domenica 28 giugno 2009

BOOK. "Le reti di Wembley" di Roberto Gotta (Libri di Sport), 2003

Viaggio nostalgico nella Londra del calcio.
Una passeggiata per gli stadi di Londra, alla ricerca di aneddoti, ricordi, piccole storie, sensazioni, il tutto in rigorosa disordine, come se si fosse a tavola con amici appassionati di calcio inglese e sorgessero in continuazione curiosità e domande senza regola e senza criterio. Da Wembley e le sue reti accoglienti ad Underhill, dalle maglie del West Ham al Subbuteo, da Willie Young ad un passata che nel ricordo viene visto sempre migliore e più romantico di quanta non fosse, ma che ha il merita di essere, perlomeno, lontano dall'apparente caos e dalla mercitìcaziane di oggi. Un capitolo per ogni squadra ed ogni stadio di Londra, tra quelli della Premiership e della Football League, nomi dimenticati e prospettive inedite.

Prezzo € 13,00
Dati 2003, 138 p., brossura
Curatore Giordano C.
Editore Libri di Sport (collana Storie di sport)

Riproponiamo la recensione dell'oramai datato libro di Roberto Gotta sulle squadre di Londra, un vero e proprio must per tutti gli appassionati di calcio inglese.. guai a non averlo.

LE RETI DI WEMBLEY di Roberto GottaQuando all’inizio di Agosto mio fratello Filippo, conoscendo la mia “passionaccia” per l’editoria calcistica, mi ha fatto avere una copia fresca di stampa di ‘le reti di Wembley’, ho avuto un attimo d’incertezza. Il fatto è che sono un fondamentalista in materia ed ho sempre pensato che un buon libro sul calcio d’oltremanica lo debba scrivere un suddito di sua maestà la Regina così come sul calcio di casa nostra lo debba scrivere un paisà! Però, che diamine, la passione vera e la competenza straordinaria sul calcio inglese di Roberto Gotta mi erano note da tempo: basta leggere i suoi articoli su Calcio Gold o quelle chicche che ha regalato a tutti noi di ‘football please’ nei numeri precedenti. Mi sono così immerso nella lettura ed il feeling è stato immediato. Roberto ha iniziato ad emozionarsi per il Football (la maiuscola non è casuale!!) più o meno nello stesso periodo e nella stessa maniera in cui è successo a me: la caccia spasmodica ad ogni più piccolo frammento che riconducesse a quel calcio (dalla goduria nello sfogliare una copia di ‘Match’ o ‘Shoot’ ai tre minuti di cronaca sulla televisione svizzera-italiana, dalle pagine sul calcio internazionale del Guerin al mitico BBC world service..) è la stessa che ho provato io, solo che io non sarei stato così bravo nel metterla nero su bianco. Il viaggio attraverso ‘le reti di Wembley’ si apre spiegando proprio le ragioni del perché questo libro, del perché questo titolo. Successivamente, nei vari capitoli vengono passate in rassegna tutti i club professionistici della capitale e il mondo che li circonda visti con gli occhi di Roberto. Si parte dal Leyton Orient per arrivare al Watford...(i puntini, come nel testo originale, indicano che c’è dell’altro..): per ciascuno di essi, l’autore riesce a mixare in maniera tremendamente efficace quelle che sono state, e sono tuttora, le sue sensazioni nel vivere quei luoghi magici a cenni storici e di costume.
La descrizione dell’ambiente che circonda (o in molti casi, purtroppo, circondava) i vari stadi, dalle strade ai pub, dalla gente al senso di appartenenza che la gente ha per il proprio club, è fatta talmente bene che sembra di viverla in prima persona anche a chi ha solo sognato di poterci essere. Si capisce ben presto che l’intento principale di Roberto non sia stato solo quello di scrivere, o meglio riscrivere, ‘Football in London’ del più volte citato David Prole, ma un vero e proprio atto d’amore verso questa immensa metropoli e tutte le mille sfaccettature che la legano al Football. Un amore che, come ammette lo stesso autore, rimane malgrado gli stadi che vengono abbattuti, le domestic cups sponsorizzate e con i calci di rigore, la televisione che stravolge i calendari, i magnati russi e chi più ne ha più ne metta. Per concludere 140 pagine da leggere, gustare, lasciandosi trasportare nelle magiche atmosfere così minuziosamente descritte. Edito da ‘Libri di Sport’, con prefazione di Massimo Marianella, può essere facilmente acquistato consultando il sito Libri di Sport.
di Riccardo Rossi, da UKFP n° 4 - settembre 2004

lunedì 22 giugno 2009

Acquistato Vermaelen dall'Ajax!

I Gunners stanno cominciando a muoversi in vista delal prosssima stagione. Il club di Londra ha acquistato il difensore belga Thomas Vermaelen a parametro zero. Il gicoatore si era da tempo accordato con l'Arsenal, con il club dei lanceri ha disputato 80 partite vincendo il titolo nazionale nella stagione 2003/04: "Sono veramente felice di essere arrivato all'Arsenal - ha dichiarato Vermaelen -. E' uno dei pià grandi club al mondo". da http://it.eurosport.yahoo.com

venerdì 29 maggio 2009

Adebayor: "Resto all'Arsenal"

Emmanuel Adebayor si confessa sulle pagine di Marca. In un'intervista rilasciata al celebre quotidiano sportivo iberico, il centravanti dell'Arsenal ha parlato del suo futuro. L'attaccante sembra ormai aver scelto di restare ai Gunners: "Ho detto sempre che sto bene qui, sono stanco di dirlo. Questa squadra ha un futuro e quest'anno abbiamo fatto un passo avanti in Champions rispetto al passato, stiamo migliorando". Sono tante le squadre interessate ad Ade, Milan e Chelsea in primis, e l'interesse dei grandi club non può che far piacere al togolese: "Se è così è buon segno, vuol dire sono migliorato. Vincere il Pallone d'Oro africano mi ha riempito d'orgoglio, ora sono parte della storia africana e se ci sono squadre che mi vogliono è perchè sono migliorato. In ogni caso, sono grato all'Arsenal perchè mi ha reso quel che sono e per questo che continuo ad essere qui". La decisione su una sua eventuale cessione spetterà comunque all'Arsenal: "Wenger ha sempre avuto fiducia in me, conosce le mie qualità. E' lui che decide, è certo che se mi dice non conta su di me, allora cercherò una altra squadra, però se mi vuole resterò qui e in più dovrei restare perchè ho un contratto". Il futuro di Adebayor potrebbe però essere legato in qualche modo a quello del suo mentore Arsene Wenger: "Credo che stia bene qui, si sente come a casa, credo che debba restare qualche anno in più. è amato, ha tutto qui e per questo credo che continuerà. Però è una decisione che spetta a lui. Senza di lui sarebbe impossibile - ammette l'attaccante - è come un padre che abbandona i suoi figli, la società e i tifosi lo amano, si è adattato alla vita inglese, se per di più vince qualche titolo resterà a vita. Anche i giocatori lo amano". Tutti scommettono sull'Italia e sull'Inghilterra per la prossima destinazione del bomber africano, che non esclude però la Spagna: "Ho un contratto e voglio vincere più titoli in Inghilterra. Tra qualche anno, due o tre, perchè no, però per adesso sono felice qui".
da Repubblica.it
Allora da adesso comiciera' il "tira&molla" del calcio mercato.. e su alcuni giocatori.