sabato 27 luglio 2019

Arsenal, lo strano accordo con il Real Madrid per Ceballos: 17 milioni per il prestito e nessun diritto di acquisto

Dani Ceballos è un giocatore dell’Arsenal. La stella degli ultimi Europei Under 21giocherà in Premier League per Unai Emery. L’ex allenatore di Siviglia e Psg lo ha voluto fortemente, ma l’accordo che i Gunners hanno strappato al Real Madrid per portarlo in Inghilterra non è dei più convenienti. L’affare sembra proprio averlo fatto il Real: 17 milioni di euro per il prestito e nessun diritto o obbligo di acquisto in favore dell’Arsenal per la stagione 2020-2021. Così facendo le merengues potranno tenere il giocatore alla fine del periodo del prestito. Un accordo che favorisce lo sviluppo del giocatore, forte dell’esperienza in quello che a oggi può essere definito il campionato più difficile del mondo, e gli interessi del Real che nel 2020, con Modric e Kroos un anno più vecchi, avrà in casa il futuro già rodato del proprio centrocampo. Ceballos aveva molte pretendenti, ma ha preferito l’Arsenal per la stima che l’allenatore Emery nutre nei suoi confronti e per il posto da titolare pressoché assicurato che gli permetterebbe di mettersi in mostra in vista di una convocazione per gli Europei del 2020. da https://www.corriere.it

mercoledì 3 luglio 2019

Arsenal: la campagna social di Adidas è un autogol e Twitter la chiude

Una corte durata 25 anni. È quella che Adidas ha fatto per convincere l'Arsenal a tornare a indossare le magliette con le tre strisce sulle spalle. Praticamente da quando il club londinese era passato nel 1994 a Nike, accordo durato un ventennio, seguito poi da un contratto quinquennale con Puma, spirato proprio il 30 giugno scorso.
Già da qualche giorno la casa tedesca aveva cominciato a diffondere un video molto divertente con la sua leggenda Ian Wright a fare da filo conduttore fra i grandi dei Gunners del passato e gli idoli di oggi, da Özil a Bellerin, da Aubameyang a Koscielny. Il trailer, scanzonato e brillante era stato curato sin nei minimi particolari per non "bucare" proprio nel tanto agognato momento del ritorno.
E i tifosi avevano mostrato di aver gradito tale impegno: nelle immagini c'era tanta Londra, la case basse dai caratteristici mattoni rossi, le uova alla piastra con le salse, i pub del tifo più incallito e, attori d'eccezione, gli eroi di ieri e oggi disposti a mettersi in gioco e, perché no, a prendersi anche in giro.
Ieri, poi, è scattata la seconda parte della campagna che ha coinvolto, immancabilmente, i social network e Twitter in particolare. Attraverso quest'ultimo, infatti, i tifosi potevano aderire all'iniziativa proposta da Adidas: scrivere il proprio nome utente Twitter sul dorso della nuova maglia home dei loro beniamini dell'Arsenal per la stagione 2019-20. Peccato che l'iniziativa, che la casa three-stripes aveva lanciato in assoluta buona fede si sia rivelato un invito a nozze per i troll, sempre in agguato, e quindi un autentico, è proprio il caso di dirlo, autogol. Numerosi, infatti, sono stati gli account Twitter creati ad hoc, con nomi offensivi, perché evocavano le più dolorose tragedie, dall'Olocausto a Hillsborough fino al caso della piccola Madeleine McCann, scomparsa in Portogallo una dozzina di anni fa.
Inutile dire che il ricordo di queste tragedie abbinate alla frase "Questa è casa, benvenuto nella squadra" non giovavano per nulla all'immagine di nessuno, né del club né della casa tedesca né del social network che a causa dei mancati controlli è finito nell'occhio del ciclone e che per questo ha eliminato i tweet offensivi e sospeso diversi account. Più o meno lo stesso era già accaduto a una simile campagna dei New England Patriots nel 2014, mentre due anni fa era toccato all'azienda britannica di snack-food Walkers scusarsi dopo che il suo account Twitter aveva inviato foto del suo ambasciatore, l'ex calciatore Gary Lineker, con in mano alcune immagini del serial killer Harold Shipman e di Jimmy Savile, un conduttore televisivo accusato di violenza sessuale. da https://www.foxsports.it