Diciamoci la verità: l’occasione era di quelle ghiotte, e l’Arsenal di Wenger si è dimostrato una buona forchetta. Dopo un mese “da roditori”, sempre attenti a rosicchiare punti alla zona Champions, i Gunners si godono i frutti di un lavoro costante e grazie alla vittoria del The Hawthrons sul WBA di Steve Clarke conquistano per una sera l’accesso al quarto posto (a discapito del Chelsea) che vale i preliminari di Champions League. A decidere è la giornata di grazia di un Rosicky ovunque, capace prima di salvare l’Arsenal dallo svantaggio che complicherebbe tutto e poi di piazzare la doppietta chirurgica che vale il +1 in classifica (con una partita in più) sul Chelsea e il -1 dai cugini del Tottenham che, senza Gareth Bale, potrebbero risentirne non poco nella battaglia Champions che si trascinerà fino a fine campionato. La partita dell’Arsenal è però tutto tranne che scoppiettane. I Gunners di Wenger che incantavano l’Inghilterra, sembrano un ricordo del paleolitico se paragonato all’undici che si presenta nella stranamente soleggiata Birmingham. Sotto ritmo e più attenti a difendersi che attaccare, i Gunners in avvio rischiano molto. Al 12’ infatti Yacob sale di testa da corner, la zuccata lascia immobile Fabianski ma, sulla linea, è appostato Rosicky che compie il primo intervento decisivo della sua giornata. Gli dei del football sono dalla parte dei Gunners e 8 minuti più tardi, al primo affondo, l’Arsenal riesce a passare. Gervinho lanciato sulla destra cerca l’azione personale e lascia partire un destro a giro destinato alle mani di Foster: dalle retrovie però sbuca l’inserimento di Rosicky che ci mette ancora la testa e, questa volta, buca il portiere mandando avanti i suoi. Massimo risultato, minimo sforzo. Con questa filosofia l’Arsenal gestisce il resto del primo tempo, garantendosi fino all’intervallo 3 punti d’oro e andando a coprire le spinte – comunque poche – di un WBA che senza Lukaku pecca incredibilmente di pericolosità in zona rete. “L’impresa” di Rosicky è però completata a inizio ripresa, quando dopo 4 minuti regala ai Gunners quello che sarà il gol vittoria. Ramsey lavora bene sulla destra, il ceco trova il secondo inserimento di giornata e buca la difesa dei Baggies: la prima conclusione è violenta ma centrale e Foster respinge, sulla seconda però l’ex Man Utd non può nulla e l’Arsenal vola sul 2-0. Clarke capisce a quel punto che è ora dell’artiglieria pesante e dalla panchina fa alzare sia Lukaku che Rosenberg. E la partita, in un modo o nell’altro, cambia. Il WBA si sveglia infatti dal suo torpore e la difesa dell’Arsenal ci mette del suo. Mertesacker stende in pieno Brunt bravo a controllare un pallone lungo: è rosso per ultimo uomo e calcio di rigore sacrosanto. Dal dischetto Morrison trasforma (non senza brividi) e i Baggies si concedono così 20 minuti di puro assedio. L’Arsenal, in 10, si chiude a riccio e rischia grossissimo quando a 2 dalla fine, Lukaku, non trova lo specchio della porta da posizione favorevolissima. E’ però l’ultimo brivido. Nei 6 minuti di recupero concessi da Webb non succede più nulla e Wenger può così tornare a esultare. La rimonta è per 24 ore completata. A Tottenham e Chelsea il compito di rispondere.
West Brom: Foster, Jones, McAuley, Olsson, Ridgewell, Yacob, Brunt, Dorrans (Lukaku 62), Morrison, Thomas (Rosenberg 62), Long.
Subs Not Used: Myhill, Popov, Tamas, Fortune, Isaiah Brown.
Booked: Jones, Ridgewell.
Goals: Morrison (pen) 71.
Arsenal: Fabianski, Sagna, Mertesacker, Koscielny, Monreal, Rosicky (Gibbs 81), Ramsey, Gervinho (Vermaelen 73), Cazorla (Coquelin 89), Arteta, Giroud.
Subs Not Used: Mannone, Podolski, Oxlade-Chamberlain, Jenkinson.
Sent Off: Mertesacker (70).
Booked: Ramsey, Rosicky, Koscielny, Arteta.
Goals: Rosicky 20, 50.
Att: 26,144
Ref: Howard Webb (S Yorkshire).
Table. 77 Man United, 62 Man City, 58 Tottenham e Chelsea, 56 Arsenal, 52 Everton, 49 Liverpool, 44 WBA..