22 Dicembre 2011
«London Calling» è il singolo di apertura dell'omonimo storico doppio album dei Clash (1979). È, anche, il titolo di un meraviglioso libretto di Luca Manes e Max Troiani dedicato alla storia dell'Arsenal e a un secolo e mezzo di football all'ombra del Big Ben (Bradipolibri). Chiariamo subito: Joe Strummer non era tifoso dei Gunners, bensì del Chelsea (e in seguito degli ucraini dello Shakhtar Donetsk) ma nel 1999 dedicò la prima canzone del suo album coi Mescaleros a Tony Adams, capitano ubriacone e figura di culto del club di Islington. Johnny Rotten, lui sì che tifava per l'Arsenal essendo cresciuto tra i teppistelli di Finsbury Park, a due passi da Highbury, il leggendario stadio dei gunners che non esiste più dal 2006 (ci hanno costruito sopra un condominio di appartamenti extra-lusso) sostituito dal nuovo modernissimo Emirates Stadium, finaziato dagli emiri di Dubai. D'altronde anche Osama Bin Laden era tifoso dell'Arsenal (nel 1994 seguì la squadra fino a Copenhagen per la finale di Coppa delle Coppe vinta contro il Parma) ma dopo l'11 settembre fu dichiarato persona non gradita dai dirigenti del club e gli appassionati hard-core del Clock End gli dedicarono il coro «He's hiding near Kabul/ He loves Arsenal/Osama oooh/Osama oooh». E poi c'è Nick Hornby che col suo «Fever Pitch» ha rivoluzionato il rapporto tra calcio e letteratura e reso immortale il mito dei gunners poco prima che l'alsaziano Arsene Wenger trasformasse il tradizionale e noiosissimo gioco del «boring boring» Arsenal anni '70/'80 in una spettacolare banda di cannonieri super giovani. C'è tutto questo e molto di più in «London Calling» perché l'Arsenal è il pretesto per parlare di musica e democrazia parlamentare, mode e sottoculture giovanili, finanza e monarchia (ebbene sì, anche il cuore della regina Elisabetta batte per loro). Dunque per parlare di Londra, dei suoi miti e dei suoi 9 team professionistici. Manes e Troiani sono due esperti in materia, la prefazione è di Massimo Marianella, da sempre voce del calcio inglese in tv. Letto il libro, se capitate a Londra per natale prendete la metro e scendete alla fermata Arsenal. Respirate l'aria. A quel punto vi sarà tutto chiaro.
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