van Persie, imbeccato di tacco da Nasri. Poco altro. Il match sembra avviato allo 0-0. Gia'', sembra. Negli ultimi minuti di gioco succede l''imponderabile. A due minuti dallo scoccare degli otto minuti di recupero, Spearing atterra Nasri, e'' calcio di rigore, Van Persie va dal dischetto (Reina conosce molto bene Fabregas) e spiazza il portiere spagnolo del Liverpool. Game over? Macche''. Suarez conquista una punizione dal limite fra le proteste dei Gunners: mischia furibonda, Eboue'' stende Kuyt senza una ragione in particolare. Altro rigore, altro gol. Kuyt festeggia il fresco rinnovo di contratto e al 102esimo firma l''incredibile 1-1. E il Man Utd ringrazia. Gunners, infatti, a -6 dalla vetta, ma i Red Devils martedi'' 19 aprile, a Newcastle, possono chiudere definitivamente i giochi. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol. Robin van Persie (pen 98); Dirk Kuyt (pen 101);
Arsenal. W. Szczesny, G. Clichy, J. Djourou, L. Koscielny, C. Fabregas, E. Eboue , T. Walcott (A. Arshavin, 73), S. Nasri, A. Diaby (A. Song, 81), J. Wilshere (N. Bendtner, 72), R. van Persie Subs not used: J. Lehmann, S. Squillaci, K. Gibbs, M. Chamakh
Liverpool. J. Reina, J. Carragher (S. Kyrgiakos, 62), M. Skrtel , F. Aurelio (J. Robinson, 22), J. Flanagan , Raul Meireles, Lucas , D. Kuyt, J. Spearing, L. Suarez, A. Carroll (J. Shelvey , 71) Subs not used: M. Rodriguez, J. Cole, P. Gulacsi, D. Ngog
Booking: Eboue, Skrtel, Flanagan, Lucas, Van Persie, Shelvey,
Referee: A Marriner
Attendance: 60029
Stadium: Emirates stadium
Table. 69 Man Utd, 63 Arsenal, 61 Chelsea, 56 Man City, 53 Tottenham..

venerdì 15 aprile 2011

I ponti Danny Friszman & Ken Friar

Il momento del discorso di Peter Hill Wood, con tutta la dirigenza tra cui Kroenke Ieri a Londra, zona Ashburton Grove è stata una giornata particolare, con tutta la dirigenza al completo sono state presentate le targhe che rinominano i due ponti che prima si chiamavano "North Bridge" e "South Bridge", con "The Ken Frian Bridge" & "The Danny Fiszman Bridge" in onore dei due massimi dirigenti, di cui Fiszman morto solo 3 giorni fà. (foto Arsenal)

giovedì 14 aprile 2011

R.I.P. Dennis Fiszman

Solo lunedi aveva ceduto il suo 16% di quote dell'Arsenal a Kroenke, ieri si è spento all'età di 66 anni, Dennis Fiszman. Da tempo si sapeva che aveva problemi di salute, nel gruppo dirigente dell'Arsenal dal 1992 è stato uno degli artefici principali del trasferimento da Highbury all'Emirates Stadium del suo Arsenal.

mercoledì 13 aprile 2011

Usmanov: 'Non cedo mie quote'

Pochi giorni fa il magnate statunitense Kroenke ha portato al 63% il suo pacchetto di maggioranza delle quote relative alla proprietà dell'Arsenal, con la promessa che, a breve, la quota sarà ulteriomente aumentata. Oggi, Alisher Usmanov, uno degli altri azionisti dei Gunners, fa sapere di non avere alcuna intenzione di cedere il suo 27%: "Non ci penso neanche. Amo l'Arsenal, è per questo che sono un azionista". da http://www.calciomercato.com/

lunedì 11 aprile 2011

Padroni americani per l'Arsenal

E' come se fosse la "scoperta dell'Europa". Se Colombo 519 anni anni fa scoprì il continente americano (cercando le indie), oggi i gruppi di affari americani scoprono le squadre di calcio europee per investire i loro denari. In settimana, nonostante le titubanze di Unicredit, Tom Dibenedetto dovrebbe firmare per l'acquisto della Roma, mentre dalla City di Londra rimbalza la notizia che l'Arsenal ha di fatto un padrone a stelle e strisce: il tycoon Stan Kroenke, è il nuovo azionista di maggioranza dei Gunners. La scalata al pacchetto di maggioranza delle azioni del club londinese, iniziata dalla Kroenke Sports Enterprises (KSE) già nel 2007, è passata dal 9,9% al 63%. In una nota ufficiale il gruppo americano eesprime la sua soddisfazione: "siamo onorati di aumentare la nostra partecipazione nell'Arsenal: è un club fantastico che ha una storia particolare e un meraviglioso manager, Arsene Wenger". Peter Hill-Wood resta comunque il presidente della società. Gli interessi sportivi del gruppo sono già diversi negli USA dove possiedono diverse franchigie: i Denver Nuggets nel campionato Nba di basket, i Colorado Avalanche (hockey su ghiaccio) e i Colorado Rapids nel calcio. Il manager dei Gunners, Arsène Wenger si dice soddisfatto per il cambio di proprietà: "Ho lavorato con Stan Kroenke alle riunioni del consiglio d'amministrazione negli ultimi due anni e credo che abbia a cuore gli interessi del club. Sa benissimo qual'è la nostra tradizione e quali sono le nostre ambizioni e lavora per preservare a lungo il futuro di questa società".
(Adnkronos/Dpa) - Sale a dieci il numero dei club della Premier League - venti in totale - nelle mani di investitori stranieri. Il milionario statunitense Stan Kroenke e' infatti divenuto azionista di maggioranza dell'Arsenal. "Siamo onorati di poter incrementare la nostra partecipazione", ha commentato Kroenke, approdato nei Gunners nel 2007, acquistando il 9,9% delle azioni. "L'Arsenal e' un club fantastico, con una speciale storia e tradizione e con un meraviglioso allenatore, Arsene Wenger. Vogliamo costruire sopra a questa ricca eredita' e condurre il club a nuovi successi". "Mi fa molto piacere che Peter Hill-Wood ci abbia accordato il suo supporto, continuando a ricoprire il ruolo di presidente", ha proseguito lo statunitense. La Kroenke Sports Enterprises, che gia' deteneva il 29,9% del club, ha accresciuto la propria partecipazione acquisendo le quote di Danny Fiszman e Lady Bracewell-Smith, pari al 32%. Resta incerto se Kroenke prelevera' le quote restanti.

domenica 10 aprile 2011

PL BLACKPOOL-ARSENAL= 1-3

A raccontarlo.. non ci si crede! Jens Lehmann titolare a Blackpool, gioca la sua 200 partita con la maglia dei gunners, dopo ben 7 mesi di inattività, come mai Wenger ha "rifatto" fuori Almunia..? (foto Getty Images)
L'Arsenal mantiene qualche speranza per la corsa al titolo battendo in trasferta il Blackpool per 3-1, nella 32/a giornata del campionato inglese. I Gunners restano così a sette punti dalla capolista Manchester United. Dopo tre pareggi di fila, i Gunners oggi sono tornati alla vittoria grazie ad una ritrovata efficacia offensiva e ad un pizzico di fortuna. Sono andati in vantaggio al 18' con Diaby, in rete per la prima volta dall'agosto scorso, e tre minuti più tardi ha raddoppiato Ebouè. Al settimo della ripresa il Blackpool ha accorciato le distanze con Taylor-Fletcher e avrebbe poi potuto pareggiare, per qualche occasione mancata di poco e un rigore non concesso per fallo di Koscielny. A un quarto d'ora dalla fine l'Arsenal ha fissato il risultato sul 3-1 grazie a Van Persie, che ha coronato un bel contropiede lanciato da Fabregas, migliore in campo, e Walcott. da http://sport.repubblica.it/
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Gol. Diaby 18, Eboue 21, Taylor-Fletcher 52, Van Persie 76
Blackpool. R. Kingson, A. Baptiste, C. Cathcart, S. Crainey , I. Evatt, K. Southern (M. Phillips, 83), J. Puncheon (S. Kornilenko, 87), C. Adam, L. Varney (A. Reid, 60), G. Taylor-Fletcher, D. Campbell Subs not used: J. Beattie, B. Ormerod, N. Eardley, P. Rachubka
Arsenal. J. Lehmann, S. Squillaci, G. Clichy, L. Koscielny, A. Arshavin (T. Walcott, 61), C. Fabregas (A. Ramsey, 89), E. Eboue, S. Nasri (K. Gibbs, 87), A. Diaby , J. Wilshere , R. van Persie Subs not used: N. Bendtner, M. Chamakh, T. Rosicky
Booking: Crainey, Southern, Diaby, Wilchire,
Referee:Lee Mason
Attendance:16030
Stadium: Bloomfield Road
Table. Manchester United punti 69; Arsenal 62; Chelsea 58; Manchester City 56; Tottenham 53; Liverpool 45..

mercoledì 6 aprile 2011

Incidente Fabregas: illeso il giocatore, ma la macchina è distrutta

Il capitano dell’Arsenal Cesc Fabregas si è reso protagonista lo scorso lunedì di un incidente stradale per fortuna senza conseguenze. Secondo la ricostruzione del tabloid inglese The Sun il mediano dell’Arsenal e della Nazionale spagnola campione del mondo in carica, si stava recando al campo di allenamento dell’Arsenal quando all’altezza di un incrocio la sua auto, una Mercedes SL500 nera costata più di 100 mila euro, avrebbe tamponato ad alta velocità un’Audi A3. Dopo lo schianto, il gioiello dei Gunners sarebbe uscito da solo dalla macchina e zoppicando leggermente avrebbe chiamato polizia e pronto soccorso. Il Sun riporta una dichiarazione di uno degli agenti intervenuti che descrive il centrocampista “solo un po’ scosso“.Fortuna per lui che non ha riportato neppure contusioni che impediscano la sua presenza in campo, cosa che avrebbe potuto comportare anche eventuali multe da parte del club una volta stabilito che il giocatore andasse troppo forte con l’auto.

martedì 5 aprile 2011

l'Arsenal mette sul mercato Cli­chy..

’Arse­nal ha messo sul mercato Gael Cli­chy, 25 anni, terzi­no sinistro già nel mirino della Ju­ventus la passata estate e nel mirino anche per la pros­sima campagna rafforzamento. E secondo il Daily Mail, inoltre, Arsè­ne Wenger, per nul­la contento del gio­catore, che ha det­to no al rinnovo di contratto, sta cer­cando un sostituto all’altezza. A quan­to scrive il tabloid, il prescelto sarà Leighton Baines ( 27), in forza all’E­verton. Baines, sta disputando un’otti­ma stagione, tanto da attirare l’atten­zione di molti club della Premier. Il costo dell’operazio­ne si aggira intor­no ai 10 milioni di sterline. L’altro no­me uscito in questi giorni è quello del francese Benoit Trémoulinas, 25 anni, del Bor­deaux. Ma su di lui c’è anche il Bayern di Monaco.

sabato 2 aprile 2011

PL ARSENAL-BLACKBURN ROVERS= 0-0

Arsenal's Alex Song gets in a shot on goal despite tackles from Blackburn Rovers' Martin Olsson and Phil Jones during their English Premier League soccer match in London (foto Reuters). L’Arsenal continua a non brillare e ora rischia seriamente di allontanarsi definitivamente dalla lotta per il titolo in Premier League. I Gunners non vincono in campionato dallo scorso 23 febbraio (1-0 allo Stoke) e non ci riescono nemmeno all’Emirates Stadium contro il Blackburn. 0-0 nonostante rientrassero uomini importanti a centrocampo (Song e Wilshere, più Fabregas), e ora il Manchester United scappa a +7 (con una gara in più). Non certo una buona notizia per Arsene Wenger e i suoi, al solito belli a vedersi ma assolutamente inconcludenti. Arsene Wenger può di nuovo contare su qualche giocatore importante: Wilshere e Song ci sono, Fabregas è in panchina. L’Arsenal domina il gioco già dai primi minuti, con il solido possesso palla esasperato e sfiancante: Walcott, dopo appena 7’, ha sul destro la palla del vantaggio, ma Robinson in uscita gli dice di no. Paura per Nasri che, in uno scontro con Nelsen, rimedia un brutto bernoccolo in testa; ma il francese può proseguire, previa vistosa fasciatura sul capo. I Gunners allentano un po’ la pressione, consentendo ai Rovers di difendersi con ordine. Fino al 31’, quando Wilshere spreca da due passi sull’ottimo invito di Nasri. L’Emirates Stadium trattiene il fiato al 33’ e al 45’, quando, prima sul sinistro di Olsson, Almunia rischia l’ennesima papera non andando correttamente sul pallone e poi il portiere spagnolo esce a vuoto, concedendo a N’Zonzi un colpo di testa che sfiora la rete. Il pubblico dei Gunners applaude un grande Arshavin, ispirato su tutti i 90 metri del campo, ma non può godersi neppure un gol: si va al riposo sullo 0-0. I Gunners provano a spingere sull’acceleratore nella ripresa, ma come prima sono belli ma includenti: Van Persie, 10 gol contro il Blackburn in altrettante uscite, è molto impreciso e svogliato, Walcott corre spesso a vuoto. Ci vuole Fabregas, e al 58’ Wenger decide di inserirlo per dare la sveglia ai suoi. Van Persie prova a scatenare il suo sinistro da fuori senza costrutto, serve maggior peso là davanti: dentro anche Chamakh per l’evanescente (ma rientrante) Walcott. Ci prova anche N’Zonzi a dare una mano ai Gunners, facendosi cacciare per un rosso diretto al 76’ (brutto intervento su Koscielny), ma l’Arsenal ancora non affonda. Negli ultimi dieci minuti si assiste al solito assalto all’arma bianca, ma manca la necessaria lucidità. Finisce a reti bianche, Wenger non può essere soddisfatto: lo United sta volando via troppo facilmente. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Arsenal. M. Almunia, S. Squillaci, G. Clichy, B. Sagna, L. Koscielny, A. Arshavin (C. Fabregas, 58), T. Walcott (M. Chamakh, 73), A. Song , S. Nasri (N. Bendtner, 78), J. Wilshere, R. van Persie Subs not used: E. Eboue, J. Lehmann, T. Rosicky, A. Diaby
Blackburn. P. Robinson, R. Nelsen, C. Samba, M. Olsson, M. Salgado , P. Jones, J. Jones (D. Dunn, 89), B. Emerton, S. Nzonzi (s/o 76), D. Hoilett , R. Santa Cruz (J. Roberts, 62) Subs not used: G. Hanley, Benjani, R. Rochina, M. Bunn, M. Biram Diouf
Booking: Song, Salgado, Hoilett,
Red Card: Nzonzi,
Referee: P Dowd
Attendance: 60.087
Stadium: Emirates stadium
Table. 66 Man Utd, 59 Arsenal, 56 Man City, 55 Chelsea, 50 Tottenham...
Vedo una squadra con ottimi elementi che fisicamente hanno dato tutto nelle prima parte del campionato ed oltre a questo, vedo anche un atteggiamento poco "positivo" da parte dei giocatori verso le teorie, le decisioni di Mister Wenger, da qualche tempo non riesco a vedere coesione e "gruppo" nell'Arsenal e questo ha portato i risultati negativi.. degli ultimi due mesi.