sabato 15 settembre 2018

PL NEWCASTLE-ARSENAL= 1-2


Goals. 49'Xhaka, 58'Ozil, 91'Clark(N),
Newcastle: Dubravka, Yedlin, Lascelles (Clark 45), Fernandez, Dummett, Ritchie (Muto 79), Hayden, Diame, Murphy (Kenedy 69), Perez, Joselu. Subs not used: Shelvey, Rondon, Manquillo, Darlow. Manager: Rafa Benitez 
Arsenal: Cech, Bellerin, Papastathopoulos, Mustafi, Monreal, Ramsey (Welbeck 80), Guendouzi (Torreira 45), Xhaka, Lacazette, Aubameyang (Mkhitaryan 69), Ozil. Subs not used: Elneny, Lichtsteiner, Holding, Leno. Manager: Unai Emery 
Referee: Lee Probert
Attendance: 52,165
Table. 15.Liverpool, Chelsea, 12.Manchester City, 11.Watford, 10.Bournemonth, 9.Tottenham, Arsenal, 6.Leicester, Everton, Crystal Palace...
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La squadra di Emery sembra averci preso gusto, terza vittoria di fila condita da una prestazione di assoluto livello più di quanto il risultato dica. Primo tempo avaro di emozioni con qualche fiammate dei gunners firmataAubameyang ,che nel ruolo di esterno salta costantemente il diretto avversario mettendo palloni in mezzo non sfruttati dai compagni. Il Newcastle nella prima frazione pensa solo alla fase difensiva senza mai essere pericoloso dalle parti di Cech. Nella ripresa la partita si stappa grazie alla prodezza di Granit Xhaka che su calcio di punizione batte Dubravka. Passano pochi minuti e i gunners raddoppiano, batti e ribatti al limite dell’area la palla arriva a Ozil che scarica un sinistro non troppo angolato su cui il portiere slovacco dei magpies non è perfetto. L’ Arsenal a più volte la palla dal defintivo k.o, prima con Lacazette poi con Aubmeyang, ma in entrambi i casi e imprecisa. Nel finale la squadra di Benitez ha uno scatto d’orgoglio e alla sua prima occasione della partita riapre il match, crossa dalla corsia di sinistra di Federico Fernandez e incornata vincente di Clark. Nei minuti successivi non succede più nulla , l’arsenal conquista tre punti d’oro mentre il Newcastle rimane nelle zone basse della classifica con 1 punto conquistato in 5 partite.
da https://magazinepragma.com

venerdì 14 settembre 2018

Emery fissa le regole: nessun interprete, bisogna parlare in inglese

Si gioca in Inghilterra e bisogna parlare inglese. E questo vale per tutti, allenatore compreso. Questa, secondo il "Mirror", una delle norme imposte da Unai Emery nello spogliatoio dell'Arsenal. Lo stesso tecnico spagnolo non è ancora del tutto a suo agio con la nuova lingua ma conta di poter parlare un inglese fluente entro Natale e pretende dai suoi giocatori la stessa cosa. Emery ha anche rifiutato l'aiuto di un interprete ritenendo che la sua presenza rallenterebbe il processo di crescita della squadra, ma si avvale comunque di qualche aiutino: nelle conferenze stampa, ad esempio, si avvale della presenza di una figura simile, "just in case", che interviene solo nel caso in cui si blocchi, ed è seguito da un insegnante di inglese che è con lui anche sul campo di allenamento. Una bella sfida per Emery, che ritiene fondamentale l'utilizzo universale dell'inglese, ma che nelle conversazioni individuali è però disposto a parlare la lingua madre del suo interlocutore. da http://www.corrieredellosport.it

ARTICOLO. Gallas: "Senderos soffriva di attacchi di panico quando affrontava Drogba"

Didier Drogba è, senza dubbio, uno dei più forti centravanti dell'epoca moderna. In carriera ha realizzato oltre 300 gol, più della metà delle quali con la maglia del Chelsea. Ai tempi dei Blues una delle sue vittime preferite era l'Arsenal, la rivale cittadina, affondata sotto i colpi dell'ivoriano ben 13 volte in 15 confronti diretti. Normale, quindi, che ogni volta che il derby era in programma ci fosse un po' di timore da parte dei difensori dei Gunners. A subire particolarmente la forza dell'attaccante 40enne e la sua vena realizzativa era Philippe Senderos, svizzero ammirato anche in Italia tra le file del Milan, e attualmente protagonista in MLS con la Houston Dynamo. Pare infatti che il centrale elvetico soffrisse di attacchi di panico ogni volta che affrontava Drogba, come rivelato da William Gallas, ex difensore di entrambe le formazioni inglesi. "Conoscevo Philippe e prima di una partita aveva bisogno di parlare molto. Si vedeva che sudava freddo e non si sentiva bene - ha raccontato il francese ai microfoni di RMC -. Gli succedeva con alcuni giocatori e soprattutto contro Drogba. Era talmente impanicato che sembrava stesse già giocando il match prima ancora di scendere in campo. Sfortunatamente le sue paure si riflettevano poi durante la partita. Contro Didier perdeva tutte le sue abilità ma, stranamente, giocava molto meglio contro gli altri avversari".
Una delle partite in cui Senderos ebbe gli incubi, e a cui fa riferimento Galles, è la finale della Coppa di Lega del 2007 dove, al Milleniam Stadium, proprio una doppietta dell'attaccante ivoriano decise il 2-1 a favore del Chelsea, con l'ex difensore rossonero che fu incapace di contenere la sua furia agonistica. Per sua fortuna lo scontro in MLS non potrà esserci, visto che Drogba e i suoi Phoenix Rising fanno parte della serie inferiore, la USL. Ciò gli consentirà di dormire sonni tranquilli.
da https://sport.sky.it