venerdì 23 aprile 2010

BOOK. "Football Hooligans" di Colin Ward (Boogaloo Publishing)

Dopo tanto esercizio letterario da parte di sociologi, giornalisti e romanzieri vari, questo è stato il primo libro ad esplorare il mondo degli hooligans Inglesi dall'interno. Prima di allora la "Terrace Culture" era sempre stata un argomento nebuloso trattato di volta in volta con supponenza o ignoranza. Questa è la storia di un tifoso del football che ha avuto la fortuna di assaporare l'adrenalina delle gradinate negli anni giusti. Ward (con black humour commovente) racconta il proprio viaggio iniziatico partendo dai ricordi giovanili di Leatherhead. Un club con un minuscolo stadio malridotto capace però di trasportare l'immaginario di un'intera comunità con il miraggio di arrivare a Wembley (via Millwall!). Anni di formazione prima di poter seguire la propria squadra del cuore, l'Arsenal FC. Londra Nord. Giovani ragazzi che crescono insieme difendendo i colori feudali del proprio club. Le atmosfere di un football terribilmente vintage, così pieno di fascino romantico ancorché ruvido e non avvezzo a qualsivoglia forma di compromesso. Il North Bank di Highbury, i derbies Londinesi e i confronti con le tifoserie del Nord. L'andare in trasferta in tempi in cui la cosa poteva tramutarsi in supplizio e paura. I primi viaggi in Europa al seguito dell'Arsenal. Turbolenze. I rapporti con polizia (Inglese e non), stampa e con la Football Association. Le campagne storiche con la Nazionale, quelle che hanno proiettato i tifosi Inglesi del football negli incubi di mezza Europa, vengono qui ricostruite in prima persona; Torino, Bilbao, Bucarest, Copenhagen, Lussemburgo, Istanbul, Parigi solo per menzionarne alcune. I violenti equilibri fra le varie tifoserie di club riunite sotto la bandiera di San Giorgio. E' la cara vecchia Inghilterra anni settanta e primi ottanta, con i sabati consacrati al rito sociale del football e spesso segnati dai comportamenti devianti e a volte violenti di una parte del pubblico. Dentro e fuori gli stadi, un'interminabile galleria di personaggi incredibili che sembrano usciti dalla penna di un romanziere fantasioso ed imbizzarrito.
dalla http://www.boogaloopublishing.com
Steaming In, originariamente pubblicato in Gran Bretagna nel 1989 da: Simon & Schuster, traduzione: Giulio Ravagni

Via Sagna, arriva Van Der Wiel

C'è aria di cambiamento in casa Arsenal. Dopo un'altra stagione senza trofei da sollevare al cielo, Arsene Wenger avrebbe deciso di cambiare profondamente la squadra, partendo proprio dal reparto difensivo. Prima di tutto bisognerà risolvere il problema portiere: Almunia e Fabianski non si sono dimostrati all'altezza; Mannone non ha deluso, però forse è ancora troppo giovane per un palcoscenico di un certo livello. Ecco gli obiettivi per la porta: Frey e Lloris. In difesa sono previsti parecchi cambiamenti: out Gallas, che si svincolerà a parametro zero, out Eboue, il suo futuro è a Roma da Ranieri, out Sagna, nella lista dei desiderata che Rafael Benitez vorrebbe avere alla Juventus per la prossima stagione. Wenger ha trovato il primo rinforzo. Si tratta di Gregory Van Der Wiel, in forza all'Ajax, autore di una grande stagione sia in Eredivisie sia in Europa League. da http://www.tuttopremier.it/

domenica 18 aprile 2010

PL WIGAN-ARSENAL= 3-2

Dopo aver perso per 2-1 il derby infrasettimanale contro il Tottenham, l’Arsenal completa il suo suicidio sportivo cadendo nuovamente sul campo del Wigan e gettando via le residue speranze per riaprire la lotta per il titolo. I Gunners si illudono passando in vantaggio al 41’ con Theo Walcott, abile a inserirsi centralmente sull’ottima verticalizzazione di Bendtner. La partita sembra poi chiudersi con il gran colpo di testa di Silvestre che fissa lo 0-2 al 48’, un punteggio che rimane tale fino a 10 minuti dalla fine, quando il calcio trova ancora un’occasione per ricordarci quanto sia uno sport unico e imprevedibile... All’81’ il destro insaccato nel traffico da Watson appare una semplice consolazione, ma è solo il primo segnale di una rimonta incredibile, perché l’Arsenal rimane una squadra incapace di mettere tra i pali un portiere degno di questo nome, come dimostra l’ennesimo errore di Fabianski all’89’, una presa mancata clamorosamente sull’angolo da sinistra dei Latics, con Bramble che ringrazia e fa 2-2 di testa. Ma non basta, perché oltre al danno c’è sempre la beffa, in questo caso bellissima. Al 91’ N’Zogbia danza sulla linea dei 16 metri e battezza il palo lungo con un sinistro delizioso che lascia immobile il povero Fabianski. Finisce quindi 3-2 per il Wigan che si toglie definitivamente dalla lotta per non retrocedere. Per l’Arsenal, invece, solo tanti rimpianti: nel momento decisivo i Gunners hanno semplicemente mollato. Prova a non arrendersi invece l'Aston Villa, che vince sul campo del Portsmouth e supera il Liverpool salendo al 6° posto in attesa del Monday Night che vedrà impegnati i Reds ad Anfield di fronte al West Ham di Zola. I Pompeys, già retrocessi, passano al 10' con Brown ma vengono ripresi poco dopo da Carew, che poi si vede respingere da James il rigore del potenziale sorpasso. Per il gol da 3 punti, dunque, bisogna aspettare l'82', quando arriva il tocco vincente sotto misura del neoentrato Delfouneso, ragazzo di 19 anni alla prima rete in Premier. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol: 41 Walcott, 48 Silvestre, 80 Watson, 89 Branble, 92 N'Zogbia,
Wigan: Kirkland, Bramble, Gohouri, Melchiot, Figueroa, Watson (Scharner, 89 ) , N'Zogbia, Diame, McCarthy, Rodallega, Moreno (Moses,62) Subs not used: Scotland,Sinclair,Boyce,Stojkovic,Gomez, Arsenal: Fabianski, Clichy, Silvestre, Campbell, Sagna, Walcott ( Eboue, 81 ) , Nasri, Diaby, Eastmond ( van Persie, 89 ) , Rosicky ( Merida, 81 ) , Bendtner Subs not used: Mannone, Traore, Vela, Henderson,
Bookings: Bramble , Diame (Wigan) Nasri (Arsenal)
Referee: Lee Mason (Lancashire)

Errori su errori non si possono non criticare e mi aspetto almeno un "mea culpa" a fine stagione.. da parte di Wenger, credo che con la rosa e gli infortuni avuti abbiamo dato il massimo.. ma la mancanza di giocatori esperti e sopratutto di un portiere da tre/quattro anni a questa parte non riesco a lasciargliela passare, specie se ad inizio d'ogni stagione rilancia proclami vittoriosi .. Per il resto, spero che questa sconfitta riesca almeno a far cambiare rotta.. e qualche idea al manager.