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domenica 6 agosto 2023

CS MANCHESTER CITY-ARSENAL 1-1 a.p. 2-5






Goals. 77'Palmer, 101'Trossard,
Manchester City. Ortega; Walker, Dias, Stones, Akanji; Kovacic (De Bruyne 64), Rodri; Bernaldo Silva, Alvarez, Grealish (Foden 58); Haaland (Palmer 64). 
Subs. Ederson, Lewis, Gomez, Laporte, Phillips, McAtee,
Manager. Pep Guardiola
Arsenal. Ramsdale; White, Saliba, Gabriel (Smith Rowe 87), Timber (Tierney 76); Partey, Rice (Nketiah 81); Saka, Odegaard, Martinelli (Trossard 75); Havertz (Vieira 75). 
Subs. Turner, Tomiyasu, Kiwior, Holding,
Manager. Mikel Arteta
Booked.  Alvarez, 
Partey, Havertz,
Penalty. Odegaard (Goal), De Bruyne (Missed), Trossard (Goal), Bernaldo Silva (Goal), Saka (Goal), Pedri (Saved), Fabio Vieira (Goal).
Referee. Stuart Attwell
Attendance. 81.145
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L’allievo supera finalmente il maestro: l’Arsenal di Arteta si aggiudica il primo titolo stagionale d'Inghilterra, battendo ai rigori il Manchester City di Pep Guardiola nella finale del Community Shield. Gara equilibrata e aperta, sbloccata al 77’ dai Citizens con Palmer. I Gunners la riprendono al 101’ con il tiro deviato di Trossard, per poi avere la meglio ai penalty. Decisivi gli errori di De Bruyne e Rodri, oltre ad un super Ramsdale.
Successo per l’Arsenal nella finale del Community Shield: i Gunners battono il Manchester City ai rigori, dopo l’1-1 nei tempi regolamentari. In avvio i Citizens sembrano più in forma e meno impauriti: dopo cinque minuti i Campioni d’Europa ci provano con Julian Alvarez, su cui è provvidenziale White. Poco prima del quarto d’ora altra occasione per i blu di Manchester: la conclusione deviata di Rodri sfiora il palo. Nella seconda metà del primo tempo i Gunners alzano la testa: Havertz viene fermato da Ortega, con Martinelli che non riesce a ribattere a rete. Tra le file dei londinesi si mette in moto anche Saka, ma la squadra di Guardiola riesce a salvarsi più volte (anche e soprattutto grazie al suo estremo difensore). Si rientra negli spogliatoi con le due squadre in parità, sullo 0-0. Nella ripresa la gara continua ad essere bloccata. Haaland e compagni ci provano su corner al 51’, ma la squadra di Arteta si difende e prova a spingere sulla sinistra con le galoppate di Timber. A stappare la partita è però il City: al 77’ il subentrato De Bruyne tocca per Cole Palmer, che lascia partire un sinistro a giro delizioso che si spegne alle spalle di Ramsdale, per l’1-0. Il portiere inglese salva l’eventuale 2-0 su Foden ad una manciata di minuti dalla fine, con il direttore di gara che assegna poi otto minuti di recupero. In pieno extra-time, allo scadere, l’Arsenal trova clamorosamente l’1-1: la conclusione disperata di Trossard al 101’ incontra una deviazione sfortunata nella difesa dei Citizens, con il pallone che si insacca beffando Ortega. La sfida si decide dunque ai calci di rigore, con l’Arsenal che si aggiudica il titolo. Decisivi gli errori di De Bruyne e Rodri, con Ramsdale super nel neutralizzare il tiro dello spagnolo. Diciassettesimo “scudo” per i londinesi nella loro storia. da https://www.sportmediaset.mediaset.it

sabato 29 agosto 2020

CS ARSENAL-LIVERPOOL= 1-1 a.p. 5-4




Goals. 12'Aubameyang, 73'Minamino,
Arsenal. Martinez, Holding, Luiz, Tierney (Kolasinac 73), Bellerin (Soares 58), Elneny, Xhaka, Maitland-Niles, Saka (Willock 82), Nkietah (Nelson 82), Aubameyang.
Subs. Leno, Saliba, Rowe, John-Jules, Olayinka.
Manager. Mikael Arteta
Liverpool. Alisson, Williams (Minamino 59), Gomez, van Dijk, Robertson, Wijnaldum (Brewster 92), Fabinho, Milner (Keita 59), Salah, Firmino (Jones 83), Mane.
Subs. Adrian, Grujic,Tsimikas, Elliott, Koumetio
Manager. Jurgen Klopp
Booked. Milner,
Penalty. Salah (L), Nelson (A), Fabinho (L), Maitland-Niles (A), Brewster (L) MISSED, Soares (L), Minamino (A), Luiz (A), Jones (L). Aubameyang (A).
Referee. Andre Marriner
Attendance. ---
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Il Community Shield, primo titolo dell'anno in Inghilterra, va all'Arsenal. I Gunners hanno la meglio sul Liverpool vincitore della Premier League, che cade ai rigori dopo l'1-1 dei tempi regolamentari. Aubameyang segna al 12' dopo un assolo personale, Reds a lungo irriconoscibili, ma che nella ripresa crescono e cercano il pari in ogni modo possibile. Lo trova Minamino al 73' in mischia, poi dal dischetto è Brewster a tradire Klopp.

La stagione 2020-2021 del calcio inglese si apre con il successo dell'Arsenal, capace di aggiudicarsi il Community Shield ai danni di un Liverpool a lungo irriconoscibile e che solo nel secondo tempo mostra alcuni sprazzi di quel calcio di altissimo livello che ha permesso ai Reds di ottenere con ampio margine un titolo di campione d'Inghilterra atteso per trent'anni. I freschi vincitori della Premier League iniziano la partita di Wembley anche con il piglio giusto, ma il gol di Van Dijk non è convalidato per fuorigioco. Dopo questo primo squillo, però, per buona parte del primo tempo è quasi solo Arsenal. Lo dimostra già al 12' Aubameyang, che riceve palla sulla sinistra e con il destro si inventa una gemma che sorprende Williams e si infila sul palo lontano, dove Alisson non può proprio arrivare. La reazione del Liverpool non è incisiva, e solo Milner ci prova in mischia. L'Arsenal va invece due volte vicino al raddoppio con Nketiah, dando l'impressione di avere il controllo del match. Il Var non ravvisa gli estremi del rigore dopo un contatto tra Bellerin e Mané, e solo nel finale di tempo lo stesso Mané costruisce due pericoli per la porta dei londinesi (nel secondo caso è Van Dijk ad essere in leggero ritardo).
La ripresa si apre con una conclusione alta di Maitland-Niles, ma dopo questo ulteriore rischio si sveglia improvvisamente il Liverpool. Ed è il Liverpool che il mondo ha imparato a conoscere: Firmino suona la carica e con una stoccata di destro sfiora il palo, poi è Van Dijk a mancare di un nonnulla la porta su corner di Milner. Anche Martinez diventa decisivo, opponendosi a Mané e poi a Minamino. L'Arsenal fatica, ma sembra riuscire a resistere agli assalti dei Reds, anche perché quando Aubameyang e Maitland-Niles si distendono in contropiede fanno paura. Alisson butta quindi fuori dalla porta un pallone calciato da Saka e pericolosamente deviato da Wijnaldum. E dopo aver rischiato nuovamente di capitolare, il Liverpool pareggia, grazie alla freddezza di Minamino che al 73' risolve nel migliore dei modi una pazza carabola nell'area davanti a Martinez. Mané da una parte e Willock dall'altra provano a risolvere il match prima della lotteria dei rigori, ma il punteggio non cambia. E dal dischetto sono tutti impeccabili tranne il classe 2000 Brewster, peraltro appena mandato in campo da Klopp. La sua trasformazione, che bacia la traversa e poi sorvola la porta, sommata alla decisiva trasformazione di Aubameyang, consegna la coppa all'Arsenal. da https://www.sportmediaset.mediaset.it/

sabato 1 agosto 2020

FAC Final, ARSENAL-CHELSEA= 2-1






Goals. 5'Pulisic, 28'Aubameyang(p), 67'Aubameyang,
Arsenal. Martinez; Holding, Luiz (Sokratis 88), Tierney (Kolasinac 113); Bellerin, Ceballos, Xhaka, Maitland-Niles; Pepe, Aubameyang, Lacazette (Nkietah 82).
Subs. Macey, Torreira, Nelson, Willock, Smith, Saka
Manager. Mikel Arteta
Chelsea. Caballero; Azpilicueta (Christensen 34), Zouma, Rudiger (Hudson-Odoi 78); James, Jorginho, Kovacic, Alonso; Mount (Barkley 78), Pulisic (Pedro 49); Giroud (Abraham 78).
Subs. Kepa, Kante, Tomori, Emerson
Manager. Frank Lampard
Booked. Ceballos, Azpilicueta, Rudiger, Kovacic Mount, Barkley,
Red Card. Kovacic,
Referee. Anthony Taylor
Attendance. ---
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L'Arsenal si aggiudica l'FA Cup. Nella finale contro il Chelsea gli uomini di Arteta si impongono 2-1 in rimonta e alzano il trofeo. Pulisic porta in vantaggio i Blues, ma i Gunners li superano grazie a una doppietta di Aubameyang. Per l'Arsenal è il quattordicesimo successo in coppa, una vittoria che regala alla squadra di Arteta l'Europa League. Apprensione nel finale per Pedro, costretto a lasciare il campo in barella in pieno recupero.
La finale di Fa Cup è un derby tutto londinese tra Arsenal e Chelsea. I Gunners, ottavi in campionato, cercano e trovano il biglietto per l'Europa League. Lo fanno battendo i Blues, comunque già qualificati per la Champions, avendo chiuso la stagione al quarto posto. Gli uomini di Arteta, in effetti, partono bene, ma è il Chelsea a portarsi in vantaggio dopo pochi minuti di gara: al 6' Mount serve Pulisic, che disorienta Tierney e consente la conclusione allo statunitense, un diagonale che batte Martinez. I Gunners non ci stanno, reagiscono e al 25' vanno in gol con Pepe, annullato per fuorigioco; poi, un minuto dopo, si guadagnano un calcio di rigore: Azpilicueta trattiene in area Aubameyang, l'arbitro vede e concede il penalty. Dagli undici metri si presenta lo stesso Aubameyang, che al 28' calcia di potenza e spiazza Caballero, portando il risultato sull'1-1. Si riaprono così i giochi, ma nessuna delle due squadre riesce a ritrovare il vantaggio e all'intervallo è ancora parità.
Nella ripresa il Chelsea si fa in avanti, ma è l'Arsenal a segnare: al 67' Pépé allarga il gioco sul solito Aubameyang, che entra in area dal versante sinistro, salta Zouma con una finta e supera Caballero con un tocco sotto. Nel finale di gara i Blues restano in dieci, ma tentano comunque di trovare il pareggio; i Gunners, però, riescono a resistere e, anzi, si creano qualche occasione interessante, senza tuttavia riuscire a sfruttarla. Poco male per Arteta e i suoi giocatori, che si godono l'FA Cup e l'Europa League. Chi invece non sorride è Pedro: durante il recupero, un brutto infortunio alla spalla costringe il giocatore del Chelsea (che andrà alla Roma) a uscire in barella. Necessario addirittura il ricorso all'ossigeno per il forte dolore. da https://www.sportmediaset.mediaset.it/

mercoledì 29 maggio 2019

EL Final CHELSEA-ARSENAL= 4-1





Goals: 49'Giroud, 60'Pedro, 65'Hazard, 69'Iwobi, 72'Hazard,
Chelsea: Arrizabalaga, Azpilicueta, Christensen, Luiz, Emerson Palmieri, Kante, Jorginho, Kovacic (Barkley, 76) Pedro (Willian, 71), Giroud, Hazard (Zappacosta, 89).
Subs. Caballero, Cumming, Alonso, Higuain, Cahill, Ampadu, Gallagher, McEachran.
Manager. Maurizio Sarri
Arsenal: Cech, Papastathopoulos, Koscielny, Monreal (Guendouzi, 66), Maitland-Niles, Torreira (Iwobi, 67) Xhaka, Kolasinac, Lacazette, Ozil (Willock, 77), Aubameyang.
Subs. Leno, Iliev, Elneny, Lichtsteiner, Iwobi, Mustafi, Welbeck, Jenkinson, Nketiah, Saka.

Manager. Unai Emery
Booked. Christensen, Pedro,
Referee: Gianluca Rocchi
Attendance. 51.370
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Poker Blues a Baku. Il Chelsea mette le mani sull'Europa League con una prova sontuosa. Agli uomini di Sarri, che in Azerbaigian guadagna finalmente i galloni del "vincente", è bastato un tempo per regolare l'Arsenal. Dopo un avvio lento e timoroso, nella ripresa l'onda blu ha travolto infatti i Gunners, rei forse di non avrei affrontato la partita con più coraggio e aggressività fin dall'inizio e di non aver saputo approfittare di un primo tempo giocato a ritmi troppo blandi per due squadre inglesi. Alla resa dei conti in campo la differenza l'hanno fatta le scelte di Sarri e i colpi dei suoi campioni. Giroud, Hazard e Pedro su tutti. Ma non solo. Ha vinto la qualità. Dei calciatori e del gioco. Quando il Chelsea si è sciolto e si è messo a manovrare come vuole il "Comandante", la musica è cambiata a Baku. E l'Arsenal è stato costretto a fare solo da sparring partner ai Blues. Per buona pace di Emery, che fallisce il poker personale in Europa League incassando una sonora lezione da Sarri. Già, Sarri. Detto del primo trofeo in carriera, ora per il tecnico italiano resta da affrontare il discorso futuro. Un futuro che, se dovesse essere targato Juve, potrà contare sulle idee di un "vincente" in Europa. 
All'Olimpico di Baku l'avvio del match è nervoso. In palio c'è il titolo. E si vede. Nessuno vuol sbagliare e così la gara si sposta subito in mediana tra lanci lunghi e giocate semplici. Torreira ringhia su Hazard, David Luiz invece prende in consegna Aubameyang. A ritmo basso i Blues tengono la difesa stretta e provano a manovrare per vie centrali, i Gunners invece cercano di chiudere i rifornimenti per Jorginho e allargare il gioco sulle corsie esterne. E proprio da un inserimento di Maitland-Niles arriva il primo pericolo per Kepa, con Aubameyang che spara a lato da buona posizione. Un lampo che mette i brividi a Sarri, ma che non cambia l'inerzia della gara. Bloccato a centrocampo e con i play soffocati dal pressing, il match non decolla. Giroud pasticcia in area dopo un affondo di Kanté, poi Xhaka sfiora il colpaccio dal limite e Papastatopulos salva su Emerson. Tre guizzi che accendono la gara. Con le squadre più lunghe, l'Arsenal prova a prendere in mano il gioco, cercando di verticalizzare di prima e di sorprendere i Blues con i cambi di gioco. Ozil però non brilla e Lacazette e Aubameyang faticano a trovare gli spazi per far male. Il Chelsea invece si accende a tratti e quasi sempre grazie alle intuizioni di Hazard o Jorginho. Emerson testa i riflessi di Cech, poi il portiere dell'Arsenal deve superarsi su Giroud, salvando il risultato sul finire del primo tempo. 
Miracolo che al non gli riesce invece a inizio ripresa, quando il capocannoniere dell'Europa League sblocca la gara con una magia in tuffo di testa su assist perfetto di Emerson. Un gol che rompe l'equilibrio e cambia tutto. In svantaggio, l'Arsenal alza il ritmo e la mette sulla lotta. Il Chelsea però tiene i nervi saldi e sfrutta il giropalla sarriano per far saltare il banco. Tattica perfetta, che in campo aperto fa volare i Blues. Il bis lo firma Pedro, sempre decisivo quando conta, poi sale in cattedra Hazard, che prima firma il tris dal dischetto, poi cala il poker dopo il gol della bandiera di Iwobi. Un dominio che schiaccia i Gunners, ma che non trasforma la partita in un tiro al bersaglio verso la porta di Cech. Anche sotto di tre reti, infatti, l'Arsenal non molla e continua a spingere con orgoglio. Soprattutto con Iwobi. Per Emery però non è serata da imprese e il finale è buono soltanto per le statistiche e per applaudire il Chelsea. Sarri si prende l'Europa League. Il Comandante è diventato "grande".  da https://www.sportmediaset.mediaset.it

domenica 25 febbraio 2018

LC Final ARSENAL-MANCHESTER CITY= 0-3




La prima volta di Pep Guardiola in Inghilterra ha la miglior cornice possibile, quella del mitico Wembley. Ha il punteggio più inequivocabile che ci sia, un 3-0 che non dà spazio agli scettici. E ha tre firme non banali sulla finale di Coppa di Lega: quella di Aguero (fuoriclasse non sempre in sintonia col tecnico catalano), quella del redivivo capitan Kompany e quella di David Silva, reduce da un dramma familiare per fortuna a lieto fine. Se Gattuso ha avuto modo di vedere la partita prima di concentrarsi sulla Roma, avrà accolto con un sorriso il disagio dell'Arsenal, rivale negli ottavi di Europa League: mentre sui social piovono i #WengerOut, i tifosi dei Gunners lasciano lo stadio con venti minuti ancora da giocare. E' Cech il panchinaro eccellente della finale, la Carabao Cup è territorio di Ospina. Il portiere colombiano, però, non ha un grande impatto con Wembley: il tempo di vedere Aubameyang divorarsi il vantaggio a un metro dalla porta di Bravo ed ecco che gli tocca raccogliere il pallone in fondo alla propria rete. E' il Kun Aguero - e chi sennò - a beffarlo con un pallonetto morbidissimo al 18', figlio di una furbata al limite del regolamento nel lieve contatto precedente con Mustafi, una "sportellatina" utile per non far saltare il tedesco sul rinvio lungo di Bravo. Wenger protesta a muso duro con Guardiola e il quarto uomo, ma è 1-0. Poi arriva la stretta di mano tra i tecnici. Da lì la gara ha un padrone, ma il copione non cambia granché: sono di fronte due squadre che amano la velocità e la tecnica più della potenza, si continua a correre a ritmi forsennati, fino all'intervallo. Con Aguero nuovamente vicino al gol, ancora con un mezzo lob. Si riparte e Kompany sfiora il raddoppio con un destro deviato da Koscielny. E' solo questione di tempo, al minuto 58 il centrale belga se la toglie per davvero, la soddisfazione: zampata in allungo, Koscielny stavolta è in ritardo, arriva il 2-0. Che diventa 3-0 sette giri di lancette più tardi, perché un'altra interpretazione disastrosa della difesa dei Gunners consente a Danilo il più comodo degli assist per il diagonale vincente di David Silva. L'Arsenal si piega sulle ginocchia e non c'è più partita, l'ultimo terzo di gara diventa una passerella per il Manchester City, che incassa la quinta Coppa di Lega della sua storia e il primo trionfo dell'era Guardiola. Potete già scrivere "2" in quella casella: la Premier League, di fatto, è già dei Citizens. E la Champions? Chissà. da http://www.gazzetta.it
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Goals. 18'Aguero, 58'Kompany, 65'David Silva,
Arsenal: Ospina 5, Chambers 5 (Welbeck 66, 5), Mustafi 4, Koscielny 5, Bellerin 5, Wilshere 6 Xhaka 4, Monreal 5 (Kolasinac 26, 5); Ozil 4, Ramsey 5  (Iwobi 72, 5); Aubameyang 5. Sub: Cech, Mertesacker, Maitland-Niles, Elneny. Manager: Arsene Wenger 4
Manchester City: Bravo 6, Walker 6, Kompany 8, Otamendi 7, Danilo 7; De Bruyne 7, Fernandinho 6 (Bernardo Silva 52, 6), Gundogan 6, Silva 8, Aguero 8 (Foden 89), Sane 7 (Gabriel Jesus 77). Sub: Ederson (GK); Stones, Laporte, Zinchenko Manager: Pep Guardiola 7
Booked: Fernandinho, Kompany, Bellerin, Ramsey, Chambers, Wilshere
Referee: Craig Pawson (South Yorkshire) 6 
Attendance: 85.671 

domenica 6 agosto 2017

CS ARSENAL-CHELSEA= 1-1 a.p. 4-1



L'Arsenal conquista il Community Shield al termine di una partita combattutissima e sempre sul filo dell'equilibrio. Fatale per i ragazzi di Antonio Conte la lotteria dei rigori, con due errori di fila dal dischetto che segnano il destino dei Blues. L'allenatore italiano recrimina però soprattutto per aver incassato la rete del pareggio a dieci minuti dal termine, dopo aver conquistato il vantaggio a inizio ripresa e aver controllato senza particolari affanni l'offensiva dei Gunners per tutto il secondo tempo. La squadra di Wenger si è fatta maggiormente apprezzare nella prima parte di gara, ma la sorte ha voluto che la rete di Kolasinac, arrivato in estate a parametro zero dallo Schalke 04, arrivasse nel momento di maggiore sfiducia. Per il francese è il 17° trofeo vinto in carriera alla guida dell'Arsenal. L’Arsenal parte subito fortissimo e nei primi dieci minuti va per tre volte vicina alla rete. A creare il panico nella difesa dei Blues è Iwobi che effettua due pericolose percussioni in area: nella prima arriva fino in fondo e crossa in mezzo dove Kantè, con un involontario tocco di braccio, evita che la sfera finisca preda di Lacazette. Dopo invece fa tutto da solo e serve un’uscita bassa di Courtois per mantenere il punteggio sullo 0-0. Nel mezzo ghiotta opportunità anche per Welbeck che di testa non riesce ad angolare la conclusione. La pressione dei ragazzi di Wenger torna a farsi sentire a metà primo tempo ed è qui che arriva l’occasione più importante dei primi 45 minuti. Lacazette, l’uomo più atteso in casaGunners, raccoglie palla dal limite dell’area e la piazza a giro sul secondo palo, trovando un clamoroso palo. Nella seconda parte della prima frazione di gioco il Chelsea prende le misure agli avversari, cresce d’intensità e va a sua volta vicina al vantaggio con Pedro che scarica un violento sinistro su cui Cech è costretto a volare e respingere in angolo. La ripresa propone un copione opposto: è il Chelsea a partire arrembante, tant’è che dopo due minuti trova la rete del vantaggio grazie a Moses che sbuca in mezzo alla difesa e in anticipo batte Cech. Neanche il tempo di festeggiare che Batshuayi va vicino al raddoppio ma il suo tiro è debole. L’Arsenal accusa il colpo e, nonostante la buona volontà, non riesce a rendersi pericoloso dalle parti di Courtois. Il portiere vive sogni tranquilli anche grazie all’ottima copertura del terzetto di difesa che non lascia passare nulla. Serve un’invenzione di Xhaka per smuovere la situazione. Lo svizzero mira l’angolo da oltre 30 metri ma trova uno straordinario Courtois a dirgli di no. Il forcing dei Gunners aumenta e a 10 minuti dalla fine arriva la svolta della partita. Pedro interviene in ritardo su Elneny e l’arbitro lo espelle. Sulla punizione poi nasce il pari dell’Arsenal: cross sul secondo palo con Kolasinac che svetta più in alto di tutti trovando il gol al debutto e regalando l’1-1 alla squadra di Wenger. Nel finale di gara il Chelsea, nonostante l’inferiorità numerica, manca per questione di centimetri il gol vittoria con il colpo di testa di Morata, entrato da pochi minuti al posto di Batshauyi. Si va così ai calci di rigore ed è proprio lo stesso centravanti ex Juve e Real, insieme al portiere Courtois, a fallire dal dischetto consegnando il trofeo nelle mani dell’Arsenal, al 15° successo nella competizione. da https://sport.sky.it/
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Goals. 46'Moses, 83'Kolasinac
Arsenal: Cech; Holding, Mertesacker (Kolasinac 33), Monreal; Bellerin, Elneny, Xhaka, Oxlade-Chamberlain; Welbeck (Nelson 88), Lacazette (Giroud 66), Iwobi (Walcott 66). Unused subs: Ospina, Maitland-Niles, Willock. Manager: Arsene Wenger 
Chelsea: Courtois; Azpilicueta, David Luiz, Cahill; Moses, Fabregas, Kante, Alonso (Rudiger 79); Willian (Musonda 82), Batshuayi (Morata 74), Pedro. Unused subs: Caballero, Christensen, Scott, Boga. Manager: Antonio Conte 
Bookings: Azpilicueta 13, Alonso 35, Willian 36, Bellerin 16 
Red Card: Moses 82 
Penalty: Cahill (goal), Walcott (goal), Monreal (goal), Cortois (missed), Morata (missed), Chamberlain (goal), Giroud (goal),
Referee: Bobby Madley
Attendence: 83.325

sabato 27 maggio 2017

FAC CHELSEA-ARSENAL= 1-2





Il fascino della FA Cup, il trofeo più antico della storia del calcio, è qualcosa che difficilmente si riesce a spiegare a parole. Anche quest'anno, la finale tra Arsenal e Chelsea, è stata pura magia. Perché i Gunners battono i Blues per 2-1 in un'incredibile finale (dopo il gol di Sanchez in avvio di gara, il pareggio a 13' dal termine di Diego Costa e il gol partita di Ramsey subito dopo) e vincono così la tredicesima FA Cupdella loro storia, diventando il club con il maggior numero di vittorie davanti ai rivali del Manchester United, fermi a quota 12. Ma è anche la rivincita di Wenger, tanto contestato dai suoi tifosi ma arrivato alla settima vittoria in questo splendido torneo: superato George Ramsay, l'allenatore che ne aveva vinte di più. Per quanto riguarda l'altra faccia della medaglia, sfuma uno storico double per Antonio Conte dopo il campionato vinto da rookie, ma la stagione dell'ex ct rimane fantastica. I ritmi di gioco sono subito altissimi, alla prima occasione del match c'è subito un gol: dopo una bella trama dell'Arsenal, Alexis Sanchez vince un rimpallo e si ritrova in area di rigore, riuscendo a battere Courtois con l'esterno del destro. Il gol, causa posizione irregolare di Ramsey giudicata poi passiva dal direttore di gara, viene convalidato soltanto dopo qualche secondo causa il chiarimento tra arbitro e guardalinee. La sostanza però non cambia e i Gunners sono avanti 1-0. Chelsea che si trova in grande difficoltà dopo lo svantaggio subito, mancando soprattutto in intensità. Al quarto d'ora è ancora la squadra di Wenger a sfiorare il gol ccon Ozil, che su ottima intuizione di Sanchez scavalca Courtois con uno scavetto prima di trovare il salvataggio provvidenziale di Cahill sulla linea. Qualche minuto dopo Arsenal pericolosissimo su azione di corner: Welbeck stacca più in alto di tutti trovando il palo e su ribattuta anche Ramsey colpisce lo stesso legno. Gli uomini di Conte si fanno vedere pericolosamente per la prima volta al 28', quando su lancio lunghissio di Pedro, Diego Costa sorprende Holding trovando però l'ottima uscita di Ospina. Dall'altra parte è ancora Welbeck ad andare a pochi centimetri dal gol venendo fermato dall'uscita di Courtois e dal successivo salvataggio sulla linea del solito Cahill ad anticipare Alexis Sanchez. Approccia decisamente meglio rispetto al primo tempo, il Chelsea di Antonio Conte. La spinta offensiva dei Blues è infatti costante e costringe l'Arsenal a chiudersi nella propria metà campo. La prima chance per i campioni d'Inghilterra capita sui piedi Moses, servito benissimo in area da Diego Costa e fermato solamente da un ottimo intervento di Ospina. Al 65' ha una buona chance Bellerin in contropiede, ma il suo tiro viene parato bene da Courtois. Brutto colpo per il Chelsea qualche minuto dopo, Victor Moses simula nettamente in area di rigore facendosi ammonire per la seconda volta: Blues in 10 negli ultimi 20 minuti. Sottovalutare il cuore della squadra in maglia blu, però, è un errore madornale. Soprattutto se in area di rigore si aggira un certo Diego Costa, meraviglioso nel battere in girata Ospina e a far esplodere i suoi tifosi. La partita è a dir poco incredibile e subito dopo l'Arsenal torna avanti con un colpo di testa vincente di Aaron Ramsey. I minuti passano, la gara non è per nulla decisa. Diego Costa si divora una grande palla gol a 4' dal termine chiamando al grande intervento Ospina. Si va dall'altra parte ed è Ozil a sbagliare un gol facile facile graziando Courtois da due metri colpendo in pieno il palo. Il forcing finale però non produce nulla, l'Arsenal vince un'altra FA Cup, piange il Chelsea di Conte. da http://www.foxsports.it/

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Goals. 4'Sanchez, 76'Costa, 79'Ramsey,
Arsenal: Ospina, Holding, Mertesacker, Monreal, Bellerin, Ramsey, Xhaka, Oxlade-Chamberlain (Coquelin 82), Sanchez (Elneny 90+3), Ozil, Welbeck (Giroud 78). Subs not used: Cech, Iwobi, Perez, Walcott. Manager Arsene Wenger
Booked: Holding, Ramsey, Xhaka, Coquelin.
Chelsea: Courtois, Azpilicueta, Luiz, Cahill, Moses, Kante, Matic (Fabregas 61), Alonso, Pedro (Willian 72), Costa (Batshuayi 88), Hazard. Subs not used: Begovic, Zouma, Ake, Terry. Manager Antonio Conte
Booked: Kante, Moses, Holding, Ramsey, Xhaka, Coquelin.
Sent off: Moses. 
Referee: Anthony Taylor (Cheshire)
Attendance: 89.472

domenica 2 agosto 2015

CS ARSENAL-CHELSEA= 1-0




Il primo grande appuntamento della stagione del calcio inglese va all'Arsenal che a Wembley batte 1-0 il Chelsea e conquista il Community Shield, il secondo di fila e il quarto trofeo consecutivo considerando anche FA Cup e Coppa di Lega vinti nella passata stagione. Un successo speciale soprattutto per Arsene Wenger che, per la prima volta in 14 confronti diretti, ha battuto l'odiato collega Josè Mourinho che aveva vinto 7 delle precedenti 13 sfide (6 pareggi). 
L'Arsenal inizia col grande ex Petr Cech tra i pali e con Walcott unica punta mentre il Chelsea schiera Remy unica punta e tiene in panchina l'unico acquisto Falcao. La gara in avvio è bloccata, coi Blues chiusi in attesa di ripartire in contropiede. I Gunners fanno la gara e al 25' trovano il gol del vantaggio con Oxlade-Chamberlain che salta Azpilicueta, converge verso il centro e fa partire un sinistro diretto all'incrocio che non dà scampo a Courtois. Dopo la mezz'ora la squadra di Mourinho reagisce ma Ramires sbaglia due volte, col destro e di testa, e Remy conclude sull'esterno della rete. 
Nella ripresa Mourinho lancia Falcao e Oscar ma l'occasione del pari la spreca Hazard al 61' sparando alto da buona posizione. Al 69' è Cech a salire in cattedra andando a deviare la punizione dal limite di Oscar con la palla diretta all'incrocio. Nel finale è l'Arsenal ad andare vicino al raddoppio sfruttando un Chelsea sbilanciato in avanti: all'86' Cazorla spreca e poi il pallonetto a porta vuota diRamsey è deviato in angolo mentre al 94' Courtois mura Gibbs in uscita bassa. Al fischio finale è festa per l'Arsenal che conquista per la 14esima volta nella sua storia il Community Shield. da http://www.sportmediaset.mediaset.it/
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Goals. 24'Chamberlain,
Arsenal: Cech 7.5, Bellerin 6.5, Mertesacker 6.5, Koscielny 8, Monreal 6.5, Coquelin 7, Ramsey 7, Oxlade-Chamberlain 8 (Arteta 77), Cazorla 6.5, Ozil 6.5 (Gibbs 82), Walcott 6.5 (Giroud 66). Subs not used: Martinez, Debuchy, Gabriel, Iwobi.
Chelsea: Courtois 7.5, Ivanovic 7, Cahill 7, Terry 6.5 (Moses 82), Azpilicueta 6 (Zouma 69), Matic 7.5, Ramires 6 (Oscar 54), Willian 6.5, Fabregas 6.5, Hazard 7, Remy 5 (Falcao 45). 
Subs not used: Begovic, Cuadrado, Mikel.
Booked: Azpilicueta. Coquelin, 
Referee: Anthony Taylor (Cheshire)
MOTM: Oxlade-Chamberlain 
Attendance: 

sabato 30 maggio 2015

FAC ASTON VILLA-ARSENAL= 0-4



Da ex perdente di successo, almeno nelle stagioni più recenti, a vincitore di due FA Cup consecutive: è questa la storia di Arsene Wenger, che vede il suo Arsenal trionfare anche contro l’Aston Villa dopo il successo contro l’Hull City di un anno fa. Niente patemi e tempi supplementari, stavolta: la superiorità dei Gunners è evidente sin dai primi minuti, con un Sanchez scatenato, un Özil pienamente ispirato e un Walcott vivacissimo. Poche speranze per il Villa di Sherwood, che aveva già compiuto un’impresa arrivando a giocarsi la coppa all’ultimo atto ma che deve soccombere ai pugni in serie assestati dai rivali, al dodicesimo trionfo nella propria storia (record della competizione, staccato a 11 il Manchester United). Apre proprio Walcott nel primo tempo, chiudono Sanchez e Mertesacker nella ripresa, prima della soddisfazione che Giroud si prende nel recupero. 4-0 netto, solare, senza nessuna discussione. Che fa felice anche il Southampton, che grazie al successo dell’Arsenal può festeggiare la qualificazione alla prossima Europa League.

Dopo un avvio tutto sommato equilibrato, l’Arsenal prende coraggio e spinta. Tanto da non regalare neppure l’aria al Villa. Dall’8’ in poi, per la squadra di Wenger fioccano le occasioni. Richardson rischia l’autogol per deviare in angolo un centro di Sanchez, poi Given deve fare il drago su un improvviso colpo di testa di Koscielny. Ramsey si mangia due volte il vantaggio con altrettanti tentativi infruttuosi da ottima posizione, quindi ancora Richardson è decisivo, stavolta per respingere quasi sulla linea il destro a colpo sicuro, e con la porta quasi sguarnita, di Walcott. Un vero e proprio assedio, che finalmente ha i suoi frutti al 40’: centro di Monreal, sponda di Sanchez e sinistro secco dello stesso Walcott per l’1-0. 5 minuti prima dell'intervallo: un periodo ideale per andare a segno.
Al rientro dagli spogliatoi, la gara prende la piega definitiva: dopo 5 minuti, il destro da lontano di Sanchez prende uno strano effetto e inganna Given. Sfiduciando definitivamente un Villa mai in partita. Lo stesso cileno si vede annullare per fuorigioco di Walcott il teorico 3-0, poi Özil trova le manone del portiere e l’attaccante inglese il recupero di Okore. Alla fine, il tris arriva: lo firma Mertesacker, che un po’ di testa e molto di spalla devia l’angolo di Cazorla alle spalle di Given. I Villans non esistono più, la squadra di Wenger ne approfitta. Sfiora la quaterna ancora una volta con Walcott, poi la trova al 93’ con il neo entrato Giroud, abile a deviare in rete con l’esterno da due passi. Il dodicesimo trionfo dell’Arsenal si era deciso molto prima. da https://it.eurosport.yahoo.com
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Goals: 40'Walcott,50'Sanchez, 61'Mertesacker, 90'Giroud,
Arsenal (4-2-3-1): Szczesny 6.5, Bellerin 7, Mertesacker 6.5, Koscielny 7, Monreal 7, Coquelin 6.5, Cazorla 7, Ramsey 7, Ozil 7 (Wilshere 76), Sanchez 8.5 (Oxlade-Chamberlin 90), Walcott 7 (Giroud 76) Subs not used: Gibbs, Gabriel, Ospina, Flamini
Manager: Arsene Wenger 7.5
Aston Villa (4-3-3): Given 6, Hutton 5.5, Okore 6, Vlaar 6, Richardson 6.5 (Bacuna 67), Cleverley 5.5, Westwood 5.5 (Sanchez 70), Delph 5.5, N'Zogbia 5 (Agbonlahor 52 5), Benteke 5, Grealish 5 Subs not used: Guzan, Baker, Sinclair, Cole
Booked: Cleverley, Hutton, Delph, Agbonlahor
Manager: Tim Sherwood 5.5
Referee: Jon Moss
Attendance: 

domenica 10 agosto 2014

CS ARSENAL-MANCHESTER CITY= 3-0



Quella tra Manchester City e Arsenal non è certo una delle rivalità più calde d'Inghilterra. Lo dimostrano anche le polemiche che, in teoria, avrebbero dovuto scaldare la vigilia del match: robetta di poco conto. Wenger critica i recenti acquisti del City ("Sagna aveva un accordo da tempo, Lampard è arrivato in quel modo per aggirare il fair play finanziario"); Pellegrini rispedisce al mittente l'"innuendo", per dirla coi Queen. Le insinuazioni, senza prove, sono chiacchiere da bar. Dal punto di vista tecnico, però, la sfida che apre la stagione inglese è tutt'altro che disprezzabile: a Wembley, alle 16 di domenica, il Community Shield ha le carte in regola per regalare spettacolo.Si affrontano due squadre che hanno la mente sgombra e legittime speranze di crescita. Il Man City viene da una stagione impreziosita da due trofei (Premier League e Coppa di Lega), Pellegrini non ha fatto rimpiangere Mancini e ora l'assalto all'Europa, dopo i miglioramenti messi in mostra nella scorsa Champions, non è una missione impossibile. I Gunners si sono tolti una pesantissima "scimmia" dalle spalle, il sito "since Arsenal last won a trophy" ha fermato l'implacabile (e derisorio) scorrere delle lancette 9 anni dopo l'ultimo titolo vinto dai londinesi. La FA Cup strappata all'Hull City, dopo l'ennesima partenza da incubo in finale, fa sì che l'Arsenal possa tornare a Wembley con l'animo più leggero, provando a eliminare gli alti e bassi per abituarsi a vincere un po' più spesso. Di Sagna abbiamo detto: dovesse giocare, il terzino destro francese sarebbe un ex molto atteso, ma difficilmente Pellegrini chiederà subito uno sforzo ai reduci dal Mondiale (come Lampard, Agüero, Zabaleta, Demichelis, Fernandinho e Kompany). Possibile, invece, che ci sia spazio per Fernando, centrocampista ex Porto e acquisto più caro degli emiri in estate. La curiosità, sull'altro fronte, è tutta per Alexis Sanchez, l'uomo su cui i Gunners contano per il salto di qualità definitivo: Debuchy e il portiere Ospina gli altri rinforzi di un certo livello. E naturalmente c'è anche il rientro alla base di Campbell, stellina della Costa Rica. L'Arsenal ha portato a casa la Supercoppa inglese già 12 volte, il Manchester City solo 4: è poco più che un'amichevole di lusso, né si può dire con certezza che chi ben comincia sia a metà dell'opera (un anno fa vinse il Manchester Utd...), ma alzare le coppe non dispiace a nessuno. In un calcio estivo che valorizza perfino i trofei delle tournée americane, snobbare il tradizionale appuntamento che apre la stagione inglese sarebbe un controsenso. da http://www.gazzetta.it/
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Goals: 21'Cazorla, 42'Ramsey, 60'Giroud,
Arsenal: Szczesny 6.5, Debuchy 6.5, Chambers 7.5, Koscielny 6.5 (Monreal 46, 6.5), Gibbs 7; Arteta 7, Ramsey 8 (Campbell 86), Wilshere 7 (Flamini 6, 68), Cazorla 7 (Rosicky 70, 6); Sanchez 6.5 (Oxlade-Chamberlain 46, 6.5); Sanogo 6.5 (Giroud 46, 7). Subs: Martinez.
Man City: Caballero 5, Clichy 6, Boyata 5, Nastasic 5, Kolarov 5.5 (Richards 76); Navas 5 (Sinclair 85), Toure 6 (Milner 60, 6), Fernando 6, Nasri 5 (Silva 46, 6), Dzeko 5 (Zuculini 60, 5.5), Jovetic 5.5. Subs: Hart, Rekik.
Booked: Fernando 
Attendance: 71.523 
Man of the match: Aaron Ramsey 
Referee: Michael Oliver (Northumberland)

sabato 17 maggio 2014

FAC Final ARSENAL-HULL= 3-2 d.t.s.





Crazy Arsenal, crazy final. Basterebbe il soggetto cinematografico del film della FA Cup Final 2013-2014 per dare la misura dell’altalena di emozioni vissuta dagli spettatori a Wembley: in otto minuti l’Arsenal va sotto di due gol e rischia addirittura l’imbarcata in stile Chelsea/Liverpool, poi lentamente si rialza, pareggia i conti entro il Novantesimo e sferra il knock out nel secondo tempo supplementare. Il 3-2 inferto all’Hull City dopo l’Odissea dei supplementari frutta all’Arsenal il primo titolo dopo nove lunghissimi anni: si tratta dell’undicesima FA Cup conquistata dai gunners (eguagliato il Manchester) e della quarta personale alzata da Arsene Wenger. L’uomo copertina, e non poteva essere altrimenti, è stato Aaron Ramsey: quanto è mancato il gallese a Wenger nel momento cruciale della stagione! Anche in giornate ricche di luci e ombre il centrocampista sa sempre trasformare il volto della squadra: citazione di merito anche a Wenger che, azzeccando il cambio Podolski/Sanogo, ha dato nuova linfa alla squadra; citazione di merito soprattutto a un Hull City splendido protagonista dell’ultimo atto di Wembley: di certo avrebbero meritato miglior finale le tigri. Nightmare before Summer in avvio per un Arsenal tramortito dal tocco beffardo su Chester liberato da schema – più o meno voluto – da corner dalla destra di Quinn e dall’appoggio a rete di Curtis Davies dopo miracolo di Fabianski su perentorio stacco aereo di Alex Bruce, figlio del manager deitigers Steve. Otto minuti e 2-0 Hull! Sull’orlo del baratro è il fantasista asturiano Cazorla a riportare in vita l’Arsenal con efficace punizione dal limite a sorpendere il piantato McGregor sul suo palo di competenza. Sono passati diciassette minuti ed è già scoppiata una rivoluzione a Wembley. Saranno, però, gli unici fuochi di un primo tempo dove l’unico cruccio dell’Arsenal è quello di riordinare le idee senza incappare in ulteriori tempeste. Tale atteggiamento indolente è riproposto dall’Arsenal in una ripresa a lungo avara di sussulti; sono due gli avvenimenti che cambieranno il corso degli eventi: l’infortunio del ministro della difesa tigers Alex Bruce e il cambio tra un impalpabile Podolski e l’elettrico Yaya Sanogo. Ecco che l’Arsenal con le due punte improvvisamente si sblocca e assedia la porta di McGregor con l’inevitabile guizzo in mischia di uno stoico Koscielny a richio d’incolumità sull’uscita kamikaze di McGregor. Per quanto tremendamente sgraziato, Sanogo è la carta che fa saltare il banco. Nel finale dei tempi regolamentari l’Arsenal farà incetta di occasioni da rete, la più clamorosa divorata da Gibbs con un sinistro da due passi davvero difficile da sbagliare. Tra tanti rimpianti l’Arsenal lamenta, a ragion veduta, due solari penalty non concessi da un deludente Probert; l’Hull City dal canto suo recrimina per il corner che origina il 2-2, inesistente. Nei tempi supplementari ancora una volta Wenger decifra da maestro l’andamento del match e leva l’esausto Cazorla e un evanescente Ozil per inserire i genietti Wilshere e Rosicky. Sarà proprio Wilshere ad avviare l’azione del 3-2, rifinita dal tacco di Giroud e conclusa da sontuoso esterno destro a fil di palo di Aaron Ramsey. A distanza di nove anni l’Arsenal torna ad alzare un trofeo e forse cova diversi rimpianti sulla stagione che sarebbe potuta essere ma non è stata… da https://it.eurosport.yahoo.com
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Goals: 4'Chester, 8'Davies, 17'Cazorla, 71'Koscielny, 109'Ramsey,
Arsenal: Fabianski 6, Sagna 8, Mertesacker 6, Koscielny 7, Gibbs 6.5, Arteta 6, Ramsey 7, Cazorla 7 (Rosicky 106, 6), Ozil 6 (Wilshere 106, 6), Podolski 5 (Sanogo 61, 5), Giroud 6.5.
Subs: Szczesny, Vermaelen, Monreal, Flamini. Manager: Arsene Wenger 7
Hull: McGregor 6, Chester 7, Bruce 6 (McShane 66, 5), Davies 7.5, Elmohamady 6, Livermore 7, Huddlestone 7.5, Meyler 7, Rosenior 6 (Boyd 102, 5), Quinn 6 (Aluko 75, 5), Fryatt 6. Subs: Figueroa, Koren, Sagbo, Harper. Manager: Steve Bruce 7
Booked: Huddlestone, Meyler, Davies, Giroud
Referee: Lee Probert (Wiltshire) 6
Attendance: 89.345

domenica 27 febbraio 2011

LC Final ARSENAL-BIRMINGHAM CITY= 1-2

La rete di Zigic nel primo tempo e la disperazione di Wilshere finita la partita.. il portiere polacco insieme a Eboue cercano di consolarlo. L'Arsenal non ci riesce, non riesce a rinverdire la sua bacheca, e perde, in maniera rocambolesca, la possibilità di vincere la coppa di lega inglese. Coppa, portata a casa dal Birmingham di McLeish, in piena lotta per la retrocessione, ma reduce da un'annata formidabile lo scorso anno. Wenger deve rinunciare forzatamente a Fabregas e Walcott, sostituiti da Rosicky e Arshavin. Confermati i restanti 9 undicesimi, ivi compreso Szczesny. McLeish decide di usare il solo Zigic, rinunciando alla velocità di Martins e di Cameron Jerome. Fuori Hleb per problemi al ginocchio. Grandissima partita, grandissima cornice di pubblico (90.000) al nuovo stadio di Wembley, dove Arsenal e Birmingham si giocano il primo trofeo inglese della stagione. I londinesi, favoriti, vengono subito messi in apprensione dalla pressione del City, che parte meglio. Poi, il gioco dei ragazzi di Wenger comincia a crescere, e il Birmingham comincia ad arretrare. Ma, dopo due conclusioni di Nasri e Arshavin, al 29' colpisce Zigic di testa, e per un quarto d'ora buono, l'Arsenal sparisce. I Gunners rialzano la testa al 39esimo, con il gran gol del pareggio di Van Persie, dopo una traversa colpita da Wilshere. Il secondo tempo si apre con un clamoroso legno, il secondo della gara, di Fahey, abile a sfruttare un'indecisione di Djourou, al limite dell'area. Per tutto il secondo tempo, è l'Arsenal a menar le danze, sfiorando il gol con Arshavin, Bertdner e Nasri, ma trovando un super Foster, e un Birmingham abbastanza organizzato. McLeish inserisce Martins nel finale, per provarci, e la sua mossa viene premiata, più per merito di Konscielny che per meriti propri. Per il nigeriano e per tutta la Birmingham blu è festa grande, per Wenger una legnata che sarà più dura da digerire di quanto si creda. L'Arsenal continua a vivere con il solito, atavico, difetto che continua a contraddistinguerlo; il narcisismo. I gunners, divertono, fanno spettacolo, ma si piacciono troppo, e sono poco concreti. Paradossale che Wenger abbia risolto il problema del portiere, e si sia impatanato la dietro, sostituendo Gallas con Konscielny. Gravissimo il suo errore, che ha consegnato il pallone a Martins, che ha tratto d'inganno il portiere polacco. Gran parte della vittoria del City è di Foster. Oba Oba Martins, ce lo ricordiamo tutti, quando a S.Siro correva e saltava come un grillo ad ogni suo gol. Era finito del dimenticatoio, dal Newcastle, al Wolfsburg, per finire in Russia al Rubin Kazan. Sembrava oramai una meteora, e invece ha deciso di tornare al momento giusto, nel ghota del calcio europeo. Aveva promesso 10 capriole, la sua schiena gliene ha concesse 3; per i tifosi del Birmingham bastano e avanzano! Wenger decide di affidarsi al solito gioco spumeggiante con 2 pivote, 3 mezze punte e Van Persie a non dare alcun punto di riferimento. 4-1-4-1 iniziale per McLeish, che ha mantenuto un atteggiamento prudente per tutta la gara. Il tecnico alsaziano, nel secondo tempo, inserisce una punta di peso, Bertdner, e Chamack, inalterando il modulo, e facendo roteare gli uomini la davanti, per sfruttare anche le fasce laterali (Esempio, Nasri a sinistra, Bertdner a destra). Solo nel finale, il tecnico del Birmingham ha provato a osare, inserendo Martins, sfruttando la stanchezza dei difensori dell'Arsenal. Dopo due minuti, viene fermato Bowyer per un fuorigioco inesistente; a contare, è soprattutto il fatto che Szczesny lo aveva atterrato in maniera fallosa. Dopo di che, gara condotta bene da Dean e i suoi assistenti. Foster è il migliore in campo, il suo dirimpettaio Szczesny se la cava, ma Konscielny lo tradisce. Grandissima gara di Carr, ottime le prove di Ferguson, Gardner e Zigic, andato in gol. Ottimo l'impatto sulla gara di Martins e Beausejour. Buona gara per Sagna e Nasri, Arshavin va intermittenza. Disastrosi Djourou e Konscielny. Van Persie ancora a segno, gol numero 16 in 12 gare. Ancora una bella prestazione per Wilshere. da http://www.goal.com/
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Goals. Nikola Zigic (28); Robin van Persie (39); Obafemi Martins (89); 
Arsenal. W. Szczesny, G. Clichy , J. Djourou, B. Sagna, L. Koscielny , A. Arshavin (M. Chamakh, 77), A. Song, S. Nasri, J. Wilshere, T. Rosicky, R. van Persie (N. Bendtner, 69) Subs not used: S. Squillaci, E. Eboue, K. Gibbs, M. Almunia, Denilson 
Birmingham. B. Foster, L. Ridgewell, S. Carr, M. Jiranek, R. Johnson, L. Bowyer, K. Fahey (O. Martins, 83), S. Larsson , B. Ferguson , C. Gardner (J. Beausejour, 50), N. Zigic (C. Jerome , 89) Subs not used: S. Parnaby, K. Phillips, M. Taylor, D. Murphy
Booking: Clichy, Larsson, Koscielny, Ferguson, Jerome,
Referee: M L Dean 
Attendance: 88.851