Secondo quanto riporta il Telegraph, la squadra inglese di calcio dell’Arsenal riceverà nelle prossime settimane un’offerta pubblica di acquisto di 1,5 miliardi di sterline, intorno a 1,7 miliardi di euro, da parte di due fondi d’investimento del Qatar e degli Emirati Arabi Uniti. In tal caso, si tratterebbe della più grossa offerta d’acquisto mai fatta nella storia per una squadra di calcio: al momento però il gruppo di investitori, scrive il quotidiano inglese, vuole però rimanere nell’anonimato. Se l’offerta di 1,7 miliardi di euro si rivelerà concreta e l’operazione si concluderà, l’Arsenal verrebbe acquistato per un valore aumentato più del doppio rispetto a quello di due anni fa e, soprattutto, riuscirebbe a ripianare i debiti societari, che sono intorno a 288 milioni di euro. L’operazione porterebbe nella società anche nuovi capitali da poter investire nella squadra: l’ultimo trofeo vinto dall’Arsenal è stato la FA Cup, nel 2005, e da anni la squadra non lotta per vincere il campionato. Il principale azionista dell’Arsenal è l’imprenditore statunitense Stan Kroenke, con una quota azionaria del 66,83 per cento. La proprietà dell’Arsenal è strutturata in maniera particolare e diversa rispetto a quella delle altre squadre del campionato inglese: l’Arsenal Holdings PLC (Public Limited Company) è una specie di società madre, le cui azioni sono liberamente vendute e scambiate in pubblico, con un capitale di base di circa 57mila euro. La società ha emesso soltanto una parte delle azioni, che non vengono scambiate in borsa ma su un mercato specializzato, il PLUS Markets Group. Storicamente, la squadra è stata di proprietà dei discendenti delle famiglie inglesi Bracewell-Smith e Hill-Wood: l’attuale presidente è Peter Hill-Wood, molto contestato negli ultimi tempi dai tifosi dell’Arsenal, soprattutto per i pochi investimenti fatti negli ultimi anni e per l’aumento dei prezzi del biglietto dello stadio. Secondo la fonte citata dal Telegraph, il gruppo d’investimento che presenterà l’offerta pubblica di acquisto ha assicurato di volersi impegnare a ridurre i prezzi dei biglietti dell’Emirates Stadium, che oggi sono tra i più cari al mondo. Già nel 2007 nella società erano entrati altri investitori stranieri che avevano acquisito quote importanti di partecipazioni azionarie. Il gruppo d’investimento del Medio Oriente vorrebbe anche cambiare l’assetto societario, riunendo la proprietà in un singolo soggetto e raccogliendo tutte le azioni in un unico fondo: l’offerta riguarderebbe, in questo caso, le 62.217 azioni che sono state rilevate da Stan Kroenke, pagando la sua quota circa 957 milioni di euro, cioè 23 mila euro per azione. Per il magnate statunitense si tratterebbe di un guadagno di circa 461 milioni di euro, dato che il suo investimento iniziale era stato di circa 496 milioni. Nel 2011, quando Stan Kroenke acquistò altre azioni, l’Arsenal fu valutato intorno a 843 milioni di euro. Il gruppo d’investimento del Qatar e degli Emirati Arabi Uniti avrebbe già chiesto a Stan Kroenke di incontrarsi per discutere dell’offerta: si tratta di un progetto concreto, spiega il Telegraph, come quelli che sono stati fatti recentemente da altri importanti fondi di investimento del Medio Oriente, con l’acquisto della squadra inglese del Manchester City e della squadra francese del Paris Saint-Germain. Non basterà però convincere soltanto Stan Kroenke: una quota societaria del 29,96 per cento è detenuta infatti dal miliardario dell’Uzbekistan Alisher Usmanov, che ha più volte detto di voler prendere il pieno controllo della società e che difficilmente vorrà vendere la sua quota. da http://www.ilpost.it/