martedì 30 ottobre 2012

LC READING-ARSENAL= 5-7 e.t.

L’Arsenal edizione 2012-13 sembra traballare in Premier, e vivacchiare in Champions. La Coppa di Lega potrebbe allora essere la scorciatoia giusta per rinverdire un palmares che è rimasto invariato dal lontano 2005. Ma la maniera in cui i Gunners superano il Reading per 7-5, e approdano ai quarti di finale della competizione è semplicemente folle. Perché dopo venti minuti i Gunners sono già sotto di tre gol, e praticamente fuori. Certo, è un baby Arsenal quello che prende acqua al Madejski Stadium. E, altrettanto indubbio, i padroni di casa giocano col coltello tra i denti per cancellare l’ignominia di un record che recita 9 match, 9 sconfitte nei precedenti contro i biancorossi. A quel punto il tabellino dei marcatori cita i nomi di Roberts che si avventa su un cross teso di Robson Kanu (12’); Koscielny che devia nella porta sbagliata un centro basso di Gunter (18’); e Leigertwood che costringe alla papera il giovane “goalie” Martinez con una conclusione dal limite (20’). Quando Hunt ridicolizza Jenkinson per incornare il punto del poker, alcuni tifosi dei Gunners preferiscono riprendere la via di casa. E si perdono, allo scadere dei primi 45’, il contropiede bruciante con tanto di pallonetto delizioso di Walcott, che fissa sul 4-1 il parziale. Ma non è ancora finita, tutt’altro. Perché nella ripresa entra il ciclone Giroud, buca il portiere avversario con un’eccellente girata di testa, e lo costringe a due deviazioni da sballo. Quando addirittura Koscielny indovina la porta giusta, un alito di speranza ravviva il finale dei Gunners. E Arsene Wenger fa bene a crederci fino alla fine: nel quinto minuto di recupero Walcott trova la rete dell’incredibile quattro pari. E scatena le proteste del Reading in quanto erano stati segnalati soltanto quattro minuti addizionali. Nei supplementari un punto per parte, Chamakh e Pogrebnyak, sembra consegnare ai calci di rigore il verdetto finale. Ma al 120’ un guizzo di Walcott, seguito 2 minuti più tardi dalla rete in contropiede di Chamakh, mette la parola fine a una partita tanto pazza quanto avvincente. da http://www.gazzetta.it
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Goals: Roberts 12, Koscielny 18 og, Leigertwood 20, Hunt 37, Walcott 45, 90, 103, Giroud 64, Koscielny 89, Chamakh 103, Pogrebnyak 116, Chamakh 120.
Reading: Federici, Gunter, Gorkss, Morrison, Shorey, Tabb, McCleary (McAnuff 73), Leigertwood, Robson-Kanu,
Roberts (Church 90),Hunt (Pogrebnyak 73).
Arsenal: Martinez, Jenkinson, Koscielny, Djourou, Miquel (Meade 105), Arshavin, Frimpong (Giroud 62), Coquelin,
Walcott, Chamakh, Gnabry (Eisfeld 62).
Att: 23,980
Ref: Kevin Friend (Leicestershire).

sabato 27 ottobre 2012

PL ARSENAL-QPR= 1-0

L’Arsenal ritrova la vittoria all’Emirates dopo oltre un mese grazie a Mikel Arteta. Il centrocampista spagnolo decide nel finale il match, regalando una gioia casalinga che alla sua squadra mancava da metà settembre (6-1 al Southampton). Non convincente il gioco della squadra di Wenger, stoppata comunque più volte da una strepitosa prestazione di Julio Cesar. Il portiere brasiliano ex Inter si è rivelato superlativo in almeno cinque occasioni ed stato battuto solamente da un gol in mischia, dopo che il suo compagno di squadra Mbia, per un folle fallo di reazione a gioco fermo, aveva lasciato i suoi in 10 negli ultimi 10 minuti. Parte bene l’Arsenal, rivitalizzato dai recuperi del talentuoso e sfortunatissimo Wilshere a centrocampo e del laterale Sagna, di nuovo in campo da titolare dopo il lungo stop. La brillantezza dei primi 20 minuti, nei quali funzionano a meraviglia le sovrapposizioni degli esterni e i tagli nel mezzo di Cazorla e Ramsey, però, rimangono un’illusione, perché col passare dei minuti il Qpr prende campo e coraggio. La squadra di Hughes, ultima in classifica, affronta il derby londinese con grande organizzazione, giocando coperto nel suo 4-5-1 e puntando sulla velocità di Wright Phillips e Hoilett per intraprendere eventuali ripartenze. L’Arsenal dietro non soffre e le poche volte che riesce a rendersi pericoloso, soprattutto con tiri da fuori, trova un attento Julio Cesar, preciso nello stoppare qualsiasi pallone passi dalle sue parti. L’ex interista è bravo su Wilshere e Andre Santos e fortunato sull’incornata di Ramsey, che lo supera, ma sbatte sulla traversa. La più grande occasione della prima frazione non è sufficiente a sbloccare il match. Il primo tempo si chiude così sullo 0-0, con uno sterile possesso palla dei Gunners, mai tramutato in pericolo per la scrupolosa, e produttiva, gestione difensiva del QPR. La ripresa non regala emozioni fino agli ultimi 10 minuti. Nonostante la spinta dell’Arsenal e il confermato predominio territoriale, il QPR riesce a reggere senza soffrire. Wenger, per provare a vincere la partita, le tenta tutte, mandando in campo anche Walcott, Gervinho e Arshavin, ma non trovando alcuna risposta positiva dai suoi giocatori. Anzichè tentare di crearsi spazi allargando il gioco, per 80 minuti i Gunners continuano con gli scambi centrali, interrotti costantemente dall’ottima difesa di Hughes. L’intasamento nella corsia centrale del campo contribuisce nel creare ancor maggior confusione, alle già disordinate idee dei padroni di casa. Serve una vera follia di Mbia per regalare all’Arsenal una vittoria che sembrava ormai sfumare. Il difensore camerunese scalcia a gioco fermo Vermaelen, meritandosi il cartellino rosso e lasciando la sua formazione in 10 proprio nel concitato finale. Gli uomini di Wenger sono bravi ad approfittarne e dopo l’ennesima mischia in area, sventata alla grande da Julio Cesar, è Arteta il più lesto di tutti a spingere la palla in rete. Nel finale anche Vito Mannone è determinante nel sigillare il risultato, compiendo due prodezze su Granero e Mackie. Per l’Arsenal sono tre punti che danno ossigeno ad una classifica ancora deficitaria (Chelsea e United sono ancora molto avanti). Per il QPR è crisi nera: 3 pareggi e 6 sconfitte nelle prime nove giornate. Ma giocando sempre per evitare di subire gol, invece che per cercare di farlo, difficilmente arriverà la prima vittoria.
da http://it.eurosport.yahoo.com
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ARSENAL: Mannone, Sagna, Mertesacker, Vermaelen, Andre Santos, Arteta, Wilshere (Walcott 67), Cazorla, Ramsey, Podolski (Gervinho 71), Giroud, Gervinho (Arshavin 81).
Goals: Arteta 84.
QPR: Julio Cesar, Bosingwa, Mbia, Nelsen, Traore (Onuoha 73), Wright-Phillips (Mackie 79), Diakite, Granero, Hoilett, Taarabt, Zamora (Cisse 72).
Attendance: 60,103
Referee: Anthony Taylor (Cheshire).
Table. 22 Chelsea, 18 Man City, Man Utd 15 Arsenal, Everton, 14 Tottenham, WBA, West Ham, Fulham..

venerdì 26 ottobre 2012

Kroenke: "Vincere obiettivo per il futuro"

Nonostante la non eccelsa partenza sia in campionato che in Champions League, Stan Kroenke, azionista di maggioranza dell'Arsenal, è fiducioso in vista degli impegni futuri della squadra londinese: "Nutro forti ambizioni per questo club e credo che segneremo tanti gol. La ragione che mi ha spinto add entrare nello sport è la voglia di vincere, il resto è noia. Posso assicurare che non sono il solo a pensarla così all'interno della società. La squadra è in grado di mantenertsi ad alto livello e so che riuscirà ad andare avanti nel migliore dei modi. Sogniamo un bel futuro, che ci regali qualche trofeo", le dichiarazioni riportate da Sky Sportsda http://www.calcionews24.com