domenica 28 settembre 2025

PL NEWCASTLE-ARSENAL= 1-2


Goals. 34'Woltemade, 84'Merino, 95'Gabriel,
Newcastle. Pope, Livramento (Lascelles 77), Burn, Tonali, Thiaw, Botman, Bruno Guimaraes, Joelinton (Barnes 94), Woltemade (Osula 67), Murphy (Elanga 66), Gordon (Trippier 67). 
Subs. Miley, Krafth, Willock, Ramsdale,
Manager. Eddie Howe
Arsenal. Raya, Timber, Calafiori (Merino 70), Zubimendi (Odegaard 82), Mosquera (Saliba 46), Gabriel, Eze, Rice, Gyokeres, Saka (Martinelli 70), Trossard (Lewis- Skelly 88). 
Subs. White, Arrizabalaga, Norgaard, Dowman,
Manager. Mikel Arteta.
Referee. Jarrod Gillet
Attendance. 52.199
Table.15.Liverpool, 13.Arsenal, 12.Crystal Palace, 11.Tottenham,Sunderland,Bournemounth, 10.Manchester City...
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Il muro cade al minuto 96’. Martin Ødegaard va a calciare un corner da destra, Gabriel a centro area salta più in alto di tutti e fa esplodere la festa dei Gunners. Ancora una volta, l’arma migliore dell’Arsenal per fare gol sono i calci d’angolo: questo vale il 2-1 a Newcastle in una partita che per la squadra di Arteta sembrava stregata, col gol del pari acciuffato solo all’84’ con l’ex Mikel Merino (ancora di testa). Il salto di Gabriel vale il secondo posto in classifica, il -2 dal Liverpool capolista che dopo aver perso ieri la sua imbattibilità non sembra più irraggiungibile. Per il Newcastle, che era andato avanti nel primo tempo con un gol di Nick Woltemade servito alla meraviglia da Sandro Tonali, è una sconfitta beffa, la seconda stagionale. Nell’altra partita di giornata, l’Aston Villa si è preso la sua prima vittoria dell’anno in Premier (giovedì ha battuto il Bologna in Europa League) superando 3-1 il Fulham.
La risposta giusta per l’Arsenal è ancora una volta nei calci piazzati, quindi. Nessuno produce come i Gunners da palla da fermo e la magia è riuscita ancora una volta, quando serviva di più. Arteta le aveva provate tutte per raddrizzare lo svantaggio, compreso sbilanciare la squadra in avanti dopo l’ora di gioco, dopo che era diventato chiaro che la sfortuna, le parate di Nick Pope e i difetti di una squadra che sta ancora cercando di capire come sfruttare tutto il potenziale che ha stavano impedendo ai Gunners di fare gol. Il salto di Merino (ennesimo gol dalla panchina della squadra che ha probabilmente il maggior numero di opzioni dell’intera Premier) è stato il jolly che ha ridato fiducia, quello di Gabriel l’esplosione di gioia di una squadra che crede di poter essere speciale ma sta ancora cercando di capire come esserlo davvero. La sconfitta è una punizione pesante per il Newcastle, orchestrato splendidamente da Tonali in mezzo al campo. Pesa perché la squadra di Howe è stata punta in difesa, decisamente la sua arma migliore (4 clean sheet in 6 partite) ed era riuscita a trovare il gol contro una squadra che non si chiama Liverpool (era successo appena un’altra volta in 5 partite). Il Newcastle merita sicuramente di più dei 6 punti che ha in classifica, ma deve trovare il modo di essere più concreto in attacco. Difende alla grande, ma segna così col contagocce che ha il peggior attacco dell’intera Premier, appena 4 gol come Aston Villa e Wolverhampton. C’è ancora tempo per rifarsi, ma Howe deve capire come cambiare.
L’arbitro al 14’ cancella un rigore che inizialmente aveva dato all’Arsenal per fallo di Pope su Gyökeres (“Il portiere tocca il pallone” spiega al microfono) e il palo al 25’ salva il Newcastle da un gran tiro di Trossard. Sono i padroni di casa però a passare, con Woltemade che al 34’ raccoglie di testa un gran cross di Tonali. Si riparte con l’Arsenal sotto 1-0, Arteta che rimette Saliba al centro della difesa e Pope che dopo un’ora fa un altro miracolo per negare il gol a Timber. Howe poco dopo vara la difesa a 5, Arteta toglie Calafiori e chiede aiuto al jolly Martinelli. Il Newcastle perde Livramento per infortunio e all’83’ cade, punito da un colpo di testa dell’ex Merino servito da Rice che lascia Pope a guardare impotente. La scena si ripete per quel miracolo finale di Gabriel, quello che rimette l’Arsenal dietro al Liverpool e ammutolisce l’incredulo St. James Park. da https://www.gazzetta.it

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