giovedì 23 febbraio 2012

Wenger accusa, noi troppo criticati

(ANSA) Rischia di chiudere la stagione senza trofei, (io direi che l'ha già conclusa.. senza un trofeo) come d'altronde capita con immancabile puntualita' dal 2005, ma Arsene Wenger invita i critici ad analizzare con maggiore obiettivita' l'annata dell'Arsenal. Dopo aver compromesso il passaggio ai quarti in Champions League con l'umiliazione di San Siro, ed essere stati estromessi dalle due coppe nazionali, ai gunners non resta che il quarto posto in campionato per dare un senso alla stagione. Che Wenger insiste nel giudicare ''non fallimentare''.
''Dipende sempre dal punto di partenza dell'analisi - le parole di Wenger -. In questo momento sono costretto a subire lezioni da gente che non ha allenato un solo giorno in vita. Continuiamo ad essere criticati ma penso che sia un po' ingiusto ed eccessivo. Da 15 anni l'Arsenal e' tra i quattro migliori club d'Inghilterra, un risultato che da' la misura della nostra costanza di rendimento. Non stiamo attraversando un buon momento ma non possiamo scordarci tutto quello di buono che abbiamo fatto fin qui''.

lunedì 20 febbraio 2012

Wenger: “Critiche eccessive ed ingenerose”

Arsene Wenger ha parlato ai microfoni dei media per rispondere alle ondate di critiche arrivate in questi giorni dopo le sconfitte in Champions League ed FA Cup, rispettivamente contro Milan e Sunderland. L’Arsenal adesso vede compromessa la possibilità di passare ai quarti della massima competizione europea, mentre nel trofeo nazionale inglese l’eliminazione è arrivata sabato allo Stadium of Light. Queste però le parole di Wenger, il quale ritiene le critiche nei confronti di lui e della sua squadra eccessive: “Non so se siamo in crisi, dipende dalla definizione che diamo a questa parola. Al momento mi stanno dando lezioni molte persone che non hanno mai allenato un club in vita loro e non hanno esperienza alcuna in campo internazionale. Ogni volta che perdiamo dicono che siamo in crisi. Il nostro compito è vincere e giocare bene. Le critiche sono utili se costruttive, al momento le vedo un po’ penalizzanti verso la squadra. Da 15 anni giochiamo ai massimi livelli, finendo regolarmente nelle prime quattro del campionato. Questo dimostra una certa continuità. In Inghilterra le competizioni sono tutte molto difficili, non voglio parlarne in maniera approfondita del fatto che non alziamo un trofeo da anni. Ne possiamo parlare per ore. Ora mettiamoci alle spalle questi risultati e guardiamo alla prossima partita per vincerla. Abbiamo vinto la nostra ultima gara fuori casa in Premier League, dunque puntiamo ora a vincere la prossima in casa”. “Dobbiamo accettare le critiche che arriveranno e restare uniti. L’unica nostra risposta deve essere tramite il lavoro e dobbiamo lottare per la prossima partita. È molto difficile per noi dire ora cosa faremo da qui a fine stagione, pensiamo a terminare del campionato e contiamo ancora in una piccola speranza in Champions League. Penso comunque che la prestazione sia stata di squadra ed abbiamo dato tutto ciò che era rimasto nelle nostre gambe in termini di energie. Abbiamo avuto tre gare fuori casa in una settimana, è stato anche un calendario difficile. Ritengo che siamo stati anche un pochino sfortunati, per me era un rigore al cento per cento quello non concesso dal Sig. Webb ed il loro primo tiro in porta è stato un gol”.
da http://www.calcionews24.com/

domenica 19 febbraio 2012

Arsenal, sette anni senza trofei e un cuscino da 57 milioni di sterline

La Premier League é fuori portata già da qualche anno: con il duo di Manchester a contendersi il campionato e il Tottenham appena dietro, per l'Arsenal è già dura la lotta con Chelsea, Liverpool e Newcastle per il quarto posto. Fuori dalla Carling Cup e (quasi, con uno 0-4 da ribaltare) dalla Champions League, ieri per i Gunners è arrivata anche l'eliminazione dalla FA Cup per mano del Sunderland. Ciò significa, statistiche alla mano, che gli uomini di Arsène Wenger non portano a casa un trofeo da ben sette anni: l'ultima aggiunta in bacheca fu (si noti il passato remoto) proprio una FA Cup nel 2005. Quello che crea perplessità fra tifosi e ex-giocatori, però, oltre al digiuno da successi, è il fatto che l'Arsenal è seduto su un cuscino imbottito con 57 milioni di sterline, come sottolinea il Daily Mirror nell'edizione odierna: quelle ricavate dalle cessioni di Cesc Fabregas (£35m, Barcellona) e Samir Nasri (£22m, Manchester City). Gli acquisti di Arteta, Mertesacker, Oxlade-Chamberlain e Andre Santos sono stati portati a termine con fondi messi precedentemente a disposizione di Wenger. Ai 57 milioni (ribadiamo, di sterline, quindi oltre 68 milioni di euro) potrebbero addirittura aggiungersi i 15 che il PSG verserebbe per assicurarsi Alex Song, anche se il camerunense ha ancora tre anni di contratto e Wenger vorrebbe trattenerlo.