sabato 25 febbraio 2012

Arshavin allo Zenit San Pietroburgo

Andrei Arshavin passa in prestito allo Zenit San Pietroburgo. Il giocatore russo dell’Arsenal ha accettato la proposta della squadra di Spalletti al contrario di Milos Krasic che invece aveva rifiutato e per questo rimarrà alla Juventus. Alla fine, l’unico colpo del mercato invernale russo lo mette a segno lo Zenit. La squadra di Luciano Spalletti si è aggiudicata in prestito l’attaccante dell’Arsenal Andrei Arshavin. In sostanza, un ritorno alle origini per il talentuoso 30enne dei Gunners che a San Pietroburgo ha speso tutta la sua carriera prima di approdare in Premier League nel 2009 per circa 13 milioni di euro. In questa stagione però non ha mai trovato lo stato di forma ottimale e le sue prestazioni sono state deludenti.
da http://it.eurosport.yahoo.com/
A fine febbraio Wenger ha deciso che non ci sono più margini di ripresa almeno a Londra da parte di Arshavin e decide (tardivamente) di mandarlo in prestito allo Zenit, squadra da dove proveniva. Con l'Arsenal da gennaio 2009 ad oggi il russo ha giocato 133 partite segnando 30 gol. Troppo tempo da parte del manager per capire che difficilmente con l'Arsenal si sarebbe ripreso, e alla fine chi ci rimette? i gunners si ritroveranno a giocare senza Arshavin e senza rinforzarsi adeguatamente a gennaio per il prosequio della stagione, grazie ancora alla inaudita prosopopea di Wenger.

giovedì 23 febbraio 2012

Wenger accusa, noi troppo criticati

(ANSA) Rischia di chiudere la stagione senza trofei, (io direi che l'ha già conclusa.. senza un trofeo) come d'altronde capita con immancabile puntualita' dal 2005, ma Arsene Wenger invita i critici ad analizzare con maggiore obiettivita' l'annata dell'Arsenal. Dopo aver compromesso il passaggio ai quarti in Champions League con l'umiliazione di San Siro, ed essere stati estromessi dalle due coppe nazionali, ai gunners non resta che il quarto posto in campionato per dare un senso alla stagione. Che Wenger insiste nel giudicare ''non fallimentare''.
''Dipende sempre dal punto di partenza dell'analisi - le parole di Wenger -. In questo momento sono costretto a subire lezioni da gente che non ha allenato un solo giorno in vita. Continuiamo ad essere criticati ma penso che sia un po' ingiusto ed eccessivo. Da 15 anni l'Arsenal e' tra i quattro migliori club d'Inghilterra, un risultato che da' la misura della nostra costanza di rendimento. Non stiamo attraversando un buon momento ma non possiamo scordarci tutto quello di buono che abbiamo fatto fin qui''.

lunedì 20 febbraio 2012

Wenger: “Critiche eccessive ed ingenerose”

Arsene Wenger ha parlato ai microfoni dei media per rispondere alle ondate di critiche arrivate in questi giorni dopo le sconfitte in Champions League ed FA Cup, rispettivamente contro Milan e Sunderland. L’Arsenal adesso vede compromessa la possibilità di passare ai quarti della massima competizione europea, mentre nel trofeo nazionale inglese l’eliminazione è arrivata sabato allo Stadium of Light. Queste però le parole di Wenger, il quale ritiene le critiche nei confronti di lui e della sua squadra eccessive: “Non so se siamo in crisi, dipende dalla definizione che diamo a questa parola. Al momento mi stanno dando lezioni molte persone che non hanno mai allenato un club in vita loro e non hanno esperienza alcuna in campo internazionale. Ogni volta che perdiamo dicono che siamo in crisi. Il nostro compito è vincere e giocare bene. Le critiche sono utili se costruttive, al momento le vedo un po’ penalizzanti verso la squadra. Da 15 anni giochiamo ai massimi livelli, finendo regolarmente nelle prime quattro del campionato. Questo dimostra una certa continuità. In Inghilterra le competizioni sono tutte molto difficili, non voglio parlarne in maniera approfondita del fatto che non alziamo un trofeo da anni. Ne possiamo parlare per ore. Ora mettiamoci alle spalle questi risultati e guardiamo alla prossima partita per vincerla. Abbiamo vinto la nostra ultima gara fuori casa in Premier League, dunque puntiamo ora a vincere la prossima in casa”. “Dobbiamo accettare le critiche che arriveranno e restare uniti. L’unica nostra risposta deve essere tramite il lavoro e dobbiamo lottare per la prossima partita. È molto difficile per noi dire ora cosa faremo da qui a fine stagione, pensiamo a terminare del campionato e contiamo ancora in una piccola speranza in Champions League. Penso comunque che la prestazione sia stata di squadra ed abbiamo dato tutto ciò che era rimasto nelle nostre gambe in termini di energie. Abbiamo avuto tre gare fuori casa in una settimana, è stato anche un calendario difficile. Ritengo che siamo stati anche un pochino sfortunati, per me era un rigore al cento per cento quello non concesso dal Sig. Webb ed il loro primo tiro in porta è stato un gol”.
da http://www.calcionews24.com/