lunedì 20 settembre 2010

Wenger, qualcosa da ridire..

Un recupero eccessivo. Arsene Wenger dice la sua dopo il modesto ed inutile pareggio fuori casa contro il Sunderland: "Basta avere in mano un orologio e controllare. Non ci sono stati episodi che possano giustificare un ulteriore prolungamento della partita dopo i quattro minuti già concessi dal direttore di gara." Il gol al 90' di Bent è difficile da digerire, ma in dieci uomini dopo l'espulsione di Song al 55' è dura difendere un vantaggio di una sola rete per tutta la seconda metà della gara. " Abbiamo comunque espresso un buon gioco, c'è ancora molto lavoro da fare, qualcosa da migliorare. Arriveranno soddisfazioni, garantito."

sabato 18 settembre 2010

PL SUNDERLAND-ARSENAL= 1-1

Thomas Rosicky calcia il rigore che fallirà, la palla andrà sopra la traversa, una grande occasione persa per l'Arsenal di portarsi sullo 0-2. In 10 per gli ultimi 35 minuti del secondo tempo per l'espulsione affrettata di Song, i Gunners erano riusciti a tenere stretto il vantaggio, e proprio quando oramai sembrava fatta e stavamo assaporando la vittoria, ecco l'errore difensivo ed il gol di Bent, era il 94 quasi.. 95.
Arsene Wenger manda in campo lo stesso undici che ha asfaltato i portoghesi dello Sporting Braga all’esordio in Champions League consapevole che lo Stadium of Light è un campo ostico da espugnare: il Sunderland, infatti, ha perso solo una delle ultime 12 partite giocate in casa in campionato mentre i Gunners, nel Nord-est dell’Inghilterra, hanno fatto bottino pieno solo in due gare su nove. Il manager dei Black Cats Steve Bruce vuole invece mantenere la propria imbattibilità interna ma deve invece rinunciare allo squalificato Cattermole e cambia volto al centrocampo dando fiducia a Riveros e Meyler. Bocciato invece l’ex Udinese Asamoah Gyan nonostante il gol siglato sabato scorso nell’1-1 contro il Wigan. I padroni di casa partono bene, ma al 13’ incassano la pazzesca rete dei Gunners nata da un blando pressing di Fabregas su Ferdinand: il difensore rinvia la palla che rimbalza sulla suola del catalano, ne scaturisce un beffardo pallonetto che si insacca alle spalle di Mignolet con il pubblico che resta a bocca aperta. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere, ma sono gli ospiti ad avere la palla buona del raddoppio con Mignolet che si supera sul colpo di testa di Song. L’arbitro lascia poi correre su un tocco di mano di Ferdinand sul cross di Nasri e su una caduta in area di Darren Bent. Alla mezz’ora abbandona il campo Fabregas a causa di un piccolo guaio muscolare: Wenger preferisce non rischiarlo per le prossime sfide contro Tottenham, West Bromwich, Partizan e Chelsea, e al suo posto lancia Rosicky. Prima del riposo, c’è tempo per una bella trama dei padroni di casa con il colpo di testa di Riveros, che mette i brividi ad Almunia sul traversone di Elmohamady. La ripresa regala grandi emozioni: parte forte l’Arsenal che getta alle ortiche due ottime occasioni con Arshavin e Chamakh (ipnotizzato da Mignolet), imitati poi da Darren Bent. Ma Wenger non sorride per il doppio giallo a Song che lascia in dieci i Gunners: i padroni di casa cominciano a crederci e ancora Bent con una bella girata mette i brividi ad Almunia. La difesa tutta francese resiste agli assalti dei padroni di casa, che al 73’ regalano un calcio di rigore agli avversari: Nasri viene attacco fallosamente da Elmohamady, ma Rosicky spedisce incredibilmente il pallone in curva. I Black Cats ritrovano entusiasmo e sfiorano il pareggio con il neo entrato Gyan che di testa impegna Almunia. Nel finale il forcing aumenta e Enderson costringe il portiere dei Gunners a un nuovo intervento. Sembra finita, ma al 94’ Darren Bent fa esplodere il pubblico risolvendo una mischia in area davanti ad Almunia che raccoglie il pallone in fondo al sacco. L’Arsenal manca il sorpasso al Chelsea e getta alle ortiche due punti preziosi.
da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol. 13 Fabregas, 94 Bent,
Sunderland: Mignolet, Bramble, Ferdinand, Onuoha (Zenden, 77 ) , Richardson, Riveros (Gyan, 64 ) , Al Muhammadi, Henderson, Malbranque (Reid, 86 ) , Bent, Welbeck Subs not used: Bardsley,Carson,Da Silva,Colback,
Arsenal: Almunia, Squillaci, Clichy, Sagna, Koscielny, Arshavin ( Denilson, 58 ) , Fabregas ( Rosicky, 29 ) , Song (sent off 55), Nasri, Wilshere, Chamakh Subs not used: Djourou, Eboue, Fabianski, Vela, Gibbs,
Bookings: Malbranque , Riveros , Welbeck (Sunderland) Song , Wilshere (Arsenal)
Attendance: 38950
Referee: P Dowd (Staffordshire)

Ha assaporato la gioia della vetta fino al 95' minuto, per poi essere gelato dal pareggio del Sunderland.Ad Arsene Wenger la rete siglata da Darren Bent allo scadere del match che vedeva impegnato il suo Arsenal proprio non è andato giù, ma il tecnico francese più che con la retroguardia dei Gunners se l'è presa con l'arbitro: "Ha prolungato il recupero e non capisco perchè. Aveva già dato quattro minuti nei quali non era accaduto nulla, gli bastava semplicemente guardare l'orologio e fischiare".

giovedì 16 settembre 2010

Arsenal, il controllo e la partecipazione

Recentemente l'Arsenal ha intrapreso alcune iniziative volte a creare la possibilità, per la fan-base, di sentirsi in qualche modo parte del club.Qualcuno, scherzando, ha detto che continua la "barcellonizzazione" dell'Arsenal ;) .Per cogliere appieno questa novità, bisogna partire con il considerare che l'Arsenal è un club molto tradizionale che, anche aldilà dei risultati conseguiti dalla squadra sul campo, è sempre stato ottimamente gestito, riuscendo a coniugare i valori etici con quelli sportivi e finanziari.
UN CLUB FAMILIARE - In un calcio inglese che oggi appare sempre più dominato dai mecenati stranieri, l'Arsenal rappresenta la tradizione e l'eccellenza, avendo saputo guadagnarsi nel tempo una solida reputazione for doing the right thing.Questo è dovuto al fatto che, sin dal momento della sua costituzione nel 1888, il club ha sempre goduto di grande stabilità, sia con riferimento al board (l'organo che prende le decisioni operative, equivalente ad un nostro consiglio di amministrazione) che all'assetto proprietario.La stabilità è dimostrata dal fatto che ci sono due famiglie che hanno indissolubilmente legato la propria storia a quella del club, garantendo così continuità e rispetto dei valori tradizionali.La prima è la famiglia Hill-Wood, che è coinvolta nel club da 90 anni, cioè da quando Samuel Hill-Wood, dopo essere diventato director nel 1918-19, è subentrato come presidente a Henry Norris nel 1929, conducendo l'Arsenal con grande saggezza sia nella golden era degli anni'30 (quando, grazie alla visione lungimirante del grande Herbert Chapman, era diventato uno dei due o tre club più importanti del mondo), sia nel difficile periodo del dopoguerra. Alla sua morte, avvenuta nel 1949, è entrato nel board il figlio Denis, il quale è stato presidente dal 1962 al 1982, quando gli è subentrato l'attuale presidente Peter Hill-Wood. L'altra famiglia indissolubilmente legata al club è la famiglia Bracewell. Sir Bracewell Smith, businessman ed esponente del Partito Conservatore, divenne director nel 1938 e presidente nel periodo 1949-1962., mentre suo figlio,Sir George Bracewell-Smith, è stato director dal 1953 al 1976. Il di lui figlio, Sir Charles Bracewell-Smith, ha rappresentato la terza generazione di Bracewell-Smith coinvolta nella gestione dell'Arsenal, e sua moglie Lady Nina Bracewell-Smith è tuttora director, nonchè (come diremo) depositaria di un consistente pacchetto di quote su cui si sono concentrati gli appetiti dei due principali azionisti della società che controlla l'Arsenal FC. Altri esponenti della famiglia Bracewell-Smith hanno servito l'Arsenal come directors, e in particolare il nipote di Sir Bracewell-Smith, Clive Carr, che dal 1981 è presidente onorario a vita del club.
IL CONTROLLO DELL'ARSENAL - L'Arsenal FC (AFC) è controllato da una holding con natura di public company denominata Arsenal Holdings plc (AH), le cui partecipazioni, che sono frazionate in 62,219 unità, sono disponibili non in Borsa ma in uno speciale mercato ristretto denominato Plus Market Group. In teoria chiunque può procurarsi queste partecipazioni, ma in pratica ciò è molto difficile, sia perchè si tratta di un mercato ristretto e specialistico, sia perchè il valore di mercato di ciascuna ammonta a circa 9.500 £, cifra evidentemente non alla portata di tutti. Di fatto le partecipazioni in AH sono attualmente frammentate e le vicende relative al loro controllo è divenuta appassionantissima, assumendo non di rado i contorni di un thriller mozzafiato. I componenti dell'attuale board dell'AFC posseggono poco più del 45 % delle partecipazioni in AH. I due principali azionisti sono, per il tramite di società da loro controllate, l'americano Stan Kroenke, che detiene il 29,9 %, e il milionario russo Alisher Usmanov, che ha raggiunto circa il 25 % dopo avere rilevato a sorpresa le quote dell'ex director of football e vice presidente David Dein, apprezzato uomo di calcio con incarichi prestigiosi anche nella FA, che ha svolto un ruolo molto importante nei successi dell'Arsenal di Wenger, salvo successivamente entrare in conflitto con il club, al punto che non solo ha lasciato l'incarico, ma ha addirittura ceduto il suo pacchetto al discusso Usmanov, aprendogli la strada per una scalata che gli altri azionisti ritengono sgradita e molto pericolosa in quanto potrebbe preludere al c.d. take over, cioè all'acquisizione totale del club da parte di un magnate straniero, come è avvenuto per Liverpool, Chelsea, Manchester United e Manchester City. In base alla legge inglese, chi raggiunge il 30% deve lanciare un'offerta totalitaria, e sia Kroenke che Usmanov non ci sono lontani. Per questo gli azionisti che sono anche directors hanno fatto un patto di sindacato fino al 2012 con il quale si sono reciprocamente concessi un'opzione sulle loro quote, in modo da evitare che le stesse vengano acquistate per puntare ad una scalata.Per il momento la situazione è di grande equilibrio, perchè Usmanov è bloccato, e Kroenke ha assicurato di non voler raggiungere il 30%, tanto è vero che gli è stato offerto anche un posto nel board dei directors con cui quindi, almeno per il momento, agisce di concerto.Resta cruciale il ruolo che potrà svolgere Lady Nina Bracewell-Smith, nata in India come Nina Kakkar, figlia di un diplomatico indiano, la quale nel 1996 ha sposato Sir Charles Bracewell-Smith, figlio di Sir George, alla quale il padre ha ceduto la quota delle partecipazioni nell'AH che la sua famiglia aveva sempre detenuto. Dopo avere acquistato una quota così importante il board è stato praticamente costretto a cooptarla nel consiglio; senonchè, l'ingresso di una spregiudicata donna d'affari digiuna di calcio in un club molto tradizionalista non poteva essere visto di buon grado, tanto è vero che nel 2008 la Bracewell-Smith è stata praticamente "dimissionata".Il problema è che Lady Nina continua a detenere un'importante quota del 15,9 % di partecipazioni che, se cedute ad Usmanov, potrebbero consentirgli di lanciare l'offerta per il take over: In AH attualmente ci sono quattro grandi investitori, a Kroenke, Usmanov e Lady Bracewell-Smith dovendosi aggiungere Denny Fiszman che fa parte del board e detiene circa il 16% delle partecipazioni. Il restante 12% del pacchetto azionario circa è suddiviso tra i piccoli azionisti, alcuni dei quali facenti parte del board.
L'ARSENAL SUPPORTERS' TRUST - Per dare voce anche ai soci di minoranza, e a tutti coloro che non potendo permettersi di acquistare una quota in AH intendono però esercitare un controllo e avere una voce nella gestione del club, nel 2003 è stato creato l'Arsenal Supporters Trust (AST), una società registrata come Industrial and Prevident Society (una specie di nostra cooperativa, con finalità mutualistiche). Dell'AST fanno parte 750 membri, tra i quali sono ricompresi possessori di quote di AH per circa un 3%.Anche semplici tifosi non detentori di quote in AH possono peraltro far parte dell'AST, versando una quota associativa di £ 30 all'anno o diventare membri vitalizi versando una quota una tantum di 250 £. Nel 2004 e nel 2006 l'AST ha acquistato tre quote di AH; per mezzo del trust, e attraverso la holding, i membri dell'AST detengono quindi indirettamente una piccola quota dell'Arsenal (http://www.arsenaltrust.org/trust.php).
L'AST funziona in modo democratico, secondo il principio: una testa un voto. Tutti i membri possono in teoria eletti nel board.Oltre che possedere e gestire partecipazioni in AH, scopo dell'AST è quello di tutelare l'interesse degli azionisti di minoranza in AH, facilitare l'ingresso di nuovi azionisti di minoranza e il coinvolgimento dei tifosi nell'AFC, e controllare dall'interno il modo in cui il club viene gestito, anche attraverso appositi incontri con i principali investitori.Con la collaborazione dell'AFC, l'AST ha anche pubblicato il bellissimo, e purtroppo esaurito, "Custodianship at Arsenal", un libro che ripercorre le vicende attraverso le quali si sono sedimentati i valori di cui l'Arsenal è depositario e l'AST, come suggerisce il titolo, "custode", con il compito di evitare che questi valori vadano perduti o traditi a causa dell'ingresso nel club di persone estranee alla sua storia. Insomma, la moderna tendenza di trasformare il calcio in un business, se per certi versi è inevitabile, per altri può essere contenuta attraverso l'uso di strumenti, come l'AST, che consentano a quanti sono interessati a preservare i valori tradizionali del club, di farne parte anche senza essere costretti a sborsare cifre esorbitanti.
L'ARSENAL FANSHARE - Nella stessa direzione va un nuovo, interessantissimo, strumento partecipativo, che si chiama Arsenal Fanshare Society (AFS) ed è stato costituito proprio dall'AST, in quanto è funzionale al suo scopo di rendere ancora più diretta ed effettiva la possibilità che quante più persone possibile possano entrare a far parte dell'Arsenal con scopo di partecipazione più che di investimento. Si tratta quindi di un'organizzazione no-profit, complementare ma separata rispetto all'AST. Anche AFS è un Industrial and Provident Society (abbiamo già chiarito trattarsi di una cooperativa), del cui board fanno parte membri di AST. AFS non organizza eventi o meeting come AST ma, come dice il suo nome, ha il compito di gestire partecipazioni dell'AH (shares) mettendole a disposizione dei fans.L'idea che sta alla base di questo progetto è infatti la seguente: dato che il valore di mercato (quindi il costo effettivo) di una singola quota di partecipazione in AH, del valore nominale di 1 £, è di 9.500 £, un investimento che pochi possono permettersi, si è ritenuto di dare la possibilità di partecipare ad AH in modo indiretto, acquistando le partecipazioni di AFS, che a sua volta acquista le quote di AH ogniqualvolta nel fondo comune di AFS ci sarà un importo corrispondente al valore di mercato di una quota in AH, e sempre che per ogni quota di AH che si va ad acquistare siano state acquistate le 100 quote di AFS in cui questa verrà suddivisa.Il senso economico dell'operazione è che le partecipazioni in AFS valgono un centesimo di quelle in AH, quindi attualmente 95 £ l'una (ma il valore di mercato è soggetto a fluttuazione).
In pratica AFS acquista le partecipazioni in AH e divide ciascuna quota di AH in cento quote di AFS: http://www.arsenalfanshare.com/about-us/what-is-arsenal-fansharePer diventare membri di AFS bisogna pagare un prezzo d'ingresso di 20£ una tantum, e poi versare una somma mensile che ognuno può autodeterminare in una somma compresa tra 10 e 1000 £. Le somme di volta in volta versate affluiscono in un conto intestato al singolo sottoscrittore. Ogni qualvolta le somme versate raggiungono l'importo di 95 £ o un multiplo di 95 £ (o di quello che eventualmente sarà il diverso valore di mercato delle quote), il sottoscritore diventa titolare di altrettante quote di partecipazione in AFS.Quando si possiedono 100 quote di AFS, si può convertirle in una quota di AH, e partecipare all'Assemblea generale con diritto di voto corrispondente ad una quota di partecipazione (questo perchè, come detto, AFS acquista le quote di partecipazione in AH e divide ciascuna in 100 quote di AFS). L'investimento può essere interrotto in ogni momento, e il capitale investito può essere recuperato al prezzo attuale di mercato, ma in questo caso il sottoscrittore deve vendere tutte le quote in suo possesso ed uscire dallo schema associativo.Ecco come funziona l'investimento: http://www.arsenalfanshare.com/about-us/how-does-arsenal-fanshare-work. Ovviamente AFS acquista le partecipazioni in AH da parte di chi le detiene (verosimilmente le quote disponibili verranno rinvenute nell'ambito di quel 12 % di piccoli azionisti). Sono state fatte delle proiezioni in base alle quali si ritiene che non ci saranno problemi a reperire sul mercato e ad acquistare quote di AH. Ove non vi fosse disponibilità, si chiederebbe aiuto al club o ai maggiori azionisti. Questo link conduce allo schema di come funziona il meccanismo di acquisto delle quote di AH, man mano che nel fondo comune di AFS ci sono risorse sufficienti: http://www.arsenalfanshare.com/about-us/how-your-fanshares-could-mount-upPer fare un esempio, chi investe 25 £ al mese, alla fine dell'anno ha versato 300 £ che gli danno diritto ad avere 3 quote di Arsenal fanshare con un residuo di 8 £.In caso di takeover, tutti gli azionisti di AH dovranno pronunciarsi sull'offerta totalitaria, e anche i membri di AFS potranno quindi avere voce in questa decisione così cruciale. Se l'offerta dovesse essere accettata, l'azionista di maggioranza dovrà acquistare tutte le quote di partecipazione in AH, comprese quelle inserite nello schema di AFS, i cui membri riceveranno un corrispettivo della loro partecipazione.Naturalmente, con l'auspicio che questa eventualità non debba mai accadere. Queste sono in dettaglio tutte le regole di AFS:
di Stefano "Mister Wolf" da http://ukfootballplease.blogspot.com/