mercoledì 22 febbraio 2017

Il portiere che ha mangiato un panino durante Sutton-Arsenal ora è sotto indagine

Da lunedì sera sta circolando molto un breve video che mostra Wayne Shaw, 45enne secondo portiere della squadra di calcio inglese del Sutton, che mangia un panino durante la partita di FA Cup contro l’Arsenal. Il video è circolato inizialmente per la sua ridicolaggine, e perché fosse in qualche modo esemplare del “calcio di provincia” del Sutton a confronto con una delle squadre più famose del mondo, l’Arsenal: lo stesso Shaw aveva scherzato sulla cosa subito dopo la partita. Tuttavia si è poi scoperto che c’erano delle scommesse in corso sulla storia del panino mangiato durante la partita e Shaw, dopo che l’associazione del calcio inglese ha aperto un’indagine, si è dimesso dal Sutton.
L’FA Cup è una specie di Coppa Italia per il campionato di calcio inglese e ci partecipano squadre di tutte le categorie, dalla Premier League alle serie inferiori: questo porta spesso a partite tra squadre di primissimo piano come l’Arsenal e squadre di dilettanti come il Sutton, uno dei quartieri nel sud di Londra. Nonostante capiti a volte che squadrette di non professionisti vincano contro squadre molto più forti di loro, la partita tra Sutton e Arsenal, giocata nel piccolissimo stadio del Sutton, è andata come doveva andare: l’Arsenal ha dominato anche senza molti dei suoi giocatori più forti e ha vinto per 2-0. Quando il risultato era chiaro e il Sutton aveva già effettuato tutte le sostituzioni possibili, a otto minuti dalla fine della partita Wayne Shaw ha tirato fuori un panino e lo ha addentato mentre osservava la gara dalla panchina.
Dopo la partita, durante le rituali interviste, Shaw ha spiegato che i suoi compagni lo avevano avvertito che una società aveva fatto scommettere sulla possibilità che lui si sarebbe mangiato un panino durante la partita e che la quota era 1:8 (scommetti uno, vinci otto volte tanto): per farsi una risata coi suoi amici – ha detto – durante l’intervallo della partita si era fatto dare un panino e lo aveva poi mangiato. Il video è girato in tutto il mondo e Shaw – che ha 45 anni e pesa 120 chili – è diventato immediatamente molto popolare, venendo invitato anche a una famosa trasmissione televisiva.
Le regole della Football Association (FA), tuttavia, vietano a qualsiasi tesserato di partecipare direttamente o indirettamente in scommesse sulle partite o i tornei a cui partecipa e per questo motivo, dopo che lo stesso Shaw aveva ammesso di sapere delle scommesse in corso, la FA aveva deciso di aprire un’indagine sulla questione. Parallelamente la Gambling Commission, l’ente che controlla la regolarità del mercato delle scommesse nel Regno Unito, ha aperto un’indagine per verificare che l’agenzia che aveva fatto scommettere sul panino di Shaw non abbia violato le regole.
Dopo la notizia dell’indagine, Shaw ha deciso di dimettersi dal Sutton, comunicando la sua decisione in una telefonata al presidente della squadra che il Guardian ha descritto come “lacrimevole”.
P.s.: Ok, quello mangiato da Shaw non era tecnicamente un panino, ma quella cosa che nel Regno Unito chiamano pie – torta, letteralmente – e che è una specie di fagotto salato ripieno. Una cosa che in italiano non ha una traduzione letterale efficace, ma che nello spirito è un panino. da http://www.ilpost.it

lunedì 20 febbraio 2017

FAC SUTTON UNITED-ARSENAL= 0-2



Questa volta nessun miracolo. Ma a parte quello, sul campo del Sutton United, ne abbiamo viste di tutte: invasioni di campo di gente in mutande, l’Arsenal giocare 10 velocità sotto ritmo e tenere così in partita i dilettanti avversari, il secondo portiere Wayne Shaw – 45 anni e un evidente sovrappeso – farsi una pie in panchina e così via. Il risultato però alla fine ha comunque detto Arsenal, nonostante i Gunners non abbiano veramente fatto nulla – ma proprio nulla – per cancellare il 5-1 subito settimana scorsa a Monaco di Baviera. Ma evidentemente andava bene così a Wenger, che contro una formazioni di quinta serie non ha voluto forzare la mano, accontentandosi di un allenamento agonistico che di fronte a due uniche accelerazioni ha portato in dote due gol. Reti che garantiscono all’Arsenal il passaggio ai quarti, dove ad attenderli ci sarà – abbastanza clamorosamente – un’altra formazione di quinta serie: il Lincoln City del miracolo sul campo del Burnley. Una nuova passeggiata vero la semifinale di Wembley? Lo scopriremo tra un mese. Nel frattempo, a tutti gli altri, buon appetito…

Anziché partire forte onde evitare trappoloni, l’Arsenal sceglie l’approccio ai ritmi degli avversari e così, per un intero tempo, vediamo una partita. I Gunners infatti, fino al 27’, non producono un pericolo che sia uno… poi però alla prima mezza-accelerazione passano col cross di Perez che ‘velato’ da Walcott mette fuori gioco il portiere Worner. Un’atteggiamento che non cambia nemmeno dopo il gol di distacco e che anzi, sul finale di tempo, rischia di portare all’1-1 del Sutton: Ospina rinvia inspiegabilmente sui piedi di May che però in area calcia male. All’intervallo i Gunners vanno a riposo con il ‘minimissimo’ (superlativo che ci inventiamo per provare a darvi l’idea) sforzo.
Atteggiamento che non cambia nemmeno nella ripresa, ma esattamente come successo nel primo tempo all’Arsenal basta un nulla per mostrare le 5 categorie di differenza: azione corale, 4 tocchi di prima rapidi, e il cross al centro da sinistra è messo dentro da Walcott. Fine vera e propria dei giochi, anche perché il Sutton è sfortunato quando a 25 dalla fine coglie una traversa clamorosa con Deacon. Il gol avrebbe forse dato un po’ di pepe al finale, ma da lì in poi l’Arsenal non rischierà più se non per un colpo di testa nel finale di Collins. Insomma, trappola evitata. Alla prossima c’è il Lincoln. Questa volta da affrontare in casa. da http://it.eurosport.com
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Goals. 26'Perez, 55'Walcott,
Arsenal: Ospina 6, Gabriel 6, Mustafi 6, Holding 6, Monreal 6.5, Elneny 6 (Oxlade-Chamberlain 46, 6), Xhaka 6, Walcott 6,5, Reine-Adelaide 7 (Maitland-Niles 74, 6), Iwobi 6 (Sanchez 74, 6), Lucas Perez 7.  Subs not used: Martinez, Debuchy, Gibbs, Mertesaker
Manager: Arsene Wenger 6
SuttonWorner 6, Downer 6, Collins 7, Beckwith 6 (Spence 70, 6), Amankwaah 6, Gomis 6, Bailey 6, Eastmond 6, May 6 (Hudson-Odoi 71, 6), Biamou (Fitchett 82), Deacon 6.5Subs not used: John, Shaw, Tubbs, Monakana
Manager: Paul Doswell 6.5 
Referee: Michael Oliver 

venerdì 17 febbraio 2017

Wenger: "Via dall'Arsenal? Non so ma non smetto"

La pesante sconfitta contro il Bayern Monaco ha lasciato il segno in casa Arsenal. Ancora una volta la squadra inglese allenata da Arsene Wenger non è riuscita a rispondere presente nel momento importante della stagione e dopo il 5-1 dell’Allianz Arena vede allontanarsi ogni possibilità di qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Poco più di ventiquattro ore dopo il ko in Germania, il club inglese ha così deciso di convocare una conferenza stampa per provare a dare risposte ai tifosi. Wenger allena l’Arsenal dal 1996 e dopo i trionfi degli anni scorsi (con la squadra degli Invincibili guidata da Thierry Henry, soprattutto) ha attraversato annate complicate, fatte di pochi successi e tante critiche. A parlare è lo stesso allenatore francese.

Sulla gara di Monaco - "Fino all'intervallo le cose non andavano male, anzi; eravamo in una posizione ideale, dopo però è andato tutto male, sul 3-1 eravamo colpiti mentalmente dal risultato e siamo diventati ancora più vulnerabili. Quello che conta per noi è rimanere concentrati sulla prossima partita e lasciare che gli altri critichino. Noi dobbiamo pensare solo a quello che conta e cioè il prossimo impegno. Dobbiamo avere fiducia e credere nel nostro modo di giocare, dobbiamo restare uniti. Adesso ci sarà la partita contro il Sutton e per un po' di tempo non dovremo più pensare alla Champions League e al ritorno contro il Bayern. Dopo la partita non c'è stata nessuna rivolta come qualche media ha scritto - ha poi aggiunto l’allenatore - la squadra era ovviamente molto delusa e colpita e c'era una grande tristezza. Odio perdere, voglio il meglio per questo club e sento una grande responsabilità".
Sul futuro - Nelle ultime ore si sono rincorse numerose voci su una possibile fine del rapporto con l’Arsenal al termine della stagione, alcuni avevano addirittura pensato che l’allenatore potesse dimettersi dopo il ko dell’Allianz Arena. Ma non è questa l’intenzione di Wenger, che del futuro ha parlato così senza chiarire quale sarà il suo destino nei prossimi mesi: "Deciderò cosa fare tra marzo e aprile, ma non so precisamente quando. Parlerò con i dirigenti ma non voglio affrontare questo tema adesso, quello che conta è il club non il mio futuro e le decisioni che prenderò. L’anno prossimo allenerò ancora, qui o da un’altra parte. Quando non vinci c'è sempre qualcosa che non va e bisogna accettarlo. Nei 20 club che sono andati avanti in Champions solo tre hanno giocato tutte le stagioni in quella competizione: noi, il Bayern e il Real Madrid. Se non è tutto perfetto, non è per forza tutto sbagliato. E' importante per l'Arsenal prendere la giusta decisione per il futuro del club, io ho avuto numerose possibilità di andare da un'altra parte ma ho pensato sempre al bene dell'Arsenal per 20 anni. Il mio successore? E' importante che squadra e società rimangano nelle mani giuste". da http://sport.sky.it/