sabato 17 novembre 2012

Wenger: "Abbiamo trovato nostra dimensione"

Arsene Wenger, manager dell'Arsenal, ha commentato la vittoria per 5-2 colta sul Tottenham nel prestigioso derby del nord di Londra, match più sentito del campionato da parte di entrambe le tifoserie delle due squadre della capitale inglese: "Siamo entrati in campo con un determinato obiettivo e l'abbiamo raggiunto. Non è sempre facile vincere anche se ci si trova in superiorità numerica, ma è andata così e penso che anche in caso di mancata espulsione saremmo riusciti ad esprimerci come mostrato sul campo, creando tante occasioni e mettendo l'avversario nelle condizioni di attenderci nella propria area. Sono contento della prova dei miei ragazzi. Nel secondo tempo abbiamo mantenuto la stessa fiducia del primo e questo ci ha aiutato a fare risultato pieno. È nella nostra natura giocare all'attacco e salire di livello. Questa squadra ha qualcosa di speciale e tanta qualità. Abbiamo finalmente trivato la nostra dimensione per poterci esprimere al meglio", le parole riprese da Sky Sports.
da http://www.calcionews24.com

PL ARSENAL-TOTTENHAM= 5-2

Adebayor appena espulso dopo aver segnato il primo gol del match, da qui in poi l'Arsenal esce fuori e si aggiudica la partita con un escalation di gol fantastica.
Il nord di Londra si tinge di bianco e rosso. L’Arsenal batte 5-2 il Tottenham nel derby giocato in anticipo e sorpassa i rivali in classifica, riavvicinando i piani alti della Premier League. Eppure il primo quarto d’ora è tutto di marca Tottenham. Dopo il gol annullato a Gallas (fuorigioco), al 10’ è proprio l’odiatissimo ex Adebayor a far breccia nella disastrosa difesa dell’Arsenal, approfittando di una corta respinta di Szczesny sul diagonale di Defoe. L’1-0 non placa la fame del Tottenham e Lennon sfiora subito il raddoppio. Gli ospiti dominano, ma al 18’ Adebayor la combina grossa: folle entrata sulla caviglia di Cazorla ed espulsione sacrosanta. La camminata del togolese verso gli spogliatoi è accompagnata dai fischi assordanti dell’Emirates Stadium. Bye bye Emmanuel.Con l’uomo in più i Gunners si ritrovano e pareggiano. Cross al bacio di Walcott, inzuccata vincente di Mertesacker: 1-1 al 24’. E’ tutta un’altra partita ora. Lloris (preferito a Friedel) al 31’ vola a sventare il colpo di testa di Giroud. Ma il 2-1 è nell’aria. E arriva al 42’, quando il sinistro di Podolski, sporcato dalla deviazione di Gallas, beffa il portiere francese. Il Tottenham è un pugile alle corde e Giroud nel recupero gli assesta un colpo da k.o.. Percussione e assist di Cazorla per il francese che gira in rete: 3-1 all’intervallo. Villas Boas si gioca la carta Dempsey nella ripresa, ma la musica non cambia. Al 15’ del secondo tempo Cazorla fa poker su invito di Podolski. L'acuto di Bale al 26' (destro dal limite angolatissimo) e il sigillo di Walcott in pieno recupero fissano il punteggio finale sul 5-2. da Gazzetta.it
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Goals: Adebayor 10, Mertesacker 24, Podolski 42, Giroud 46, Cazorla 60, Bale 71, Walcott 91.
Arsenal: Szczesny, Sagna, Mertesacker, Koscielny, Vermaelen, Arteta, Wilshere (Ramsey 72), Cazorla, Walcott, Podolski (Santos 80), Giroud (Oxlade-Chamberlain 86).
Tottenham: Lloris, Walker (Dawson 46), Gallas, Vertonghen, Naughton (Dempsey 46), Lennon, Sandro, Huddlestone (Carroll 72), Bale, Adebayor, Defoe.
Att: 60,111
Ref: Howard Webb.
Table. 28  Man City, 27  Man Utd, 24 Chelsea, 23 West Brom, 20 Everton, 19 Arsenal, 18 West Ham,  17 Tottenham...

giovedì 15 novembre 2012

Un signore con 90 anni di Arsenal.

Non c’è bisogno di essere amanti della storia, di provare di fronte a racconti del passato quella sensazione di smarrimento, di vaghezza, di misticismo concreto che prende i veri appassionati, per apprezzare la vita sportiva di Norman Duncan, tifoso dell’Arsenal che ha visto la partita di sabato (27 ottobre 2012) contro il QPR dal directors box, quella che noi definiremmo tribuna d’onore, ospite speciale del club. Duncan è nato l’11 ottobre del 1912, ed ha dunque compiuto i 100 anni poche settimane fa. Suo padre, scozzese trapiantato a Londra e residente a Bermondsey, a sud del Tamigi, era un tifoso del Woolwich Arsenal, ovvero il club nella sua versione iniziale, anch’essa a sud del fiume, e nel 1919, spostatosi a New Southgate cioé molto più a nord, poté riprendere a seguire le partite dei Gunners, che nel frattempo si erano trasferiti ad Highbury. Morto il padre, nel 1925 (!), Norman per un certo periodo non poté andare allo stadio perché era troppo piccolo, ma riprese nel 1928, a 16 anni, senza perdersi una partita casalinga fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Lì, arruolato negli ausiliari addetti alla gestione dei palloni da sbarramento (quelli che dovevano prevenire attacchi aerei a bassa quota), si offrì volontario per il deposito di… Highbury: distrutta una precedente base appena dietro lo stadio, Duncan e i suoi commilitoni furono ospitati negli spogliatoi degli ospiti, e si trovarono pure a sfidare a cricket i giocatori dell’Arsenal. Trasferitosi a Colchester, cioé verso est, nel 1960, il signor Norman ha perso pochissime partite casalinghe fino al 2000, quando a 88 anni ha dovuto rallentare, per ovvi motivi di vecchiaia, limitandosi a seguire da casa. Nel 2006 però Duncan fu invitato a dare un contributo filmato per “Arsenal: The Highbury Years”, programma televisivo ideato per celebrare l’addio allo storico stadio e il trasferimento all’Emirates Stadium, nel quale venne intervistato a casa e lungo il tragitto verso lo stadio, nel quale, ospite del club, assistette al 7-0 contro il Middlesbrough. Tornò, sempre ospite, nel 2011, per una gara contro il Birmingham City, ed era lì anche ieri, ancora lucido a giudicare dalle sue reazioni quando è stato inquadrato dalle telecamere di Match of the Day (in una occasione pareva assopito, ma come vediamo nella foto, presa dal web, non è così). Fa impressione pensare ai ricordi che può avere, e ai cambiamenti a cui ha assistito: non ha mai visto i Gunners nella loro sede di Woolwich, ma con loro ha attraversato gli anni Venti, l’arrivo di Herbert Chapman, la guerra, la finale di FA Cup del 1950, i modesti anni Sessanta, il double del 1971, il semi-declino dopo la FA Cup del 1979, la trasferta di Anfield del 1989, l’era Wenger. Un libro di storia vivente. Brividi.
di Roberto Gotta, da http://blog.guerinsportivo.it