sabato 6 aprile 2013

PL WEST BROMWICH-ARSENAL= 1-2

Diciamoci la verità: l’occasione era di quelle ghiotte, e l’Arsenal di Wenger si è dimostrato una buona forchetta. Dopo un mese “da roditori”, sempre attenti a rosicchiare punti alla zona Champions, i Gunners si godono i frutti di un lavoro costante e grazie alla vittoria del The Hawthrons sul WBA di Steve Clarke conquistano per una sera l’accesso al quarto posto (a discapito del Chelsea) che vale i preliminari di Champions League. A decidere è la giornata di grazia di un Rosicky ovunque, capace prima di salvare l’Arsenal dallo svantaggio che complicherebbe tutto e poi di piazzare la doppietta chirurgica che vale il +1 in classifica (con una partita in più) sul Chelsea e il -1 dai cugini del Tottenham che, senza Gareth Bale, potrebbero risentirne non poco nella battaglia Champions che si trascinerà fino a fine campionato. La partita dell’Arsenal è però tutto tranne che scoppiettane. I Gunners di Wenger che incantavano l’Inghilterra, sembrano un ricordo del paleolitico se paragonato all’undici che si presenta nella stranamente soleggiata Birmingham. Sotto ritmo e più attenti a difendersi che attaccare, i Gunners in avvio rischiano molto. Al 12’ infatti Yacob sale di testa da corner, la zuccata lascia immobile Fabianski ma, sulla linea, è appostato Rosicky che compie il primo intervento decisivo della sua giornata. Gli dei del football sono dalla parte dei Gunners e 8 minuti più tardi, al primo affondo, l’Arsenal riesce a passare. Gervinho lanciato sulla destra cerca l’azione personale e lascia partire un destro a giro destinato alle mani di Foster: dalle retrovie però sbuca l’inserimento di Rosicky che ci mette ancora la testa e, questa volta, buca il portiere mandando avanti i suoi. Massimo risultato, minimo sforzo. Con questa filosofia l’Arsenal gestisce il resto del primo tempo, garantendosi fino all’intervallo 3 punti d’oro e andando a coprire le spinte – comunque poche – di un WBA che senza Lukaku pecca incredibilmente di pericolosità in zona rete. “L’impresa” di Rosicky è però completata a inizio ripresa, quando dopo 4 minuti regala ai Gunners quello che sarà il gol vittoria. Ramsey lavora bene sulla destra, il ceco trova il secondo inserimento di giornata e buca la difesa dei Baggies: la prima conclusione è violenta ma centrale e Foster respinge, sulla seconda però l’ex Man Utd non può nulla e l’Arsenal vola sul 2-0. Clarke capisce a quel punto che è ora dell’artiglieria pesante e dalla panchina fa alzare sia Lukaku che Rosenberg. E la partita, in un modo o nell’altro, cambia. Il WBA si sveglia infatti dal suo torpore e la difesa dell’Arsenal ci mette del suo. Mertesacker stende in pieno Brunt bravo a controllare un pallone lungo: è rosso per ultimo uomo e calcio di rigore sacrosanto. Dal dischetto Morrison trasforma (non senza brividi) e i Baggies si concedono così 20 minuti di puro assedio. L’Arsenal, in 10, si chiude a riccio e rischia grossissimo quando a 2 dalla fine, Lukaku, non trova lo specchio della porta da posizione favorevolissima. E’ però l’ultimo brivido. Nei 6 minuti di recupero concessi da Webb non succede più nulla e Wenger può così tornare a esultare. La rimonta è per 24 ore completata. A Tottenham e Chelsea il compito di rispondere.
West Brom: Foster, Jones, McAuley, Olsson, Ridgewell, Yacob, Brunt, Dorrans (Lukaku 62), Morrison, Thomas (Rosenberg 62), Long.
Subs Not Used: Myhill, Popov, Tamas, Fortune, Isaiah Brown.
Booked: Jones, Ridgewell.
Goals: Morrison (pen) 71.
Arsenal: Fabianski, Sagna, Mertesacker, Koscielny, Monreal, Rosicky (Gibbs 81), Ramsey, Gervinho (Vermaelen 73), Cazorla (Coquelin 89), Arteta, Giroud.
Subs Not Used: Mannone, Podolski, Oxlade-Chamberlain, Jenkinson.
Sent Off: Mertesacker (70).
Booked: Ramsey, Rosicky, Koscielny, Arteta.
Goals: Rosicky 20, 50.
Att: 26,144
Ref: Howard Webb (S Yorkshire).

Table. 77 Man United, 62 Man City, 58 Tottenham e Chelsea, 56 Arsenal, 52 Everton, 49 Liverpool, 44 WBA..

giovedì 4 aprile 2013

La nuova vita del primo stadio dell'Arsenal Un residence di lusso sostituisce il campo.

Un parcheggio sotto un vecchio stadio? A Londra ci si è riusciti in tre anni. A Roma il tentativo è fallito tra intrecci burocratici e dispute legali. Nel quartiere Testaccio, dove giocò la gloriosa Roma degli anni Trenta, il progetto prevedeva 265 posti auto coperti da un campo da calcio e due da calcetto per la piccola società sportiva As Testaccio. Anche a Londra hanno costruito un parcheggio sotto un vecchio e glorioso campo di calcio. Ma la differenza non la fanno solo i tempi di realizzazione. Qui il parcheggio è solo una parte di un progetto di recupero molto più ampio. Nel 2006 l'Arsenal, la gloriosa squadra di calcio londinese, ha abbandonato il campo dove giocava dal 1913 per trasferirsi a poche centinaia di metri. La nuova casa si chiama Emirates Stadium. Una struttura moderna e multifunzionale da sessantamila posti. E così l'Highbury Stadium si è trasformato in Highbury Square.Quello che era uno stadio da 38000 posti ora è un complesso residenziale da 650 appartamenti e attici di lusso, tra i quali 70 a prezzo calmierato. C'è il portiere 24 ore su 24, il centro fitness e - appunto - il parcheggio sotterraneo. Tutto è stato realizzato seguendo un principio: modificare il meno possibile la struttura originaria. Al posto delle gradinate - che sono state parzialmente demolite e ricostruite - ora ci sono gli appartamenti. Il campo di gioco, che per anni è stato il palco sul quale si sono esibiti Tony Adams, Dennis Bergkamp, Thierry Henry e Patrick Vieira è stato "porzionato" in tanti piccoli giardini condominiali. Il rettangolo verde è rimasto al centro del progetto, perché tutti gli appartamenti hanno almeno una vetrata che guarda i giardini. Ad Highbury molto è stato fatto per conservare la memoria. Le facciate delle storiche tribune East Stand e del West Stand - in art déco - sono state conservate così com'erano. Gli stanzini delle biglietterie sono stati tirati a lucido e restituiti com'erano. È rimasto intatto anche il tunnel di ingresso al campo. Tempo di realizzazione: poco più di tre anni. I Gunners hanno giocato l'ultima partita ad Highbury nel maggio 2006 (Arsenal-Wigan 4-2, con tripletta dell'attaccante francese Henry); il 24 settembre 2009 Highbury Square è stata ufficialmente completata. Il progetto potrebbe non piacere ai puristi. In fondo, un glorioso stadio di calcio è stato trasformato in uno spazio privato, destinato ai pochi e facoltosi inquilini del complesso. In questo modo, però, è sopravvissuto un pezzo di storia della città - noto anche a chi non segue il campionato inglese grazie aFebbre a 90°, il libro nel quale Nick Hornby ha raccontato la sua vita da tifoso dei Gunners - conservando una struttura molto simile all'originale e rispettando la memoria di ciò che è stato per quasi un secolo. Perché - anche se il museo del club si trova al nuovo Emirates - Highbury rimane un patrimonio della storia del calcio: in questo stadio non ha dato spettacolo solo l'Arsenal di Arséne Wenger, ma anche quello di Herbert Chapman, coach dal 1925 al 1934 e inventore del "Sistema", il modulo tattico con tre difensori in linea, due mediani, due mezzeali e tre punte. Il papà del modernissimo 3-4-3. Mentre a Londra l'Arsenal di Chapman vinceva due campionati e una coppa d'Inghilterra con uno schieramento che avrebbe fatto scuola in tutta Europa, la mitica Roma di campo Testaccio spaventava gli squadroni del nord. E proprio un testaccino doc, il romanissimo Attilio Ferraris IV, fu uno degli "eroi di Highbury". La celebre partita di calcio tra i maestri inglesi - che il calcio lo hanno inventato - e gli azzurri campioni del mondo di Vittorio Pozzo, che in dieci uomini e in svantaggio di tre gol sfiorarono l'impresa arrivando fino al 3-2. Meritandosi gli applausi del pubblico londinese.  Per battere gli inglesi nella loro tana bisognerà aspettare il 1973, quando l'Italia vinse a Wembley con un gol di Fabio Capello. Calciatore, e poi allenatore, che i tifosi romanisti conoscono molto bene.

domenica 31 marzo 2013

Lewandowski, Bender e Gotze nel mirino dei Gunners qualora non dovesse arrivare Jovetic

L'Arsenal è il club inglese che più si sta muovendo in vista del mercato estivo. Jovetic è l'obiettivo principale ma i Gunners sono interessati anche ad altri giovani promettenti del panorama europeo. In particolare, secondo il tabloid inglese Sunday People, la dirigenza del club londinese ha messo gli occhi su 3 gioielli del Borussia Dortmund: l'attaccante Robert Lewandowski (24), il centrocampista Sven Bender (23) e il fantasista Mario Götze (20). Wenger sarebbe pronto a sferrare un attacco clamoroso. Per convincere la squadra tedesca, l'Arsenal sarebbe pronto a mettere sul piatto la cifra record di 70 milioni di sterline, soldi che il Borussia potrebbe investire per rafforzare la rosa, già ampiamente competitiva. 
da http://www.sportmediaset.mediaset.it