giovedì 4 giugno 2020

Arsenal, Ozil fatto fuori dall'Adidas: è considerato in declino e scomodo (anche per il legame con Erdogan)

Il colosso tedesco ha deciso di non rinnovare l'accordo di sponsorizzazione con il centrocampista, che in sette anni gli ha fruttato quasi 20 milioni di euro, per le perplessità riguardanti la sua immagine pubblica e l'amicizia con il presidente turco
Dopo essere rimasto a piedi con la Mercedes, che nel 2018 ha chiuso il rapporto di sponsorizzazione, Mesut Ozil è rimasto pure a piedi nudi: l’Adidas ha infatti deciso di non rinnovargli il contratto come sponsor tecnico che scade in estate e che negli ultimi sette anni (lo aveva firmato nel 2013, quando giocava nel Real Madrid) gli ha fruttato 17,5 milioni di sterline (quasi 20 milioni di euro).
Secondo quanto riporta la Bild, la decisione del colosso sportivo tedesco, che è anche sponsor tecnico della Germania, sarebbe stata motivata dalle perplessità riguardanti l’immagine pubblica del centrocampista dell’Arsenal, fortemente intaccata anche a causa del suo rapporto con il controverso presidente turco Erdogan. Dopo essere stato immortalato al suo fianco prima del Mondiale 2018, Ozil aveva infatti ricevuto critiche a non finire da parte di molte associazioni per i diritti umani, cosa che non l’aveva però fermato dallo scegliere proprio il suo amico Erdogan come testimone di nozze lo scorso giugno, in occasione del matrimonio con Amine Gulse.
Non bastasse, a dicembre del 2019 la stella dei Gunners era stata coinvolta anche in una pesante polemica con la Cina per via del trattamento riservato ai musulmani uiguri, che aveva portato alla cancellazione della partita Arsenal-Manchester City, che doveva essere trasmessa in diretta nel paese asiatico e alla rimozione di Ozil dalla versione cinese di Pro Evolution Soccer 2020.
In realtà, almeno a leggere il Daily Mail, non sarebbero state queste controversie a sfondo politico la vera ragione alla base della decisione dell’Adidas di non estendere il contratto con Ozil: a pesare sul mancato rinnovo sarebbero infatti stati il suo ridotto appeal a livello internazionale (complice il ritiro dalla Nazionale tedesca nel 2018) e l’incertezza sul suo futuro all’Arsenal (ha il contratto in scadenza la prossima estate), uniti alla scelta dell’azienda di abbigliamento e articoli sportivi di legare il proprio nome a star emergenti (e dal passato meno ingombrante) come Callum Hudson-Odoi del Chelsea. da https://www.corriere.it/

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