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martedì 25 novembre 2014

Crisi Arsenal, parla l'Azionista: “Arsene, impara dagli errori”

“Arséne Wenger deve iniziare a imparare dai propri errori se vuole che l’Arsenal torni agli alti livelli del calcio europeo.”
E’ questo il pensiero, evidentemente senza troppi giri di parole, di Alisher Usmanov, il secondo azionista dei Gunners. Il miliardario russo, proprietario del 30% del club londinese, è a dir poco frustrato da uno dei peggiori inizi in Premier League, con solo 4 vittorie in 12 partite e poco più della metà dei punti della capolista Chelsea.
Ecco le sue parole, riferite dalla stampa alla vigilia della partita di Champions League in casa contro il Borussia Dortmund: “L’Arsenal è un sogno, però a volte diventa un miraggio e altre volte ancora diventa un dolore. Il potenziale c’è tutto ma quello che manca è assolutamente è la valutazione critica degli errori commessi.” E ancora: “Non c’è crescita senza comprensione dei propri limiti e dei propri errori e noi sembriamo ripetere gli sempre gli stessi errori, anno dopo anno.”
L’Arsenal ha interrotto la scorsa stagione la lunga astinenza da titoli, portando a casa la FA Cup, ma l’ottimismo che tale sofferta conquista ha generato si è dissolto in fretta. Ottavi in classifica, già fuori dalla Coppa di Lega e con una qualificazione al turno successivo di Champions League ancora da assicurare. Sono questi i risultati, decisamente deludenti, con cui ancora una volta Wenger deve fare i conti e che lo riposizionano sulla “graticola”.
Un reparto difensivo traballante sembra essere il maggiore indiziato dei fallimenti registrati sin qui, ma Usmanov crede che tutti i reparti abbiano bisogno di rafforzarsi: “Dobbiamo rinforzarci in ogni parte del campo per poter competere con squadre come il City e il Chelsea in campionato e contro le grandi d’Europa come Real Madrid, Barcellona e PSG”.
Poi quella che a tutti gli effetti suona come una condanna definitiva nei confronti del manager francese: “Mi piace Arséne (Wenger – n.d.r.) e lo rispetto per i suoi principi. Però spesso i principi si trasformano in pericolosi restringimenti di vedute. E questo significa sempre perdere le opportunità che si presentano.”
da http://quellichelapremierleague.com/

martedì 14 ottobre 2014

Gazidis, AD Arsenal: "Vogliamo arrivare allo stesso livello dei top club"

Ivan Gazidis, Amministratore Delegato dell’Arsenal, ha rilasciato un’intervista al sito ufficiale del club:
“In panchina abbiamo un vero e proprio gigante che dirige il club. Arsene Wenger è stato un grande pilota per questo club e ci ha messo in una posizione fantastica. La più grande sfida che dovremo affrontare sarà il periodo di transizione fra lui e il prossimo manager e non so quando questo capiterà”.
Sulla FA Cup dello scorso anno e sul futuro:
“Vincerla è stato un grande momento, uno dei migliori della mia vita. Vogliamo che questo club sia al top del livello mondiale. Se Wenger crede in Ozil lo può comprare e lo stesso vale per Alexis Sanchez. Sotto la punta dell’iceberg, rappresentata da questi grandi acquisti, c’è molto altro sotto come il settore giovanile che rappresenta le fondamenta di questo club. In questo momento non siamo ancora al livello dei migliori, ma ambiamo a raggiungerli”. da http://www.calciopremier.it/

domenica 21 settembre 2014

E' un Arsenal-e di milioni

L’Arsenal chiude i conti del 2014 (al 31 maggio) con un utile ante imposte di 5,9 milioni di euro (4,7 milioni di sterline), in calo rispetto ai 8,5 milioni (6,7 milioni di sterline) del precedente esercizio. Grazie a un credito d’imposta di 3,3 milioni il profitto post pagamento delle tasse è stato di 9,2 milioni di euro (+7,3 milioni di euro nel 2013). Peraltro da aprile 2015 le aliquote dell’imposta sulle società in Gran Bretagna scenderà al 20%. Nell’anno della vittoria in Fa Cup, dunque, il fatturato del club è salito da 355 a 383,5 milioni di euro (301,9 milioni di sterline). L’incremento è dovuto soprattutto all’aumento dei diritti tv della Premier League (+40%) e delle sponsorizzazioni, in attesa che il prossimo bilancio riporti gli effetti benefici del nuovo accordo record con Puma. “Il club è in ottima forma e fuori dal campo”, ha detto l’amministratore delegato Ivan Gazidis. Sui conti del club ha pesato la campagna acquisti che ha visto l’arrivo a Londra di top player come Ozil, preso dal Real Madrid per la cirfra record di 53,3 milioni di euro, e dal conseguente aumento degli ingaggi, saliti da 196 a 211 milioni di euro e assorbono il 55% delle entrate (nel 2013 erano al 63%). AL costo della rosa si aggiungono 51 milioni di euro di ammortamenti per il costo dei cartellini.  Il fatturato operativo del settore calcio è stato pari a 379,5 milioni di euro, mentre lo sviluppo delle proprietà immobiliari legato alla vendita di immobili nella zona del vecchio Highbury vale solo 4 milioni di euro (nel 2013 quest’attività ha portato ricavi per 47,6 milioni di euro grazie anche alla cessione dell’area di Queensland Road). Dal botteghino dell’Emirates stadium e dal matchday sono arrivati introiti per 127 milioni di euro (118 nel 2013), dai diritti tv 153 milioni di euro (109 nel 2013), dall’area commerciale 75 milioni di euro e altri 23 dal settore retail e licensing in linea con il 2013, per un totale dal comparto di 98 milioni di euro. 
Arsenal.com intanto continua ad attirare tifosi di tutto il mondo attraverso i canali media digitali e sociali. www.Arsenal.com resta il primo portale per tutte le notizie Arsenal, ci sono 28 milioni di fan su Facebook, più di 4 milioni su Twitter e il canale YouTube lanciato di recente ha già 135.000 iscritti. Inoltre, l’Arsenal continua a sviluppare l’uso di Instagram, Suono Nube, Flickr e la presenza sui social media in Cina.  Il club della famiglia Usa Kroenke ha rinnovato la collaborazione con MP Silva che continuerà a distribuire “The Arsenal Media Channel” e a fare da consulente strategico del club. Nella stagione 2013/14, MP Silva ha realizato una distribuzione record del prodotto in 130 territori in cinque continenti, coprendo una portata potenziale pubblico di 392 milioni di famiglie in Europa, Asia-Pacifico, MENA, America Latina e Nord America. da http://www.itasportpress.it/

mercoledì 30 luglio 2014

Arsenal, stop ai concerti all’Emirates. Le casse non sorridono

L’Alta Corte ha respinto il ricorso dell’Arsenal contro la decisione presa da un ispettore della pianificazione che ha bloccato la loro proposta di aumentare il numero diconcerti tenuti allo stadio Emirates da tre a sei all’anno,respingendo così la tesi dell’Arsenal secondo la qualel’ispettore non avrebbe adeguatamente tenuto conto deibenefici della proposta e la sua conformità generalecon il piano di sviluppo del territorio locale.
Il consiglio di Islington ha respinto il ricorso del club britannico contro l’ispettore della pianificazioneDavid Smith sostenendo che: “Il club è stato comunque in grado di pagare gli stipendi dei suoi migliori giocatori e di spendere 42 milioni di sterline per acquisire i servizi di Mesut Ozil, nonostante non ci fossero ancora programmate delle date relative ai concerti”.
Alcuni residenti locali erano preoccupati per il rumore dei concerti supplementari, che includevano leesibizioni di Bruce Springsteen, Coldplay, Green Day e Muse, che avrebbero fatto guadagnare al clubcirca 350.000 sterline ciascuno.
da http://www.calcioefinanza.it/

venerdì 11 luglio 2014

L'Arsenal svela le nuove maglie PUMA

PUMA ha introdotto i nuovi kit tanto attesi dell' Arsenal per la stagione 2014-15. La maglia di casa, quella da trasferta e da Coppa sono state rivelate attraverso una spettacolare proiezione dai 20 metri di altezza sull'acqua del fiume Tamigi visto dalla riva nord, trasformando l'Energy London Eye nella iconica Clock End. Ogni kit ha un design unico tratto dai valori fondamentali PUMA identificato come l'essenza di Arsenal. Questi valori ispirano il Futuro, il Per sempre e la Vittoria che caratterizzano PUMA e la campagna Arsenal, Stronger Together. I tifosi dell'Arsenal in attesa di acquistare la maglietta fuori dallo store di Carnaby Street della PUMA in quel di Londra sono stati storditi nel vedere il kit rivelato in prima persona da Mikel Arteta, Santi Cazorla e Mathieu Flamini in vetrina: il sipario è sceso a svelare un enorme facciata Arsenal. All'interno del negozio, i tifosi hanno potuto farsi fotografare con l'ultimo trofeo conquistato dai Gunners, la FA Cup. L'amministratore delegato della PUMA Bjorn Gulden ha detto: "Questa sera è stata un'occasione importante per PUMA, e quello che abbiamo atteso per qualche tempo. Molte persone qui hanno lavorato sodo per questo momento e sono sicuro che i tifosi dell'Arsenal di tutto il mondo saranno entusiasti dai disegni del kit, nonché delle collezioni per l'allenamento e per i tifosi". "E 'un privilegio lavorare con l'Arsenal, non solo per la statura del club, ma anche per l'integrità della sua gente. Sono assolutamente sicuro che questo è l'inizio di una lunga e prosperosa relazione tra PUMA e Arsenal".

Il kit di coppa blu futuro e verde limone sarà indossato dall'Arsenal nei match esterni di coppe, tra cui Champions e FA Cup. Questo simboleggia la voglia di progresso e innovazione che ha guidato il club in tutta la sua storia e che ha visto l'Arsenal essere il primo club a portare i numeri sulle magliette e ad installare i proiettori nel proprio stadio. La divisa di casa rimane fedele ai colori tradizionali rosso e bianco che fecero la loro comparsa nel lontano 1933. Questi colori rappresentano la forza e la lealtà dei tifosi Gunners, tifosi che fin dagli inizi sono stati al centro del progetto Arsenal. E che continueranno a diffondersi in ogni angolo del globo. Vittorioso è il tema della maglietta, progettato nei tradizionali giallo e blu navy, indossate dall'Arsenal durante alcune delle più famose vittorie lontano da casa come nelle finali di FA Cup del 1971 e del 1979 e per la vittoria del titolo nel 1989. La stella dell'Arsenal, Mikel Arteta, ha detto: "Le nuove divise sono davvero impressionanti, soprattutto per la storia che si portano dietro e che noi giocatori sentiamo. L'Arsenal è speciale, queste divise sono meravigliose e va riconoscito il lavoro meravigilioso che PUMA ha fatto. E' senz'altro un ottimo inizio di stagione, speriamo di regalare presto ai nostri tifosi nuovi e prestigiosi trofei". da http://www.goal.com/

venerdì 30 maggio 2014

Wenger-Arsenal, rinnovo di tre anni

Arsene Wenger ha prolungato il contratto con l'Arsenal fino al 2017. Mancava solo la firma, è arrivata stamattina: l'allenatore francese allunga così la propria permanenza all'Emirates stadium per altre due stagioni. A Londra dal 1996, Wenger è tornato alla vittoria quest'anno, conquistando la Coppa d'Inghilterra, dopo un digiuno di trofei che durava dal 2005.
da http://www.corrieredellosport.it/

mercoledì 21 maggio 2014

Arsenal: l’analisi tecnica del Bilancio 2012/13

La società “Arsenal Holdings plc” ha chiuso il bilancio consolidato al 31 maggio 2013 con un fatturato di £ 280,4 milioni (€  327,3 milioni ad un cambio 1 € = 0,8565 £) e un utile netto di £ 5,8 milioni (€  6,8 milioni). Mentre il fatturato segna un incremento di £ 37,4 milioni (+15,37%), grazie al settore immobiliare, l’utile netto segna un decremento di £ 23,8 milioni. Il settore sportivo ha contribuito con un fatturato di £ 242,8 milioni (€ 283,5 milioni) ed un risultato prima delle imposte positivo per £ 1,6 milioni. Gli Amministratori, dopo aver creato una base finanziaria solida, hanno posto come obiettivo fondamentale la crescita dei ricavi commerciali, per rendere il club sempre più competitivo.
L’Arsenal fa parte di un gruppo con a capo la società Arsenal Holdings Plc, con sede nel Regno Unito. Arsenal Holdings Plc è, a sua volta, controllata dalla società KSE UK Inc., che ne possiede il 66,8%. Tale società, risulta registrata negli USA, precisamente nello Stato del Delaware, e fa capo a Enos Stanley "Stan" Kroenke, che pertanto è il controllore in ultima istanza del Gruppo.
Al momento l’Arsenal non ha alcun problema a confrontarsi con il criterio del “Breakeven Result” del Fair Play Finanziario e con le sue soglie di tolleranza. Il risultato prima delle imposte del Gruppo al 31 maggio 2013  è positivo per £ 6,6 milioni (€ 7,8 milioni), quello al 31 maggio 2012 era anch’esso positivo per £ 36,6 milioni.
Se considerassimo solo il settore calcio l’aggregato del risultato prima delle imposte degli ulimi due esercizi è positivo per £ 35,7 milioni pari a € 41,7 milioni.
L’utile netto del 2012/13, risulta pari a £ 5,8 milioni (£ 29,6 milioni nel 2011/13) ed è ormai l’undicesimo risultato positivo consecutivo, per trovare un bilancio in perdita bisogna risalire all’ormai lontano 2001/02.
Molti sono i dati del bilancio consolidato da giudicare positivamente in ottica Fair Play Finanziario. Tuttavia, da contraltare a questi ottimi risultati economici e finanziari, alcuni tifosi mettono in evidenza che l’Arsenal non vince un trofeo importante, ormai da molti anni.
Gli Amministratori del club hanno messo in rilievo che questi anni sono serviti a creare una base finanziaria solida, che risulterà molto utile nel futuro. Per conseguire un business sostenibile è molto importante la crescita dei ricavi commerciali, che rappresenta un obiettivo fondamentale del club sia nel breve che nel medio termine. Secondo gli Amministratori, la concorrenza è diventata molto agguerrita, sia da parte dei club della Premier League, che da parte degli altri club europei. Nonostante l’introduzione del Fair Play Finanziario, i prezzi dei migliori calciatori è in continua crescita (si pensi a Bale) e di conseguenza anche i salari. Pertanto, con la solida base finanziaria creata in questi anni, il club potrà essere competitivo. L’acquisto di Mesut Özil dal Real Madrid, durante l’ultima campagna trasferimenti, sembra confermare tale ragionamento. da http://tifosobilanciato.it/

mercoledì 5 marzo 2014

Arsenal, sarà “la solita vecchia storia”?

A volte il senso delle stagioni si può intuire dai piccoli dettagli: un gol fortunoso, un episodio arbitrale a favore, una parata decisiva al momento giusto. Questo, ovviamente, quando Eupalladecide di dare la propria benedizione. Quando il dio del calcio sceglie infatti altra sorte, la stagione rischia di assomigliare parecchio al momento dell’Arsenal.
Liverpool, Manchester United, Liverpool (FA Cup), Bayern Monaco – Sunderland e Stoke – e poi di nuovo Everton (FA Cup), Bayern Monaco, Tottenahm, Chelsea e Manchester City.
Più che un calendario normale, quello dei Gunners, dallo scorso sabato 8 febbraio a fino a fine marzo, sembra uno di quei tour di lusso in Asia che in Premier si è soliti fare in piena estate per ingrassare le casse. Eppure, per Arsene Wenger, di sole, ritiri e fan impazziti nemmeno l’ombra: siamo a Londra, è ancora inverno, e le prossime saranno praticamente tutte partite da dentro-fuori.
Che il calendario dell’Arsenal fosso insidioso i più fini analisti lo sottolinearono già in agosto, prevedendo per i Gunners un marzo folle in caso di sesto turno di FA Cup e contemporaneo passaggio agli ottavi di Champions League; ma l’inizio stagione dell’Arsenal – o meglio, una buona prima parte – aveva fatto riflettere anche i più scettici su come in fondo una squadra così avrebbe potuto affrontare senza paura il maxi-ostacolo calendario.
Avrebbe, appunto. Sì perché tra Eupalla e demeriti propri l’Arsenal sta dando gravi segnali di cedimento proprio nel momento più delicato; e Wenger al tempo stesso rischia di dar involontariamente credito ancora una volta alle parole di José Mourinho. La maxi scoppola ricevuta a inizio del ciclo terribile partito ad Anfield (5-1) non è stata di per sé un segnale molto incoraggiante, così come le occasioni sprecate contro il Bayern Monaco prima di crollare sotto i colpi di una squadra più cinica e forte. E poi gli infortuni. Il gioiello Aaron Ramsey – vero trascinatore per 2 mesi e mezzo - rotto da un pezzo, il crack di Walcott, il calo fisico di Jack Wilshere ma soprattutto il passaggio a vuoto di Mesut Ozil hanno portato ai Gunners un’involuzione evidente. La squadra che per la prima volta sembrava essere finalmente matura e in grado di gestire anche le difficoltà di sta sciogliendo come neve al sole, e le indicazioni di una reazione dal punto di vista psicologico sonopari a zero.
Il miglior indicatore da questo punto di vista è arrivato nella sfida di Stoke-on-Trent contro i Potters. L’imperativo nell’Arsenal era prima del weekend scorso uno solo: 6 punti nelle “sfide cuscinetto” contro Sunderland e Stoke in attesa di giocarsi tutto nel marzo folle. Ma la sconfitta con lo Stoke – e la peggior prestazione dell’Arsenal in questa stagione – rischia seriamente di portare i Gunners alle due sfide decisive contro City e Chelsea con una situazione già compromessa. Anche perché prima del bivio ci sono da affrontare le trasferte di Monaco di Baviera e White Hart Lane contro gli arci-rivali del Tottenham. Insomma, una situazione che non promette nulla di buono per l’Arsenal e che al tempo stesso non può nemmeno sorridere più di tanto per Ramsey. Il ritorno del gallese – 13 gol fino al Boxing Day, giorno del crac contro il West Ham – sarebbe dovuto arrivare proprio in questi giorni ma la ricaduta di fine gennaio priverà i Gunners del loro gioiellino presumibilmente fine alla sfida contro ilManchester City del 29 marzo. Lì, il ciclo terribile, sarà praticamente volto al termine e probabilmente saremo già a conoscenza dei fatti: Ozil avrà ritrovato se stesso?; Giroud avrà risolto risolto i suoi scandali?; Wilshere avrà preso per mano la squadra?; Wenger sarà riuscito a dare quella scossa psicologica che fin non si è praticamente mai vista (match con il Liverpool in FA Cup escluso)? Insieme alle risposte a queste domande arriverà dunque anche la replica a quella più comune in casa Gunners dall’ormai lontano 2005: ovvero se per l’Arsenal, alla fine, sarà la solita same old story.
da http://it.eurosport.yahoo.com/

sabato 22 febbraio 2014

Oggi s'inaugura la statua di Dennis Bergkamp



Faceva parte anche lui dell'Arsenal degli invicibili. La paura di volare non ha impedito a Dennis Bergkampdi conquistare tre volte la Premier League e quattro volte la FA Cup in undici anni con la maglia dei Gunners. Una leggenda, che l'Arsenal ha voluto onorare con una statua.La scultura, svelata da Ken Friar e che ritrae Bergkamp durante un match di campionato col Newcastle risalente al 2003, è stata collocata all'Emirates Stadium accanto ad altre statue di bandiere dell'Arsenal come Herbert Chapman, Tony Adams e Thierry Henry. 

Bergkamp, autore di 120 reti in 423 gare con l'Arsenal, si è detto onorato di questo riconoscimento: "Sono molto orgoglioso e fiero - ha detto l'ex attaccante olandese, oggi vice allenatore dell'Ajax - . Tutti sanno che io amo l'Arsenal, i tifosi, lo staff e tutti i miei compagni sono stati fantastici. Avevamo una squadra incredibile, che ha avuto tanto successo in quegli anni". "Per me l'Arsenal è come una famiglia, dove ho passato alcuni degli anni più belli ed importanti della mia vita. E' stato fantastico tornare qui - conclude Bergkamp - , rivedere tutti ed essere onorato in questo modo". da http://www.goal.com/

venerdì 14 febbraio 2014

Arsenal-Bayern, sold out? Non così sicuro, i tifosi dei Gunners contro i prezzi stellari

Cosa si frappone tra un tifoso dell’Arsenal e l’Emirates Stadium, specialmente quando i campioni d’Europa sono in procinto di far visita? Semplice, i prezzi. La società infatti avrebbe fissato delle cifre esorbitanti per assicurarsi il ticket che vale l’accesso alla sfida. Per carità, probabilmente il calcio di oggi non può offrire niente di meglio di un confronto tra i Gunners e la banda di Guardiola, però se hai pagato un abbonamento stagionale da più di mille sterline, è lecito aspettarsi una qualche agevolazione che possa per lo meno garantirti il posto abituale a prezzi ragionevoli. E invece no, come si legge sul Daily Mail, la società avrebbe fissato per gli abbonati prezzi oscillanti tra le 62 e le 132 sterline, a tal punto da costringere alcuni Gunners ad innalzare una vera e propria protesta boicottando la gara con il Bayern Monaco, in programma appunto ad Emirates settimana prossima. Sempre sul Daily Mail, un tifoso dell’Arsenal ha commentato così l’infelice scelta societaria: “Ho pagato 1995 sterline per l’abbonamento “gold-level”, e adesso per sedermi al mio posto nella sfida di Champions devo pagare 118 pounds. L’Arsenal è come una fidanzata che non ti ama più” - ha dichiarato visibilmente deluso. Adesso la palla passa alla società che, ragionevolmente e con un pizzico di buon senso, dovrà rendere i prezzi dei biglietti economicamente più accessibili, se non vuole correre il rischio di giocare una partita così importante con alcuni, forse troppi, seggiolini vuoti.
da http://www.football-please.com/

lunedì 27 gennaio 2014

Arsenal e Puma si uniscono: oltre 180 mln di euro in 5 anni

L'Arsenal ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la Puma, che dalla prossima stagione sarà il nuovo sponsor tecnico della squadra londinese. L'accordo è un vero affare dal punto di vista economico per i Gunners, visto che frutterà alla società più di 180 milioni di euro in 5 anni, quasi 36 milioni di euro a stagione. Una cifra davvero notevole, tanto che si tratta dell'accordo commerciale più ricco mai stipulato dall'Arsenal nella sua storia societaria.
La squadra allenata da Wenger, dunque, a Giugno chiuderà il suo rapporto commerciale con la Nike, che durava da 20 anni. Grande soddisfazione per il nuovo accordo è stata espressa sia da Wenger che da Ivan Gazidis, amministratore delegato dell'Arsenal. La Puma sta espandendo il suo brand negli ultimi mesi, riuscendo ad attirare giocatori del calibro di Sergio Aguero, Mario Balotelli e Cesc Fabregas. da http://www.vavel.com/

domenica 10 novembre 2013

Gazidis: "Abbiamo bisogno di comprare"

Nel corso di un'intervista a 'L'Equipe', l'Ad dell'Arsenal Gazidisha parlato delle strategie del club per il prossimo mercato invernale: "A gennaio vedremo dove saremo e se investire in un altro attaccanteGiroud non potrà rimanere da solo fino alla fine della stagione. Abbiamo bisogno di comprare". da http://www.calciomercato.it

lunedì 7 ottobre 2013

ARSENAL, fatturato record con Emirates e con i concerti dei Coldplay

L’Arsenal annuncia l’ennesimo bilancio positivo. Nella stagione appena conclusa (i risultati contabili fanno riferimento, per l’esattezza, all’annualità chiusa al 31 maggio 2013) si sono registrati profitti, prima delle tasse, per 7,9 milioni di euro (in calo rispetto ai 43 milioni di utili del bilancio 2012). Con un utile dopo le imposte di 6,8 milioni di euro contro i 35 milioni dell’anno precedente). Il fatturato e lo sviluppo commerciale. I minori profitti, a fronte di un aumento del fatturato da 278 a 287 milioni di euro (da 235 a 242 milioni di sterline), dipendono soprattutto dalla diminuzione delle plusvalenze derivanti dal calciomercato (55,5 milioni di euro contro i 77,4 della stagione precedente). L’Amministratore delegato, Ivan Gazdis, ha aggiunto a ciò, che in futuro il forte incremento dei ricavi derivanti dai diritti radiotelevisivi (dal quale si attende una crescita vicina al 50%) e alla nuova sponsorizzazione con la compagnia aerea Emirates (circa 180 milioni di euro fino al 2019) si ritiene fiducioso che l'Arsenal potrà continuare a mantenersi competitivo rispetto alle principali squadre della Premier League ed europee. Commentando i risultati per l'anno il Presidente del club, Sir Chips Keswick, ha aggiunto che “siamo di fronte ad un panorama sempre più competitivo in Premier League e Europa. Nonostante le iniziative del fair play finanziario i prezzi di trasferimento e i salari dei giocatori continuano a muoversi sempre più in alto. E’ quindi positivo che la forte piattaforma finanziaria che abbiamo creato in questi anni ci permette di continuare a essere competitivi ai massimi livelli. Dobbiamo continuare a crescere soprattutto sul piano commerciale”. Inizio moduloI recenti tour in Asia hanno attratto, per esempio, nuovi partner regionali come la società di telefonia mobile indonesiana Telkomsel e la società di betting Bodog. Sono stati anche firmati accordi con la Imperial Bank in Kenya e Uganda e la Sterling Bank in Nigeria e altre intesa con aziende indiane. Nel prossimo anno finanziario si punterà ancora ad accrescere questi partenariati regionali.Ricavi e costi. I profitti operativi (al netto di ammortamenti e palyer trading) dell’attività sportiva sono scesi da 38 a 29,7 milioni di euro. I ricavi dalle vendite immobiliari sono salite fra il 2012 e il 2013 da 9 a 44 milioni di euro, anche grazie alla vendita delle strutture commerciali di Queensland Road. Il Gruppo Arsenal non ha debiti a breve termine e continua ad avere una piattaforma finanziaria solida da riserve di cassa, di 140 milioni di euro.Per quanto riguarda i ricavi dal botteghino, con 26 gare casalinghe (tra cui 19 Barclays Premier League e 4 Champions) a una media di biglietti venduti per partita di 59.928, e 5 concerti per Coldplay (3) e Muse ( 2), hanno raggiunto quota  109,7 milioni di euro (92,8 milioni di sterline) . I ricavi relativi al broadcasting sono leggermente aumentati, nel 2013, a 101,6 milioni di euro (nel 2012 erano pari a 100 milioni). I ricavi commerciali del Gruppo Arsenal sono aumentati di circa il 19 % a 74 milioni di euro. Il driver principale di questa crescita è stato il contratto di partnership estesa con Emirates, che è entrato in vigore per la seconda metà dell'anno. Sul fronte dei costi i salari sono cresciuti del 7,7%, passando dai 170 milioni di euro del 2012 a 182,6 milioni. Gli ingaggi rappresentato il 63,6 % dei ricavi di calcio (nel 2012 il rapporto era al 60,9 %) . Anche se questo rapporto è aumentato negli ultimi anni, la spesa salariale è in linea con i parametri del fair play finanziario. Gli altri costi operativi ammontano a 73 milioni di euro.(marcobellinazzo.blog.ilsole24ore.com)

venerdì 4 ottobre 2013

Arsenal FC: fatturato 2012/13 in crescita, ma risultato al di sotto delle aspettative

Nonostante l'aumento del fatturato da 235 a 242 milioni di sterline, il risultato di esercizio dell'Arsenal è in forte calo rispetto al 2011/12, attestandosi a 6,7 milioni (erano 36,6 milioni nell'esercizio precedente). In buona parte la diminuzione è stata spiegata da minori plusvalenze derivanti dal calciomercato (47 milioni di sterlini contro i 65,5 della stagione precedente). L'Amministratore delegato, Ivan Gazdis, ha comunque confermato che grazie al forte incremento dei ricavi derivanti dai contratti di sfruttamento dei diritti radiotelevisivi (dal quale si attende una crescita vicina al 50%) e alla nuova sponsorizzazione con la compagnia aerea Emirates (150 milioni di sterline fino al 2019), si ritiene fiducioso che l'Arsenal potrà continuare a mantenersi competitivo rispetto alle principali squadre della Premier League ed europee. da http://tifosobilanciato.it

venerdì 27 settembre 2013

Wenger esce allo scoperto

Arsene Wenger è pronto a restare all'Arsenal anche nella prossima stagione. Come scrive oggi il 'Daily Mail', il proprietario Stan Kroenke vuole rinnovare il contratto del manager francese, in scadenza a giugno, e lo stesso Wenger è ben felice di restare a Londra. "Sono onorato del supporto di Stan Kroenke, è qualcosa di molto importante per me. - le parole di Wenger in conferenza stampa - Vorrei restare qui per sempre, perchè questo mi renderebbe immortale!".

domenica 22 settembre 2013

100 anni ad Islington!

Ecco la maglia con la quale giocherà oggi contro lo Stoke, celebrativa dei cento anni dell'Arsenal ad Islington!

lunedì 9 settembre 2013

Gunners da titolo?

“In Arsene we trust” è la scritta che campeggia sugli spalti dell’Emirates da qualche anno a questa parte. È la frase che i tifosi dell’Arsenal ripetono ogni giorno più del Pater nosterquasi per autoconvincersi: questo è lo strano legame che lega il tecnico alsaziano alla sua tifoseria, in alcuni momenti amato come Ferguson all’Old Trafford, in altri odiato come Benitez a Stamford Bridge.
Fatto sta che è da ormai 19 anni che il francese siede su quella panchina, quasi un ventennio di successi, certo, ma è impossibile dimenticarsi che è da otto anni che l’Arsenal non vince un trofeo: tanto, troppo tempo. Eppure Arsene continua nella sua politica: «Noi creiamo talenti, non li compriamo per fior di milioni, è questo il bello del calcio». Ai tifosi però non importa molto di essere “il bello del calcio” se poi subiscono umiliazioni eclatanti come l’8-2 all’Old Trafford, il 3-0 interno nel derby contro il Chelsea di Ancelotti e il 4-0 a San Siro contro il Milan: va bene la politica dei giovani, va bene la politica del Fair Play Finanziario, va bene qualificarsi ogni anno in Champions League ma in molti all’Emirates sembrano essersi scocciati.
Questa sessione estiva di calciomercato è passata nel solito modo (se non addirittura peggio) fino quasi al “dong” finale: unici colpi il giovane Yaya Sanogo e il ritorno di Mathieu Flamini (tra l’altro entrambi a parametro zero), con la particolarità però di non aver ceduto nessuna bandiera (forse perché effettivamente a parte Wilshere di veri e propri uomini simbolo alla Fabregas e alla Van Persie in quel della parte biancorossa del nord di Londra non ce ne sono più).
All’ultimo giorno di mercato però il manager alsaziano decide di rompere gli indugi e di ingaggiare il portiere italiano ex Fiorentina e Palermo (tra le altre) Emiliano Viviano, “un secondo portiere decente, finalmente” avranno pensato i supporter deiGunners, che ancora la notte sognano le papere di Almunia sudando freddo, ma non certamente abbastanza per competere per la Premier. Perché se è vero che l’Arsenal ha letteralmente schiantato il Fenerbahçe nei preliminari di Champions (un complessivo 5-0) e ha battuto per 1-0 giocando nettamente meglio il Tottenham nel North London derby (rete del solito Giroud), non bisogna dimenticare che la prima versione stagionale del team di Wenger ha perso per 1-3 in casa contro un Aston Villa che l’anno scorso sarebbe dovuto retrocedere.
Nel pomeriggio di lunedì, però, inizia a rimbalzare sui vari tabloid britannici la notizia di un Mesut Özilintento a sostenere le visite mediche per l’Arsenal a Monaco di Baviera: la stampa insiste, i tifosi sono quasi increduli, l’Arsenal, il tirchio Arsenal, la squadra che “non spreca soldi per giocatori affermati” sembra abbia superato niente di meno che il Psg in un’asta milionaria per il talento tedesco. A poche ore dalla chiusura del mercato arriva l’ufficialità:“Mesut Özil is a new Arsenal’s player” e non finisce qui. Arsene ha sborsato ai Galacticos ben 47 milioni di sterline. In poche parole: il secondo acquisto più costoso della storia del calcio inglese, dopo il trasferimento di Fernando Torres dal Liverpool al Chelsea.
L’eccitazione e lo stupore ora la fanno da padrone nella parte biancorossa del ord di Londra dove i tifosi sono finalmente fiduciosi in una grande stagione. Certo la rosa dell’Arsenal non si è completata con questo colpo: rimangono i problemi legati all’ingaggio di un terzino sinistro e di un centrale di difesa di livello, oltre a un bomber di razza (Giroud è in grandissima forma ma con un Suarez i Cannonieridiventerebbero letali). Ora però anche i tifosi che più hanno contestato dirigenza e manager sono stanchi di criticare, ora vogliono solo sognare, sognare in grande, in fondo oggi festeggiano il centenario dell’insediamento nel loro storico “nido” nel nord di Londra ma, soprattutto, loro in Arsene ci hanno sempre creduto.
di Mattia Bonasia, da http://www.echeion.it

mercoledì 3 luglio 2013

Flannery, il tallonatore che allenerà l'Arsenal

Una vita nel Munster, in prima linea, tallonatore dell'Irlanda. Poi, pochi mesi fa, l'addio al rugby giocato e, ora, una nuova vita. Nel calcio. Jerry Flannery, leggendario numero 2 dell'Irlanda, entra a far parte dello staff tecnico dell'Arsenal. 34 anni, Flannery ha detto addio al rugby per un infortunio dal quale non si è mai ripreso e, ora, cambia sponda. Da quest'anno, infatti, allenerà il leggendario club di Londra - immortalato sulla carta da Nick Hornby in "Febbre a 90°" -, ricoprendo il ruolo di "strength and conditioning coach", cioè quella figura a metà strada tra un allenatore e un preparatore atletico. 41 caps con l'Irlanda, un master in prestazioni sportive all'Università di Limerick, Flannery è proprietario di un pub nella sua città natale, ma ora si occuperà dell'Academy dei Gunners, sotto la guida di un altro ex della palla ovale, Des Ryan. 

mercoledì 19 giugno 2013

Arsenal, Higuain sarà l'acquisto più caro della storia. Guadagnerà quasi 7 milioni di euro

Tra Gonzalo Higuain e l'Arsenal si attende soltanto l'annuncio ufficiale. L'attaccante argentino arriverà dal Real Madrid per 26 milioni di euro e sarà l'acquisto più costoso della storia dei Gunners. Arsene Wenger con "el Pipita" spera di far dimenticare il sempre più rimpianto Van Persie. Higuain percepirà uno stipendio vicino ai 7 milioni di euro a stagione. L'Arsenal ha sbaragliato la concorrenza della Juve, arrivata ad offrire 21 milioni. L'offerta bianconera non è bastata a convincere il Real Madrid che ha prima preso tempo ("deciderà il nuovo allenatore") salvo poi cedere al rilancio dell'Arsenal che quest'anno tornerà a fare un mercato importante. Wenger avrà infatti un budget di 100 milioni di euro per allestire una squadra ancor più competitiva.