Quella che si avvia alla conclusione, rischia di essere una stagione del tutto fallimentare per l’Arsenal. Dopo la pesante sconfitta patita nel derby con il Crystal Palace, i Gunners hanno visto complicarsi in maniera forse definitiva il discorso relativo ad una qualificazione per la prossima Champions League. Arsene Wenger, parlando al termine della gara, ha spiegato: “Il Crystal Palace è stato più pericoloso di noi, ha vinto tutti i duelli decisivi. Posso capire la delusione dei nostri tifosi, è così dopo ogni sconfitta. Adesso sta a noi riprendere subito il cammino”. Anche dopo la sconfitta con il Crystal Palace, il tecnico transalpino è stato duramente contestato da molti tifosi che ne hanno chiesto esplicitamente l’allontanamento. Wenger, parlando del proprio futuro, non ha voluto sbilanciarsi ma le sue parole lasciano aperta ogni ipotesi: “Sarebbe poco conveniente per me parlare di futuro in questo momento. Affronto questo argomento in ogni conferenza stampa ma oggi proprio non sono in vena di parlarne. Quello che conta è il modo in cui ci esprimiamo in campo, io posso solo dire che sono totalmente concentrato su questo club”. da http://www.goal.com
martedì 11 aprile 2017
lunedì 10 aprile 2017
PL CRYSTAL PALACE-ARSENAL= 3-0
Enough Is Enough, recitano i cartelli dei tifosi dell’Arsenal. Se sia arrivato o meno il momento dell’addio di Wenger – che in settimana avrebbe dovuto annunciare il rinnovo contrattuale – sarà solo il tempo e una stessa decisione del francese a dircelo, ma sul campo del Crystal Palace ciò che è arrivato è l’ennesima prova sconcertante di una squadra ormai allo sbando. Scollata, senza idee ma soprattutto senza grinta. Il francese ha perso ambiente e spogliatoio e contro un Crystal Palace di fatto in grande forma non poteva che finire così, con una netta e sonora stesa. Un 3-0 che premia Allardyce con 3 punti che decretano praticamente la salvezza dei suoi; un ko invece che fa perdere all’Arsenal il treno della Champions che dopo 19 anni di biglietti timbrati regolarmente è in questa stagione più a rischio che mai. Otto partite ancora da giocare per i Gunners e 7 punti da recuperare al Manchester City al momento quarto in classifica. Servirebbe un filotto. Ma la sensazione è che questa squadra non abbia spirito, testa e perché no anche voglia di farlo.
L’Arsenal si accende e si spegne al minuto 6, quando il tiro dal limite di Elneny è ben deviato in corner dalla bella parta di Hennessey. Fine dei giochi, almeno dal punto di vista offensivo, per i Gunners che da quel momento in poi provano a controllare ma senza mai impensierire il portiere avversario. E così ne viene fuori che dalla scivolata di Zaha col suo tiro cross nasca la rete di Townsend. Un gol che stende l’Arsenal dal punto di vista piscologico, mostrando sul campo una squadra scollata, senza idee e dove ognuno dia la sensazione di giocare per sé stesso.
Una trama che l’uno-due in 6 minuti a metà ripresa firmato da Cabaye e dal rigore di Milivojevic trasformato dopo il fallo di Martinez su Townsend amplifica a dismisura, lasciando nella reazione finale dei Gunners un senso di frustrazione sintomo evidente di una squadra alla fine di un ciclo. Insomma, la serata è tutta del Palace che senza correre clamorosi rischi si porta via il back-to-back Chelsea-Arsenal che con 6 punti consente ad Allardyce un tranquillissimo finale di stagione: a +6 sullo Swansea terz’ultimo e con una partita da recupera la missione salvezza può dirsi compiuta. da http://it.eurosport.com
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Goals. 17'Townsend, 63'Cabaye, 68'Milivojevic(p),
Crystal Palace: Hennessey, Ward, Kelly, Sakho, Schlupp, Milivojevic (82'Flamini), Cabaye (74' Mac Arthur), Zaha (88'Deleney), Puncheon, Townsend, Benteke. Manager Sam Allardyce.
Arsenal: Martinez, Bellerin, Mustafi, Gabriel, Monreal, Xhaka, Elneny (58'Ramsey), Walcott (69'Chamberlain), Ozil, Sanchez, Welbeck (60'Giroud). Manager Arsene Wenger
Booked: Mustafi
Referee: Michael Oliver
Attendence: 25.648
Table. 75.Chelsea, 68.Tottenham, 63. Liverpool, 61. Manchester City, 57. Manchester United, 54.Arsenal, Everton, 44.West Bromwich...
venerdì 7 aprile 2017
BOOK. "Come Dennis Bergkamp o l'amore ai tempi del giornalismo precario" di Lorenzo Latini (Augh!) - 2017
Il sogno di Lorenzo è sempre stato quello di diventare un telecro-nista sportivo, n da quando piccolissimo commentava da solo le partite dei Mondiali. Ma a ventisette anni si deve scontrare con la dura realtà del giornalismo italiano, lavorando quasi gratuitamente per due testate free press. Quel poco che prende gli basta appena per pagar l'afitto di un appartamento a Roma nel quartiere di San Lorenzo che divide con l'amico Mario, un nullafacente che vive sulle spalle dei genitori. Tutto sembra cambiare quando una sera conosce casualmente Fede-rica e comincia con lei un rapporto basato su un'intesa incredibile e che pare destinata a durare; ma la decisione della ragazza di andare a studiare a Londra fa crollare quelle certezze che con fatica Lorenzo era riuscito, per una volta, a costruirsi. Come Dennis Bergkamp o l'amore ai tempi del giornalismo sportivo precario è uno sguardo ironico sull'incertezza giovanile dei nostri tempi. Un te-sto originale che ruota intorno all'amore, l'amicizia, i lm, la musica e, naturalmente, il calcio.
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