venerdì 24 maggio 2019

Dall'Arsenal: "Rinnovare il contratto di Ramsey avrebbe causato squilibri nel bilancio"

Nello scorso weekend Aaron Ramsey ha vissuto con la moglie Colleen e i loro tre figli i primi passi nel mondo Juventus. Prima un tour completo dell'Allianz Stadium, poi la visione dalla tribuna del pareggio per 1-1 tra i suoi futuri compagni di squadra e l'Atalanta. Dopo 11 anni con la maglia dell'Arsenal, per il 29enne gallese sarà tempo di voltare pagina. Un infortunio lo ha costretto a chiudere prima del previsto una stagione nella quale ha sommato 40 presenze, sei gol e otto assist, così per il centrocampista è stato tempo di conoscere quella che sarà la sua prossima casa. Dall'Inghilterra, intanto, emergono nuovi retroscena sull'addio a parametro zero del centrocampista in direzione Italia. A svelarli è stato Raul Sanllehi, direttore generale dell'Arsenal, in un resoconto di fine stagione: "A causa del mancato rinnovo di Aaron ci trovavamo in una situazione scomoda - le sue parole riportate sul sito ufficiale del club - lui infatti aveva tante offerte incredibili e per noi pareggiarle sarebbe stato dannoso. Il giocatore era pronto anche a fare uno sforzo, ma uno degli aspetti fondamentali in un club è quello di mantenere una certa razionalità nel bilancio salariale della squadra.". Ramsey sarebbe quandi stato anche disposto a venire incontro all'Arsenal, ma la priorità, secondo il dg dei Gunners, era quella di evitare potenziali dissapori all'interno dello spogliatoio, determinati dalla differenza di ingaggio tra il centrocampista e i suoi compagni: "Avremmo creato uno squilibrio che poteva portare molti danni al club nel medio-lungo periodo. Dovevamo proteggere gli interessi dell'Arsenal anche se il giocatore era davvero entusiasta di restare con noi". Così le strade del gallese e del club si sono divise e Ramsey da luglio avvierà ufficialmente la sua nuova avventura con la Juventus. Il suo non sarà l'unico addio estivo nell'Arsenal. Petr Cech ha già annunciato l'addio al calcio giocato e anche il contratto di Danny Welbeck, in scadenza il 30 giugno, non sarà rinnovato. Per sostituire il nuovo centrocampista della Juventus, ha spiegato Sanllehi, l'Arsenal ha però già le idee molto chiare: "Quello che posso dire è che abbiamo chiaro in mente cosa stiamo cercando e che siamo pienamente in sintonia con l'allenatore. Siamo già molto attivi sul mercato e abbiamo già avviato diversi contatti". da https://sport.sky.it

martedì 21 maggio 2019

Motivi di sicurezza: l'Arsenal non porta a Baku l'armeno Mkhitaryan

Ora è ufficiale: l'attaccante armeno dell'Arsenal Henrikh Mkhitaryan non partirà con la squadra per Baku per la finale di Europa League contro il Chelsea, in programma mercoledì 29 maggio. Lo hanno annunciato i Gunners con un comunicato sul loro sito ufficiale. Secondo i media inglesi il calciatore, 30 anni, temeva per la sua sicurezza personale in campo nella capitale dell'Azerbaigian. "Avendo valutato tutte le opzioni attuali, abbiamo dovuto prendere la difficile decisione che io non viaggiassi con la squadra per la finale di Europa League - ha dichiarato Mkhitaryan -. Sono partite che non capita spesso di giocare e mi fa molto male saltarla". La situazione tra Azerbaigian e Armenia rimane tesa per la questione della regione del Nagorno-Karabakh. I due Paesi non hanno rapporti diplomatici e già in passato Mkhitaryan aveva saltato le partite che le sue squadre di club dovevano disputare in Azerbaigian. "Abbiamo accuratamente esaminato tutte le opzioni affinché Micki facesse parte del gruppo, ma dopo averne discusso con Micki e la sua famiglia abbiamo insieme concordato che non facesse parte della spedizione" ha annunciato il club. Da segnalare che il governo azero nei giorni scorsi aveva annunciato che Mkhitaryan avrebbe potuto recarsi a Baku senza problemi. da https://www.gazzetta.it

domenica 19 maggio 2019

Finale Europa League, l'Arsenal: "Biglietti? Delusi dall'Uefa. Scelta la sede sbagliata"

L'esplosione di felicità dei tifosi dell'Arsenal dopo aver raggiunto la finale di Europa League si è attenuata, in parte, dopo poche ore. Solo pochi, anzi pochissimi, di loro avranno infatti la possibilità di volare a Baku per assistere dal vivo all'ultimo atto contro il Chelsea. Il motivo? I pochi biglietti concessi dall'Uefa ai sostenitori dei Gunners e le difficoltà che, i più fortunati ad assicurarsi il tagliando, dovranno affrontare per raggiungere la capitale dell'Azerbaijan. Problemi legati al costo elevato del volo, alle numerose ore richieste dal viaggio e alla sicurezza minata da possibili attentati terroristici. Una serie di elementi che hanno scatenato le polemiche dei fan delle due formazioni londinesi. A meno di due settimane dal match, l'Arsenal ha deciso di pubblicare un comunicato ufficiale in merito alla questione: "Siamo tutti contenti per aver conquistato la finale di Europa League e non vediamo l'ora che inizi la partita contro il Chelsea mercoledì 29 maggio - si legge sul sito dei Gunners -. Tuttavia, siamo profondamente delusi dal fatto che, a causa dei limiti del trasporto, l'Uefa può rendere disponibili all'Arsenal un massimo di 6 mila biglietti per uno stadio con una capacità di oltre 60 mila posti. Il tempo ci dirà se sarà possibile anche per quei 6 mila tifosi partecipare alla partita, vista le tante difficoltà che il viaggio richiede. Abbiamo 45 mila abbonati e tanti altri fan che se la perderanno perché l'Uefa ha scelto una sede con un servizio di trasporto limitato. Semplicemente non è giusto. La verità è che chiunque avesse raggiunto la finale non sarebbe stato in grado di soddisfare la domanda del suo pubblico. Abbiamo ricevuto molte lamentele da parte dei nostri sostenitori e condividiamo pienamente le loro preoccupazioni. A loro nome, vorremmo capire in base a quali criteri vengono selezionate le sedi per le finali e anche quanto contano i tifosi per definire questa scelta. Andando avanti, esortiamo l'Uefa a garantire che la logistica e le necessità dei fan siano una parte fondamentale di qualsiasi decisione futura per le sedi finali, poiché ciò che è accaduto in questa stagione è inaccettabile e non può essere ripetuto. Saremo lieti di partecipare a eventuali discussioni future per evitare che questa situazione si ripresenti". da https://sport.sky.it/