domenica 21 maggio 2017

PL ARSENAL-EVERTON= 3-1




L’Arsenal parte fortissimo nel primo tempo e, complice una disattenzione difensiva dell’Everton, all’8° minuto passa in vantaggio con Bellerin, che deve soltanto spingere in rete il passaggio di Welbeck. Al 14° arriva però l’episodio che potrebbe cambiare la partita: Valencia se ne va con un gran dribbling su Monreal, poi salta anche Koscielny, ma quest’ultimo con un’entrataccia lo stende e viene espulso. L’Everton prova a riprendere coraggio ed attacca creando anche qualche occasione, ma lasciando campo libero alle ripartenze dei Gunners. E proprio in una di queste ripartenze, al 27° Sanchez, sfruttando anche un’indecisione di Robles, deposita in rete il 2-0. L’attacco dell’Everton, nonostante le numerose occasioni, non riesce a trovare la via della rete per la poca freddezza nella fase di conclusione dell’azione così il primo tempo termina con il risultato sul 2-0. l’Arsenal è più arrendevole e sembra pensars più a non prendere gol che a farli, ma l’Everton attacca a pieno organico e più volte Cech è costretto ad intervenire per evitare la rete. Al 58° anche il portiere ceco deve arrendersi: cross di Baines e mani di Monreal, sul dischetto si presenta Lukaku che piazza la palla all’angolino realizzando il 2-1. I Gunners sembrano non essere rientrati in campo e la stanchezza per aver giocato dal 14° con 10 uomini si fa sentire, così i Toffees provano ad approfittarne, ma un po’ per sfortuna, un po’ per mancanza di lucidità, che a fine anno con obiettivi in cassaforte ci può stare, non riesce a segnare il gol che varrebbe il pareggio. Nei minuti finali i padroni di casa si rifanno sotto sfruttando i grandi spazi lasciati ed al 91° trovano il 3-1 definitivo con un bel tiro a giro di Ramsey dal limite dell’area. Si conclude così una stagione a dir poco intensa in cui si sono alternate per l’Everton partite belle ed emozionanti a partite brutte e noiose, ma il risultato finale, la qualificazione in Europa League, è la prova della bontà del lavoro che Koeman e tutta la società stanno facendo per riportare i Toffees in alto nel calcio inglese.

Dall’altra parte l’Arsenal piange lacrime amare per non aver raggiunto la Champions League, nonostante la vittoria, a causa delle vittorie di Manchester City e Liverpool, che hanno rovinato i piani di Sanchez e compagni. da http://magazinepragma.com/
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Goals. 8'Bellerin, 29'Sanchez, 58'Lukaku(p), 91'Ramsey,
Arsenal: Cech 7; Gabriel 6.5 (Mertesacker 53, 6), Koscielny 3, Holding 6; Bellerin 8, Ramsey 7, Xhaka 6.5 (Coquelin 62, 6), Monreal 6.5; Ozil 6.5, Welbeck 6, Sanchez 7.5 (Iwobi 67, 6).
Subs: Ospina, Elneny, Walcott, Giroud. Manager Arsene Wenger 6.5.
Everton: Robles 6; Holgate 6, Jagielka 5.5, Williams 6, Baines 6.5; Gueye 6.5 (Barry 46, 5), Schneiderlin 6, Davies 6 (Barkley 21, 5); Valencia 6 (Kone 83), Lukaku 6, Mirallas 6. Subs. Hewelt, Williams, Pennington, Besic, Kone. Manager Ronald Koeman 6.
Booking. Gabriel, Holding. Williams, Jagielka, Schneiderlin.
Sent off.  Koscielny (14 min)
Referee Michael Oliver
Attendence. 59.976
Table. 93.Chelsea (Champions), 86.Tottenham, 78.Manchester City, 76. Liverpool, 75. Arsenal, 69. Manchester United, 61. Everton, 46. Southampton e Bournemounth....

sabato 20 maggio 2017

Alisher Usmanov vuole la maggioranza dell’Arsenal, pronta l’offerta per il club

Le mani dell’acciaio russo sull’Arsenal: il miliardario Alisher Usmanov, già azionista di minoranza del club, ha depositato un’offerta di 1,3 miliardi di dollari per acquistare i due terzi del capitale della società appartenenti aStan Kroenke. Lo scrive il Financial Times. Usmanov, secondo azionista del club inglese con il 30% dello share, ha fatto la proposta al socio statunitense – che detiene il 67% – il mese scorso, riporta il quotidiano citando tre fonti vicine al dossier. Kroenke da parte sua non ha ancora risposto formalmente ma secondo FT non sarebbe intenzionato a vendere. Almeno subito, perché l’offerta di Usmanov è davvero interessante: dalla Russia il club viene valorizzato circa 2 miliardi di dollari (1,8 miliardi di euro). Il magnate dell’acciaio aveva già tentato in passato di comprare la squadra londinese e non ha risparmiato critiche al socio per la sua gestione considerata prudente. Se dal punto di vista societario potrebbero arrivare dunque cambiamenti, per quanto riguarda la panchina le cose potrebbero restare tali e quali a ora almeno per un po’. Secondo il “The Telegraph”, infatti, il club londinese pronto a rinnovare per altri due anni il contratto di Arsene Wenger, alla guida dei gunners da oltre 20 anni. Nonostante gran parte della tifoseria chieda da tempo un cambiamento, la società è pronta a confermarlo, ma a certe condizioni come quella dell’affiancamento di un direttore sportivo che si occupi del mercato.
Il futuro della panchina dei gunners sarà definito dopo la finale di FA Cup che si giocherà il 27 maggio tra Arsenal e Chelsea di Antonio Conte. Un derby di Londra, ma che inevitabilmente interesserà anche Mosca. da http://www.calcioefinanza.it/

venerdì 19 maggio 2017

L'ex difensore dell'Arsenal, Tony Adams, spiega: "Wenger non potrebbe allenare fuori da un sacchetto di carta, non è un tecnico".

Quella che si avvia alla conclusione è stata, per Arsene Wenger, una delle stagioni più complicate in assoluto da quando siede sulla panchina dell’Arsenal. Approdato nel club dei Gunners nel lontano 1996, per la prima vera volta in più di 20 anni, il tecnico transalpino è parso a tratti ad un passo dal non concludere la stagione. L’ex capitano e bandiera dell’Arsenal, Tony Adams, nel suo nuovo libro, ha spiegato: “Arsene essenzialmente non è un allenatore. La parte tecnica non è il suo forte. Nella bozza originale del mio libro avevo detto che lui non sarebbe stato capace di allenare al di fuori di un sacchetto di carta”. Nonostante le critiche, Adams ha vinto molto con l’Arsenal guidato all’epoca daWenger: “Quando è arrivato era assolutamente l’uomo migliore per l’Arsenal. La squadra aveva una difesa inglese e talenti esotici in avanti. Dopo le partenze di Ashley Cole e Campbell però, tanto è andato perso per strada. Sono arrivati difensori semplicemente non all’altezza e a loro non è stato insegnato l’arte del difendere correttamente. Ho visto arrivare ragazzi che non sono migliorati ed altri che sono stati lasciati esposti agli attacchi perché non c’era protezione”. Wenger, dal canto suo, ha preferito non commentare le parole dell’ex difensore: “Non dò molta importanza a quello che dice Adams onestamente”. da http://www.goal.com/