domenica 2 ottobre 2011

PL TOTTENHAM-ARSENAL= 2-1



 Ramsey festeggiato dai compagni dopo il pareggio. Sotto Adebayor..  (foto reuters)
Da quell’ottobre 2008, quando Harry Redknapp prese il timone del Tottenham, la storia dei derby del Nord di Londra è cambiata. E lo si era capito subito, fin da quell’incredibile 4-4 che tutti i tifosi della capitale inglese non possono dimenticare, a prescindere dai colori della fede. Il lento declino dell’Arsenal, la crescita progressiva degli Spurs, e ora ci troviamo in una situazione quasi surreale pensando ai numeri del passato: il Tottenham è 6° in classifica con una partita in meno, l’Arsenal addirittura 15° con soli 7 punti in altrettante giornate. Il derby di White Hart Lane ha fotografato questa situazione, anche se i Gunners se la sono giocata fin che hanno potuto con il cuore, calando solo nel finale quando le energie di fatto si erano ridotte al lumicino. Redknapp in avvio sceglie un 4-4-2 offensivo, con Van Der Vaart e Bale sugli esterni e Defoe con il grande ex Emmanuel Adebayor in attacco. Wenger risponde con l’inserimento del giovane Coquelin sulla linea mediana, mentre Gervinho e Walcott agiscono ai lati di Robin van Persie. L’avvio di gara è equilibrato: la circolazione di palla dell’Arsenal è buona, ma gli Spurs pungono di più e Szczesny è fantastico in due occasioni nell’arco della prima mezz’ora, sui tentativi sotto misura di Parker e Van Der Vaart. Gervinho risponde sparando a lato da ottima posizione, ma al 40’ il Tottenham passa: azione in velocità con Adebayor liberato a destra per il cross; Rafael Van Der Vaart controlla di petto (o braccio? Difficile dirlo…) e insacca con il mancino in diagonale.
L’Arsenal rientra in campo nella ripresa con l’intenzione di prendere subito in mano la partita, e ci riesce, anche perché gli Spurs non riescono più a contenere sulla fascia destra, dove Van Der Vaart non copre abbastanza davanti a Walker. Proprio da quel lato arriva l’inserimento di Song che al 51’ mette dentro un cross teso che Aaron Ramsey deve solo spingere in rete per l’1-1 che rimette il match sul filo dell’equilibrio. Il Tottenham prova a rispondere subito con Adebayor, ma Szczesny è nuovamente splendido sul destro botta sicura del togolese. Il portiere polacco dell’Arsenal, però, ha la responsabilità della rete decisiva subita al 72’, quando il giovane terzino destro Kyle Walker raccoglie un pallone ai 30 metri scagliandolo verso la porta di potenza e cogliendo impreparato l’estremo difensore avversario. È il colpo del ko per l’Arsenal, che nel finale non ha le energie necessarie per rigettarsi in avanti e rischia invece il tracollo sulle iniziative di Bale e Defoe. Il North London derby termina quindi con il trionfo del Tottenham, che infila il quarto successo consecutivo in campionato e punta con decisione alle zone alte della classifica. Per l’Arsenal invece tanta rabbia e tanta delusione, di fronte a una situazione che non sembra vera: per la prima volta nei 15 anni di regno di Wenger i Gunners sono costretti ad accettare la superiorità degli acerrimi rivali cittadini. E questo fa ancor più male della posizione in classifica. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol: Van der Vaart (40), Ramsey (51), Walker (73)
Tottenham:  B Friedel, L King, B Assou-Ekotto, Y Kaboul, K Walker, S Parker (V Corluka, 89), G Bale, L Modric, R van der Vaart (Sandro, 64), M Adebayor (J Livermore, 85), J Defoe
Arsenal: W Szczesny, P Mertesacker , B Sagna (C Jenkinson, 68), K Gibbs, T Walcott (Y Benayoun, 72), A Song, A Ramsey, F Coquelin, M Arteta, R van Persie, Gervinho (A Arshavin, 77)
Referee: M L Dean
Attendance: 36.274
Stadium: White Hart Lane
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Non ci sono parole per descrivere la delusione dei tifosi dell'Arsenal dopo la quarta sconfitta su sette partite (quindi non descrivero il mio stato d'animo in questo momento), e perdere il derby contro il Tottenham fa certamente male.. non come contro il Manchester United dopo l'8 a 2 di un mese fa, ma certamente riporterà con i piedi per terra tutti quei tifosi che dopo le tre vittorie consecutive tra Premier e Champions League della scorsa settimana avevano cominciato a sognare vittorie di coppe e campionati.. Questa squadra come ripeto spesso ai miei amici, se arriverà 4° in campionato avrà fatto grandi cose.. se ci sarà da soffrire ok, (noi saremo la al suo fianco come sempre a sostenerla), no problem! ripeterà qualsiasi tifoso che si rispetti.. L'importante è non sentire proclami di "superiorità" (o scuse surreali) da parte del nostro manager.. allora in quel caso uno potrebbe anche cominciare ad incazzarsi..

venerdì 30 settembre 2011

Almunia va al West Ham

In attesa del derby di domenica contro il Tottenham una news ci rallegra il pre-partita, il prestito di Almunia al West Ham United per un mese, la speranza è che gli Hammes lo tengano almeno fino al termine della stagione (io spererei anche oltre..), finalmente il portiere spagnolo ha trovato estimatori nell'est di Londra.

mercoledì 28 settembre 2011

CL ARSENAL-OLYMPIAKOS PIREO= 2-1

Chamberlain autore del primo gol della partita e con la maglia dei Gunners (foto Getty)
Le reti di Oxlade-Chamberlain all'8' e il raddoppio di André Santos mettono le ali all'Arsenal, ma gli ospiti hanno il merito di riaprire la gara poco prima della mezz'ora con David Fuster. I campioni di Grecia giocano un'ottima partita e nella ripresa sfiorano il pareggio, negato soltanto dal legno. In una serata insolitamente calda per la stagione, le due squadre si presentano in campo con qualcosa da farsi perdonare: l'Arsenal è reduce dall'1-1 con il Borussia Dortmund e l'Olympiacos dalla sconfitta per 1-0 contro l'Olympique de Marseille. La posta in palio non impedisce comunque a Arsène Wenger di tenere in panchina Robin van Persie e di schierare al suo posto Oxlade-Chamberlain, 18 anni il mese scorso, all'esordio nel torneo. La mossa si rivela subito azzeccata: Alex Song serve lungo Oxlade-Chamberlain, che si libera di due avversari e insacca di sinistro alle spalle di Franco Costanzo. La reazione degli ospiti è immediata: l'Arsenal si salva grazie al salvataggio sulla linea di Mikel Arteta su conclusione in mischia di Rafik Djebbour. Ma proprio quando l'azione ospite si andava facendo più pressante, l'Arsenal raddoppia: Santos viene lanciato in profondità e dopo aver cercato di servire Marouane Chamakh si ritrova il pallone tra i piedi e insacca da posizione defilata al 20'. Il risultato non riflette i valori in campo e, infatti, gli ellenici accorciano. Ariel Ibagaza raccoglie il pallone dopo un corner ben manovrato e crossa al centro per Fuster che, indisturbato, non dà scampo a Wojciech Szczęsny con un colpo di testa dall'altezza del dischetto. Tornato in partita, l'Olympiacos si presenta ancora più aggressivo nella ripresa. Ibagaza è un ottimo anello di congiunzione tra il centrocampo e le punte Djebbour e Kevin Mirallas. Dall'altra parte, l'Arsenal fatica a creare occasioni limpide, anche per la marcatura attenta dell'ex Aston Villa FC Olof Mellberg su Chamakh.Un altro difensore, Vassilis Torossidis, per poco non pareggia a metà ripresa, ma la sua conclusione a giro di sinistro si stampa sulla traversa. Andrey Arshavin ha un paio di occasioni per il 3-1 in contropiede, ma non le sfrutta e i londinesi si devono accontentare della vittoria di misura. da http://www.uefa.com/
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Gol: Oxlade-Chamberlain (8), Andre Santos (20), Fuster (27),
Arsenal:  W Szczesny, P Mertesacker, B Sagna, A Santos, A Arshavin (K Gibbs, 83), A Song, E Frimpong, A Oxlade-Chamberlain (A Ramsey, 67), T Rosicky , M Arteta , M Chamakh (R van Persie, 71)
Olympiakos Pireo: F Costanzo, V Torosidis, O Mellberg, J Holebas , I Marcano, D Fuster (M Pantelic, 80), L Fejsa, P Orbaiz (D Abdoun, 75), A Ibagaza, R Djebbour , K Mirallas (F Modesto, 75)
Referee: Carlos Velasco Carballo
Attendance: 59.676
Table: 6 Mairselle, 4 Arsenal, 1 Borussia Dortmund, 0 Olympiakos