sabato 27 ottobre 2012

PL ARSENAL-QPR= 1-0

L’Arsenal ritrova la vittoria all’Emirates dopo oltre un mese grazie a Mikel Arteta. Il centrocampista spagnolo decide nel finale il match, regalando una gioia casalinga che alla sua squadra mancava da metà settembre (6-1 al Southampton). Non convincente il gioco della squadra di Wenger, stoppata comunque più volte da una strepitosa prestazione di Julio Cesar. Il portiere brasiliano ex Inter si è rivelato superlativo in almeno cinque occasioni ed stato battuto solamente da un gol in mischia, dopo che il suo compagno di squadra Mbia, per un folle fallo di reazione a gioco fermo, aveva lasciato i suoi in 10 negli ultimi 10 minuti. Parte bene l’Arsenal, rivitalizzato dai recuperi del talentuoso e sfortunatissimo Wilshere a centrocampo e del laterale Sagna, di nuovo in campo da titolare dopo il lungo stop. La brillantezza dei primi 20 minuti, nei quali funzionano a meraviglia le sovrapposizioni degli esterni e i tagli nel mezzo di Cazorla e Ramsey, però, rimangono un’illusione, perché col passare dei minuti il Qpr prende campo e coraggio. La squadra di Hughes, ultima in classifica, affronta il derby londinese con grande organizzazione, giocando coperto nel suo 4-5-1 e puntando sulla velocità di Wright Phillips e Hoilett per intraprendere eventuali ripartenze. L’Arsenal dietro non soffre e le poche volte che riesce a rendersi pericoloso, soprattutto con tiri da fuori, trova un attento Julio Cesar, preciso nello stoppare qualsiasi pallone passi dalle sue parti. L’ex interista è bravo su Wilshere e Andre Santos e fortunato sull’incornata di Ramsey, che lo supera, ma sbatte sulla traversa. La più grande occasione della prima frazione non è sufficiente a sbloccare il match. Il primo tempo si chiude così sullo 0-0, con uno sterile possesso palla dei Gunners, mai tramutato in pericolo per la scrupolosa, e produttiva, gestione difensiva del QPR. La ripresa non regala emozioni fino agli ultimi 10 minuti. Nonostante la spinta dell’Arsenal e il confermato predominio territoriale, il QPR riesce a reggere senza soffrire. Wenger, per provare a vincere la partita, le tenta tutte, mandando in campo anche Walcott, Gervinho e Arshavin, ma non trovando alcuna risposta positiva dai suoi giocatori. Anzichè tentare di crearsi spazi allargando il gioco, per 80 minuti i Gunners continuano con gli scambi centrali, interrotti costantemente dall’ottima difesa di Hughes. L’intasamento nella corsia centrale del campo contribuisce nel creare ancor maggior confusione, alle già disordinate idee dei padroni di casa. Serve una vera follia di Mbia per regalare all’Arsenal una vittoria che sembrava ormai sfumare. Il difensore camerunese scalcia a gioco fermo Vermaelen, meritandosi il cartellino rosso e lasciando la sua formazione in 10 proprio nel concitato finale. Gli uomini di Wenger sono bravi ad approfittarne e dopo l’ennesima mischia in area, sventata alla grande da Julio Cesar, è Arteta il più lesto di tutti a spingere la palla in rete. Nel finale anche Vito Mannone è determinante nel sigillare il risultato, compiendo due prodezze su Granero e Mackie. Per l’Arsenal sono tre punti che danno ossigeno ad una classifica ancora deficitaria (Chelsea e United sono ancora molto avanti). Per il QPR è crisi nera: 3 pareggi e 6 sconfitte nelle prime nove giornate. Ma giocando sempre per evitare di subire gol, invece che per cercare di farlo, difficilmente arriverà la prima vittoria.
da http://it.eurosport.yahoo.com
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ARSENAL: Mannone, Sagna, Mertesacker, Vermaelen, Andre Santos, Arteta, Wilshere (Walcott 67), Cazorla, Ramsey, Podolski (Gervinho 71), Giroud, Gervinho (Arshavin 81).
Goals: Arteta 84.
QPR: Julio Cesar, Bosingwa, Mbia, Nelsen, Traore (Onuoha 73), Wright-Phillips (Mackie 79), Diakite, Granero, Hoilett, Taarabt, Zamora (Cisse 72).
Attendance: 60,103
Referee: Anthony Taylor (Cheshire).
Table. 22 Chelsea, 18 Man City, Man Utd 15 Arsenal, Everton, 14 Tottenham, WBA, West Ham, Fulham..

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