martedì 29 ottobre 2013

LC ARSENAL-CHELSEA= 0-2

E’ sempre e solo Josè Mourinho. Era una sorta di incubo per Arsene Wenger e, il tempo, non sembra aver cambiato le cose. Nella sfida di Capital One Cup – la Coppa di Lega, detentore lo Swansea di Laudrup – l’Happy One va a vincere in casa del Professore con una prestazione che, per qualità e gioco di squadra, è probabilmente una delle migliori del Chelsea visto fin qui in stagione. Sì perché nonostante la sfida si giochi con undici ampiamenti rimaneggiati, i Blues di Mourinho non lo danno a vedere, impressionando per solidità, mentalità e, udite-udite, per il gioco. E su un avversario teoricamente e storicamente più abituato ad esprimersi bene come l'Arsenal. Insomma, se per la Premier la lotta sarà lunga (e ben altra cosa), il primo antipasto – o forse meglio definirlo l’entrèe – va ancora una volta al portoghese. Un piccolo, piccolissimo segnale per gli altri. Un grande, grandissimo segnale per Mourinho: il gruppo - per intero - comincia a rispondere. Let the magic work. Se Mourinho aveva esordito nella sua conferenza stampa di presentazione con un ironico "Mi fa piacere sapere che dopo tutti questi anni senza vincere nulla Wenger sia ancora al suo posto”, il tecnico portoghese aspetta fuori dal tunnel dell’Emirates il francese per un saluto cordiale. Meno cordiali però sembrano i suoi uomini in campo. Nonostante un ampio e prevedibile turnover – dentro Willian, De Bruyne, Azpilicueta, Bertrand, Essien, Mikel e Mata – è il Chelsea a dominare in lungo e in largo un Arsenal – anche lui in modalità turnover – che sembra davvero essere poco in gara mentalmente. I Blues salgono all’Emitares per tenere la palla, fare la partita e controllare il pallino del gioco. Il piano, fondamentalmente, riesce per 45 minuti di gioco, ma quando al 25’ arriva il gol di Azpilicueta ci scappa anche la risata. Sì perché Jenkinson si traveste da Nastasic, Azpilicueta da Torres e Fabianski, più o meno, da Hart: come domenica al minuto 91 è infatti uno sciagurato retropassaggio di testa a mandare in gol i Blues che, pur legittimando così il dominio, passano senza lo sforzo di dover creare grandi occasioni da rete. Nella ripresa la reazione dell’Arsenal è pressoché illusoria e a dare quasi subito la mazzata ai Gunners ci si mette anche il talento di Juan Mata. Prima del gol infatti, arrivato al minuto 66 grazie a una strepitosa conclusione dello spagnolo dal limite dell’area, l’Arsenal aveva avuto finalmente 10 minuti di reazione. Il destro secco dello spagnolo ha però ucciso ogni velleità di rimonta degli uomini di Wenger, e l’ingresso di Ozil e Giroud non ha cambiato le cose. A continuare nel suo solido dominio è stato il Chelsea, che anche quando non in possesso palla, ha ampiamente dimostrato di poter reggere con tranquillità ogni tentativo d'assalto di questa spenta versione dei Gunners. da http://it.eurosport.yahoo.com
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Arsenal: Fabianski 6, Jenkinson 5, Monreal 6, Ramsey 7, Koscielny 6, Vermaelen 6, Miyaichi (Ozil 63, 6), Wilshere 6, Bendtner (Giroud 67, 6), Rosicky 6, Cazorla 6
Subs not used: Sagna, Viviano, Park, Hayden, Yennaris

Chelsea: Schwarzer 6, Azpilicueta 6, Bertrand 6, Mikel 6, Cahill 6, David Luiz 6, De Bruyne 6 (Ramires 69), Essien 7, Eto'o (Ba 81), Mata 8(Kalas 90), Willian 6
Subs not used: Ivanovic, Torres, Hazard, Blackman
Booked: Mikel, Essien
Goals: Azpilicueta 25, Mata 66
Referee: Phil Dowd
Attendance: 59,455

sabato 26 ottobre 2013

PL CRYSTAL PALACE-ARSENAL= 0-2

Nonostante si giochi sul campo di una squadra che in questa Premier ha collezionato sei sconfitte in sette incontri (con 17 gol subiti), Wenger schiera il solito 4-2-3-1 coi titolari, quindi il trio Ramsey, Ozil, Cazorla dietro Giroud: non si fida della trasferta a Selhurst Park. L'infortunio muscolare di Flamini dopo sei minuti, obbliga il tecnico alsaziano a modificare il suo 11: dentro il giovane Gnabry con Ramsey spostato in mezzo al campo. La gestione della palla è esclusiva dei Gunners, ma la velocità non è adeguata, e il 4-4-1-1 difensivo del Crystal Palace resiste senza rischiare più di tanto, nella prima frazione. Il Palace, con in panchina il tecnico ad interim Keith Millen, riparte poche volte e solo in un paio di situazioni si avvicina pericolosa all'area di Szczesny (dopo la mezz'ora l'ex Chamakh, sfiora la palla di testa, solo davanti alla porta, sbagliando il tempo dello stacco). A inizio ripresa, l'Arsenal trova molti più interscambi tra le linee e, soprattutto, subito un rigore: netto il fallo di Guedioura, in ripiegamento difensivo, su Gnabry. Trasforma dagli undici metri Arteta. La gara sembra prendere definitivamente una direzione, ma è proprio il centrocampista basco a renderla più equilibrata, facendosi espellere al 65' per fallo da ultimo uomo su Chamakh (lontano dalla porta, ma lanciato a rete). Il Palace, offensivamente già scosso dalle iniziative offensive del congolese Bolasie, prende coraggio e va in diverse occasioni vicino al gol: prima la traversa di Ward, poi un paio di buoni interventi di Szczesny (straordinario su Jedinak). Wenger regge solo qualche minuto in mediana con la coppia Ozil-Ramsey, poi inserisce Wilshere, in mezzo, per Gnabry. L'Arsenal si risistema e in contropiede sfiora prima il raddoppio con Ozil, poi lo realizza con Giroud, grazie a un sublime assist di Ramsey, a tre minuti dalla fine. da http://www.gazzetta.it
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Crystal Palace: (4-5-1): Speroni 6; Ward 6, Delaney 6, Gabbidon 6, Moxey 6; Jedinak 7, Dikgacoi 7, Bannan 6 (Gayle 77), Thomas 6 (Bolasie 58, 6), Guedioura 6 (Kebe 72); Chamakh 6.
Arsenal: (4-3-2-1): Szczesny 8; Sagna 7, Mertesacker 8, Koscielny 8, Gibbs 7; Arteta 6, Flamini 5 (Gnabry 7, 6 (Wilshere 69); Ramsey 7; Ozil 7, Cazorla 6 (Monreal 72); Giroud 7.
Goals: Arteta (pen) 47, Giroud 87.
Sent off: Arteta.
Ref: Chris Foy.
Att: 25,050
*Player ratings by SAMI MOKBEL at Selhurst Park
Table. 22 Arsenal, 20 Liverpool, 19 Southampton,  18 Everton, 17 Chelsea, 16 Man City & Tottenham,.

mercoledì 23 ottobre 2013

Wenger: «Ora dobbiamo vincere in trasferta»

«Complimenti al Dortmund che ci ha impedito di fare il nostro gioco. Adesso sarà importante fare punti nelle prossime due trasferte». Così Arsene Wenger ha commentato la sconfitta interna per 2-1 contro il Dortmund. «E' un girone molto duro ma si possono ancora tutte qualificare. Per noi sarà decisivo prenderci i punti fuori dalle nostre mura», ha proseguito il tecnico fracese. Un avvertimento al Napoli che se la  vedrà contro i Gunners al San Paolo nell'ultima giornata dei gironi di qualificazione.