martedì 28 febbraio 2017

Arsenal, la rabbia dei tifosi. Tutti in marcia contro Wenger

Ad aprile dell'anno scorso la protesta organizzata in occasione della sfida casalinga contro Norwich non andò come sperato per il timore di un'eventuale reazione da parte dei tifosi fedeli ad Arsene Wenger, che infatti invocarono il nome del tecnico per tutta la partita. "Quella fu la prima e unica volta in tutta la stagione che la folla ha incitato Wenger, anche se poi quegli stessi tifosi lo hanno insultato alla prima sconfitta stagionale contro il Liverpool", ha spiegato al Sun Mark King che, in qualità di abbonato furioso dell'Arsenal, ha organizzato una marcia di protesta prima della sfida di ritorno di Champions League contro il Bayern Monaco di martedì prossimo per chiedere la testa di Wenger. "Arsene è stato un fantastico allenatore e sarà sempre una leggenda Gunners - ha ammesso il tifoso - ma è arrivato il momento che se ne vada e che lo faccia a testa alta, prima che le cose peggiorino ulteriormente". Emblematica la scelta del percorso: da Highbury all'Emirates, ovvero dalle glorie del passato alle delusioni del presente. "Quando il club ha deciso di spostarsi da Highbury all'Emirates ci venne detto che questo ci avrebbe permesso di competere allo stesso livello col Bayern Monaco - ha detto ancora King - ma così non è stato e la marcia da Marble Halls all'Emirates Armoury simboleggia proprio il fallimento del club nel raggiungere questo obiettivo. Quando siamo stati fatti nuovamente a pezzi a Monaco, tanti tifosi hanno rimesso in vendita i biglietti per la gara di ritorno, perché non è giustificabile pagare 128 sterline per assistere ad un inutile tentativo di recuperare una sconfitta per 5 a 1". E ad aumentare la rabbia del popolo Gunners ci pensano anche i successi degli avversari. "Il Manchester United ha appena vinto il primo titolo stagionale col nuovo tecnico e il Chelsea sarà campione della Premier League proprio perché ha cambiato allenatore - ha concluso il fautore della protesta - ma Wenger non può andare avanti per sempre. Da quando ha firmato l'ultimo contratto nel 2014 il club non ha fatto alcun progresso, quindi con la nostra azione vogliamo sollecitare la proprietà a ritirare l'offerta di rinnovo che ha già messo sul tavolo". da http://www.gazzetta.it

mercoledì 22 febbraio 2017

Il portiere che ha mangiato un panino durante Sutton-Arsenal ora è sotto indagine

Da lunedì sera sta circolando molto un breve video che mostra Wayne Shaw, 45enne secondo portiere della squadra di calcio inglese del Sutton, che mangia un panino durante la partita di FA Cup contro l’Arsenal. Il video è circolato inizialmente per la sua ridicolaggine, e perché fosse in qualche modo esemplare del “calcio di provincia” del Sutton a confronto con una delle squadre più famose del mondo, l’Arsenal: lo stesso Shaw aveva scherzato sulla cosa subito dopo la partita. Tuttavia si è poi scoperto che c’erano delle scommesse in corso sulla storia del panino mangiato durante la partita e Shaw, dopo che l’associazione del calcio inglese ha aperto un’indagine, si è dimesso dal Sutton.
L’FA Cup è una specie di Coppa Italia per il campionato di calcio inglese e ci partecipano squadre di tutte le categorie, dalla Premier League alle serie inferiori: questo porta spesso a partite tra squadre di primissimo piano come l’Arsenal e squadre di dilettanti come il Sutton, uno dei quartieri nel sud di Londra. Nonostante capiti a volte che squadrette di non professionisti vincano contro squadre molto più forti di loro, la partita tra Sutton e Arsenal, giocata nel piccolissimo stadio del Sutton, è andata come doveva andare: l’Arsenal ha dominato anche senza molti dei suoi giocatori più forti e ha vinto per 2-0. Quando il risultato era chiaro e il Sutton aveva già effettuato tutte le sostituzioni possibili, a otto minuti dalla fine della partita Wayne Shaw ha tirato fuori un panino e lo ha addentato mentre osservava la gara dalla panchina.
Dopo la partita, durante le rituali interviste, Shaw ha spiegato che i suoi compagni lo avevano avvertito che una società aveva fatto scommettere sulla possibilità che lui si sarebbe mangiato un panino durante la partita e che la quota era 1:8 (scommetti uno, vinci otto volte tanto): per farsi una risata coi suoi amici – ha detto – durante l’intervallo della partita si era fatto dare un panino e lo aveva poi mangiato. Il video è girato in tutto il mondo e Shaw – che ha 45 anni e pesa 120 chili – è diventato immediatamente molto popolare, venendo invitato anche a una famosa trasmissione televisiva.
Le regole della Football Association (FA), tuttavia, vietano a qualsiasi tesserato di partecipare direttamente o indirettamente in scommesse sulle partite o i tornei a cui partecipa e per questo motivo, dopo che lo stesso Shaw aveva ammesso di sapere delle scommesse in corso, la FA aveva deciso di aprire un’indagine sulla questione. Parallelamente la Gambling Commission, l’ente che controlla la regolarità del mercato delle scommesse nel Regno Unito, ha aperto un’indagine per verificare che l’agenzia che aveva fatto scommettere sul panino di Shaw non abbia violato le regole.
Dopo la notizia dell’indagine, Shaw ha deciso di dimettersi dal Sutton, comunicando la sua decisione in una telefonata al presidente della squadra che il Guardian ha descritto come “lacrimevole”.
P.s.: Ok, quello mangiato da Shaw non era tecnicamente un panino, ma quella cosa che nel Regno Unito chiamano pie – torta, letteralmente – e che è una specie di fagotto salato ripieno. Una cosa che in italiano non ha una traduzione letterale efficace, ma che nello spirito è un panino. da http://www.ilpost.it

lunedì 20 febbraio 2017

FAC SUTTON UNITED-ARSENAL= 0-2



Questa volta nessun miracolo. Ma a parte quello, sul campo del Sutton United, ne abbiamo viste di tutte: invasioni di campo di gente in mutande, l’Arsenal giocare 10 velocità sotto ritmo e tenere così in partita i dilettanti avversari, il secondo portiere Wayne Shaw – 45 anni e un evidente sovrappeso – farsi una pie in panchina e così via. Il risultato però alla fine ha comunque detto Arsenal, nonostante i Gunners non abbiano veramente fatto nulla – ma proprio nulla – per cancellare il 5-1 subito settimana scorsa a Monaco di Baviera. Ma evidentemente andava bene così a Wenger, che contro una formazioni di quinta serie non ha voluto forzare la mano, accontentandosi di un allenamento agonistico che di fronte a due uniche accelerazioni ha portato in dote due gol. Reti che garantiscono all’Arsenal il passaggio ai quarti, dove ad attenderli ci sarà – abbastanza clamorosamente – un’altra formazione di quinta serie: il Lincoln City del miracolo sul campo del Burnley. Una nuova passeggiata vero la semifinale di Wembley? Lo scopriremo tra un mese. Nel frattempo, a tutti gli altri, buon appetito…

Anziché partire forte onde evitare trappoloni, l’Arsenal sceglie l’approccio ai ritmi degli avversari e così, per un intero tempo, vediamo una partita. I Gunners infatti, fino al 27’, non producono un pericolo che sia uno… poi però alla prima mezza-accelerazione passano col cross di Perez che ‘velato’ da Walcott mette fuori gioco il portiere Worner. Un’atteggiamento che non cambia nemmeno dopo il gol di distacco e che anzi, sul finale di tempo, rischia di portare all’1-1 del Sutton: Ospina rinvia inspiegabilmente sui piedi di May che però in area calcia male. All’intervallo i Gunners vanno a riposo con il ‘minimissimo’ (superlativo che ci inventiamo per provare a darvi l’idea) sforzo.
Atteggiamento che non cambia nemmeno nella ripresa, ma esattamente come successo nel primo tempo all’Arsenal basta un nulla per mostrare le 5 categorie di differenza: azione corale, 4 tocchi di prima rapidi, e il cross al centro da sinistra è messo dentro da Walcott. Fine vera e propria dei giochi, anche perché il Sutton è sfortunato quando a 25 dalla fine coglie una traversa clamorosa con Deacon. Il gol avrebbe forse dato un po’ di pepe al finale, ma da lì in poi l’Arsenal non rischierà più se non per un colpo di testa nel finale di Collins. Insomma, trappola evitata. Alla prossima c’è il Lincoln. Questa volta da affrontare in casa. da http://it.eurosport.com
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Goals. 26'Perez, 55'Walcott,
Arsenal: Ospina 6, Gabriel 6, Mustafi 6, Holding 6, Monreal 6.5, Elneny 6 (Oxlade-Chamberlain 46, 6), Xhaka 6, Walcott 6,5, Reine-Adelaide 7 (Maitland-Niles 74, 6), Iwobi 6 (Sanchez 74, 6), Lucas Perez 7.  Subs not used: Martinez, Debuchy, Gibbs, Mertesaker
Manager: Arsene Wenger 6
SuttonWorner 6, Downer 6, Collins 7, Beckwith 6 (Spence 70, 6), Amankwaah 6, Gomis 6, Bailey 6, Eastmond 6, May 6 (Hudson-Odoi 71, 6), Biamou (Fitchett 82), Deacon 6.5Subs not used: John, Shaw, Tubbs, Monakana
Manager: Paul Doswell 6.5 
Referee: Michael Oliver 

venerdì 17 febbraio 2017

Wenger: "Via dall'Arsenal? Non so ma non smetto"

La pesante sconfitta contro il Bayern Monaco ha lasciato il segno in casa Arsenal. Ancora una volta la squadra inglese allenata da Arsene Wenger non è riuscita a rispondere presente nel momento importante della stagione e dopo il 5-1 dell’Allianz Arena vede allontanarsi ogni possibilità di qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Poco più di ventiquattro ore dopo il ko in Germania, il club inglese ha così deciso di convocare una conferenza stampa per provare a dare risposte ai tifosi. Wenger allena l’Arsenal dal 1996 e dopo i trionfi degli anni scorsi (con la squadra degli Invincibili guidata da Thierry Henry, soprattutto) ha attraversato annate complicate, fatte di pochi successi e tante critiche. A parlare è lo stesso allenatore francese.

Sulla gara di Monaco - "Fino all'intervallo le cose non andavano male, anzi; eravamo in una posizione ideale, dopo però è andato tutto male, sul 3-1 eravamo colpiti mentalmente dal risultato e siamo diventati ancora più vulnerabili. Quello che conta per noi è rimanere concentrati sulla prossima partita e lasciare che gli altri critichino. Noi dobbiamo pensare solo a quello che conta e cioè il prossimo impegno. Dobbiamo avere fiducia e credere nel nostro modo di giocare, dobbiamo restare uniti. Adesso ci sarà la partita contro il Sutton e per un po' di tempo non dovremo più pensare alla Champions League e al ritorno contro il Bayern. Dopo la partita non c'è stata nessuna rivolta come qualche media ha scritto - ha poi aggiunto l’allenatore - la squadra era ovviamente molto delusa e colpita e c'era una grande tristezza. Odio perdere, voglio il meglio per questo club e sento una grande responsabilità".
Sul futuro - Nelle ultime ore si sono rincorse numerose voci su una possibile fine del rapporto con l’Arsenal al termine della stagione, alcuni avevano addirittura pensato che l’allenatore potesse dimettersi dopo il ko dell’Allianz Arena. Ma non è questa l’intenzione di Wenger, che del futuro ha parlato così senza chiarire quale sarà il suo destino nei prossimi mesi: "Deciderò cosa fare tra marzo e aprile, ma non so precisamente quando. Parlerò con i dirigenti ma non voglio affrontare questo tema adesso, quello che conta è il club non il mio futuro e le decisioni che prenderò. L’anno prossimo allenerò ancora, qui o da un’altra parte. Quando non vinci c'è sempre qualcosa che non va e bisogna accettarlo. Nei 20 club che sono andati avanti in Champions solo tre hanno giocato tutte le stagioni in quella competizione: noi, il Bayern e il Real Madrid. Se non è tutto perfetto, non è per forza tutto sbagliato. E' importante per l'Arsenal prendere la giusta decisione per il futuro del club, io ho avuto numerose possibilità di andare da un'altra parte ma ho pensato sempre al bene dell'Arsenal per 20 anni. Il mio successore? E' importante che squadra e società rimangano nelle mani giuste". da http://sport.sky.it/

giovedì 16 febbraio 2017

Wengerout, i tifosi dell'Arsenal su Twitter vogliono Allegri

Ora basta. Il popolo dell'Arsenal è stanco di perdere. La celebre goccia è arrivata ieri sera quando all'Allianz Arena i Gunnerssono stati umiliati per 5-1 dal Bayern Monaco di Ancelotti. Una disfatta in piena regola, un crollo verticale avvenuto in una ripresa da incubo. I tifosi non ce la fanno più e sfogano la loro frustrazione su Twitter dove l'hashtag #WengerOut è entrato subito nella trending topic. I tifosi inglesi chiedono alla dirigenza una rivoluzione che già i giornali avevano proposto in mattinata con un titolo come 'Spineless' (senza spina dorsale) del Daily Mail.
I numeri inchiodano Wenger alle proprie responsabilità: l'Arsenal è il primo club inglese a subire 200 gol in Champions League, almeno tre gol subiti in quattro delle ultime sei sfide a eliminazione diretta in Champions. Per i Gunners è la sesta sconfitta consecutiva nell'andata degli ottavi di finale, secondo 5-1 consecutivo rimediato dal Bayern a Monaco. Per Roy Keane il problema sono i giocatori «mediocri e sopravvalutati, ad eccezione di Ozil e Sanchez», Addirittura ci sono stati dei tifosi che per protesta si sino messi a vendere i biglietti acquistati per la gara di ritorno all'Emirates.
Al centro della bufera non può che esserci lui, Arsene Wenger, un tecnico che per parecchi tifosi dell'Arsenal «ruba lo stipendio da 10 anni», A nulla sono serviti gli (scarsi) trionfi in bacheca conquistati fin qui dal tecnico francese (dueCoppe d'Inghilterra nel 2014 e nel 2015, le Charity/Community Shield negli stessi anni), la mancanza di titoli pesa come un macigno sugli umori dei tifosi, stanchi di subire delusioni e prese in giro dai 'colleghi' avversari. Sono tanti i supporter che chiedono alla dirigenza di esonerare il tecnico al termine della stagione. Si fa il nome di Allegri, la scelta numero uno dei tifosi che vedono un tecnico italiano come la guida giusta per la rinascita dei Gunners, sulle orme di ciò che sta facendo Conte al Chelsea. Al momento è solo un'ipotesi messa in piedi su Twitter, per vedere se il discorso si farà più concreto si dovrà attendere la fine della stagione. L'alternativa forte al tecnico italiano è l'ex Napoli Rafa Benitez, attualmente in Championship con il Newcastle: le quote sul suo nome sono crollate nelle ultime ore. da http://www.corrieredellosport.it/

Dall’Inghilterra: Sanchez-Arsenal a giugno sarà addio

Un’immagine vale più di mille parole. E quella che ritrae Alexis Sanchez dopo il quinto gol subito dall’Arsenal nel match valido per l’andata degli ottavi di finale di Champions League ne è la prova lampante. Il cileno, in disparte nel campo, quasi inginocchiato allo strapotere del Bayern, sembra essersi arreso all’idea di poter competere con i Gunners per un trofeo prestigioso. E questo potrebbe essere lo snodo cruciale di una stagione, e forse una carriera, che lo porterebbe lontano da Londra nell’imminente futuro. E’ questo il pensiero dei colleghi dell’Independent, i quali suggeriscono che le possibilità di una partenza dell’attaccante ex Udinese e Barcellona possa essere molto vicina e concreta. Juve e Inter, da tempo sulle tracce del fuoriclasse di Tacopilla, potrebbero beneficiare di questa situazione, restando alla finestra e monitorando l’evolversi della vicenda, prima di sferrare un’offensiva che porterebbe alla conclusione l’avventura inglese del Niño Maravilla. da http://www.gazzamercato.it/

mercoledì 15 febbraio 2017

CL BAYERN MUNCHEN-ARSENAL= 5-1



Ancelotti vince la prova del nove. Quando conta il suo Bayern Monaco c’è, e schiaccia i rivali. Nell’andata degli ottavi di Champions League i bavaresi travolgono l’Arsenal e si impongono per 5-1. Dopo un buon primo tempo (conclusosi però sull’1-1 con i gol di Robben all’11’ e Sanchez al 30’), i campioni di Germania dilagano nella ripresa con il di Lewandowski al 53’ e la doppietta di Thiago Alcantara al 56’ e al 63’, prima del 5-1 di Müller all’86’. Eppure il Bayern, pur avendo vinto 4 delle prime 5 partite del 2017, in tre occasioni si era imposto solo di misura. Nonostante le critiche Ancelotti ha sempre mantenuto la calma, e, proprio come fatto in campionato con il Lipsia, nella gara della verità è riuscito a far rendere il suo Bayern al massimo. Per i bavaresi è la 16esima vittoria di fila in casa in Champions League, record assoluto della competizione.

Ancelotti sceglie il 4-2-3-1 lasciando Müller in panchina e puntando su Thiago trequartista e Robben largo sulla destra. Saranno proprio loro i due migliori. Wenger gioca a specchio e manda in campo tutti i giocatori con esperienza in Bundesliga: Xhaka, Coquelin, Özil e Mustafi, gli ex “tedeschi” sono ben 4. Entrambe le squadre iniziano con un atteggiamento piuttosto guardingo. La prima vera occasione capita al 9’ a Vidal: Thiago, spostato sulla destra, riesce a servire il cileno che calcia con violenza, il suo tiro viene però parato da Ospina. All’11' passa il Bayern: tipica azione di Robben dalla destra che si accentra e calcia sul secondo palo, realizzando un gol bello quanto per lui usuale. Il Bayern sembra in grado di dominare, al punto che ancora Robben sfiora il raddoppio al 15’. Koscielny riesce a chiudere su Lewandowski, il pallone arriva però all’olandese, che ci prova ancora con un tiro dai 20 metri sul quale Ospina è attento. Al 21’, al terzo tentativo di Robben, il Bayern sembra avere il pallino del gioco in mano, con l’Arsenal concentrato esclusivamente sulla fase difensiva. All’improvviso però i Gunners pareggiano. Su angolo dalla destra l’arbitro Mazic ravvisa un fallo di Lewandowski su Koscielny e concede rigore. Dagli 11 metri va Sanchez che prima si fa parare il tiro da Neuer, poi però ribadisce in porta. La squadra di Ancelotti non si fa intimorire e cerca subito di riportarsi in vantaggio: al 35’ i bavaresi chiedono un rigore per un presunto fallo di mano di Bellerin. Al 36’ Lewandowski calcia alto su assist di Robben, e al 43’ manda alto di testa su cross di Alaba. La ripresa si apre con l’infortunio di Koscielny che viene sostituito da Gabriel Paulista. Dopo un avvio di ripresa attento, il Bayern trova il gol al 53’. Robben è ancora imprendibile sulla fascia e serve Lahm che pesca Lewandowski in area: il polacco stacca su Mustafi e fa 2-1. Passano appena 3’ e il Bayern segna ancora: Xabi serve Lewandowski, il polacco di tacco fa arrivare il pallone a Thiago che solo contro Ospina fa 3-1. Al 64’ Thiago trova perfino la doppietta personale: su azione d’angolo Mustafi libera male, il pallone arriva allo spagnolo che con un tiro dal limite sorprende Ospina per il 4-1 bavarese. Nel finale arriva perfino il gol di Müller, entrato in campo all’86’, che è appena alla quinta realizzazione stagionale (non segnava da due mesi). È Chamberlain a perdere palla in area, Thiago serve Müller che la butta dentro. L’Arsenal di Wenger, che negli ultimi 6 anni è sempre stato eliminato agli ottavi (nel 2013 e nel 2014 proprio contro il Bayern), rischia nuovamente di non arrivare ai quarti. E aveva già perso 5-1 coi tedeschi nella fase a gironi della scorsa Champions. Il 7 marzo, nella gara di ritorno, servirà un miracolo. E contro questo Bayern forse non basterebbe nemmeno quello. da www.gazzetta.it
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Goals. 11'Robben, 30' Sanchez, 53'Lewandowski, 56'Thiago, 63'Thiago, 88'Muller,
Bayern Munchen: Neuer 7, Lahm 8.5, Hummels 7.5, Martinez 7, Alaba 7; Alonso 8, Vidal 7.5; Robben 8.5 (Rafinha 88), Thiago 9, Costa 7 (Kimmich 84); Lewandowski 8.5 (Muller 86). Unused subs: Ulreich, Bernat, Coman, Sanches.
Manager: Carlo Ancelotti 8.5.
Arsenal: Ospina 5, Bellerin 5, Mustafi 5, Koscielny 5,5 (Gabriel 49, 4), Gibbs 4, Oxlade-Chamberlain 5.5, Xhaka 5.5, Coquelin 4 (Giroud 77), Iwobi 4 (Walcott 66, 5.5); Ozil 4, Sanchez 5,5. Unused subs: Cech, Monreal, Elneny, Welbeck.
Manager: Arsene Wenger 3.
Booked: Mustafi, Sanchez, Xhaka, Hummels, Lahm.
Referee: Milorad Mazic 6.
Attendance: 70,000

martedì 14 febbraio 2017

Panchina Arsenal, crolla la quota su Benitez

Massimiliano Allegri non si scopre, ma resta favorito; mentre Rafa Benitez è in fortissima rimonta nelle quote sul prossimo allenatore dell’Arsenal. Con Arsene Wenger sarà quasi sicuramente addio a fine stagione e di conseguenza anche i bookmaker inglesi vanno a caccia del nuovo manager dei Gunners. Allegri piace tantissimo, ma lo stesso tecnico ha spiegato di voler restare ancora a lungo in bianconero «almeno per altre tre o quattrocento partite», ha spiegato prima della sua panchina numero 100 con la Juve. Oltremanica non desistono e lo danno ancora come prima opzione per il futuro dei londinesi, dato a 4,50 nelle scommesse sul loro prossimo tecnico. Nelle ultime ore, però, sta riprendendo quota la candidatura di Rafa Benitez. La scelta del tecnico spagnolo è crollata da 66 a 13 volte la scommessa, segno che molto probabilmente qualcosa si sta muovendo. Tra Rafa e Allegri, restano solide anche altre due opzioni il tecnico del Bournemouth, Eddie Howe, dato a 6,00, e l’attuale allenatore del Borussia Dortmund, Thomas Tuchel, a 5,00. Suggestiva, infine, l’ipotesi che in panchina possa sedersi Thierry Henry, idolatrato ex attaccante dei Gunners, dato a 26,00. da http://www.corrieredellosport.it/

sabato 11 febbraio 2017

PL ARSENAL-HULL CITY= 2-0


Serviva riprendersi dalla batosta dello Stamford Bridge, dalla vendetta crudele di Antonio Conte che ha ricambiato il favore dopo la sconfitta dell’andata all’Emirates. Ed è proprio in casa che l’Arsenal supera per 1-0 l’Hull City senza però dare risposte certe e convincenti a Wenger sullo stato di forma e soprattutto sul proprio stato psicologico. La vittoria dei Gunners arriva, peraltro, con un gol di ‘mano’ di Alexis Sanchez al 34′, intervento che l’arbitro non ha visto lasciando proseguire il gioco. Il vantaggio arriva in un momento ottimo dell’Arsenal che comunque, anche se non con la consueta brillantezza, ha mantenuto salde le redini del gioco, rischiando poco ma incidendo altrettanto poco. Qualche rovesciamento di fronte fino a fine gara quando, al 92′, Clucas ferma la palla con la mano consentendo all’Arsenal di raddoppiare su rigore, calciato perfettamente da Sanchez che mette così a segno la sua personale doppietta. Gli uomini di Wenger si portano a 50 punti agganciando momentaneamente il Tottenham al secondo posto: ma gli Spurs hanno una partita in meno, come il Manchester City (attualmente terzo a 49 punti) e anche il Chelsea, che comanda sempre più la classifica di Premier League con 54 punti. da http://www.calcioweb.eu/
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Goals. 34'Sanchez, 93'Sanchez(pen.),
Arsenal: Cech 6.5; Bellerin 6.5, Mustafi 6, Koscielny 5.5, Gibbs 5; Oxlade-Chamberlain 6.5 (Perez 82), Coquelin 6.5; Walcott 5 (Elneny 69, 6), Iwobi 6 (Welbeck 82), Ozil 5; Sanchez 7.5. Subs not used: Ospina, Gabriel, Monreal, Giroud.
Manager: Arsene Wenger 6.
Hull: Jakupovic 6; Elabdellaoui 6 (Elmohamady 66, 6), Ranocchia 6, Maguire 6.5, Robertson 6.5; Huddlestone 6.5 (Diomande 78); Markovic 7, N’Diaye 6, Clucas 6, Grosicki 6.5 (Evandro 60, 6); Niasse 6. Subs not used: Marshall, Tymon, Meyler, Maloney

Manager: Marco Silva 6.
Booked: Ranocchia, Walcott, Gibbs, Sanchez
Sent off: Clucas
Manager: Marco Silva 6.
Referee: Mark Clattenburg 5.
Attendance: 59,962

Table. 59.Chelsea, 50.Arsenal, Tottenham, 49.Manchester City, 48.Manchester United, 46.Liverpool, 41.Everton, 36.West Bromwich...

Ian Wright: "Ho parlato con Wenger, lascerà l'Arsenal". E sale la candidatura di Allegri

"Ho l'impressione che stia per dire stop. Wenger ha l'aria stanca, sembra senza fiato. Sento che se ne andrà alla fine della stagione. Gli ho parlato giovedi, e mi ha davvero detto che sta arrivando la fine della sua esperienza all'Arsenal. Non gliel'avevo mai sentito dire che prima".Parola di Ian Wright, bomber implacabile dei gunners che, con Arsene Wenger alla guida, vinsero la Premier nel 1997-1998. Ora, però, dopo 21 anni, l'avventura del tecnico francese a Londra sarebbe davvero terminata: un addio che in qualche misura va a rinforzare i rumors che vorrebbero, sulla panchina del club londinese, Max Allegri, che pochi giorni fa, in merito ad un suo futuro professionale in Inghilterra, ha nicchiato. Il contratto di Wenger è in scadenza: oltre a quello del livornese, i tabloids fanno i nomi di Tuchel, Schmidt e Jardim. La dirigenza dei gunners gli avrebbe offerto il rinnovo mediante un altro biennale, ma la sconfitta contro il Chelsea (3-1) di una settimana fa avrebbe fatto maturare nel 67enne nato a Strasburgo la decisione di lasciare, una volta per tutte. E l'ipotesi d'un clamoroso e affascinante derby made in London tra due tecnici che hanno fatto la storia della Juventus diventa sempre più concreta e affascinante. da https://www.fantagazzetta.com

venerdì 10 febbraio 2017

Wenger ai tifosi: "Prendete esempio da quelli del Tottenham"

Dopo più di 20 anni passati sulla panchina dell'Arsenal, nessuno tifoso dei Gunners si sarebbe mai aspettato da Arsene Wenger una simile dichiarazione.
Dobbiamo prendere esempio dai tifosi del Tottenham, tutti sentono il peso della partita e tutti sostengono i loro giocatori. Noi dobbiamo fare lo stesso, anche dopo due risultati negativi.
l tecnico francese esorta i supporter londinesi a restare vicini alla squadra, soprattutto in vista di due incontri fondamentali per la stagione dell'Arsenal: la doppia sfida di Champions League contro il Bayern e il quinto turno di FA Cup contro il Sutton.
Siamo in gioco, dobbiamo assolutamente restare uniti, altrimenti non avremmo nessuna possibilità di vittoria.
Dopo la brutta sconfitta contro il Chelsea di Antonio Conte nell'ultimo turno di Premier League, il clima all'Emirates Stadium è bollente. La tifoseria è spaccata: I nostri tifosi hanno delle grandi aspettative, proprio come me. Ma io non capisco come si possa tifare fino a martedì e poi fischiare la squadra il sabato. Non ha senso. Le parole del tecnico francese hanno letteralmente lasciato i tifosi londinesi a bocca aperta: anche sorvolando sulla strigliata sui loro atteggiamenti, il riferimento al Tottenham non può semplicemente passare inosservato. Sarebbe come se Luciano Spalletti elogiasse in conferenza stampa i tifosi della Lazio e chiedesse ai giallorossi di prendere esempio da loro. Wenger insiste nell'assicurare che il peggio è passato, ma dopo affermazioni simili la situazione rischia di peggiorare. da http://www.foxsports.it/

domenica 5 febbraio 2017

Arsenal, Wenger può restare: proposto un rinnovo biennale

Arsene Wenger potrebbe continuare la sua carriera sulla panchina dell'Arsenal. Secondo quanto riportato dal Times i Gunners avrebbero offerto al tecnico alsaziano un rinnovo biennale. da http://www.tuttomercatoweb.com/

sabato 4 febbraio 2017

PL CHELSEA-ARSENAL= 3-1


Devastante, feroce, semplicemente incontenibile. Il Chelsea tritura l'Arsenal nel derby di Londra a Stamford e lo fa mettendo una pietra quasi tombale sulla Premier League, con i Blues avanti di 12 punti sull'Arsenal quando mancano 14 turni al termine del campionato. Il ricordo del 3-0 dell'Emirates dell'andata sembra quasi un errore di memoria: e invece ad inizio campionato i Blues stentavano, perdevano, e pagavano 8 punti di distanza dalla vetta. Un girone dopo, tutto, ma proprio tutto, è cambiato. Wenger in tribuna, a scontare la prima delle quattro giornate di squalifica, al termine del match ha raccolto i fischi e gli inviti dei tifosi dell'Arsenal a farsi da parte. Nel settore ospiti è spuntato un cartello significativo: "Enough is enough, time to go". Ne abbiamo abbastanza, è tempo di andar via. Il momento è solo e soltanto di Antonio Conte, che ha meditato e architettato la vendetta perfetta, aggredendo i Gunners dal primo minuto e dominando nel vero senso della parola in lungo e in largo. Il 3-1 finale è moneta giusta per quanto espresso sul campo dai Blues, che devono comunque ringraziare Courtois, autore di due super parate decisive sia sull'1-0 che sul 2-0. Un Chelsea a immagine e somiglianza del tecnico italiano, che nel finale si è concesso al proprio pubblico,lanciandosi in un abbraccio sfrenato con i propri tifosi in un'esultanza magica. Il tributo a Frank Lampard, ritiratosi in settimana, è un mega striscione con l'effige del centrocampista esposto prima del match. Poi, in campo, gli uomini di Conte recitano lo spartito dell'aggressività con qualità e sintonia. Il gol di Marcos Alonso al 13', che spinge la palla in rete dopo la traversa di Costa, dà il via al monologo blu. È il momento che gira la partita, perché saltando Alonso colpisce al volto Bellerin, costretto ad uscire. 

L'Arsenal non ha mordente, Ozil e Sanchez sono impalpabili. E allora il Chelsea attacca alto, attacca con costanza. Pedro, in stato di grazia, e Hazard seminano il panico. Ed è proprio il belga a disegnare un gol da sogno, quando al 53' si inventa il raddoppio dopo una cavalcata meravigliosa: 83,7 metri percorsi palla al piede in 16"60, una corsa condita dal disarcionamento di Coquelin e dal doppio dribbling in area prima del gol.
Courtois conserva, nel finale sono i doppi ex a confezionare il 3-0. Cech sbaglia un facile disimpegno eFabregas, con dolcezza, deposita il pallone in rete con un pallonetto morbido. Nel finale il solito gol di testa di Giroud, al 90': troppo tardi per imbastire un'idea di rimonta. Come troppo tardi per i Gunners, oggi, pensare al titolo. Titolo verso cui corre senza freni la squadra di Conte. Mancano 14 partite, le premesse ci sono tutte. da http://www.sportmediaset.mediaset.it/
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Goals: 13'Alonso, 53'Hazard, 86'Fabregas 90'Giroud.
CHELSEA: Courtois; Azpilicueta, David Luiz, Cahill; Moses (Zouma 87), Kante, Matic, Alonso; Pedro (Willian 84), Diego Costa, Hazard (Fabregas 84).
SUBS NOT USED: Begovic, Terry, Batshuayi, Chalobah.
BOOKINGS: Matic
ARSENAL: Cech; Bellerin (Gabriel 14), Mustafi, Koscielny, Monreal; Coquelin (Giroud 65), Oxlade-Chamberlain; Walcott (Welbeck 70), Ozil, Iwobi; Sanchez.
SUBS NOT USED: Ospina, Gibbs, Reine-Adelaide, Maitland-Niles.
BOOKINGS: Mustafi
REFEREE: Martin Atkinson
Table. 59.Chelsea, 47.Arsenal, Tottenham, 46.Liverpool, Manchester City, 42.Manchester United, 40.Everton, 36.West Bromwich...

venerdì 3 febbraio 2017

Wenger: "Chelsea cambiato, ma vinciamo"

L'allenatore dei Gunners ha parlato così in conferenza stampa: "Conte ha cambiato le cose, sarà un altro Chelsea". Sul ritiro di Lampard: "E' stato un grande giocatore, la sua costanza negli anni è stata incredibile". Su Kante: "Abbiamo provato a prenderlo sia quand'era in Francia che al Leicester"
Chelsea primo, primissimo. 56 punti e leadership della Premier. Con l'Arsenal di Wenger, invece, secondo insieme al Tottenham tra gli inseguitori (47 punti). E sabato la grande sfida tra i due, se il Chelsea dovesse vincere saluterebbe chi sta dietro. Obiettivo fuga per Antonio Conte. Il quale, nella partita d'andata, perse addirittura per 3-0. Altri tempi, altre gare. Con Wenger che l'ha ricordato in conferenza stampa: "La sconfitta dell'andata contro di noi è stato un campanello d'allarme, senza dubbio. Conte è riuscito a cambiare le cose. Quando li abbiamo battuti 3-0 non mi aspettavo che avessero 13 gare di imbattibilità, ma hanno trovato un migliore equilibrio difensivo, sono molto bravi in fase di transizione". Capitolo infortunati: "Ramsey starà fuori per un po', circa 21 giorni. Ma abbiamo buoni giocatori in grado di sostituirlo, tipo Adelaide o Maitland-Niles. Anche Chamberlain può giocare in quel ruolo. Giroud farà una prova ma penso andrà bene. Welbeck forse torna". Continua Wenger, su Kante: "Ha avuto un impatto enorme col Chelsea". E quando gli chiedono sul perché non ha firmato per l'Arsenal risponde così: "E' ovvio quando si guarda dov'è andato a giocare. Non voglio parlare di questo, ma l'abbiamo provato a prendere sia in Francia che col Leicester". da http://sport.sky.it/

mercoledì 1 febbraio 2017

Transfer window 2017

In's

Cohen Bramall [Hednesford Town - Arsenal] £40.000

Out's
Jon Toral [Arsenal - Rangers] Loan
Chuba Akpom [Arsenal - Brighton] Loan
Stephy Mavididi [Arsenal - Charlton] Loan
Marc Bola [Arsenal - Notts County] Loan
Matt Macey [Arsenal - Luton] Loan
Krystian Bielik [Arsenal - Birmingham] Loan