giovedì 29 ottobre 2020

EL ARSENAL-DUNDALK= 3-0




Goals. 42'Nkietah, 44'Willock, 46'Pepè,
Arsenal. Runarsson; Soares, Mustafi (Ceballos 61), Xhaka (Tierney 74), Kolasinac; Elneny, Maitland-Niles; Nelson, Willock, Pepe (Willian 62); Nketiah (Balogun 74).
Subs. Leno, Bellerin, Gabriel, Saka, Lacazette, Partey, Aubameyang, Hein,
Manager. Mikael Arteta
Dundalk. Rogers; Gannon, Cleary (Hoare 53), Boyle, Dummigan; Mountney, Murray (Sloggett 45), Shields (Gannon 62), McEleney (Flores 53), Duffy (Colavic 70); Hoban.
Subs. Leavy, Oduwa, McCarey, Kelly, McMIllan, Corcoran,
Manager. Filippo Giovagnoli
Booked. --
Referee. Filip Glova
Attendance. ---
Table. 6.Arsenal,Molde, 0.Dundalk,Rapid Wien.
----------------------------------------------

domenica 25 ottobre 2020

PL ARSENAL-LEICESTER CITY= 0-1




Goals. 80'Vardy.
Arsenal. Leno; Bellerin, Luiz (Mustafi 49), Gabriel , Tierney; Ceballos, Xhaka, Partey; Saka (Pepe 65), Lacazette, Aubameyang.
Subs.: Runarsson, Maitland-Niles, Elneny, Willock, Nketiah.
Manager: Mikel Arteta
Leicester. Schmeichel; Fofana, Evans, Fuchs; Castagne, Tielemans, Mendy , Justin; Praet (Vardy 59), Barnes (Under 74), Maddison (Albrighton 85).
Subs. Ward, Morgan, Iheanacho, Choudhury.
Manager: Brendan Rodgers
Booked: Fuchs, Tielemans, Fofana, Evans, Bellerin,
Referee: Craig Pawson 
Attendance. ---
Table. 13.Everton,Liverpool, 12.Aston Villa, 10.Leeds.Southampton,Crystal Palace, Wolverhampton, 9.Arsenal...
------------------------------------------------------
Il gol di Jamie Vardy nell'ultimo quarto di gara (80° minuto), subentrato dalla panchina, ha permesso al Leicester di portare a casa un' importante vittoria contro l'Arsenal. Gara che lungo i 90 minuti ha vissuto di alti e bassi, tra fasi di stanca e altre dove le azioni hanno fatto gridare al gol. Con il trascorrere del tempo, da una parte sembrava che il pareggio alla fine andasse bene a tutte e due, dall'altra però c'era la consapevolezza che un gol avrebbe probabilmente significato vittoria. E così è stato grazie al cambio azzeccato da parte di Rodgers. Da segnalare l’assist di Cengiz Ünder, decisivo per il gol vittoria. Sempre nelle fila del Leicester, Kasper Schmeichel è stato molto impegnato: solo 4 parate nel corso di tutto il match. Nella sconfitta dell'Arsenal, Bernd Leno è stato poco impegnato per gran parte della partita a parte il gol subito. Una vera e propria battaglia in campo con 8 cartellini gialli in totale: di cui 5 per il Leicester e 3 per l'Arsenal.
Nonostante la sconfitta, l'Arsenal ha avuto il controllo del match: ha avuto un maggior possesso palla (56%), ha effettuato più tiri (12-6), e ha battuto più calci d'angolo (9-3).
I padroni di casa hanno completato con successo più passaggi dell'avversario (494-361): si sono distinti Xhaka (88) e Gabriel Magalhães (81). Per gli ospiti, Christian Fuchs è stato il giocatore più preciso con 56 passaggi completati.
James Maddison nonostante non abbia segnato è stato il giocatore che ha tirato di più per il Leicester con 4 conclusioni verso lo specchio della porta. Per l'Arsenal è stato Bukayo Saka a provarci con maggiore insistenza concludendo 4 volte, di cui 2 nello specchio della porta.
Nel Leicester, il centrocampista Youri Tielemans è stato il migliore dei suoi nei contrasti vinti (7 sui 11 totali) e ha contribuito al predominio della sua squadra nel dato percentuale complessivo (56%). Il difensore Granit Xhaka è stato invece il più efficace nelle fila dell'Arsenal con 6 contrasti vinti (10 effettuati in totale). da https://sport.sky.it/

giovedì 22 ottobre 2020

EL RAPID WIEN-ARSENAL= 1-2




Goals. 50'Fountas, 70'Luiz, 74'Aubameyang,
Rapid Wien. Strebinger, Arase (Schick 79),Stojkovic, Hofmann, Barak, Ullmann, Ljibicic, Gravohac, Ritzmaier (Knassmulner 88), Kara (Kitagawa 76), Fountas.
Subs. Sonnleitner, Petrovic, Alar, Unger, Gartler, Greiml, Ibraimoglu.
Manager.  Dietmar Kuhbauer
Arsenal. Leno, Luiz, Gabriel, Kolasinac; Cedric, Partey, Elneny, Saka (Tierney 84); Pepe (Nelson 90), Lacazette (Willock 84), Nketiah (Aubameyang 61).
Subs. Runarsson, Macey, Maitland-Niles, Mustafi, Xhaka.
Manager. Mikel Arteta
Booked: Lacazette, Partey, Nketiah, Leno
Referee: Pavel Královec
Attendance. 3.000 (for coronavirus restriction)
------------------------------------------
Che rischio per i Gunners! Ma poi entra Aubameyang e la musica cambia. Al 51’ il Rapid segna clamorosamente il vantaggio grazie a Fountas. Al 70’ pareggia l’Arsenal grazie al colpo di testa di David Luiz. Poi ecco Aubameyang che al 74', su assist, dell’altro neo entrato Bellerin ribalta la gara siglando l’1-2 e regalando i 3 punti ai suoi. da https://www.gazzetta.it

sabato 17 ottobre 2020

PL MANCHESTER CITY-ARSENAL= 1-0





Goal. 23'Sterling,
Manchester City. Ederson, Walker, Dias, Ake, Joao Cancelo, Bernardo Silva, Rodri, Foden (Fernandinho 89), Mahrez, Aguero (Gundogan 65), Sterling.
Subs. Stones, Steffen, Torres, Delap, Garcia
Manager. Pep Guardiola
Arsenal. Leno, Luiz, Gabriel, Tierney, Bellerin, Ceballos, Xhaka (Partey 83), Saka, Pepe (Nketiah 83), Aubameyang, Willian (Lacazette 69).
Subs.  Runarsson, Maitland-Niles, Elneny
Manager. Mikael Arteta
Booked: Thomas, 
Rodri, Cancelo, Dias, Ake
Referee: Chris Kavanagh
Attendance. ---
Table. 13.Everton, 12.Liverpool, 9.Leicester,Aston Villa,Arsenal, 8.Chelsea....
---------------------------------------------------
Un gol di Sterling nel giorno del ritorno di Sergio Aguero, fuori corsa da giugno per l’infortunio al ginocchio e relativa operazione: basta e avanza al Manchester City per superare l’Arsenal e conquistare la seconda vittoria in campionato. La rete arriva al 23’, su azione avviata da Aguero e conclusa da Foden con un tiro in corsa. Sulla respinta di Leno, si avventa Sterling, nominato capitano, con Fernandinho in panchina e De Bruyne infortunato: la botta dell’attaccante è potente, addio Arsenal. Il Manchester City legittima l’1-0 con gli assalti di Mahrez, ancora Sterling, Aguero. I Gunners, costretti a rinunciare a Holding ko nel riscaldamento e soprattutto a Tierney, fermato dalle autorità scozzesi causa Covid dopo le gare delle nazionali, cercano il pareggio con Saka, Pepe e Aubameyang, ma il City tiene. L’esordio del ghanese Partey, all’83’, è l’unica nota positiva per Arteta, superato dal maestro Guardiola dopo il 2-0 incassato dal Manchester City nella semifinale di FA Cup del 18 luglio scorso. La banda di Pep per la prima volta non incassa gol in questo avvio di stagione: un dato importante per una retroguardia che da tempo fa discutere. da https://www.gazzetta.it

giovedì 15 ottobre 2020

Mesut Özil e l'Arsenal: un rapporto di amore e odio

Arrivato nel 2013 dal Real, è ai margini della rosa di Arteta, con uno stipendio da quasi 20 milioni l'anno e ancora un anno da separato in casa.

Quando nel gennaio 2018 Mesut Özil ha prolungato il proprio contratto con l’ Arsenal di altri tre anni, i tifosi dei Gunners erano divisi tra chi tirava un sospiro di sollievo per aver rinnovato una delle due star della squadra - Alexis Sánchez, invece, aveva scelto il Manchester United - e tra chi invece non era particolarmente entusiasta di vedere il tedesco al centro del progetto. D’altro canto, il classe 1988 è sempre stato un personaggio divisivo: amare o odiare. Un po’ come era il suo rapporto con José Mourinho, il suo mentore. Anche più di Wenger. Quel rinnovo sembrava essere l’ultimo capolavoro della propria gestione di 22 anni che ha cambiato per sempre la storia del club. I detrattori, in quel caso, avevano avuto ragione. Perché oggi Mesut Özil è finito ai margini della rosa dell’Arsenal. Uno scenario paradossale fino a pochi anni fa.

Nella gestione Arsène Wenger , Özil è sempre stato protagonista. Cinque anni giocando al livello più alto, diventando anche il più veloce giocatore della Premier League a raggiungere i 50 assist. Battendo, tra gli altri, Cantona, Bergkamp, Fabregas e David Silva. Record poi battuto da De Bruyne. In mezzo, anche un Mondiale vinto, colpi di genio, tre volte la FA Cup. Era diventato il giocatore insostituibile, il miglior creatore di gioco. Almeno fino a quando Wenger ha lasciato la panchina dei Gunners. Finendo per essere una seconda scelta con Unai Emery. Un lento declino, che oggi lo ha portato ai margini dell’Arsenal di Mikel Arteta. Fuori da un progetto che aspira a diventare vincente, con uno stipendio da quasi 20 milioni di euro l’anno.

E pensare che dallo scorso novembre fino a marzo Özil è stato un titolare dell’Arsenal, per 17 volte. Prima sotto la gestione Ljungberg, anche se i rapporti tra i due non sono mai decollati: lo dimostra l'episodio di dicembre, guanti calciati dopo essere stato sostituito al 59' da Smith-Rowe nella sfida contro il City. Poi con Arteta, che si era posto l’obiettivo di ridargli centralità. Almeno fino al post-lockdown, quando il numero 10 (ereditato da Wilshere nel 2018) si è visto per alcune partite in panchina, prima di uscire stabilmente dalla rotazioni. Messo fuori da un suo ex compagno, lo stesso che, appena arrivato, lo aveva rimesso al centro del progetto. Con risultati, per la verità, alterni.
Nei mesi di pausa, comunque, i rapporti tra il giocatore e il club erano diventati sempre più tesi. Aveva fatto scalpore il rifiuto iniziale del classe 1988 di non accettare il taglio degli stipendi proposto dalla società. Il suo procuratore aveva motivato la scelta: secondo Özil e il suo entourage, l’Arsenal poteva ottenere gli stessi profitti della stagione precedente e la decurtazione dei salari sarebbe stata evitabile. Il licenziamento di 55 dipendenti annunciato a inizio agosto ha dimostrato che, probabilmente, la tesi non era quella corretta.
In ogni caso, quella prima decisione destò ulteriori critiche. Özil poi decise di tornare sui propri passi, chiedendo però chiarezza su come sarebbero stati utilizzati quei soldi. Qualcuno lo ha accusato di essere un egoista, qualcun altro si è invece ricordato che il turco-tedesco è tra i più attivi quando si parla di beneficienza.
“Come giocatori, volevamo contribuire. Ma volevamo chiarezza, non c’erano risposte a molte domande. Avevo il diritto di sapere. Non ero l’unico a rifiutare, ma è emerso solo il mio nome. Per due anni le persone hanno provato a distruggermi. Chi mi conosce, conosce anche la mia generosità”.
Nonostante tutto, Özil si sente ancora un Gunner . Tanto da aver riconquistato anche l’affetto dei tifosi con due piccoli gesti, due tweet che hanno fatto impazzire - in senso buono, stavolta - la fanbase dell’Arsenal. Il primo, in un Q&A con i fans: un tifoso gli ha chiesto se preferirebbe andare al Tottenham o ritirarsi, lui ha risposto che andrebbe al Tottenham “se non volesse più vincere trofei”. Più recentemente, invece, si è offerto di pagare lo stipendio della mascotte Gunnersaurus, ‘licenziata’ dal club nell’ambito di un forte taglio al personale che ha portato diverse polemiche.
Piccoli gesti che mostrano come, in fondo, il campione del mondo tedesco si senta ancora pienamente al centro del progetto Arsenal. Anche con un contratto faraonico per stare in tribuna, fuori dalle liste. Con un futuro già scritto lontano da Londra. Nei mesi finali di una storia durata otto anni e vissuta tra amore e odio.

“Deciderò io quando andarmene, non gli altri. Ho firmato per quattro anni, voglio che la gente lo rispetti. Sono mentalmente forte e non mi rassegnerò. So cosa posso dare in campo. Londra è casa mia. Amo l’Arsenal”. 
da https://www.goal.com/

martedì 13 ottobre 2020

Arsenal, 8 milioni di "bonus fedeltà" al fuori rosa Ozil

Che Mesut Ozil sia ai ferri corti con l'Arsenal non è certo un mistero. Non gioca una partita ufficiale da marzo, è stato appena escluso dalla lista per l'Europa League compilata da Arteta ed è a serio rischio di rimanere fuori pure da quella destinata alla Premier League (da consegnare entro il 20 ottobre). Ma a prescindere da questa situazione da separato in casa, neanche due settimane fa - come rivelato da The Athletic - i Gunners hanno dovuto riconoscere al tedesco un bonus fedeltà da 8,8 milioni di euro circa. Al momento dall'acquisto del tedesco, infatti, l'Arsenal aveva inserito questo premio al fine di convincere il giocatore a rispettare l'intera durata del contratto.
In quel momento di sicuro i vertici londinesi non si aspettavano uno scenario come quello attuale, ma i contratti vanno comunque rispettati e così è stato versato questo sostanzioso bonifico sul conto di Mesut Ozil. Il giocatore può continuare così a godersi i vantaggi economici della situazione, continuando ad allenarsi e aspettando la conclusione del rapporto, come aveva spiegato due mesi fa: "La mia posizione è chiara. Starò qui fino all'ultimo giorno dell'accordo e darò tutto quello che ho per questo club. Situazioni come queste non mi spezzeranno mai, mi rendono solo più forte. In passato ho dimostrato di poter tornare in squadra e lo dimostrerò di nuovo". Con 8,8 milioni in più sul conto. da https://www.tuttosport.com

lunedì 12 ottobre 2020

Wenger: “Cristiano Ronaldo aveva già la maglia dell’Arsenal ma il Manchester United…”

Cristiano Ronaldo è stato vicinissimo a firmare per l’Arsenal. Un retroscena di mercato ben noto nel mondo calcistico ma che ogni volta che viene raccontato da Arsene Wenger, ex manager dei Gunners, fa capire come la squadra di Londra sia stata davvero ad un passo dall’accogliere quello che sarebbe poi diventato il 5 volte vincitore del Pallone d’Oro. Ai microfoni del Guardian, l’ex manager francese ha rivelato ulteriori dettagli di quella trattativa poi non andata a buon fine.
“L’accordo con lo Sporting Lisbona c’era, avevamo tutto fatto”, ha detto Wenger sul passaggio di un giovane Cristiano Ronaldo dal club portoghese all’Arsenal. “Poi il Manchester United ci superò nell’offerta e subimmo la loro forza. I Red Devils chiusero l’accordo. Cristiano Ronaldo aveva già la maglia dell’Arsenal e io ricordo che pranzai anche con lui e sua madre nel centro sportivo…”. da https://www.itasportpress.it/

sabato 10 ottobre 2020

L’Arsenal, Ozil fuori dalla lista Europa League: il club vuole rescindere.

Mesut Ozil e l'Arsenal sarebbero ai ferri corti stando alle notizie di stampa che arrivano dall'Inghilterra. Il 31enne giocatore dei Gunners non farebbe più parte integrante dei piani e a gennaio sarebbe previsto l'addio anche sfruttando la parentesi di gennaio. Ma il giocatore non è d'accordo: il suo contratto, in scadenza a giugno, prevede da qui a fine stagione emolumenti per 14 milioni di euro, una cifra che nessun altro club in questo momento potrebbe offrirgli e, dunque, non è disposto a trattare. Alcune fotni vicine alla società avrebbero confermato che Ozil ha già rifiutato un paio di proposte messe sul tavolo da parte del club londinese. Si va, così, verso una guerra fredda da qui a fine anno.
Lo strappo più evidente che qualcosa non funziona tra Ozil e l'Arsenal è rappresentato dai giocatori inseriti per l'Europa League. Il fantasista tedesco è stato tenuto fuori dalla lista per l’Europa League e probabilmente sarà anche out nell'elenco dei 25 calciatori che i Gunners dovranno presentare in modo definitivo per la Premier League. Ozil è in scadenza a fine stagione e al momento rappresenta un vero e proprio peso per i Gunners con la società che nelle ultime ore starebbe spingendo per arrivare a un accordo. Lo stipendio che percepisce è fuori portata per una scelta tecnica che non lo vede più tra i protagonisti.
Un amore durato 7 stagioni, 176 partite e 33 gol che si potrebbe concludere nel peggiore dei modi: risoluzione del contratto immediato, o attesa del mercato di gennaio per cercare di piazzare il giocatore in un altro club. Poco conta, dunque, anche la notizia dei giorni scorsi in cui Mesut Ozil era tornato alle cronache per un gesto di assoluta generosità: davanti al licenziamento della mascotte dell'Arsenal si era fatto avanti pagandone lo stipendio e permettendo al club e ai tifosi di non rinunciare a Gunnersaurus.
da https://www.fanpage.it/

martedì 6 ottobre 2020

Ozil pagherà lo stipendio di Gunnersaurus, la mascotte licenziata dall'Arsenal

A causa della crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19, l'Arsenal è stato costretto a licenziare circa 55 dipendenti. Tra questi c'è anche Gunnersaurus, il dinosauro mascotte, che da 27 anni sosteneva il club londinese da bordocampo. Non ha preso bene la notizia, Mesut Ozil, trequartista dei Gunners, che si è offerto di pagare lo stipendio a Jerry Quy, l'uomo che si cela dietro al costume. L'annuncio è stato dato su Twitter, dal suo account personale.
"Ero triste per il licenziamento dopo 27 anni di Jerry Quy, alias Gunnersaurus, la nostra fedele mascotte" scrive il regista su Twitter. "Così mi sto offrendo di pagare io lo stipendio al ragazzo, almeno finchè sarò un giocatore dell'Arsenal". Ozil, uno dei giocatori con l'ingaggio più alto della squadra, in realtà non gioca ormai da marzo. Il club sta cercando di cederlo per fare cassa, ma ancora non ci è riuscito. da https://www.sportmediaset.mediaset.it

lunedì 5 ottobre 2020

In's & Out's 2020/21

In's.
William Saliba [Saint-Etienne - Arsenal] £27.000.000 (july 2019),
Willian [Chelsea - Arsenal] Free,
Gabriel Magalhaes [Lille - Arsenal] £ 23.100.000,
Dani Ceballos [Real Madrid - Arsenal] Loan,
Runar Alex Runarsson [Dijon - Arsenal] Undisclosed,
Thomas Partey [Atletico Madrid - Arsenal] £ 45.300.000,

Out's.
Zech Medley [Arsenal - Gillingham] Loan, 
Trae Coyle [Arsenal - Gillingham] Loan,  
Matt Smith [Arsenal - Swindon] Loan, 
Jordi Osei-Tutu [Arsenal - Cardiff] Loan, 
Henrikh Mkhitaryan [Arsenal - Roma] Undisclosed, 
Ben Sheaf [Arsenal - Coventry City] Loan, 
Tyreece John-Jules [Arsenal - Doncaster] Loan, 
Emiliano Martinez [Arsenal - Aston Villa] £17.000.000,
Mark McGuinness [Arsenal - Ipswich] Loan,
Daniel Ballard [Arsenal - Blackpool] Loan,
Matteo Guendouzi [Arsenal - Hertha Berlin] Loan,
Lucas Torreira [Arsenal - Atletico Madrid] Loan,

domenica 4 ottobre 2020

PL ARSENAL-SHEFFIELD UNITED= 2-1





Goals. 61'Saka, 64'Pepè, 83'McGoldrick,
Arsenal
. Leno, Bellerin, David Luiz, Gabriel, Tierney, Elneny, Ceballos (Xhaka 81), Saka (Maitland-Niles 87), Willian, Nketiah (Pepe 58), Aubameyang.
Subs. Lacazette, Runarsson, Holding, Willock.
Manager. Mikael Arteta
Sheffield United. Ramsdale, Basham (Sharp 76), Egan, Robinson, Baldock, Lundstrom, Berge, Osborn (Fleck 63), Stevens, Burke (McBurnie 56), McGoldrick. 
Subs. Foderingham, Lowe, Norwood, Ampadu.
Manager. Chris Wilder
Booked. Berge
Referee. Lee Mason
Attendance. ---
Table. 12.Everton, 9.Leicester,Liverpool,Arsenal, 7.Chelsea,Leeds,Newcastle
--------------------------------
Successo importante per l’Arsenal, che coglie la terza vittoria in quattro giornate di Premier League. Il pallino del gioco è sempre in mano per tutto il primo tempo ai Gunners, pericolosi veramente però solo una volta con Aubameyang poco prima dell’intervallo: l’attaccante ex Dortmund va alla conclusione dalla distanza, alta sopra la traversa da Ramsdale, poi si lascia andare in una rovesciata che però si rivela imprecisa. L’uno-due della formazione di Arteta a inizio ripresa è però micidiale. Al 61’ triangolo Aubameyang-Bellerin- Saka, con quest’ultimo appostato sul secondo palo che segna di testa (non esattamente la sua specialità) a porta sguarnita. Tre minuti più tardi Pépé serve Bellerin che ridà il pallone al compagno; l’esterno entra in area dalla destra e trafigge Ramsdale con un colpo da biliardo. La rete nel finale messa a segno da McGoldrick con un gran sinistro mette un po’ di paura all’Arsenal, che comunque riesce a gestire il vantaggio di misura e a portarsi a casa la vittoria che l’accompagna a 9 punti in classifica. Sheffield ancora a quota 0 in graduatoria. da https://www.sportmediaset.mediaset.it/

giovedì 1 ottobre 2020

LC LIVERPOOL-ARSENAL= 0-0 a.p. 4-5





























Liverpool. Adrian, Neco Williams, Rhys Williams, Van Dijk (Gomez 61), Milner, Grujic, Jones, Wilson, Jota (Wijnaldum 76), Minamino, Salah (Origi 61).
Subs. Fabinho, Robertson, Kelleher, Elliott
Manager. Jurgen Klopp
Arsenal. Leno, Cedric, Gabriel, Holding, Kolasinac, Willock, Xhaka, Pepe, Ceballos (Elneny 68), Saka (Maitland-Niles 86), Nketiah (Lacazette 82).
Subs. Tierney, Runarsson, Luiz, Nelson
Booked: Xhaka, Cedric, 
Minamino, Wilson
Referee: Kevin Friend (Leicestershire)
Penalty. Milner, Lacazette, Wijnaldium, Cedric, Minamino, Elneny(saved), Origi, Maitland-Niles, Jones, Pepè, Wilson(saved), Willock.
Attendance. ----
---------------------------------------------------
Terzo scontro in un mese e mezzo tra Arsenal e Liverpool e come in Community Shield vincono i Gunners ai rigori. Klopp, come sempre in questa competizione, opera un ampio turnover, tiene fuori nove titolari, non portando nemmeno in panchina calibri come Firmino, Alexander Arnold, Alisson e Mane. Thiago Alcantara, positivo al Covid, è ovviamente assente, mentre in campo ci sono Salah e Van Dijk. Un po’ di rotazioni le fa anche Arteta, ma la partita è comunque godibile sin dalle prime battute. I Reds tengono in mano il pallino del gioco, i Gunners giocano in ripartenza e con Nketiah spaventano Adrian che, però, si fa trovare pronto. Nella ripresa la prima grande chance è per la squadra di Klopp, ma Leno è prodigioso nel dire no a Van Dijk. Il portiere dell’Arsenal risponde presente anche su Grujic, mentre dall’altra parte Adrian è super sul colpo di testa di Holding. Lo 0-0 non si sblocca e allora si va ai rigori dove Origi e Wilson sbagliano e condannano il Liverpool, ai quarti va l'Arsenal. da corrieredellosport.it