sabato 2 novembre 2013

PL ARSENAL-LIVERPOOL= 2-0


Arsene Wenger non scherzava in settimana, quando di fronte a qualche domanda piccante aveva minimizzato la brutta sconfitta subita dal Chelsea in coppa di Lega con un laconico: “C’è la League Cup e c’è’ la Premier League. Sono due competizioni diverse”. E due Arsenal diversi si sono visti. I Gunners schiantano infatti, nella prima sfida pesante di questa stagione 2013-14, il Liverpool secondo in classifica, allungando così a +5 il vantaggio sulla coppia formata proprio dai Reds e dal Chelsea e firmando, di fatto, la prima mini-fuga stagionale. Un Arsenal come per magia di nuovo bello, pimpante, cattivo, attento ma soprattutto vincente. I Gunners continuano infatti sia a segnare – l’hanno sempre fatto in questa stagione – che a lanciare segnali alle altre: il ritrovato Cazrola, la conferma del rendimento di Szczesny tra i pali ma, soprattutto, gongolano per l’esplosione totale, definitiva, completa del talento gallese Aaron Ramsey, in gol – e che gol! – anche oggi. Il Liverpool resta invece fermo al palo, tra le insicurezze del primo tempo, il bell’atteggiamento della ripresa e due certezze: Luis Suarez e Daniel Sturridge. Fondamentalmente vorrebbe essere la sfida tra due squadre che il pallone preferiscono averlo tra i piedi piuttosto che provare a riconquistarlo. A vincere questo "match dentro il match", nel primo tempo, è sostanzialmente la maggiore qualità tecnica della mediana dell’Arsenal, che pur privata all’ultimo di un Wilshere che finisce in tribuna per problemi alla caviglia, riesce a imporre fin da subito un ritmo incandescente alla gara. Il Liverpool però ci mette del suo. Nonostante la grande disponibilità al sacrificio del reparto avanzato – Suarez e Sturridge riescono a creare pericoli anche da soli -, Gerrard è più volte costretto a richiamare la difesa nel tentativo di salire con il baricentro e correre meno a vuoto dietro alla fitta trama di passaggi dei giocolieri londinesi. I Reds, nonostante tutto, tengono botta, ma di fronte al mismatch presente sulla destra Ozil-Sagna contro Sakho-Cissokho sono costretti a capitolare. E’ da una bella discesa di Sagna infatti che arriva il vantaggio: il cross perfetto è per l’arrivo a rimorchio di Cazorla, che è bravissimo ad anticipare prima la frustata di testa – finita sul palo – e poi a prendere la respinta del legno stesso, infilando in rete un bel diagonale destro che vale il vantaggio. Rodgers ha un grande merito nell’intervallo: capire che così, il suo Liverpool, può davvero poco. E allora con coraggio fuori Cissokho e dentro il ritrovato Coutinho. Pronti via e la mossa del nordirlandese sembra pagare, con i Reds padroni del gioco e con le verticalizzazioni del brasiliano pronte a pescare i sempre pericolosissimi tagli di Luis Suarez. Da una trama del genere nasce una grande occasione per Henderson, ma la chance non sfruttata sveglia di nuovo l’Arsenal. Prima Toure rischia la frittata con un retropassaggio sciagurato che Giroud non sfrutta per eccessiva leziosità (solo davanti a Mignolet prova il tocco sotto per i fotografi), poi, però, sale in cattedra il professor Ramsey: il gallese non ci pensa su troppo e sul pallone rimbalzante che gli si presenta davanti al 59’ lascia partire una bordata secca che fulmina Mignolet e schianta il Liverpool. Già perché pur continuando a provarci – e avendo due-tre chance interessanti – i Reds non riescono a riaprire la gara. L’Arsenal vince e trova la mini fuga. Agli altri, ora, il compito di inseguire un gruppo in formissima. da http://it.eurosport.yahoo.com
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ARSENAL: Szczesny 6; Sagna 7, Mertesacker 7, Koscielny 8, Gibbs 7 (Vermaelen 78); Ramsey 8, Arteta 8, Rosicky 7 (Monreal 72); Ozil 7, Cazorla 8; (Jenkinson 84), Giroud 6
Subs not used: Fabianski, Bendtner, Akpom, Hayden.
Yellow: Sagna, Jenkinson
Goal: Cazorla 19, Ramsey 59
LIVERPOOL: Mignolet 6; Toure 5, Skrtel 6, Sakho 6; Cissokho 4 (Coutinho 46, 7), Flanagan 6 (Moses 68); Gerrard 6, Lucas 6, Henderson 6; Sturridge 6, Suarez 7.
Subs not used: Brad Jones,
Agger, Allen, Sterling, Kelly.
Yellow: Cissokho
Att: 60,042
Ref: Martin Atkinson (W Yorkshire)

Table. 25 Arsenal, 20 Chelsea e Liverpool, 19 Southampton,  Man City e Tottenham 18 Everton, 17 Man United..

Wenger esce allo scoperto: «Anche noi lottiamo per il titolo»

L'inizio di stagione dell'Arsenal è stato scoppiettante visti i 22 punti conquistati grazie alle sette vittorie, un pareggio e una sconfitta nelle prime nove giornate di Premier League. I Gunners però, nonostante il giustificato entusiasmo e il primo posto in classifica, hanno sempre cercato di mascherare il momento magico ribadendo quello che è l'obiettivo prefissato in estate: la qualificazione in Champions League.
Ad uscire allo scoperto però è steto il tecnico Arsene Wenger che, alla vigilia del big match contro il Liverpool che potrà valere la testa della classifica, è intervenuto in conferenza stampa dichiarando: «Proprio come il Liverpool, anche noi siamo candidati alla vittoria del titolo. Secondo me ci sono 4-5 squadre che possono lottare fino alla fine, ma in questo momento della stagione la classifica conta poco».

martedì 29 ottobre 2013

LC ARSENAL-CHELSEA= 0-2

E’ sempre e solo Josè Mourinho. Era una sorta di incubo per Arsene Wenger e, il tempo, non sembra aver cambiato le cose. Nella sfida di Capital One Cup – la Coppa di Lega, detentore lo Swansea di Laudrup – l’Happy One va a vincere in casa del Professore con una prestazione che, per qualità e gioco di squadra, è probabilmente una delle migliori del Chelsea visto fin qui in stagione. Sì perché nonostante la sfida si giochi con undici ampiamenti rimaneggiati, i Blues di Mourinho non lo danno a vedere, impressionando per solidità, mentalità e, udite-udite, per il gioco. E su un avversario teoricamente e storicamente più abituato ad esprimersi bene come l'Arsenal. Insomma, se per la Premier la lotta sarà lunga (e ben altra cosa), il primo antipasto – o forse meglio definirlo l’entrèe – va ancora una volta al portoghese. Un piccolo, piccolissimo segnale per gli altri. Un grande, grandissimo segnale per Mourinho: il gruppo - per intero - comincia a rispondere. Let the magic work. Se Mourinho aveva esordito nella sua conferenza stampa di presentazione con un ironico "Mi fa piacere sapere che dopo tutti questi anni senza vincere nulla Wenger sia ancora al suo posto”, il tecnico portoghese aspetta fuori dal tunnel dell’Emirates il francese per un saluto cordiale. Meno cordiali però sembrano i suoi uomini in campo. Nonostante un ampio e prevedibile turnover – dentro Willian, De Bruyne, Azpilicueta, Bertrand, Essien, Mikel e Mata – è il Chelsea a dominare in lungo e in largo un Arsenal – anche lui in modalità turnover – che sembra davvero essere poco in gara mentalmente. I Blues salgono all’Emitares per tenere la palla, fare la partita e controllare il pallino del gioco. Il piano, fondamentalmente, riesce per 45 minuti di gioco, ma quando al 25’ arriva il gol di Azpilicueta ci scappa anche la risata. Sì perché Jenkinson si traveste da Nastasic, Azpilicueta da Torres e Fabianski, più o meno, da Hart: come domenica al minuto 91 è infatti uno sciagurato retropassaggio di testa a mandare in gol i Blues che, pur legittimando così il dominio, passano senza lo sforzo di dover creare grandi occasioni da rete. Nella ripresa la reazione dell’Arsenal è pressoché illusoria e a dare quasi subito la mazzata ai Gunners ci si mette anche il talento di Juan Mata. Prima del gol infatti, arrivato al minuto 66 grazie a una strepitosa conclusione dello spagnolo dal limite dell’area, l’Arsenal aveva avuto finalmente 10 minuti di reazione. Il destro secco dello spagnolo ha però ucciso ogni velleità di rimonta degli uomini di Wenger, e l’ingresso di Ozil e Giroud non ha cambiato le cose. A continuare nel suo solido dominio è stato il Chelsea, che anche quando non in possesso palla, ha ampiamente dimostrato di poter reggere con tranquillità ogni tentativo d'assalto di questa spenta versione dei Gunners. da http://it.eurosport.yahoo.com
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Arsenal: Fabianski 6, Jenkinson 5, Monreal 6, Ramsey 7, Koscielny 6, Vermaelen 6, Miyaichi (Ozil 63, 6), Wilshere 6, Bendtner (Giroud 67, 6), Rosicky 6, Cazorla 6
Subs not used: Sagna, Viviano, Park, Hayden, Yennaris

Chelsea: Schwarzer 6, Azpilicueta 6, Bertrand 6, Mikel 6, Cahill 6, David Luiz 6, De Bruyne 6 (Ramires 69), Essien 7, Eto'o (Ba 81), Mata 8(Kalas 90), Willian 6
Subs not used: Ivanovic, Torres, Hazard, Blackman
Booked: Mikel, Essien
Goals: Azpilicueta 25, Mata 66
Referee: Phil Dowd
Attendance: 59,455